IL LIBERO CONSENSO DELLA MADONNA
«Eccomi, Signore: si compia i me la tua parola».La Santissima Trinità aveva tracciato per la Madonna un piano, un destino, unico e assolutamente eccezionale: essere Madre del Dio incarnato. Dio, però, chiede a Maria il suo libero consenso. Lei non dubita, come aveva fatto Zaccaria, delle parole dell’angelo; tuttavia fa notare l’incompatibilità tra la decisione, che Dio stesso aveva suggerito al suo cuore, di vivere per sempre la verginità e il concepimento di un figlio. E allora che l’angelo le annuncia in termini chiari e sublimi che sta per diventare madre senza perdere la verginità: «lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo.Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato figlio di Dio».Maria ascolta, e riflette in cuor suo su queste parole. Nella sua intelligenza e nel suo cuore non c’è alcuna resistenza: tutto è aperto alla volontà divina, senza alcuna riserva o restrizione. Ciò che rende l’anima di Maria «terra buona» capace di ricevere il seme divino è il suo abbandono in Dio (8).«Ecce ancilla Domini…Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». La Madonna acconsente con gioia immensa a non avere altra volontà e altro desiderio se non quelli del suo Padrone e Signore, che da quel momento è anche suo Figlio, fatto uomo nel suo seno purissimo. Si dona senza alcuna riserva, senza porre condizioni, con giubilo e liberamente. «Così Maria, figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò Madre di Gesù, e abbracciando con tutto l’animo, senza che alcun peccato la trattenesse, la volontà divina di salvezza, consacrò totalmente se stessa quale ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della Redenzione in dipendenza da Lui e con Lui, con la grazia di Dio onnipotente. Giustamente quindi i santi Padri ritengono che Maria non fu strumento meramente passivo nelle mani di Dio, ma che cooperò alla salvezza dell’uomo con libera fede e obbedienza» (9).La vocazione di santa Maria è l’esempio perfetto di ogni vocazione. Comprendiamo la nostra vita e gli avvenimenti di cui è intessuta alla luce della nostra chiamata. È nell’impegno di compiere il disegno divino che troviamo la strada per il cielo e la nostra stessa pienezza umana è soprannaturale.La vocazione non è tanto la scelta che facciamo noi, quanto quella che Dio ha fatto di noi attraverso mille circostanze che è necessario interpretare con fede e con cuore puro e retto. «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» (10). «Ogni vocazione, ogni esistenza, è in se stessa una grazia grande che ne rinchiude molte altre. Un grazia, cioè un dono, qualche cosa che ci viene data, che ci viene regalata senza alcun diritto da parte nostra, senza alcun merito personale che la motivi e – meno ancora – che la giustifichi, non è necessario che la vocazione, la chiamata a compiere il disegno di Dio, la missione assegnata, sia grande e brillante : basta che Dio abbia voluto utilizzarci, servirsi di noi, basta che confidi nella nostra collaborazione.
RICHIESTA DI PREGHIERE