POTENZA DI MARIA

di P. Giacomo Pesce. Vi sono nel mondo due spettacoli che colpiscono :a) Lo spettacolo della natura di fronte all’intelligenza umana che la studia.b) Lo spettacolo della Chiesa di fronte alla coscienza che la comprende, al cuore che l’ama, all’intelligenza che la contempla.Nello spettacolo della natura, dall’atomo al sole, dal fiore alle stelle. Dio si rivela quale Egli è, e strappa al genio umano diffidente l’ammissione della sua esistenza.Nello spettacolo della Chiesa, dal dogma alla morale, dalla morale al culto, dai particolari all’insieme,dal tutto alle parti, è sempre Dio che si rivela. Dio che ci ama. Dio che ci chiama.Fratelli, è questo il pensiero profondo che si presenta alla mente nella odierna solennità.Chi è mai questa bellissima creatura, il cui simulacro si erge inghirlandato di fiori ed illuminato di ceri?Chi è mai questo tipo ideale e reale, che raduna in sé tutte le perfezioni e rappresenta il modello di tuttele virtù?Chi è mai questa vergine, il cui nome ritorna sempre sulle nostre bocche con un accento più dolce e più affettuoso, che non quello della stessa nostra madre terrena? È MARIA!E perché, dopo Gesù Cristo, è sempre questo nome che s’invoca, che si festeggia, che si ricorda:in tutti gli avvenimenti della sua vita;in tutte le prerogative, onde Dio l’ha adornata; in tutti i titoli che l’amore umano le attribuisce? Perché Maria è la creatura più potente che esista in cielo ed in terra.Fratelli! In questo giorno cosi dolce e solenne, ogni discussione teologica o scientifica sarebbe fuori posto: sarebbe una stonatura nella musica divina delle vostre preghiere e dei vostri affetti.Ciò che voi attendete da me è un inno, che nelle sue strofe alate, traduca la vostra fede e la vostra pietà verso la Madonna.Ebbene questo inno lo canterò: sarà un inno sulla potenza ineffabile di Maria. Preghiera.Vergine santa! In questo giorno solenne in cui la Chiesa celebra il vostro…; in questo momento, in cui vedete attorno al vostro altare tanta folla di pellegrini, venuti da ogni parte; in questo giorno ed in questo vostro santuario, dove tutto parla di voi, della vostra grandezza, della vostra potenza, date forza alla mia mente, efficacia alle mie parole, chiarezza alle mie espressioni, affinché meno indegnamente possa cantare l’inno della vostra potenza e conciliare verso di voi venerazione, devozione, amore. I. – FONDAMENTO DELLA POTENZA DI MARIA1. Potenza e sovranità.La potenza costituisce il vero essere dei sovrani.Anzi, tutte le altre prerogative a nulla varrebbero, senon fossero sostenute da adeguata potenza.Un sovrano che nulla può, è un fantoccio che a nulla vale, una vana comparsa.Un sovrano potente è il timore dei nemici, lo stupore degli stranieri, l’amore dei cittadini, la difesa della nazione, la felicità dei sudditi. 2. Dio solo è potente.Ma Dio solo è potente. Dio solo è grande. In lui risiede la pienezza d’ogni potenza, la sorgente d’ogni grandezza.Anzi ciò che rende adorabile la stessa divinità e le concilia amore e timore, è la potenza da cui si deve temere ogni castigo, come si deve sperare ogni premio. Però è in potere di Dio il comunicare alle creature, per via della grazia, un raggio di quella onnipotenza che risiede in lui in virtù della sua stessa natura. La storia è li a testimoniare la comunicazione del potere di Dio alle creature. 3. Maria è la potenza. Ora vi è una creatura che Dio ha innalzato al disopra di tutte le altre; una creatura che Egli ha arric-chito della sua onnipotenza in modo tale che noi possiamo affermare senz’altro che la legge di questa esistenza eccezionale fu il privilegio. Qual è questa creatura? È MARIA!Maria! E non è Ella la sovrana e l’imperatrice dell’universo? Ed è questa sola la potenza che a lei compete? Chi è Maria? 4. Maternità divina e potenza.Maria è Madre di Dio!Madre di Dio! Privilegio incomunicabile, titolo supremamente augusto, appellativo che racchiude in sé una potenza che rasenta i confini della divinità. Decanti pure la storia la potenza di Assuero, di Nabucodonosor, di Carlo Magno, di Luigi XIV, di Napoleone e di quanti grandi abbia mai avuto il mondo.Magnifichi pure i loro domini, i loro stati, i loro imperi, i loro regni, le loro ricchezze, le loro imprese, le loro battaglie, le loro vittorie.Che dirà poi alla fine? che concluderà? Dirà che costoro furono grandi e potenti in qualche parte della Terra e per un poco di tempo.E poi? E poi « cognoverunt quia morerentur ». Fratelli! Ma che potenza è mai questa? Essa non riusci certo ad estendersi su tutta la terra, né a sublimarsi in cielo, né a raggiungere i più cupi abissi del-l’inferno.Maria si, solo Maria è quella potentissima imperatrice, la cui potenza si stende su tutta la terra, domina in cielo e raggiunge i più cupi abissi dell’inferno.Poiché a lei « data est omnis potestas in caelo et in terra: caeli domina et regina». Ho detto che Maria è Madre di Dio. Dunque come tale ha concorso alla formazione del capolavoro dell’Etemo Padre; senza di lei non vi sarebbe Gesù Cristo; dunque Maria è la più grande potenza dopo Dio.Ho detto che senza Maria non vi sarebbe Gesù Cristo. Infatti chi è Gesù Cristo?È Colui, nel quale alla natura divina si uni la natura umana, nell’unica persona del Verbo. Ebbene togliete l’azione dell’Eterno Padre, e Gesù Cristo sarà un semplice uomo. Togliete l’azione di Maria, e Gesù Cristo sarà unicamente Dio. O meglio, senza l’azione dell’Eterno Padre e senza l’azione di Maria non vi sarebbe Gesù Cristo, l’Uomo-Dio.Divinità, comunicata al Nazzareno dall’Eterno Padre, che lo genera da tutta l’eternità; umanità comunicata al Nazzareno da Maria, che lo genera nel tempo: ecco Gesù Cristo, l’Uomo-Dio, nella sua duplice natura e nella sua unica persona.Perciò la Maternità divina è la ragione prima e fondamentale della potenza di Maria. 5. Due onnipotenze a favore dell’umanità.S. Bernardo dice che nel mondo della grazia visono due onnipotenze a favore degli uomini: la primaè l’onnipotenza di Dio, la seconda è l’onnipotenza diMaria; la prima è onnipotenza per natura, la secondaè onnipotenza per grazia; la prima è onnipotenza checomanda, la seconda è onnipotenza che prega.E quale meraviglia che il padre obbedisca alla figlia,che il figlio obbedisca alla madre, che lo sposo obbedisca alla sposa?Ecco lì la figlia dinanzi al padre, la madre dinanzial figlio, la sposa dinanzi allo sposo. La figlia, lamadre, la sposa non comandano, ma pregano, ma leloro preghiere non hanno forse tutta la efficacia diun comando?Potrà un padre negare qualche cosa alla figlia cherende felici i suoi giorni? Potrà un figlio negare qualchecosa alla madre che gli parla del suo affetto, del suosangue, dei suoi baci, delle sue sofferenze? Potrà unosposo negare qualche cosa alla sua sposa, che formal’unico pensiero della sua mente, l’unico palpito delsuo cuore, l’unico sogno della sua vita?Ebbene Maria è figlia, è sposa, è madre.Dio, assiso sul suo trono, dà i suoi comandi ineluttabili; Maria, genuflessa sui gradini di questo trono,eleva le sue suppliche efficacissime. I comandi di Diosempre si eseguiscono; le preghiere di Maria sempresi esaudiscono.Vi ripeto: Maria è figlia dell’Eterno Padre, è Madre di Gesù Cristo, è sposa dello Spirito Santo:Dunque Maria è la più grande potenza dopo Dio: l’«omnipotentia supplex». 

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