Domenica 12 agosto 2018 XIX Domenica del Tempo Ordinario
di
gesuemaria
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12 Gennaio 2021
- VANGELO (Gv 6,41-51)
Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo. - Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei mormoravano di Gesù perché aveva detto: «Io sono il Pane disceso
dal Cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il Figlio di Giuseppe? Di Lui conosciamo il
Padre e la Madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal Cielo?». Gesù rispose: «Non
mormorate tra di voi. Nessuno può venire a Me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e
Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei Profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio.
Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da Lui, viene a Me. Non che alcuno abbia visto il
Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede ha
la vita eterna. Io sono il Pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e
sono morti; questo è il Pane che discende dal Cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il
Pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che Io darò
è la mia Carne per la vita del mondo». Parola del Signore.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il capitolo 6 di San Giovanni è alquanto misterioso e nessuno dei presenti che ascoltavano
riuscivano ad intuire anche minimamente il significato del Pane disceso dal Cielo che diventerà
cibo per tutti i seguaci del Signore. Dinanzi a molti ebrei presenti ancora nella sinagoga di
Cafarnao, Gesù afferma che darà da mangiare il suo Corpo, questa ripetuta dichiarazione
scombussola molti presenti, li confonde e credono di avere di fronte un folle, un Uomo
disorientato.
Noi sappiamo la corretta interpretazione delle parole dette da Gesù, soprattutto l’ultimo
versetto del Vangelo di oggi, il 51. Sappiamo il significato dei Vangeli delle prossime
domeniche che completeranno il capitolo 6 sul Pane di vita, l’Eucaristia, Gesù che dona il suo
Corpo in cibo. Lo afferma alla fine del Vangelo di oggi.
«Questo è il Pane che discende dal Cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il Pane
vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che Io darò è la
mia Carne per la vita del mondo».
Per tutti noi sono parole pienamente comprensibili anche se annunciano un mistero,
per i giudei rimanevano inconcepibili e insensate.
Nelle prossime domeniche leggeremo nuove e indignate reazioni dei giudei che rifiutavano
l’insegnamento di Gesù sul suo Corpo che avrebbe dato in cibo, fino all’abbandono da parte di
quasi tutti i presenti. Andarono via convinti di trovarsi dinanzi un invasato, un Uomo che
diceva assurdità. «Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più
con Lui» (66).
Rimasero solo i Dodici e il sinagogo a far compagnia a Gesù, quasi a consolarlo, molti
avranno pensato con il più classico convincimento da saputelli presuntuosi: «Gesù è impazzito,
non sa quello che dice, è solo un povero illuso che crede di stare dalla parte della Verità del
Dio autentico».
Lo stesso hanno sempre pensato e detto sui grandi predicatori, impegnati nella
spiegazione della sana dottrina della Santa Chiesa.
I predicatori modernisti non incontrano problemi, è sufficiente mostrarsi gentili e
accoglienti in Chiesa per apparire bravi sacerdoti, e i cattolici non si interessano di capire
la qualità della loro predicazione, la fedeltà o meno a Gesù Cristo. I più spietati nemici
sono contro i coerenti predicatori della Verità.
Nella rivelazione di Gesù a Maria Valtorta del 7 dicembre 1945, Egli rivela le fasi molto
dolorose della sua più cocente amarezza di predicatore, quando aveva spiegato chiaramente,
profondamente e profeticamente quale doveva essere la nuova Pasqua, dopo avere
moltiplicazione i pani davanti a loro. Ed è toccante il racconto fatto dal Signore alla Valtorta, ne
leggiamo una breve parte:
«Ci sono molti fra voi che hanno morto lo spirito perché è senza fede. Molti di voi non
credono con verità. E inutilmente stanno presso Me. Non ne avranno Vita ma Morte. Perché vi
stanno, come ho detto in principio, o per curiosità, o per umano diletto, o, peggio, per fini
ancora più indegni. Non sono portati qui dal Padre per premio alla loro buona volontà, ma da
satana. Nessuno può venire a Me, in verità, se non gli è concesso dal Padre mio.
Andate pure, voi che vi trattenete a fatica perché vi vergognate, umanamente, di
abbandonarmi, ma avete ancora maggior vergogna di rimanere al servizio di Uno che vi pare
“pazzo e duro”. Andate. Meglio lontani che qui per nuocere».
E molti si ritraggono fra i discepoli, fra i quali lo scriba Giovanni e Marco, il geraseno
indemoniato, guarito mandando i demoni nei porci. I discepoli buoni si consultano e corrono
dietro a questi fedifraghi tentando di fermarli.
Nella sinagoga sono ora Gesù, il sinagogo e gli Apostoli…».
Gesù aveva predicato in quel modo per fare una cernita e allontanare i bugiardi, i duri
di cuore, quelli che cercavano di trarne vantaggi!
È Gesù che vuole l’allontanamento di quanti non Lo seguivano per diventare discepoli, essi
non avevano Fede in Lui e non potevano comprendere il suo discorso. Trionfava in essi la
vecchia mentalità falsa e disonesta, non volevano cambiare stile di vita e non erano pronti a
credere nell’Uomo che aveva dimostrato con i miracoli, quantomeno di essere stato inviato da
Dio.
Gesù non compie una scelta o selezione tra gli ebrei, il suo annuncio è per tutti ma non tutti
Lo accettano nella loro vita, vogliono rimanere con le convinzioni personali, con quanto è
piacevole e permette di condurre una vita solo apparentemente tranquilla, piacevole.
Nella Chiesa di oggi la predicazione sull’Eucaristia è quasi sparita, se invece molti avessero
predicato l’assoluta necessità dell’Eucaristia per la vita spirituale e fisica; se avessero invitato
ad adorare Gesù Cristo con la stessa insistenza utilizzata per favorire l’accoglienza degli
immigrati e la diffusione dell’islamismo in Italia, oggi la Chiesa non si troverebbe nella crisi
più forte da quando è stata creata dal Signore Gesù.
Cosa conoscono molti cattolici dell’Eucaristia? Molto poco e lo dimostrano quando entrano
in Chiesa e non fanno la genuflessione davanti al Tabernacolo, dove sotto le apparenze del Pane
è presente tutto Gesù in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
Non si raccolgono in preghiera davanti all’Eucaristia perché non sanno quali effetti santi ne
scaturiscono quando si adora l’Eucaristia.
Non rimangono concentrati durante la Santa Messa e perdono fiumi di Grazie per la mancata
preparazione al Sacrificio mistico di Gesù, che si ripete in ogni Santa Messa ed Egli ritorna a
rivivere la sua Passione in modo incruento, senza spargimento del Sangue. Ma il suo Sangue
Gesù continua a versarlo sui credenti che Lo adorano e meritano questa Grazia e potente
protezione.
Non predicando più cos’è o chi è l’Eucaristia, per molti è solo un simbolo, un pezzo di
pane, un rituale antiquato e privo di valore.
A questa condizione sono giunti i cattolici per la mancanza della predicazione incentrata
sull’Eucaristia, del ricordo dell’Eucaristia in ogni omelia anche con poche parole, per poi
spiegare spesso il sommo valore dell’Eucaristia, con insegnamenti mirati a far adorare Gesù,
oltre alla spiegazione del silenzio contemplativo e dell’Onnipotenza che si sprigiona
dall’Eucaristia.
I più grandi miracoli si ottengono frequentando Gesù Eucaristia e aprendo il cuore a Colui
che rimane nel Tabernacolo per incontrarci!
Questo è il libro per conoscere l’importanza dell’adorazione, per pregare con amore, adorare
in silenzio, ringraziare Dio e per chiedere Grazie speciali.
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Una Comunione ben fatta fa recuperare le forze perdute e ne dà di nuove per andare avanti
nonostante le sofferenze. Gesù è la nostra forza!
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
Novena alla Beata Vergine Maria
Assunta in Cielo
(Questa preghiera ci avvicina alla Madonna perché l’accompagniamo nella sua gloriosa
Assunzione in Cielo. Festeggiamo il suo trionfo e le dodici invocazioni sono un omaggio a
Colei che viene coronata in Cielo di dodici stelle).
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
1) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti invitata dal tuo Signore al Cielo.
2) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti Assunta dagli Angeli Santi in Cielo.
3) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui tutta la corte celeste ti venne incontro.
4) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti ricevuta con tanto onore in Cielo.
5) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale sedesti alla destra del tuo Figlio in Cielo.
6) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti coronata con tanta gloria in Cielo.
7) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui ti fu dato il titolo di Figlia, Madre e Sposa del Re del
Cielo.
8) Sia benedetta, Maria, l’ora nella quale fosti riconosciuta Regina suprema di tutto il Cielo.
9) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale tutti gli Spiriti e Beati del Cielo ti acclamarono.
10) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti costituita Avvocata nostra in Cielo.
11) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale cominciasti a intercedere per noi in Cielo.
12) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale ti degnerai di ricevere noi tutti in Cielo.
(chiedere una Grazia alla Madre di Dio)
3 Ave Maria…
Preghiamo
O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime
dignità di Madre del tuo unico Figlio fatto Uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile,
fa che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a
te nella gloria del Cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Atto di consacrazione personale
e di riparazione al Cuore di Gesù
O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
poco e assai misero quello che io Ti offro.
Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
ritornare a Te, o Signore.
Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
perché Tu sei Onnipotente.
Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
mia vita. Amen.
Consacrazione dell’Italia
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
regni la giusta pace tra tutti.
Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
Salve Regina…
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