Giovedì 15 maggio 2014 4ª Settimana di Pasqua

  • VANGELO (Gv 13,16-20)
    Chi accoglie colui che manderò, accoglie me.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità Io vi dico: un servo non è più
    grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le
    mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; Io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui
    che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché,
    quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità Io vi dico: chi accoglie colui che Io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie Colui che mi ha mandato». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Le parole pronunciate oggi da Gesù sono perfettamente inserite in un contesto inaspettato e che disorienta i
    Dodici che stanno con Lui nel Cenacolo. Ciò che impressiona è la capacità del Signore di umiliarsi fino a lavare
    i piedi agli uomini, anche al traditore. Non si è mai visto nella storia un potente compiere questo rito, non intendo i potenti di oggi, forse solo anticamente si poteva arrivare ad un atto di annientamento per mostrare la
    bontà del padrone.
    Quando lava i piedi agli Apostoli, Gesù parla di docilità, umiltà, bontà, indicando in questi atteggiamenti i veri seguaci.
    Gesù unisce gesto ed insegnamento, indica a quanti oggi esternano parole che suscitano ammirazione, di
    compiere prima sinceri gesti di umiliazione per capire il significato intrinseco di quanto viene spiegato. Se non
    si compie precedentemente quanto poi si chiede agli altri di compiere, si corre il rischio di parlare inutilmente
    senza dare l’esempio. Si caricano pesanti fardelli sulle spalle degli altri…
    Nel Cenacolo Gesù conosce che molti seguaci in futuro non avrebbero ascoltato le sue parole: “Sapendo
    queste cose, siete beati se le mettete in pratica”. Il Maestro insegna ma avvisa che l’ascolto deve far scattare la
    pratica, bisogna vivere le sue parole. Egli comunque conosce bene che non tutti obbediranno. Uno è davanti a
    Lui.
    «Non parlo di tutti voi; Io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia
    il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”». Questa Parola conferma quanto ho scritto ieri sul veggente brasiliano, ma può avvenire in altre parti del mondo un fatto simile, qualche altro veggente che dopo tanti
    anni di apparizioni non risponde più alle richieste della Madonna e dirige altrove i suoi interessi, per esempio
    cercando un arricchimento personale.
    “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Parole forti ma molto attuali, conosciamo tante situazioni insensate e non si tratta di leggerezza passeggera, è uno status permanente, che può
    semmai peggiorare se non si ritorna a Dio con il pentimento.
    Tante storie contraddittorie che dovrebbero allarmare quelli coinvolti, invece non hanno la Luce per
    vedere la profondità…
    Gesù parla di Giuda affermando queste parole, si riferisce anche ai tanti Consacrati che nei secoli hanno
    condotto vite viziose, ed è chiaro quando dice: “Io conosco quelli che ho scelto”. Dio conosce il cuore di tutti,
    vede quale risposta darà un Consacrato e un veggente nel futuro, e lascia liberi di rispondere o meno.
    Ciò che noto è che quelli riconosciuti da Gesù come traditori ricevono qualcosa in più rispetto agli altri,
    Giuda tiene la cassa dei soldi, e questo ci dice che Gesù dà maggiori possibilità di non cadere nel tradimento a
    quanti sono già predisposti.
    Gesù a qualcuno dà qualcosa in più rispetto agli altri, questo avviene quando si tratta di un piccolo o grande
    gruppo, non avviene quando compie una scelta singola ed è sicuro della fedeltà del veggente o di un Santo. Ma
    nel gruppo c’è sempre qualcuno che tradisce, la causa principale è il denaro, infatti il benessere si realizza quando si possiede molto denaro.
    Nel Vangelo Gesù anticipa, anche se velatamente, il tradimento di Giuda, lo fa per mostrare che Lui conosce
    in anticipo quello che compirà il traditore: “Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono”.
    Invece Gesù non interviene quando qualche veggente non ha più apparizioni per la sua esaltazione e falsamente lascia credere di vedere ancora Gesù o la Madonna. Loro non fanno sapere attraverso altri veggenti che
    circolano messaggi falsi attribuiti sempre a Loro, perché ne scaturirebbe un danno enorme.
    Qualcuno si chiederà: cosa vuole dirci Padre Giulio? Per il momento null’altro se non di vigilare e
    studiare ogni messaggio.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
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