Sabato 1 febbraio 2014 3ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 4,35-41)
    Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, Lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con Lui. Ci fu una grande
    tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul
    cuscino, e dormiva. Allora Lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò,
    minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è
    dunque Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    La preoccupazione e lo smarrimento di molti cristiani che si trovano improvvisamente colpisi da sofferenze
    simili a una grande tempesta di vento, sono accentuate dal crollo fulmineo e inatteso di ciò che consideravano
    di possedere: la Fede.
    Molti dicono di avere una grande Fede considerando che vanno a Messa e pregano, senza comprendere che
    queste pratiche sono solamente il substrato, quindi la base fondamentale per costruire l’edificio spirituale, ma
    non sono sufficienti a conseguire la perfezione cristiana.
    Molti si cullano con la testa fra le nuvole per la frequenza ad incontri di preghiera e si glorificano, celebrano
    se stessi per quella partecipazione, inconsapevoli che il vero cammino spirituale inizia solamente quando si lavora sul proprio rinnegamento e si comincia a praticare l’umiltà. La Madonna lo ha ripetuto molte volte a Medjugorje:
    “L’onestà, l’amore, l’umiltà e la sincerità vi porteranno a me”. (28 febbraio 1984)
    Satana cerca di distruggere in voi tutto ciò che ho costruito in questi anni: non glielo permettete! Pregate e
    amatevi gli uni gli altri! Voi potrete vincere Satana solo per mezzo della preghiera, dell’amore, dell’umiltà e
    dell’abbandono totale a Dio e non con le vostre forze e con l’orgoglio umano perché Satana gode quando vi
    sentite orgogliosi e quando vi fidate delle vostre forze”. (13 dicembre 1984)
    “Figli cari! Vi siete accorti da soli della presenza di Satana. Era presente in ogni Messa, in ogni preghiera,
    cercando di confondere i presenti. E così ha voluto fare anche con voi volendo trascinarvi via dalla mia parola.
    Figli miei, ora la sua azione si è un po’ attenuata. Perciò cercate di pregare con ardore ancora più grande,
    con maggiore umiltà e con amore più fervente. Io vi amo!”. (9 febbraio 1985)
    “Decidete fermamente che cosa fare di particolare per questa quaresima. Io vorrei darvi un’idea. Durante
    questo tempo cercate di vincere ogni giorno un difetto evitando una delle vostre debolezze e mancanze più frequenti, quali l’irascibilità, l’impazienza, la pigrizia, il pettegolezzo, la disubbidienza, il rifiuto delle persone
    antipatiche. Se non riuscite a sopportare una persona orgogliosa, dovete voi cercare di avvicinarvi a lei. Se volete che diventi umile, fate voi il primo passo verso di lei. Mostratele che l’umiltà vale più dell’orgoglio. Dunque ogni giorno meditate su voi stessi e cercate nel vostro cuore ciò che c’è da cambiare, le debolezze da superare, i vizi da eliminare. (…)”. (20 febbraio 1985)
    “Figli cari! Desidero che in cinque minuti ciascuno di voi mi presenti con amore in silenzio le proprie debolezze e le proprie mancanze. Poi dieci persone possono esprimere ad alta voce le proprie debolezze così che
    tutto il gruppo preghi per loro. Quindi tutto il gruppo preghi per queste dieci persone un Pater Ave Gloria.
    Dopo dividetevi in piccoli gruppi di due persone dove ciascuno presenterà apertamente davanti all’altro le
    proprie debolezze. Ciascuno rifletta su che cosa può fare per l’altra persona e chieda aiuto a me per poter realizzare ciò che ha pensato. In questo modo potrete crescere nell’umiltà. Terminate infine pregando gli uni per
    gli altri”. (2 marzo 1985)
    “Cari figli, oggi vi affido un Messaggio con cui desidero invitarvi all’umiltà. In questi giorni avete sperimentato una grande gioia per tutte le persone che sono giunte, e con amore avete raccontato le vostre esperienze.
    Ora vi invito a continuare nell’umiltà, e a parlare con cuore aperto a tutti coloro che arrivano. Grazie per aver
    risposto alla mia chiamata!”. (28 giugno 1985)
    “Cari figli, oggi vi invito a vivere nell’umiltà tutti i messaggi che vi sto dando. Cari figli, non vi insuperbite
    per il fatto di vivere i messaggi. Non andate in giro, dicendo: noi li viviamo! Se porterete nei vostri cuori i messaggi e li vivrete, tutti se ne accorgeranno e non ci sarà bisogno di parole, le quali servono soltanto a coloro
    che non ascoltano. Per voi non c’è bisogno di dirlo con le parole. Voi, cari figli, dovrete soltanto vivere e con
    la vita testimoniare! Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (20 settembre 1985)
    “Quando portate i messaggi agli altri, cercate di non rimanere svuotati. Questo succede quando voi volete
    in ogni modo annunciare tutto e subito agli altri. Portate invece i messaggi con umiltà, con sincerità, con coe-
    renza, ma senza forzare gli altri. Voi dovete vivere in modo tale che gli altri siano mossi, stimolati, risvegliati
    interiormente dal desiderio di vivere come voi”. (19 gennaio 1986)
    “La preghiera fervente, la serena umiltà e l’amore reciproco impediranno a Satana di avvicinarsi a voi”.
    (25 febbraio 1986)
    “Cari figli! Nel grande amore di Dio oggi vengo a voi per condurvi sulla via dell’umiltà e della mitezza.
    Prima stazione su questa via, figli miei, è la confessione. Rinunciate al vostro orgoglio e inginocchiatevi davanti al mio Figlio. Comprendete, figli miei, che non avete niente e non potete niente. L’unica cosa vostra e
    quello che possedete è il peccato. Purificatevi e accettate la mitezza e l’umiltà. Mio Figlio avrebbe potuto vincere con la forza, ma ha scelto la mitezza, l’umiltà e l’amore. Seguite mio Figlio e datemi le vostre mani, affinché insieme saliamo sul monte e vinciamo. Vi ringrazio”. (2 luglio 2007)
    “Cari figli, in questo santo tempo di lieta attesa Dio ha scelto voi piccoli per realizzare i suoi grandi progetti. Figli miei, siate umili. Dio attraverso la vostra umiltà con la sua sapienza, delle vostre anime farà la sua
    dimora scelta. La illuminerete con le opere buone e così con il cuore aperto aspetterete la nascita di mio Figlio
    in tutto il suo amore generoso. Vi ringrazio cari figli”. (2 dicembre 2008)
    L’atteggiamento degli Apostoli nella barca mentre le onde la sballottavano, indica ancora la lontananza
    dall’abbandono in Gesù, essi contavano molto sulle loro capacità, non erano ancora entrati nella spiritualità del
    Vangelo. Infatti dopo i miracoli di Gesù si chiesero imbarazzati e impauriti: “Chi è dunque Costui, che anche il
    vento e il mare gli obbediscono?”.
    Vedete che non è sufficiente frequentare un pò Gesù per acquisire la grande virtù dell’umiltà, quando avvenne questo episodio gli Apostoli stavano con il Signore ma questo da solo non era sufficiente. Stare vicino a Gesù significa avere piena fiducia in Lui, abbandonarsi alla sua volontà, compiere tutto quello che ci chiede nel
    Vangelo.
    Ma come possiamo vivere i suoi insegnamenti se non li mettiamo al primo posto e non li meditiamo
    profondamente?
    Un altro spunto lo trovo in questa frase: “Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva”.
    La poppa è la parte posteriore di un’imbarcazione, ovvero quella parte situata all’estremità opposta della prua
    che si trova davanti, nella direzione di navigazione. Gesù sistemato nella zona posteriore della barca, manifesta
    l’atteggiamento del comandante che osserva tutto e dà le indicazioni, ma Gesù non volle umiliare i pescatori,
    così dormiva anche per riposare il Corpo.
    Nella vita di molti cristiani Gesù appare come uno che dorme, non è presente quando si trovano nelle sofferenze, e si sbagliano di grosso.
    Gesù sembra assente perchè non interviene quando non è invocato, così lascia liberi gli uomini di compiere
    le scelte personali, ma quando la tempesta si fa violenta, hanno paura e cominciano ad invocarlo. Gesù subito si
    mostra presente e se la Fede di chi lo invoca è forte, interviene immediatamente per annullare il vento delle
    prove e calmare l’agitazione del mare.
    È la prova che Gesù ci guarda sempre e non dorme mai, nella barca era il Corpo stanco di Gesù a riposare
    ma Dio non dorme mai.
    Gesù è onnipotente e tutto gli è sottomesso, i diavoli, la natura, le malattie, tutto obbedisce al suo comando. Chiedete e otterrete.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Ruberò alcuni minuti alla mia giornata per pregare davanti al Tabernacolo, per adorare Gesù.
    Pensiero
    La frequente Comunione è una grande colonna sopra di cui poggia un polo del mondo. La devozione poi alla
    Madonna è l’altra colonna sopra cui poggia l’altro polo. (San Giovanni Bosco)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”

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