Sabato 22 febbraio 2014 6ª Settimana del Tempo Ordinario CATTEDRA DI SAN PIETRO APOSTOLO

  • VANGELO (Mt 16,13-19)
    Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi
    dice che sia il Figlio dell’Uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o
    qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo
    hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli. E Io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia
    Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che
    legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli». Parola del
    Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Fin dal IV secolo nel Martirologio Geronimiano erano indicati due giorni di festa dedicati alla Cattedra di
    San Pietro Apostolo, il 18 gennaio e il 22 febbraio. Questo perché la Tradizione fino a quel momento attribuiva
    a San Pietro due “Cattedre”, una ad Antiochia (città in cui visse e si sviluppò il Magistero prima del viaggio a
    Roma) e un’altra a Roma.
    Il 22 febbraio per gli antichi romani era la memoria dei defunti, mangiavano presso le loro tombe attorno ad
    un seggio vuoto, riservato al defunto stesso, che indicava la sua presenza e prendeva il nome di “Cattedra” (sedia). Dal IV secolo il Cristianesimo ha fatto propria la festa, incominciando ad onorare la “Cattedra” di San
    Pietro.
    Solo successivamente con la riforma del calendario si unificarono le due festività, questa di oggi venne
    celebrata il 22 febbraio e ricorda in modo particolare la peculiare missione affidata da Gesù a Pietro.
    “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”.
    Il Vangelo di oggi lo abbiamo meditato due giorni fa ma l’autore era diverso, si trattava di Mc 8,27-33. Questo racconto in Marco non è completo, la sua redazione riporta le due domande poste da Gesù e la sua replica a
    Pietro, quando questi per un eccesso di amore invitò il Signore a non andare a Gerusalemme per evitare la morte cruenta.
    Proprio la risposta di Pietro è interessante da analizzare, in pochi minuti è passato da un atteggiamento ispirato da Dio a una richiesta a Gesù dettata da una preoccupazione umana. Quando indicò Gesù come il Cristo, il
    Figlio di Dio, era ispirato dallo Spirito Santo e Gesù lo affermò, dicendo: “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona,
    perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli”.
    Subito dopo, dopo avere ascoltato Gesù che preannunciava il suo arresto e la sua morte, Pietro reagì con una
    preoccupazione non più ispirata ma umana, e qui si attirò il forte rimprovero del Signore.
    Vedete come è facile passare da una condotta spirituale a una naturale. E non sempre quella naturale è buona, può essere dannosa alla persona e causare sofferenze. Non è facile mantenere il controllo delle parole e dei
    pensieri, è un esercizio necessario per chi aspira al raggiungimento di una spiritualità elevata.
    Pietro era sicuro di esprimere un grande amore a Gesù pronunciando quelle parole, solo che erano inopportune e contrarie.
    In quella circostanza Gesù attribuì a Pietro il Primato di Capo della Chiesa nascente e del Collegio degli Apostoli, suo Vicario visibile. Solo a Pietro il Signore comunicò le parole del Primato, riporto le sue parole per
    spiegare che implicitamente afferma la piena adesione che doveva mantenere Pietro e i suoi Successori alla volontà di Dio trasmessa attraverso il Vangelo storico.
    “E Io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli,
    e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli”.
    La prima certezza che Gesù ha consegnato anche alla storia e ai secoli, è la indefettibilità della Chiesa, questa è la proprietà soprannaturale della vera Chiesa, per cui Essa rimarrà, fino alla fine del mondo, così come Ge-
    sù Cristo l’ha istituita. La durata perpetua o perennità della Chiesa e la perseveranza della medesima in ciò che
    costituisce la sua essenza, cioè nella sua costituzione e nelle sue proprietà specifiche.
    Per l’indefettibilità la Chiesa rimarrà sempre identica a se stessa, e non perderà alcuna delle sue note.
    L’indefettibilità indica che la Chiesa non può venire meno: “Le potenze degli inferi non prevarranno su di Essa”.
    Tutti i cattivi si scagliano contro Essa, i diavoli in questi tempi sono impazziti per completare la distruzione
    dell’unica vera Chiesa voluta da Dio, ma nessuno riuscirà ad annientare ciò che Dio salverà nei tumulti e lotte
    intestine. L’Istituzione Divina sarà sempre salva, ritornerà ad essere come era all’inizio.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Sèntiti accompagnato da Gesù, in precisi gesti di speranza, nella vittoria sul male. Gesù ti ascolta sempre.
    Pensiero
    Siate amanti e praticanti della semplicità e dell’umiltà, e non vi curate dei giudizi del mondo, perchè se questo mondo non avesse nulla da dire contro di noi, non saremmo veri servi di Dio. (San Pio da Pietrelcina)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.

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