Archivio Mensile: Settembre 2021

Non si predica più Gesù del Vangelo – 30 Settembre 2021 0

Non si predica più Gesù del Vangelo – 30 Settembre 2021

Giovedì 30 settembre 2021

XXVI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 10,112)

La vostra pace scenderà su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il Regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il Regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sodoma sarà trattata meno duramente di quella città». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Sappiamo il significato di messe nel discorso di Gesù. Ancora non aveva istituito la sua Messa, ovvero il Sacrificio Eucaristico, e messe nel discorso del Vangelo di oggi è il sinonimo di mietitura. L’operazione di falciare e raccogliere i cereali, e in particolare il grano, quando le spighe sono giunte a maturazione.

Il tempo della messe a quei tempi indicava la mietitura e il ricavato della mietitura, cioè il raccolto, soprattutto riguardo alla quantità.

«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».

Nel suo discorso Gesù allarga il concetto alla necessità dell’apostolato nel mondo per raccogliere sia le conversioni dei peccatori che tante vocazioni.

Voleva dire e dice ancora oggi che le anime da convertire sono molte nel mondo, miliardi di persone non seguono i Comandamenti di Dio, e ci sono pochi Sacerdoti e missionari disponibili a sacrificarsi, a mettere da parte le allegrie umane per dedicarsi totalmente alla causa del Vangelo. Chi risponde alla chiamata di Gesù deve capire che inizia una nuova vita!

La Santa Chiesa in questi tempi è logorata al suo interno da più schieramenti, sono concezioni opposte sulle questioni più importanti della dottrina. Invece di preoccuparsi del declino del Cristianesimo per l’opposizione di tanti anticlericali, si discute molto di ecologia, un argomento tanto caro alla fazione che combatte il Cristianesimo.

Così il mondo rifiuta Dio e la Verità. Se per i cristiani diventa un po’ difficile vivere il Vangelo, cosa ne sarà dei non credenti?

Penso alla cecità di tanti cristiani lontani da Gesù e confusi nel mondo. Che fine faranno? Dove andranno eternamente? «Gesù, pensaci Tu».

Gesù viene tradito con sempre maggiore facilità da quanti sono chiamati a testimoniarlo e a formare spiritualmente i credenti.

Il silenzio presente in molti Ministri sacri incapaci di parlare del Vangelo e dei Comandamenti, è un mutismo che si sviluppa quando non si parla più con Gesù nella preghiera. È un mutismo che dispiace molto a Gesù, proprio in essi ha riposto una grande fiducia ma mancando lo Spirito Santo che aziona i cuori e la mente, c’è poco da fare.

È assente una santa predicazione e i consigli spirituali fondati sul Vangelo. Sono gli effetti della dimenticanza della priorità di Dio nella vita, e si finisce per occuparsi solo di aspetti umanitari che non rappresentano quello che chiede Dio ai suoi Sacerdoti.

Qualsiasi cristiano caduto in un mutismo spirituale si oppone a Gesù ma ha sempre la possibilità di recuperare la voce e la Fede in Dio.

Tutto è possibile quando si adora e prega Gesù: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Gesù opera sempre grandi miracoli.

Nel mondo c’è disperazione, immoralità e indifferenza religiosa, ed è forte il silenzio di Vescovi e Sacerdoti che non parlano più di Gesù.

Il mondo è anche un’abbondante distesa di anime buone pronte per essere raccolte e portate in Chiesa, ma bisogna parlare dei miracoli di Gesù.

Dobbiamo parlare di Gesù e della Madonna anche agli atei, in questo modo manifestiamo di essere veri apostoli mariani.

Molte brave persone non pregano ma sono più predisposte ad accogliere l’invito di convertirsi e credere al Vangelo. Senza dimenticare tanti peccatori immersi nei vizi: anche loro Gesù vuole salvare ma occorrono moltissime preghiere.

Preghiamo con maggiore impegno per i bisogni della nostra amata Chiesa, per i suoi Pastori distratti. Recitiamo con amore il Rosario.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Chiedete a San Michele la sua protezione – 29 Settembre 2021 0

Chiedete a San Michele la sua protezione – 29 Settembre 2021

Mercoledì 29 settembre 2021

XXVI Settimana del Tempo Ordinario

Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele

+ VANGELO (Gv 1,47-51)

Vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, Io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il Re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità Io vi dico: vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Più che scavare ancora in questo meraviglioso dialogo tra Gesù e il futuro Apostolo Bartolomeo, vado direttamente a presentare l’opera a nostro favore dei meravigliosi Arcangeli, i nostri irriducibili protettori e potenti esecutori dei comandi di Dio.

San Michele sappiamo bene che è il terrore dei diavoli, esercita un ruolo straordinario nella lotta contro i diavoli, me ne accorgo ogni giorno quando Lo invoco nelle preghiere di liberazione su coloro che sono disturbati dai diavoli.

Le negatività che i diavoli trasmettono con estrema facilità a incalcolabili persone e che arrecano disturbi fisici, psichici e altri impedimenti, sono da considerare meno avverse della possessione diabolica, eppure le stesse negatività hanno il potentissimo potere di influenzare tutte le persone colpite e di indirizzarle dove vogliono i diavoli.

Negli esorcismi e nelle preghiere i diavoli tremano quando si pronuncia il Nome di San Michele, provano un immenso fastidio rimanere schiacciati e sconfitti dall’Arcangelo e così sarà per l’eternità. Pochi però hanno scoperto nelle tentazioni la potenza di San Michele e non Lo invocano.

È necessario pregare con fiducia il Principe dell’Esercito Angelico, mettendovi sotto la sua protezione con la consacrazione a Lui. Mettete la vostra famiglia, i familiari, il lavoro, quanto è importante sotto la sua protezione e ogni giorno ripetetegli di aiutarvi.

Purtroppo e con un atto contrario alla Chiesa e alle anime, da oltre cinquant’anni è stata eliminata la preghiera a San Michele che si recitava da tanto tempo al termine della Santa Messa. Non c’era un motivo liturgico o di tempo, la sua recita impiega su per giù un minuto.

È stata una scelta massonica ignorare Colui che fa tremare l’inferno e negli esorcismi tutti i diavoli scappano non appena si pronuncia il suo Nome!

Dobbiamo riportare la preghiera a San Michele Arcangelo al termine della Messa, anche se in modo personale.

Sono stati premurosi nel cancellare dall’insegnamento teologico l’Angelologia, non se ne parla quasi mai nelle omelie e non si invitano i cattolici a credere nel proprio Angelo Custode. Solo i Sacerdoti innamorati di Gesù e docili strumenti nelle sue mani, spingono i credenti a rivolgersi agli Angeli, soprattutto a pregare il potentissimo San Michele Arcangelo.

Qui nella Casa di Preghiera, nella piazza principale dopo l’ingresso, dodici anni fa ho fatto costruire una bella struttura in pietra ed è stata collocata la statua del nostro amatissimo San Michele. Accoglie tutte le persone e tiene lontane le potenze negative che vogliono sempre arrecare disturbi.

L’amore che dobbiamo avere per gli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele deve essere speciale, meritano da parte nostra un amore inferiore solo a quello verso la Madonna. San Michele è il Principe dell’Esercito Angelico e il primo servitore della Madre di Dio, è il potente Comandante che schiaccia con un solo atto dell’intelletto tutti i diavoli.

Consacratevi ogni giorno a San Michele Arcangelo e chiamatelo spesso, soprattutto quando le tentazioni vi scuotono e barcollate!

San Raffaele ci porta la medicina di Dio ed è sempre pronto ad accorrere quando si sta male.

San Gabriele ci annuncia le cose di Dio e ci permette di avvicinarci con maggiore fervore a Gesù e alla Madonna.

La difesa della Chiesa da parte degli Arcangeli è imponente ed anche se per qualche tempo Essa apparirà come dissolta, gli Arcangeli La proteggono.

Chiedete a San Michele Arcangelo la sua protezione, la Luce per vedere anche nelle tenebre, il coraggio per difendere Gesù Cristo e la sua Santa Chiesa. Questa Chiesa è di Gesù e nessuno potrà mai distruggerLa, neanche la grande aggregazione dei nemici di Dio.

Tra breve arriverà il grande Avvertimento preannunciato dalla Madonna a Garabandal nel 1965 e molti di quelli che oggi perseguitano la Chiesa si pentiranno dei loro crimini.

La confusione nella Chiesa è grande, noi siamo molto attenti nel difendere la vera Fede, seguiamo rettamente il vero Magistero della Chiesa.

La Sacra Tradizione è attaccata da tutti i modernisti, ignari che inevitabilmente verrà il tempo in cui si troveranno immersi nei mali più impensabili e terribili per l’uomo. Le loro scelte attuali saranno la loro condanna, mentre i veri credenti saranno sempre protetti e benedetti da Gesù e dalla Madonna.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La Beata ebbe la visione di Lutero all’inferno – 28 Settembre 2021 0

La Beata ebbe la visione di Lutero all’inferno – 28 Settembre 2021

Martedì 28 settembre 2021

XXVI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,5156)

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Le parole dei fratelli Giacomo e Giovanni pur essendo comprensibili per la loro immatura spiritualità e un mancato equilibrio nel discernere i fatti nella loro concretezza, mi portano alla mente il potere utilizzato malissimo da quanti nella Chiesa prendono decisioni senza consultare Dio. Sta diventando una consuetudine e gli effetti lo testimoniano.

Avranno perduto il senso e la gioia della preghiera, avranno scoperto nel protestantesimo quella dottrina di manica larga che non considera il peccato e li soddisfa, avranno perduto la fede o c’è forse dell’altro?

Lo scrivo con grande dispiacere per loro, soprattutto per le conseguenze che causano a centinaia di milioni di cattolici confusi e senza conoscenze dottrinali. Nella gestione del potere spesso si prendono decisioni avventate, considerano la sana dottrina come qualcosa di umano, gestibile secondo i propri piaceri, le opportunità, gli accordi settari.

Oggi cito solamente il caso Lutero, diventato in questi ultimi anni più che un santo nella Chiesa Cattolica, passaggio indispensabile per arrivare alla comunione e unificazione con i luterani protestanti prima e poi con quanti vorranno allearsi. Per quale ragione?

In nome di un falso ecumenismo che pretende una sempre più stretta collaborazione e comunione tra le varie chiese cristiane del mondo.

Il problema nasce dalla valutazione dell’opportunità di questa unificazione, ipotesi che mai nella Santa Chiesa era stata presa in considerazione, neanche immaginata, allora da dove nasce questa insistente richiesta di arrivare ad una comunione con le comunità ecclesiali protestanti? Viene compiuta nel Nome di Gesù Cristo?

Dio non vuole questo ecumenismo che comporta la distruzione della sana dottrina cattolica.

Non possiamo assolutamente accettare la comunione prima e l’unificazione poi con le dottrine protestanti oppositrici della nostra Fede, è impossibile arrivare ad un accordo sincero quando le dottrine si differenziano in moltissimi punti dottrinali!

Non c’è alcun dubbio nel rispettare cristianamente e pienamente i protestanti e le loro scelte. Tra i protestanti ci sono molte persone perbene, come tra i cattolici. I protestanti seguono Gesù e questo quantomeno li eleva da una società pagana e priva di valori cristiani.

Non siamo contro i protestanti, amiamo i protestanti, ci opponiamo alle loro dottrine e sono migliaia quelle diffuse nel mondo.

Fino al 1521 esisteva solo la Chiesa Cattolica, Lutero fu l’artefice della nascita del protestantesimo e venne scomunicato da Papa Leone X.

Leggiamo cosa scriveva San Pio da Pietrelcina per capire meglio di chi stiamo parlando:

“Lutero, Calvino e compagnia bella furono pieni di superbia, zeppi di vizi fino agli occhi. Essi si divisero dalla Chiesa per assecondare le loro malvagie passioni dalle quali erano dominati. La dottrina che queste sétte insegnano è empia e immorale”.

Oltre la riflessione di Padre Pio, è la vita immorale di Lutero a indicarlo come un traditore forse ancora peggio di Giuda, perché era stato un sacerdote e conosceva bene la dottrina cattolica. Il suo odio contro la Chiesa lo riversò in tutto quello che scrisse e predicò di velenoso e gravemente offensivo fino in punto di morte, contro il Papato e la Santa Chiesa.

La prova della sua dannazione ci arriva da una visione di una Beata, non di una semplice Suora.

«Nel 1883 Suor Maria Serafina Micheli (1849-1911) che sarà beatificata a Faicchio in provincia di Benevento e diocesi di Cerreto Sannita il 28 maggio 2011, fondatrice dell’Istituto delle Suore degli Angeli, si trovava a passare per Eisleben, nella Sassonia, città natale di Lutero. Si festeggiava, in quel giorno, il quarto centenario della nascita del grande eretico (10 novembre 1483) che spaccò l’Europa e la Chiesa in due, perciò le strade erano affollate, i balconi imbandierati.

Alla Suora le comparve l’Angelo Custode e le disse: “Voglio farti vedere il luogo dove Lutero è condannato e la pena che subisce in castigo del suo orgoglio”.

Dopo queste parole vide un’orribile voragine di fuoco, in cui venivano crudelmente tormentate un incalcolabile numero di anime. NEL FONDO DI QUESTA VORAGINE V’ERA UN UOMO, MARTIN LUTERO, CHE SI DISTINGUEVA DAGLI ALTRI: ERA CIRCONDATO DA DEMONI CHE LO COSTRINGEVANO A STARE IN GINOCCHIO E TUTTI, MUNITI DI MARTELLI, SI SFORZAVANO, MA INVANO, DI CONFICCARGLI NELLA TESTA UN GROSSO CHIODO.

La suora pensava: se il popolo in festa vedesse questa scena drammatica, certamente non tributerebbe onori, ricordi, commemorazioni e festeggiamenti per un tale personaggio.

In seguito, quando le si presentava l’occasione ricordava alle sue consorelle di vivere nell’umiltà e nel nascondimento. Era convinta cheMartin Lutero fosse punito nell’infernosoprattutto per il primo peccato capitale, la superbia».

L’aspetto tragico o comico, dipende da come si considera, sono i pellegrinaggi organizzati da diverse diocesi italiane guidate dai rispettivi vescovi, sulla tomba di Lutero a Wittenberg in Germania. I vescovi che bramano questa unificazione con i protestanti favoriscono i pellegrinaggi da Lutero e questo mostra che la loro fede non è quella cattolica, hanno una fede inaridita, morta.

Non vivono evidentemente nel Cuore di Dio, obbediscono al gruppo che programma ogni evento e detta ai «membri» parole e opere da compiere.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il modernismo ha infettato la liturgia – 27 Settembre 2021 0

Il modernismo ha infettato la liturgia – 27 Settembre 2021

Lunedì 27 settembre 2021

XXVI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,4650)

Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio Nome, accoglie Me; e chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo Nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù parla della piccolezza evangelica, quella interiore che viene manifestata dalla vita che si conduce, dalle parole e dalle opere, dalle scelte, dai comportamenti giornalieri. Questa piccolezza è essenziale nella vita spirituale e si raggiunge con un percorso di rinunce, di sforzi per cambiare la mentalità vecchia, di preghiere recitate con amore.

La piccolezza evangelica non si improvvisa, quindi, nessuno può esprimere neanche per un istante questo atteggiamento se la sua vita non è coerente. Non è qualcosa che si mostra materialmente, non si può neanche esporre la pratica della piccolezza evangelica, perché il fatto stesso di considerarsi umile è già un atto di orgoglio.

Le anime impregnate di profonda spiritualità, si avvicinano con maggiore velocità alla Luce di Dio e si riconoscono sempre più indegne, pensano bassamente di sé e praticano quasi senza accorgersene un rinnegamento costante.

Queste anime vivono nella piccolezza evangelica, hanno molto chiaro che da soli non possono fare alcun bene e attribuiscono all’aiuto di Dio ogni opera buona che compiono. Sono anime unite a Dio, anche durante i lavori o mentre studiano o quando parlano di altro, in quanto la loro vita rimane abbandonata perennemente alla Volontà di Gesù.

La piccolezza evangelica non è possibile trovarla nel mondo o negli ambienti dove si gareggia per il potere e la visibilità, calpestando spesso con estrema facilità la verità e la giustizia. Con i loro comportamenti manifestano l’assenza di Dio e così ogni scelta compiuta va nella direzione sbagliata. Saranno sempre loro a patire a suo tempo tutto il male compiuto.

Chi lavora per Gesù deve farlo con umiltà e con grande spirito di servizio.

Alla piccolezza evangelica si contrappone l’agitazione che colpisce anche i Ministri sacri.

Una smania o un inquieto malessere interiore, effetto di tensione nervosa o di un diffuso senso di disagio e d’insoddisfazione. L’agitazione verso qualcosa di peccaminoso non può essere controllata da chi spiritualmente è debole e incapace di resistere alla forza del Male.

L’agitazione non riescono a dominarla e causa in loro un desiderio intenso verso il Male, una voglia incontenibile di commettere ripetuti peccati mortali. Ecco la necessità di praticare costantemente il rinnegamento.

Nella Chiesa da diversi anni c’è una ricerca pericolosa di visibilità e protagonismo opposti alla piccolezza evangelica predicata da Gesù. Lo si vede nella liturgia, diventata in molti casi un’esibizione scenografica che non ha nulla da spartire con il Vangelo.

Negli ultimi anni il Cardinale africano Robert Sarah, Prefetto della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti, ha rilasciato dichiarazioni forti e coraggiose a difesa della vera Chiesa, ed ha più volte espresso la piena contrarietà a questa immigrazione che considera inaccettabile e manovrata.

In una interessante intervista condanna severamente le celebrazioni spettacolo e le liturgie mondane, modificate per compiacere i fedeli.

Questa la sua espressione più tenera: «Basta con l’intrattenimento nelle liturgie, così non c’è più posto per Dio».

«Il Cardinale Robert Sarah, nel corso di un intervento sull’Osservatore Romano, si è espresso in maniera dura nei confronti dellemodifiche liturgicheche in molte Chiese vengono introdotte dai Sacerdoti.

“Su questi punti -afferma- l’insegnamento del Concilio Vaticano II è stato spesso distorto”.

In particolare, Sarah ha affermato che “il celebrante non è il conduttore di uno spettacolo. Bisogna tornare ad uno stile liturgico più tradizionale, in cui il Prete, invece di rivolgersi all’assemblea, si rivolga verso est, ad orientem, la direzione da cui Cristo arriverà durante la sua seconda venuta”.

“Il secolarismo ha infettato la liturgia”.

“Troppo spesso il Sacerdote cerca di tenere alta l’attenzione dell’assemblea con modalità per nulla ortodosse. Il modo di pensare occidentale, infarcito dalla tecnologia e deviato dai media, vorrebbe trasformare la liturgia in una vera e propria produzione da spettacolo.

In questo spirito, molti hanno cercato di rendere le celebrazioni delle feste. A volte i Sacerdoti introducono nelle celebrazioni elementi di intrattenimento, ballano con un gruppo di ballerini durante o alla fine della Messa o cantano canzoni mondani e indecorosi. Non abbiamo forse visto la proliferazione di testimonianze, scenette, applausi?

Si organizzano nelle grandi Basiliche e Chiese pranzi e altro di molto pagano profanando la Casa di Dio con la scusa dei poveri, quando ci sono altri luoghi spaziosi per farlo.

Inoltre, immaginano di allargare la partecipazione dei fedeli, mentre, nei fatti, riducono la liturgia divina ad una cosa del tutto umana. Corriamo il reale rischio di non lasciare spazio per Dio nelle nostre celebrazioni”».

Dai tempi antichi, la posizione del Prete e del popolo rifletteva questa comprensione della Messa, poiché la gente pregava, stava in piedi o in ginocchio nel posto che visibilmente corrispondeva al Corpo di Nostro Signore, mentre il Prete all’altare stava alla testa come la Testa (del Corpo).

Formavamo l’intero Cristo -Testa e membra- sia sacramentalmente tramite il Battesimo sia con la posizione e postura. Altrettanto importante: ciascuno, celebrante e assemblea, guardava la stessa direzione, poiché erano uniti con Cristo nell’offrire al Padre, l’unico, irripetibile ed accettabile Sacrificio di Cristo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

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La ricompensa di Dio per ogni opera buona – 26 Settembre 2021 0

La ricompensa di Dio per ogni opera buona – 26 Settembre 2021

Domenica 26 settembre 2021

XXVI Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 9,38-43.45.47-48)

Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo Nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio Nome e subito dopo possa parlare male di Me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio Nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel Regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’esclusività della predicazione di Gesù viene pretesa spesso da quanti svolgono un servizio alla Chiesa e hanno l’incarico di guidare il gregge affidato. Avviene in una diocesi o in una parrocchia, chi detiene l’autorità in talune circostanze pretende di essere l’unica voce annunciatrice di Cristo, mentre rimane in silenzio quando serpeggiano eresie o i testimoni di Geova.

Qui c’è la volontà dell’appropriazione indebita e assurda della Fede altrui da parte di quei parroci poco interessati alle cose di Dio, senza la lucidità nel servizio sacro e cercano di paralizzare il buon apostolato.

Invece, nella prima lettura della Messa si legge un atteggiamento opposto da parte di Mosè.

«Fossero tutti Profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo Spirito!».

Questo era l’auspicio di Mosè per il bene di Israele, la risposta che diede a Giosuè, il quale, forse per gelosia gli disse di impedire a due uomini di parlare nel Nome di Dio. Mosè disse a Giosuè: «Sei tu geloso per me?». 

La gelosia acceca la mente e senza la preghiera cresce il timore di perdere quanto si brama o si immagina fosse di esclusiva proprietà.

In precedenza lo Spirito di Dio aveva agito sui settanta anziani scelti per aiutare Mosè nella predicazione, non si posò inizialmente su questi due uomini, ma successivamente «lo Spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento»

Mosè era docile e buono, sul Sinai parlava con Dio e pregava con grande umiltà, tanto da intenerire Dio, sdegnato dal comportamento immorale di molti ebrei durante l’esodo. Dopo una infuocata e rispettosa preghiera, Mosè disse a Dio: «Mostrami la tua Gloria!» (Es 33,18). Una richiesta amorevole, non voleva provocare né provare ancora una volta la pazienza di Dio.

La risposta di Dio è quella di un Creatore misericordioso che vuole salvare le sue creature e per incoraggiare Mosè si rivela in modo sorprendente.

«Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio Nome: Signore, davanti a te. Farò Grazia a chi vorrò far Grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia. Ma tu non potrai vedere il mio Volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo. Ecco un luogo vicino a Me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia Gloria, Io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio Volto non lo si può vedere» (Es 33,19-23).

Parole che mostrano l’infinita bontà di Dio, oggi ignorato anche da molti Prelati e Sacerdoti, mentre commettono scandali che allontanano i piccoli dalla Chiesa e quasi sempre da Gesù.

Gesù è molto duro nella spiegazione del Male che si arreca a quanti si accorgono delle disonestà altrui. «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare».

Scandalo non significa solo cattivo esempio, offesa alla morale, disonestà o oscenità, indica anche un ostacolo o impedimento posto dal malvagio nel far compiere opere buone ai piccoli del Vangelo, che sono i miti e gli umili.

Gesù nel Vangelo spiega che l’uomo può fare del Bene anche senza l’espressa volontà di piacere a Lui ma indirettamente compie la Volontà di Dio, quindi, sta dalla sua parte. Tutti quelli che compiono del Bene ricevono sempre una ricompensa da Gesù, anche per una piccola opera compiuta e la ricompensa è sempre corrispondente al Bene.

Il Signore dona nel Battesimo a tutti i cristiani la capacità e il desiderio dell’apostolato per portare a tutti il messaggio del Vangelo. Se non si avverte questo trasporto interiore vuol dire che la spiritualità deve ancora crescere. Non si avverte di continuo, è una disposizione interiore che si rende percepibile dove c’è Fede o comunque viene alimentata dalla preghiera.

Chi avverte questo trasporto spirituale ha una certa smania controllata, arriva spesso il pensiero di fare qualcosa per Gesù e la Madonna.

Ogni circostanza è buona per l’apostolato, ma il vero apostolato è quello del buon esempio, della sincerità in ogni circostanza, senza bugie.

Non possiamo considerare le circostanze avverse come un ostacolo a far conoscere Cristo, sono invece un mezzo molto efficace per estendere la sua dottrina, come hanno dimostrato i primi cristiani e i tanti che, anche ai nostri giorni, hanno sofferto a causa della Fede.

Se siamo veri cristiani la nostra principale preoccupazione deve essere quella di far conoscere Gesù, al resto ci penserà Lui.

Se abbiamo nel cuore Gesù sarà facile accettare modi di essere e di agire anche molto diversi dai nostri. E ci rallegreremo che il Signore sia annunciato in forme differenti: quel che realmente importa è che Cristo sia conosciuto da tutti e amato.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

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Preghiamo molto di più ogni giorno. Tutto passa. – 25 Settembre 2021 0

Preghiamo molto di più ogni giorno. Tutto passa. – 25 Settembre 2021

Sabato 25 settembre 2021

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,4345)

Il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarLo su questo argomento.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gli annunci dati da Gesù agli Apostoli sulla sua Passione non erano compresi e suscitavano uno stupore profondo. Non era comprensibile la necessità di morire crocifisso, tantomeno la consegna nelle mani dei suoi nemici. Gesù aveva dato incalcolabili prove della sua divinità.

Restare insieme a Gesù per gli Apostoli era un’esperienza unica, come una visione beatifica e non c’era spazio per la sofferenza.

Gesù parlava di necessità della sua crocifissione e questo strideva con i miracoli compiuti, per gli Apostoli Lui non poteva vivere le stesse sofferenze degli uomini. Da un lato rimaneva indubbio il suo dominio sulla natura, sui diavoli, sulla malattia, dall’altro si prospettava una sconfitta causata dagli uomini, e in mezzo si ponevano i dubbi degli Apostoli sorpresi.

«Essi però non capivano queste parole».

Nessuno al mondo avrebbe compreso la necessità di soffrire considerando che era il Figlio di Dio, la divinità era ritenuta piena di gloria e rimaneva impossibile l’apparente sconfitta. Invece Gesù scelse la dolorosa Passione per riparare un peccato infinito e riportare l’amicizia tra Dio e l’uomo, ma precisava che essendo il Figlio di Dio sarebbe risuscitato.

EGLI IN PIÙ OCCASIONI AVEVA RISUSCITATO I MORTI, LAZZARO DOPO QUATTRO GIORNI DAL SUO DECESSO.

In questi giorni anche molti cattolici tiepidi non capiscono niente di quanto avviene di tragico nella gerarchia della Chiesa, della complicità di determinati cardinali e vescovi al complotto del Nuovo Ordine Mondiale contro il Cristianesimo e l’umanità.

Sono cattolici che non conoscono bene gli avvenimenti che stiamo vivendo, non hanno la Luce per conoscere il Libro dell’Apocalisse.

Sono cattolici che si lasceranno abbagliare dall’inganno dell’uomo che sarà presentato al mondo come colui che porterà pace e cibo in grande quantità, mentre sarà la bestia che vorrà eliminare tutti i cristiani.

Si arriverà ad indicarlo come il vero messia e numerosi vescovi e preti ci crederanno, anche per la vasta pubblicità che ne daranno gli ebrei potenti, chiamati Illuminati e guide occulte dei governi di quasi tutto il mondo, gruppo che vive in realtà nelle tenebre per la consacrazione fatta da ognuno a Satana.

CARISSIMI, SVEGLIAMOCI DALLA TIEPIDEZZA E INIZIAMO DAVVERO A PREGARE OGNI GIORNO CON GRANDE FEDE E PER MOLTO TEMPO. SMETTIAMOLA CON QUESTA VITA DISSIPATA E TIEPIDA, RIFLETTIAMO CHE SENZA UNA FEDE FORTE NON SI RICEVERÀ AIUTO DA DIO NON APPENA INIZIERANNO I TEMPI DELLA MANIFESTAZIONE DELL’ANTICRISTO.

SONO GIÀ INIZIATI I TEMPI DELL’ANTICRISTO PER I COMANDI CHE ELARGISCE AI POLITICI E AD ALTRI, MA VOI VOLETE O NO RICEVERE GRANDI AIUTI DA GESÙ E DALLA MADONNA IN QUESTI TEMPI DI PURIFICAZIONE?

Non è più tempo di trastullarsi, lo vedete da quanto è avvenuto in questi due anni quasi, ed è solo una briciola della montagna di avvenimenti che si verificheranno! Avvicinatevi di più a Gesù e adorateLo davanti un’immagine o una statua, chiedete aiuti per voi, le vostre famiglie e per la Chiesa.

Se le parole di Gesù disorientavano gli Apostoli, undici non Lo abbandonarono. Fuggirono al momento dell’arresto per il terrore sopraggiunto, anche se Pietro ebbe uno scatto impetuoso contro un soldato.

Solo Giovanni era sul Calvario, gli altri dieci erano spariti per lo stato confusionale e l’umana paura nel vedere Gesù aggredito e sofferente.

Quello degli Apostoli non fu un abbandono contro Gesù, non erano sul Golgota per la temuta identica sorte di Gesù, ma Loro erano chiamati a diffondere il suo Vangelo. Anche se l’amore fa rischiare la vita per difendere e restare accanto alla persona che si ama, gli Apostoli non potevano fare nulla per aiutare il Signore, sarebbe stato inutile lottare contro un esercito.

Per gli uomini di oggi non si tratta di non comprendere il significato delle parole ma dell’essenza degli insegnamenti. Le parole sono chiare, ciò che blocca è la comprensione del contenuto, della vera missione del Signore.

Se non si comprende la scelta di Gesù della Passione e della Croce, la conoscenza delle parole serve a poco.

Infatti il Vangelo afferma: «… restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso».

Con lo Spirito Santo si capisce il senso della sofferenza e si accetta per riparare i peccati e per chiedere la conversione dei peccatori.

Se lavoriamo sinceramente nella Vigna di Dio, il suo Spirito nutre l’anima e sostiene il nostro corpo, rilascia quella energia necessaria che ci permette di completare ogni missione intrapresa. Chiedete nella preghiera anche questo aiuto, soprattutto liberate il cuore da ciò che lo «invade» per lasciare agire in voi lo Spirito di Dio.

La Madonna è la Sposa Divina dello Spirito Santo, è l’Avvocata del genere umano e difenderà la Chiesa da quanti ne sono diventati nemici.

Oggi è sabato, nel giorno dedicato alla Vergine Maria vi spiego sinteticamente il suo ruolo di Mediatrice di tutte le Grazie. La Madonna ha cooperato in modo molto singolare all’opera della Redenzione di suo Figlio durante tutta la sua vita.

In primo luogo il libero consenso con cui rispose all’annuncio dell’Angelo era necessario perché si compisse l’Incarnazione.

La sua Maternità Divina La unì intimamente al mistero della Redenzione fino alla sua consumazione sulla Croce, dove Ella fu intimamente associata, in modo particolare e unico, al dolore e alla morte di suo Figlio.

Ai piedi della Croce, nella persona di San Giovanni, accolse tutti noi come figli suoi. Per questo «la funzione materna di Maria Santissima verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce questa unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia», come viene affermato nella “Lumen gentium 60”.

È la Mediatrice davanti al Mediatore, che è suo Figlio!

«Per divina disposizione», insegna Papa Leone XIII, «nulla ci può essere comunicato dell’immenso tesoro della Grazia di Cristo se non per mezzo di Maria. Di modo che, come nessuno può accostarsi al Padre Supremo, se non per mezzo del Figlio, così ordinariamente nessuno può accostarsi a Cristo, se non per mezzo della sua Madre».

Tutte le Grazie, grandi o piccole, le otteniamo attraverso la Madonna.

Noi cristiani ci rivolgiamo alla Madre del Cielo per ottenere Grazie di ogni tipo, tanto spirituali quanto materiali! Ella ascolta sempre, soprattutto quando viene recitato il Santo Rosario, quando La invochiamo ripetutamente Madre di Dio.

Noi sappiamo che è veramente anche Madre nostra.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il tempo passa velocemente e pure si spreca – 24 Settembre 2021 0

Il tempo passa velocemente e pure si spreca – 24 Settembre 2021

Venerdì 24 settembre 2021

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc9,1822)

Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’Uomo deve soffrire molto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con Lui ed Egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che Io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’Uomo -disse- deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nella vita di molti arriva il momento della verità, arriva quando si è obbligati a mettersi di fronte alla propria coscienza e si interpella, per conoscere ciò che si è dentro: onesti o disonesti. Non tutti quelli che vivono questo straordinario momento reagiscono in modo sereno, spesso la reazione è piena di ira, anche solo mentalmente.

Finché la coscienza rimane «addormentata» non hanno una visione chiara del loro stato interiore, c’è un velo che copre il loro mondo invisibile, e all’esterno mostrano un aspetto che il più delle volte non è autentico e costruito con la ripetizione di tanti atti insinceri. In pratica utilizzano varie maschere secondo le circostanze.

Tantissime persone invece vivono questa esperienza con serenità e sono forti quando scoprono le miserie presenti, non si abbattono e cominciano a pregare con maggiore partecipazione.

È questo l’atteggiamento che piace a Gesù e alla Madonna, in questo caso Loro possono agire nelle anime che «rinascono» spiritualmente.

Mentre non apprezzano molto le persone che calcolano tutto, anche le questioni di Fede e valutano più il tornaconto che l’osservanza.

Gesù e la Madonna cercano anime buone e semplici per agire in esse e trasmettere i Loro sentimenti, per rivestirle di virtù. Loro insegnano a pregare bene ma gli uomini e donne sono fin troppo impegnati a comprare, vendere, mangiare e divertirsi.

Lo stesso avvenne al tempo di Noè e lo ricorda Gesù nel Vangelo: «COME FURONO I GIORNI DI NOÈ, COSÌ SARÀ LA VENUTA DEL FIGLIO DELL’UOMO. INFATTI, COME NEI GIORNI CHE PRECEDETTERO IL DILUVIO MANGIAVANO E BEVEVANO, PRENDEVANO MOGLIE E PRENDEVANO MARITO, FINO AL GIORNO IN CUI NOÈ ENTRÒ NELL’ARCA, E NON SI ACCORSERO DI NULLA FINCHÉ VENNE IL DILUVIO E TRAVOLSE TUTTI: COSÌ SARÀ ANCHE LA VENUTA DEL FIGLIO DELL’UOMO» (Mt 24,37-39).

La società di oggi è un concentrato di falsità e inganni, ha dimenticato ed emarginato Gesù, si impegna con determinazione a bestemmiare Gesù indicando tutti i vizi come il vero dio e lavorando ai fianchi Vescovi e Sacerdoti, facendoli camminare con svariate strategie nella strada dove è assente la vita soprannaturale.

Tanti che obbedivano a Dio, negli ultimi tempi mostrano di vivere senza Dio, sono come svuotati e restano nella Chiesa per il potere e per inerzia: non sanno più cosa fare né dove andare. Presi per il colletto dagli affiliati ne sono diventati complici o succubi, partecipano ogni settimana a feste pagane con persone autorevoli, hanno così assorbito una forte sottomissione e tacciono nelle cose di Dio.

Il vero virus in Italia è la menzogna nella narrativa del vaccino, ne esce fuori una verità fin troppo evidente: molti personaggi famosi che hanno fatto il vaccino sono diventati accaniti attivisti, divulgatori e piazzisti di questo siero sperimentale e aggrediscono, si arrabbiano se qualcuno li contraddice. Appaiono tutti uguali quando reclamizzano il vaccino, ma cosa è successo a tutti loro?

Noi seguaci di Gesù le risposte migliori che cerchiamo arrivano quando preghiamo bene durante la giornata. Non illudiamoci di fare molto quando invece la preghiera è veloce e solo quando si ha tempo… Molto spesso non arrivano gli aiuti spirituali a causa di una preghiera debole e non si compie un cammino di Fede sincero.

Sicuramente non è un atteggiamento di amore ricorrere a Gesù e alla Madonna solo quando c’è una necessità, Loro comunque accolgono amorevolmente tutti quelli pentiti che ritornano a pregare, IL PROBLEMA È CHE QUANTI NON SONO ABITUATI A PREGARE BENE, NELLE SOFFERENZE NON SONO IN GRADO DI SOSTENERE UNA PREGHIERA PROLUNGATA.

Non hanno la stessa capacità di pregare come quelli che, tra alti e bassi, rimangono comunque fedeli alla preghiera giornaliera.

La presenza di Dio in noi perdura se si prega con costanza e fiducia.

L’allontanamento da Gesù comporta conseguenze disastrose, sia per l’interruzione dell’aiuto da parte di Dio, sia per la rovina del cristiano a causa dei peccati che deturpano sempre più l’anima. La ripetizione di molti peccati immorali, danneggia gravemente la vita spirituale.

L’errore più grande di moltissimi uomini e donne di oggi è quello di non vivere il momento presente e corrono senza discernere.

Ci sono molti fattori che primeggiano e guidano la vita istintiva dei più volubili: interiori, economici, sociali, professionali, politici, di vantaggi discutibili. Riescono a rimanere saldi nelle loro posizioni religiose e morali solo quelli che ricordano che Gesù Cristo è vivo e vede tutto.

Lo ricordano con amore, perché Lui è l’Amore e desidera solo il nostro bene e la nostra felicità. Dio Padre non mette paura, Lui è la Bontà.

Rientrare in sé per capire quanto tempo viene dedicato a Gesù e alla Madonna, è la migliore scelta della vita. Non possiamo fare a meno di Loro.

Ognuno deve trovare il coraggio di guardarsi dentro per capire la strada su cui cammina e il fine prioritario della vita.

Spesso gli uomini non si impegnano nel loro compito specifico: il padre o la madre può trascurare i figli per seguire ideali sbagliati o le proprie passioni dilettevoli; lo studente talvolta si allontana con l’immaginazione dalla lezione che deve preparare e non approfitta del tempo di cui poi, forse con preoccupazione e inquietudine, avvertirà la mancanza.

Sono solo due esempi di migliaia di situazioni che riguardano un po’ tutti, come la madre molto impegnata e non educa bene i figli, i figli che sciupano il tempo trascurando i genitori, i Ministri sacri che dimenticano la loro missione e sprecano tanto tempo in cose non importanti.

Il tempo è prezioso, il tempo passa, il tempo è una fase di esperimento circa la nostra sorte decisiva e definitiva.

Dalla prova che noi diamo della fedeltà ai nostri doveri, dipende la nostra sorte futura ed eterna. Siamo di passaggio su questa terra!

Il tempo è un dono di Dio, lo si usi bene finché c’è tempo!

Il tempo è una interrogazione di Dio alla nostra libera e, si può dire, fatale risposta.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Padre Pio fu condannato cinque volte senza prove – 23 Settembre 2021 0

Padre Pio fu condannato cinque volte senza prove – 23 Settembre 2021

Giovedì 23 settembre 2021

XXV Settimana del Tempo Ordinario

San Pio da Pietrelcina

+ VANGELO (Lc 9,7-9)

Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi Profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Santo che festeggiamo oggi è particolarmente caro, non solamente per la sua vicinanza temporale, è la sua persona ad attrarre e a suscitare una spiritualità autentica. Padre Pio è stato terreno buono su cui Gesù ha seminato abbondantemente e da cui ha raccolto incalcolabili frutti.

Dopo San Giuseppe e San Francesco d’Assisi, il modello più eccelso di vita spirituale è stato Padre Pio. Egli ha risposto con tutto se stesso alla chiamata di Dio, una chiamata speciale per il bene dell’umanità. La sua vita è ricolma di tanti gesti eroici, l’opposto delle diffamazioni fin troppo cattive e volgari, fatte circolare per oltre cinquant’anni dai suoi acerrimi nemici senza Dio.

I diavoli sono in perenne agitazione ed attività quando un’anima santa si dona totalmente a Gesù e vive la sana spiritualità!

Molto spesso, i diavoli non riescono ad agire direttamente, allora con facilità manovrano ed ispirano ogni forma di male a quanti sono cattivi e lontani da Gesù, purtroppo tra questi ci sono anche Pastori della Chiesa. I diavoli si servono delle persone cattive per ostacolare i buoni che vivono uniti a Dio, pregano e dedicano la loro vita alla causa del Vangelo.

Tra queste persone ci sono quelle più esposte per il ruolo che rivestono, come era Padre Pio, e proprio perché conosciute pubblicamente, queste persone vengono di continuo screditate, diffamate, disonorate, con modalità maliziose, diaboliche.

Su Padre Pio arrivarono a pubblicare nelle prime pagine dei quotidiani nazionali accuse allucinanti, che era un demonio, rubava i soldi, si metteva il mercurio cromo sulle mani, fingeva di avere le stimmate, incontrava donne di nascosto e aveva le amanti. L’invidia e la diabolica cattiveria di personaggi iniqui, facevano diffondere queste menzogne un po’ ovunque. Tutto il Male compiuto ritorna sempre addosso a quanti lo avevano scagliato sui buoni.

Dio non permette ai diavoli di andare oltre il limite consentito, Dio è Padre e protegge tutti i credenti in Lui, quanti in qualche modo camminano nella via della salvezza eterna. E il loro cammino rende agitatissimi i diavoli ma Dio blocca i tentativi più malvagi dei diavoli.

Solo Dio sa cosa fare e come agire in ogni situazione, noi sappiamo che i diavoli non disturbano i peccatori incorreggibili perché questi sono indirizzati verso l’inferno e vivono già qui una forma di dannazione, anzi, I DIAVOLI SONO SODDISFATTI DELL’OPERATO DEI CORROTTI, DI QUANTI ESERCITANO IL POTERE CON INGANNO E USANO LA NOTORIETÀ ANCHE SE DI BREVE DURATA, PER COMPIERE OPERE SCELLERATE E DANNOSE PER I CITTADINI.

Il mondo va sempre più alla rovina e hanno pochissime possibilità di redimersi tutti quei peccatori che adorano il peccato e bestemmiano Dio con la loro vita, ma Dio è buono e dona tantissime possibilità di conversione proprio per la sua infinita bontà.

Dio ama sempre, ama e vuole salvare tutti i peccatori, nella sua ineffabile Misericordia suscita nella storia anime buone e ricolme di Fede, che compiono con fedeltà la Volontà Divina e sono i Santi.

Perché fanno questo? Per amore. Per la conversione dei peccatori, della salvezza delle anime, per acquistare Grazie.

Cosa danno in cambio a Gesù? Le continue preghiere, penitenze, sacrifici, rinunce, digiuni e altro. Per amore! Nonostante tanti patimenti.

Padre Pio fu inviato da Dio per salvare incalcolabili milioni di persone che altrimenti sarebbero finite all’inferno.

L’odio dei diavoli contro Padre Pio è stato proporzionato alla sua altissima santità. L’ex Sant’Uffizio Lo condannò ben cinque volte costringendoLo a non celebrano né a confessare in pubblico per oltre sette anni in tre periodi diversi. Queste cinque condanne non gli vennero tolte mai. Fu canonizzato con le cinque condanne attive e una situazione simile non era mai avvenuta nella Chiesa.

Ogni volta che Padre Pio veniva condannato da Prelati turbati e altri in buonafede ma che non erano in grado di capire i disegni di Dio, dopo diversi anni gli si permetteva di riprendere l’attività ministeriale pubblica del suo sacerdozio. Lasciavano Padre Pio per anni isolato senza poter incontrare i fedeli e celebrava in una Cappella all’interno del convento.

Il monumentale Padre Pio è stato un Uomo buono, misericordioso ed esigente per la salvezza delle anime. È stato un Uomo integro come i Santi, un dono del Signore all’umanità sbandata e che non prega più.

Tutti i Santi sono stati doni di Dio all’umanità sconvolta e ambigua, le loro virtù soppiantavano radicalmente il peccato e l’invidia.

Il Vangelo ci insegna che dobbiamo diventare umili interiormente, solo così sapremo «servire» cioè aiutare tutti, mettendoci a disposizione di Gesù, senza strumentalizzare Gesù. Ognuno deve aiutare i più vicini e sono i familiari, poi tutti i conoscenti ma non come pretendono loro, incapaci di comprendere che sono senza la Luce di Dio.

Chi è vicino a Gesù desidera che lo siano anche gli altri, chiede nella preghiera la conversione dei peccatori.

La storia di Padre Pio è quella di un Santo immerso nel Vangelo, una storia da conoscere per comprendere la spiritualità, per capire che non si migliora senza una preghiera umile e costante, senza la pratica delle virtù.

Padre Pio non cercava pubblicità, né voleva far parlare di sé, questa comunque è una piccola virtù che si riscontra nei Santi, considerando l’elevatezza della loro spiritualità. Padre Pio era costantemente impegnato nella salvezza delle anime e nella diffusione della Sacra Tradizione della Chiesa.

VISSE IN MEZZO A INCALCOLABILI INGIUSTIZIE E DIFFAMAZIONI, MA PER LUI ERA IMPORTANTE SOLO LA CONSIDERAZIONE DI DIO E NON DELLA GENTE. SAPPIAMO COMUNQUE CHE TUTTO PRIMA O POI VERRÀ ALLA LUCE, COME CI DICE GESÙ NEL VANGELO.

«Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce».

Gesù e Maria ci danno molte Grazie e ci stringono ai Loro Cuori Sacratissimi, noi dobbiamo corrispondere con le buone opere e il Santo Rosario.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù guarisce e libera dai mali – 22 Settembre 2021 0

Gesù guarisce e libera dai mali – 22 Settembre 2021

Mercoledì 22 settembre 2021

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,16)

Li mandò ad annunciare il Regno di Dio e a guarire gli infermi.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demoni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il Regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ogni giorno nel mondo avvengono moltissime guarigioni anche da malattie strane, quelle che la scienza non riesce a spiegare. Non può affermare nulla perché il fenomeno è misterioso nel suo agire ma l’effetto si constata con la guarigione e il nuovo accertamento stabilisce solo la scomparsa della malattia.

Dove è finita la malattia incurabile? Scompare per Volontà di Dio. Non c’è più nell’ammalato perché Gesù Onnipotente ha il dominio sulla malattia e il suo comando ha la forza di dissolvere nel nulla tutto ciò che è materiale, potrebbe avvenire anche ad una montagna.

La comprensione soprannaturale del cristiano considera che la sua sofferenza serve ad espiare i suoi peccati e a ripartire mettendo al centro Gesù Cristo con una rinnovata Fede ed è possibile ottenere le Grazie. Non arriva da Dio la malattia, ma ogni sofferenza accettata con amore e pazienza, diventa utile per rientrare in sé e scoprire il vero senso della vita.

Il Vangelo ci parla degli ammalati, persone costrette a porsi numerose domande sulla vita trascorsa senza alcuna certezza del futuro, mentre il presente lo guardano con sospetto e inquietudine. Cosa avverrà? Guarirò? La cura medica è giusta?

Gesù non vuole la malattia in noi, Lui invece è il Guaritore. La preghiera è il mezzo per ottenere il suo aiuto e vincere ogni male.

Le anime sante che hanno lasciato questa vita, sono premiate da Dio ed entrano in Paradiso subito o dopo una purificazione. Per chi crede, il Paradiso è la vera realizzazione, la conquista del successo e si ottiene non con il denaro o con le amicizie, ma con i Sacramenti, la bontà, una vita cristiana virtuosa, l’amore, la verità e la generosità.

Se i parenti delle persone che erano ammalate e poi defunte, capissero la gioia e la «giovinezza» che possiedono le anime che vivono in Cielo nella gloria di Dio, forse troverebbero la pace ed aspetterebbero con gioia il tempo in cui le rivedranno in Paradiso.

Tra le opere di misericordia corporale, la Chiesa ha insegnato fin dall’inizio quella di visitare e far compagnia agli ammalati, alleviandone il dolore per quanto è possibile e aiutandoli a santificare il loro stato. Gesù insegna che visitare un malato è visitare Lui, servire chi soffre è servire lo stesso Cristo nelle membra dolenti del suo Corpo mistico.

La quinta delle sette opere di misericordia corporale afferma di «visitare gli ammalati», non è un invito di compassione, è una presenza gioiosa e operativa, in molti casi determinante per la guarigione dell’ammalato.

La sola visita rallegra l’ammalato, egli si risolleva dalla tristezza, sa di non essere solo nella battaglia contro il male e, soprattutto, riceve dai cristiani sante rassicurazioni che pregheranno per lui/lei.

Aiutare gli ammalati con la preghiera è il compito principale dei familiari, con la loro Fede arrecano un bene inestimabile a quanti soffrono.

Gli ammalati senza Gesù favoriscono il loro peggioramento, si rendono la vita un inferno, la tristezza li avvolge e il buio fa loro compagnia.

Talvolta le guarigioni avvengono con le benedizioni dei Sacerdoti, guarigioni dovute all’intervento di Gesù o alla fuga precipitosa dei diavoli presenti nell’ammalato e che causavano quel male.

Nella guarigione della donna curva che da diciotto anni il diavolo teneva inferma, Gesù poteva con il solo atto dell’intelletto far tremare i diavoli presenti nella donna e guarirla, ma Egli volle far conoscere il suo intervento miracoloso, facendo ascoltare le parole drammatiche per l’inferno e che liberavano gli arti o altre parti del corpo dalla presenza avvelenata dei diavoli.

In questo miracolo troviamo contemporaneamente l’esorcismo di liberazione e la guarigione fisica della donna curva.

Pregare insieme a chi soffre ed è innocente del suo male, è una supplica potente e molto gradita a Gesù. La sofferenza non deve sciuparsi senza indirizzarla verso il fine soprannaturale, si deve offrire al Cuore di Gesù fin dal mattino e durante la giornata.

Chi ha Fede e soffre in qualche modo, deve offrire e unire le sue sofferenze a quelle di Gesù e di Maria, deve fare tutto unito alla Divina Volontà del Signore. Si possono associare anche a quelle di tutti gli ammalati del mondo che credono in Dio, per partecipare all’offerta di riparazione dei peccati del mondo, molto gradita a Dio.

Nella sofferenza si deve pregare con maggiore Fede, senza abbattersi per nessun motivo.

Credete fermissimamente in Gesù e invocatelo con amore, umiltà e perseveranza, Egli ascolta sempre e vuole aiutare tutti, ma allontanatevi dal male!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Matteo si converte e mostra come vive il cristiano – 21 Settembre 2021 0

Matteo si converte e mostra come vive il cristiano – 21 Settembre 2021

Martedì 21 settembre 2021

XXV Settimana del Tempo Ordinario

San Matteo Apostolo

+ VANGELO (Mt 9,913)

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e Lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La conversione del pubblicano Matteo colpisce molto e ci spiega che basta un piccolo spiraglio di Bene nella vita di un peccatore, per permettere alla Grazia di Dio di agire e salvare. Dopo la chiamata di Gesù, tutto in Matteo divenne nuovo e vedeva la realtà con la Luce di Dio, cambiò tutto nella sua esistenza.

Non era più il pubblicano che si lasciava odiare perché esattore delle tasse per conto dei romani, Matteo era rinato veramente nello spirito e dopo la chiamata di Gesù, «seguimi», lavorò molto su di sé per rinnegarsi e cominciare a vivere la vera vita in Dio.

La sua conversione fu solo l’inizio della rinascita, in passato aveva compiuto anche opere buone, con la conversione tutta la sua vita doveva cominciare a cantare la gloria di Dio. «L’albero si riconosce dai frutti» (Mt 7,16). Gesù dice ancora che «un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni» (Mt 7,18).

La persona buona si riconosce dalle sue opere buone, la persona cattiva si riconosce dalle opere ambigue, ipocrite, ingannevoli.

Dai comportamenti di Matteo dopo la sua conversione si deduce una vita irreprensibile e votata pienamente alla causa del Vangelo. Era ricco e si fece povero materialmente, la sua nuova e gioiosa ricchezza era la Grazia di Dio.

«Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?» (Mc 8,36).

Matteo lo comprese gradualmente ascoltando gli insegnamenti di Gesù, ed è stato grande il gesto iniziale di lasciare tutte le monete sul banco senza preoccuparsi più delle cose materiali. Un distacco non repentino, perché Matteo non venne attratto come un burattino dalla parola «seguimi», lo Spirito Divino agiva in Lui da tempo per la disposizione interiore di Matteo, egli era docile e benevolo.

C’è la docilità interiore di Matteo all’inizio del suo distacco dal banco delle imposte che era una miniera d’oro per i guadagni giornalieri.

Matteo era buono ma non riusciva a tirare fuori la sua vera natura, rimaneva assoggettato al suo lavoro per abitudine e indolenza spirituale. Solo ascoltando le predicazioni di Gesù comprese il vero senso della vita e si accorse che non erano affatto i beni materiali ad appagarlo né a renderlo felice.

Ma non è stato il distacco dalle cose materiali la vera conversione, il suo cammino spirituale -come quello degli altri- durò tutta la vita.

Ai cattolici non è mai sufficiente la Santa Messa o le preghiere giornaliere per crescere nella vera Fede, occorre la meditazione del Vangelo per fare come fece Gesù, la pratica delle virtù dopo avere assimilato il suo agire.

Matteo non lasciò il banco delle imposte per continuare la stessa vita in un altro luogo, con quel gesto rifiutò tutto quello che aveva commesso e rinnegò finanche tutto il denaro accumulato. Ecco un vero innamorato di Gesù Cristo.

Mentre chi non ama intensamente Gesù si preoccupa molto del suo denaro in banca e dei beni che possiede. Il suo dio è il benessere.

Matteo da esattore divenne un uomo nuovo, la sua trasformazione interiore modificò tutte le sue scelte e non fece più scelte sbagliate.

La vera conversione avviene quando la vita cambia, quando il cambiamento di rotta dirige non più verso se stesso ma verso Gesù Cristo.

Conversione indica una trasformazione inizialmente interiore, se è solamente esteriore indica che non è cambiato nulla. Conversione è un cambiamento di scelte di vita, un mutamento dei pensieri che devono modificarsi da cattivi a buoni, da falsi a sinceri, da odiosi a miti.

La preghiera umile e costante, i Sacramenti e il sincero rinnegamento manifestano che quel cristiano ha scoperto veramente il Volto di Gesù.

Matteo quando lasciò tutto e seguì Gesù, cominciò a lasciare soprattutto quella parte negativa della sua persona. Più del denaro e delle ricchezze egli lasciò su quel banco l’orgoglio e la falsità della sua inutile vita, almeno fino a quel momento.

Per questo divenne credibile, Gesù Lo scelse perché aveva visto in Lui l’Apostolo credibile e lo Spirito Santo Lo guidò a scrivere il Vangelo.

Ed è proprio il suo Vangelo a dirci che egli era rinato dopo la sua conversione. Gli altri tre Evangelisti narrano la sua conversione e lo chiamano con il suo secondo nome, Levi, più che altro per rispetto e per non umiliare la sua persona. Essere esattore delle tasse era un mestiere corrotto e l’esattore era un usurpatore.

Solo Matteo nel suo Vangelo scrive chi è Levi, il nome di pubblicano, ed è Lui, indica che Lui, Matteo, era un odioso e avido pubblicano. Dopo mostrò una edificante umiltà. Non nascose la sua vita disonesta per i millenni futuri a tutti i lettori del suo Vangelo, si scoprì così come era, senza ipocrisie e falsità.

Questa rivelazione dona altro prestigio alla conversione di Matteo.

Non ha inventato altre storie per nascondere di essere stato un pubblicano che scandalizzava, anzi, lo scrisse per mostrare la gloria di Gesù per averlo trasfigurato, per esaltare la sua Misericordia. Ecco cosa si intende per vera conversione, cosa si intende per cristiano: l’onestà intellettuale, la verità e la retta intenzione in ogni circostanza.

Il cristiano deve sempre considerarsi un peccatore beneficiato dalla Grazia di Dio. La sua vita deve dare gloria a Dio che lo ha perdonato.

Il cristiano convertito è credibile quando pratica le virtù e lotta con impegno giornaliero contro i vizi, lotta davvero contro le sue debolezze.

Il cristiano convertito deve mostrare con la sua vita di essere umile, sincero, mansueto e paziente. Così esalta la Misericordia di Gesù.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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