Archivio Mensile: Novembre 2021

Lasciare le reti mondane e gli idoli proposti da Satana – 30 Novembre 2021 0

Lasciare le reti mondane e gli idoli proposti da Satana – 30 Novembre 2021

Martedì 30 novembre 2021

I Settimana di Avvento

Sant’Andrea Apostolo

+ VANGELO (Mt 4,18-22)

Essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e Lo seguirono. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel secondo giorno della novena all’Immacolata Concezione, la liturgia ci presenta la festa di un Apostolo che conobbe la Vergine Maria e fu istruito da Lei dopo la Risurrezione del Signore. Tutti gli Apostoli trovarono nella Madre di Gesù la Maestra del Vangelo, Ella curò le loro ferite morali, causate dalla fragilità umana, anche dalla paura del martirio. Erano ancora deboli e spaventati, era da venire la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste.

L’Evangelista Matteo narra come cominciò a formarsi il gruppo degli Apostoli, e non ci sorprende la difficoltà di questi pescatori che svolgevano un monotono, umile ma importante lavoro. Gli ebrei attendevano la venuta del Messia, nessuno poteva immaginare l’Incarnazione di Dio, nessuno di loro era preparato per incontrare il vero Messia.

Non pensavano minimamente di vedere il Messia e, addirittura di diventare suoi seguaci, poi Apostoli, custodi e Apostoli della sua predicazione, fino a spingersi ai confini del mondo per predicare con grande coraggio il Vangelo di Gesù.

Questo ci dice che un vero cristiano non può programmare la sua vita secondo i pensieri che si ritrova nella mente, anche se si tratta di propositi onesti. Il domani è nelle mani di Dio, e se qualcuno programma la sua vita senza Dio e ha successo in qualche campo, la sua gioia non arriva dallo Spirito Santo.

Spiego meglio questo passaggio. Il lavoro è importante e il denaro è necessario per vivere dignitosamente, questo è risaputo.

I cristiani che si fidano di Gesù e obbediscono alla sua Volontà, intraprendono solamente quanto scaturisce dalla preghiera, innanzitutto studiano o si specializzano in qualcosa, fanno concorsi e inviano curriculum vitae. Contano però solo su Gesù, chiedono a Lui di intervenire anche dove appare tutto chiuso. È vero che alle volte per rimuovere ostacoli posti dai cattivi occorrono molte preghiere ma Gesù è Onnipotente.

Anche molti cristiani considerano Gesù solo come un buon Uomo perché non Lo conoscono, non riescono a capire che è Dio e tutto quello che avviene nel mondo e nelle alte sfere dei complotti mondiali, è solo permesso da Lui per purificare il Male presente nel mondo, altrimenti li farebbe sparire tutti e in un istante.

Il lavoro che trovano quanti pregano, anche importante, è un dono di Gesù e a Lui rendono grazie. È Gesù a creare le occasioni e ad aprire le porte.

Altri cristiani (per non indicare i pagani senza scrupoli) non pregano e non chiedono al Signore alcun aiuto, non confidano in Lui e si fidano degli uomini disonesti, non hanno ancora compreso la grande importanza della presenza di Gesù e della necessità della preghiera.

Non trovano lavoro oppure lo trovano dopo molte peripezie… e in molti casi non è quello migliore, non nobilita i loro talenti e inclinazioni.

Ritorno all’inizio. I primi seguaci di Gesù hanno avuto comprensibilmente difficoltà ad abbandonarsi all’invito di seguirlo, eppure si riscontra in loro una fiducia elevata verso Gesù. Certamente la santità che emanava Gesù attirava a Lui, era sufficiente guardarLo per commuoversi ed avere piena fiducia in Lui.

C’è da sottolineare, quindi, una straordinaria docilità degli Apostoli mista alla difficoltà creata dalla confusione che si era venuta a creare. Forse non avevano neanche programmato il loro futuro, sapevano che l’unico lavoro da svolgere era quello di pescatori e la vita sarebbe andata avanti senza variazioni particolari.

L’incontro non casuale con Gesù cambiò la loro vita e il futuro eterno.

Dio irruppe nei loro cuori senza fare violenza, con paziente dolcezza li invitò a seguirLo e parlò ad essi di argomenti meravigliosi e nuovi. Si ritrovarono commossi e trasportati in una dimensione spirituale mai sperimentata prima e la loro docilità spalancava la porta allo Spirito Santo.

Andrea e Pietro furono i primi e assaporarono tanta gioia intima e pace inenarrabile dopo avere ascoltato Gesù.

La loro devozione al Signore crebbe di continuo e ne parlarono ad altri con trasporto e grande interesse. Diedero subito inizio al loro apostolato.

Ecco cosa comporta fidarsi di Gesù, puntare ciecamente su Lui e mettere da parte la propria volontà. Gesù non distrugge mai le sante aspirazioni dei cristiani, le eleva per una migliore realizzazione. Gesù desidera essere chiamato, interpellato per ogni nostra necessità, solo così potrà intervenire e renderci davvero felici.

L’Apostolo Andrea era buono e silenzioso, capace di intuire in Gesù il Messia promesso. Fu Andrea a convincere il fratello Pietro a seguirlo per ascoltare le toccanti  parole cariche di Amore e Verità che comunicava Gesù, prima ancora di chiamarli mentre erano impegnati a gettare le reti, quando il Signore propose ad essi un’altra forma di pesca: «Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini».

Anche Pietro abbandonò subito le reti, lui così irruento e difficile nel carattere, comprese che l’intuito del fratello Andrea era stato perfetto. Tutti e due si fidarono ciecamente di Gesù e da quel momento non si preoccuparono più delle cose umane: «Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono».

Così devono vivere i Prelati e i Sacerdoti, essi non devono mai preoccuparsi delle cose umane e materiali, devono meditare profondamente sul ministero sacerdotale e sulla loro eccelsa missione. Il Sacerdote nell’ordinazione diventa un Alter Christus e i diavoli vedono nel Sacerdote il loro più nemico che salva le anime che loro invece vogliono portare all’inferno per l’odio smisurato contro Dio. i diavoli hanno perduto il Paradiso e vogliono impedirne l’accesso a tutti noi.

Quando lasciamo le reti del mondo e gli idoli ispirati da Satana che fanno perdere molto tempo inutilmente, gustiamo la vera pace e la gioia.

Andrea è la figura dell’Apostolo docile e premuroso, prudente nelle azioni e sollecito nel compiere il Bene.

In questa festa di Sant’Andrea vi suggerisco di meditare sulle scelte che si compiono ogni giorno e per quale motivo. Nessuno si consideri sicuro della Fede che possiede, infatti, cosa potrà succedere tra un minuto? San Paolo lo aveva compreso: «Chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere» (1 Cor 10,12).

Come Andrea e Pietro dobbiamo lasciare le sicurezze scaturite dalla superbia, abbandonare l’orgoglio che presenta la realtà al contrario!

Per non cadere rovinosamente e perdere il Paradiso, occorre pregare bene il Santo Rosario, adorare Gesù Eucaristia e osservare con piena docilità la Parola di Dio. Senza l’osservanza del Vangelo non c’è comunione con Gesù, e i diavoli sono liberi di entrare quando vogliono nella vostra vita, confondere facilmente i vostri pensieri e farvi lentamente scivolare nell’abisso dove non c’è Gesù Cristo.

L’Immacolata ci conduce nel Cuore buono di Gesù e ci riveste delle sue virtù, dei suoi sentimenti, ma dobbiamo meritare il suo preziosissimo aiuto.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Quanti tradiscono Gesù mettono al centro l’uomo – 29 Novembre 2021 0

Quanti tradiscono Gesù mettono al centro l’uomo – 29 Novembre 2021

Lunedì 29 novembre 2021

I Settimana di Avvento

+ VANGELO (Mt 8,5-11)

Molti dall’oriente e dall’occidente verranno nel Regno dei Cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che Lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che Tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che Lo seguivano: «In verità Io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una Fede così grande! Ora Io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel Regno dei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Molti che siederanno accanto a Gesù e parteciperanno al banchetto celeste, «verranno dall’oriente e dall’occidente», saranno persone quasi insospettabili e premiate dal Signore IN SOSTITUZIONE DI QUANTI ERANO STATI CHIAMATI AD OCCUPARE I PRIMI POSTI E HANNO RIFIUTATO L’INVITO, A COMINCIARE DA MOLTI PASTORI.

Questo sta accadendo in questi tempi, è sotto i nostri occhi.

Qui Gesù è molto chiaro, l’integrità morale è più di un vestito che lascia specchiare buoni e cattivi, ma i cattivi purtroppo si incattiviscono di più nel Male e tormentano i buoni. Lo stato di Grazia non si acquisisce per diritto ma per meriti, e la «conditio sine qua non» si trova nella retta intenzione, anche nelle piccole cose.

Non si diventa buoni cristiani quasi per magia o solo con il passare del tempo… c’è una condizione insostituibile e si chiama onestà intellettuale, senza la quale rimane impossibile essere ascoltati da Gesù Cristo.

La condizione senza la quale non si può verificare un evento speciale nella persona, cioè l’incontro con Dio, è la purezza mentale, la potenza del pensiero che si forma docilmente nell’intelletto illuminato dalla Fede.

I cattolici però non hanno molti maestri nella Fede. Le Chiese anche in Italia si svuotano per il messaggio ripetitivo nelle omelie e che appare spesso molto banale. Si svuota perché la gerarchia si è sottomessa al governo italiano e ai potenti del mondo, considerando Dio come un intruso! Cosa avverrà presto ai Prelati che sono traditori nei loro cuori anche se ancora hanno la sfrontatezza di pronunciare il Santissimo Nome di Gesù Cristo?

Non danno un minimo di buon esempio evangelico e anche per questo tanti cristiani sono incapaci di compiere una piccola rinuncia. Negli insegnamenti di Gesù troviamo tantissime indicazioni per rientrare in noi, conoscerci, controllare il pensiero e anche le parole sincere da pronunciare.

Nel centurione romano troviamo una traccia del vero cammino spirituale, anche se non era un cristiano e non ascoltava le prediche di Gesù.

Il centurione però cercava la Verità e amava molto sentire dagli altri gli insegnamenti e cosa faceva di grandioso Gesù di Nazareth. Le parole del centurione non mostrano adulazione nei confronti di Gesù, non è neanche un elogio o ruffianeria, in esse troviamo un pensiero controllato e forte, capace di raggiungere la Verità pur non essendo ancora un vero convertito.

«Signore, io non sono degno che Tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa questo!”, ed egli lo fa».

Gesù evidenzia la sua grande Fede, vede con gioia che il centurione pagano e più credente di tutti gli ebrei: «In verità Io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una Fede così grande!».

Uno dei più gravi errori del neomodernismo presente nella Chiesa è l’annullamento del soprannaturale per esaltare l’uomo, mettendolo al centro e rendendo egli stesso dio. I metodi utilizzati sono molti e pericolosi, sono progettati dai «traditori» per creare una nuova Chiesa senza più predicare Gesù del Vangelo.

Non è ammissibile l’idea stessa di una nuova Chiesa, come mai nuova? È una incongruenza parlare di rinnovamento della dottrina della Chiesa senza la Volontà di Gesù. Lui ha affermato nel Vangelo che la sua Parola resterà eterna e immutabile, e l’osserveranno solamente i suoi seguaci autentici. Cambiare una sola parola è un atto sacrilego.

Quanti si distaccheranno dal Vangelo predicato da duemila anni, mostreranno di avere perduto la Fede in Gesù e non saranno più cristiani.

NEL CATECHISMO DEL 1992 DI PAPA SAN GIOVANNI PAOLO II SI TROVA TUTTO IL DEPOSITO DELLA FEDE CHE NESSUNO POTRÀ MAI LEGITTIMAMENTE MODIFICARE.

Nelle dottrine che seguono o inventano numerosi Pastori della Chiesa c’è di tutto, come la gnosi priva di morale e incurante dell’aspetto esteriore delle opere, e anche la famigerata New Age, l’allettante proposta fatta ad ogni individuo attraverso tutti i mezzi di comunicazione, la quale presenta l’uomo di origine divina, uomo che viene chiamato a costruirsi un proprio cammino spirituale di risveglio o di «ritorno a Casa»… Anche numerosi Vescovi e Sacerdoti la pensano così…

L’unica dottrina completa e santa è quella insegnata da Gesù, attestata da miliardi di miracoli mai compiuti da nessun altro uomo.

La preghiera interiore fiduciosa e il silenzio ricercato in molti momenti della giornata, conducono alla contemplazione di Dio. Anche senza rendercene conto l’anima quieta va alla ricerca di Dio, questo avviene quando esiste un cammino di Fede ed è vivo il desiderio di compiere ciò che la Fede suggerisce.

Questo è il tempo mariano per eccellenza, della presenza della Mediatrice delle Grazie nel mondo, impegnata a risvegliare la Fede indebolita se non spenta in molti cattolici. La Madonna richiama l’umanità, la scuote dal suo torpore, da una ibernazione spirituale e questa umanità non vuole più conservare la Fede in Gesù, arriverà a spegnerla del tutto.

Oggi inizia la Novena dell’Immacolata Concezione e vogliamo trascorrerla in preghiera accanto alla nostra Mamma, Colei che ci ama come nessuna persona umana. Facciamole compagnia in questi giorni per festeggiare con Lei la solennità che ricorda il primo dono ricevuto dalla Santissima Trinità. La Madonna ci aiuta a capire la pericolosità di questi tempi.

La Madonna ha bisogno di ognuno di voi per far conoscere Gesù, per diffondere ovunque l’autentico Vangelo e salvare molti peccatori.

Molti nostri parrocchiani virtuali mi scrivono per testimoniare che questi commenti che invio riguardano loro, si sentono interpellati e sono contenti, ma è appunto quello che desidero per loro. I miei scritti devono amabilmente scuotere i lettori e non mi preoccupo minimamente della reazione degli altri, io sono chiamato a predicare Cristo così come vuole Lui.

A tutti indico di meditare prolungatamente i miei commenti. Chi medita i commenti al Vangelo ed è pronto a fare come vuole Gesù nel Vangelo, risorge dalla morte spirituale e conosce la vera gioia nell’obbedire a Gesù che passa e purtroppo alle volte non ripassa più…

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

La superbia della vita spegne la preghiera – 28 Novembre 2021 0

La superbia della vita spegne la preghiera – 28 Novembre 2021

Domenica 28 novembre 2021

I DOMENICA DI AVVENTO

+ VANGELO (Lc 21,25-28.34-36)

La vostra liberazione è vicina.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’Uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’Uomo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi inizia il Tempo liturgico forte dell’Avvento, domani inizierà la Novena all’Immacolata Concezione che noi vogliamo fare per la convinta e profonda devozione verso la Madre di Dio. È anche Madre di ognuno di noi, Madre secondo la Grazia, eletta da Gesù a tale compito e fu una delle sue ultime volontà poco prima di morire: «Ecco la tua Madre!» (Gv 19,27).

E la Vergine Maria si considera pienamente Madre di ogni essere umano, trasportata dal vivo desiderio di condurre tutti ad adorare suo Figlio Gesù, aspirazione che si infrange in incalcolabili cuori induriti, cattivi, atei e vuoti.

Oggi i versetti del Vangelo di San Luca vengono ripetuti nuovamente per coincidenza in alcuni giorni, sempre oggi inizia l’Anno liturgico C, mentre fino a ieri era l’Anno B e le letture riguardavano il Tempo Ordinario.

Con l’Avvento inizia un altro Tempo liturgico e noi che abbiamo compreso l’importanza di restare nel Cuore di Dio, dobbiamo viverlo intensamente, con la convinzione che Gesù e Maria ci vedono sempre e conoscono perfettamente i nostri pensieri, i nostri cuori, il nostro impegno spirituale.

L’Avvento ci invita a vigilare in attesa della venuta del Messia, come anticamente i Profeti spasimavano e ardevano di fervore spirituale nel voler vedere l’Unto di Dio, ma non Lo hanno potuto incontrare almeno nel mondo. L’unico grande Profeta che vide Gesù e Lo indicò come l’Agnello di Dio, fu Giovanni Battista e con Lui si chiude l’Antico Testamento.

Però è accaduto un fatto curioso: quando giunge il Messia pochi Lo aspettavano davvero: «Venne fra la sua gente, ma i suoi non Lo hanno accolto». Tanti si sono lasciati cogliere dall’indolenza, proprio quando accadeva il fatto più importante della loro vita e della vita del mondo.

«Vegliate», ci dice Gesù nel Vangelo della Messa. «È ormai tempo di svegliarvi dal sonno» ci ripete San Paolo. Anche noi possiamo dimenticare per svogliatezza, l’aspetto spirituale fondamentale della nostra esistenza.

La Chiesa ci avverte con quattro settimane di anticipo prima del Natale del Signore, per prepararci a celebrare di nuovo il Natale e, allo stesso tempo, perché, nel ricordo del primo Avvento nel mondo di Dio fatto Uomo, ci prepariamo anche alle prossime venute di Dio, alla fine della vita di ciascuno e alla fine dei tempi.

Per questo l’Avvento è tempo di preparazione e di speranza.

Prepariamo la strada al Signore che sta per venire. Se ci accorgiamo che la nostra vista è annebbiata e non vediamo con chiarezza la luce che proviene da Betlemme, da Gesù, è il momento di rimuovere gli ostacoli iniziando con una sincera Confessione.

È tempo di dedicare particolare cura all’esame di coscienza e di crescere nella purezza interiore per ricevere Dio più degnamente.

È il momento di individuare ciò che ci separa dal Signore per sradicare le erbacce da noi. Perciò l’esame di coscienza deve andare alla radice stessa dei nostri atti, ai motivi che ispirano le nostre azioni.

In questo tempo abbiamo la possibilità di avvicinarci di più a Dio, ed è il momento di esaminare la nostra anima. È dentro di noi che troviamo i nostri principali nemici che ci lottano senza tregua per tenerci lontani dal Signore. Dentro di noi si trovano i veri ostacoli che paralizzano la nostra vita cristiana e sono tre:

«La concupiscenza della carne,

la concupiscenza degli occhi

e la superbia della vita».

La CONCUPISCENZA DELLA CARNE non è soltanto la tendenza disordinata dei sensi, non si limita soltanto al disordine della sensualità, ma anche a quello della comodità, della mancanza di interesse spirituale, che inducono a cercare tanti idoli del mondo, ciò che è più pagano e seducente, a percorrere un cammino sbagliato e solo in apparenza piacevole ma è tutto un inganno dei diavoli. Chi adora gli idoli del mondo, non può essere fedele a Dio e si perde.

L’altro nemico è la CONCUPISCENZA DEGLI OCCHI, un’avarizia di fondo che porta a dar importanza solo a ciò che si può toccare.

  Gli occhi dell’anima si annebbiano, la ragione si crede autosufficiente per comprendere tutto prescindendo da Dio.

È una tentazione sottile, che si nasconde dietro la dignità dell’intelligenza che Dio nostro Padre ha dato all’uomo perché Lo conosca e Lo ami liberamente. Trascinata da questa tentazione, l’intelligenza di una persona si considera il centro dell’universo, si esalta ancora una volta al «diventerete come Dio», e, tutta piena d’amore per se stessa, volge le spalle all’Amore di Dio.

A questo punto, la nostra vita può capitolare senza condizioni nelle mani del terzo nemico, la SUPERBIA DELLA VITA. Non si tratta solamente di effimeri pensieri di vanità o di amor proprio, è uno stato di totale presunzione, in tutto ciò che compie e pensa.

Non inganniamoci, il terzo è il peggiore dei mali, la radice di tutti i traviamenti.

Chiediamo umilmente e ogni giorno all’Immacolata di aiutarci a combattere i nostri nemici interiori, di capire e vincere i punti deboli.

Iniziamo oggi l’Avvento con buoni propositi di vera conversione, pratichiamo l’obbedienza ai Comandamenti, impegniamoci in una preghiera umile e fiduciosa. Gesù e la Madonna ci guardano e ci ascoltano.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:  www.gesuemaria.it

La Medaglia Miracolosa è viva e terrorizza Satana – 27 Novembre 2021 1

La Medaglia Miracolosa è viva e terrorizza Satana – 27 Novembre 2021

Sabato 27 novembre 2021

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa

+ VANGELO (Lc 21,3436)

Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’Uomo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù ha precisato che le sue parole non cambieranno mai, non sono come le parole degli uomini, soggette a ripensamenti e a cambi di opinioni. Dio non cambia i suoi insegnamenti, può invece cambiare una profezia e questo dipende dai comportamenti degli uomini.

Tutto potrà passare sulla terra, «ma le mie parole non passeranno», è un dogma, un principio da osservare e una verità indiscussa.

Almeno per noi che siamo coerenti alla Parola di Dio non si pone assolutamente il problema di cambiare anche una sola virgola delle Scritture, sarebbe un grave tradimento a Dio e Lui non avrebbe più alcuna fiducia verso chi manipola i suoi insegnamenti.

Non potrà più ritenersi persona degna di fiducia chi modifica il Vangelo, ma tanti non capiscono la gravità del gesto e continuano a cancellare quello che Dio ha rivelato all’umanità. Oggi succede con molta facilità questa manomissione e ai credenti si presenta una Parola fin troppo umana per essere soprannaturale.

La contraffazione del Vangelo, per esempio, è una chiara opera di eliminazione degli insegnamenti di Gesù che non si accettano più.

Questo agire non danneggia Dio, ci mancherebbe, la malizia della manipolazione si ritorcerà pesantemente su chi la compie o è complice.

È sufficiente effettuare queste manipolazioni per perdere la fiducia di Dio, Lui non vorrà più contare su chi Lo tradisce per le proprie convenienze, portando inoltre fuori strada anche milioni di credenti. Non perde la Grazia solo chi manipola il Vangelo, questa disgrazia si abbatte anche su quanti mettono in atto insegnamenti umani, sapendo che sono opposti alla Parola di Dio.

Preghiamo perché questo non sfiori mai tutti noi che vogliamo rimanere nel Cuore di Gesù e vivere fedelmente la sua Parola.

Oggi particolarmente chiediamo aiuto alla Madonna e riflettiamo sulla famosissima apparizione alla giovane Suora Caterina Labourè.

 Nel 1830 la Madonna apparve a Suor Caterina Labouré (diventata Santa) per incaricarla di diffondere una piccola Medaglia e nella visione che la giovane ebbe il 27 novembre 1830, vide ciò che doveva far coniare. Alle 17,30 durante la meditazione nella Cappella, Suor Caterina vide come due quadri viventi che passavano in dissolvenza incrociata.

Nel primo, la Santa Vergine era in piedi su una semisfera (globo terrestre) e teneva tra le mani un piccolo globo dorato. I piedi di Maria Santissima schiacciavano un serpente. Nel secondo, dalle sue mani aperte uscivano raggi di uno splendore abbagliante.

Nello stesso tempo Caterina udì una voce, che diceva: «QUESTI RAGGI SONO IL SIMBOLO DELLE GRAZIE CHE IO RIVERSO SU COLORO CHE ME LE DOMANDANO».

Poi un ovale si è formato attorno all’apparizione e Caterina vide scriversi in un semicerchio questa invocazione, prima sconosciuta. «O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE», scritta in lettere d’oro.

Subito dopo la Medaglia si girava e Caterina vide il rovescio: in alto una Croce sormontava la M di Maria, in basso due Cuori, di Gesù e Maria, l’uno incoronato di spine, l’altro trapassato da una spada.

Caterina udì allora queste parole: «Fai coniare una Medaglia, secondo questo modello. COLORO CHE LA PORTERANNO CON FEDE RICEVERANNO GRANDI GRAZIE».

La Medaglia fu coniata in seguito a quanto richiesto dalla Madonna  come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di Grazie. La Medaglia venne chiamata successivamente Miracolosa per milioni di miracoli che ottenevano molti cattolici.

Dio si serve di piccoli mezzi per suscitare grandi atti di Fede nei credenti.

Sono i cattolici semplici e buoni i prediletti di Gesù e della Madonna. Nel cammino che compiono diventano gradualmente trasfigurati, virtuosi, forti e fiduciosi, e sono proprio quelli che pregano a consolare Gesù e la Madonna.

Con questa piccola e innocua Medaglia, la Madonna ci ha fatto un dono immenso da portare addosso con molta Fede, possibilmente al collo, ed è un mezzo di intercessione potentissimo. Lo hanno sperimentato migliaia di Santi/e dal 1830 ad oggi. Voglio ricordare in particolare San Massimiliano Kolbe, grande diffusore della Medaglia, oltre a San Pio che aveva sempre le tasche piene e le distribuiva ai fedeli.

In questa newsletter che invio ogni giorno da oltre dodici anni, in moltissime occasioni vi ho parlato della potenza della Medaglia Miracolosa, vi ho invitato a richiederle a noiDONANDO UN’OFFERTA LIBERA: HO SEMPRE RIPETUTO CHE MI INTERESSA IL VOSTRO BENE, LA SALVEZZA DELLE VOSTRE ANIME.

Il denaro è necessario per pagare le Medaglie ma lascio ad ognuno di voi la scelta della donazione da fare. La donazione è un aiuto che si dà alla Madonna, la donazione permette la diffusione delle Medaglie, si consente alla Vergine Maria di salvare tantissime anime che portano la Medaglia Miracolosa addosso.

Inviate la richiesta con una mail ainfo@gesuemaria.it e indicate l’indirizzo completo, per la donazione questo è il link: https://www.gesuemaria.it/sostienici/

Richiedete tutte le Medaglie che desiderate per diffonderle con Fede anche ai peccatori, la Madonna vuole salvare quanti scivolano nell’inferno. La Medaglia è una potentissima protezione dagli attacchi dei diavoli, è un segno di appartenenza all’Immacolata e si ottiene una maggiore forza di resistenza al Male. I diavoli temono la Medaglia Miracolosa benedetta e chi la porta è protetto particolarmente dalla Madonna.

Le Medaglie che diffondo hanno i simboli originali, di alluminio argentato, non si anneriscono come avviene con la lega di zama.

Ognuno di voi si impegni ad aiutare la Madonna, a diffondere molte Medaglie Miracolose a parenti e conoscenti, come espressione di un profondo atto di amore e di fiducia verso la Madonna, anche espressione di interesse e di amore verso quanti non pregano e stanno mettendo a rischio la loro salvezza eterna.

La Medaglia ci protegge dal Male, è un aiuto efficace per tenerci alla presenza di Gesù.

Diffondiamo la Medaglia a tutti quelli che conosciamo e così dimostriamo di amare la Madonna.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it

Predicano una nuova dottrina senza Dio – 26 Novembre 2021 0

Predicano una nuova dottrina senza Dio – 26 Novembre 2021

Venerdì 26 novembre 2021

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,29-33)

Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il Regno di Dio è vicino.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il Regno di Dio è vicino. In verità Io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il Cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’invito a guardare i segni dei tempi per spiegare gli eventi, anche quelli che avverranno, è una lezione ordinaria di Gesù ma non per tutti, molti si soffermano ad osservare i segni evitando di capire gli eventi che avverranno in futuro.

Gesù avverte nuovamente che il suo Regno si sta per stabilire nel mondo, ma è già presente nei cuori dei buoni, di quanti vedranno il trionfo del Cuore Immacolato della Donna vestita di Sole. Gesù prima di dare questa notizia, indica la pianta del fico e tutti gli alberi per far comprendere che i frutti arrivano dopo la fioritura dei germogli. Quando il tempo è maturo.

Allo stesso modo, quando si verificano continui fatti che preannunciano seri pericoli per l’umanità, dobbiamo concludere che qualcosa di molto grave potrebbe accadere nel mondo.

Gesù non vuole la nostra sofferenza, al contrario ci dice di chiedere Grazie per ottenere tutto. Lui è morto per donarci la felicità anche in questa vita e la beatitudine in Paradiso, ci ha donato molto e Lui rispetta la Parola come nessun’altro, non ritira i suoi doni senza una valida ragione.

L’umanità davvero non si è accorta dei doni di Dio, ha scelto diversamente anche per la micidiale opera dei diavoli oggi disseminati nel mondo più che nell’inferno. La caduta nelle trappole dei diavoli è la manifestazione di un mancato controllo personale, di una spiritualità improvvisata, di una vita avventata e confusa.

I diavoli sono potenti quando si prega poco o non si prega.

Le notizie che arrivano dagli ambienti ecclesiali, affermano che c’è stato il grido di«liberi tutti…». Un grido lanciato dai potenti e raccolto dai modernisti, dai Pastori stanchi delle preghiere, della vita dedita all’aiuto ai credenti, delle omelie diventate noiose perché è assente il fervore e non provano più alcuno slancio spirituale, non c’è la fiamma dello Spirito a riscaldare il cuore e a spingere gioiosamente al sacrificio per amore.

Ne viene fuori la predicazione di una nuova dottrina senza Gesù e la Santa Chiesa, nel senso che sono stati sostituiti con un nuovo Gesù ma non quello del Vangelo, con una nuova chiesa svuotata del soprannaturale e della Tradizione sempre osservata dai Santi e dalle Sante di questi due millenni.

Cosa resta oggi? Una nuova dottrina senza Dio, una nuova predicazione che non è quella di Gesù, una falsa fede che chiude la salvezza!

Rimaniamo pochi Sacerdoti saldamente legati alla Tradizione della Chiesa, noi che ci dedichiamo di continuo solo alle cose di Dio.

Siamo osservati con odio dai neomodernisti, siamo considerati come un impedimento alla totale trasformazione della dottrina cattolica ed aumentano le rivalse contro noi, con diffamazioni e persecuzioni da tante parti. Con le diffamazioni e i complotti creati ad arte… vogliono allontanare i cattolici dai Sacerdoti tenacemente fedeli alla Verità biblica.

È il tempo mariano per eccellenza, della presenza della Mediatrice delle Grazie nel mondo, impegnata a risvegliare la Fede indebolita se non spenta in molti cattolici. La Madonna richiama l’umanità, la scuote dal suo torpore, da una ibernazione spirituale che non potrà mai conservare la Fede autentica e che la spegnerà del tutto.

Solo i suoi devoti autentici restano forti nella Fede in Gesù e hanno la capacità di distinguere Bene e Male, Verità e inganno. La Madonna premia i suoi devoti e non li lascia mai soli, non permette al Male di arrecare danni e farà trionfare tutti i suoi figli che La invocano con amore e La chiamano di continuo Madre di Dio nel Santo Rosario.

Gesù vuole stabilire definitivamente il suo Regno e ognuno di noi è importante nel suo progetto, possiamo contribuire ad estendere il Vangelo in molti ambienti, a cominciare dai familiari e dalle persone conosciute.

Parlando di Gesù, della Madonna e degli insegnamenti del Vangelo, date a tutti dei segni spirituali molto importanti. Guardando e ascoltando voi, i vostri conoscenti resteranno ammirati e avranno maggiore fiducia in voi.

La Madonna ha bisogno di ognuno di voi per far conoscere Gesù, per diffondere ovunque l’autentico Vangelo e salvare molti peccatori.

Molti nostri parrocchiani virtuali mi scrivono per testimoniare che i miei commenti li scuotono e riprendono a pregare con maggiore fervore, si ritrovano nei consigli che leggono e comprendono che si deve ricambiare l’amore che Gesù e la Madonna hanno per ognuno di noi.

Indico sempre di meditare prolungatamente i miei commenti, infatti chi le medita ed è pronto a fare come vuole Gesù nel Vangelo, risorge dalla morte spirituale e conosce la vera gioia nell’obbedire a Gesù che passa e che alle volte non ripassa più…

Io prego per ogni persona che mi scrive e per i suoi familiari, sono pienamente disponibile a dare consigli secondo la Volontà di Dio e non mi risparmio anche se il tempo trascorre velocemente e la giornata sembra sempre breve. Il tempo scorre più velocemente, non è solo una mia sensazione.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it

L’Apocalisse: i 7 sigilli e le 7 trombe dell’ultimo sigillo… – 25 Novembre 2021 0

L’Apocalisse: i 7 sigilli e le 7 trombe dell’ultimo sigillo… – 25 Novembre 2021

Giovedì 25 novembre 2021

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,2028)

Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’Uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Sono parole che quantomeno inducono alla riflessione, ma non devono arrecare paura, i credenti che hanno una Fede matura non arrivano mai all’abbattimento. Sono pieni di speranza in un futuro migliore di questo e si affidano a Gesù buono. Lui ci ha sempre protetti, lo farà con maggiore forza quando si avvereranno le parole che pronuncia nel Vangelo di oggi.

La parte più significativa dei vaticini della grande mistica tedesca Teresa Neumann, riguardano il nostro tempo.

Al termine della seconda guerra mondiale, quando le persone esultavano per la fine delle dittature (una fine che Teresa aveva profetizzato quando, alla vigilia del conflitto, venne stipulato tra l’Italia e la Germania il Patto d’Acciaio) la Veggente disse:«È giustificata la gioia, perché l’incubo é finito… ma la grande piaga si aprirà nel 1999 e sanguinerà per molti anni fino alla perdita della Fede: sarà questo il tempo di Caino».

Ci troviamo pienamente nel tempo più drammatico della storia umana, un tempo velenoso che i non credenti non riescono a comprendere.

Siamo consapevoli che Dio non vuole la rovina dell’umanità, neanche la lascia in balìa di Satana e protegge tutti quelli che pregano e si impegnano ogni giorno per osservare i Comandamenti. Senza la protezione di Dio, Satana arrecherebbe a tutti disturbi tremendi e attacchi da portare alla disperazione.

Dio sta sempre con le braccia aperte nell’atto di accogliere e abbracciare i peccatori pentiti. Nessuno deve considerarsi escluso dall’amore del Padre, ma deve pentirsi e comprendere di avere offeso Dio trasgredendo le sue Leggi. Come potranno però i peccatori ritornare a Dio se non vengono aiutati?

Quanto sta avvenendo in questi tempi, quello che si conosce di molto grave contro l’umanità, sono valide argomentazioni per portare i tiepidi e i peccatori a scoprire che solo in Gesù si trova la Verità e la vittoria, la sicurezza e il vero aiuto per non cadere nelle trappole preparate dai nemici di tutti gli esseri umani.

I più grandi nemici di uomini e donne innocenti sono i gruppi di potere, diventati simili ai  diavoli e il grande obiettivo è il declino della Chiesa!

Gesù nel Vangelo parla di angoscia di popoli, e sarà ovviamente così, ma non riguarderà i suoi veri seguaci, loro riceveranno protezione e conforto per la piena fiducia in Lui. Nei momenti di tribolazione non si abbatteranno e nella preghiera troveranno una grande forza.

La Madonna sarà vicina come mai prima a tutti i suoi veri devoti.

Questo è il tempo di crescere nella Fede, di meditare molto il Vangelo.

I tempi predetti nel Vangelo da Gesù sono questi, «allora vedranno il Figlio dell’Uomo venire su una nube con grande potenza e gloria».

Ci troviamo pienamente nell’Apocalisse, è stato aperto il primo dei sette sigilli. Il capitolo 5 versetto 1 introduce i sigilli mentre nei seguenti capitoli vengono spiegati i significati. «E vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli».

Il capitolo 6 versetto 1 narra l’inizio dell’apertura dei sigilli: «E vidi, quando l’Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, e udii il primo dei quattro esseri viventi che diceva come con voce di tuono: “Vieni”».

All’apertura dell’ultimo sigillo, il settimo, apparvero 7 Angeli con 7 trombe. Non ho tralasciato i precedenti sei sigilli perché non importanti, tutto è importante nell’Apocalisse, il Libro della Rivelazione. Oggi è opportuno conoscere il contenuto del 7° sigillo che coincide con le parole di Gesù nel Vangelo che stiamo meditando da Luca 21,20-28.

Quindi, quanto leggiamo appartiene all’ultimo sigillo, il 7°.

Allo squillo della prima tromba, piovvero sulla Terra sangue e fuoco. Un terzo della Terra fu bruciata.

Allo squillo della seconda tromba, una grande montagna di fuoco cadde nel mare.

Allo squillo della terza tromba, cadde dal cielo una grande stella. Essa si chiamava Assenzio.

Allo squillo della quarta tromba, furono colpiti da misteriosi oggetti il Sole e la Luna.

Allo squillo della quinta tromba, un astro cadde sulla terra che si aprì e da essa uscì un gran fumo che oscurò il cielo. Dalle viscere della Terra uscì una moltitudine di enormi cavallette che iniziarono a tormentare gli uomini. Il loro Re era l’Angelo dell’abisso, lo sterminatore.

Allo squillo della sesta tromba, furono liberati 4 Angeli al cui seguito vi erano milioni di cavalieri che STERMINARONO UN TERZO DELL’UMANITÀ ANCORA SUPERSTITE, ma la restante umanità ancora viveva nella perdizione e nel peccato.

Allo squillo della settima tromba, si aprirono i cieli ed apparve l’Arca dell’Alleanza. Seguirono fulmini, tuoni, terremoti e tempeste di grandine.

A questo punto apparvero grandi segni nel cielo: una Donna vestita di Sole, con la Luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.

Per completare questa parte non difficile ma da accogliere con Fede, introduco quanto troviamo nel capitolo sei e sono i quattro cavalieri dell’Apocalisse. Riguardo i primi quattro sigilli adesso non scrivo la spiegazione completa per non caricare questo commento, oggi mi limito solamente ad indicare i quattro Cavalieri, i colori dei cavalli che hanno pure un significato e il corrispondente sigillo.

La visione continua con l’apparizione di un Agnello dotato di sette corna e sette occhi che prende il libro sigillato dalla mano di Colui che siede sul Trono.  I 7 occhi indicano la pienezza dell’onniveggenza, della conoscenza di Dio. I 7 corni la pienezza del potere, già un corno solo indica la potenza. Questi sono alcuni simboli particolari.

All’apertura del primo sigillo apparve un cavallo bianco con un cavaliere con in mano un arco. «Colui che lo cavalca si chiama “fedele” e “verace”. È avvolto in un mantello intriso di sangue e il nome è Verbo di Dio».

All’apertura del secondo sigillo apparve un cavallo rosso fuoco e colui che lo montava aveva una grande spada ed ebbe il potere di togliere la pace dalla Terra. Il rosso  evoca il sangue. Il manto del Drago affamato di vittime è di colore rosso (Ap 12,3).

All’apertura del terzo sigillo apparve un cavallo nero ed il suo cavaliere aveva in mano una bilancia. Il nero indica la morte o una grande ristrettezza, sia alimentare che economica e condurrà a morire di stenti. Indica anche scarsità di cibo, la carestia, la povertà per le imposizioni dei potenti e le privazioni che imporranno tramite il vaccino e lo imporranno PER DOMINARCI, PER INCATENARCI E MINIMIZZARE LE FACOLTÀ UMANE TRAMITE LA TECNOLOGIA MAL IMPIEGATA!

GLI ESSERI UMANI CON LE FACOLTÀ ATROFIZZATE, SARANNO INCAPACI DI DECIDERE DA SOLI ED AVRANNO BISOGNO DI CHI ORDINI LORO COME COMPORTARSI ED AGIRE. IL CORPO UMANO SARÀ ADULTERATO DAI VACCINI.

All’apertura del quarto sigillo apparve un cavallo verde il cui cavaliere era la Morte, seguita da tutto l’inferno, ed ebbe il potere di sterminare la quarta parte dell’umanità con la guerra, la peste e le carestie.

I personaggi di cui si parla in questi primi quattro sigilli, vengono comunemente chiamati i quattro cavalieri dell’Apocalisse.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it

I diavoli conoscono di ogni persona il punto debole – 24 Novembre 2021 0

I diavoli conoscono di ogni persona il punto debole – 24 Novembre 2021

Mercoledì 24 novembre 2021

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,12-19)

Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio Nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; Io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La persecuzione contro Gesù buono e umile è uno degli interrogativi storici che non si spiega se non con la stessa spiegazione che dà Lui. Il Bene è sempre odiato dal Male, Dio è sempre bestemmiato dai diavoli e questi cercano sempre più umani burattini da manovrare per distruggere la Fede in Gesù Cristo e le opere sacre, ostacolare ogni attività sacra e ogni apostolato, mettere fine alla vita spirituale.

L’odio irrefrenabile dei diavoli scaturisce dal loro fallimento e dalla scelta delle pene eterne nell’inferno, dove c’è la privazione di ogni Bene ed è presente una perenne disperazione, tormento, odio, vendetta, violenza, bestemmia.

Loro hanno scelto di opporsi a Dio scegliendo l’inferno, quando Dio rivelò l’Incarnazione di suo Figlio eterno. I diavoli rifiutarono con uno sprezzante «non serviam», non vollero neanche immaginare l’idea di sottomettersi ad un Uomo anche se Dio, ma appunto con un Corpo umano, quindi, di rango inferiore rispetto alla loro natura angelica.

«Non serviam»,  con questo atto di disobbedienza di Lucifero, venne espresso il rifiuto di servire Dio nel Regno dei Cieli. Gli angeli decaduti e divenuti diavoli hanno perduto per l’eternità l’immensa felicità che dona Dio, la santità angelica, la quiete paradisiaca, l’armonia con il creato.

Con il loro rifiuto hanno scelto una ribelle e ostinata opposizione a Dio, una lotta senza posa per distruggere le opere di Dio, ostacolare la salvezza delle anime, bloccare le vocazioni sacerdotali e religiose. Oggi i seminari sono quasi vuoti e molti conventi religiosi vengono chiusi.

I diavoli hanno sempre escogitato nuovi strumenti per soggiogare l’umanità, adeguandosi ai tempi e suscitando nelle persone meno protette dalla preghiera, pensieri avversi al sacro e all’onestà.

Nelle persone dichiarate nemiche di Dio, i diavoli agiscono con piena libertà e istigano dolcemente a compiere opere sempre dannose per le stesse persone, i loro familiari e tutti i conoscenti. «Dai loro frutti li riconoscerete» (Mt 7,16).

Sono incalcolabili i mezzi utilizzati dai diavoli per stordire l’umanità e annichilirla con lo scopo di annientarla. Non spingono sottilmente e sfrenatamente solo all’utilizzo delle droghe, all’abuso dell’alcool e non immettono nelle persone prive di controllo solo l’agitata irrequietezza o l’impulso irrefrenabile di fare sesso con chiunque.

I diavoli conoscono di ogni persona il punto debole e non appena c’è uno spiraglio, INVIANO SUSSURRI DI TENTAZIONI che nella persona si presentano come pensieri propri, personali, ma diventano esigenze che la persona considera sempre come buone e impulsivamente vuole seguire presto.

Anche se non si tratta di induzioni al peccato, i pensieri molto sottili che arrivano dai diavoli hanno sempre la finalità di distrarre dalle cose buone, far compiere altro per non fare pregare o leggere libri spirituali, mettono premure per cose inutili che fanno perdere tempo prezioso e scaricano energie e vitalità, insinuano dubbi su tutto per far agitare e alle volte disperare.

I diavoli vogliono disturbare le persone che pregano, non hanno molti problemi con quanti non pregano e su loro esercitano un grande potere!

Senza il dominio della propria volontà non si è in grado di resistere alle tentazioni e si viene assaliti da turbamenti, smania ed irrequietezza.

Dove i diavoli non riescono a trovare almeno un punto debole in quelle persone molto spirituali, non riuscendo a vincerli, attuano un altro piano ed è quello delle diffamazioni. Si servono di persone disoneste e con grande facilità suscitano in esse ispirazioni maledette e incredibili, illogiche, improbabili.

Questa strategia l’hanno utilizzata principalmente con Gesù, con gli Apostoli e tutti i Santi, nessuno escluso, e verso quelle anime spirituali che si sforzano di aderire alla Volontà di Dio. Occorre una perseveranza che rimane possibile solo con la Grazia di Dio.

I diavoli utilizzano le diffamazioni per demoralizzare chi segue fedelmente Gesù e ama la Madonna più della propria madre, e se nonostante queste ferite le anime sante proseguono l’apostolato e a fare del Bene, almeno le diffamazioni allontanano più persone possibili e così non ascoltano più le parole di verità, la sana dottrina, i consigli che ispira lo Spirito Santo, gli stimoli per frequentare i Sacramenti e la Santa Messa, gli inviti per pregare di più e con fiducia.

NONOSTANTE QUESTA ATTIVITÀ INVISIBILE ED IMPERCETTIBILE DEI DIAVOLI, LE ANIME SPIRITUALI AVVERTONO CON FACILITÀ LA LORO PRESENZA QUANDO SI AVVICINANO, AVVERTONO LA LORO PRESENZA NELLE PERSONE DISTURBATE, ANCHE IL GRADO DI NEGATIVITÀ CHE AVVILISCE LE PERSONE E LE FA AMMALARE GIÀ CON LA DEPRESSIONE.

Le diffamazioni contro i cattolici impegnati e spirituali causano un grande danno nella lotta per la conversione dei peccatori, soprattutto si colpiscono i Sacerdoti disponibili ad aiutare e carichi di quella Fede che demolisce l’astuzia dei diavoli, perché li abbatte e svela i loro piani.

Le diffamazioni passano e la verità trionfa sempre. Se vogliamo considerarle da un’ottica decisamente spirituale, le diffamazioni costringono a rientrare in sé e favoriscono la conoscenza personale, fanno crescere nell’amore a Gesù e alla Madonna, inoltre umiliano la persona e innalzano la sua spiritualità.

Non appaiono come parole consolanti… invece proprio le diffamazioni ci dicono che stiamo facendo bene, camminiamo nella Via di Gesù, viviamo nella Volontà di Dio e la Trinità Santissima elargisce maggiori doni e benedizioni.

Le diffamazioni passano mentre i meriti acquisiti nel tempo delle persecuzioni rimangono, la Fede diventa forte e si stabilisce una piena comunione con Gesù.

Con il Santo Rosario possiamo vincere ogni avversità e rimanere sereni dinanzi agli attacchi dei diavoli e di quanti sono dominati da loro. I diavoli hanno terrore dei Sacramenti, della preghiera devota e fiduciosa, della bontà e della generosità, del perdono e dell’umiltà!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Molti falsi veggenti ingannano con facilità – 23 Novembre 2021 0

Molti falsi veggenti ingannano con facilità – 23 Novembre 2021

Martedì 23 novembre 2021

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,5-11)

Non sarà lasciata pietra su pietra.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del Tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio Nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal Cielo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’avviso che ci dà il Signore è da considerare più che mai attuale. C’è una falsa pace che sventola tra le Nazioni potenti e tra loro cresce l’odio.

Gesù oggi ci avvisa di fare attenzione a quanti strumentalizzano il suo Nome per dire e fare cose contrarie al suo Vangelo. Molti ambigui utilizzano come sottile lama la lingua che taglia ma non cuce. Molti cattolici, per esempio, hanno perduto la bussola della vera Fede.

Poi, ci sono innumerevoli falsi veggenti venuti fuori come funghi in tutto il mondo e facilmente si riconoscono per le contraddizioni presenti nei messaggi, il distacco dal vero Magistero della Chiesa, la falsità della vita con l’esternazione di comportamenti subdoli.

Devono fare molta attenzione quelle persone un tempo molto disturbate o possedute dai diavoli oppure ancora molto disturbate da Satana.

Anche se sono state liberate con gli esorcismi ma spesso non completamente, permangono presenze negative che esse identificano come doni di Dio, si tratta invece di un inganno di Satana e solo chi ha un Padre spirituale esperto può sapere che non è lo Spirito Santo ad agire e che bisogna rifiutare quelle ispirazioni perché false.

Gesù preannunciò la comparsa in questi tempi di molti falsi profeti che affermano di ricevere messaggi. Sono tanti gli ingannatori e ci riescono bene, infatti circolano messaggi di persone sconosciute e tutte contengono profezie veritiere. Occorre una buona esperienza e soprattutto lo Spirito Santo per capire la falsità di tanti messaggi che fanno circolare.

Sono molti quelli che in questi tempi chiedono notizie su Medjugorje, lamentano l’assenza di spiritualità ma continuano a seguire i messaggi. Non escono mai da questo dubbio. Vanno a Medjugorje per chiedere alla Madonna aiuti e Grazie, si sono convertiti lì e lo frequentano da diversi anni. Senza dubbio Medjugorje è un luogo sacro, c’è da porsi altre domande.

Oggi numerosi cattolici hanno dubbi sui messaggi in generale e mi scrivono o telefonano per chiedermi spiegazioni, per esempio se un veggente autentico scrive il messaggio così come lo riceve o lo modifica, nel senso che aggiunge parole non ricevute dalla Madonna.

Rispondo che è impossibile stabilirlo e se non c’è alcun errore dottrinale devono credere a quei messaggi. Comunque ho letto una teoria che arreca confusione in molti, forse a seguito dei messaggi di Medjugorje, secondo cui anche il veggente autentico può aggiungere qualcosa in un messaggio sempre per una finalità spirituale e non per altre ragioni.

Questa affermazione però va compresa bene, perché il veggente autentico non corre il rischio di modificare il messaggio per poi non ricevere più apparizioni della Madonna. È assai rischioso aggiungere qualcosa anche se concorre al piano della Madonna.

Non si deve creare confusione sulla credibilità dei messaggi ritenuti autentici, ognuno potrebbe pensare il contrario o subire una tentazione dei diavoli, arrivando alla convinzione di dover selezionare i messaggi dati dalla Madonna. Chi pensa questo non può che confondersi e bloccarsi. Senza prove non si può accusare nessuno, è meglio accogliere i messaggi e credere.

Di sicuro le profezie presenti nel Vangelo non possono suscitare dubbi, anche se i modernisti cercano di modificare quanto non considerano buono.

«Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

Gesù non parla di fine del mondo e molti temono questa eventualità. La vita sulla Terra continuerà e chi coltiva bene la Fede in Dio non deve mai avere paura. «Non è subito la fine», dice Gesù, gli avvenimenti legati a guerre e rivoluzioni che accadranno in molti luoghi del mondo, non faranno seguire la dissoluzione della vita umana.

Leggendo l’Apocalisse si comprende meglio cosa succederà nel mondo, anche se in questo Libro sono presenti molte allegorie, però quando vengono citate le quantità colpite dall’ira di Dio, provvidenzialmente presente per fermare le «guerre e le rivoluzioni», non c’è da interpretare nulla.

«Appena il primo Angelo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò» (Ap 8,7).

«Furono sciolti i quattro Angeli pronti per l’ora, il giorno, il mese e l’anno per sterminare un terzo dell’umanità» (Ap 9,15).

«Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell’umanità» (Ap 9,18).

Gesù ha rivelato all’Apostolo Giovanni quello che avverrà sulla Terra ma non sarà la fine del mondo, Dio ci ama in modo infinito e non vuole perdere i suoi figli, il suo intervento sarà necessario per fermare il susseguirsi dello scatenamento messo in atto da una decina di potenze mondiali impazzite.

Chi si salverà? Chi recita il Santo Rosario ogni giorno e si consacra ogni mattina ai Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria.

Non è Gesù a volere le guerre, Lui è l’Amore, insegna la pace, l’amore e il perdono, ma chi oggi può far ragionare i potenti?

In questi due millenni sono scoppiate «guerre e rivoluzioni» un po’ ovunque, sono comunque diverse dalle «guerre e rivoluzioni» citate dall’Apocalisse. Queste non si sono mai verificate nel mondo e Gesù allude addirittura alle «guerre e rivoluzioni» tra Nazioni oggi apparentemente alleate o innocue!

«Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal Cielo».

Queste parole di Gesù non sono conosciute da quanti hanno terrore del futuro, a causa della loro fede tentennante e le rifiutano per vivere più tranquilli. Anche con maggiore superficialità. Chi non conosce quanto bisogna opportunamente conoscere, è sempre esposto all’imponderabile e resterà sorpreso quando accadranno fatti che in qualche modo le cronache già preannunciano.

Tutti noi riceviamo aiuti e abbiamo speranza, la preghiera costante e fiduciosa ci proteggerà dalle bieche iniziative degli uomini/demoni!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Fare elemosina sapendo di fare del bene a se stesso – 22 Novembre 2021 0

Fare elemosina sapendo di fare del bene a se stesso – 22 Novembre 2021

Lunedì 22 novembre 2021

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,1-4)

Vide una vedova povera, che gettava due monetine.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del Tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È un atto di Fede grandioso questo compiuto dalla vedova povera, non si può perdere il minimo che si possiede se non c’è la certezza della presenza di Dio nella propria vita, senza la convinta affidabilità di Dio che interviene sempre in soccorso dei suoi piccoli e dei poveri.

Fare del bene è facile per i benestanti, farlo con amore è difficoltoso,  dipende comunque dallo spirito che si possiede, dalla bontà o dalla vanità, dall’amore verso i poveri o dall’amore esclusivo verso se stessi.

Togliersi qualcosa del molto che si possiede di superfluo lo fanno in tanti, è più difficile dare qualcosa per aiutare senza pensare a se stessi.

Molti cristiani non comprendono l’importanza dell’elemosina, non c’è questa santa preoccupazione di aiutare i bisognosi e di condividere con loro i propri beni. Quasi tutti gli adulti sono preoccupati di lasciare ai figli i beni accumulati in tanti anni di lavoro ed è una scelta legittima, quasi tutti però lo fanno senza pensare alle conseguenze e all’utilizzo.

C’è una enorme distinzione tra un genitore che lascia in eredità milioni di euro e un altro genitore che lascia poche decine di migliaia di euro.

Qui mi riferisco solamente al benestante, chi possiede molto e si preoccupa solo dei figli, commettendo un gesto egoistico. La donazione ai figli si compie con la mira di far star bene loro e di lasciare i soldi in famiglia. Soldi raccolti dal genitore nelle modalità che conosce lui/lei, e che deve lasciare perché nell’aldilà non potrà più utilizzarli.

L’elemosina ai meno fortunati dovrebbe essere spontanea nei cristiani, le parole di Gesù accrescono la bontà dell’opera e la sublimano.

Gesù ce lo ha ricordato: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a Me» (Mt 25,40).

L’elemosina dei cristiani è di una qualità superiore se viene accompagnata dall’autenticità del gesto. È vera carità cristiana perché associata alla compassione per quanti non hanno cibo per mangiare e questo avviene in tutte le città italiane, ovunque in Italia sono presenti molti poveri privi del necessario sostentamento.

Chi è ricco o benestante non deve considerare i suoi beni come idoli da contemplare, non deve riporre in essi la speranza della vita e tutta la sua compiacenza. Come avviene tra i vasi comunicanti, innamorarsi eccessivamente del denaro e dei propri beni fino a idolatrarli, fa crescere l’idolatria, diminuire la Fede e il fervore si annulla.

La solidarietà esprime un’unione dei cuori, una partecipazione alle difficoltà altrui, il sostegno alle opere che si costruiscono per la comunità.

L’elemosina o la donazione autentica, quindi sincera e ricolma di amore, oltre a sollevare i bisognosi e a favorire opere buone, causa in chi compie queste elemosine o donazioni, un bene elevatissimo, non quantificabile.

L’elemosina allora è finalizzata alla conversione di chi la fa, non di chi la riceve. Chi la fa ne riceve maggiori benefici spirituali.

La persona che fa elemosina con denaro o beni materiali, espia una grande quantità di peccati, e lo comprende il cristiano avanti nel cammino di Fede. Essendo persona buona ed intelligente fa molte donazioni con spirito umile, sapendo di fare del bene a sé. L’effetto più importante e più spirituale della donazione ricade su chi la compie.

Gesù oggi nel Vangelo non condanna i ricchi, il passo del Vangelo inquadra i benestanti che offrivano somme ingenti al Tempio. Nelle sue parole però evidenzia il nobile gesto della vedova che ha donato tutto quello che possedeva. Questi gesti fanno emergere una differenza.

Gesù sottolinea che molti gettavano quanto avevano di superfluo, non erano preoccupati del domani, possedevano cibo e altro. Essi comunque del denaro avevano la considerazione dell’idolo, lo custodivano con molta cura, magari per vederlo aumentare. Un atteggiamento che esclude Gesù Cristo.

La donna povera aveva fiducia in Dio, non conosceva Gesù e non sapeva che Egli ricompensa cento volte tanto quanti compiono buone opere.

Senza la Luce di Gesù è impossibile vedere la scelta migliore in ogni circostanza, la strada da percorrere per salire verso il monte della personale trasfigurazione spirituale, che richiede lo spogliamento o l’abbandono di tutto ciò che si oppone all’amore, alla verità, alla giustizia, al perdono, alla sincerità.

La riflessione sulle buone opere da compiere nella vita, induce ad un cambiamento progressivo che conduce ad un’altra certezza ed è l’esistenza di Dio. Rimanendo aggrappati ai beni materiali, sono questi beni a dare la sicurezza e non spingono a pregare di più. Se una persona ha molti beni, quasi sempre si illude di avere il futuro garantito e rimane indifferente alle cose di Dio, alla vita spirituale. Saranno le malattie fisiche o quelle procurate da altri a scuotere e a far capire il vero senso della vita.

Gesù oggi dà la spiegazione dei beni materiali, li considera necessari ma noi non dobbiamo riporre in essi la speranza del futuro, non bisogna lasciarsi dominare dalla paura di averne pochi o perché si posseggono quelli sufficienti per una vita dignitosa. La Divina Provvidenza non abbandona mai i buoni che pregano con Fede.

Quello che non possono fare i beni materiali, ci arriva dalla Grazia di Dio. La Fede in Gesù e la devozione alla Madonna sono tutto.

Riporre tutta la fiducia in Gesù ci fa vivere nella vera gioia, la speranza in Lui è una vera Grazia, un grande aiuto psicofisico.

I benestanti devono fare donazioni con l’amore che posseggono, ma con retta intenzione. Potrebbero far gioire molti poveri e aiutare le opere sacre.

La condivisione è essenziale, anche per quello che si può, senza dare solo del superfluo ma qualcosa a cui si è legati fin troppo.

Non si compie l’elemosina per dare una rinfrescata alla coscienza o per ostentare generosità davanti agli amici, è invece l’appartenenza a Cristo che deve spingere a dare aiuti con amore e a fare donazioni, perché oltre ad esprimere grandi gesti di bontà verso gli altri, si dimostra di avere compreso il messaggio centrale del Vangelo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Gesù è Re perché Dio Onnipotente – 21 Novembre 2021 0

Gesù è Re perché Dio Onnipotente – 21 Novembre 2021

Domenica 21 novembre 2021

Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

+ VANGELO (Gv 18,33-37)

Tu lo dici: Io sono Re.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Pilato rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Tu sei il Re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te oppure altri te l’hanno detto sul mio conto?». Pilato rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio Regno non è di questo mondo; se il mio Regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio Regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque Tu sei Re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; Io sono Re. Per questo Io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla Verità. Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce». Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando Gesù spiegava la fondatezza del suo Regno solo i buoni potevano intendere per Fede che si trattava non di un Regno materiale o politico, era lo stesso Gesù quel Regno. Il Signore si è sacrificato per tre anni per diffondere il suo Regno che noi cristiani intendiamo come Regno di giustizia, di amore, di verità e di vita, di santità e di Grazia, di pace.

Questo è il Regno più sublime e meraviglioso voluto dal Dio autentico, nessun uomo lo poteva immaginare prima della venuta di Cristo, nemmeno dopo Cristo è stato possibile imitare questo Regno, c’è stato solo uno scimmiottamento della Sacra Scrittura da parte di qualche improvvisato profeta. Infatti gli scritti del profeta musulmano sono opposti alla predicazione e al Regno di Gesù Cristo: quindi, chi dei due viene da Dio?

Israele era in attesa da millenni del Messia promesso, gli ebrei correttamente adoravano il Dio che si era manifestato ad Abramo e a Mosè, sbagliavano l’interpretazione della missione del Servo di Jahvè e nei secoli erano state costruite diverse teorie, supposizione che però non portavano il sigillo di Dio.

Gli ebrei attendono ancora oggi il Messia, questa attesa ha suscitato nell’ultimo secolo un’aspettativa diventata fin troppo insopportabile per loro, ed È SORTA UNA ÉLITE EBRAICA FORMATA DAI PIÙ POTENTI E RICCHI DEL MONDO, che si adopera per far «eleggere» dai capi delle Nazioni, un uomo fin troppo «Illuminato» che solo apparentemente dovrà portare la pace nel mondo.

QUESTA ÉLITE DI EBREI LO PRESENTERÀ COME IL VERO MESSIA. IL REGNO DI QUESTO FALSO MESSIA NON SARÀ AFFATTO COME QUELLO DI GESÙ, SARÀ UN FALSO MESSIA E ALL’INIZIO MOSTRERÀ UNA MANSUETUDINE E UN’AFFABILITÀ MOLTO SEDUCENTI, POI SI SVELERÀ COME L’UOMO PIÙ TERRIBILE DELLA STORIA UMANA, E IN LUI SI È INCARNATO SATANA.

Lo ha indicato San Paolo nel 2° Libro ai Tessalonicesi: «Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione. Solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo» (2 Ts 2,3.8),

Altre profezie del Nuovo Testamento indicano la presenza minacciosa nel mondo di chi vorrà sostituirsi a Cristo e questo avverrà «quando a Roma saranno presenti due Papi», secondo quanto ha detto Gesù alla Beata Caterina Emmerick nel 1821.

Molti resteranno ingannati all’apparire di questo personaggio «conquistatore dei cuori», solo i cristiani ferventi e sapienti non si allontaneranno da Cristo Re per rimanere nel suo Regno, unico datore di ogni bene. «Nessuno vi inganni in alcun modo!» (2 Ts 2,3).

L’Amore di Cristo Re si è propagato con parole di verità nel mondo, accompagnate da miracoli straordinari e il pieno dominio da parte di Gesù sui diavoli, sulla natura, sulla malattia e sulla morte. Gesù ha stabilito l’unico Regno di Verità e Giustizia non con la forza del conquistatore, ma con la bontà e la mansuetudine del Pastore.

Con questa sollecitudine Gesù ha cercato gli uomini dispersi e lontani da Dio a causa del peccato. E poiché erano feriti e malati, li curò e ne fasciò le ferite. Li amò a tal punto da dare la sua Vita per loro.

Il Signore ha dato ai Pastori della sua Chiesa il compito di continuare nel mondo la sua opera di salvezza, ha indicato l’imitazione della sua vita come la prima importante ricerca da compiere per diventare simili a Lui e donare quella Grazia che Egli trasmette abbondantemente ai Sacerdoti.

L’allontanamento crescente di milioni di cattolici dalla Santa Messa trova risposta nella mancanza della Grazia che non viene più ricevuta per responsabilità di quei Pastori non più interessati alle cose di Dio, non più disponibili a confessare e a guidare i credenti nel vero cammino di Fede. Questi Pastori sono usciti dal Regno di Dio e con loro portano nella disperazione anche molte buone persone ingannate.

È grande la responsabilità del Sacerdote che trascura o rifiuta addirittura il Regno di Dio e si volge verso i piaceri mondani.

Gesù è il Re e miliardi di cristiani dalla sua predicazione ad oggi hanno testimoniato che l’incontro con Lui sortisce una meravigliosa rinascita spirituale e si acquisiscono la pace e la gioia interiori, sconosciute al mondo. Gesù è Re dell’Universo perché Dio Onnipotente.

Gesù è il Re e noi Sacerdoti siamo i servi inutili. Anche quando si compiono grandi opere di apostolato, dobbiamo considerarci inutili, perché solo Lui è decisivo e grande. Lo insegnava il Signore agli Apostoli: «Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare» (Lc 17,10).

Non solo i Sacerdoti, anche tutti voi cristiani siete chiamati ad un atteggiamento attivo dinanzi al Regno di Cristo per diffonderlo ovunque.

Il mondo rifiuta Cristo come Re e inventa tanti nuovi idoli opposti al suo Regno. Noi chiediamoci se viviamo davvero nel Regno di Cristo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:  www.gesuemaria.it