Archivio Mensile: Dicembre 2021

Riesaminare le scelte, la vita spirituale e la condotta della vita – 31 Dicembre 2021 0

Riesaminare le scelte, la vita spirituale e la condotta della vita – 31 Dicembre 2021

Venerdì 31 dicembre 2021

Ottava di Natale

+ VANGELO (Gv 1,118)

Il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio:

tutto è stato fatto per mezzo di Lui

e senza di Lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In Lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno accolta.

Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla Luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla Luce.

Veniva nel mondo la Luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di Lui;

eppure il mondo non Lo ha riconosciuto.

Venne fra i suoi,

e i suoi non Lo hanno accolto.

A quanti però Lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo Nome,

i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece Carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di Grazia e di Verità.

Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di Lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

Grazia su Grazia.

Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la Grazia e la Verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

Dio, nessuno Lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è Lui che Lo ha rivelato. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questo ultimo giorno dell’anno non deve volare via nella spensieratezza, anche se il divertimento è lo sfogo necessario dopo tanti giorni di sacrifici e preoccupazioni, ma questo è anche il momento dei consuntivi. Chi è assennato e serio, ogni ultimo giorno dell’anno riflette con attenzione maggiore rispetto agli altri giorni dell’anno sulle opere compiute. Riesamina anche le scelte, la preghiera e la vita condotta nell’anno appena trascorso.

La maturità spirituale e morale conduce le persone a domandarsi in un contesto impegnato e coscienzioso, la stato delle loro anime, perché la gioia o la tristezza, la verità o la falsità, sono manifestazioni di ciò che si è dentro.

Oggi riflettiamo di più su quanto abbiamo compiuto di buono e di sbagliato, quale impegno abbiamo dedicato alla preghiera e se abbiamo curato la parte spirituale. Da questa riflessione su se stesso il cristiano acquisisce grande vigore spirituale e assume una determinazione più efficace.

Oggi possiamo chiederci cosa bisogna fare per costruire un mondo più giusto. Nessun cristiano, per quanto sta in lui, deve rinunciare a fare tutto il possibile per risolvere i grandi problemi sociali che affliggono l’umanità. Ognuno deve metterci del suo, ognuno deve fare qualcosa di buono e di notevole per una nuova civiltà.

I cattolici capaci, spirituali e leali devono impegnarsi in politica per difendere i valori cristiani, per riproporre in ogni occasione propizia i principi non negoziabili, portare nelle sedi istituzionali la dottrina sociale della Chiesa, la quale non può fare politica ma deve sempre avere sollecitudine per la vita di tutti i cittadini, in particolare dei cattolici.

Gesù e la Madonna amano tutti, anche coloro che propongono e innalzano a vessillo ideologie atee, anticlericali e massoniche. Quanti di questi però si salveranno eternamente? Questo dipende dal loro ravvedimento e pentimento, aggiungo che dipende anche dalle nostre preghiere.

Finire all’inferno significa rimpiangere in eterno le occasioni perdute per convertirsi e il tempo sprecato nell’affermarsi nel mondo anche a costo di accogliere continui compromessi. Non paga mai questo agire, ci si accontenta di transitorie glorie umane e si perde l’infinito.

Gesù e la Madonna amano tutti, vogliono salvare tutti, e questo si può realizzare con la libertà di religione, di pensiero, di coscienza.

I diritti umani da Loro sono considerati indiscutibili e vogliono per tutti gli uomini e le donne del mondo, le migliori opportunità per condurre una vita migliore, dignitosa, nei luoghi più pertinenti ad ogni popolo! Ma i politici e tanti altri appartenenti alla Massoneria hanno programmi opposti e stanno lavorando per schiavizzare l’umanità.

La Chiesa si deve preoccupare dei problemi sociali, questo deriva dalla sua missione spirituale e deve mantenersi entro i limiti di tale missione. L’intromissione nella politica nuoce al suo ruolo e perde di credibilità spirituale. Gli interventi vanno misurati e senza faziosità, calcolati secondo il bene di tutti e la verità oggettiva.

LA CHIESA DEVE DIFENDERE TUTTI E NON SOLO GLI IMMIGRATI CHE ENTRANO IN ITALIA IN QUESTI GIORNI A MIGLIAIA E QUESTO GOVERNO TACE, ANZI APPROVA… QUALE RAGIONE SPINGE CHI GOVERNA AD ACCOGLIERE DECINE DI MIGLIAIA DI IMMIGRATI IRREGOLARI?

CHIEDETEVI PERCHÉ TANTI VESCOVI MASCHERATI DI PIÙ COLORI, INSIEME AI COMUNISTI E ALLA MASSONERIA VOGLIONO UN MASSICCIO INGRESSO DI IMMIGRATI NERI E MUSULMANI IN ITALIA.

FORSE PERCHÉ IL LORO MESSIA È NERO E DOVRÀ ESSERE OSANNATO DA TUTTI LORO PRESENTI IN ITALIA? PRESTO L’UOMO NERO SI RIVELERÀ E TUTTI GLI IMMIGRATI CHE VIVONO IN ITALIA CAUSERANNO ROVINE, GODRANNO DI PIÙ DIRITTI DEGLI ITALIANI… PER COLPA DI CHI? I PIÙ RESPONSABILI SONO TUTTI I PRESIDENTI DEL CONSIGLIO DA MONTI IN QUA!

QUALI SCIAGURE PATIRANNO PRESTO CON I FAMILIARI, I COLPEVOLI DELLO STERMINIO E DELLA ROVINA DEGLI ITALIANI?

Ritorniamo all’anno che ci sta lasciando.

Non basta ricordare i princìpi, affermare le intenzioni, sottolineare le stridenti ingiustizie e proferire denunce profetiche: queste parole devono avere peso reale con l’accompagnamento di una sincera presa di coscienza più viva della propria responsabilità.

Quindi, oggi è il giorno propizio per fare un onesto bilancio dell’anno e alcuni buoni propositi per quello che comincia.

È un momento opportuno per chiedere perdono per ciò che abbiamo tralasciato di fare, per l’amore che è mancato; un ottimo momento per ringraziare il Signore di tutti i suoi benefici. La Chiesa ci ricorda che siamo pellegrini. Essa stessa è presente nel mondo e, tuttavia, pellegrina. Va incontro al suo Signore fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio.

Pure la nostra vita è un cammino pieno di tribolazioni e di consolazioni di Dio. Possediamo una vita nel tempo, nella quale ora ci troviamo, e un’altra oltre il tempo, nell’eternità, verso cui ci portano i nostri passi.

È davvero breve il tempo che abbiamo per amare, per dare, per riparare. Non è giusto perciò che lo sperperiamo, che gettiamo irresponsabilmente questo tesoro dalla finestra: non possiamo sprecare il momento del mondo che Dio ha affidato a ciascuno di noi.

Gli uomini e le donne presi da affanni dimenticano con facilità il fine e il vero senso della vita: sprecano molte sante opportunità.

Gesù non è solo l’Amore, in Lui c’è anche la perfetta equità che concede a chi merita e toglie a chi non merita. Gesù non si rallegra di quanti Lo conoscono e non osservano i suoi Comandamenti, e con immensa pazienza attende la conversione di tutti. Chi si ricrederà di quanti stanno minando la Chiesa dal fondamento?

Ad ognuno di voi e alle vostre famiglie auguro un anno di intensa spiritualità, solo essa conduce a Gesù e alla Madonna, ottiene pace, gioia e vittoria

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it

Simeone e Anna cercavano Gesù e furono ricompensati – 30 Dicembre 2021 0

Simeone e Anna cercavano Gesù e furono ricompensati – 30 Dicembre 2021

Giovedì 30 dicembre 2021

Ottava di Natale

+ VANGELO (Lc 2,3640)

Anna parlava del Bambino a quanti aspettavano la redenzione.

Dal Vangelo secondo Luca

Maria e Giuseppe portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal Tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del Bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth. Il Bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la Grazia di Dio era su di Lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo ci ha presentato l’eccelsa figura dell’anziano Simeone, «uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui». Aspettava la venuta del Messia e si recava ogni giorno al Tempio per pregare e osservare tra i pellegrini. Osservava ma soprattutto pregava intensamente, la sua vita era una preghiera.

La spiritualità di Simeone è precorritrice di quella che devono assumere e incarnare tutti i Sacerdoti, soprattutto i Vescovi. I cattolici spirituali riescono a percepire facilmente l’azione o l’assenza dell’azione dello Spirito Santo nei loro Pastori, lo comprendono inoltre dalle loro parole, dalle iniziative, dalla ricerca di consenso o all’opposto dal fervore spirituale e dall’umiltà.

Sono numerosi gli anticlericali che stanno vomitando tanto marcio contro la nostra Chiesa e il Dio cristiano, ma si guardano bene dal pronunciare una parola contro quelli che decapitano le teste umane. Parlano contro Gesù e la Chiesa per la mancanza di reazione di quanti dovrebbero difendere Gesù e la Chiesa, intendo una reazione verbale e non violenta.

C’è tanto silenzio nella gerarchia della Chiesa ed è un silenzio responsabile, è evidente l’assenza di interesse verso le cose di Dio.

La coerenza scaturisce solo dall’abbondante preghiera, nessuno si può dare ciò che non ha, non può trasmettere agli altri la Fede perduta.

La preghiera è indispensabile per l’anima e la vita spirituale come l’ossigeno per il corpo. Il peggioramento interiore si registra quando si perde il vero contatto con il soprannaturale e si rimane soli, permettendo alla superbia e all’orgoglio di dominare la propria vita.

L’esempio che il Vangelo ci offre arriva oggi da Anna, un’altra figura interessante, «non si allontanava mai dal Tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere». Anna era un’anziana donna che riceveva illuminazioni da Dio, il Vangelo la indica come «profetessa».

Simeone e Anna sono due figure di laici molto spirituali e dediti esclusivamente alle cose di Dio. La loro intimità con Dio era molto profonda e meritavano di vedere Colui che era atteso da millenni, e tutti e due quando Lo hanno visto hanno grandemente gioito e annunciato la redenzione del mondo.

Loro due indicano che tutti siamo chiamati ad una intensa comunione con Dio, alla santità fatta di piccole e grandi virtù, e nonostante le difficoltà spirituali o la caduta nei peccati gravi si può ricominciare e superare altre prove, proponendosi un serio cammino di Fede.

Il più grande aiuto che possiamo ricevere dopo la Madonna, ci arriva dagli Angeli Custodi e da San Michele Arcangelo. Preghiamoli.

Il poco ricorso a Loro permette ai diavoli di tentare con insistenza ognuno e di condurre i non credenti dove vogliono. Se i cristiani hanno difficoltà nella loro vita a causa di tante situazioni dolorose, delle tentazioni e si abbattono, cosa ne sarà di quanti non pregano o non credono?

Simeone e Anna ci mostrano che le penitenze, le rinunce, i sacrifici compiuti per amore di Dio vengono abbondantemente ricompensati.

Anna adorava Gesù Bambino davanti al Tempio e parlava di Lui a quanti si trovavano nei dintorni, affrontava con uno stile molto apostolico tutti i presenti e non temeva di annunciare il Messia. Questo è l’atteggiamento del cristiano che incontra il Signore, ma oggi sono principalmente molti Vescovi, Sacerdoti e Religiosi a rimanere in tenace silenzio riguardo le cose di Dio. COSA SARÀ SUCCESSO SIMULTANEAMENTE A TUTTI LORO?

In questo tempo di rilassamento religioso, i cristiani che non vogliono perdere Gesù devono approfondire molto bene i suoi insegnamenti.

Non è spirituale compiere solo delle opere anche se buone, le opere devono essere il frutto della preghiera, esse vanno compiute per amore di Dio. L’intenzione è importante, come lo è anche la pratica delle buone opere, ma senza rivolgersi a Dio ognuno può fermarle a se stesso.

Nella preghiera sono importanti la perseveranza e le buone disposizioni: fra le altre, la Fede e l’umiltà. In Anna troviamo una Fede straordinaria, ella vide il Bambino e conobbe che era Lui il Messia atteso, e la sua Fede era stata costruita sulla preghiera costante e l’umiltà.

Non può esistere una grande Fede se non c’è un cammino di rinnegamento e di approfondita conoscenza personale. Non possiamo recarci a pregare come il fariseo di quella parabola che il Signore raccontò per alcuni che presumono di essere giusti e disprezzano gli altri.

QUANTI VESCOVI MOSTRANO CON LA VITA DI NON PREGARE PIÙ, DI NON CREDERE PIÙ IN DIO O RECITANO ALCUNE PREGHIERE PERCHÉ COSTRETTI A PARTECIPARE INSIEME AD ALTRI A MOMENTI LITURGICI E PRONUNCIANO PAROLE VUOTE, NON PREGHIERE, SENZA AMORE E FIDUCIA IN GESÙ!

Tutti abbiamo le stesse possibilità di santificazione, Gesù Bambino è venuto per tutti e nessuno deve sentirsi estromesso dal piano salvifico di Dio. Se il cuore è disponibile ad accogliere la Parola eterna che si incarna in Gesù, tutto diventa facile e si raggiungono risultati eccellenti.

Da soli siamo deboli e spesso non si superano le tentazioni martellanti.

Gesù Cristo è la nostra costante sicurezza di fronte alle difficoltà e alle tentazioni. Insieme a Lui si vincono tutte le battaglie.

Tra le varie considerazioni da fare riguardo il Vangelo di oggi, voglio far risaltare come Maria e Giuseppe osservarono quanto prescriveva la Legge Divina e adempirono ogni rito voluto da Dio senza tralasciare nulla.

Obbedirono a Dio innanzitutto con il cuore, anche la Loro mente era impegnata nell’adorazione incessante di Dio presente nel Bambino, avvalorando così le scelte di Dio Padre: Egli scelse tale Madre per la sua perfetta obbedienza e un marito mite, semplice e disponibile come mai ne esisterà uno simile.

Maria e Giuseppe si preoccupavano di obbedire a Dio e avvertivano costantemente l’azione dello Spirito Divino. Era un’adesione intellettuale e spirituale piena, prima ancora di quella del corpo. Le Loro anime erano immerse nello Spirito di Dio.

La vera obbedienza a Dio non è solo del corpo, si obbedisce con l’amore quando l’intelletto adora solo Dio, con una risposta docile e spirituale.

Il cuore e la mente che cercano Dio si impregnano del suo Spirito e la vita cambia, avviene una profonda trasfigurazione interiore, tutto assume un modo diverso e la realtà viene conosciuta come essa è veramente. Questa è una grande conquista, è la vera realizzazione del disegno divino in una persona.

Dio predilige e illumina i cuori semplici e buoni, fa avvertite la sua presenza a quei credenti che nella loro vita Lo cercano, Lo adorano e Lo ringraziano per tutti i doni ricevuti. Tutto è possibile ricevere da Dio Padre, ricordiamo le parole del Figlio Gesù: «In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena» (Gv 16,23-24).

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Nella tela del Caravaggio, Gesù allunga il braccio – 29 Dicembre 2021 0

Nella tela del Caravaggio, Gesù allunga il braccio – 29 Dicembre 2021

Mercoledì 29 dicembre 2021

Ottava di Natale

+ VANGELO (Lc 2,22-35)

Luce per rivelarti alle genti.

Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il Bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore -come è scritto nella Legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore»- e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al Tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione -e anche a te una spada trafiggerà l’anima-, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gli occhi del santo uomo Simeone hanno visto la salvezza dell’umanità in un Bambino di appena 40 giorni di vita e ha esultato di gioia. Il Bambino era già la Luce venuta nel mondo per rivelare alle genti che Dio ama tutti e premia i buoni, e nella Carne di un Uomo ha mostrato la sua Onnipotenza e la sua infinita bontà.

Il Vangelo racconta le fasi della vita di Gesù ma non possiamo vedere nulla della sua vita come in un film o quantomeno delle foto reali.

Molti di quelli che occupano posti di grande privilegio sono personaggi senza anima e tutte le loro iniziative sono opposte alla Parola di Dio, ogni loro decisione si sta rivelando nociva, ingannatrice e preoccupante per i cittadini di tutto il mondo.

Molti italiani pensano di assistere ad un film come spettatori, per alcuni forse dovuto al loro benessere o ad una superficialità disarmante. Seguono le fasi del vaccino come una soap opera e i personaggi che recitano sono molto bravi a stravolgere i fatti, fino a dire sempre il contrario della verità e di quello che pensano.

«puri e duri» non demordono e insieme a quelli che dovevano lottare fino allo sfinimento la casta, sono diventati proprio loro i più esperti della casta, non si lasciano giammai impietosire dagli italiani impoveriti, dagli ammalati senza aiuti, dai disoccupati, dalle aziende in crisi o che chiudono! Tutti i signori «puri e duri» non indietreggiano mai dal loro motto diventato un obiettivo reale del «tanto peggio, tanto meglio».

Questa formula scriteriata non poteva che arrivare da un ateo comunista: Antonio Gramsci. Significa che se non comandano i suoi, tanto vale stare peggio, far fallire l’Italia e venderla al miglior offerente, AFFARE COMUNQUE GIÀ DEFINITO CON BRUXELLES.

Sono troppo esperti nel Male quelli che non credono in Gesù Cristo, sicuri che Dio è morto e sono loro a dirigere la storia. Sono anche ciechi, forse non hanno visto e non vedono le macerie lasciate dal comunismo? Non hanno sentito tanti ex comunisti famosi affermare che il comunismo è stato solo una colossale presa in giro?

Tempo fa in Parlamento scoppiò una lite furibonda con lanci di pesanti libri, una foto che ricorda vagamente, molto vagamente, un dipinto realizzato dal Caravaggio intorno al 1600, ed è la «Vocazione di San Matteo». È una tela enorme, suggestiva e abbastanza allegorica. Si trova a Roma nella CappellaContarelli, nella Chiesadi San Luigi dei Francesi.

IL GRANDE PITTORE RAFFIGURA UN MOMENTO DEL VANGELO (CHE NON CONDIVIDE NULLA CON IL PARLAMENTO ITALIANO), PORTANDO LO SPETTATORE A CONCENTRARE L’ATTENZIONE SUI GESTI E LE ESPRESSIONI CHE SI INTRAVEDONO NELLA PENOMBRA DI UNA STANZA.

ANCHE GESÙ HA IL BRACCIO ALLUNGATO MA SOLO NELL’ATTO DI CHIAMARE ALL’AMORE DIVINO UN UOMO PERDUTO DIETRO LA MATERIA, POCHI PERÒ PRESTANO ATTENZIONE AL SIGNORE, PRESI DALLE MONETE CHE CONTANO SUL TAVOLO.

Gesù allunga il braccio nell’atto di portare la pace, donare bontà e amore, mentre il politico senza Dio si agita nell’odio verso ogni suo simile e semina odio di continuo, l’unica preoccupazione è la sua lussuosa sopravvivenza e senza l’osservanza dei Comandamenti agisce volgarmente, con la violenza, l’ipocrisia, l’ambiguità e l’altezzosità del vero seguace di satana.

Nella tela del Caravaggio ci sono bellissimi giochi di luce, ogni sua dimensione è calibrata su ciò che deve velare e quanto invece illuminare. Dietro Gesù entra dall’esterno un fascio di luce dalla finestra e la luce indica la Grazia, la quale, nel suo diagonale splendore investe verso il basso non tutto il gruppo di uomini seduti a un tavolo, solo alcuni: quanti erano chiamati alla vocazione come Matteo il pubblicano.

Questi che vengono illuminati dalla luce si volgono verso Gesù, gli altri contano sempre le monete e si preoccupano dei loro vantaggi.

Quelli che parlano a favore di leggi contraddittorie e chi cambia versione ogni giorno affermando che agisce per il bene degli italiani… non riescono a comprendere che sono diventate calamite ed attirano uno smisurato disprezzo da parte di milioni di italiani che si sono stancati di sentire frottole, menzogne e fanfaluche da gente che se avesse un po’ di dignità, la smetterebbe di ingannare.

Se noi non avessimo Gesù saremmo inevitabilmente condannati alle sconfitte più atroci, ad accogliere senza poter riflettere le falsità che propinano quanti ingannano senza pudore. Ma abbiamo con noi il Salvatore, Gesù Onnipotente, ed è Lui che ci fa conoscere con largo anticipo i pericoli.

L’IDEOLOGIA ATEA NECESSITA DEL MEDICO GESÙ. LUI ELIMINA L’ODIO E LA PRESUNZIONE, ANNIENTA L’AMBIZIONE.

In questi anni l’Italia è stata preparata al suo crollo e tutti i potenti vi partecipano. Preghiamo per l’Italia, preghiamo molto per la Chiesa.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it

Mercoledì 29 dicembre 2021

Ottava di Natale

+ VANGELO (Lc 2,22-35)

Luce per rivelarti alle genti.

Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il Bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore -come è scritto nella Legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore»- e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al Tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione -e anche a te una spada trafiggerà l’anima-, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gli occhi del santo uomo Simeone hanno visto la salvezza dell’umanità in un Bambino di appena 40 giorni di vita e ha esultato di gioia. Il Bambino era già la Luce venuta nel mondo per rivelare alle genti che Dio ama tutti e premia i buoni, e nella Carne di un Uomo ha mostrato la sua Onnipotenza e la sua infinita bontà.

Il Vangelo racconta le fasi della vita di Gesù ma non possiamo vedere nulla della sua vita come in un film o quantomeno delle foto reali.

Molti di quelli che occupano posti di grande privilegio sono personaggi senza anima e tutte le loro iniziative sono opposte alla Parola di Dio, ogni loro decisione si sta rivelando nociva, ingannatrice e preoccupante per i cittadini di tutto il mondo.

Molti italiani pensano di assistere ad un film come spettatori, per alcuni forse dovuto al loro benessere o ad una superficialità disarmante. Seguono le fasi del vaccino come una soap opera e i personaggi che recitano sono molto bravi a stravolgere i fatti, fino a dire sempre il contrario della verità e di quello che pensano.

«puri e duri» non demordono e insieme a quelli che dovevano lottare fino allo sfinimento la casta, sono diventati proprio loro i più esperti della casta, non si lasciano giammai impietosire dagli italiani impoveriti, dagli ammalati senza aiuti, dai disoccupati, dalle aziende in crisi o che chiudono! Tutti i signori «puri e duri» non indietreggiano mai dal loro motto diventato un obiettivo reale del «tanto peggio, tanto meglio».

Questa formula scriteriata non poteva che arrivare da un ateo comunista: Antonio Gramsci. Significa che se non comandano i suoi, tanto vale stare peggio, far fallire l’Italia e venderla al miglior offerente, AFFARE COMUNQUE GIÀ DEFINITO CON BRUXELLES.

Sono troppo esperti nel Male quelli che non credono in Gesù Cristo, sicuri che Dio è morto e sono loro a dirigere la storia. Sono anche ciechi, forse non hanno visto e non vedono le macerie lasciate dal comunismo? Non hanno sentito tanti ex comunisti famosi affermare che il comunismo è stato solo una colossale presa in giro?

Tempo fa in Parlamento scoppiò una lite furibonda con lanci di pesanti libri, una foto che ricorda vagamente, molto vagamente, un dipinto realizzato dal Caravaggio intorno al 1600, ed è la «Vocazione di San Matteo». È una tela enorme, suggestiva e abbastanza allegorica. Si trova a Roma nella CappellaContarelli, nella Chiesadi San Luigi dei Francesi.

IL GRANDE PITTORE RAFFIGURA UN MOMENTO DEL VANGELO (CHE NON CONDIVIDE NULLA CON IL PARLAMENTO ITALIANO), PORTANDO LO SPETTATORE A CONCENTRARE L’ATTENZIONE SUI GESTI E LE ESPRESSIONI CHE SI INTRAVEDONO NELLA PENOMBRA DI UNA STANZA.

ANCHE GESÙ HA IL BRACCIO ALLUNGATO MA SOLO NELL’ATTO DI CHIAMARE ALL’AMORE DIVINO UN UOMO PERDUTO DIETRO LA MATERIA, POCHI PERÒ PRESTANO ATTENZIONE AL SIGNORE, PRESI DALLE MONETE CHE CONTANO SUL TAVOLO.

Gesù allunga il braccio nell’atto di portare la pace, donare bontà e amore, mentre il politico senza Dio si agita nell’odio verso ogni suo simile e semina odio di continuo, l’unica preoccupazione è la sua lussuosa sopravvivenza e senza l’osservanza dei Comandamenti agisce volgarmente, con la violenza, l’ipocrisia, l’ambiguità e l’altezzosità del vero seguace di satana.

Nella tela del Caravaggio ci sono bellissimi giochi di luce, ogni sua dimensione è calibrata su ciò che deve velare e quanto invece illuminare. Dietro Gesù entra dall’esterno un fascio di luce dalla finestra e la luce indica la Grazia, la quale, nel suo diagonale splendore investe verso il basso non tutto il gruppo di uomini seduti a un tavolo, solo alcuni: quanti erano chiamati alla vocazione come Matteo il pubblicano.

Questi che vengono illuminati dalla luce si volgono verso Gesù, gli altri contano sempre le monete e si preoccupano dei loro vantaggi.

Quelli che parlano a favore di leggi contraddittorie e chi cambia versione ogni giorno affermando che agisce per il bene degli italiani… non riescono a comprendere che sono diventate calamite ed attirano uno smisurato disprezzo da parte di milioni di italiani che si sono stancati di sentire frottole, menzogne e fanfaluche da gente che se avesse un po’ di dignità, la smetterebbe di ingannare.

Se noi non avessimo Gesù saremmo inevitabilmente condannati alle sconfitte più atroci, ad accogliere senza poter riflettere le falsità che propinano quanti ingannano senza pudore. Ma abbiamo con noi il Salvatore, Gesù Onnipotente, ed è Lui che ci fa conoscere con largo anticipo i pericoli.

L’IDEOLOGIA ATEA NECESSITA DEL MEDICO GESÙ. LUI ELIMINA L’ODIO E LA PRESUNZIONE, ANNIENTA L’AMBIZIONE.

In questi anni l’Italia è stata preparata al suo crollo e tutti i potenti vi partecipano. Preghiamo per l’Italia, preghiamo molto per la Chiesa.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it

Ogni sofferenza accettata per amore di Gesù diventa preghiera – 28 Dicembre 2021 0

Ogni sofferenza accettata per amore di Gesù diventa preghiera – 28 Dicembre 2021

Martedì 28 dicembre 2021

Ottava di Natale

Santi Innocenti

+ VANGELO (Mt 2,1318)

Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.

Dal Vangelo secondo Matteo

I Magi erano appena partiti, quando un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il Bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il Bambino e sua Madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del Profeta Geremia:

«Un grido è stato udito in Rama,

un pianto e un lamento grande:

Rachele piange i suoi figli

e non vuole essere consolata,

perché non sono più». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Erode continua a vivere in milioni di personaggi crudeli e malvagi. Il problema non è però il potere o il benessere, non è prerogativa dei cattivi.

L’Erode più pericoloso di oggi è ogni persona portatrice di odio e vendetta innanzitutto contro l’umanità, anche se non appare abbastanza evidente.

La massima del giurista romano Ulpiano, «Dura lex, sed lex», vuole invitare a rispettare la legge anche quando è rigida e rigorosa, quindi «La legge (è) dura, ma (è sempre) la legge», però in determinati casi viene abilmente raggirata con intrighi che i semplici umani non sono in grado di capire… o viene inaspettatamente ignorata.

Oggi ci troviamo in Italia addirittura alla violazione costante della Costituzione da parte di quanti governano e i cronisti tacciono. Cosa li unisce è molto più forte di ciò che li dovrebbe tenere separati, ed essere persone buone e di retta intenzione.

Comprendono ma il silenzio è d’oro sotto tanti aspetti, e tutto confluisce sulla realizzazione del più grande complotto della storia, che vede coinvolti tutti gli appartenenti alla società segreta. Ma trascurano che Dio può tutto e verrà presto il tempo della sua rivelazione.

Tutti i lontani da Gesù di ogni luogo e condizione conosceranno l’Onnipotenza di Dio di voler salvare e miracolare tutti i peccatori pentiti.

Oggi è la festa liturgica dei Santi Innocenti, i Bambini uccisi in odio al Bambino Divino sono Martiri, essi hanno perduto la loro vita a causa del Vangelo. Non avevano l’uso della ragione e dopo una violenta e repentina sofferenza si sono ritrovati consapevoli del grande dono ricevuto con il martirio. In Cielo essi benedicono di continuo Dio.

La morte di questi bambini potrebbe apparire inutile e ingiusta, invece essi hanno dato la vita per una Persona e una Verità che non conoscevano.

La sofferenza causa spesso scandalo, e si erge davanti a molti come un immenso muro che impedisce di vedere Dio e il suo infinito Amore per gli uomini. Perché Dio Onnipotente non risparmia tanto dolore apparentemente inutile? È la domanda che molti si pongono.

Il dolore è un mistero. Non abbatte mai la persona di Fede perché essa è forte e possiede lo Spirito di Dio. La Fede permette di sopportare tanto Male con pazienza e si può offrire come riparazione a Gesù e a Maria, si rimane sempre saldi nella speranza che alla fine insieme a Dio si vincerà.

Il cristiano pieno di Fede sa scoprire nell’oscurità della sofferenza, propria e altrui, la mano amorosa e provvida di suo Padre Dio che sa di più e vede più lontano, e in qualche modo ode le parole di San Paolo ai primi cristiani di Roma: «Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rm 8,28).

Anche ciò che risulta doloroso, inspiegabile e incomprensibile.

Il dolore si presenta in varie forme, nessuna delle quali è spontaneamente desiderata da alcuno. Ciò nonostante Gesù proclama «beati» (lieti, felici, fortunati) quelli che piangono, e cioè quelli che in questa vita sopportano una croce un po’ più pesante: malattie, povertà, dolore fisico e morale, umiliazioni, diffamazioni, ingiustizie.

È la Fede a cambiare di segno il dolore, che, unito a Cristo, si trasforma in una «carezza di Dio», in qualcosa che possiede grande valore e fecondità.

Diverso è l’agire di quanti nel mondo sono disperati a causa di un dolore o di una ingiustizia, persone che vivono senza pace e desiderano una vendetta che non arreca sollievo ma dilata ancora di più la forza dell’odio e della vendetta.

Come un toro dinanzi un drappo rosso, la persona che medita vendetta o porta in sé un’incubatrice di progetti diretti a far star male gli altri, vive già una grande sofferenza che si accresce nella misura del bene altrui.

Nel mondo c’è tanta sofferenza, in gran parte è causata intenzionalmente da uomini e donne senza Fede, avanzano bendati per colpire alla rinfusa e riuscire in ciò che riescono meglio: far soffrire i buoni, gli innocenti, anche persone che hanno commesso piccoli errori. La vendetta dei cattivi è sempre sproporzionata.

Il mondo è avvolto da varie sfaccettature di una sorda sofferenza e in moltissimi casi viene occultata per pudore o per l’incapacità di difendere i propri diritti. Sono molti gli innocenti che soffrono dinanzi a molti cuori crudeli come fece Erode contro gli Innocenti.

Ogni sofferenza accettata per amore di Cristo diventa preziosa e noi siamo diventati esperti nell’arte di soffrire. È una elaborazione tutta interiore e prolungata, richiede molta docilità e lo sguardo sempre rivolto al Crocifisso, è anche sufficiente contemplarlo nella propria anima.

Guardando Gesù in Croce tutta la nostra sofferenza diventa poca cosa e aumenta la forza spirituale per sopportare i nuovi Erode, mascherati dietro titoli autorevoli ma portatori di un veleno capace di corrodere ogni forma di Bene, dopo avere corrotto il corruttibile.

La Croce, il dolore e la sofferenza sono stati i mezzi che il Signore ha utilizzato per redimerci. Poteva scegliere altro, ma ha voluto redimerci proprio con la sofferenza della Croce. Da allora in poi il dolore ha un significato nuovo, comprensibile solo in rapporto a Cristo.

Ci sono tante sofferenze costruite da noi stessi e non si viene santificati dal dolore quando si soffre a causa dell’orgoglio ferito, dell’invidia, delle gelosie. Questa non è la Croce di Gesù, anzi è una croce innalzata proprio per tenerci lontani da Lui.

Gesù invece alleggerisce le nostre croci quando glielo chiediamo e se ci impegniamo nel cammino spirituale Egli cambia le croci in gioie.

Ognuno di noi porta le sue croci, chiediamoci nella meditazione come le portiamo (angoscia o pace) e se le confrontiamo con Gesù Crocifisso.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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San Giovanni Apostolo è il vero modello dei Sacerdoti – 27 Dicembre 2021 0

San Giovanni Apostolo è il vero modello dei Sacerdoti – 27 Dicembre 2021

Lunedì 27 dicembre 2021

Ottava di Natale

San Giovanni Apostolo

+ VANGELO (Gv 20,2-8)

L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario -che era stato sul suo capo- non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questo giovane Apostolo quando conobbe Gesù aveva l’innocenza e l’intuito dei puri, i quali quasi sempre individuano bene la realtà, gli eventi.

Aveva quasi venti anni quando il Signore lo chiamò a seguirlo definitivamente dopo diversi incontri, insieme al fratello Giacomo. La sua vita iniziò una lenta ma inesorabile salita verso l’infinito e la sua docilità lo rese sempre più intimo con Dio.

Lasciò la famiglia di pescatori e tutto quello che poteva avere per seguire Gesù. Questa è la risposta che deve dare anche il Sacerdote di oggi.

Le risposte della stragrande maggioranza di Vescovi e Sacerdoti è invece opposta alle richieste di Gesù Cristo. Oggi diventiamo sempre meno i Sacerdoti saldamente legati alla Tradizione, quindi pienamente fedeli al Vero Magistero della Chiesa.

La Tradizione apostolica è la trasmissione del Vangelo, secondo il comando del Signore, ed è stata fatta in due modi:

1) Oralmente, dagli Apostoli, i quali nella predicazione orale, negli esempi e nelle istituzioni trasmisero ciò che o avevano ricevuto dalla bocca, dalla vita in comune e dalle opere di Cristo, o avevano imparato per suggerimento dello Spirito Santo.

2) Per iscritto, da quegli Apostoli e uomini della loro cerchia, i quali, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, misero in iscritto l’annunzio della salvezza.

L’aspetto curioso e fuorviante che danneggia i buoni cattolici in questi tempi di eresie e apostasie, è la ricerca di Sacerdoti pienamente obbedienti a Dio, che danno per esempio la Comunione in bocca e non seguono le novità moderniste.

Mi hanno scritto diversi nostri parrocchiani virtuali del Nord Italia, alla ricerca di Sacerdoti zelanti, rimasti molto sorpresi nel constatare nelle loro zone che in modo strisciante diversi Sacerdoti cercavano in realtà consensi personali, volevano gloria umana, essere esaltati per la fedeltà a Gesù, di venire considerati come i migliori Sacerdoti.

UNO DI QUESTO L’HO CONOSCIUTO MOLTO BENE ED ERA IL GENERALE POI RIMOSSO E CACCIATO NEL 2015 PER INDEGNITÀ E TANTI ALTRI REATI ANCHE PENALI E CHE SI ATTEGGIAVA A STRENUO DIFENSORE DELLA CHIESA, DICEVA AI LAICI CHE LO SEGUIVANO CHE SEGUENDO LUI E NON ALTRI SACERDOTI LA MADONNA POI AL TERMINE DELLA LORO VITA TERRENA LI AVREBBE PORTATI DIRETTAMENTE IN PARADISO ANCHE CON IL CORPO.

ERA UNA DELLE DIVERSE ERESIE ED ERA L’EX GENERALE DI UN ISTITUTO RELIGIOSO, FIGUARIAMOCI I SEMPLICI PARROCI.

ERA SPIETATO E DIFFAMAVA TUTTI QUELLI CHE POTEVANO FARGLI OMBRA, CERCAVA DI DISTRUGGERCI E LO FECE ANCHE CON ME MA L’11 FEBBRAIO 2015 HO OTTENUTO PIENA VITTORIA CON IL DECRETO DEL COMMISSARIO PONTIFICIO INVIATO DALLA SANTA SEDE E CON UN’ULTERIORE CONDANNA DI QUESTO ESALTATO EX GENERALE.

Vi consiglio di stare prudenti, non lasciatevi ingannare se un Sacerdote si mostra fervoroso o afferma di seguire la Tradizione, invece guardate le sue opere e state attenti alle parole in libertà… Valutate se le sue parole si realizzano oppure parla per esaltarsi e pavoneggiarsi… Cercate di capire se vuole fermare a sé i partecipanti oppure si distacca e prega nel silenzio della notte per la salvezza delle anime che lo avvicinano e li offre a Gesù e alla Madonna, mettendosi da parte per non ostacolare il cammino dei credenti.

IN TANTI ANNI NE HO CONOSCIUTO MOLTI SACERDOTI CHE PREDICAVANO BENE MA RAZZOLAVANO MALE,  ORGANIZZAVANO TANTI INCONTRI DI PREGHIERA E RITIRI MA POI LA FINALITÀ ERA IL DIVERTIMENTO, ESSERE ESALTATI E CONSIDERATI I MIGLIORI, ATTRARRE A SÉ I CREDENTI DISTOGLIENDOLI DALLA VERA SPIRITUALITÀ.

La chiamata di Giovanni è stata simile a quella degli altri undici, egli però anche senza comprendere la potenza spirituale che conteneva, la visse dimenticandosi e donandosi pienamente alla Volontà di Dio.

La sua elevata santità si misura dalla sua adesione alla Volontà di Dio e dal distacco da se stesso. Visse per dare gloria al Signore.

Come gli Apostoli, tutti siamo chiamati a compiere grandi opere di santità, proprio tutti ne abbiamo i talenti spirituali, ma sono pochi quelli che li coltivano con un cammino spirituale insieme al Padre spirituale e intraprendono una nuova vita in cui è sempre presente la famiglia e il lavoro, ma viene svolto con l’intuito di Dio, con lo Spirito di Dio.

Più che cambiamento in Giovanni si deve parlare di miglioramento della sua vita, favorito notevolmente dall’ascolto e dalla pratica costante degli insegnamenti di Gesù. Molti ascoltano o proclamano la Parola di Dio ma rimangono sempre ai margini, lontani da Dio.

Oltre a questo primo approccio dell’ascolto, devono seguire le opere come le ha insegnate Gesù, per diventare somiglianti a Lui.

L’obbedienza docile e amorevole di Giovanni lo ha elevato a quella spiritualità che il Signore desidera trovare nei cuori dei cristiani, ma non la trova in molti cuori per diverse ragioni, a cominciare dalla scarsa conoscenza che si ha proprio di Gesù.

Giovanni ha scritto il Vangelo, l’Apocalisse e tre Lettere che contengono la sintesi della spiritualità acquisita da Lui e che insegnava a Efeso e nelle prime comunità cristiane. Sono tre brevi lettere che parlano dell’Amore di Dio e vari insegnamenti per non perdere la sua Grazia.

«Da questo sappiamo d’averlo conosciuto: se osserviamo i suoi Comandamenti. Chi dice: “Lo conosco” e non osserva i suoi Comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua Parola, in lui l’Amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in Lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come Lui si è comportato» (1 Gv 1,3-6).

Sono tre Lettere intense di amore verso Gesù e l’umanità.

La seconda e la terza sono brevissime, nella prima un po’ più estesa, dà le indicazioni per vivere da figli di Dio: prima condizione è rompere con il peccato; seconda condizione è l’osservanza dei Comandamenti, soprattutto quello della carità o amore; terza condizione è il guardarsi dagli anticristi e dal mondo.

Sempre nella prima Lettera spiega il modo per conoscere chi non segue con il cuore, quindi onestamente, Gesù Cristo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Dio Padre stabilì una Famiglia Santa, una Trinità terrena – 26 Dicembre 2021 0

Dio Padre stabilì una Famiglia Santa, una Trinità terrena – 26 Dicembre 2021

Domenica 26 dicembre 2021

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE

+ VANGELO (Lc 2,41-52)

Gesù è ritrovato dai genitori nel Tempio in mezzo ai maestri.

Dal Vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando Egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il Fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che Egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di Lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni Lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che Lo udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederLo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo Padre e Io, angosciati, Ti cercavamo». Ed Egli rispose Loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che Io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto Loro. Scese dunque con Loro e venne a Nazaret e stava Loro sottomesso. Sua Madre custodiva tutte queste cose nel suo Cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e Grazia davanti a Dio e agli uomini. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questa festa mobile cade la prima domenica dopo Natale, abbastanza vicina al mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio e alla sua nascita nella natura umana con un Corpo simile al nostro ma immacolato, innocente.

Ogni decisione di Dio è perfetta, l’uomo spesso non comprende e si pone domande superflue. Era necessario incarnarsi e morire in Croce perché lo aveva stabilito il Padre e chi ha Fede, anche se debole, arriva a comprendere che tutto quanto avvenuto nella vita di Gesù è stato opportuno, indispensabile per ogni essere umano.

Il Figlio di Dio non viene sulla Terra solamente per parlare del Padre e allo stesso tempo svelare la Santissima Trinità. È venuto in mezzo a noi anche per indicarci la via del Cielo, per donarci la sua Grazia istituendo i Sacramenti, per fare una nuova Alleanza con un nuovo Popolo e sono i cristiani, per salvare l’umanità.

L’Alleanza antica non era conciliabile con la Persona di Gesù, e Lui in molte circostanze precisa che è venuto per dare compimento all’Antico Testamento. Infatti in molte occasioni prima di esprimere un pensiero o precisare un insegnamento, afferma: «È stato detto…» (Lc 4,12). «Ma Io vi dico…» (Mt 5,22).

L’invisibile e Spirito puro non avendo un corpo umano ha scelto una Donna, Dio Padre dall’eternità ha pensato a Maria di Nazareth, associò Lei al Figlio, non poteva esserci l’uno senza l’altra. Potendo scegliere, Dio concesse alla Vergine Maria tutte le sublimi Grandezze iniziando con la sua Immacolata Concezione per poi diventare Madre di Dio.

Lei aveva bisogno di aiuto per la crescita di Gesù, occorreva un uomo ma anche un Padre putativo al Bambino, questo compito lo assunse il falegname Giuseppe per non far sorgere nei paesani cattivi pensieri sulla Vergine. Sarebbe stato facile condannarLa, vedendoLa con un Bambino senza marito. E Dio scelse l’Uomo più puro della storia, il più buono e umile.

Giuseppe è stato un grande Uomo, non solo per la bontà. Grande per la sua capacità di attendere gli eventi quando si accorse che Maria era incinta e non vivevano ancora insieme, rispettando la legge ebraica. Il suo comprensibile turbamento non Lo spinse ad agire con spirito di vendetta e scelse di allontanarLa in silenzio, senza comprometterLa con accuse pubbliche.

Questi comportamenti di Maria e Giuseppe devono far riflettere tutti gli sposi per agire in tutte le circostanze e in particolare nei casi delicati, senza impulsività ma dopo avere pregato. La preghiera calma gli spiriti agitati e frena i propositi di vendetta e di ribellione.

Giuseppe venne premiato anche nel suo tormentoso dubbio e fu Lui a ricevere il messaggio circa il Nome da porre a al Bambino: «Tu Lo chiamerai Gesù». Anche gli avvisi riguardanti la protezione della Madre e del Figlio: «Alzati, prendi con Te il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto». «Alzati, prendi con Te il Bambino e sua Madre e và nel paese d’Israele».

Fra Maria e Giuseppe c’era un santo affetto, spirito di servizio, comprensione e desiderio di rendersi felici reciprocamente.

Gesù da Giuseppe imparò il mestiere di falegname, il modo di guadagnarsi la vita in preparazione alla divina missione. E non avrà certo mancato di contraccambiarlo con l’ammirazione e l’affetto. Da Maria apprese la lingua, la cadenza e quei detti popolari pieni di saggezza che più tardi userà nella predicazione.

Questa è la Famiglia ideale, il modello per ogni famiglia cristiana, e se si cominciano ad imitare le Loro virtù, diventa benedetta.

Bisogna conoscere i componenti della Santa Famiglia, ognuno è chiamato a meditare ogni giorno sul ruolo che deve svolgere, se padre, madre, figlio/a, e fissare lo sguardo interiore sul modello di riferimento e studiare le sue virtù, come parlava, come fare per rendere soprannaturale ogni opera.

Così è la Famiglia di Gesù: sacra, santa, esemplare, modello di virtù umane, disposta a compiere con perfezione la Volontà di Dio.

Ogni casa cristiana deve essere a misura di quella di Nazareth: un luogo dove Dio possa essere presente, al centro dell’amore che tutti hanno l’uno verso l’altro. È così la nostra famiglia? Le riserviamo il tempo e l’attenzione che merita? Gesù è al centro? Ci dedichiamo generosamente agli altri?

Potendo scegliere, Dio Padre stabilì una Famiglia Santa, una Trinità terrena con suo Figlio che era anche Figlio di Maria.

Gesù volle iniziare la Redenzione del mondo nel seno di una famiglia semplice, normale. La prima realtà che Gesù ha santificato con la sua presenza è stata una famiglia. Nulla di straordinario accadde in quegli anni a Nazaret, dove Gesù trascorse la maggior parte della vita.

L’episodio del Vangelo di oggi bisogna valutarlo con attenzione e con un ragionamento che considera le consuetudini osservate durante il pellegrinaggio a Gerusalemme. Si dividevano in tre gruppi: uomini, donne e bambini. Questa la ragione dell’allontanamento indisturbato di Gesù appena dodicenne, senza avvisare nessuno.

Valutiamo adesso alcune parole nel loro reale significato. La prima osservazione è la domanda della Madre: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo Padre e Io, angosciati, Ti cercavamo». Si comprende che la Vergine è impressionata e commossa perché Gesù mai aveva preso iniziative personali e l’allontanamento senza avvisarLa è stata una sorpresa.

«…perché ci hai fatto questo?». Qui c’è il quasi infinito amore della Madre di Dio verso l’unico interesse della sua vita: Dio!

La risposta di Gesù non viene interpretata correttamente da molti teologi, in essa vi trovano argomenti per sminuire la Maternità Divina della Madonna e minimizzano il suo ruolo. «Perché mi cercavate? Non sapevate che Io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».

Maria e Giuseppe sapevano molto bene che Gesù doveva occuparsi delle cose di suo Padre, l’Eterno, ma non sapevano del suo imprevisto allontanamento e la ricerca per alcuni giorni Li aveva afflitti. Gesù vuole anche tranquillizzarli con la domanda «Perché mi cercavate?».

Secondo Lui non occorreva preoccuparsi del suo allontanamento perché non era solo un dodicenne, era l’Eterno in un Corpo di un dodicenne.

Se in questa risposta si nota una certa autonomia di Gesù dodicenne, subito dopo leggiamo che «scese dunque con Loro e venne a Nazareth e stava Loro sottomesso».  Questo grande equilibrio di Gesù, l’autonomia per volere del Padre e l’obbedienza alla Madre e a Giuseppe, ci deve far riflettere sulle opere che compiamo.

Lui agiva perfettamente perché era Dio, noi dobbiamo imitarLo nelle opere umane che ha compiuto e in ogni virtù praticata da Lui.

Chiediamo a Lui il suo Spirito Divino per compiere ogni opera nel modo e nei tempi giusti.

È molto importante il discernimento, la Luce interiore, quella che indirizza verso la scelta migliore per compiere sempre la Volontà di Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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La mentalità e l’agire del cristiano battezzato e dell’ateo – 25 Dicembre 2021 0

La mentalità e l’agire del cristiano battezzato e dell’ateo – 25 Dicembre 2021

Sabato 25 dicembre 2021

Natale del Signore

+ VANGELO (Gv 1,118)

Il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio:

tutto è stato fatto per mezzo di Lui

e senza di Lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In Lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno accolta.

Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla Luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla Luce.

Veniva nel mondo la Luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di Lui;

eppure il mondo non Lo ha riconosciuto.

Venne fra i suoi,

e i suoi non Lo hanno accolto.

A quanti però Lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo Nome,

i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece Carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di Grazia e di Verità.

Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di Lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

Grazia su Grazia.

Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la Grazia e la Verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

Dio, nessuno Lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è Lui che Lo ha rivelato. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Prologo di San Giovanni è come una poesia, una narrazione esaustiva di tutto il Vangelo contenuto in appena 18 versetti all’inizio di questo scritto dell’Apostolo prediletto. Erano trascorsi molti anni dalla morte e resurrezione di Gesù, ma nel cuore e nella mente di San Giovanni tutto appariva presente. Egli visse per alcuni decenni a Efeso insieme alla Madre di Dio, e questa vicinanza oltre alla sua preghiera, lo avevano reso un mistico portentoso.

Possiamo ritenerlo il mistico più vicino a Dio di tutti gli Apostoli, sia per questi due fattori, sia per ciò che aveva visto e sentito nei tre anni trascorsi accanto al Signore Gesù. L’esperienza di San Giovanni afferma che rimanere vicino a Gesù, come oggi possiamo fare noi all’Eucaristia, trasfigura, nobilita, sublima, spiritualizza il cristiano.

Il famoso e molto avversato Prologo narra la duplice generazione di Gesù di Nazareth. Dal Medioevo e fino al 1968 il Prologo si leggeva alla fine della Santa Messa, un momento liturgico non al di fuori del Sacrificio Eucaristico, ma che indicava proprio nel Verbo, il Sacerdote e la Vittima operanti nella Santa Messa.

L’altare è figura di Cristo morto per noi sulla Croce, il Prologo ricapitola la sua provenienza, la sua presenza nel mondo e il rifiuto da parte del mondo. «Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di Lui; eppure il mondo non Lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non Lo hanno accolto».

Questi versetti risvegliano in noi la vera missione di Gesù e ci avvicinano a Lui, diventiamo più solidali e Lo adoriamo con maggiore convinzione. La lettura del Prologo è una meditazione efficace per incontrare la Persona di Gesù.

Tutti i cristiani riconoscono il Prologo come l’estrema capacità di sintesi che traccia la storia dell’intero Universo, a partire proprio dal Logos eterno, la Parola di Dio che è la seconda Persona della Santissima Trinità. Questo Logos è il Messia già annunziato dagli antichi Profeti di Israele, è il Cristo e il suo Nome è Gesù di Nazareth.

Questo «Inno al Logos» è il testo capitale del Cristianesimo primitivo, ha avuto la culla di nascita nella comunità del Cristianesimo iniziale, costituitasi in Asia Minore a Efeso, guidata da Giovanni e da Maria Santissima che aveva seguito l’Apostolo su indicazione di Gesù.

Questa di Efeso era la comunità madre del Cristianesimo e la Regina era la Madonna.

Solo dove è presente la Madre di Dio c’è la Chiesa di Cristo, questo non avviene tra i protestanti che rifiutano la Madonna e la loro preghiera tra balletti e urli, tra esaltazione e saltelli, tra applausi, eresie e finte estasi, non scaturisce da Dio.

QUESTO PROTESTANTESIMO ADESSO STA TRIONFANDO NELLA CHIESA CATTOLICA, STA SOVVERTENDO LA SANA DOTTRINA DI DUEMILA ANNI.

Non è mai Volontà di Dio stravolgere il Vangelo, portare una rivoluzione nella sua Chiesa.

Il Logos eterno, infinito e invisibile, la seconda Persona della Santissima Trinità si fa Carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi Lo accoglie e a chi crede in Lui il «potere di diventare figli di Dio». Il Vangelo ci dice che diventano figli adottivi di Dio solo quanti riconoscono in Gesù il Figlio di Dio, gli altri sono creature di Dio ma non inseriti nel Corpo mistico.

È nel Natale del Bambino che si stabilisce l’adozione di tutti quelli che riceveranno il Battesimo, liberati dal peccato originale e ricolmati dei doni dello Spirito Santo. La ricezione del Battesimo non è un avvenimento fittizio ed esteriore, è il Sacramento che ci incorpora in Cristo e ci rende creature speciali. Ogni cristiano dovrà poi saper vivere i doni ricevuti.

La differenza tra un cristiano battezzato e un ateo si trova in tanti aspetti della vita, hanno due diversi modi di interpretarla, di affrontarla, di sperare in qualcosa non ancora visibile, anche nel linguaggio e nelle opere.

Il cristiano battezzato a cui mi riferisco è impegnato nel cammino spirituale, è colui che fa fruttificare i doni dello Spirito Santo, anche se con difficoltà e con le soventi cadute. Ma si rialza e riprende il cammino con audacia e fermezza. È buono e onesto, lotta la superbia e l’orgoglio, non cerca propri vantaggi a danno degli altri e la sua carta d’identità è la lealtà.

Il credente a Natale deve guardare il Bambino nella mangiatoia come l’Onnipotente e se Egli ancora non parla e non cammina, è Colui che dall’eternità è la Parola di Dio e conosce ogni anfratto dell’Universo. Non è un Bambino inerte, Egli è Dio, e la meraviglia è che Dio sceglie di farsi debole come noi. È il Bambino che comanda tutto dalla mangiatoia, ma ha pure bisogno del latte della Madre Santissima.

Il Natale ci dice che si può sempre ricominciare il cammino di Fede con maggiore entusiasmo, con una rinnovata certezza che Gesù nasce per rendere forti e maturi tutti quelli che Lo seguono e osservano la sua Parola. Riesce in questa sfida con se stesso, chi rinuncia alla cattiveria e alla falsità.

Oggi è opportuno chiedersi se accogliamo davvero il Bambino Divino, se vogliamo crescere nella Fede come Lui cresceva nel Corpo.

Che significato si deve dare alla sua nascita in una grotta poverissima e alla sua morte con mani e piedi trafitti, dopo feroci frustate?

L’AMORE, SOLO L’AMORE DI UN DIO CHE È ANCHE RIUSCITO A FARSI UOMO E A PATIRE NEL CORPO UMANO UN’INFINITA VIOLENZA PER RIPARARE I PECCATI DELL’UOMO.

Il mistero del Natale non riguarda solamente la presenza di Dio nel Bambino, la meraviglia è che quel Bambino dopo tre decenni ha compiuto molti miracoli fino a scegliere di morire Crocifisso per dare la vita soprannaturale ad ognuno di noi. Egli però è Risorto e solo Lui è il Vincitore, insieme a quanti rimangono vicini a Lui e trionfano sul Male, prima o poi.

Solo Dio poteva arrivare a concepire e a preparare un disegno di Amore così sconcertante per l’amore infinito che nutre per noi.

Dalla sua nascita in una grotta fino alla morte di Croce, meditiamo sbalorditi la sua premura di volerci salvare, di farci conoscere la Via per una vita migliore, di guarirci nelle malattie e di aiutarci in tutte le sofferenze della vita.

Dio che nasce da genitori poveri e in una grotta fatiscente, fredda, che sceglie come primi amici i pastori umili, ci vuol dire che è un Dio innamorato di tutti ma predilige gli umili, i miti e i buoni. Non accetta le preghiere degli orgogliosi e dei superbi, sono preghiere sterili e inefficaci, non spiccano mai il volo verso il Cielo.

Gesù Bambino ci ha portato e donato la sua Grazia, la condizione per ottenerla è la purità del cuore, l’onestà intellettuale e il vivo desiderio di seguirLo con l’osservanza dei Comandamenti, della sana dottrina della Chiesa, senza tralasciare l’importanza del Padre spirituale.

Se accogliamo Dio presente nel Bambino Gesù, dobbiamo accogliere sinceramente tutti i suoi insegnamenti, altrimenti non c’è vero amore.

La Parola di Dio è vitale per noi, è Parola che dona vita, illumina il nostro cammino, ci permette di conoscere la Verità e solo essa ci rende veramente liberi, non più schiavi degli inganni e delle stoltezze umane.

Cosa mi chiede oggi Gesù Bambino?

Cosa devo fare per imitarLo e piacere a Lui?

Gesù è sempre pronto ad aiutare, continua a compiere miracoli impossibili e dona Grazie a quanti chiedono con fiducia. «Chiedete ed otterrete».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it

Il segno dell’ispirazione di Dio è la pace profonda 24 Dicembre 2021 0

Il segno dell’ispirazione di Dio è la pace profonda 24 Dicembre 2021

Venerdì 24 dicembre 2021

IV Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 1,67-79)

Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Zaccaria, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:

«Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi un Salvatore potente

nella casa di Davide, suo servo,

come aveva detto

per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici,

e dalle mani di quanti ci odiano.

Così Egli ha concesso misericordia ai nostri padri

e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,

di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia

al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo

perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza

nella remissione dei suoi peccati.

Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,

ci visiterà un sole che sorge dall’alto,

per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre

e nell’ombra di morte,

e dirigere i nostri passi

sulla via della pace». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù è il Sole che illumina la nostra esistenza e tutto quanto si riferisce a noi assume grande importanza se viene compiuta insieme a Lui.

La vita della Madonna, in modo davvero speciale e straordinario, fu pienamente incentrata in Gesù, in maniera altamente soprannaturale lo fu soprattutto nella nascita del Bambino Divino, e tutto si accrebbe con l’avvicinarsi dello straordinario evento. Non possiamo minimamente immaginare il raccoglimento della sua Anima nella Grotta di Betlemme.

Così è vissuta sempre, e così dobbiamo imparare a vivere anche noi, troppo spesso disattenti e distratti da cose di scarsissima importanza. Una cosa sola è veramente importante nella nostra vita: Gesù e quanto riguarda Lui.

L’imitazione della Vergine Maria ci aiuta a meditare correttamente sulle opere che compiamo e a rispondere convenientemente a Dio quando ci ispira.

Il segno dell’ispirazione di Dio è la pace profonda, senza agitazioni né falsità, la pronta disponibilità a cambiare il proprio pensiero umano se sbagliato, quasi sempre mascherato di buone intenzioni, ma riguardano solo ciò che piace.

Dopo il peccato originale l’anima umana ha perso il dominio dei sensi e l’inclinazione naturale verso le cose di Dio. Solamente nella Madonna non fu così; per noi invece sì. In Lei, essendo stata preservata dal peccato originale, tutto era armonia, come agli inizi della storia umana.

Inoltre, era abbellita dalla presenza, del tutto singolare e straordinaria, della Santissima Trinità nella sua Anima.

Non solo nell’attesa della nascita di Gesù Bambino, in tutta la sua vita la Vergine Santa pregava incessantemente, faceva tutto in stretta relazione con Dio, con suo Figlio. Quando parlava a Gesù faceva orazione, la preghiera autentica è infatti parlare con Dio.

Ogni volta che Lo guardava, Ella pregava, il suo pensiero era concentrato esclusivamente in Dio: Padre e Figlio e Spirito Santo.

La vita della Madonna era totalmente definita da Lui e a Lui si volgevano continuamente i suoi sentimenti. Il suo raccoglimento interiore era incessante e la sua preghiera si fondeva con la sua stessa vita, con il lavoro e le premure verso gli altri.

Il suo silenzio interiore era ricchezza, pienezza e contemplazione.

Il cattolico che vive nel Cuore Immacolato della Madonna comprende la Volontà di Dio e non si inganna, non sbaglia strada e trionferà sul Male.

In funzione della sua Maternità Divina è stata ornata di tutte le Grazie e Privilegi, che l’hanno resa dimora degna dell’Altissimo. Dio Figlio si è scelto sua Madre e ha riposto in Lei tutto il suo Amore e la sua Onnipotenza. Non ha permesso che il peccato La sfiorasse: né quello originale né quello personale.

È stata concepita Immacolata, senza macchia. E Le ha concesso tante Grazie che dopo Dio, non se ne può concepire maggiori, e di cui, all’infuori di Dio, nessuna mente può riuscire a comprendere l’elevatezza.

Le furono dati tutti i privilegi e tutte le Grazie per adempiere la sua vocazione. Come accade a ogni persona, la vocazione fu il momento culminante della sua vita: era nata per essere Madre di Dio, e a questo fine era stata scelta dalla Trinità Santissima fin dall’eternità.

L’umiltà profonda di Maria Santissima non era solamente frutto della sua Immacolata Concezione, Ella partecipò attivamente con la pratica perfetta di tutte le virtù, cominciando proprio dall’umiltà. Tutta la vita della Madonna trascorse in questa atmosfera di grandezza di Dio e di umiltà personale.

La Vergine Santa non cercò mai alcuna gloria per sé.

Questo atteggiamento è alla base della vita spirituale autentica, è la principale e massima indicazione che deve esprimere l’anima vicina a Dio. Ogni cattolico di qualunque grado mostra in quale modo si è trasfigurato o elevato spiritualmente, dalla manifestazione di questa eccelsa virtù.

L’umanità aveva bisogno di un Mediatore tra l’Amore di Dio Padre e la disobbedienza dell’uomo, ma sono pochi quelli che comprendono la straordinaria Persona di Gesù. La conoscenza di Gesù trasfigura e realizza la vita del credente!

Il vero Natale si vive insieme a Gesù Bambino, facendo ruotare tutto attorno a Lui.

La concentrazione è l’aspetto che bisogna curare quando si partecipa alla Santa Messa o comunque si prega. Nella Messa di Natale si vive un’esperienza straordinaria se c’è una preparazione e una buona concentrazione interiore anche durante la celebrazione.

Si ricevono moltissime Grazie nella notte di Natale, è una Santa Messa speciale e solo i più spirituali tornano a casa con Gesù nel cuore.

Oggi trascorretelo con maggiore preghiera insieme alla Madonna per poi esultare con il Bambino che appena nato è il Re dell’Universo, non parla ancora ma comanda gli Arcangeli e gli Angeli, tutto il creato è già sottomesso a Lui.

A tutti voi rivolgo i più affettuosi auguri di un Santo Natale, sapete bene che prego ogni giorno per ognuno di voi, ed è grande il mio interesse per la salvezza delle vostre anime.

Vivo in questa Casa di Preghiera per la salvezza delle anime, quindi per compiere in ogni cosa e sempre la Volontà di Gesù e a totale servizio della Madonna, proprio come un servo sottoposto ai comandi della Padrona, che è Regina del Cielo e della Terra.

Qui prego per tutti e non dimentico nessuno, prego soprattutto per quanti mi chiedono preghiere. La Madonna conosce tutto!

I vostri Angeli Custodi attendono di sentire cosa chiedete, inviateLi a me con le vostre richieste di preghiere e pregherò per ognuno di voi.

Il buon Dio ha messo gli Angeli Custodi accanto a tutti noi per accompagnarci nella vita, aiutarci nelle difficoltà e custodirci. Gli Angeli Custodi ci assistono con buone ispirazioni, ci ricordano i nostri doveri, ci guidano nel cammino del Bene, offrono a Dio le nostre preghiere e ci ottengono le sue Grazie.

Continuate a pregare ogni giorno per me nel Santo Rosario. Sono incalcolabili gli scritti bellissimi e commoventi che mi inviate con le mail, non riesco a rispondere subito a tutti ma prego con premura per voi che mi scrivete e chiedete consigli e preghiere.

BENEDICO DI CUORE TUTTI VOI CHE LEGGETE E I VOSTRI FAMILIARI.

SANTO NATALE A TUTTI.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Dio ci ama smisuratamente e non vuole perderci 23 Dicembre 2021 0

Dio ci ama smisuratamente e non vuole perderci 23 Dicembre 2021

Giovedì 23 dicembre 2021

IV Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 1,57-66)

Nascita di Giovanni Battista.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’energica risposta di Elisabetta ha lasciato sbalorditi tutti i presenti, e qui troviamo anche in lei la fedeltà alla rivelazione di Dio. L’Arcangelo nell’apparizione a Zaccaria aveva detto di chiamare Giovanni il Bambino del miracolo, oltre a lui solo Elisabetta conosceva questo comando di Dio e non lo rivelarono a nessuno nonostante le incomprensioni con i parenti.

Questo dei due Santi è il comportamento spirituale che desidera Gesù da quanti Lo seguono, è l’abbandono del rispetto umano per obbedire alla rivelazione di Dio. Non si curarono dello stupore dei parenti, «non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse».

IL RISPETTO UMANO È UN GRANDE MALE, AVVIENE QUANDO SI È PIÙ RISPETTOSI DEGLI UOMINI CHE DI GESÙ, O QUANDO NON SI MOSTRA LA PROPRIA FEDE PER TIMORE DEL GIUDIZIO ALTRUI O SI COMPIONO AZIONI SBAGLIATE SAPENDO DI SBAGLIARE E NON SI COMPIE IL BENE, PERCHÉ SI TEMONO I GIUDIZI ALTRUI.

Il rispetto umano, nell’uso comune, è un dovere che si esplica nei confronti dei nostri simili.

Ed è doveroso rispettare tutti, ma lo stesso rispetto dato agli uomini molto spesso non viene dato a Dio, a ciò che riguarda la sua Parola. Ci sono cattolici che presentano una tiepidezza spirituale nel testimoniare la loro Fede, tacciono quando qualcuno bestemmia o accettano in silenzio offese contro Dio e la Chiesa.

Questi cattolici mostrano di vergognarsi di essere tali e preferiscono il rispetto umano per non urtare gli altri, per non ricevere accuse sulla loro religiosità. La vergogna comporta anche la trascuratezza dei doveri religiosi, mentre gli appartenenti ad altre religioni li mostrano senza vergogna.

Il rispetto umano affiora quando è richiesta la manifestazione spontanea delle proprie convinzioni religiose, represse per vergogna o per timore di darne testimonianza.

I coniugi Zaccaria e Elisabetta ascoltarono la Volontà di Dio e con molta pace frammista alle volte all’agitazione per l’età avanzata, trovarono la grande forza di gestire nel migliore dei modi la nascita di Giovanni Battista. Anche se i parenti li biasimavano per il nome, loro due tacevano per dare gloria e soddisfazione solo a Dio.

Prima dell’ingresso nel mondo del Figlio eterno con un Corpo umano, sono avvenute alcune vicende molto significative. Questa di Zaccaria non è marginale, innanzitutto c’è l’annuncio e il dono di Dio della maternità alla moglie Elisabetta, anziana e sterile, inoltre viene manifestato l’agire di Dio quando deve realizzare i suoi progetti. Nella circostanza è nato Giovanni Battista, il Precursore di Gesù.

Dio si serve solo di persone sincere, spesso poco considerate dalla società superba e cieca. Si serve dei bambini come avveniva in passato in diverse apparizioni oppure di adulti disprezzati dai superbi lontani da Dio.

Dio stesso per mostrarsi al mondo prese un Corpo umano, si presentò nelle sembianze di un neonato per dirci che noi dobbiamo diventare piccoli nel cuore e nella mente. Questo è il cammino impegnativo che inevitabilmente fa incespicare molti credenti e non riescono ad andare avanti, si fermano e poi lentamente ritornano indietro, mentre numerosi camminano verso la perdizione e non se ne accorgono.

C’è grande necessità di pregare ogni giorno per tutti i peccatori, questo è il mio impegno principale qui nella Casa di Preghiera e faccio tutto quanto mi è possibile per la salvezza dei peccatori. Prego di continuo e chiedo la Luce Divina per tutti i lontani da Dio, esaltati dai piaceri mondani ed effimeri, dall’impostura di questo mondo.

Gesù viene offeso da miliardi di peccatori. Se noi amiamo il Signore più di un familiare, dobbiamo adorarLo anche per chi Lo odia.

Dio ci ha regalato le Leggi che permettono il raggiungimento della vera felicità in questa vita, una felicità soprattutto interiore e spirituale, che può convivere benissimo con la sofferenza. Chi segue i dieci Comandamenti è padrone della sua volontà e la mette al servizio di Dio.

Seguendo il Bambino che nasce a Natale, ognuno scopre che si diventa adulti nello Spirito se si seguono i suoi insegnamenti. Si diventa sempre più professionali nelle proprie competenze per l’aiuto dello Spirito di Dio che non manca mai quando viene richiesto con sincero amore.

Il distacco reale da quello che siamo e possediamo è necessario per seguire Gesù e per aprire la nostra anima all’azione di Dio.

La nascita di Gesù Bambino e tutta la sua vita, ci invitano a esaminare in questi giorni l’atteggiamento del nostro cuore nei confronti dei beni terreni. A Betlemme Gesù non aveva neppure una culla, solo una mangiatoia. Il Bambino ci dice che per incontrarLo dobbiamo liberare il cuore dagli idoli.

Questo è il vero Natale: preparare il cuore liberandolo dagli affetti disordinati verso le persone e le cose e con una santa Confessione si prosegue questo meraviglioso cammino spirituale, perché il Bambino vuole crescere in ognuno, vuole farci diventare adulti come Lui.

Chiediamo alla Madre del Divino Amore gli aiuti necessari per vivere un Natale sereno, rimanendo vicini alla mistica grotta di Betlemme!

Nonostante la propaganda menzognera nei mezzi di comunicazione ed un’agire opprimente e coercitivo contro gli italiani, non c’è da avere paura dei potenti, saranno loro ad essere spezzati dall’Onnipotente. Dio controlla anche il muoversi di una formica sottoterra e conosce perfettamente il viavai di tutti i pesci nei fondali marini dei mari del mondo. Conosce il futuro di tutti e di tutto ciò che esiste. Dio ci ama smisuratamente e non vuole perderci.

Non è il tempo della paura ma della piena fiducia e dell’abbandono in Gesù e nella Madonna.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Le buone disposizioni interiori per ottenere Grazie – 22 Dicembre 2021 0

Le buone disposizioni interiori per ottenere Grazie – 22 Dicembre 2021

Mercoledì 22 dicembre 2021

IV Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 1,46-55)

Grandi cose ha fatto in Me l’Onnipotente.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:

«L’Anima mia magnifica il Signore

e il mio Spirito esulta in Dio, mio Salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua Serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

e Santo è il suo Nome;

di generazione in generazione la sua misericordia

per quelli che Lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva detto ai nostri padri,

per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Sono gli ultimi giorni di questo Tempo liturgico inteso come «forte» per la preparazione ad uno dei due eventi più importanti del Cristianesimo. Ci stiamo avvicinando al Natale per incontrare il Bambino che fa risplendere l’Universo di miliardi di stelle, che comanda e domina la natura, la malattia e la morte.

Fino ad oggi ognuno di noi ha vissuto il suo Avvento, questi giorni stabiliti per prepararci interiormente ad incontrare Dio che si fa Uomo, perché è sua l’iniziativa di dialogare con noi, mostrandosi per questo nella condizione più debole e rassicurante di un Bambino.

La domanda che oggi deve accompagnarci riguarda l’impegno che abbiamo profuso in questi giorni di Avvento. Tutti voi che leggete conoscete bene che nelle mie meditazioni utilizzo parole che devono scuotervi, hanno lo scopo di farvi ridestare dalla vita spesso un po’ tiepida, anche se nei desideri ci si propone un impegno più spirituale.

Se non riuscissi a scuotervi, sarebbe inutile questo mio commento giornaliero che mantengo da oltre dodici anni. L’unica cosa che per me conta è la Volontà di Dio e se fossi chiamato a scegliere tra questa e le promesse di onorificenze o grandi aiuti economici per continuare il completamento delle opere qui al Centro di Preghiera, sceglierei senza alcun dubbio e sempre, solo la Volontà di Dio.

Anche perché questa Opera è della Madonna e Lei deve infondere nei vostri cuori il desiderio di aiutarla con le donazioni. In questi giorni da più persone mi è stata chiesta la modalità per l’invio di offerte e questo è il link: https://www.gesuemaria.it/sostienici/

Ci troviamo nel triduo prima del Natale, dal 22 al 24, è il momento di riflettere con maggiore partecipazione sulla nostra vita spirituale, per non trovarci la notte del 24 tiepidi o impassibili, il cuore indurito e occupato da tante cose che non permettono al Bambino di trovare accoglienza.

Non è una favola l’incontro che vuole fare Gesù con ognuno di noi la notte di Natale. Si presenta nelle forme di un Bambino per non impaurirci e attirarci a Lui, ma vuole parlare ai nostri cuori e innanzitutto vuole dirci che nulla è più importante nella vita che amare Dio e vivere il suo Vangelo.

La notte di Natale Gesù Bambino elargisce doni spirituali a quanti trova ben disposti interiormente, confessati e distaccati dagli idoli.

L’intensa vicinanza con lo Spirito del Signore arreca benefici soprannaturali all’intera persona, la rende più spirituale e maggiormente sensibile, con una notevole capacità di un discernimento sicuro e intuitivo. Non c’è persona più affidabile del cattolico che discerne la realtà come la vede Dio, perché è Dio a illuminarlo.

IN QUESTI TRE GIORNI DOBBIAMO DEDICARE MAGGIORE TEMPO ALLA NOSTRA ANIMA, CAPISCO CHE SONO GIORNI DI FIBRILLAZIONE PER DIVERSE RAGIONI, MA VALE LA CANDELA VOLER FARE BELLA FIGURA CON PARENTI E AMICI E DIMENTICARE DIO, COLUI CHE CI HA DATO LA VITA, LA SOSTIENE E CI AIUTA NEI PERICOLI E NELLE MALATTIE?

Comprendo che bisogna osservare quelle formalità diventate fondamentali e senza esse per moltissimi non vi è Natale, ma questo lo intendono i pagani, per i cristiani si deve porre al centro Gesù Bambino, poi la festa solenne, i regali e l’allegria che proprio a Natale si vive con maggiore facilità, in un contesto che agevola l’improvvisa trasformazione di tutti i presenti in persone buone…

Oggi, domani e dopodomani, sono tre giorni da vivere con un interesse superiore verso Gesù, per conoscerci e capire cosa facciamo per Lui.

Molte persone perbene hanno dimenticato il Signore e trovano nella famiglia o nel lavoro l’appagamento che però non riempie mai di gioia e di pace interiore. Molte persone hanno tante buone disposizioni per ottenere da Dio Grazie e discernimento, ottenere anche la capacità di valutare cosa fare nella vita senza seguire le proprie sensazioni, ma solo la Volontà di Dio.

Chi ha scelto o sceglie la Volontà di Dio, riceve tante ispirazioni e scopre l’estensione del Bene in sé, oltre all’accrescimento delle sue capacità.

In questi tre giorni di meditazione potete riflettere sulle scelte della vostra vita passata e presente per capire la correttezza o meno delle vostre intuizioni. Se non lo sono state o qualcosa di grave ne è conseguito, pensate ad un futuro più sicuro insieme a Gesù e alla Madonna, cominciando a chiedere a Loro sante ispirazioni per «vedere e capire» la realtà con i Loro occhi e considerarla con il dono dell’Intelletto elargito da Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

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