Archivio Mensile: Maggio 2022

Potenti e gregari tramano contro la Chiesa – 21 Maggio 2022 0

Potenti e gregari tramano contro la Chiesa – 21 Maggio 2022

Sabato 21 maggio 2022

V Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 15,1821)

Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti Io dal mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti Io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che Io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia Parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio Nome, perché non conoscono Colui che mi ha mandato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo continua il discorso di ieri, Gesù insegna i fondamenti della predicazione degli Apostoli per proseguire l’evangelizzazione iniziata da Lui. I suoi insegnamenti sulla diffusione del suo Vangelo erano finalizzati alla conversione dei peccatori e quindi fare proseliti è uno dei comandi del Signore.

L’invito fatto oggi ai cattolici di non fare seguaci non può che arrivare da chi tradisce Gesù Cristo e incarna lo spirito di satana.

Sappiamo che la storia è maestra di vita, scriveva Cicerone in una frase più ampia nell’opera «De Oratore».

La storia non ci tradisce e ci aiuta a comprendere meglio gli eventi che si vivono.

Da un lato sappiamo che quei Prelati attivi nel cercare di distruggere la Chiesa o una parte della dottrina poi sono morti senza Dio, senza Sacramenti e palesemente dannati; dall’altro lato non sfugge a nessuno che le guerre contro la Chiesa di Cristo hanno visto la rovina definitiva dei nemici.

Nella Chiesa ci sono sempre stati Vescovi e Sacerdoti oppositori del Vangelo di Gesù e anche solo da quello che si conosce pubblicamente, alla fine si sono schiantati. Hanno sempre fatto una brutta fine! Per pochi o molti anni erano stati piccoli discepoli di Giuda ed esperti nei complotti, tradivano Gesù e la Chiesa per la carriera e il denaro, per invidia danneggiavano buoni Sacerdoti, seminavano diffamazioni come caramelle e soprattutto odiavano.

Uno di questi, tanto per citare un solo esempio, fu tra i più crudeli persecutori di Padre Pio e fece una brutta fine. In realtà non era questo Vescovo l’organizzatore dell’ultima persecuzione contro il nostro amatissimo Padre Pio, fu inviato da chi nel 1962 in Vaticano «sorrideva» e non accettava lo stimmatizzato.

In questa vita si possono nascondere tante opere inique come in effetti avviene, ma Dio vede tutto, conosce ogni cosa e poi avviene sempre la mietitura. «Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio» (Mt 13,30).

Potenti e gregari tramano per decenni contro la Chiesa e l’intelletto accecato annulla la verità che Dio sa tutto e farà Giustizia quando vorrà Lui. Noi possiamo far anticipare questa Giustizia Divina e dobbiamo pregare molto di più!

Non credono in Dio oppure credono nella sua esistenza e trasfondono alle loro opere maggiore malvagità e crudeltà, soprattutto contro i cattolici romani, fedeli a Gesù Cristo. Noi rimaniamo saldamente fedeli a Gesù di Nazareth e nessuno potrà mai convincerci di altre verità che saranno solo menzogne consentite dai potenti e divulgate da tutti i mass media.

La crudeltà è simile a quella stessa dei diavoli, e sono molti a parlare pubblicamente con «dolcezza» mentre i loro cuori sono covi di serpenti!

I buoni devono tenere viva la speranza, devono ricordare le parole di Gesù,

«In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti Io dal mondo, per questo il mondo vi odia”».

In queste parole troviamo la spiegazione del grande odio contro i missionari che aiutano nella conversione molti peccatori, ma è anche la consolazione che Gesù ci dona, dicendoci che soprattutto Lui è stato perseguitato ma ha vinto, anche se nell’atto della sua uccisione, apparve sconfitto.

Noi portiamo la nostra croce e molti ci vedono sconfitti o addolorati, invece è grande la nostra gioia, Gesù ci darà la vittoria contro tutti i nemici.

Padre Pio fu perseguitato tutta la vita ma il suo trionfo fu strabiliante. Le statue in suo onore nel mondo superano quelle di tutti i Santi insieme.

Non abbattetevi mai per i soprusi e le tribolazioni causate da chi non vi ama o vi invidia per stupidità e stoltezza, non siete soli, tutti noi non siamo soli e già adesso la Madonna ci protegge e quando Gesù vorrà, tutto il male riversato su noi ricadrà sui cattivi. Senza nostro compiacimento,ma questo hanno scelto i cattivi: hanno scelto la disgrazia.

Le sofferenze passano e sono un martirio spirituale che ci permette di ricevere grandi Grazie da Gesù e dalla Madonna. Poi diventerà gloria eterna.

Dalle persone poco spirituali non possiamo aspettarci gratitudine né sincerità. Esse vivono in una dimensione di crudeltà verso sé e gli altri. Sono privi di amore spirituale a causa delle ininterrotte iniezioni di odio che si somministrano e che spargono a palate dove passano e anche da lontano. Non sono più veri uomini e Dio buono non potrà dare ad essi la felicità eterna.

Il mondo corrotto non ama i buoni, quelle persone perbene che vivono nella costante pratica delle virtù, anche se rimangono consapevoli dei loro difetti e delle debolezze umane. Sono però debolezze che non coinvolgono gli altri, né i familiari né altre persone che conoscono.

Le debolezze che non si controllano, difficilmente si riescono a vincere senza una lotta dura e il raggiungimento di una forte volontà, di conseguenza è possibile infastidire o avere contrasti con altri, a cominciare dai familiari. Questo tipo di debolezza si esterna e coinvolge anche gli altri.

Mentre ci sono debolezze che non appaiono all’esterno e rimangono nell’intimo della persona, tanto da non suscitare irritazione in nessuno.

I buoni in questo mondo ricevono molte cattiverie anche se non hanno commesso errori e non hanno offeso gli altri. La reazione irrazionale dei cattivi scaturisce dal loro essere in qualche modo TOCCATI DALLO SPIRITO DI SATANA, sono invasati e la presenza dello spirito negativo in loro è la guida dominante.

Nei buoni aumentano le sofferenze e non comprendono tanta cattiveria, ma se pregano bene e molto, rimangono tranquilli dinanzi ai soprusi.

Devono riflettere molto sulla vicinanza di Gesù e sulla protezione materna della Madonna per non cadere nell’abbattimento.

In un certo qual modo troviamo la conferma della nostra comunione con Gesù quando veniamo attaccati e perseguitati. Non è piacevole ricevere diffamazioni anche dai familiari o dai parenti o da altri insospettabili, l’attacco però conferma che Satana non ci sopporta perché preghiamo e salviamo le anime. È la prova che camminiamo nella Verità e siamo intimi con Gesù e la Vergine Maria.

Rimane sempre preferibile l’avversità di chi non ama Dio piuttosto che diventare nemici di Dio o indifferenti alle cose di Dio.

Consideriamo che questa vita è un pellegrinaggio e che la vera vita è eterna.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Come riconoscere il vero amico – 20 Maggio 2022 0

Come riconoscere il vero amico – 20 Maggio 2022

Venerdì 20 maggio 2022

V Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 15,1217)

Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio Comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come Io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che Io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio Nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi Gesù si presenta come il vero Amico e appare molto evidente che è l’unico vero Amico. Nella società è pressoché scomparso il senso dell’amicizia. Molti si incontrano, dialogano, condividono qualcosa, senza un sincero amore spirituale scambievole, esiste solo l’interesse personale e quando questo diminuisce o scompare, ci si dimentica degli altri.

Con la scomparsa dei valori morali, anche l’amicizia ha perduto il senso profondo della fiducia e della comprensione. Da sempre l’amicizia è stata vissuta dagli esseri umani a fasi alterne, secondo emotività del momento, ma oggi appare quasi scomparsa.

Il tema dell’amicizia lo tratto nel momento di maggiore dimenticanza dell’importanza dell’amicizia. Il modello da cui dobbiamo muoverci è Gesù, in Lui scopriamo pienamente il vero significato della relazione tra persone che si conoscono e condividono tempo, interessi, gioie e dolori.

Gesù è l’Amico che non tradisce mai, dobbiamo focalizzarlo subito anche se capisco che il discorso in questo modo si fa più impegnativo, considerando che Lui è la perfezione, però noi che Lo seguiamo vogliamo diventare migliori e somigliare a Lui per quanto riusciamo.

L’impegno inevitabile che spetta ad ognuno di noi è di conoscere la vita di Gesù, questo è il punto di partenza, senza questa determinazione non sarà mai possibile imitare il Signore in nessun modo. Non dobbiamo mirare le sue opere divine anche se accrescono in noi una grande stima verso Lui, adesso è importante inquadrare le sue parole, i suoi gesti, il modo di relazionarsi.

Lo studio del Vangelo che facciamo da circa quattordici anni con questa newsletter giornaliera ci ha permesso di avvicinarci a Gesù e di approfondire la sua vita, un impegno che in migliaia di voi ha portato frutti meravigliosi e conosco molti parrocchiani virtuali che mi dicono e scrivono che questi commenti hanno trasformato la loro mentalità e la vita.

Le testimonianze sul cammino di Fede intrapreso con la lettura di questa quotidiana newsletter sono commoventi e glorificano Dio.

Questo mi riempie di gioia per voi e voglio fare sempre di più per aiutare le anime a scoprire il vero Volto di Gesù e trovare la pace che Egli promette a quanti Lo cercano con sincerità e per farlo devono liberarsi dai lacci negativi del mondo e dall’orgoglio che rende pieni di sé, convinti di poter fare da soli senza la Luce del Signore.

È facile vedere la vera gioia presente nei cristiani che lavorano su se stessi, rispetto ad altri cristiani indifferenti, confusi, tristi.

Verifico nel Vangelo di San Giovanni le citazioni che parlano della gioia.

«Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena» (Gv 3,29).

«Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia» (Gv 8,56).

«Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11).

«In verità, in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia» (Gv 16,20).

«La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo» (Gv 16,21).

«Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia» (Gv 16,22).

«Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena» (Gv 16,24).

«Ma ora Io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia» (Gv 17,13).

È il Vangelo della gioia che noi seguiamo, nonostante le sofferenze, le persecuzioni, le diffamazioni. Insieme a Gesù siamo sempre nella gioia.

La gioia si sprigiona dal cristiano se la possiede nell’anima, se ha lottato contro le proprie debolezze, se ha rinunciato ai propri pensieri turbati perché non vengono da Dio. Questo è il vero cammino di Fede. È una gioia che scaturisce dall’amicizia intima con Gesù e da una fiducia incondizionata verso la sua Persona.

Il cristiano deve scoprire in Gesù l’Amico più fidato di tutti gli esseri umani messi insieme, anche dei propri genitori, figli e parenti. Nessuno rispetta l’amicizia come Lui, nessuno ama ognuno di noi con un Amore che scaturisce dallo stesso Creatore, la Santissima Trinità.

Gesù ha sempre cercato e favorito l’amicizia con tutti quelli che ha incontrato per le strade della Palestina. Si serviva sempre del dialogo per arrivare all’intimo delle anime e riempirle di Amore. Oltre a nutrire un infinito Amore per tutti gli uomini, ebbe rapporti di amicizia con singole persone: gli Apostoli, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo, Lazzaro e la sua famiglia.

Meditiamo su questa determinante verità: Gesù Cristo è l’Amico che non tradisce mai,  l’Amico che quando andiamo ad incontrarLo, a parlargli, è sempre disponibile, ci aspetta con inalterata e calorosa accoglienza, anche se da parte nostra c’è stata freddezza e fragilità.

SCOPRIAMO IN GESÙ IL VALORE DELL’AMICIZIA E SOPRATTUTTO DELLA GIOIA.

Impegniamoci a trasformare quella che intendiamo amicizia con un grande rispetto per gli altri, un amore assolutamente sincero, senza essere egoisti ma altruisti, gioiosi delle loro gioie e affranti per le loro sofferenze. Il vero amico si riconosce nel momento del bisogno!

L’amicizia vera è disinteressata, e consiste più nel dare che nel ricevere; non cerca il proprio tornaconto ma il vantaggio per l’amico.

Il vero amico non può, nei confronti dell’amico, avere due facce: l’amicizia, per essere leale e sincera, esige rinunce, rettitudine, aiuto reciproco in servizi nobili e leciti. L’amico è forte e sincero nella misura in cui, nel rispetto della prudenza soprannaturale, pensa generosamente agli altri, con sacrificio personale.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Amare significa desiderare il meglio dell’altro – 19 Maggio 2022 0

Amare significa desiderare il meglio dell’altro – 19 Maggio 2022

Giovedì 19 maggio 2022

V Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 15,911)

Rimanete nel mio Amore, perché la vostra gioia sia piena.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato Me, anche Io ho amato voi. Rimanete nel mio Amore. Se osserverete i miei Comandamenti, rimarrete nel mio Amore, come Io ho osservato i Comandamenti del Padre mio e rimango nel suo Amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Continua il discorso sulla gioia che nessuno potrà togliere ai cristiani.

Il Vangelo arreca una grande consolazione agli afflitti, a quanti si trovano nell’avvilimento per problematiche che appaiono insuperabili. Queste situazioni molto dolorose però non abbattono i veri adoratori di Gesù e nella fervente preghiera trovano forza e coraggio per proseguire.

«Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Nel mondo c’è grande tristezza e quella che appare gioia è solo stordimento, inganno.

In questi ultimi anni è stato permesso a una quantità indefinibile di persone di tutto il mondo di rientrare in sé e rivedere la vita trascorsa. Molti hanno ritrovato Dio, ci sono state forti conversioni non necessariamente dettate dalla paura, in molti si è «riattivata» l’anima.

Solo Gesù dona la vera gioia anche nelle prove così dolorose e questa che ancora stiamo vivendo è la fase sperimentale programmata da menti sofisticate e sottili. Se l’intendiamo come materia sono così sottili che non resterà nulla dopo l’intervento di Dio. Quanto avverrà di spaventoso sorprenderà tutti i superficiali del mondo che non hanno compreso nulla del grande complotto contro l’umanità.

Quasi tutti gli italiani continuano a vivere senza Gesù e a trastullarsi nei vizi e capricci come se l’Italia non fosse entrata in guerra. SI SVEGLINO SUBITO PERCHÉ L’ITALIA È ENTRATA IN GUERRA!!!

Hanno portato l’Italia in guerra e parlano ambiguamente di pace… L’invio di molte armi all’Ucraina e forse oltre un miliardo di euro non è segnale di pace! La pace va cercata sinceramente ed è facile far fermare tutto se c’è una volontà sincera. È facile sedersi attorno un tavolo senza intenti occulti. Ma l’Occidente NON VUOLE LA PACE per il progetto che portano avanti le Nazioni consociate.

I potenti del mondo sono riusciti a togliere la gioia della vita a miliardi di persone che vivono nell’ansia e colmi di terrore, persone che conducono una vita normale, di lavoro, casa e famiglia.

Non riusciranno a togliere la gioia ai veri cristiani, sono i seguaci di Gesù che appartengono a quel Piccolo Resto di cattolici che resteranno pienamente fedeli alla Trinità Santissima. Questo è il tempo di esternare senza paura la Fede in Gesù e di parlarne a tutti i conoscenti. Incalcolabili cattolici verranno attirati nell’inganno più diabolico della storia.

I diavoli sono molto smaliziati e raggirano con estrema facilità anche i più intelligenti, e se Gesù lasciasse per un solo istante ai diavoli piena libertà di azione, l’umanità sarebbe rovinata forse per sempre! Invece no, tutti i diavoli sono costretti ad obbedire prontamente a Gesù che è il Dio dell’Universo e quanto sta accadendo nel mondo avviene solo per permissione di Dio.

L’umanità ha rifiutato e bestemmiato Dio con miliardi di peccati giornalieri, dovrà capire il gravissimo errore commesso.

Queste persone senza Dio o anche cristiani con la Fede spenta, appaiono al mondo come realizzate per il lavoro che svolgono o per altri fattori esteriori, vengono valutate per quello che mostrano e nessuno invece conosce le loro tristezze interiori, i tormenti che le assalgono spesso, i terrori che vivono in questo periodo come degli sprovveduti morti viventi.

I non credenti e quanti non pregano rimangono schiacciati da situazioni pericolose e non cercano di risolverle con la preghiera, non hanno nemmeno la capacità di intuire qual è l’aiuto più efficace per superare i loro mali.

Tutto il Male fatto ricade su chi lo compie, lo dicevano anche esorcisti anziani che hanno seguito molti casi di persone cadute nella possessione diabolica per il Male che avevano causato a persone innocenti. Ricorrevano alla magia per odio, invidia e cattiveria.

Gesù invece ci avvisa che le nostre tribolazioni Lui le conosce e se gli chiederemo il suo aiuto, le sofferenze passeranno e in noi rimarranno i grandi meriti per aver sofferto con pazienza e senza spirito di vendetta.

LASCIAMO A GESÙ IL COMPITO DI FARE GIUSTIZIA CONTRO CHI NON CI AMA, CHIEDIAMOLO OGNI GIORNO PER AVERE LA SUA ONNIPOTENTE PROTEZIONE.

«Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Il mondo cattivo, quelli che non ci amano, si rallegrano e appaiono realizzati, ma solo per poco tempo, i diavoli chiedono inevitabilmente e inderogabilmente il conto e le conseguenze sono irrimediabilmente disgraziate.

Per i veri seguaci di Gesù questo non può avvenire, sia per la sua Onnipotente protezione, sia per la sua promessa di trasformare senza alcun dubbio la nostra sofferenza in gioia già in questa vita e poi per l’eternità.

Ma ci pensate alla vera e infinita beatitudine che vivranno gli autentici seguaci di Gesù? Il Paradiso è luogo di beatitudine e gloria e vi entrano quanti hanno pregato bene, quanti hanno accolto per poco o lungo tempo la sofferenza e il premio che riceveranno sarà il coronamento di un meraviglioso cammino spirituale.

Non abbattetevi mai perché Gesù e la Madonna sono sempre con noi, non ci abbandonano e ci proteggono da qualsiasi forma di Male.

Con l’intervento di Gesù si inverte la condizione: i nostri pianti (intesi come sofferenze) diventeranno gioia, mentre quelli che si rallegravano per il Male compiuto ai buoni, sentiranno cadere su di essi disgrazie non quantificabili, come se fossero montagne a disintegrarli e coprirli, infine saranno maledetti da Dio.

«Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli» (Mt 25,41).

Gesù conferma che consolerà sempre i buoni che Lo seguono e promette ad essi il superamento delle sofferenze, oltre a donare la pace e la gioia.

«Il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Amare significa desiderare il meglio dell’altro – 18 Maggio 2022 0

Amare significa desiderare il meglio dell’altro – 18 Maggio 2022

Mercoledì 18 maggio 2022
V Settimana di Pasqua

  • VANGELO (Gv 15,1-8)
    Chi rimane in Me, e Io in lui, porta molto frutto.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Rimanere in Gesù e osservare i suoi insegnamenti comporta un rinnegamento che pochi oggi riescono a mettere in pratica, tra questi pochi sono sicuramente i laici la maggioranza e a pregare di più rispetto ai Vescovi e ai Sacerdoti dissipati nel mondo. Lo dicono le opere di quanti mostrano di avere perduto la Fede e di svolgere un «mestiere» indossando abiti sacri!
La Fede di numerosi laici è forte, sicura, fervorosa e devota, come piace a Gesù e alla Madonna. I laici che pregano hanno imparato ad amare.
Amare non è facile, non si deve scambiare con il voler bene qualcuno o qualcosa. Questa inconsapevolezza fa commettere molti errori, il più delle volte in campo sentimentale. Molte coppie si separano soprattutto per la fine di un amore tiepido o forte, era comunque un interesse comune che li univa.
Infatti, amare significa desiderare il meglio dell’altro, anche quando le motivazioni sono diverse. Amare è permettere all’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro.
Amare è un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore.
Inteso in questo senso, l’amore non sarà mai fonte di sofferenza.
Amare comporta il sacrificio di «dimenticarsi», di pretendere e causare sofferenze, di voler modellare chi si ama secondo le proprie vedute.
Si riesce ad amare intensamente il coniuge e i familiari ma risulta più difficile amare gli amici, gli altri parrocchiani, i colleghi e tutti quelli che si conoscono. Ed è comprensibile la difficoltà di amare tutti questi se non c’è un Amore superiore, soprannaturale e che dona Dio.
Pensiamo come amava Gesù tutti quelli che Lo avvicinavano, la sua infinita compassione nel vederli abbandonati al loro destino, senza alcuna comprensione da parte dei maestri del Tempio. Anche per questa ragione Gesù li accusò pubblicamente con parole forti.
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità» (Mt 23,27-28).
Gesù provava molto dolore nel constatare l’assenza dell’amore in coloro che erano stati chiamati a parlare di Dio nella verità e senza ipocrisia, chiamati a rimanere fedeli alla sua Parola senza manipolarla, a difendere il vero Dio e a lottare contro le eresie.
Invece proprio loro accusavano Gesù di essere eretico, come oggi i nuovi scribi e farisei ipocriti all’interno della Chiesa lottano contro Gesù per rivoluzione in peggio la sua Chiesa. La Chiesa fondata da Lui e non creata da questi nuovi eretici e figli di Lutero.
I Vangeli riportano più citazioni che mostrano il pieno amore verso le folle, e di questo Amore devono riempirsi Vescovi e Sacerdoti per donarlo a quanti incontrano e nelle loro preghiere a tanti altri ancora, per donarsi senza limiti ai parrocchiani bisognosi di aiuti spirituali.
I SACERDOTI DEVONO SEMPRE RIMANERE DISPONIBILI A CONFESSARE E AD AIUTARE I CREDENTI, DEVONO METTERSI A DISPOSIZIONE DEI LAICI ANCHE PER MOLTE ORE AL GIORNO.
Il cristiano è chiamato ad amare tutti perché deve gioire del bene altrui, deve rallegrarsi anche del migliore cammino spirituale compiuto da quanti pregano di più e osservano i Comandamenti.
SI RIESCE AD AMARE DAVVERO SE PRIMA L’AMORE DI DIO PURIFICA LA PERSONA E SOAVEMENTE ALLONTANA QUELLA MENTALITÀ UMANA PIENA DI EGOISMO, INVIDIA E ANIMOSITÀ.
Amare è impegnativo perché comporta la conoscenza degli altri.
Si ama davvero quando ci si affida a qualcuno o a più persone della famiglia, o anche ad amici veramente speciali. Amare comporta affidare la propria vita e la propria anima, nel senso che si fa pieno affidamento delle persone che si amano e si richiede la stessa fiducia.
Amare porta la certezza che chi si ama ci sarà sempre, familiari ed amici. Nell’autentica amicizia priva di interessi, è presente la capacità di amare nonostante le miserie umane. Non succede lo stesso quando si vuole bene una persona, familiare o amica.
Il cristiano ama il prossimo se dimostra di imitare Gesù, mentre se si limita a voler bene non è riuscito ancora a rimanere in Gesù.
Noi autentici cristiani non amiamo per interessi o per convenienza, noi desideriamo il bene di tutti e il meglio per loro. Più ci si avvicina a Gesù e si conosce la sua Vita, più Lui inonda del suo Spirito il cristiano e lentamente lo trasfigura, fino a renderlo capace di amare tutti senza limiti, non solo di voler bene a tutti.
VOLER BENE SIGNIFICA PRENDERE POSSESSO DI QUALCOSA, DI QUALCUNO, CERCARE NEGLI ALTRI CIÒ CHE RIEMPIE LE ASPETTATIVE PERSONALI DI AFFETTO.
Invece amare è avere la certezza che nel nostro cuore c’è un posto speciale per tutti, c’è la sicurezza che Gesù ci ama come si amano i veri cristiani. Quando si dona amore si ama di più, c’è una crescita nella capacità di amare intensamente tutti, di desiderare il bene di tutti.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
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Chi non prega è dominato dai diavoli – 17 Maggio 2022 0

Chi non prega è dominato dai diavoli – 17 Maggio 2022

Martedì 17 maggio 2022

V Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 14,27-31)

Vi do la mia pace.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, Io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che Io vado al Padre, perché il Padre è più grande di Me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di Me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che Io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così Io agisco». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù spiega che esistono due manifestazioni di pace. Quella del mondo è effimera, falsa, egoista, avida, calcolatrice. Ed è vero che quando il diavolo accarezza vuole l’anima. Non cerca altro che l’anima ma prima della morte causa a quanti non pregano, tante agitazioni e disgrazie.

Il diavolo che accarezza per ingannare lo fa molto delicatamente, è seducente e non vuole farsene accorgere. Persegue il piano di far cadere nei suoi tranelli le persone e queste vengono ingannate con facilità, scambiando l’inganno per affabilità nelle persone subdole che collaborano con il Male.

Il diavolo sa come usare le persone che non pregano, spesso riesce a confondere anche le persone che pregano molto e in buonafede corrono dietro a pensieri apparentemente buoni, ma sono inganni dei sensi, inganni della mente.

Il diavolo vuole togliere la pace dai cuori di tutti. Lui non ha la pace e non la può donare, invidia terribilmente i buoni cattolici.

Tra le vostre conoscenze, quindi anche tra i familiari e parenti, Satana può insinuarsi e far pronunciare parole che appaiono interessanti e veritiere, invece sono trappole per condurvi pian piano lontano dalla preghiera, anche con la semplice richiesta di un favore. Qualcosa che appare innocua può diventare una trappola e apre la porta a Satana.

L’intenzione sottilissima di Satana è di fare cadere tutti negli errori, utilizza ogni astuzia misurata alla persona che vuole colpire.

È già pericoloso avere contatti con chi non porta la pace nel cuore, ma non ci abbattiamo e affrontiamo tutti! Bisogna però pregare e vigilare.

Dobbiamo diventare corazzati con la consacrazione ai Cuore di Gesù e di Maria Santissima, per affrontare molti lupi travestiti da pecora.

Molti notano che quando dialogano con qualche persona, subito dopo arrivano alla mente tentazioni più forti o si commettono sbagli per debolezza o si fanno scelte errate. È un caso la sopraggiunta negatività e la perdita della pace interiore dopo avere parlato con determinate persone? Non è un caso, quelle persone negative perché cattive interiormente trasmettono disgrazie.

Occorre il discernimento per intuire la presenza del Male negli altri, ma sempre bisogna pregare molto prima e dopo avere dialogato con persone ambigue. Si comprende dalle conseguenze che arrecano, come il vuoto interiore, un senso di abbattimento, di sconforto o desolazione.

Talvolta chi porta negatività non lo sa e si comprende dalla sua spontaneità, è vittima delle cattiverie altrui e soffre senza capire la ragione.

Sono pericolose le persone che a loro insaputa sono portatrici di negatività, lo sono molto di più quelle che odiano e con malizia maledicono.

Il mondo non può dare la pace che non ha, nessun Vescovo e nessun Sacerdote possono trasmettere pace e vera gioia se non le possiedono.

Nessuna persona trasmette la pace che non possiede e c’è il pericolo di assorbire pericolose negatività dalle persone subdole che si frequentano e agiscono con finalità maliziose. Senza la protezione della Madonna si corrono seri pericoli. Ecco la potenza del Santo Rosario che blocca le negatività e scaccia i demoni sempre pronti a nuocere ai buoni.

Gesù ci parla della vera pace, di amore e di perdono.

Lui solo vuole la vera unione tra gli esseri umani. Solo in Lui troviamo la felicità, scopriamo la quiete interiore e la riconciliazione con tutti diventa possibile. Noi rimaniamo sempre vigilanti, preghiamo di più per non seguire le false illusioni prodotte dalla mente fantasiosa.

I veri cristiani si contraddistinguono nelle prove, nelle sofferenze, nelle malattie, per la loro serenità, ed è una pace che non viene dal mondo né dalla carne. Sono sempre nella gioia sincera anche quando tutto sembra avverso e persecutorio.

È una gioia sincera perché viene da Dio, non quella falsa che appare in chi finge.

Chi sta con Gesù valuta oggettivamente nella verità ogni evento, mentre chi è senza Dio ha la mente sconvolta da tanti pensieri negativi.

L’affermazione di Gesù: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non è compresa bene da molti cristiani, viene letta superficialmente e non colgono la potenza intrinseca presente in queste parole. Sono parole semplici che può ripetere anche un potente del mondo, ma alle sue parole non segue mai un effetto capace di elargire la soprannaturale pace interiore.

Il potente potrà ripristinare la pace come assenza di guerra, ma non potrà mai agire nell’anima di una persona o di un miliardo di persone e trasmettere quella pace che arriva solo da Dio e che rilascia molta quiete, letizia, consolazione interiore, gioia e bontà.

Infatti, Gesù precisa che la sua pace è unica, «non come la dà il mondo, Io la do a voi».

Possedere la pace di Gesù è la più grande ricchezza della vita umana!

Possederla però non è facile, non è automatico.

Si possono recitare molte preghiere ma senza pregare, e andare a Messa senza partecipare al Sacrificio mistico dell’altare.

Dipende dall’amore che si possiede per il Signore, la volontà di fare quello che dice Lui e non come ispirano i pensieri egoisti e orgogliosi.

I cristiani che pregano bene avvertono che Gesù è vivo, vicino a loro, sono sicuri che non li abbandona e si consacrano come bambini alla sua Divina Volontà. Sono nella pace e riconoscono che senza Lui la vita è priva di un senso compiuto, nessuna cosa li attrae più di Gesù.

Nell’esame di coscienza si deve scoprire la provenienza delle agitazioni e del disordine che sconvolgono la mente e la rendono nemica della pace.

Nel mondo regnano violenza e odio, falsità e inutile apparenza, solo Gesù ci aiuta a vivere nella sua pace, nella verità e nell’umiltà.

Gesù ha promesso di dare la sua pace ai seguaci che Lo seguono fedelmente e la sua pace permette di dominare gli impulsi agitati e i vizi.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Verrà proibita la devozione alla Madonna – 16 Maggio 2022 0

Verrà proibita la devozione alla Madonna – 16 Maggio 2022

Lunedì 16 maggio 2022

V Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 14,21-26)

Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome vi insegnerà ogni cosa.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei Comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama Me sarà amato dal Padre mio e anch’Io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la Parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome, Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che Io vi ho detto». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La meditazione sullo Spirito Santo è molto poco praticata tra i cristiani, in qualche gruppo si invoca più frequentemente ma tutto finisci lì. Se l’invocazione e l’adorazione fossero efficaci dovrebbero tutti condurre una vita quantomeno virtuosa.

Non si può pretendere di dare comandi allo Spirito Santo o di conoscere i suoi pensieri. Ci troviamo in una spiritualità abbastanza distorta da quella insegnata da Gesù e gli errori che ne seguono sono molto pericolosi, perché i diavoli si infiltrano dove c’è la grande presunzione di avere a disposizione lo Spirito Santo…

Leggiamo le parole di Gesù per approfondire l’importanza della preghiera interiore. Ci spiega che Lui è presente nei cattolici che osservano i suoi insegnamenti, non c’è altra condizione per restare in comunione con Lui.

«Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

La presenza che intende Gesù è molto diversa da quella dell’Antico Testamento, con l’istituzione dei Sacramenti il Signore si riferisce alla sua autentica presenza in ogni persona che Lo ama, che vive nella sua Grazia.

È la presenza della Santissima Trinità nei battezzati e in un’anima rinata alla Grazia attraverso la Confessione.

È, questo, uno degli insegnamenti fondamentali per la vita cristiana, ripreso anche da San Paolo: «Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente» (Cor 6,16), scrive ai primi cristiani di Corinto.

San Giovanni della Croce, citando questo passo, commenta: «Che vuoi di più, o anima, e perché cerchi ancora fuori di te, dal momento che hai dentro di te le ricchezze, i tuoi diletti, la tua soddisfazione, cioè l’Amato, che tu desideri e brami? Gioisci e rallegrati pure con Lui nel tuo raccoglimento interiore, perché Lo hai così vicino».

Chi vive in comunione con il Signore Gesù e ha in sé il suo Spirito, è una persona equilibrata, gioiosa del bene altrui, impegnata convintamente nel vivere gli insegnamenti del Vangelo, interessata al bene comune.

È una persona portatrice del Bene mentre ci accorgiamo che diversi Vescovi incredibilmente accusano chi prega per le proprie necessità. Accusano a priori chi prega… e ci mostrano con le loro opere e gli insegnamenti modernisti che non credono più in Gesù Cristo.

Stiamo vivendo nel momento storico più pericoloso e preoccupante di sempre, e tutti i veri devoti del Santo Rosario devono recitarlo ogni giorno affinché trionfino i valori cristiani in ogni luogo. La lotta spirituale è diventata spietata tra Bene e Male, moltissimi uomini appaiono come belve assatanate che cercano di tormentare quanti mostrano la loro Fede in Gesù e Maria.

Sono i tempi della desolazione con i diavoli presenti nel mondo più che nell’inferno per distruggere il Cristianesimo e i suoi apostoli.

Non appena avverrà la modifica della Santa Messa, verrà proibita la devozione alla Madonna ma già adesso si muovono i precursori dell’Anticristo, travestiti anche di sacro e pretendono di far zittire chi desidera recitare il Santo Rosario.

Quelli che oggi parlano per odio a difesa del Santo Rosario, saranno i primi a demolire la devozione alla Madonna. Sono subdoli.

È una maliziosa e ipocrita difesa della preghiera da parte di persone che hanno tradito Dio e sono chini davanti ai potenti per il potere e il denaro.

Come risposta a questo attacco dei diavoli che agiscono nelle persone che predicano il contrario del Vangelo e del vero Magistero della Chiesa, cominciamo da oggi a recitare una Corona in più del Santo Rosario secondo le intenzioni di Maria Madre di Dio!

Lo Spirito Santo aiuta ed ispira i buoni che recitano più Corone del Santo Rosario. Questa è la preghiera che fa agire la Madonna in noi, ci trasmette il suo Spirito e ci protegge dai pericoli.

La vera devozione alla Vergine Maria inoltre ci aiuta ad adorare con amore e fiducia Dio Padre.

Dio dimora in noi se viviamo nella sua Grazia, dobbiamo imparare ad accostarci a Lui ogni giorno con migliore disposizione. La nostra anima, per questa presenza divina, diventa un angolo di Cielo. Questa considerazione ci può aiutare molto.

Al momento del Battesimo sono venute ad abitare nella nostra anima le tre Persone della Trinità Beatissima, col desiderio di rimanere molto più unite alla nostra esistenza di quanto può esserlo il più intimo degli amici.

Questa presenza del tutto singolare, si perde solamente a causa del peccato mortale.

D’altra parte noi cristiani non dobbiamo contentarci di non perdere Dio: dobbiamo cercarlo in noi stessi, nelle nostre occupazioni, nella strada, per ringraziarlo, chiedergli aiuto, per chiedergli perdono dei peccati che ogni giorno si commettono.

Dio non è lontano da noi se Lo cerchiamo con amore, è più vicino e più sollecito di chiunque se siamo in Grazia. Gesù ci ama sempre e vive in noi!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gli oggetti sacri da portare addosso – 15 Maggio 2022 0

Gli oggetti sacri da portare addosso – 15 Maggio 2022

Domenica 15 maggio 2022

V DOMENICA DI PASQUA

+ VANGELO (Gv 13,31-35)

Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Quando Giuda fu uscito dal Cenacolo, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’Uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in Lui. Se Dio è stato glorificato in Lui, anche Dio Lo glorificherà da parte sua e Lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La sera del Giovedì Santo, Gesù espresse l’Amore infinito verso tutti con parole commosse che racchiudono un nuovo Comandamento. Fa parte della sua donazione completa al Padre e a tutti noi, accettando la Croce per sostenere le nostre croci e questo lo compie ininterrottamente con un Amore ineffabile.

Le divinità delle altre religioni presentano un dio diverso da quello cristiano e le opere di questi uomini sono impregnate di molta umana volubilità. Il Dio cattolico si presenta come l’Amore che perdona quanti riconoscono i loro errori ed Egli  ha dato molte prove di essere l’unico Dio con numerosi e impossibili miracoli. «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37).

Come domenica scorsa, in questa domenica la liturgia ci presenta una Parola sintetica e vitale. La meditazione della Parola di oggi ci permette di comprendere che siamo capaci di amare gli altri se attingiamo giornalmente alla sorgente dell’Amore del Dio vero.

Da soli non siamo capaci di nulla di buono, non possiamo darci ciò che solo Dio possiede e lo dona a chi lo merita. Occorre l’umiltà e la mitezza.

Amare tutti è impossibile senza Gesù, così solo il cammino spirituale ci permette la vicinanza a Dio e di ricevere i suoi doni. Con l’amore cresce il desiderio della salvezza di tutte le anime. Questa dolce ansia apostolica cresce con lo Spirito di Gesù, viene trasmessa ai buoni e a quanti lottano per migliorare la loro vita.

Oggi in moltissimi laici si trova una Fede più matura di molti Consacrati e un impegno spirituale efficace. È l’azione della Madonna che vuole creare un Esercito Mariano di preghiera, e con la recita del Santo Rosario lotterà ogni cattiveria dei potenti, ogni forma di ingiustizia.

Una preghiera quella del Santo Rosario che viene derisa da molti cristiani, anche da quanti dovrebbero pregare di continuo e dedicare la vita al Vangelo, ma lo spirito del mondo pagano, il denaro, il potere, i piaceri, le comodità, hanno occupato i loro cuori e non riescono più a credere in Dio.

E come vivono? Senza la forza di pregare e di annunciare l’urgente necessità di credere in Dio e in Colui mandato per salvare il mondo!

Gesù oggi afferma che è stato glorificato dopo l’uscita del suo traditore dal Cenacolo per recarsi dai suoi nemici, pronti ad accusarLo al sinedrio e poi a Roma per bestemmia ed altro di falso. Abili nel trovare accuse infondate, come sono sempre abili i cattivi di questo mondo nel riversare calunnie verso quanti invidiano o odiano. Anche tra gli stessi familiari.

Questo dato ci dice che Gesù è stato escluso nel mondo e ognuno sta andando per la sua strada, senza una meta e con una visione accecata… SENZA GESÙ CRISTO E IL SUO AMORE, IL MONDO È IMMERSO NELLA DISPERAZIONE E TRIONFA OVUNQUE L’INGANNO, L’EGOISMO, LA CATTIVERIA, L’ODIO E LA VENDETTA.

I diavoli si sono riversati sulla Terra per sferrare all’umanità l’attacco più tremendo mai avvenuto nella storia. Ne ha parlato Gesù alla mistica Maria Valtorta morta nel 1961, la Madonna lo rivela da quasi duecento anni.

Questo è il tempo dello scatenamento dei diavoli contro l’umanità, ma come fanno numerosi Vescovi, Sacerdoti e Religiosi a non capirlo?

Questo è il tempo della furia devastatrice dei diavoli, ognuno può attestarlo sentendo e vedendo quanto avviene nel mondo, soprattutto quanto avviene ai più vicini, forse nella propria famiglia, di sicuro in ogni luogo. È uno scatenamento dei diavoli però vincolato dalla nostra Fede: essi non possono agire dove trovano la presenza di Gesù e della Madonna.

Per questo è indispensabile portare addosso oggetti sacri e utilizzare giornalmente l’acqua benedetta, come facevano i Santi.

La presenza anche di un oggetto sacro, frena l’attacco dei diavoli, essi diventano deboli e sono costretti ad allontanarsi, come quando in una stanza si spruzza l’insetticida e le mosche sono costrette a scappare per non morire. Con gli oggetti sacri si paralizza per un determinato tempo l’attacco dei diavoli.

Altro aspetto molto importante è farvi aiutare dalle Anime del Purgatorio, soprattutto dai vostri familiari e parenti defunti con la celebrazioni delle Sante Messe. Quanti soldi si sprecano in cose inutili e non ci si preoccupa delle persone amate in vita e che adesso soffrono per la mancanza delle Sante Messe? Qui è possibile celebrarle per aiutare le Anime del Purgatorio.

Oltre la Fede, c’è un metodo potente per indebolire i diavoli: amare tutti quelli che conosciamo, anche quelli che si considerano nostri nemici e ci hanno arrecato tanto male. Amare tutti è possibile solo se si ama profondamente Gesù ed è un esercizio che i diavoli detestano più di ogni cosa, non possono resistere accanto ai credenti animati da uno spirito ricolmo di amore e di perdono.

Pregate e chiedete la purificazione interiore per iniziare ad amare tutti, anche se ci vorrà tempo per raggiungere una solida capacità di amare con gioia, però il percorso che si inizia è già una grande vittoria contro i diavoli, inoltre si indebolisce l’amor proprio e si diventa sempre più spirituali. La prima lotta è contro il proprio orgoglio.

«Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Amiamo sempre e tutti.

Quando le tentazioni sono forti, bisogna pregare e recitare brevi preghiere a Gesù e alla Madonna, con richieste di aiuto e di altra forza per resistere con amore. Non dimenticate assolutamente di portare addosso la Medaglia Miracolosa esorcizzata, vi ho scritto che diffondo ad offerta libera quella simile all’originale ed è una potentissima protezione delle persone e dei luoghi. Richiedetene molte per ricevere grandi aiuti dalla Madonna.

Gli oggetti sacri ci rendono forti e ci proteggono dalle negatività diaboliche, dai mali fisici e spirituali e dagli attacchi imprevedibili.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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San Mattia sostituì il traditore Giuda – 14 Maggio 2022 0

San Mattia sostituì il traditore Giuda – 14 Maggio 2022

Sabato 14 maggio 2022

IV Settimana di Pasqua

San Mattia Apostolo

+ VANGELO (Gv 15,9-17)

Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato Me, anche Io ho amato voi. Rimanete nel mio Amore. Se osserverete i miei Comandamenti, rimarrete nel mio Amore, come Io ho osservato i Comandamenti del Padre mio e rimango nel suo Amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio Comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come Io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che Io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio Nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tra i numerosi temi toccati da Gesù in questo Vangelo, si inserisce la figura di Mattia, chiamato a diventare il dodicesimo Apostolo in sostituzione del traditore. «Non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi».

Questo discorso è rivolto ad ogni cristiano, quel cristiano che è testimone delle meraviglie di Grazie compiute da Gesù nella sua vita, senza poter conoscere ovviamente le Grazie ricevute dagli altri. La Fede ci dice che il Signore aiuta sempre tutti quelli che Lo amano e osservano i Comandamenti. Ce lo ricorda anche oggi: «Se osserverete i miei Comandamenti, rimarrete nel mio Amore».

Questa è la condizione per rimanere nel Cuore del Signore e tutti quelli che obbediscono, vengono ricolmati di Grazie.

Mattia non era stato scelto direttamente da Gesù ma era pieno di Fede. Il Signore non aveva scelto i migliori, nella sua onniscienza gli occhi si erano posati sui Dodici, tra cui il traditore. Secondo la Scrittura e come anticipato da Gesù, proprio questo vile personaggio doveva essere presente, anche per dare la conoscenza ai posteri del tradimento che si compiono quando il potere o il denaro diventano la priorità e si sostituiscono a Dio.

Nella Chiesa ci sono tanti carismi, ma esistono anche quelli che i carismi se li costruiscono artificiosamente per averne vantaggi. Mi riferisco a Consacrati e laici, tutti amati dal Signore se si pentono degli errori commessi, tutti hanno le stesse possibilità di santificarsi e compiere un grande cammino di Fede.

Mattia non era dei Dodici ma viveva come un vero Apostolo quando Gesù predicava, questo ci dice che anche i cattolici «anonimi» se si impegnano raggiungono una santità elevata. Per il mondo sono innocui e spesso anche per i conoscenti più intimi, ma davanti a Dio sono potenti intercessori. Di sicuro sono amati di un Amore particolare perché mettono Dio al centro della loro vita.

La santità è interiore, formata da ripetuti atti virtuosi giornalieri, dalla retta intenzione, dalla coscienza splendente, dal cuore puro.

La santità è possibile a tutti, anzi oggi proprio i laici hanno maggiori possibilità di avvicinarsi al Signore se rimangono fedeli alla Parola. È vero che per la Grazia facilità la santificazione dei Sacerdoti, ma è diventato impegnativo per molti seguire la sana dottrina e osservare pienamente i Comandamenti.

È un dato di fatto che tutti constatano. Cosa devono fare quanti li guidano? Mettere Gesù del Vangelo al centro di tutto!

I laici vivono nel mondo ma se sono anime spirituali sanno come fare per non essere del mondo, è sufficiente meditare ogni giorno buoni libri spirituali e proporsi una determinata condotta di vita, rialzandosi dopo una caduta con la Confessione, consapevoli che le cadute ci saranno sempre e si affievoliranno solo nel tempo, quando si diventerà più forti nello spirito.

Per questo, non bisogna mai indignarsi se un cristiano sbaglia, al contrario và incoraggiato a rialzarsi e a ricorrere alla Confessione. Bisogna sostenerlo con la preghiera e nessuno deve mai puntare l’indice verso un altro.

Il cammino spirituale è impegnativo, per esempio Mattia diventato uno dei Dodici ci dice che la perseveranza e la fedeltà alla Parola di Dio facilitano la vera conversione e la propria santificazione. Non bisogna mai arrendersi né tornare indietro per non perdere quanto si era guadagnato davanti a Dio.

«Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici Apostoli» (At 1,26).

Tutti siamo chiamati a diventare veri apostoli, Gesù conta su ognuno di noi, chiede ad ognuno di fare ogni giorno qualcosa in più per un fratello o una sorella in difficoltà, non solo con la preghiera, anche con la propria testimonianza.

L’obbedienza ai Comandamenti tra i cristiani diventa però sempre più complicata, soprattutto per quelli che hanno allentato le redine della vita e si lasciano guidare dall’istinto, dai pensieri che sorgono senza riuscire a vagliarli alla Luce della Fede che posseggono.

Mattia subentrò a un uomo che si trovava nella migliore condizione per diventare Santo ma scelse il tradimento, SI LASCIÒ DOMINARE DAI PENSIERI SUPERBI E ORGOGLIOSI. Gesù conta su ognuno di noi per portare nel mondo il suo Vangelo, non tutti però accolgono con gioia e disponibilità la proposta del Signore e trascurano la cosa più importante della vita.

Lasciano Gesù che dona tutto il Bene e scelgono una vita avventata piena di infelicità, malinconia e insoddisfazione.

Nell’esame di coscienza il cristiano deve specchiarsi per verificare se ci sono inclinazioni o pensieri opposti al Vangelo che guidano la sua vita. È sempre in tempo per bloccare il cammino sbagliato e riscoprire l’Amore del Signore.

Tutti i momenti sono favorevoli per rientrare in sé e confrontarsi con i Comandamenti di Dio, la vita non è eterna in questo mondo e nessuno ha il potere di cambiare determinati eventi indipendenti dalla volontà umana.

La forza che arriva dai Sacramenti e dalla preghiera umile, rende il cristiano capace di resistere ai tantissimi pensieri che affollano la mente e di cui non si conosce la provenienza. Non sono tutti buoni i pensieri, non tutti vengono da Dio e quelli che ispira satana nascondono finalità distruttive e per questo è sempre opportuno confrontarsi con il Padre spirituale.

In ogni luogo che frequentiamo è possibile rimanere uniti a Gesù, questo comporta l’azione di una forza infinita in noi, è la forza di Dio Onnipotente che ci rende capaci di superare ogni genere di tentazione e di «capire» la realtà così come è realmente.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il 3° Segreto di Fatima da rivelare nel 1960 – 13 Maggio 2022 0

Il 3° Segreto di Fatima da rivelare nel 1960 – 13 Maggio 2022

Venerdì 13 maggio 2022

IV Settimana di Pasqua

Beata Vergine Maria di Fatima

+ VANGELO (Gv 14,1-6)

Io sono la Via, la Verità e la Vita.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate Fede in Dio e abbiate Fede anche in Me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con Me, perché dove sono Io siate anche voi. E del luogo dove Io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi ricordiamo la prima apparizione della Madonna a Fatima, un fenomeno che ancora oggi rimane irrisolto per il 3° Segreto ancora non svelato. Ci sono pareri opposti, diverse scuole di esegesi, qualche spiegazione che convince e altre che non reggono. Su tutte voglio indicare due avvenimenti storici e riguardano due Papi.

Nel 1959 la Madonna disse a Suor Lucia di riferire al suo Padre spirituale l’urgenza di far diffondere pubblicamente il 3° Segreto nel 1960. Attraverso il suo Vescovo si doveva avvisare il papa Giovanni XXIII della volontà della Madonna. Perché proprio nel 1960?

Ci sono alcune interpretazioni, gli oppositori del Concilio Vaticano II affermano che la Madonna voleva avvisare tutti i Vescovi e i Sacerdoti del mondo che la sana dottrina bisognava salvaguardarla e quel Concilio, per come si stava preparando mirava ad introdurre l’obbrobrio del modernismo, intendeva scardinare la sana dottrina bimillenaria.

Inoltre, in quegli anni il mondo assisteva con terrore alla guerra fredda tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, la guerra nucleare stava per diventare concreta e devastante per l’umanità. C’era una contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947, tra queste due potenze principali emerse, vincitrici dalla Seconda Guerra Mondiale.

La guerra fredda non era frutto di ripicche sulle vicende passate, si pensava invece al futuro e all’organizzazione del potere mondiale.

Nel 1961 ci fu il fallito tentativo americano di invadere Cuba e rovesciare la dittatura di Castro e nel 1962 il leader sovietico Nikita Chruščёv come reazione alla fallita invasione della Baia dei Porci e alla presenza di missili balistici americani Jupiter in Turchia, decise di accettare la richiesta di Cuba di posizionare missili nucleari russi sull’isola al fine di scoraggiare una possibile futura invasione statunitense.

Si era ad un passo dallo scoppio della guerra nucleare e la Madonna precedette questa possibilità devastante con l’invito di far leggere il 3° Segreto al papa di allora, Giovanni XXIII ma in una riunione con altri Cardinali tacciò avventatamente i tre pastorelli di Fatima di essere «profeti di sventura». Un papa che poneva poca attenzione alle richieste della Madonna.

La guerra fredda terminò nel 1991.

LA RIFLESSIONE SULL’INSISTENZA DELLA MADONNA DI DIFFONDERE IL 3° SEGRETO NEL 1960, FA CAPIRE CHE SI TRATTAVA DI SCONGIURARE UN DISASTRO UMANITARIO, SIGNIFICA CHE IL CONTENUTO DOVEVA ESSERE TERRIBILE E DOVEVA RIGUARDARE L’INTERA UMANITÀ. QUINDI, IL VERO 3° SEGRETO DI FATIMA È CATASTROFICO E NON È STATO ANCORA RIVELATO.

Il vero 3° Segreto contiene profezie gravissime sulla Chiesa e sulle sorti del mondo. È la stessa logica a suggerirlo, inoltre tramite il Cardinale Tedeschini nel 1962 inavvertitamente il messaggio arrivò a un giornalista e venne pubblicato.

Il secondo fatto riguarda un vero Papa, San Giovanni Paolo II. Durante il viaggio a Fulda in Germania nel 1980, un giornalista gli chiese notizie sul 3° Segreto e il motivo della mancata pubblicazione da parte della Chiesa nel 1960. Queste furono le parole del Papa Santo:

«Il segreto non è stato divulgato per il contenuto impressionante e per non animare la forza del comunismo mondiale a certe ingerenze, i miei predecessori preferirono una “relazione diplomatica” del Segreto. Inoltre, dovrebbe bastare ad ogni cristiano quanto segue: quando si legge (nel Segreto), che OCEANI INONDERANNO INTERI CONTINENTI, CHE GLI UOMINI VERRANNO TOLTI ALLA VITA, REPENTINAMENTE, DA UN MINUTO ALL’ALTRO, MILIONI E MILIONI… sapendo questo, non occorre davvero pretendere la pubblicazione del Segreto».

A questo punto il Papa, mostrando la Corona del Rosario, affermò:

«Ecco la medicina contro questo male. Pregate! Pregate! E non interrogate ulteriormente.  Tutto il resto domandatelo alla Madonna».

Successivamente fu posta al Pontefice un’ultima domanda circa il Segreto di Fatima, ovvero come andranno le cose nella Chiesa in futuro. Il Papa San Giovanni Paolo II rispose:

«Dobbiamo essere ben pronti e vicini a grandi prove e potranno essere ridotte con la vostra e nostra preghiera, ma NON POSSONO PIÙ ESSERE EVITATE, PERCHÉ UN VERO RINNOVAMENTO DELLA CHIESA POTRÀ AVVENIRE SOLO IN QUESTO MODO…».

La preoccupazione della Madre di Dio cresce di continuo per la sorte di miliardi di persone, noi possiamo fare molto con il Santo Rosario. Recitatelo con impegno, siate determinati e stabilite degli orari nella giornata, diversi anni fa ho indicato due orari per la recita comunitaria, anche se siamo in luoghi distanti ma vicinissimi spiritualmente perché io lo recito insieme ad ognuno di voi: le ore 16 e le ore 21.

Chi è impossibilitato in queste ore, lo può recitare in altre ore della giornata, ma è importante recitarlo, amare la Madonna e farla amare.

Moltissimi uomini e donne oggi sottovalutano i continui appelli della Madonna. Se Ella continua ad invitare alla preghiera urgente per la conversione dell’umanità, qualcosa di molto grave incombe sul mondo. Il coronavirus è solo il preludio di piani più pericolosi.

Quelli che ridono delle autentiche apparizioni avranno appena il tempo di disperarsi prima di soccombere, sopraffatti da quanto avverrà.

Le apparizioni della Madonna negli ultimi due secoli sono state molto importanti per richiamare l’umanità in determinati periodi di grande immoralità ed invitarla a rientrare in sé. Nessuno è ignoto a Dio, al contrario da ognuno Egli chiede preghiere e la Madonna appare per aiutare a realizzare il piano di Dio.

A Fatima la Madonna rivelò un unico Segreto diviso in tre parti e per questo si è sempre parlato di tre Segreti. I primi due segreti riguardano l’inferno e la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato, questa consacrazione non è mai stata fatta dai Papi che potevano oggettivamente farla ma non c’erano le condizioni per il rifiuto di molti Vescovi del mondo.

Questi Vescovi forse nell’inferno capiranno uno dei motivi della loro perdizione: il rifiuto di amare e pregare la Madonna e lì sapranno che Ella è veramente la Madre di Dio.

Il 13 giugno 1917 la Madonna fece vedere l’inferno per ricordare all’umanità la sua esistenza e richiamare i peccatori alla conversione. Questa è la descrizione di Suor Lucia sulla visione dell’inferno.

« … vidi un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio […]. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore».

Le apparizioni di Fatima sono state molto importanti e fruttuose, furono approvate nel 1930 ma ancora c’è molto da rivelare. Anche Papa Benedetto XVI ne accennò nel 2010 proprio a Fatima. Una precisazione è d’obbligo: il Vescovo vestito di bianco della profezia rivelata dalla Madonna nel 1917, era Papa Giovanni Paolo II. Altre interpretazioni non vengono da Dio.

Oggi 13 maggio, per tutti noi è importante consacrarci alla nostra Regina e Madre, perché «sotto la sua protezione e con il suo soccorso, per la sua Onnipotente intercessione, siamo fortificati nell’amore, nella speranza e nella carità».

La consacrazione che trovate più sotto è di estrema importanza.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Con Gesù e la guida della Madonna si superano le prove – 12 Maggio 2022 0

Con Gesù e la guida della Madonna si superano le prove – 12 Maggio 2022

Giovedì 12 maggio 2022

IV Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 13,16-20)

Chi accoglie colui che manderò, accoglie Me.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità Io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; Io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità Io vi dico: chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie colui che mi ha mandato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ieri abbiamo completato il capitolo 12 del Vangelo di San Giovanni in cui Gesù ribadiva che era stato inviato dal Padre: «Chi crede in Me, non crede in Me ma in Colui che mi ha mandato; chi vede Me, vede Colui che mi ha mandato». Una ripetizione di questa infinita Verità che doveva essere assimilata dagli Apostoli.

Oggi iniziamo la meditazione del capitolo 13 dello stesso Vangelo e fino al capitolo 17 troviamo i meravigliosi insegnamenti dati da Gesù nell’Ultima Cena. È il discorso più lungo tenuto da Gesù, in un incontro pieno di gioia, di tensione e di preoccupazione. Ad inquietarsi erano quelli che Lo amavano tranne Giuda il traditore.

Da oggi meditiamo le parole più importanti, sono come il testamento lasciato dal Signore. E tra le prime cose che dice, dopo avere ribadito che il Padre Lo aveva inviato nel mondo, precisa la missione e l’identità dei suoi discepoli: «Chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato».

Da questo deduciamo che l’apostolato che viene svolto dai cristiani, è efficace secondo la Fede con cui si compie. Non bastano le parole.

Da decenni circola una teoria nella Chiesa che sostiene di non fare proseliti, seguaci. Insensate e inconcepibili parole di non far convertire i peccatori al Cristianesimo, parole opposte nettamente al comando di Gesù dato agli Apostoli prima della sua Ascensione: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,16).

Da dove nasce un comando opposto a quello di Gesù di non convertire i pagani e gli atei?

Gesù ha provveduto e continua a suscitare predicatori per insegnare la sana dottrina cattolica e guidare tutti nella verità del cammino spirituale.

Per mezzo delle preghiere dei cattolici si ottengono incalcolabili conversioni dei peccatori in ogni parte del mondo, la Madonna utilizza le nostre preghiere, ed aiuta quanti meritano la conversione, la guarigione dalle malattie e la liberazione dai disturbi satanici.

Ogni preghiera recitata in qualsiasi luogo e momento, è una preghiera di intercessione e la Madonna la utilizza per guarire e salvare.

C’è una grande necessità di far conoscere Gesù e il Vangelo all’umanità carica di egoismo e orgoglio. Occorre il grande sostegno delle preghiere di molti credenti, quelle anime che hanno compreso la potentissima forza della preghiera recitata in ogni luogo, soprattutto nel silenzio della propria casa.

Ogni cristiano è chiamato ad imitare le buone opere di Gesù, ad agire come Lui.

Gesù è sempre vicino ai buoni che Lo adorano e pregano con fiducia.

Nel lungo discorso e nella spiegazione definitiva riguardo la sua Persona, Gesù nell’Ultima Cena compie un gesto straordinario e molto significativo: lava i piedi agli Apostoli. I Dodici erano già stati ordinati Sacerdoti, con questo il Vangelo precisa che lavò i piedi ai Sacerdoti che erano uomini. Non li lavò a nessun altro.

Senza voler discriminare le donne, infatti in questa circostanza non li lava neanche alla Donna biblica, sua Madre, la Donna perfetta e piena di Dio. Gesù ha portato parità di dignità tra uomo e donna, ognuno ha una grande missione nella Chiesa. Nell’ebraismo e nell’islamismo non c’è questa parità, solo il Cristianesimo dà dignità alla donna.

Il rito che compie Gesù nel lavare i piedi a uomini ben inferiori a Lui e creati da Lui che è Dio, è un atto di umiltà che sorprende tutti i suoi seguaci, ed è proprio questo suo annientamento a dirci che noi diventiamo grandi davanti a Dio nella misura del rinnegamento, dello svuotamento dell’amor proprio.

Questa è la lotta più forte che dobbiamo combattere e non è facile vincere l’egoismo, anzi è impossibile vincerlo da soli, senza Gesù.

Con Gesù e la guida della Madonna tutto diventa facile e possiamo raggiungere obiettivi spirituali elevati. Dipende da noi!

Lavare i piedi, cioè amare sempre, è una immagine che dobbiamo ricordare nei momenti di tensione con qualcuno o di ribellione interiore.

Non si tratta di subire passivamente oltraggi e falsità, ma di affrontarli con umiltà e amore. Il mondo odia, noi amiamo e perdoniamo.

La società è spinta ad odiare e ha perduto la morale perché rifiuta Dio, i potenti del mondo hanno intentato una lotta contro Dio con la produzione di film, telenovele e spettacoli immorali con contenuti blasfemi anche senza parlare di Dio.

L’avversione verso Gesù Cristo si favorisce anche senza parlare di Lui, con gli spettacoli depravati che sovvertono i principi morali.

La società è diventata immorale per gli spettacoli spazzatura trasmessi in tutto il mondo. È inconciliabile la Fede in Gesù con la visione di spettacoli dove domina la depravazione, di conseguenza si perde inevitabilmente il fervore e la preghiera diventa inutile. Quasi tutti poi non riescono più a pregare bene o non hanno più voglia di pregare e perdono molte Grazie.

Le televisioni di tutto il mondo hanno l’obiettivo tacito di pervertire l’umanità, progetto unitario conosciuto dai registi, dai sceneggiatori e da molti attori. Si trasmettono ovunque programmi immorali e pienamente contrari ai Comandamenti, al Vangelo di Gesù.

L’intento è di creare una società senza morale, quindi senza Dio! Un mondo di persone trasformate in bestie che si distruggono a vicenda, con il progetto insensato di voler eliminare l’impronta di Dio presente indelebilmente in ogni creatura umana.

La stessa idea dell’esistenza di Dio li innervosisce, è una reazione immediata e nervosa, causata dalle negatività demoniache presenti in loro.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it