Archivio Mensile: Maggio 2022

Satana odia e poi torturerà i cattivi e i suoi alleati – 11 Maggio 2022 0

Satana odia e poi torturerà i cattivi e i suoi alleati – 11 Maggio 2022

Mercoledì 11 maggio 2022

IV Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 12,44-50)

Io sono venuto nel mondo come Luce.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in Me, non crede in Me ma in Colui che mi ha mandato; chi vede Me, vede Colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come Luce, perché chiunque crede in Me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, Io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché Io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato Lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E Io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che Io dico, le dico così come il Padre le ha dette a Me». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tra i cristiani molti non osservano le parole di Gesù per debolezza e molti altri le rifiutano perché le considerano fastidiose. Gesù ha comprensione verso tutti e rimane sorpreso, anche deluso, da quanti ascoltano le sue parole e non le osservano perché contrastano con la loro mentalità. Pretendono da Gesù un suo adeguamento alla loro mentalità e non il contrario.

Questi però hanno meno malizia di quanti strumentalizzano il Nome di Gesù per i loro affari e Lo rifiutano nel cuore e nelle tenebre. Il loro rifiuto comporta conseguenze che al momento non affiorano ma si riveleranno nel tempo e saranno tremende.

«Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la Parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno».

Parlare del Giudizio di Dio sconcerta alcuni eppure avverrà, la rimozione non fa scomparire il Giudizio. Quel Giudizio contempla tutta la vita.

Per tutti ci sarà questo Giudizio dopo questa vita terrena, eppure non lo temono soprattutto quanti si adoperano con tante strategie e inganni nell’allontanare i cristiani da Gesù Cristo. Il metodo più malizioso è quello dell’insinuazione, una parola detta e non detta… ma lasciata intendere.

Con facilità quanti conoscono bene il Vangelo si accorgono delle manipolazioni, restano sconcertati per il nuovo linguaggio svuotato del soprannaturale e la predicazione nella Chiesa di un nuovo Cristo, diverso appunto da quello predicato dal vero Cristianesimo in duemila anni di storia.

È il momento più tragico per la Chiesa e il mondo, nessuno dei cattivi ne uscirà bene, comunque proprio quel Gesù Cristo perseguitato soprattutto da numerosi suoi seguaci, ricostituirà la sua Chiesa solamente con Ministri intensamente innamorati di Dio, distaccati dal potere politico e dalle affiliazioni alla Massoneria.

«Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna».

Sembra una assurdità ma Satana odia tremendamente quanti sono suoi alleati e obbediscono a lui per pervertire la società.

NEI DIAVOLI NON C’È AMORE, NON POSSONO SCAMBIARE AMORE NEANCHE TRA DI LORO E IL LORO TORMENTO ETERNO DIVENTA ODIO ESASPERATO VERSO TUTTI, SOPRATTUTTO VERSO QUANTI HANNO LA POSSIBILITÀ DI SALVARSI ETERNAMENTE ED INVECE TRADISCONO GESÙ!

I diavoli odiano soprattutto quelli che hanno avuto tanti modi e possibilità di salvarsi eternamente obbedendo a Dio e invece hanno odiato Dio, divenendo nemici e persecutori della Santa Chiesa, la vera Sposa di Cristo, ineffabile e mistica.

Molti personaggi di successo e di potere odiano Gesù ed esaltano i vizi per rendere l’umanità -a cominciare dai giovani- un immondezzaio di rifiuti. Questi personaggi compariranno davanti a Dio per il Giudizio e solo allora malediranno la loro stessa esistenza, bestemmieranno eternamente soprattutto per quanto hanno compiuto di Male. Adesso ridono… e si divertono…

Chi sarà il loro accusatore? Satana, colui che avevano servito in vita anche indirettamente.

La Chiesa si trova nella fase più tragica della sua storia, ma Gesù la salverà e lo ha promesso. «Le porte degli inferi non prevarranno contro di Essa» (Mt 16,18). Nel Catechismo del 1992 troviamo una chiara spiegazione della Passione che dovrà vivere l’unica Chiesa di Dio e adesso ci troviamo all’interno di questa tremenda purificazione. Siamo in piena Apocalisse!

Tanti avvenimenti illogici e paradossali avvengono nella Chiesa, gli atei e gli anticlericali gioiscono nel vedere come proprio gli uomini di Chiesa stanno picconando le colonne del Bernini fino a quando il colonnato cadrà tragicamente sopra di essi.

Dove cercheranno di nascondersi quando Dio chiederà conto delle loro opere? Si rifugeranno nell’inferno, lì si getteranno nel Giudizio di Dio.

La situazione drammatica in cui naviga la Chiesa è forse ignorata o minimizzata da molti cattolici, non se ne rendono conto per la debole Fede che posseggono. Sono motivati dall’emozione e dalla simpatia verso chi predica parole nuove e opposte a quelle del Vangelo.

Questi cattolici non se ne curano e sono loro stessi ad «assolvere» i predicatori di falsità e gli impostori che governano e diffondono eresie.

«Io sono venuto nel mondo come Luce, perché chiunque crede in Me non rimanga nelle tenebre». Rimane nelle tenebre chi sceglie di non avvicinarsi alla Luce di Dio, sublima più di tutto l’ambizione del potere, della carriera in cambio di trenta denari e diventa servo del Male.

È intensa e ripetuta la spiegazione di Gesù sul suo essere Inviato dal Padre, infinitamente superiore agli altri profeti che insegnavano dottrine umane e strane. Anche oggi avviene lo stesso. Gesù parlava con le parole del Padre, questa era la grande rivelazione che divideva gli ebrei e la maggioranza non accettava Lui né la rivelazione sul Padre, infatti per gli ebrei esiste un solo Dio. In pochi credevano e seguivano Gesù.

Dobbiamo dirigere la nostra vita verso le cose sante e valutare l’inutilità spirituale dei piaceri effimeri: dipende dalle scelte di vita l’aumento o la diminuzione della nostra Fede. Oggi ai cattolici viene richiesta una Fede robusta per rimanere forti dinanzi alle tempeste delle eresie e professare ovunque e sempre che Gesù Cristo è il Figlio di Dio.

Gesù è la Luce Divina e chi vive in Lui vede la realtà con occhi nuovi.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Satana odia e poi torturerà i cattivi e i suoi alleati

I modernisti perdono la Fede, nei seguaci di Gesù aumenta – 10 Maggio 2022 0

I modernisti perdono la Fede, nei seguaci di Gesù aumenta – 10 Maggio 2022

Martedì 10 maggio 2022

IV Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 10,22-30)

Io e il Padre siamo una cosa sola.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel Tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se Tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che Io compio nel Nome del Padre mio, queste danno testimonianza di Me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e Io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù fa una netta distinzione tra coloro che fanno parte della sua schiera da quanti invece si rifiutano di esserlo e non Lo seguono, anche se compiono o partecipano ai riti liturgici che vengono fatti nel suo Nome. «Non fate parte delle mie pecore».

Gesù si rivolge a quanti strumentalizzano la sua Persona e parlano nel suo Nome ma nel cuore hanno tanto odio e avversità contro Dio. Questo spiega che è possibile la presenza nella Chiesa di numerosi Vescovi e Sacerdoti senza più Fede in Gesù a causa del distacco dalla preghiera, dal rifiuto di seguire il vero Magistero e di osservare i Comandamenti.

Sono apostati con il cuore vuoto di Dio, pieni di vanagloria e orgoglio nel mostrarsi uomini di Dio per ottenere determinati vantaggi.

L’ipocrisia presente dove si è perduta la Fede in Gesù Cristo si manifesta nonostante un intensificato controllo di gesti e parole, ma emerge sempre la verità dell’assenza di Dio. Non solo lo sguardo cupo o falsamente allegro, ciò che colpisce i buoni cattolici è l’emanazione di negatività malefiche da parte di quanti dissimulano e falsamente si mostrano devoti di Gesù, mentre sono solamente «sepolcri imbiancati» (Mt 23,27).

Quelli senza Dio non si curano affatto del suo Giudizio e delle punizioni eterne che inevitabilmente riceveranno e che forse non patiscono in questa vita ma di sicuro nell’aldilà, mentre i veri credenti in Dio si mantengono fedeli anche nelle prove e nelle sofferenze causate dai cattivi.

«Non fate parte delle mie pecore». È un’affermazione diretta, non c’è diplomazia che tenga, Gesù conosce bene i cuori dei suoi traditori.

È semplice distinguere chi predica Gesù nella verità da chi Lo strumentalizza, sono le opere e le parole a testimoniarlo, anche quando sono astutamente velate.

I traditori di Gesù hanno l’intelletto oscurato e non riescono più a cercare Dio perché non avvertono assolutamente la sua presenza, anche se in passato la Fede l’avevano, ma oggi essi sono indifferenti a Gesù per il loro scivolamento verso il baratro dove c’è condensata tenebra e non si vede minimamente più la Luce.

Sono talmente ricoperti della scoria dei peccati da non riuscire ad avere la benché minima capacità e voglia di cercare e adorare Gesù Cristo. La loro sarà una fine dannata e disonorevole per l’eternità. Tutti i loro conoscenti lo sapranno dopo il Giudizio di Dio, anche se qui adesso si ricoprono di abiti sacri e ostentano un servizio alla Chiesa che in realtà è indisciplina e disubbidienza a Dio.

Per la dimenticanza di Dio e delle sue Leggi, finiscono per sperperare i doni ricevuti nel Battesimo e la loro Fede non c’è più, sono ipocriti.

Non possono fare parte delle sue pecore per l’abbandono della Fede in Cristo, parlandone come un semplice profeta e non il Figlio di Dio. Questa è l’apostasia che colpirà grande parte della gerarchia annunciata dalla Vergine Santa nel 3° Segreto di Fatima.

L’apostasia allontana drasticamente dal Vangelo e non c’è più alcun interesse verso Dio e le cose di Dio, fino a sentirsi nemico del Vangelo, c’è anche il rifiuto di inginocchiarsi dinanzi all’Eucaristia. Da diversi decenni si è diffusa la pratica modernista di ignorare l’Eucaristia.

Il cuore si è rivolto altrove, verso dove si facilita la carriera e il potere e si adora il Male anche se alcuni non lo fanno intenzionalmente, comunque l’esistenza di Dio diventa insopportabile nella mente e nel cuore perché la presenza dei diavoli infondono avversione al sacro, e agiscono contro la Verità nei modi più malvagi.

Si possono ascoltare teorie moderniste durante un ritiro o in una omelia che presenta insidiose e pericolose aperture relativiste e si introducono eresie con parole dolci, come la non esistenza del peccato o addirittura il valore del peccato che diventa un Bene in quanto si deve necessariamente praticare per farne esperienza. Per questo l’immoralità nella Chiesa straripa.

Il relativista è un dissacratore di ogni valore assoluto, è un soldato di Satana e mina la nostra Fede nelle sue fondamenta.

Tanti cattolici sono colpiti da questi insegnamenti modernisti e non ci fanno caso per la mancata conoscenza della sana dottrina, sono ammaestramenti subdoli che diventano una spinta al tradimento di Gesù. I cattolici che ascoltano cadono nella trappola e crollano di seguito le loro sante devozioni.

Lentamente perdono la fiducia e anche la stima verso Gesù, fino a ritrovarsi spogliati di ogni minimo sentimento spirituale e allora sono in grado di accogliere ogni novità teologica eretica e anche chi la pronuncia pur essendo un apostata.

Questo scivolamento è diverso dal peccato che commette il cristiano per debolezza e fa parte della vita umana, ma il cristiano rimane forte nella Fede e con amore segue Gesù. Il cammino del cristiano coerente è più impegnativo e per questo riceve protezioni, Grazie, aiuti nei momenti terribili.

I modernisti al contrario non meritano nulla da Dio perché diventati avversari, si considerano appagati sotto i peccati scelti da loro e saranno i loro peccati a schiacciarli improvvisamente.

I modernisti non ascoltano più la voce del Signore e seguono un’altra voce che li conduce inevitabilmente alla rovina eterna. I loro sorrisini modernisti e le alleanze contro Gesù diventeranno smorfie di dolore eterno.

Il cristiano coerente cade nel peccato e si rialza con il pentimento e la Confessione, non perde la Fede e sa che Gesù lo ama sempre!

«Le mie pecore ascoltano la mia voce e Io le conosco ed esse mi seguono».

Noi ascoltiamo la voce di Gesù ogni volta che obbediamo al suo Vangelo, preghiamo, osserviamo i Comandamenti, compiamo opere buone, resistiamo alle tentazioni, Lo adoriamo con convinzione, ci lasciamo guidare dalla Vergine Santa.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La voce di Gesù infonde pace e gioia – 09 Maggio 2022 0

La voce di Gesù infonde pace e gioia – 09 Maggio 2022

Lunedì 9 maggio 2022

IV Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 10,1-10)

Io sono la porta delle pecore.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

«In quel tempo Gesù disse: In verità, in verità Io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità Io vi dico: Io sono la Porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di Me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la Porta: se uno entra attraverso di Me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù ci conosce perfettamente e ci chiama per nome, come quando chiamò Maria Maddalena che Lo aveva scambiato per il giardiniere davanti al sepolcro. «Maria». E lei piena di amore per il suo Salvatore Lo riconobbe immediatamente: «Rabbunì». Maestro!

Gesù ci conosce e ci chiama per nome ma ascoltano la sua inconfondibile voce solo quelli che Lo amano. È il Piccolo Gregge della Madonna.

La Beata Vergine chiamò Ovile Santo la Chiesa nella prima apparizione a Bruno Cornacchiola avvenuta il 12 aprile 1947, quando lui stava progettando di uccidere Papa Pio XII: «SONO COLEI CHE SONO NELLA TRINITÀ DIVINA. SONO LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE. TU MI PERSEGUITI; ORA BASTA! TORNA NELL’OVILE SANTO, CORTE CELESTE IN TERRA».

In questa apparizione la Vergine Santa parlò anche di questi tempi:«Molti dei miei figli Sacerdoti si spoglieranno nello spirito, internamente, e nel corpo, esternamente, cioè gettando i segni esterni sacerdotali. Le eresie aumenteranno. Gli errori entreranno nel cuore dei figli della Chiesa. Vi saranno confusioni spirituali, vi saranno confusioni dottrinali, vi saranno scandali, vi saranno lotte nella stessa Chiesa, interne ed esterne. Pregate e fate penitenza. Amatevi e perdonatevi. Questa è l’azione vera, lucente, piena di Carità. È la più bella penitenza. La più efficace penitenza è l’Amore».

Il cammino di Fede che stiamo compiendo deve guidarci a saper accogliere tutte le voci con amore, perdono e simpatia. Ogni voce corrisponde a una persona umana, una persona con cui andiamo d’accordo oppure è presente un disaccordo per le discordie avvenute in passato e che magari continuano a ripetersi. Noi dobbiamo perdonare almeno nel cuore e amare sempre.

Noi come cristiani dobbiamo abituarci a saper accogliere ogni voce, senza provare antipatia o irritazione per chi non ci ama!

Nella parabola che narra Gesù, troviamo il guardiano rassicurante per le pecore, egli le chiama ed esse lo seguono con piena fiducia.

Le pecore riconoscono la voce del guardiano e lo seguono perché si fidano di lui, egli procura il cibo e le accompagna al pascolo, le protegge dai pericoli.

LA VOCE DELLE PERSONE CINCERAMENTE BUONE È RASSICURANTE, INFONDE PACE, SICUREZZA, BONTÀ, GIOIA, AFFETTO.

L’esercizio da ripetere ogni giorno è di pregare innanzitutto per chi ci ha fatto del male, e riflettere che da Gesù si ottiene il perdono per i peccati commessi, quindi è un obbligo morale saper perdonare la persona che ci ha fatto del male.

Quando si riesce per mezzo di molta preghiera a perdonare gli altri, le loro voci poi non risultano più fastidiose, non c’è più avversità.

La riflessione giornaliera sull’importanza di amare tutti indistintamente e di trovare i modi  adeguati per riparare errori o cercare il perdono della persona che si è offesa, è indispensabile per liberare il cuore da ogni residuo di avversità verso qualcuno. Altrimenti ascoltando una voce avversa si reagisce sempre con fastidio, rancore e odio.

Le rinunce, il digiuno, le penitenze servono a riparare il male commesso, a sanare le conseguenze che i peccati causano nell’anima e più profonda è la riparazione, più l’anima ritorna ad essere bella, pura, apprezzata da Dio.

L’anima in questi tempi rimane trascurata dalle persone, è invece la parte più importante di ogni essere umano.

È l’anima ad essere il principio di attività del corpo, togli l’anima e il corpo si sgonfia.

La cura dell’anima è essenziale per il cristiano in cammino, impegnato a seguire la voce del Signore per non smarrirsi in questa giungla dove emergono straordinariamente i più spietati, i selvaggi senza amore, i violenti che schiacciano i più deboli.

In questo Tempo pasquale la liturgia ci presenza il Vangelo di Giovanni per aiutarci a capire come deve essere il nostro incontro con Gesù. La settimana scorsa abbiamo meditato il miracolo del cieco diventato vedente, oggi Gesù inizia a rivelare se stesso e cosa bisogna fare per fare parte del suo Regno, entrando dalla Porta che è Lui.

Chiama ad un incontro personale e riconoscono la sua voce quanti amano sinceramente Gesù, quelli che arrivano a combattere l’orgoglio, le convinzioni sbagliate, le cattive abitudini per farsi «piccoli» ed entrare dalla Porta della salvezza eterna e della pace già in questa vita.

Il modo per riconoscere questa Porta è l’ascolto della voce del Signore. Dobbiamo capire che il silenzio è determinante per il cammino di Fede.

Molte voci si ascoltano ogni giorno e da tantissime parti, i buoni riescono a distinguere la voce che salva l’anima e il corpo ed è quella di Gesù, voce che Lui fa sentire anche attraverso i predicatori della Verità. Questa voce bisogna cercare e seguire per non sbagliare strada e il fine della vita.

È una voce soave e spesso appare esigente, ma è esigente per quanti non hanno mai fatto rinunce, digiuni e penitenze per rialzarsi.

I buoni riconoscono la voce di Gesù e la distinguono con facilità dalle voci ingannatrici anche se zuccherose e lusingatrici dei mentitori.

«Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Gesù vuole parlare soprattutto tramite i Sacerdoti e avviene di solito quando chiedete consigli spirituali e anche nella Confessione. Fate però molta attenzione alle parole che ascoltate, devono essere insegnamenti del Vangelo senza alcuna modifica e chi parla deve esprimere amore e verità in tutto ciò che è. Deve diffondere pace non solo con le parole ma dalla stessa persona, già con la sola sua presenza.

Senza giudicare nessuno, ricercate quei Sacerdoti che servono fedelmente Gesù e la Madonna per ricevere tutto il Bene che vi necessita.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Dal Trono di Pompei la Regina elargisce continue Grazie – 8 Maggio 2022 0

Dal Trono di Pompei la Regina elargisce continue Grazie – 8 Maggio 2022

Domenica 8 maggio 2022

IV DOMENICA DI PASQUA

+ VANGELO (Gv 10,27-30)

Alle mie pecore Io do la vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Poche parole racchiudono Verità da conoscere e approfondire con grande interesse. È l’interesse per la Parola di Dio a contraddistinguere i veri seguaci cristiani da quelli superficiali. L’interesse indica una particolare attrazione verso qualcosa o qualcuno, quello spirituale è il più importante e santifica chi vuole conoscere Gesù.

In tutte le cose utili bisogna trovare un interesse particolare, inteso come coinvolgimento e attrattiva, per il valore della persona o di un oggetto. Il distacco manifestato da molti cristiani da Gesù e dal Vangelo, manifesta la mancanza di interesse, quindi, il loro rifiuto.

Ciò che si ama veramente si segue con molta attenzione, si conosce profondamente, si obbedisce a colui che ha autorità.

Gesù oggi inizia con queste parole: «Le mie pecore ascolta­no la mia voce». L’ascolto è il primo atteggiamento che si deve manifestare quando bisogna stabilire un dialogo con Dio, nella preghiera non si deve solo parlare o chiedere, davanti a Dio è più vantaggioso ascoltare.

Quando si ascolta con interesse qualcuno significa dirgli: tu sei importante, meriti tutta la mia attenzione. Questa considerazione però ci lascia amareggiati considerando il poco ascolto che l’umanità presta a Dio. Anche tra i cristiani non va meglio.

Questo dato indica che oggi Dio interessa poco, o forse interessa solo quando c’è un bisogno urgente e grave, così ci si ricorda della sua esistenza.

Agiscono in questo modo molti cristiani e si scoraggiano quando cercano di pregare ma con difficoltà e non riescono ad entrare nella preghiera. Per pregare bene è indispensabile stabilire un contatto spirituale, ma se non si è esperti e non si riesce ad aprire il cuore, non c’è gioia e tutto diventa pesante.

In questa società crudele e divoratrice dei valori umani, l’ascolto di Dio sta scomparendo, ed è pressoché assente un servizio importante e di estrema delicatezza che è l’ascolto degli altri. Neanche tra familiari c’è la capacità di ascoltare l’altro, e molti arrivano ad ascoltare solo dopo molti fallimenti o iniziative sbagliate.

Lo stesso avviene con Gesù: Lui parla da duemila anni ma l’uomo prima di ascoltarLo deve compiere molti errori e sbattere la testa!

L’aspetto incredibile è che Gesù ci dona quanto è indispensabile per la nostra realizzazione, per vivere sempre nella gioia e nella pace interiore, nonostante le dure prove della vita. Tutto possiamo superare insieme a Gesù, mentre l’uomo da solo può raggiungere gratificazioni umane che durano poco e non danno mai la vera felicità.

Dovremmo restare ad ascoltare Gesù ogni giorno con grande premura, invece si corre, corre, corre, e per Lui non c’è mai tempo per andarLo a trovare giornalmente davanti al Tabernacolo e ringraziarLo. Niente e nessuno potrà mai darci quanto ci dona Gesù in un istante!

Per arrivare ad ascoltare Gesù dobbiamo convincerci che Lui è l’unico che merita di essere ascoltato. Approfondiamo questo importante aspetto. Non solamente il Vangelo ma la storia di duemila anni di Cristianesimo ci dicono che il Signore ha compiuto miliardi di miracoli e che Lui è in modo assoluto Dio.

Un Dio Amore che può tutto, interessato ad ognuno di noi come mai nessuno ha fatto e ha sempre il desiderio di aiutarci e renderci felici.

Non aggiungo tantissime Verità che conosciamo dal Vangelo, e tutto ci dice che Gesù è veramente l’unico a meritare il nostro ascolto insieme all’obbedienza. Gli uomini dobbiamo ascoltarli, almeno nelle cose giuste e moralmente sane, ma a Gesù dobbiamo obbedienza e per non sbagliare è opportuno conoscere i Comandamenti.

Quando preghiamo, noi ascoltiamo Dio, molto spesso però la sua voce non la percepiamo per il disordine esistenziale che ci avvolge, per il poco interesse che prestiamo alla preghiera stessa. Pregare è parlare con Gesù e la Madonna, le Loro risposte forse non arrivano subito, ma se facciamo silenzio, riusciamo ad ascoltare le ispirazioni sottili e sicure.

Le ascoltiamo anche quando operiamo bene e pratichiamo le virtù, queste buone opere sono preghiera e sarà facile ottenere quanto chiediamo.

Gesù ha dato la sua Vita per ognuno di noi, noi siamo chiamati a mettere la nostra vita nella sua Volontà e nel suo Cuore!

Oggi si recita la supplica alla Regina del Santo Rosario di Pompei alle 12 o in altre ore se impossibilitati.

Al Santuario di Pompei sono legatissimo per diverse ragioni: innanzitutto per il trasporto interiore che avverto da tanti anni e quando vivevo nei conventi nel Centro Italia mi recavo spesso lì a pregare e rimanevo a contemplare l’immagine impressa sul miracoloso quadro. È un’immagine che conquista e rapisce il cuore, infatti si rimane a contemplare senza più accorgersi delle ore che trascorrono.

Dopo la mia ordinazione sacerdotale che avvenne l’8 dicembre 1996, l’indomani mattina ho celebrato  la prima Santa Messa nel Santuario di Pompei.

Quello di Pompei è un Santuario inesprimibile per la potentissima presenza della Madonna, non si riesce a spiegare adeguatamente cosa avviene al suo interno. Miracoli straordinari e Grazie ininterrotte la Madonna le elargisce dal suo trono di Regina. Lo diciamo nella supplica:

«Dal Trono di clemenza,

dove siedi Regina,

volgi, o Maria,

il tuo sguardo pietoso

su di noi, sulle nostre famiglie,

sull’Italia, sull’Europa, sul mondo».

La supplica alla Regina del Santo Rosario si recita oggi e la prima domenica di ottobre. Quando si recita si avverte un senso di pace, anche se non sono importanti solo le parole, è l’amore sincero e puro alla Madonna a trasformare una preghiera in una inappellabile richiesta, a cui Lei non dice mai no per la Fede che vi trova, per l’amore presente nella recita della preghiera.

In questi tempi molti teologi sono stati astuti a minimizzare la figura della Madonna e ad ignorare le ricorrenze a Lei dedicate.

Se avessero Fede e anche devozione alla Madonna, reciterebbero con premura la Supplica che converte e guarisce da malattie, libera da negatività demoniache pericolose. Invece nei seminari, nelle omelie, nelle catechesi diocesane non si parla quasi più della Madonna per non dispiacere quanti esercitano un forte e minaccioso potere nella Chiesa e obbligano l’eliminazione della devozione alla Santissima Vergine.

La Madonna risponde con il suo ineffabile Amore e allo stesso tempo piange per tutti coloro che tradiscono Gesù e scelgono l’inferno.

L’avvocato Bartolo Longo diventato devotissimo della Madonna edificò tantissime strutture per l’accoglienza degli orfani e di tante categorie di persone disagiate, favorendo la ricostruzione di Pompei con la nuova città divenuta meta di incalcolabili persone che vi si recano per pregare dinanzi il miracoloso quadro.

Sono milioni le Grazie donate dalla Madonna in questo Santuario e in ogni parte del mondo dove viene invocata come potentissima Regina dell’Universo. Ad ogni Corona del Santo Rosario che viene recitata, anche senza intenderlo, ognuno si unisce alla Regina vittoriosa di Pompei su tutti i nemici di Gesù e dei suoi autentici seguaci.

Recitando il Santo Rosario invochiamo implicitamente la Madonna di Pompei seduta sul Trono quale Corredentrice e Mediatrice Onnipotente per Grazia.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Senza Gesù da chi andremo? Solo Lui ci dona la vittoria – 07 Maggio 2022 0

Senza Gesù da chi andremo? Solo Lui ci dona la vittoria – 07 Maggio 2022

Sabato 7 maggio 2022

III Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 6,60-69)

Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’Uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che Io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che Lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a Me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con Lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu sei il Santo di Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questo brano del Vangelo ci spiega la difficoltà che incontrano i Sacerdoti nell’annunciare gli insegnamenti di Gesù. Non è tanto un problema di comunicazione, quanto il contenuto del messaggio da diffondere. I veri seguaci del Signore però sono sereni e annunciano il Vangelo così come vuole Gesù, senza annacquarlo né trasformarlo ed è per questo che risulta indigesto ai tiepidi.

Molti tiepidi, infatti, preferiscono andare in quelle Chiese dove si predica un Vangelo modernista o alla moda e senza il soprannaturale… Ma questi non sono cattolici, pur andando nelle Chiese non sono riconosciuti da Gesù, né lo sono quei Vescovi e Sacerdoti che seguono ed insegnano novità dottrinali.

«Non vi conosco, non so di dove siete» (Lc 13,25). Gesù lo dirà ai Pastori che predicano il loro vangelo profano e non il Vangelo della Tradizione!

Nel Vangelo annunciato da Gesù c’è un messaggio esigente che rende veramente liberi, e non c’è una sola contraddizione. Chi lo legge con Fede avverte una elevazione spirituale, interiore e gioiosa, ed è la risposta di Gesù a quanti Lo adorano.

IL LINGUAGGIO DI GESÙ È PERFETTO, INFINITAMENTE EQUILIBRATO, ATTUALE, SEMPLICE, VERITIERO, ESIGENTE E GIUSTO. CHIEDE MOLTO PER DARE DI PIÙ!

I Sacerdoti che predicano come vuole Gesù sono considerati antichi da molti cattolici di questa società iniqua, in realtà sono questi diffamatori cattolici a vivere contro Gesù e in una modernità teologica che non viene da Gesù perché inventata dai teologi grondanti pure di protestantesimo e senza Dio, senza più Fede nel soprannaturale.

Questi cattolici senza Fede offendono i coerenti e si allontanano anche dai Parroci ancora spirituali, e dove se ne vanno? Verso la perdizione!

È facile avere «successo» profano quando non si predica il Vangelo di Gesù e si tace sui peccati, sulle immoralità e non si richiamano i peccatori a cambiare vita. Gesù ripete ai Sacerdoti di predicare tutta la Verità con grande amore e misericordia, allargando le braccia come il padre del figliol prodigo senza giudicare il passato del peccatore.

Quando il peccatore si pente diventa una persona nuova, speciale, corretta, molto gradita a Gesù e protetta con grande amore dalla Madonna.

Un esempio della sacralità del Vangelo sono le persecuzioni subite dall’unica Chiesa di Gesù in questi duemila anni. Oggi tutti i nemici di Gesù si sono coalizzati contro la Chiesa Cattolica.

Tutte le religioni e gli alti gradi delle società segrete, fino ai testimoni di Geova, gli atei e gli anticlericali, i buddisti, tutte le altre comunità cristiane, tutti insieme, quindi, HANNO SANCITO UNA TACITA ALLEANZA CONTRO LA CHIESA CATTOLICA.

Soprattutto negli ultimi decenni sono numerosi i nuovi aderenti alle società segrete nate per smembrare la Chiesa dall’interno, per trasformare la società e portarla all’adorazione di Satana. È sotto gli occhi di quanti hanno discernimento e in maniera obiettiva constatano ALLEANZE TRASVERSALI TRA MONDI DISTANTI SE NON OPPOSTI.

Chi ha lo Spirito di Dio non perseguita, non è cattivo, non odia, non manipola i fatti perché non mente, ma ama, perdona ed aiuta.

Questo santo comportamento non è quasi più praticato, l’inganno e la doppiezza dominano in ogni luogo di potere e non ci sorprende più nulla.

Il fine non può giustificare i mezzi, mai, e bisogna possedere grande onestà intellettuale per capire la centralità del bene comune.

L’onestà non riguarda solo la corruzione, la vera onestà nasce nella mente e poi nel cuore degli incorruttibili. È più importante l’onestà della mente, dei pensieri, la purezza di quanto viene pensato per il bene personale e dei cittadini. Se uno è onesto nei pensieri, ancora di più lo è nella vita!

L’autenticità dei veri cristiani incontra sempre difficoltà a causa dell’invidia e della reazione frenetica dei cattivi, privi dello Spirito di Dio.

Portare Dio agli uomini: è questa la missione essenziale del Sacerdote, missione che il Ministro sacro è reso capace di realizzare perché egli, che viene scelto da Dio, è stato trasformato in un Altro Cristo, e deve vivere con Lui e per Lui, senza più ricercare neanche una minima distrazione mondana.

I Sacerdoti fedeli a Dio annunciano in ogni circostanza il Vangelo nella Verità. Qualche parrocchiano si allontanerà, altri diranno che il linguaggio della predicazione è esigente, ma questo vuole Gesù. Così faceva Lui e lasciava liberi quelli che si allontanavano da Lui, non meritavano le sue Grazie e perdevano la salvezza eterna. Questo dicevano i tiepidi contro Gesù.

I giusti invece ripetono con Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna».

Il cammino cristiano è impegnativo ma rende felici, gioiosi e porta la vera pace. Nessuna religione dona ai seguaci quello che dona il Cristianesimo.

Gesù dona sempre cento volte tanto a quanti Lo seguono con amore e docilità.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il valore infinito della Santa Messa – 06 Maggio 2022 0

Il valore infinito della Santa Messa – 06 Maggio 2022

Venerdì 6 maggio 2022

III Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 6,52-59)

La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può Costui darci la sua Carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità Io vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo Sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue rimane in Me e Io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato Me e Io vivo per il Padre, così anche colui che mangia Me vivrà per Me. Questo è il Pane disceso dal Cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo Pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Come ai tempi di Gesù, quando i giudei rimanevano sbalorditi ascoltando le sue parole, lo stesso oggi molti rimangono increduli (anche Vescovi e Sacerdoti) quando si parla dell’Eucaristia e non accettano la presenza vera, reale e sostanziale di Cristo, Figlio di Dio.

La ragione da sola non raggiunge il mistero, semmai crede il contrario di quanto continua a ripeterci il Signore in questi giorni.

Molti cattolici rimangono indifferenti davanti all’Eucaristia, numerosi Parroci non ritengono indispensabile ed urgente lasciare le Chiese aperte per molte ore del giorno, per permettere a milioni di credenti di pregare Dio e ottenere grandi aiuti dall’Onnipotente.

UN AMMALATO GRAVE CHE RICONOSCE IL RIMEDIO IN UNA MEDICINA E NON PRENDE LA MEDICINA, È UNO STUPIDO O VUOLE RIMANERE AMMALATO CON TANTE CONSEGUENZE DANNOSE.

Oltre alle indicazioni di ieri riguardo l’adorazione a Gesù presente nel Tabernacolo quando si entra in Chiesa, c’è da considerare la poca devozione mostrata da numerosi celebranti durante la Santa Messa e questo non aiuta la Fede dei presenti.

L’amore a Gesù è veramente sincero se viene vissuto soprattutto durante il Sacrificio Eucaristico della Santa Messa. Questo spinge ad avere grande attenzione e rispetto per quanto avviene sull’altare.

La Santa Messa non è una preghiera come le altre, non è solo un ricordo dell’Ultima Cena, è lo stesso Sacrificio del Calvario.

Gesù nella Santa Messa continua ad offrire la sofferenza del Calvario, ma sull’altare non soffre più. La Chiesa afferma da sempre che la Messa è lo stesso Sacrificio che si è compiuto sul Calvario, ma con la differenza che sul Calvario Gesù ha sofferto in modo cruento, adesso sull’altare si rinnova realmente il Sacrificio ma incruento, senza spargimento di Sangue.

È LA STESSA PASSIONE DI CRISTO CHE VIENE PERPETUATA.

È COMMOVENTE IL FATTO CHE GESÙ RENDE OGNUNO DI NOI CONTEMPORANEO AI SUOI DOLORI E ALLA SUA PASSIONE, COSÌ NELLA SANTA MESSA È POSSIBILE PARTECIPARE CON GLI OCCHI DELLA FEDE, ALLA SUA CROCIFISSIONE.

Nella Santa Messa anche se Gesù non soffre, rivive la sua Passione ma beata, perché è Risorto e vive nella Gloria eterna.

Sia i Sacerdoti che i laici mostrano di avere Fede nell’Eucaristia se l’adorano con sincera partecipazione e si genuflettono, l’atteggiamento che indica adorazione e riverenza a Dio. La genuflessione qualcuno la compie solo in presenza di altre persone e invece non se ne cura se non c’è nessuno, ma Gesù Cristo vede tutto, anche lì dove addirittura si trova in forma sacramentale nel Tabernacolo!

Nel Vangelo Gesù spiega chiaramente la verità dell’Eucaristia, e i Consacrati che non credono più nel mistero, danneggiano milioni di cattolici.

La progressiva lontananza dalla preghiera e, soprattutto, dalla Volontà di Dio, spegne la Fede, paralizza la vita spirituale, indebolisce le virtù e consuma il fervore. Si può anche andare a Messa e recitare delle preghiere, ma con quale Fede?

Questo avviso che sto lanciando è importante e vi invito a riflettere ponderatamente sulla sana dottrina cattolica che non bisogna assolutamente tradire per non tradire Gesù Cristo. Il criterio per la fedeltà al Signore non è quello di seguire chi vi sta simpatico o chi annuncia di difendere la Chiesa ma le sue opere sono subdole e contraddittorie, desideroso solo di ingannare per ricevere venerazione.

DOVETE SEGUIRE CHI È COERENTE A GESÙ E AL SUO VANGELO FINO ALLA PIÙ PICCOLA FIBRA.

SE QUALCHE SACERDOTE ATTIRA A SÉ I CATTOLICI E NON LI PORTA A GESÙ, QUINDI SOFFRE DI DELIRIO DI ONNIPOTENZA, VIVE UN OCCULTO ANTAGONISMO CON GESÙ, NEL SUO DISTURBO DI PERSONALITÀ SI ILLUDE DI ESSERE LUI GESÙ. C’È UN VIOLENTO CONTRASTO TRA CIÒ CHE È INTERIORMENTE E QUELLO CHE PREDICA. STATE MOLTO ATTENTI, LA LINEA DI DEMARCAZIONE È MOLTO SOTTILE.

Scrive San Paolo: «Orbene, se anche noi stessi o un Angelo dal cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!» (Gal 1,8).

Chi cade nell’anàtema è un maledetto da Dio! Diventa un ingannatore e vive nella follia chi esercita un’autorità ecclesiale se davanti a Dio è maledetto e somigliante ai demoni. Però attenzione, questo può avvenire anche a chi è fedele a Gesù ma attira le persone a sé, elevandosi delirante su un piedistallo nella ricerca ansimante di adorazione.

È Gesù a darci la capacità di comprendere il Bene e il Male, ma dobbiamo evitare le opinioni infondate e le simpatie umane. Non lasciamoci ingannare dalle parole a difesa della Chiesa, prima di ogni altra cosa occorre verificare la COERENZA INCESSANTE E LE BUONE OPERE COMPIUTE ININTERROTTAMENTE. Chi opera perennemente così è un vero seguace di Gesù.  La Verità si riconosce con l’aiuto dello Spirito Santo.

Quanti problemi si superano adorando l’Eucaristia? Le malattie che scompaiono? Le negatività sataniche che si annullano e la vittoria sui diavoli?

Visitate ogni giorno Gesù Eucaristia, anche per dieci minuti e in qualsiasi ora. Certo dove si trovano Chiese aperte… Voi andate e Gesù vi aiuterà.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il valore incommensurabile dell’Eucaristia – 05 Maggio 2022 0

Il valore incommensurabile dell’Eucaristia – 05 Maggio 2022

Giovedì 5 maggio 2022

III Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 6,44-51)

Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a Me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei Profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da Lui, viene a Me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo Colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità Io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il Pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il Pane che discende dal Cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù inizia a preannunciare il dono dell’Eucaristia, il miracolo dei miracoli, la più meravigliosa «invenzione» di Dio. La ragione di questo dono elargitoci dal Signore la spiega Lui e serve per la nostra santificazione.

Egli così ci ha mostrato un Amore infinito, nell’Eucaristia ci dice di continuo che ci ama senza limiti, e rimane nei Tabernacoli del mondo per donarci quanto chiediamo di buono e di santificante. Gesù è presente in modo sacramentale nell’Eucaristia, in Corpo, Anima, Sangue e Divinità.

Le parole di Gesù rimanevano incomprensibili alla folla, nessuno poteva immaginare fin dove si sarebbe spinto il Figlio di Dio, come tutti ancora non potevano capire il suo Amore infinito fino a lasciarsi crocifiggere per riparare i peccati degli uomini, chiedendo allo stesso tempo agli uomini di convertirsi e di camminare nella via della Verità.

L’Eucaristia rimane sempre un mistero e solo la Fede spinge ad adorarLa senza porsi domande. Lo ha detto Gesù, questo è sufficiente per adorare un pezzetto di Pane dopo la consacrazione nella Santa Messa, che avviene esclusivamente con queste parole: «Questo è il mio Corpo… Questo è il mio Sangue».

Non solo lo ha detto, in tutti questi secoli ha dimostrato in molte parti del mondo, soprattutto in Italia, che l’Eucaristia è Lui presente in modo sacramentale. Sono incalcolabili i miracoli eucaristici inspiegabili per la scienza e meravigliosi per quanti rimangono affascinati e colpiti dalla premura di Dio nel volerci attirare a Lui.

NON CI ATTIRA PER OTTENERE QUALCOSA CHE NON HA, DIO SUPERA LA PERFEZIONE ED È INFINITO, INVECE CI VUOLE ATTIRARE A SÉ, ANCHE CON AMOREVOLE INSISTENZA, PER DONARCI CIÒ CHE NOI NON ABBIAMO.

NOI SIAMO BISOGNOSI DI LUI E DEI SUOI AIUTI, LUI POSSIEDE GIÀ TUTTO E NON HA BISOGNO DI NOI.

Siamo solo creature e la stessa vita è un dono di Dio, tutto abbiamo avuto da Lui. Senza Lui restiamo sregolate o difettose creature, mancanti dell’Amore fondamentale per vivere rettamente ed è quello Divino. Amore che eleva l’anima e trasforma i cristiani che pregano bene e prolungatamente quasi in Angeli umani.

L’Eucaristia è il riferimento preciso di Gesù in questo discorso del Vangelo di oggi. Ne parla ancora velatamente seguendo la sua pedagogia progressiva, il tema è abbastanza misterioso per la ragione e lo comprende solo chi ha una Fede viva.

Dove non c’è questa Fede viva non c’è neanche il ricordo dell’Eucaristia.

Davanti al Tabernacolo dove c’è l’Eucaristia, si ricevono Grazie particolari, lì Gesù opera con infinita generosità miracoli impossibili, lì Gesù trasfigura il cristiano adoratore e lo eleva dalle miserie di questo mondo impazzito e privo di decoro.

Quando i cattolici adoratori dell’Eucaristia necessitano di un maggiore sostegno spirituale, quasi tutte le Chiese rimangono inspiegabilmente chiuse, ma conosciamo il piano di quanti nella Chiesa vogliono convincere i credenti che l’Eucaristia non è Gesù e non c’è alcuna necessità di fare l’adorazione eucaristica.

Quando è un Vescovo a dirlo a tutti i parroci della loro diocesi, gli stessi parroci si convincono che rimane inutile fare l’adorazione eucaristica… Mostrano così di non conoscere il vero Magistero della Chiesa, non si domandano le ragioni che animano tale Vescovo contro Gesù Eucaristia e Figlio di Dio. Questa eresia è diffusa nella Chiesa e sono pochi i Sacerdoti che credono nell’Eucaristia.

Chi ha ancora Fede cattolica, continua a credere nella presenza vera, reale e sostanziale di Gesù nell’Eucaristia.

Moltissimi cattolici non hanno ancora scoperto il valore incommensurabile dell’Eucaristia, non hanno ancora compreso la straordinaria Onnipotenza che si sprigiona dall’Eucaristia, non hanno sperimentato la pace che si acquisisce e la forza che ci si ritrova quando si rimane davanti al Tabernacolo ad adorare il Pane di vita.

Ringraziare Gesù è la prima preghiera da fare in molti momenti della giornata, perché esprimergli gratitudine è l’inizio della comprensione della sua bontà.

Oltre al ringraziamento, dobbiamo spesso chiedergli di salvare la sua Chiesa e di convertire quanti Lo hanno tradito, convertire tutti i peccatori del mondo che seminano corruzione, convertire i suoi e nostri nemici pieni di odio e di vendetta.

A Gesù dobbiamo offrire nelle preghiere del mattino le sofferenze della giornata, non ricercate da noi ma che si presentano e che il Signore può trasformare in Bene se glielo chiediamo con fiducia e umiltà, se le uniamo alla sua Volontà.

Dobbiamo pregare molto e con costanza giornaliera, con le nostre preghiere possiamo aiutare tanti peccatori a lasciare il peccato e a salvarsi l’anima.

«Io sono il Pane disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I cristiani trovano nel mondo molte contrarietà – 04 Maggio 2022 0

I cristiani trovano nel mondo molte contrarietà – 04 Maggio 2022

Mercoledì 4 maggio 2022

III Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 6,35-40)

Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia la vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il Pane della vita; chi viene a Me non avrà fame e chi crede in Me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a Me: colui che viene a Me, Io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal Cielo non per fare la mia Volontà, ma la Volontà di Colui che mi ha mandato. E questa è la Volontà di Colui che mi ha mandato: che Io non perda nulla di quanto Egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la Volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia la vita eterna; e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Solo Gesù ci spiega il valore della sofferenza e ci ripaga per ogni male che abbiamo ricevuto. Chi non ha Fede non trova alcuna spiegazione del male presente nel mondo, del male ricevuto anche da persone amiche. Nella disgrazia può sorgere qualcosa o molto di buono che prima non si conosceva, non era comunque presente.

Dato che il Cristianesimo trasmette fiducia e ottimismo, oggi esamino un aspetto della vita umana più doloroso come le avversità. Possono arrivare buoni frutti nelle avversità? La persona che patisce una sofferenza o viene investita da alcune avversità, anche da una sola, cosa può fare per trasformarla in Bene?

È una cura energetica questa che scrivo per le persone che si trovano nella sofferenza. D’altronde, chi non soffre per qualche motivo?

Il cristiano ha la possibilità di dare una spiegazione alla sua sofferenza, anche di controllarla e di rimanere in piedi, senza crollare come avviene a miliardi di persone. La forza del cristiano è la sua Fede in Gesù Cristo, la fiducia nel suo intervento e una grande speranza della risoluzione dei suoi problemi.

Nei non credenti scatta l’abbattimento e una rabbia interiore che sconfina molto spesso nell’avvilimento e poi nella depressione.

Nelle avversità si conosce con certezza la forza spirituale di chiunque, la sua Fede e la capacità di resistenza al Male. Solo il seguace del Signore Gesù sa che Lui c’è sempre. È lo Spirito di Dio a ridare la gioia della vita a quanti l’avevano perduta, la condizione però è la Fede.

Non è sufficiente considerarsi cristiano o partecipare alla Messa per ottenere gli aiuti da Dio, occorre soprattutto avere Fede.

Chi ha Fede comprende l’intervento di Gesù nella sua vita, poggia la sua esistenza sulla fiducia in Lui e sa che non è mai solo.

Nelle avversità non dobbiamo vedere solo l’aspetto negativo, sforziamoci di vedere o di capire il rovescio della medaglia.

Gesù trasformò la prima persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme in un vasto apostolato dei primi cristiani, costretti a rifugiarsi in molte città. Il Signore ha sempre piani molto più alti, e quella che sembrava la fine della Chiesa primitiva servì per irrobustirla ed espanderla nel mondo.

Furono gli stessi persecutori, che pretendevano di soffocare il seme della Fede cristiana appena nata, a permettere indirettamente che molti altri, difficili da raggiungere per la loro lontananza, conoscessero la dottrina di Gesù Cristo.

Lo spirito apostolico dei cristiani si manifesta sia in tempo di pace (che fu prevalente) sia in tempo di calunnie e persecuzioni. Da quando è stata creata la Chiesa, la dottrina di Gesù è dottrina di salvezza eterna e l’unica, inoltre, capace di costruire un mondo più giusto e più umano. Una nuova civiltà fondata sull’amore può nascere esclusivamente dal Vangelo di Gesù.

I cristiani un po’ ovunque hanno trovato sempre contrarietà e prove che provengono da un ambiente materialista e ateo, che non vuole Gesù come Re del mondo, ma Lui è addirittura Re dell’Universo. Così nascono calunnie, avversità, discriminazioni nell’ambito professionale e negli ambienti anticlericali che combattono il Cristianesimo con ogni menzognera arma distruttrice.

Nelle avversità anche in famiglia i cristiani autentici e coerenti scoprono una forza interiore superiore alle prove che si affrontano, praticano le virtù con maggiore consapevolezza e si determinano nel resistere serenamente ad ogni prepotenza e angheria che arriva da quanti non hanno Fede e avversano Gesù e la Madonna.

Con la nostra Fede vinciamo il Male, dopo avere sì sofferto, ma insieme a Gesù e da Lui riceviamo grandi aiuti per non cedere e crollare.

Le sofferenze passano, l’aver sofferto è un grande merito e così aumentano i meriti davanti a Dio, con tanti esercizi virtuosi ripetuti nel tempo che irrobustiscono moralmente la persona e la migliorano di continuo. Le sofferenze passano mentre noi diventiamo sempre più simili a Gesù di Nazaret, «il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con Lui» (At 10,38).

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Qualunque cosa chiederete nel mio Nome, la farò» – 3 Maggio 2022 0

«Qualunque cosa chiederete nel mio Nome, la farò» – 3 Maggio 2022

Martedì 3 maggio 2022

III Settimana di Pasqua

Santi Filippo e Giacomo

+ VANGELO (Gv 14,6-14)

Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me. Se avete conosciuto Me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora Lo conoscete e Lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto Me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che Io sono nel Padre e il Padre è in Me? Le parole che Io vi dico, non le dico da Me stesso; ma il Padre, che rimane in Me, compie le sue opere. Credete a Me: Io sono nel Padre e il Padre è in Me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità Io vi dico: chi crede in Me, anch’egli compirà le opere che Io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché Io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio Nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio Nome, Io la farò». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La domanda posta da Gesù a Filippo, «da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?», la pone nel silenzio della coscienza a tutti gli Apostoli. Loro hanno fatto esperienze spirituali speciali, e molti cristiani che pregano fanno pure esperienze entusiasmanti, ma non tutti le coltivano, sono numerosi i cristiani che non le alimentano.

Tutti più o meno avvertono periodicamente un impulso interiore che avvisa dell’esistenza di Dio, Lui che illumina sulla realtà e spinge dolcemente a lasciare la catena del peccato. Ci si trova dinanzi a un bivio e la decisione è sempre del cristiano.

I cristiani attenti si rendono conto dell’invito di Dio alla conversione, forse non subito ma dopo tempo riescono a dare una svolta santa alla loro vita e si considerano rinati. Lo disse Gesù a Nicodemo che bisogna rinascere dall’alto, è indispensabile la sana riflessione per arrivare alla buona disposizione mentale.

Ogni cristiano obbedisce a Gesù secondo la spiritualità che possiede, chi ne ha molta vuole vivere nella Volontà di Dio anche per le Grazie ricevute che testimoniano la vicinanza di Gesù. Chi ha poca spiritualità non obbedisce alla Volontà di Dio e pur conoscendola, sorvola e fa finta di dimenticare.

«Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto?», dice ancora oggi Gesù a ciascuno di noi.

Questo spiega che si può frequentare la Messa moltissime volte senza accogliere il messaggio centrale del Vangelo, come anche si può pregare ogni giorno senza decidersi di lasciare vivere la Volontà di Dio nella propria esistenza.

Ognuno è davanti a Gesù quello che vuole essere, e Gesù sa di chi può fidarsi veramente, conosce quelli che compiono le buone opere.

Se nella giornata si trascura la preghiera intesa come dialogo con Gesù, la Madonna e gli Angeli, non sarà possibile ricevere le Grazie richieste oppure si rimane sempre sottoposti agli attacchi satanici che colpiscono il matrimonio, i figli, i genitori, il lavoro, la salute fisica.

Ricordate che senza una adeguata protezione spirituale i diavoli possono arrecare danni di ogni specie a voi e ai vostri familiari, per questo insisto nel dirvi di recitare più Corone del Santo Rosario ogni giorno. Ognuno di voi decide come vuole vivere adesso e nel futuro.

Questa è la libertà che Dio dona insieme alla vita.

È Dio Amore che prende la natura umana per svelare all’umanità la via del Paradiso, il senso della vera vita, il modo per scoprire la verità.

«Chi ha visto Me, ha visto il Padre». Gesù e venuto a descriverci la tenerezza del Padre e a Lui inneggia di continuo lodi e ringraziamenti.

La domanda di Filippo, «mostraci il Padre», non ha che una sola risposta: il Volto amabile del Figlio. Ma Filippo in parte va compreso per la confusione presente in lui, anche se non aveva alcun dubbio sull’onestà intellettuale di Gesù.

Quanto aveva visto compiere al Signore era sufficiente per adorarLo come inviato da Dio, e si adora appunto solo un Dio. Quindi era il Figlio di Dio.

C’è da rilevare che queste parole Gesù le pronuncia nell’Ultima Cena, in un contesto particolare, aveva già annunciato tre volte la sua morte e la risurrezione dopo tre giorni. Nel Cenacolo Gesù spiega di essere una cosa sola con il Padre e questa parola richiede da tutti un impegnativo atto di Fede.

«Credete a Me: Io sono nel Padre e il Padre è in Me. Se non altro, credetelo per le opere stesse».

Soffermiamoci nella meditazione e considerazione dei miracoli assolutamente straordinari di Gesù e che rimangono impossibili per chiunque altro. Consideriamo le sue parole perfette e prive di una benché minima contraddizione. Esaminiamo quello che ha detto sui discepoli che compiranno grandi opere nel suo Nome.

«Chi crede in Me, anch’egli compirà le opere che Io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché Io vado al Padre».

Come può un discepolo fare più di Gesù? Il Signore non aveva bisogno della Fede per compiere miracoli in quanto Dio, un discepolo deve prima credere fermamente in Lui ed agire con una smisurata Fede, per suscitare dal Cuore di Gesù tutte quelle Grazie che vengono richieste e che Lui vuole sempre donare a quanti le chiedono con umiltà e fiducia.

«E qualunque cosa chiederete nel mio Nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio».

Si tratta ovviamente di qualcosa di buono per l’anima, la vita spirituale e fisica del cristiano che chiede una Grazia. Si chiede ciò che è buono per la vita, anche un lavoro, una famiglia santa, figli diligenti e rispettosi, la pace nei cuori di tutti, l’amore e la verità tra i familiari, la pazienza e la sopportazione con i cattivi, la protezione nei pericoli, la pratica delle virtù, una esistenza dignitosa, l’aumento della Fede.

Gesù ripete una seconda volta: «Se mi chiederete qualche cosa nel mio Nome, Io la farò».

Gesù ha sete di donare miracoli, anche quelli impossibili! Non aspetta altro che farci felici, ma dobbiamo meritare i suoi doni, come quando un impiegato percepisce uno stipendio perché ha lavorato ed è stato osservante delle regole.

Non immaginate il desiderio che ha Gesù di accontentarvi tutti, di donarvi tutto ciò che chiedete di buono per l’anima e la vostra vita.

Occorre osservare i Comandamenti, confessarsi spesso, avere Fede, pregare il Santo Rosario con devozione e praticare bene le virtù.

Se non siete ancora così forti, non abbattetevi mai, perché Gesù è paziente, attende i miglioramenti spirituali di ognuno e dovete credere alle sue promesse! Gesù vi ama sempre, ma chiede la vera conversione del cuore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Aumentano quelli che parlano di Gesù senza amarLo – 2 Maggio 2022 0

Aumentano quelli che parlano di Gesù senza amarLo – 2 Maggio 2022

Lunedì 2 maggio 2022

III Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 6,22-29)

Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità Io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’Uomo vi darà. Perché su di Lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in Colui che Egli ha mandato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La folla era «alla ricerca di Gesù» ed è cosa buona cercare Gesù ma bisogna valutare con quale motivazione, con quale spirito. Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci la folla cominciò a percepire il Signore come il Profeta che sfamava con un cibo materiale.

La folla non cercava Gesù per conoscere la sua dottrina o per i miracoli, era affamata di cibo e il pesce e il pane ricevuti gratuitamente, avevano trasformato tutti i presenti in ferventi devoti, ma SOLO IN APPARENZA. Ci sono diverse ragioni per dichiararsi cristiano, c’è un solo modo che dimostra un amore sincero ed è il fervore intimo che si sprigiona verso Gesù.

Anche di questi tempi non tutti i cristiani seguono Gesù per amore, da quanto avviene all’interno della Chiesa non sembra proprio.

Illogicamente ci sono Vescovi più attratti dalle altre religioni o credono a divinità pagane come la Pachamama portata in processione dentro il Vaticano, la dea pagana adorata in Amazzonia e considerata una divinità. Con questo atto tutti i presenti e soprattutto chi ha organizzato la dissacrazione dei luoghi sacri, hanno commesso più peccati mortali. Se diciamo a loro dei peccati commessi si mettono a ridere…

Cos’è il peccato mortale se l’inferno per loro non esiste? Questo è il modernismo che nega quasi tutto, ma l’inferno è dogma di Fede che esiste ed essi crederanno all’inferno quando vi finiranno per l’eternità. Questo mi dispiace tantissimo per tutti, ma loro scelgono Satana come il vero padrone e il loro compenso è l’inferno.

Molte testimonianze affermano che in molti nella Chiesa cercano solo vantaggi personali invece di umiliarsi davanti a Gesù. La crisi epocale che sta vivendo la Chiesa scaturisce dalla perdita della Fede, dall’apostasia di molti Consacrati.

Gesù oggi dice parole chiare ai suoi che Lo hanno già tradito e venduto ai suoi nemici. Dice che essipronunciano pubblicamente il suo Nome per ingannare i cattolici, come diversamente lo pronunciano nelle loro riunioni riservate per programmare nuove eresie da lanciare nel Clero e così diffonderle facilmente in quasi tutte le parrocchie.

SONO UNA MINORANZA I PARROCI CHE RIMANGONO FEDELI AL VERO MAGISTERO DELLA CHIESA E AMANO SINCERAMENTE GESÙ E LA MADONNA.

SIAMO POCHI SACERDOTI E VENIAMO COLPITI SUBDOLAMENTE CON DIFFAMAZIONI E PERSECUZIONI DA DETERMINATI SOGGETTI CHE USUFRUISCONO PER UN PO’ DI UN POTERE ECCLESIALE OTTENUTO NONIN MODO CORRETTO.

DOPO AVER FATTO TANTO MALE AGLI INNOCENTI CHE SEGUONO CON PIENA FEDELTÀ DIO, LORO CHE FINE FARANNO?

Noi seguiremo con coraggio solo la Verità del Catechismo del 1992, siamo abbastanza esperti nella spiritualità e preparati contro il Male.

Dobbiamo far ripetere ai cristiani la domanda del Vangelo: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Il passaggio dalla ricerca del cibo al voler compiere le opere di Dio mostra la comprensione del significato di stare accanto a Gesù.

Il cammino spirituale di un cristiano non si fonda sulle attività esteriori, sulle opere di apostolato, sulla pastorale parrocchiale o sulla collaborazione o meno alle iniziative intraprese in parrocchia o dal gruppo di preghiera.

L’errore di molti cristiani è quello di adagiarsi su qualche attività o sulle preghiere che recitano, convinti di fare molto. Adagiarsi è come lasciarsi andare alle correnti della mondanità, ma senza riuscire a vedere con gli occhi della Fede l’allontanamento da Gesù.

Oggi il Signore ci spiega qual è l’opera più grande di un cristiano: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in Colui che Egli ha mandato».

Chi si impegna in questo cammino riesce ad elevarsi spiritualmente in alto, ed è un cammino contemplativo, innanzitutto, che richiede la capacità di fermarsi ogni giorno per alcune ore, distribuite nella giornata, e meditare la Vita di Gesù, riflettere sugli insegnamenti che ha dato nel Vangelo, voler imitare le sue virtù che scopriamo in ogni brano del Vangelo.

È facile, gratificante, esaltante, compiere tante opere, come anche organizzare convegni che purtroppo ripetono soprattutto teorie moderniste e darsi a molte attività parrocchiali e in parrocchia, ma può essere tutto inutile se non c’è al centro Gesù Cristo.

Tutto deve compiersi nel Nome di Gesù, per Lui, per seguire la sua Volontà e non per compiacerci e considerarci più grandi di Lui!

Le opere sono senza dubbio importanti, ma le opere devono scaturire dalla prolungata preghiera, devono essere sostenute dalle virtù, dalla retta intenzione di lavorare e sacrificarsi nella Vigna di Dio per dare esclusivamente gloria a Cristo. A Lui solo!

Senza il fondamento vitale che è Gesù, non si costruisce una forte spiritualità e uno dopo l’altro cadranno i fautori di immonde eresie.

Soffermiamoci nella meditazione della Persona di Gesù, delle sue parole e dei suoi gesti: questo metodo giornaliero aumenterà la stima e l’interesse verso Lui, si ricorrerà a Lui con maggiore fervore e sarà facile ottenere Grazie, aiuti, protezioni, benedizioni.

«Gesù, confido in Te. Pensaci Tu».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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