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I diavoli causano molte malattie fisiche e mentali –    31 Agosto 2022 0

I diavoli causano molte malattie fisiche e mentali – 31 Agosto 2022

Mercoledì 31 agosto 2022

XXII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 4,3844)

È necessario che Io annunci la buona notizia del Regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e Lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a Lui. Ed Egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demoni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma Egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era Lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle Lo cercavano, Lo raggiunsero e tentarono di trattenerLo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che Io annunci la buona notizia del Regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Anche in questo brano del Vangelo viene rilevata la connessione tra la malattia e la presenza dei diavoli nelle persone ammalate, ma non è sempre così. Le malattie non scaturiscono solo dall’intervento dei diavoli, è evidente, sono però numerose quelle volute dai diavoli e agiscono soprattutto dove non c’è Dio. La prova ce la offre proprio Gesù.

«Tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a Lui. Ed Egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. DA MOLTI USCIVANO ANCHE DEMONI».

Le persone ammalate e da cui uscivano i demoni, venivano guarite dopo l’allontanamento dei demoni che causavano le malattie.

La presenza dei diavoli in una persona è sempre misteriosa, ingannevole, silenziosa per lungo tempo. Non vogliono svelare la loro presenza per evitare di allarmare le persone disturbate e nel loro silenzio arrecano, soprattutto alle persone che non pregano, disturbi fisici e psichici di varia natura anche gravissimi.

Bisogna pregare anche quando c’è lo sviluppo naturale di una malattia, Gesù i miracoli li compie comunque. «Chiedete e otterrete» (Gv 16,24).

NELLA MALATTIA, OLTRE ALLE VISITE MEDICHE E ALL’ASSUNZIONE DI MEDICINE, I CREDENTI DEVONO PREGARE CON INSISTENTE FEDE, AVERE FIDUCIA TOTALE IN GESÙ E CHIEDERGLI DI INTERVENIRE PERCHÉ PUÒ TUTTO.

LA BENEDIZIONE DEL SACERDOTE È POTENTE E I DIAVOLI NON RIESCONO A RESISTERE, SONO COSTRETTI AD ALLONTANARSI, E SI AGITANO NON APPENA LE MANI CONSACRATE DEL SACERDOTE TOCCANO LA TESTA DELL’AMMALATO.

I sintomi della presenza dei diavoli si confondono con quelle delle malattie, spesso le cure mediche e le medicine non risolvono nulla perché la sofferenza è causata dai diavoli, sono molto importanti le preghiere di liberazione di un Sacerdote.

Numerosi ammalati scoprono le cause delle loro malattie dopo avere fatto esami medici, anche approfonditi e costosi ma senza scoprire nulla, mentre l’incontro con un Sacerdote ha fatto emergere la presenza del Male che causava le malattie. Il rimedio principale sono i Sacramenti e le preghiere di liberazione.

È confermato negli esorcismi che i diavoli si nascondono spesso dietro le malattie, è una presenza reale e quando si prega intensamente, molte malattie spariscono nel nulla. La persona che soffre deve rinunciare ogni giorno allo spirito medianico e pregare con intensità e fiducia.

La citazione riportata sopra, afferma che portavano da Gesù malati affetti da varie malattie, erano considerati ammalati da tutti, intanto dietro quelle malattie c’erano i diavoli. Lo afferma Gesù nel Vangelo. Nessuno era a conoscenza delle possessioni, erano ammalati senza quelle reazioni incontrollate causate dai diavoli e qui si nasconde il vero inganno dei diavoli.

Intanto «da molti ammalati uscivano anche demoni…».

Dio non vuole la malattia, permette l’azione dei diavoli per scuotere e salvare le anime dei peccatori. In molti casi i diavoli sono liberi di agire per la vulnerabilità dei peccatori, sono privi di protezioni, nessuno prega per loro perché non meritano aiuti Divini!

Dio lascia tutti noi liberi, anche quanti si illudono delle sicurezze umane e li osserva «dispiaciuto» per le scelte irriflessive, le strade sbagliate che intraprendono, dopo averli avvertiti in molti modi senza ottenere una risposta ragionevole.

Uomini che rimangono determinati a seguire le loro idee e poi si ritrovano in compagnia dei diavoli che li accompagnano verso la dannazione.

DA QUESTA SICUREZZA ARROGANTE NASCONO SOFFERENZE PROFONDE, CONFUSIONI E SBANDAMENTI, LASCIANDO AI DIAVOLI LE PORTE APERTE PER FARE QUELLO CHE VOGLIONO, SOPRATTUTTO DI ISPIRARE PENSIERI SBAGLIATI, ANCHE PER CONTINUARE AD ILLUDERE E A CONDURRE SEMPRE PIÙ LONTANO DALLA VERA SPIRITUALITÀ DI GESÙ CRISTO.

I DIAVOLI LENTAMENTE PRENDONO POTERE SULLA PERSONA INGANNATA E SI INSINUANO CON ABILITÀ INGEGNOSA, FACENDO CREDERE IL CONTRARIO DELLA VERITÀ E RENDENDO LE STESSE PERSONE MOLTO SICURE DEI LORO ABBAGLI ANCHE NELLE DECISIONI IMPORTANTI.

L’azione dei diavoli è persistente in tutti, soprattutto dove non c’è la preghiera, l’amore, la verità, l’onestà e la giustizia!

Più potente dell’azione dei diavoli è Gesù Cristo, non dimentichiamolo e lasciamolo agire in noi, invitiamo sempre il Signore a starci vicino!

Permettiamogli di intervenire nella nostra vita, innanzitutto con la consacrazione al suo Cuore Sacratissimo, poi rivolgendoci a Lui in tutte le circostanze, anche quelle che sembrano piccole ma che forse nascondono qualche trappola pericolosa.

Gesù imponeva le mani sugli ammalati e quelli che erano disturbati dai diavoli li liberava e li guariva perché avevano Fede in Lui. Lo pregarono per la suocera di Pietro e Gesù «si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò».

Comandò alla malattia di scomparire e così avvenne, questo fatto è meraviglioso. La donna «subito si alzò in piedi e li serviva».

Quando le folle cercavano Gesù, Lui andava incontro per aiutare, «imponeva su ciascuno le mani e li guariva». Gesù guariva tutti quelli che Lo cercavano e chiedevano aiuti, non è un dettaglio marginale, significa che si deve cercare Gesù e la sua Grazia, Lui anche oggi è sempre accogliente, vuole ascoltare le invocazioni di aiuto per donare Grazie speciali.

Gesù guariva i malati e li liberava da ogni male. La malattia causa molta afflizione alle persone più deboli, ma Gesù è sempre pieno di attenzioni per i malati e si interessa di ciascuno, per Lui ogni persona è unica.

Ogni uomo è sempre bene accolto da Gesù, ed è amato da Lui con il rispetto ineguagliabile che merita sempre la persona umana.

Tutti i cristiani sono chiamati ad aiutare ogni prossimo e ad amare come faceva Gesù.

Servire tutti con amore, trattarli come li avrebbe trattati Gesù al nostro posto, con la stessa stima, col medesimo rispetto, ciascuno singolarmente, avendo presenti le sue peculiari circostanze, il suo modo di essere, la situazione in cui si trova, senza confezionare per tutti la stessa ricetta.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gli effetti della benedizione e della preghiera di liberazione – 30 Agosto 2022 0

Gli effetti della benedizione e della preghiera di liberazione – 30 Agosto 2022

Martedì 30 agosto 2022

XXII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 4,3137)

Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando si insegna la Verità si incontrano oppositori inferociti, quelli che non vogliono lasciare la loro mentalità mondana e opposta ai Comandamenti. Tutti quelli lontani da Gesù reagiscono contro i veri cristiani e insieme ai Santi, tutti quanti hanno ricevuto persecuzioni, durezze e diffamazioni.

A Cafarnao Gesù non trovava l’invidia di Nazaret, lì insegnava con autorità e la gente restava affascinata. Compiva molti miracoli e la forza divina che emanava oltre a portare benessere in quanti Lo ascoltavano, suscitava la reazione terrorizzata dei diavoli. C’era chi si meravigliava e chi fuggiva dalla sua presenza.

Oggi è una fortuna ricevere preghiere di liberazione da un Sacerdote autentico, bastano pochi minuti con l’imposizione delle mani sulla testa del credente e i diavoli fuggono immediatamente dalla persona che riceve la preghiera.

Ci sono anche Sacerdoti che strumentalizzano le preghiere di liberazione e di guarigione per acquisire grande autorità tra i parrocchiani e addirittura diventare più amati di Gesù Cristo. Sono problemi seri non condivisi dalla Madonna, anzi Lei si allontana… Questi Sacerdoti non saranno mai in grado di ottenere miracoli da Gesù per la simulazione o ipocrisia che tanto dispiace a Dio.

Le preghiere di liberazione e di guarigione recitate dal Sacerdote che ama le anime e si considera un meschino strumento di Gesù, ottengono tantissimi benefici a tutte le persone che soffrono e non riescono a guarire da malattie o a liberarsi dalle maledizioni ricevute.

Gli effetti sono tanti, potenti e straordinari, per esempio: dalla mente scompaiono confusione e tentazioni o pensieri immorali, disonesti; si riacquista la lucidità e il volto si trasforma da irritato a sereno; le sofferenze fisiche causate dai diavoli vanno via, scompaiono e si ritrova la buona salute; ritorna il desiderio di pregare; si ha più fiducia in Gesù  e nella Madonna; si ricomincia a recitare il Santo Rosario; la vita appare bella e senza più turbamenti; i familiari e i parenti si amano con sincerità.

Tutti noi Sacerdoti possiamo e dobbiamo fare preghiere di guarigione e di liberazione ma con grande Fede e considerandoci solo miserabili strumenti nelle mani santissime di Dio Padre. Il nostro amatissimo Padre che ci ha amato così tanto da volere la crocifissione dell’Innocente per salvare e guarire noi peccatori.

Non c’è spazio per descrivere le meraviglie che compie Gesù quando un Sacerdote pieno di Fede comanda ai diavoli di andare via immediatamente o prega per la guarigione di un ammalato. Dalla Fede del Sacerdote dipende l’intervento di Gesù. Ricordate bene queste due parole di Gesù.

«SE MI CHIEDERETE QUALCHE COSA NEL MIO NOME, IO LA FARÒ» (Gv 14,14).

«IN VERITÀ IO VI DICO: SE AVRETE FEDE PARI A UN GRANELLO DI SENAPE, DIRETE A QUESTO MONTE: “SPOSTATI DA QUI A LÀ”, ED ESSO SI SPOSTERÀ, E NULLA VI SARÀ IMPOSSIBILE» (Mt 17,20).

Gli effetti di una benedizione sacerdotale dipendono anche dalla Fede di chi la riceve, in alcuni dura una settimana e anche di più, in altri pochi giorni. Quando faccio una semplice benedizione a chi mi incontra, avverto l’immediato allontanamento dei diavoli, ancora più affrettata è la loro fuga quando faccio una preghiera di guarigione o liberazione.

Gesù vuole dare la guarigione fisica a tutti gli ammalati e ha dato ai Sacerdoti questo potere, pertanto andate dai Sacerdoti e chiedete benedizioni.

QUANDO FACCIO QUESTE PREGHIERE IN CUI CHIAMO GESÙ E MARIA AVVENGONO FATTI PORTENTOSI E SOVRUMANI, DIO SEMPRE INTERVIENE E RILASCIA LA SUA GRAZIA. IL SUO INTERVENTO SI PERCEPISCE SEMPRE E LA PERSONA AMMALATA O DISTURBATA AVVERTE GRANDI MIGLIORAMENTI, IL DOLORE DIVENTA GIOIA, SPESSO GUARISCE SUBITO.

Ogni Sacerdote può avvertire e vedere cose che non si possono raccontare, e ve lo scrivo per darvi certezza che Gesù e Maria Santissima ci ascoltano sempre e i diavoli fuggono terrorizzati soprattutto per la Fede dei Sacerdoti.

Si dovrebbe fare la fila ogni giorno davanti le Chiese per ricevere una benedizione dal Sacerdote, invece il modernismo di molti Vescovi e Sacerdoti nega tutto questo, non c’è più la volontà di fare del Bene al popolo di Dio fino a proibire di inginocchiarsi durante la Consacrazione nella Santa Messa. Scelte da insensati ed eretici senza Dio.

Ancora peggio fanno i Ministri sacri che si rifiutano di dare la Comunione in bocca e si «scandalizzano» se un cattolico si inginocchia per ricevere Gesù Eucaristia in bocca. Dove è rimasta la Fede di questi celebranti? DOVREBBERO ESSERE PRINCIPALMENTE LORO A METTERSI IN GINOCCHIO NEL DISTRIBUIRE LA SANTISSIMA COMUNIONE. Dov’è la loro Fede?

SI ATTENDE ADESSO IL CAMBIAMENTO ERETICO DELLE PAROLE DELLA CONSACRAZIONE E SUCCESSIVAMENTE LA CESSAZIONE DELLA SANTA MESSA NELLE CHIESE, COSÌ SI CELEBRERÀ IL NULLA, SARÀ UNA FINTA PREGHIERA AUTORIZZATA DA MENZOGNERI E DISONESTI UOMINI CHE GOVERNANO DOVE SI DOVREBBE VIVERE DA SANTI. FATE MOLTA ATTENZIONE E NON SEGUITE QUANTI PARLANO SENZA VERITÀ O PREDICANO IL VANGELO MA PER ATTRARRE A SÉ.

Oggi il Vangelo ci presenta un esorcismo di Gesù e il nostro tempo è quello della negazione da parte di molti Vescovi e Sacerdoti degli esorcismi e dell’affermazione della falsa dottrina che non ammette più l’esistenza dei diavoli e dell’inferno. Proprio questa persistente attività demoniaca e l’opera di convincimento in tanti cristiani superficiali, agevola l’attività distruttrice dei diavoli. L’azione dei diavoli è micidiale soprattutto nella mente dei deboli e di quanti non pregano.

L’illusione di essere forti, i diavoli la trasmettono a miliardi di persone, è la migliore attività di questi dannati che vogliono portare l’umanità all’inferno, alla dannazione eterna, ma non hanno la libertà né pieno potere, essi possono agire solo dove non c’è Dio o con tacito permesso di Dio. E dove Dio viene rifiutato, c’è libertà di azione dei diavoli e causano alle persone colpite danni molto gravi e spesso irreversibili.

È un agire opposto all’umiltà insegnata da Gesù, al controllo e all’equilibrio che deve mantenere una persona saggia e matura.

In questo stato si compiono scelte insensate e impulsive ma che la persona giustifica con pensieri di orgoglio e si prepara la sua rovina.

I pensieri assillanti che trasmettono i diavoli si vincono facilmente con la preghiera e il proprio rinnegamento, con le buone opere, la pratica delle virtù, il completo abbandono in Gesù, la Confessione periodica e l’Eucaristia, l’adorazione anche giornaliera dell’Eucaristia.

Persone con questi disturbi si vedono facilmente in televisione e sembrano «normali» anche se le loro parole sono squilibrate o scriteriate ma molti le condividono. Questi personaggi amati dai telespettatori non possono capire la provenienza delle loro idee, non hanno alcun discernimento e seguono ogni loro pensiero come perfetto.

Quanti politici e personaggi famosi affermano parole insulse e compiono scelte contraddittorie, dannosissime nel tempo. La lungimiranza per loro cos’è? Hanno il vuoto dentro e i diavoli si impegnano nel riempirlo e ci riescono sempre!

Tanti personaggi famosi appaiono felici e gaudenti, ma sono posseduti dai diavoli e i diavoli tacciono… non si manifestano esteriormente per condurli piano piano all’inferno.

Anche se è improvvido fare una statistica, ma da come parlano i personaggi famosi italiani, molto probabilmente il 99% di loro è senza Dio. Gli artisti si dividono tra atei e satanisti, mentre i parlamentari nazionali veramente fedeli a Gesù si contano sulle dita di una mano. Guardate i loro volti come manifestano il marcio interiore, nonostante il denaro e il lusso. Tutti questi non hanno alcuna protezione Divina.

È indispensabile pregare molto e bene ogni giorno, nessuno deve sentirsi al sicuro dai pensieri sbagliati che arrivano e perforano la mente, la traggono sempre in inganno, e la persona rimane convinta di avere le migliori idee personali. Sono pensieri formati dall’emotività del momento (raggiante o avvilita) e non c’è il discernimento spirituale che viene da Gesù. Inoltre, molti pensieri sono suggeriti dai diavoli.

La Fede autentica ci rende sicuri della protezione di Gesù e della sua autorità nel comandare ai diavoli. Questo è Gesù, dominatore dei diavoli e liberatore di ogni forma di negatività, qualsiasi disturbo satanico presente nelle persone e nelle case.

Riflettete ogni giorno su queste frasi: Gesù comanda ai diavoli; Gesù è Dio Onnipotente; Gesù può guarire in un istante; Gesù salva; Gesù libera; Gesù è l’Amore; Gesù è la Misericordia; nulla è impossibile a Gesù.

La continua meditazione dell’Onnipotenza di Gesù migliora la nostra conoscenza della sua Persona, del suo agire buono e potente.

I diavoli fuggono quando si pronuncia il Nome di Gesù, a Cafarnao i diavoli presenti nel posseduto non poterono resistere alla voce del Signore e scoppiarono supplicandolo: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!».

«Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!”. E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male».

Pregate per suscitare molti Sacerdoti disponibili quantomeno a fare preghiere di liberazione a milioni di persone che non trovano accoglienza nelle Chiese e si rivolgono alla magia, peggiorando in modo devastante la loro condizione.

Chi ha frequentato la magia deve confessarsi e riparare con molte preghiere, anche per bloccare l’azione dei diavoli nella sua famiglia.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Sul vassoio hanno messo la testa dell’Italia – 29 Agosto 2022 0

Sul vassoio hanno messo la testa dell’Italia – 29 Agosto 2022

Lunedì 29 agosto 2022

XXII Settimana del Tempo Ordinario

MartiriodiSanGiovanniBattista

+ VANGELO (Mc 6,17-29)

Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa diGiovanni il Battista.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questa festa ci ricorda l’agire malvagio di persone devastate dal Male e pronte a tutto pur di raggiungere i loro obiettivi, senza preoccuparsi dei danni che procurano agli altri, come nel caso di Giovanni Battista.

Non hanno la forza spirituale né il desiderio di agire nella verità e di bloccare la loro istintività delirante, e riescono appena a rientrare in sé solo in presenza di qualche disgrazia o di sofferenze acute. Sono però pochi quelli che chiedono perdono a Dio.

Potrei citare incalcolabili casi di iniziative sbagliate intraprese da uomini potenti o da grandi uomini d’affari o da politici senza saggezza e avvedutezza, dimostratisi nei fatti indifferenti sulle sorti dell’Italia e dei cittadini.

Numerosi cattolici senza alcuna ponderatezza spirituale, vogliono politici verso cui provano simpatia senza curarsi delle loro ideologie opposte a Gesù e alla Chiesa, senza considerare che determinati politici venduti agli Illuminati che governano il mondo e che stanno per attuare sconsiderati piani di morte.

Politici italiani che

restano indifferenti per la perdita della sovranità nazionale, dell’identità, delle nostre tradizioni. I politici cattolici autentici sono rari e agiscono come Giovanni Battista, sono voci che gridano nel deserto, voci isolate che non riescono ad ottenere ciò che è davvero giusto per i cittadini.

I comunisti nel loro DNA hanno solo odio e l’ostinazione di eliminare in ogni modo gli avversari politici da loro considerati nemici. Tutti quelli che leggi contro il Cristianesimo sono comunisti riciclati e mascherati,

Noi Sacerdoti non facciamo politica ma la Dottrina Sociale della Chiesa indica che è opportuno interessarci delle condizioni dei cittadini e possiamo farlo esprimendo indicazioni che conducono ai principi non negoziabili e ai valori cristiani.

I punti principali della Dottrina Sociale cristiana riguardano: l’Uomo; il lavoro; lo Stato.

Di queste esigenze sociali cristiane si sono fatti portatori in tutto il mondo numerosi cattolici, fra i quali San Giovanni Bosco, San Giuseppe Benedetto Cottolengo, Federico Ozanam, Léon Harmel ed altri.

A noi Sacerdoti deve interessare solo il bene dei cittadini, favorendo quei politici che non si preoccupano dei loro interessi e servono i cittadini.

Politici che non simulano per salvare la poltrona e pregano con profonda Fede. Dove sono questi politici? Già, come trovarli se ci sono pure alcuni che confondono i cattolici con le loro rivendicazioni di far uscire l’Italia dall’Europa o solo perché condannano l’inganno del coronavirus?

È opportuno per un cattolico seguire queste istanze e non i valori cristiani? Cosa è più importante per un cattolico, sprecare voti o votare per i veri cattolici che difendono il Cristianesimo?

Noi Sacerdoti non indichiamo nomi di politici, parliamo dei valori cristiani e invitiamo a seguirli. Diversi cattolici chiedono ai parroci indicazioni di voto, le risposte dovrebbero far risaltare la ricerca di Gesù Cristo nei programmi e nella vita di determinati politici.

Se qualcuno di Palermo e Provincia lo chiedesse a me, indicherei la presenza dei valori morali in un politico ma solo perché lo conosco molto bene e partecipa ogni giorno alla Santa Messa, è stato oltre trenta volte a Medjugorje e recita ogni giorno il Santo Rosario. Senza questa sicura conoscenza non indicherei alcun nome.

Questo mio agire indica amore per Gesù, voglio aiutarLo nella diffusione dei suoi insegnamenti attraverso un politico o molti politici. Se fossero molti i politici cattolici difensori del Vangelo, tutti noi vivremmo in una civiltà oggi sconosciuta ed è quella che vuole instaurare Gesù. Noi dobbiamo aiutare Gesù e la Madonna, non i politici ostili a Dio.

È urgente la presenza di tanti nuovi Giovanni Battista in grado di annunciare la Verità della Bibbia, senza temere le ripercussioni dei cattivi e dei traditori.

La festa di oggi è particolare, è dedicata all’unico Santo, dopo la Madonna, di cui si festeggia la sua morte oltre che la sua nascita. Dio ha voluto che il suo popolo lo ricordasse anche con la festa di oggi per il suo martirio, ad indicarci la sua Fede e che per diventare veri seguaci di Gesù bisogna avere una Fede forte, essere coraggiosi e non curarsi del giudizio altrui quando è doveroso e opportuno gridare la verità.

La sua morte scaturisce da una vendetta consumata in un clima immorale, indecente e con un re fuori di sé, bavoso per vedere ballare una ragazza. Arrivò a fare una promessa inconcepibile, volle donare la metà del suo regno per vederla ballare. La risposta della ragazza fu inaspettata.

«Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa diGiovanni il Battista».

Scendere a compromessi fa perdere la cosa più preziosa della persona ed è la sua dignità.

Erode cambiò parere e decisione su Giovanni Battista, dalla paura passò alla sua morte per vedere ballare una ragazza. Che bassezza!

Un re dimostrò di non poter gestire i suoi impulsi e si lasciò vincere dai piaceri della carne.

QUELLO CHE APPARE ALL’ORIZZONTE È CHE LA TESTA DELL’ITALIA SARÀ DEFINITIVAMENTE CONSEGNATA SU UN VASSOIO AI TANTISSIMI POTENTI NEMICI DELL’ITALIA.

Noi dobbiamo pregare il Santo Rosario per l’Italia, Essa è stata designata come la Nazione su cui sperimentare tutto il Male possibile e ricominceranno a compiere quanto è in abominio a Dio. L’apertura dei porti in Sicilia prevede una silente invasione islamica dell’Italia, e dopo il voto del 25 settembre i comunisti e quelli come loro, faranno l’impossibile per trovare vari escamotage per l’invasione dell’Italia da parte di milioni di stranieri. Questo è il comunismo!

Vedrete cosa avverrà nella nostra amata Patria. Patirà e piangerà, piangerà e patirà.

La Fede ci spinge a sperare l’impossibile, per questo chiediamo aiuto con grande fiducia a Gesù e a Maria Santissima.

Certi pensieri che si stabilizzano nella mente di chi non prega o vive nella corruzione, diventano le guide da seguire, pensieri falsi e diabolici trasformati in dogmi da seguire assolutamente. Molto spesso per il rispetto umano, per mantenere amicizie umane e paragonabili all’aria fritta.

Abbiamo assistito a molti fallimenti di persone troppo sicure e bugiarde. Queste persone non riescono a discernere nulla, sono potentemente schiave del potere, del denaro, delle bugie e degli affari. Non vedono assolutamente il Bene da fare e sono sottomessi al Male.

Tutte le tentazioni sono superabili, proprio tutte, si possono vincere invocando Gesù e recitando il Santo Rosario alla Madonna!

San Giovanni Battista è il grande modello dei cristiani che seguono con coraggio Gesù Cristo e non temono ritorsioni nella difesa di Dio, della Santa Chiesa e del Vangelo storico. Sono i cristiani che hanno incontrato veramente il Volto di Gesù a non avere rispetto umano, essi non si vergognano pubblicamente di testimoniare Dio e non trascurano i doveri religiosi anche se vengono giudicati dai cattivi e dai diffamatori.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La concupiscenza è l’intenso desiderio di appagamento – 28 Agosto 2022 0

La concupiscenza è l’intenso desiderio di appagamento – 28 Agosto 2022

Domenica 28 agosto 2022

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 14,1.7-14)

Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato. Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Scegliere il primo posto si può tradurre con chi è troppo pieno di sé, si dondola nell’orgoglio e ha la sottile convinzione di avere compreso tutto di sé e degli altri, quindi, è il migliore. Questa presunzione il più delle volte non si manifesta chiaramente in chi vive disordinatamente, è la sua mentalità scombussolata a presumere questa superiorità.

È una delle tre concupiscenze e si chiama superbia della vita. San Giovanni distingue tre tipi di smodato desiderio o concupiscenza: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita.

LA CONCUPISCENZA È UN INTENSO DESIDERIO DI APPAGAMENTO. NELLA MORALE CRISTIANA INDICA UNA PASSIONE INTEMPERANTE, IL PREDOMINIO DELLA MATERIA SULLO SPIRITO, UNA FORTE INCLINAZIONE, DIFFICILMENTE CONTROLLABILE, A COMPIERE IL MALE.

Solitamente le persone che hanno la debolezza della superbia della vita commettono continui errori di valutazione, anche per la considerazione inconscia di fare tutto bene e per problemi ancora più seri, riescono a dimenticare tutti gli errori passati, tanti sbagli fallimenti.

L’esperienza non viene considerata come specchio su cui confrontarsi prima di scoprire altri abbagli e si prosegue nella vita su questa pista.

È sottile l’influenza della superbia nella persona tanto che molti, pur nutrendola con i loro comportamenti, sono convinti di essere umili. Lo faranno in buonafede ma non fanno nulla per agire davvero umilmente e rivedere le loro convinzioni sulla loro vita, neanche cambiano lo stile di vita e così sono sempre alla ricerca del primo posto, della visibilità.

Ognuno di noi si porta il fardello dei vizi congeniti, fanno parte di tutti noi fin dal concepimento, nessuno è escluso dall’analisi sulla presunzione che spesso si atteggia in famiglia e altrove. Sono modi di agire che i più spirituali scoprono e frenano, mentre chi decide di rimanere appoggiato su se stesso, impedendo allo Spirito Santo di agire, resterà sempre lontano da Gesù, più solo e confuso.

La superbia degli altri non deve farci cadere nel giudizio, anche se è spontanea la constatazione di comportamenti arroganti.

Giudicare significa dare valutazioni che solo Dio conosce perfettamente, l’uomo è già incapace di suo nel valutare se stesso. Si può valutare lo stato spirituale di una persona solo per mezzo dell’aiuto di Dio, non per giudicare ma per pregare ed aiutare con parole opportune chi precipita verso l’abisso.

Il problema di oggi è l’esclusione di Dio dalla società, dalla famiglia quindi, così diventa spontaneo in molti assumersi la facoltà che compete solo a Dio e si arrogano il diritto di giudicare quasi sempre negativamente tutti. Negli altri si scorgono tanti aspetti negativi.

Non c’è quasi mai un giudizio benevolo. La persona non ancora guarita dalla Grazia di Dio per la distanza da Dio, emana sentenze severe e non si preoccupa di conoscersi bene e profondamente.

Oltre a cercare il primo posto anche solo idealmente, quanti si considerano particolarmente insuperabili e migliori degli altri, si espongono altresì per occupare tutto l’interesse degli altri e non sono mai sazi nella ricerca di lodi e applausi.

ESSI CERCANO IL PRIMO POSTO NEL CUORE DI TUTTI E NON SOLO DEI CONOSCENTI, ANCHE DEGLI SCONOSCIUTI E GIÀ QUESTA INQUIETA, FRUSTRATA CONDOTTA È LA CONDANNA CHE SI INFLIGGONO DI CONTINUO. COSA RIMARRÀ DI BUONO A QUESTE PERSONE SUPERBE?

Il modo per guarire da questo pericoloso atteggiamento il Signore ce lo offre in tanti modi e rimane sempre pronto ad aiutarci, ma noi dobbiamo impegnarci nel rinnegare le inclinazioni non buone e così vivere nel suo Cuore.

C’è da estirpare l’amor proprio che ci spinge a cercare il primo posto ed intendo anche nelle relazioni sociali e nell’evidenziare le attività che si svolgono, anche se fisicamente rimaniamo mescolati con gli altri. Se il nostro ego spirituale è pieno, bisogna pregare molto per svuotarlo, annientarlo.

Sembra una contraddizione ma anche chi si sottostima occupa tutto lo spazio senza lasciare a Gesù la possibilità di intervenire ed aiutare.

Per vincere questi comportamenti non equilibrati, dobbiamo conoscere l’umiltà e praticarla, e così acquisire la consapevolezza del limite e dell’errore, dei nostri estesi limiti. La persona acquisisce la pace interiore quando evita i due estremi o eccessi, sia l’esaltazione che l’abbattimento.

Chi pensa di non valere nulla non pratica l’umiltà, è una forma di depressione e deve correggere la sua valutazione. Non è l’esaltazione o lo scoraggiamento scambiato per umiltà a renderci migliori, ma la comunione con Gesù, la ricerca del suo Spirito, la preghiera costante e la gioia di voler diventare giorno dopo giorno ciò che vuole Lui. Per vivere nel suo Cuore.

La Madre dell’umiltà è sempre premurosa verso coloro che La pregano con grande fiducia e sono pronti a lottare la superbia per ricominciare.

L’umile non esagera né si scoraggia. Conosce se stesso e lascia a Gesù la guida della sua vita, per diventare migliore, ciò che desidera Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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I doni inestimabili concessi da Gesù ad ognuno di noi – 27 Agosto 2022 0

I doni inestimabili concessi da Gesù ad ognuno di noi – 27 Agosto 2022

Sabato 27 agosto 2022

XXI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 25,1430)

Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele -gli disse il suo padrone-, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele -gli disse il suo padrone-, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Da Gesù abbiamo ricevuto in dono molti beni spirituali, noi siamo solo amministratori e non padroni, ma chi comprende questo? Dopo averci invitati alla vigilanza, il Signore nel Vangelo della Messa ci propone una parabola che è un nuovo richiamo alla responsabilità dinanzi ai doni e alle Grazie ricevute.

Un talento era una antica unità di misura della massa. Era un peso di riferimento per il commercio, nonché una misura di valore pari alla corrispondente quantità di metallo prezioso. Il talento era equivalente pressappoco a cinquanta chili di argento, e si usava per misurare grosse quantità di denaro.

L’uomo ricco che partì per il viaggio consegnò ai tre servi una quantità immensa di beni e chiese di farli fruttificare, ognuno aveva comunque la libertà di gestire i talenti.

Ai tempi di Gesù, il talento equivaleva a seimila denari, e un denaro nel Vangelo è quanto corrispondeva alla paga giornaliera del bracciante.

Gesù in questa parabola ci spiega che ognuno di noi è responsabile dei doni ricevuti, non li può sotterrare, non può ignorarli ma li deve conoscere, non deve fare come il terzo servo che per paura di non saperli far fruttare non li utilizzò e sotterrò quello che aveva ricevuto.

I beni donati dal ricco padrone ai tre servi furono immensi, anche il servo che ricevette meno beni (un solo talento) ricevette lo stesso una grande quantità di denaro. È il primo insegnamento di questa parabola: ABBIAMO RICEVUTO INCALCOLABILI BENI SPIRITUALI DA DIO PADRE.

Il tema della corrispondenza alla Grazia di Dio, all’adempimento di quanto deve osservare il cristiano, va a sgretolare quella convinzione tutta umana di coloro che non si interessano di amare Dio o giustificano la poca preghiera, sicuri di fare molto con la sola partecipazione alla Messa festiva.

Essi dimenticano la vera osservanza degli insegnamenti del Vangelo e la pratica delle buone opere, che si devono compiere nella verità.

I due servi che hanno ricevuto cinque e due talenti, sono lodati dal padrone per il loro impegno, avevano obbedito e adempiuto a quanto aveva detto l’uomo ricco partito per un viaggio, senza deviare su altre strade o impegni che non venivano da Dio e allontanavano dalla Fede.

LA PROVA DELLA LONTANANZA PERICOLOSA DA GESÙ ARRIVA DALL’ARIDITÀ, DAL MANCATO IMPEGNO SPIRITUALE E DALLE SCELTE OPPOSTE ALLA VOLONTÀ DI DIO.

Questo succede ai cattolici come anche a quei Sacerdoti e Vescovi che seguono solo le loro opinioni, quanto è frutto di pensieri personali.

In molti casi il cattolico cammina sul ciglio del burrone, è paralizzato nello spirito dalle sue stesse frenesie o assilli, nel senso che non può fare più a meno di compiere determinate opere sbagliate o di compiacersi delle opere (inutili) che annullano la sua preghiera. Così il cattolico perde la comunione con Gesù e si incammina solitario verso l’ignoto.

Al contrario chi prega bene, si eleva di continuo nella contemplazione delle cose di Dio. Diventa migliore e aiuta gli altri con la sola presenza o con parole sincere, giorno dopo giorno diventa sempre più simile a Gesù Cristo!

Dei tre servi fidati solo due hanno corrisposto degnamente ed è stata grande la compiacenza del padrone -che è figura di Dio-, ritornato dopo un lungo tempo per regolare i conti. Infatti, GESÙ DOPO AVERCI REGALATO MOLTI DONI, RITORNERÀ A CHIEDERE CONTO DELL’UTILIZZO, CHIEDERÀ AD OGNUNO CONTO DELLA SUA CORRISPONDENZA O DELLA SUA TRASCURATEZZA.

Saranno più colpevoli quanti conoscono la sua Parola e l’hanno trascurata per seguire la propria mentalità, rifiutando il rinnegamento.

Il significato della parabola è chiaro.

ISERVI siamo noi;

iTALENTIsono le doti che Dio ha dato a ciascuno (l’intelligenza, la capacità di amare, di rendere felici gli altri, i beni temporali);

ilTEMPOdurante il quale il padrone è in viaggio è la nostra vita;

il RITORNOinatteso è la morte;

laRESA DEI CONTIè il Giudizio;

ilBANCHETTOè il Cielo.

Nessuno avrà la possibilità di dire nel Giudizio che non aveva avuto durante la vita consapevolezza dei tanti doni ricevuti da Dio.

Gesù dona ai buoni il suo Spirito che sostituisce quello umano e blocca lo spirito diabolico, che cerca di continuo di opprimere ogni credente.

Come nella parabola, Dio ha donato ad ognuno di noi beni spirituali inestimabili, come la Grazia santificante nel Battesimo, insieme ai Comandamenti e alla Sacra Scrittura, dicendoci di far fruttificare tutto il Bene concesso alla nascita e durante la vita.

Dalle nostre opere e dalle scelte si comprende chi siamo interiormente e se è presente lo Spirito di Dio.

Ognuno può fare questa valutazione ed eventualmente immettersi finalmente nella Via della Verità e incontrare la vera Vita. Chi continua a camminare nell’errore e nella falsità andrà a schiantarsi, perderà la sua anima e nulla è più prezioso dell’anima, della vita eterna!

Molti ripartono daccapo con la determinazione di osservare con sincerità il Vangelo e solo in questo modo mostrano di amare Gesù e la Madonna.

Con l’aiuto della Beata Vergine diventa più facile il cammino di Fede, si acquisisce la vera spiritualità del Vangelo e crescono i frutti spirituali.

Chi dirige la sua volontà nella Volontà di Gesù, vedrà cambiare il Male presente nella sua vita in Bene e riceverà molte Grazie.

Seguiamo con piena fiducia la Stella che ci guida in modo sicuro nel porto della salvezza che è il Sacro Cuore di Gesù. Il Nome della Stella è Maria!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Le cinque donne stolte senza olio, senza Fede – 26 Agosto 2022 0

Le cinque donne stolte senza olio, senza Fede – 26 Agosto 2022

Venerdì 26 agosto 2022

XXI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 25,113)

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il Regno dei Cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La spiegazione di questa parabola che appare al tempo stesso incomprensibile e banale, è la perdita del Paradiso delle vergini stolte per non avere amato lo Sposo, che è Gesù Cristo. Non amandolo, non hanno osservato i Comandamenti, non hanno obbedito né compiuto la sua Volontà.

Questa pena cade anche su quanti seguono il Signore solo esteriormente, partecipano alle funzioni o le guidano, ma hanno il cuore altrove, adorano idoli presentati dalla televisione, anche il denaro e tanto altro ancora. Sono innamorati di altro e Dio non conta nelle loro esistenze, non ha alcun posto oppure conta molto poco.

Questo ci fa capire la deriva di tanti cattolici e la mancanza del desiderio di rialzarsi e riprendere il buon cammino, magari aumentando la disponibilità a seguire e amare le cose di Dio. Il collegamento è fin troppo evidente e le conseguenze le stabilisce sempre il cattolico.

È il credente a determinare quale cammino spirituale compiere, in che modo osservare la Parola di Dio e come vincere i vizi.

I cattolici che dicono e non fanno sono come le cinque vergini stolte, infatti sono presenti alla preparazione e a tutto quello che esteriormente richiede poco impegno nel rinnegamento. Però rimangono troppo legati alle proprie fissazioni e non riescono a modificare i chiodi fissi piantati nella mente, cadono non tanto per le forze negative dei diavoli ma per il proprio orgoglio.

QUESTA PARABOLA MEDITATA BENE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA, INSEGNA CHE PIÙ CHE IL RAGIONAMENTO GESÙ VUOLE L’AMORE, E L’AMORE SI MANIFESTA ESCLUSIVAMENTE NELL’OBBEDIRE A LUI, CON LA CONSEGUENTE RINUNCIA A TUTTO CIÒ CHE È FUTILE E IRRILEVANTE PER LA VITA SPIRITUALE, IN PREVISIONE DI QUELLA ETERNA.

Le cinque vergini stolte della parabola, quelle troppo sicure, vanno incontro a una punizione tremenda: «In verità Io vi dico: non vi conosco».

La spiegazione sta nella mancanza di amore verso Gesù Cristo, esse -come tanti cristiani indifferenti- non hanno amato Colui che è festeggiato e ha fatto preparare il banchetto, non Lo hanno amato ed infatti non si sono preparate né hanno preparato quanto necessario per l’incontro con Lui.

La rovina spirituale alle volte inizia con piccoli errori che nel tempo assumono forme gigantesche, fino a perdere tutto, sia il Paradiso che le cose importanti di questa vita. Si guastano amicizie e si interrompono relazioni anche con i parenti, quando con una rinuncia o un po’ di ragionamento è possibile amare e compiere ciò che è giusto.

Lo Spirito Santo ci insegna che non basta aver cominciato a percorrere la strada che conduce a Cristo: è necessario mantenerla con una vigilanza incessante e un rinnegamento giornaliero, perché la tendenza naturale di ogni uomo, di ogni donna, è quella di attenuare l’impegno spirituale che la vocazione cristiana comporta.

Si diventerebbe simili alle cinque vergini stolte, inizialmente piene di buoni propositi, ma si stancarono presto e non poterono andare incontro allo sposo per la debolezza spirituale in quanto non pregavano e si stavano preparando nell’abbigliamento da un giorno intero.

QUINDI, SI POSSONO COLTIVARE BUONI PROPOSITI SENZA POI VIVERLI, NÉ METTERLI IN PRATICA PER INDIFFERENZA E DEBOLEZZA.

La preghiera e il ricorso ai Sacramenti non devono praticarsi solo nel bisogno, non c’è da prepararsi spiritualmente solo quando si viene colpiti da malattie o da coloro che vivono nella doppiezza e causano molte sofferenze e avversità alle persone buone.

La preparazione all’incontro con Gesù non ci deve sfuggire, non dobbiamo perdere l’olio che mantiene accesa la luce della Fede e l’intimità con Gesù.

La virtù teologale della carità che è sinonimo di amore a Dio e bontà verso il prossimo, deve sempre illuminare le nostre azioni, in ogni circostanza, in ogni momento: sia quando tutto procede bene come anche nella malattia, nella stanchezza e nell’insuccesso; sia tra persone amabili e con chi è più arduo convivere in armonia; che nel lavoro, in famiglia, sempre.

L’olio che mantiene accesa la carità cioè la nostra Fede, è la preghiera attenta e piena d’amore: l’intimità con Gesù Cristo.

Una preghiera fiduciosa, umile e abbondante. Dobbiamo essere molto sinceri con Dio e con noi stessi, per essere sempre aperti ai suoi suggerimenti, combattendo l’egoismo.

Chi si affeziona a una vita comoda, chi rifugge l’abnegazione e il sacrificio o si lascia condurre solamente dal desiderio di gratificazioni personali, non troverà le forze necessarie per darsi con tutto il cuore e con tutta l’anima a Gesù e agli altri.

L’umanità è stata guidata a guinzaglio a fare a meno di Dio, le Chiese sono sempre più vuote e molti cristiani non pregano più e abbandonano la Fede.

Una constatazione triste e che va detta, è quella di vedere con prove inequivocabili che nei luoghi dove tutto dovrebbe essere santo e sacro, c’è finzione, ipocrisia, compromessi e lussuria, peccati di ogni genere e scandali.

«Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi…» (Mt 23,24).

Non possiamo restare in silenzio per paura delle persecuzioni, questo è il comportamento dei traditori, dei codardi.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Vigilare per esaminare i pensieri sbagliati – 25 Agosto 2022 0

Vigilare per esaminare i pensieri sbagliati – 25 Agosto 2022

Giovedì 25 agosto 2022

XXI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 24,4251)

Tenetevi pronti.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’Uomo. Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero Io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

I Santi hanno meditato lungamente che questa vita è un pellegrinaggio, esiste la vita eterna ma anche molti cristiani considerano la vita eterna come qualcosa di insignificante. È la vera vita che dura per l’eternità ed ognuno vivrà le conseguenze di questa esistenza terrena.

Non deve incutere timore e non si deve esorcizzare la riflessione sulla morte, procura solo un grande bene spirituale e riporta coi piedi per terra.

Fa rientrare in sé anche la stessa malattia sia leggera che grave, e chi riflette sulla vita che conduce la riprende in mano e la veicola verso Dio, ovviamente se ha Fede, in caso contrario ricorre ad altri idoli o cerca modi viziosi e pervertiti per «dimenticare» la sua sofferenza.

Molte persone soffrono a causa delle cattiverie procurate da altri individui privi di morale o malati psichici ignari del loro disturbo mentale. SI PUÒ ESSERE BORDERLINE O SCHIZOFRENICI, portare in sé una scissione nella mente senza capirci nulla e di conseguenza suscitare sofferenze ai familiari e ad altre persone incolpevoli delle irrazionali scelte, appunto, di quanti hanno disturbi mentali.

Anche nelle persone apparentemente normali possono persistere sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell’affettività, da un tempo superiore ai sei mesi, con forte disadattamento e credono di fare bene anche le opere più cattive o corrotte. Arrivano a dimenticare il male compiuto e giustificano ogni cattiveria che commettono.

Le persone molto pericolose per la società, anche per gli stessi familiari, dovrebbero vivere in un ambiente riservato esclusivamente a loro.

La conoscenza delle cattiverie di tante persone, anche quelle insospettabili, deve farci pregare per chi non ci ama. La persona colpita dal disturbo di personalità difficilmente si rende conto di essere malata né comprende di essere pericolosa, più frequentemente considera i sintomi come tratti peculiari del proprio stile di vita e tende a voler cambiare l’ambiente, non se stessa.

La persona disturbata accusa sempre gli altri e non riesce a rientrare in sé e conoscersi, per capire che deve curarsi e migliorare per quanto possibile con la Grazia di Dio. Questo ci dice che se il cristiano deve pregare per i suoi nemici, deve anche riflettere che SPESSO I PERSECUTORI SONO DISTURBATI MENTALMENTE E NON RIESCONO A FRENARE LA GRAVITÀ DELLE LORO PAROLE E AZIONI. Vanno perdonati almeno nel proprio cuore, ma loro sono assai responsabili davanti a Dio.

Quasi tutti sono colpevoli davanti a Dio, non si arriva a vivere questa condizione senza la complicità del soggetto, a meno che non ci sia l’intervento dei diavoli, abilissimi a far stancare la mente, a creare illusioni, ad infondere pensieri insensati con molta insistenza, fino a convincere la persona e in questo caso si può parlare anche di possessione diabolica.

DIO CONOSCE I CUORI E LA MENTE DI OGNUNO, LUI VEDE PERFETTAMENTE LA RESPONSABILITÀ O L’INNOCENZA DELLA PERSONA DISTURBATA, MA IL DISTURBO MOLTO SPESSO CRESCE IN CHI NON PREGA O PREGA MALE, IN CHI NON VUOLE GUARIRE PERCHÉ TROPPO LEGATO AL SUO ORGOGLIO.

Questo per dirvi che è necessario mantenere sempre desta la vita spirituale!

Per il cristiano che si è mantenuto vigilante, l’ultimo giorno non verrà «come un ladro di notte», non rimarrà sorpreso e confuso, perché ogni giorno sarà stato un incontro con Dio attraverso la preghiera e gli accadimenti più semplici e normali.

Il Signore ci mette in guardia in molti modi, con varie parabole, contro la trascuratezza, la pigrizia e la mancanza d’amore. Un cuore che ama è un cuore che vigila su se stesso e sugli altri. Dio ci raccomanda di vegliare su coloro ai quali ci legano particolari vincoli di Fede e di conoscenza.

Quando Gesù si riferisce al «ladro di notte», intende raccomandarci di non distrarre l’attenzione dal grande affare della salvezza dell’anima, e vuole che non consideriamo questo stare all’erta come qualcosa di meramente negativo: vigilare non significa solamente evitare di cadere addormentati per timore che possa succedere qualcosa di sgradevole mentre dormiamo.

Vigilare vuol dire rimanere sempre in attesa, non lasciarci vincere dai pensieri infondati o devianti, molto spesso così ambigui e insoliti.

Noi restiamo vigilanti per far agire Gesù in ogni circostanza della vita, per lasciarLo operare in noi, per vivere da vivi e non schiavi della mentalità corrente o dei suggerimenti non chiari o peccaminosi che vengono proposti soprattutto tramite i social media. Fate attenzione.

Solo il Signore ci dona la Luce per discernere la provenienza dei pensieri e ci facilita la realizzazione di quelli che arrivano da Lui.

Ringraziamo di continuo Gesù e la Madonna, forse in questo istante qualcuno sta pregando per noi, e la nostra anima riprende vigore grazie alla generosità di persone che forse non conosciamo, o di qualcuno che ci è molto vicino.

Per questo, pregate ogni giorno per i Sacerdoti, pregate sempre per me.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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L’intelligenza umile e l’onestà di Bartolomeo – 24 Agosto 2022 0

L’intelligenza umile e l’onestà di Bartolomeo – 24 Agosto 2022

Mercoledì 24 agosto 2022

XXI Settimana del Tempo Ordinario

San Bartolomeo Apostolo

+ VANGELO (Gv 1,45-51)

Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato Colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il Figlio di Giuseppe, di Nazareth». Natanaèle gli disse: «Da Nazareth può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, Io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, Tu sei il Figlio di Dio, Tu sei il Re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità Io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È bellissima l’affermazione che Gesù spende per un uomo che incontra durante il cammino di nome Natanaèle, poi cambiato in Bartolomeo: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Non è un sempliciotto Natanaèle, al contrario è dotto e preparato sulle Sacre Scritture, le conosce così bene da affermare: «Da Nazareth può venire qualcosa di buono?».

Una cittadina conosciuta per la sua inconsistenza sociale, mentre il Messia era stato profetizzato come nativo di Betlemme, quindi Natanaèle non trovava alcun riscontro con l’Uomo che veniva indicato da Filippo come il Messia. «Abbiamo trovato Colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il Figlio di Giuseppe, di Nazaret».

Contrariamente agli orgogliosi e agli ostinati inflessibili, spesso paragonabili alla testardaggine dei muli, Natanaèle mostra immediatamente una intelligenza superiore e umile, non è sufficiente infatti essere solamente intelligenti.

L’intelligenza senza umiltà è arroganza, anche i diavoli sono intelligenti come lo sono noti potenti venduti al male che agiscono per corrompere.

Filippo avvisò Natanaèle dell’arrivo di Gesù e in un minuto la sua vita cambiò, le parole del Signore lo sconvolsero: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Egli accolse le parole di Gesù come rivelazione proveniente da Dio. Parole che danno di Natanaèle un’immagine perbene, parole che ognuno di noi vorrebbe sentire per se stesso, e che vengono riferite nella verità dalle persone oneste intellettualmente.

NATANAÈLE ERA SINCERO E UMILE, NON C’ERA FINZIONE IN LUI COME QUANTI AMANO ADULARE GLI ALTRI PER AVERNE VANTAGGI ANCHE AL SOLO FINE RELAZIONALE.

O quelle persone che amano lodarsi di continuo e cercano affannosamente negli altri più che l’amicizia, l’elogio, una gratificazione umana.

Qui si nota facilmente la mancanza di autostima e la presenza di una ricerca affannosa di continui riconoscimenti umani, denotando comunque, lo scarso equilibrio psicofisico. L’aspetto psichico e fisico nello stesso tempo è quello riguardante i rapporti tra processi psichici e fenomeni fisici.

TRISTEZZA, RABBIA, ANGOSCIA, PAURA: SONO LE EMOZIONI CHE POSSONO RENDERE INSTABILI.

Meglio imparare a controllarli per raggiungere l’equilibrio psico-fisico.

Il controllo esclusivamente scientifico non arriva a guarire completamente la persona, OCCORRONO I SACRAMENTI, LA PREGHIERA, LA PRATICA COSTANTE DELL’ONESTÀ, DELLA BONTÀ, DELLA VERITÀ e il distacco convinto dalle bugie e dai comportamenti ingannevoli e bugiardi.

Guardiamo al Santo Apostolo di oggi, Bartolomeo, per capire quale altezza morale bisogna raggiungere per agire sempre onestamente.

Bartolomeo era una persona esemplare e quelli come Lui sono modelli che seguono i principi etici e li insegnano ai figli, ai dipendenti o sottoposti.

Bartolomeo non credeva inizialmente in Gesù perché arrivava da Nazareth, ma non cercava assolutamente di fuorviare o distogliere Filippo dal Signore: qui viene evidenziata la sua straordinaria onestà intellettuale.

Tra Filippo e Natanaèle troviamo due diversi modi di approcciarsi al Signore: nel primo troviamo una Fede semplice come desidera Dio da ognuno di noi; nel secondo invece c’è la ragione che domina e questa può portare lontano da Dio se non è illuminata dalla Fede.

Per scardinare la razionalità, la logica, la ragionevolezza di Natanaèle, Gesù lo scuote dicendogli due frasi che nessun essere umano poteva conoscere perfettamente. Solo Dio poteva conoscere intimamente l’anima di Natanaèle.

BARTOLOMEO OGGI CI INSEGNA CHE LA RETTITUDINE MORALE È UNA RICCHEZZA SUPERIORE A TUTTI I BENI MATERIALI, NON È PARAGONABILE NEANCHE AI MIGLIORI ONORI CHE OFFRE IL MONDO. NULLA PUÒ ELEVARE MORALMENTE UNA PERSONA COME LA SUA PREZIOSA RETTA INTENZIONE, CHE RIFUGGE I DOPPI PENSIERI.

Chi parla deve curare la purezza dei pensieri, deve vincere l’ambiguità della mente per rimanere con una dignità splendente che deve quasi manifestarsi… Quando ingannano vengono assaliti da una certa compiacenza, essi dimenticano che Dio sempre sente e vede tutto.

È possibile per tutti arrivare a questa integrità morale, ci si può elevare spiritualmente di continuo, cambiando mentalità e stile di vita.

Le parole che rivolse Gesù a Natanaèle incontrandolo, lo sconvolsero, causarono una sua immediata e disorientata replica: «Come mi conosci?».

Natanaèle che diventerà Bartolomeo cercava di ritrarsi dal dialogo che il Signore voleva imbastire, considerando che lo aveva accolto con esplicita ammirazione: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità».

L’affermazione di Gesù come sempre non era casuale, poteva dire anche altre parole ma per Natanaèle solo quelle parole potevano sconvolgerlo completamente e toccare il suo cuore per farlo ricredere sia sulla Persona di Gesù, che sulla sua provenienza, da quella Nazareth considerata insignificante dall’opinione pubblica.

Gesù ci conosce perfettamente e vede tutto quello che compiamo, questo «piccolo» dettaglio sfugge a molti cristiani e senza una vita spirituale curata e guidata, rimangono sempre impulsivi e inclini alle bugie e all’orgoglio, alle scappatoie inventate per non svelare i loro piani ed errori.

La risposta di Gesù disarmò Bartolomeo e accolse il Signore nella sua vita: «Prima che Filippo ti chiamasse, Io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi”.

Natanaèle pregava sotto l’albero, contemplava Dio e dove si trovava non poteva essere visto da nessuno. Solo Dio poteva vederlo e ascoltare le sue intense preghiere. In pochi istanti Natanaèle eliminò i suoi convincimenti e accolse subito Gesù, accettò la Volontà di Dio, fino a diventare un grande Apostolo e venerato come Santo.

«Rabbì, Tu sei il Figlio di Dio, Tu sei il Re d’Israele!».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Tantissimi Vescovi non nominano esorcisti per scacciare i demoni – 23 Agosto 2022 0

Tantissimi Vescovi non nominano esorcisti per scacciare i demoni – 23 Agosto 2022

Martedì 23 agosto 2022

XXI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 23,2326)

Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La Parola di Dio che leggiamo ogni giorno fortifica lo spirito e al tempo stesso appaga, arreca  incalcolabili benefici spirituali. L’anima trova la vera pace perché essa cerca misteriosamente quel Dio che l’ha creata e non ha pace se ne rimane lontana.

Molte anime sono inquiete perché lontane da Dio, sono nella tristezza e non trovano mai la vera gioia in tutte le iniziative umane intraprese.

La vita dell’anima è regolata meravigliosamente quando è presente lo Spirito di Dio, in sua assenza ogni persona è sempre smaniosa di compiere qualcosa, anche ciò che non è moralmente onesto e che allontana da Gesù.

È turbata senza spiegarsi la ragione.

È contrariata nelle scelte da compiere e non trova mai la soluzione migliore nelle decisioni.

È annoiata da tutto e soddisfa solo i capricci.

Potrei continuare ancora a delineare lo stato interiore di quanti sono lontani da Gesù oppure non Lo seguono con docilità.

La Parola del Vangelo accolta con sincero interesse, diventa il vero nutrimento dell’anima e la persona prova gioie interiori nuove e preziose, perché c’è Gesù presente nell’anima e ispira cose buone. Avverte di essere mentalmente libera, i pensieri sono purificati, non ci sono più il senso di confusione e le problematiche della vita si superano con grande facilità.

Tutti possiamo sperimentare questo stato spirituale se ci decidiamo per Gesù e la Madonna, se diamo a Loro molto spazio nella nostra vita.

COSA C’È OGGI AL CENTRO DELLA VITA CHE CONDUCIAMO?

È forse un idolo di qualsiasi campo di appartenenza che ingannevolmente appaga, porta davvero la pace interiore e una gioia soprannaturale?

I brani del Vangelo di ieri e di oggi sono molto utili a tutti e non solo ai Vescovi e ai Sacerdoti come si potrebbe pensare, leggendo le irreversibili condanne di Gesù a scribi e farisei. È opportuno leggere di seguito i versetti dall’1 al 32 del capitolo 23 di San Matteo.

La lettura di questi versetti vi aiuterà a capire diversi aspetti importanti della vita spirituale e dei comportamenti di chi ha autorità.

Chi si confronta con la Parola non sempre scopre qualcosa riguardo la sua vita spirituale, ma di sicuro riesce a capire cosa non bisogna compiere per non diventare oppositore di Gesù Cristo, purtroppo molti altri annunciano queste parole e manipolano la Bibbia.

«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il Regno dei Cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare» (Mt23,13).

Da alcuni decenni nella Chiesa aumentano quelli che manipolano pubblicamente il Vangelo e negano gli insegnamenti di Gesù, gli stessi trasmessi da duemila anni dalla Sacra Tradizione. Si arriva a tanto senza provare schifo verso se stessi nel tradire un Dio Amore che ha concesso ad essi privilegi, poteri soprannaturali, prestigio e anche una grande responsabilità, da loro rifiutata.

Per tutti noi cattolici è un obbligo morale impegnarci nella difesa della sana dottrina della Chiesa, diffondendo il Vangelo storico e il Catechismo.

In questi tempi vengono presentati un falso Gesù e una falsa Chiesa proprio da quanti dovrebbero eccellere in santità.

Con parole ambigue si minimizzano e modificano gli insegnamenti di Gesù e numerosi Prelati della gerarchia hanno assunto nuove dottrine incentrate sull’umanesimo senza alcun riferimento alla Divinità del Figlio di Dio. Gli insospettabili non Lo ritengono più Figlio di Dio ed esaltano il relativismo che distrugge il vero Magistero della Chiesa.

State attenti a non seguire le teorie moderniste che allontanano da Gesù e dalla sana dottrina cattolica. Sforzatevi di riconoscere i lupi Illuminati travestiti da agnelli. State attenti a non lasciarvi ingannare dalle parole mielose che coprono progetti di pianificazioni delle religioni come abbiamo già visto negli anni scorsi e valutate chi è veramente fedele a Gesù Cristo da chi non ne mostra alcun interesse e parla nelle omelie di tutt’altro OPPURE NE PARLA MA SOLO PER ESALTARE SE STESSO.

Chi non conosce la vera dottrina cattolica, accetta inevitabilmente tutte le teorie eretiche protestanti che vengono insegnate anche nelle omelie o nelle catechesi, perché abilmente mischiate ad altri insegnamenti del Vangelo, inserendo tante parole indulgenti e pietose. È una misericordia tutta umana che esclude l’esistenza del peccato e dell’inferno.

Padre Arturo Sosa, generale dei gesuiti, alcuni anni fa pubblicamente ha negato l’esistenza fisica del diavolo, ha affermato che è una figura simbolica. Se non esiste il diavolo ne sussegue che non esiste neanche l’inferno, quindi il peccato non esiste e sono inutili i Sacramenti, tra cui la Confessione sacramentale.

I modernisti sostengono che la devozione alla Madonna non è necessaria, il Santo Rosario una preghiera antiquata e inutile, l’adorazione eucaristica una perdita di tempo.

Questi modernisti o eretici dovrebbero assistere a un esorcismo e constatare prima la ciclopica forza della persona posseduta in grado di sollevare anche una automobile e poi vedere la reazione terrorizzata dei diavoli quando si ripetono le Ave Maria, quando si invoca la Madonna e si recita il Santo Rosario. Diranno ancora che il Santo Rosario è inutile?

Inoltre, dovrebbero ancora avere coraggio di restare senza scappare via ed assistere, sentire dai diavoli tramite la persona posseduta, la descrizione dei peccati commessi soprattutto nel segreto dal Vescovo o dal Sacerdote presente e che non crede nell’esistenza dei diavoli.

È SICURO CHE I DIAVOLI DIREBBERO TUTTI I GRAVISSIMI SCANDALI SEGRETI E ANCHE DI MOLTI ANNI FA COMMESSI DAL VESCOVO O SACERDOTE PRESENTE ALL’ESORCISMO E NEGATORE DELL’ESISTENZA DEI DIAVOLI.

I DIAVOLI RICORDANO TUTTO E DICONO TUTTO SUI TRADITORI DI DIO! A QUEL PUNTO QUEL VESCOVO O QUEL SACERDOTE FORSE FUGGIREBBE DI CORSA DAL LUOGO DOVE SI SVOLGE L’ESORCISMO. POTREBBE CONVERTIRSI?

FORSE È QUESTO IL VERO MOTIVO CHE INDUCE TANTI VESCOVI A NON NOMINARE ESORCISTI NELLE LORO DIOCESI O AL MASSIMO NOMINANO SOLO UN PRETE POCO DISPONIBILE E ORGOGLIOSO?

Questo è il tempo delle eresie e dei grandi tradimenti, valutate bene le parole che ascoltate nelle omelie. Si rischia la perdita della Fede!

Noi invece vogliamo seguire la Verità tutta intera, quella di Gesù contenuta nel Vangelo storico. Lui è Dio e chi non Lo segue è apostata.

Una sola Ave Maria recitata con amore e fiducia può far scaturire più conversioni: la Madonna aggiunge le sue preghiere e le offre a suo Figlio.

Tutto è possibile quando si prega con amore, umiltà, di frequente e con grande fiducia il Santo Rosario.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La Regina dell’Universo schiaccia tutti i servi di Satana! – 22 Agosto 2022 0

La Regina dell’Universo schiaccia tutti i servi di Satana! – 22 Agosto 2022

Lunedì 22 agosto 2022

XXI Settimana del Tempo Ordinario

Beata Vergine Maria Regina

+ VANGELO(Lc 1,26-38)

Ecco concepirai un Figlio e Lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una Vergine, promessa Sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da Lei, disse: «Ti saluto, piena di Grazia: il Signore è con Te». A queste parole Ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’Angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato Grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un Figlio, Lo darai alla luce e Lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo Regno non avrà fine». Allora Maria disse all’Angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’Angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di Te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò Colui che nascerà sarà Santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la Serva del Signore: avvenga di Me secondo la tua parola». E l’Angelo si allontanò da Lei. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Otto giorni dopo l’Assunzione al Cielo di Maria Santissima, festeggiamo la sua regalità concessa dal Creatore alla Creatura che ha corrisposto pienamente alla sua Volontà. L’incoronazione di Regina è la conseguenza della sua grandezza dinanzi alla Santissima Trinità, è una onorificenza alla Madre del Verbo eterno il quale prese il Corpo proprio da Maria Santissima e si rese visibile all’umanità.

La festa di Maria Regina ci dice che questo onore Le è stato concesso per i suoi meriti, per la vita donata a Dio e Dio premia largamente quanti Lo ascoltano docilmente. Ognuno di noi riceve da Dio molti aiuti aggiuntivi per le buone opere compiute, ma devono essere sostenute dalla Fede.

Questa festività venne istituita da Papa Pio XII nel 1955 ed è affiancata a quella di Cristo Re. In passato il 22 agosto si celebrava la festa del Cuore Immacolato di Maria, lo spostamento è avvenuto per collocare la festa di oggi subito dopo l’Assunzione al Cielo della Beata Vergine Maria.

Il titolo di Regina indica un posto di singolarità e di preminenza accanto a Cristo Re, e Papa Pio XII nella lettera enciclica «Ad Coeli Reginam» (11 ottobre 1954), enuncia i molteplici titoli ad Ella attribuiti, non solo dalla devozione del popolo cristiano, valutando soprattutto quanto la Sacra Scrittura afferma di Lei e quanto tramandato dalla Sacra Tradizione.

Questa festa della Madonna, La indica all’umanità non solo come Madre del Capo e dei membri del Corpo mistico (noi cattolici), manifesta il suo potere di augusta Sovrana e Regina della Chiesa e dell’Universo, e La rende partecipe non solo della dignità regale di Gesù, ma anche del suo potere di intercessione e inoltre di operosa santificazione dei membri del Corpo mistico, quindi, Corredentrice del genere umano.

Maria Regina è un titolo che La determina come Colei che comanda, Ella è la vincitrice sul Male: «Ti schiaccerà la testa» (Gn 3,15).

È la Signora conquistatrice dei popoli che conduce a suo Figlio Gesù, ed è una conquista spirituale che avviene nel rispetto pieno della libertà di ognuno. Le sue stesse apparizioni non vogliono imporre ad alcuno quanto dice, i suoi sono appelli di amore verso tutti i suoi figli peccatori. Li invita a ritornare a Dio e a lasciare la strada della perdizione. Viene a ricordarci che siamo creati per il Paradiso ed esiste anche l’inferno.

È una vera Madre preoccupata di quanti non si preoccupano della vita eterna, di ogni forma di pericolo in questa vita, delle deviazioni comportamentali che con facilità attecchiscono senza lasciare riflettere quanti le subiscono.

In un mondo senza identità, la Regina e Madre di tutti viene ad indicarci la Via della vera gioia per non sciupare inutilmente questa vita.

La Vergine Maria è Regina perché suo Figlio è Re dell’Universo. Con Lui ha condiviso ogni scelta nella vita terrena, così in Cielo condivide la regalità che si esplicita in un amore materno e sofferente verso i suoi figli lontani da Dio.

È una Regina che ama e non condanna, vuole dare ogni aiuto a quanti a Lei si rivolgono e La pregano. I diavoli tremano quanto si recita l’Ave Maria, gli Angeli sono i suoi servitori e il Capo dell’Esercito celeste, San Michele, è il suo primo guerriero.

I veri devoti imitano tutte le virtù della Madonna, non abbiamo altra possibilità per arrivare a Gesù se prima non conosciamo la Madre. Solo Lei potrà farci conoscere bene suo Figlio. Senza Lei c’è improvvisazione e grande confusione nell’avvicinarsi a Gesù.

Quando si comincia il vero cammino spirituale, la Madonna trasmette quella virtù che La rese grande davanti alla Trinità: l’umiltà.

Più si è vicini a Dio più la persona ha una bassa considerazione di sé. Nella Luce di Dio l’anima vede nitidamente tutta se stessa e si accorge di essere troppo piccina dinanzi al Creatore. Comprende di non poter fare nulla di buono senza la Grazia di Dio e l’umiltà cresce a dismisura fino a raggiungere vette inimmaginabili.

L’Arcangelo Gabriele La chiamò «… Piena di Grazia», e Piena di Grazia è una Persona Immacolata, non intaccata dal peccato originale. Un privilegio che Le ha permesso di ricevere tanti altri doni. Non poteva assolutamente diventare Madre di Dio se il suo Corpo fosse stato appena sfiorato dalla bava malefica del peccato originale.

Anche tra i cattolici ci sono falsi devoti e presentano la Madonna in modo distorto, quasi come una donna di casa che non ha capito nulla e ha avuto il solo merito di comportarsi bene. Sbagliano gravemente quanti minimizzano il ruolo della Madonna, sono falsamente cattolici ed eretici nel cuore, interpreti di una nuova teologia inventata dai traditori di Gesù Cristo.

Maria è Regina perché eccelle in santità su tutte le creature ed è Madre del Figlio di Dio. Verità insabbiate con preciso obiettivo anche da autorevoli e insospettabili Vescovi, i quali addirittura lasciano credere di essere devoti… della Madonna.

Tutti i veri devoti della Madonna vedono e venerano in Lei la sovrabbondante generosità dell’Amore Divino, che L’ha colmata di ogni Grazia.

Come Madre riceve dal Figlio Re tutto quello che chiede, ma Ella comanda come abbiamo letto nel miracolo di Cana, perché più un figlio è santo più desidera che sua madre venga amata, onorata e in questo caso supplicata.

Questo desidera più di tutto Gesù Cristo: che sua Madre, Regina dell’Universo sia amata e venerata con un amore singolare.

E Maria Vergine è Onnipotente per Grazia di Dio, questo spiega il terrore dei diavoli quando si recita il Santo Rosario e quando si invoca Colei che diede al mondo il Re buono che ha redento l’umanità e in virtù della sua Corredenzione concede abbondantemente il suo Spirito e i suoi doni a quanti li richiedono con fiducia e amore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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