Archivio Mensile: Gennaio 2023

I cattivi e i potenti si attirano la Giustizia di Dio – 31 Gennaio 2023 0

I cattivi e i potenti si attirano la Giustizia di Dio – 31 Gennaio 2023

Martedì 31 gennaio 2023

IV Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 5,21-43)

Fanciulla, Io ti dico: Alzati!

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed Egli le disse: «Figlia, la tua Fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi Fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, Io ti dico: alzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ci sono momenti nella vita in cui anche i ricchi si rendono conto di non avere più privilegi dei poveri, questo avviene quando sorge la malattia e scuote le fondamenta di ogni sicurezza. Si possono anche superare con indifferenza altre prove che spesso si creano con leggerezza, ma quando si pensa alla morte la paura ridimensiona tutto.

Di fronte alla malattia siamo tutti uguali, ancora più uguali lo siamo dinanzi alla morte. I più benestanti alle volte sono più uguali degli altri e riescono a contattare specialisti rinomati, però sono penalizzati dalla mancanza della Fede.

Non tutti i benestanti hanno Fede, i beni materiali molto presto nella vita prendono il posto di Dio e la loro sicurezza arriva solo dal denaro.

Il denaro non può comprare la pace, la felicità, gli aiuti dell’Onnipotente Gesù e della Madonna. Il molto denaro fa degenerare.

Nel Vangelo di oggi sono due i personaggi che mostrano una grande Fede e rallegrano Gesù. In questi due casi la componente principale che accomuna entrambi è la sofferenza, che facilita l’esperienza della Fede in Gesù.

Il potente Giairo era capo della sinagoga ed era a conoscenza dell’imminente morte della figlia, mentre la donna pagana soffriva di emorragie e non aveva trovato nessun miglioramento pur avendo provato moltissime cure in dodici anni.

La figlia di Giairo aveva dodici anni e la donna aveva emorragie da dodici anni.

Il numero dodici ed i suoi multipli si ripetono molte volte nella Bibbia, nell’Apocalisse ed anche nel Vangelo. Nell’Apocalisse San Giovanni parla di una moltitudine di centoquarantaquattromila segnati delle tribù dei figli di Israele. Le stesse tribù sono dodici. Ventiquattro, su ventiquattro scanni, sono i Vegliardi descritti sempre da San Giovanni. La Donna vestita di sole ha in capo una corona di dodici stelle.

Il numero 12 con i suoi multipli e derivati sta ad indicare la pienezza umana. Gesù Cristo sceglie 12 Apostoli, come abbiamo visto nell’Apocalisse 24 sono i Vegliardi che attorniano il trono di Dio (i 12 Patriarchi più i 12 Apostoli).

Ritornando a Giairo e alla donna con scarse aspettative di vita, solo la speranza di ricevere aiuti da Gesù non li faceva cadere nella disperazione.

I due personaggi erano convinti di non poter dominare la morte e la malattia, incontrarono e conobbero tutti i limiti umani, e la loro fiacchezza li convinse a non contare sulle capacità umane. Con molta probabilità non avrebbero cercato Gesù senza le sofferenze, non avrebbero neanche compiuto un piccolo sforzo interiore per conoscere la Verità.

Senza una malattia o una sofferenza morale, anche i cristiani poco spirituali, creano un trono al loro orgoglio, sicuri di superare tutto e di non avere bisogno di Dio. Quando arriva la malattia si scoprono inermi, indifesi e miseri, aprono gli occhi e si vedono sprovvisti di quella potenza che presumevano di possedere.

La Fede della donna malata del Vangelo era sorprendente: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». Era sicura dell’Onnipotenza di Gesù, così deve essere la preghiera dei cristiani. Non dubitava né perdeva la speranza di incontrare il Signore dopo dodici anni di terribili sofferenze e tanti soldi spesi inutilmente.

Quando arrivò all’apice della delusione delle cure inutili, ella si mise a cercare Gesù e Lo considerava come il vero Medico che poteva salvarla dalla morte certa. La donna pagana ebbe una Fede forte già nella ricerca di Gesù, non tanto solo quando Lo toccò. Il suo desiderio di incontrare il Signore era una preghiera straordinaria.

Gesù rimase ammirato della sua Fede: «Figlia, la tua Fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».

Bastarono poche parole per liberarla da un male che perdurava da dodici anni, quindi OGNUNO DI NOI PUÒ OTTENERE IN UN ISTANTE CIÒ CHE CHIEDE DA MOLTO TEMPO. Mentre la donna pagana non conosceva Gesù e rimase dodici anni a praticare cure inefficaci, noi Lo conosciamo e se le Grazie non arrivano subito, prima o poi arriveranno ma dobbiamo anche conoscere la causa di eventuali impedimenti.

Al capo della sinagoga che con indebolita autorità parlava a Gesù della gravissima malattia che aveva colpito la figlia, il Signore lo rassicurò perché vedeva nell’uomo la speranza dell’aiuto: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva».

Questa è la Fede che il cristiano deve mostrare quando prega. Più che le parole conta l’amore, la piena fiducia nel Signore.

Gesù tranquillizzò Giairo con due frasi, prima quando i parenti affermavano che la bambina era morta: «La bambina non è morta, ma dorme»; poi, quando lo invitò a continuare ad avere Fede nel momento in cui apparentemente tutto sembrava perduto: «Non temere, soltanto abbi Fede!».

Gesù guarisce e libera dalle negatività dei diavoli in un istante, risuscita lo spirito dei cadaveri viventi, domina tutto con la sua Onnipotenza.

«“Fanciulla, Io ti dico: alzati!”. E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Le tentazioni dei diavoli e la possessione diabolica – 30 Gennaio 2023 0

Le tentazioni dei diavoli e la possessione diabolica – 30 Gennaio 2023

Lunedì 30 gennaio 2023

IV Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 5,1-20)

Esci, spirito impuro, da quest’uomo.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti scongiuro, in Nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione -gli rispose- perché siamo in molti». E Lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E Lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato Lo supplicava di poter restare con Lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ancora una volta Gesù incontra una persona posseduta e la libera dai diavoli con estrema facilità. Con un comando scaccia i diavoli, nemici di ognuno di noi. Focalizziamo con profonda meditazione l’Onnipotenza di Gesù e la nullità dei diavoli. La meditazione di questo esorcismo favorisce le certezze che dobbiamo conoscere e credere fermamente.

Innanzitutto consideriamo l’Onnipotenza di Gesù Cristo: non tutti i cristiani hanno la convinzione che a Lui nulla è impossibile e se non interviene subito per ripristinare la moralità in questo mondo, è dovuto all’Amore che questo Dio colmo di bontà nutre per le sue creature e farà di tutto per non distruggerle, mentre saranno i potenti con le guerre a portare grandi rovine nel mondo.

Sono incalcolabili le persone possedute dai diavoli nel mondo. Esistono vari gradi di possessione, ma sempre i demoni scelgono il silenzio per agire indisturbati.

Il silenzio Satana lo mantiene soprattutto dove agisce potentemente e tiene soggiogati anche molti cristiani viziosi che non curano la vita spirituale. Molto spesso Satana non causa persecuzione verso qualcuno o verso un gruppo cattolico e li conduce tutti «silenziosamente e sollecitamente» dove vuole lui. Sempre più lontano da Gesù Cristo, alla rovina eterna!

I diavoli tentano sempre, ricordatelo.

Fanno apparire buono ciò che è cattivo e cattivo quanto è buono. Non seguite fiduciosamente i vostri pensieri, diffidate sempre di ciò che pensate se riguarda il giudizio sugli altri o le scelte di vita personale o su altri aspetti importanti. Consigliatevi prima di prendere decisioni importanti.

Per vincere le tentazioni o i disturbi che arrivano dai diavoli, occorre utilizzare anche i tre Sacramentali che la Chiesa indica come potenti. Sono l’acqua, il sale e l’olio esorcizzati. La loro potenza è sorprendente, in questi tre Sacramentali agisce lo Spirito di Gesù e i diavoli terrorizzati perdono forza e potere, fino a scappare. Cercate i Sacerdoti disponibili e utilizzateli sempre!

Sabato prossimo qui a Casa Mariana alle 15 inizierà l’adorazione eucaristica, con preghiere di guarigione e di liberazione, oltre alle preghiere di riparazione contro le bestemmie ed i sacrilegi che si commettono quasi in ogni Santa Messa. Si consiglia di arrivare in anticipo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La vera gioia che scaturisce dalle Beatitudini – 29 Gennaio 2023 0

La vera gioia che scaturisce dalle Beatitudini – 29 Gennaio 2023

Domenica 29 gennaio 2023

IV Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 5,1-12)

Beati i poveri in spirito.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a Lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il Regno dei Cieli.

Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il Regno dei Cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei Cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Le otto Beatitudini sono meditate con particolare interesse dal cristiano che cura la vita spirituale. Le conosce bene perché vi trova la guida e la consolazione di Dio. Considerato che Gesù è Colui che rispetta la promessa fatta -e sono miliardi le prove che sostengono questa affermazione-, le Beatitudini le ha pronunciate per dare ai suoi fedeli la certezza che Lui è sempre con noi e che interviene ogni volta che Lo invochiamo.

Le ha pronunciate per far conoscere ai suoi seguaci, che se nella vita si incontrano inevitabilmente molte prove, sofferenze e cattiverie spesso anche dai conoscenti, chi sta con Lui alla fine sarà l’unico vincitore. Gesù ci farà sempre giustizia e ci darà la vittoria contro i nemici, i cattivi e i diffamatori. Prima o poi Gesù mantiene la parola data: «Tutto quello che chiederete con Fede nella preghiera, lo otterrete» (Mt 21,22).

Alla fine non intendo dopo molti anni di prove o quando il «nemico» non perseguita più… Intendo che l’intervento di Gesù avviene nel momento migliore valutato con la sua infinita sapienza. Consideriamo che soprattutto dipende dalle nostre preghiere.

Chi patisce una malattia, una persecuzione da colleghi, conoscenti e perfino dai parenti, nelle Beatitudini trova la forza per resistere nella serenità e nella certezza che Gesù è vicino ed interverrà nei modi che considera opportuni ad ogni caso e dal grado della nostra preghiera.

Chi prega poco manifesta di essere poco interessato alla Grazia richiesta oppure non ha compreso l’importanza della preghiera.

Ottiene più presto quanto chiede chi si impegna nella preghiera giornaliera, cresce nella fiducia verso il Signore e osserva i Comandamenti. Non sono comunque le molte parole a permetterci di ottenere quanto ci necessita e che nessuno al mondo è in grado di donarci, è la Fede in Gesù!

Determinante è avere piena fiducia in Gesù, seguire gli insegnamenti e la sua Volontà, solo così la preghiera diventa efficace e accolta da Lui.

La Grazia si ottiene per l’amore che esprimiamo verso Gesù e la Madonna, la Fede sicura che Loro ci ascoltano sempre, sono sempre con noi e ci aiutano. Senza una profonda fiducia in Loro si prega senza fervore e non si ottiene nulla oppure molto poco.

Il mondo chiama beati quelli che abbondano di beni e di onori, che vivono allegramente e non mostrano difficoltà o patimenti.

I POVERI DI SPIRITO, secondo il Vangelo, sono quelli che hanno il cuore distaccato dalle ricchezze; se le posseggono, ne fanno buon uso; se ne sono privi, non le cercano con sollecitudine; se loro vengono tolte, ne soffrono con rassegnazione la perdita.

I MANSUETI sono quelli che trattano il prossimo con dolcezza, e ne soffrono con pazienza i difetti e i torti che da essi ricevono, senza risentimenti o vendette.

QUELLI CHE PIANGONO, eppure sono detti beati, sono coloro che soffrono rassegnati le tribolazioni, e che si affliggono per i peccati commessi, per i mali e per gli scandali che si vedono nel mondo, per la lontananza dal Paradiso e per il pericolo di perderlo.

QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DELLA GIUSTIZIA sono coloro che desiderano ardentemente crescere sempre più nella Divina Grazia e nell’esercizio delle opere buone e virtuose.

I MISERICORDIOSI, sono quelli che amano in Dio e per amor di Dio il loro prossimo, ne compassionano le miserie sia spirituali che corporali, e procurano di sollevare secondo le loro forze e il loro stato.

I PURI DI CUORE sono quelli che non hanno alcun affetto al peccato e ne stanno lontani, e schivano sopratutto ogni sorta d’impurità.

I PACIFICI sono quelli che conservano la pace col prossimo e con se stessi, e procurano di mettere la pace tra quelli che sono in discordia.

Quelli che SOFFRONO PERSECUZIONE per amore della giustizia sono coloro che sopportano con pazienza le derisioni, i rimproveri e le persecuzioni per causa della Fede e della Legge di Gesù Cristo.

Le Beatitudini non ci procurano solo l’eterna gloria del Paradiso, sono i mezzi per condurre una vita felice, per quanto è possibile, in questo mondo.

Coloro che seguono le Beatitudini, ricevono incalcolabili ricompense anche in questa vita, già godono un’interna pace e contentezza, che è principio, benché imperfetto, della eterna felicità. Quelli che seguono le massime del mondo, non sono felici, perché non hanno la vera pace dell’anima, e corrono il pericolo di dannarsi.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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La Chiesa è come una barca alla deriva – 28 Gennaio 2023 0

La Chiesa è come una barca alla deriva – 28 Gennaio 2023

Sabato 28 gennaio 2023

III Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 4,35-41)

Chi è Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?

Dal Vangelo secondo Marco

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, Lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con Lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora Lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora Fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Vicino al timone della barca che rappresenta la Chiesa c’era sempre Gesù, rimaneva lì vicino a vigilare anche se apparentemente dormiva. «Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva». Il sonno di Dio non esiste, in questo caso il Corpo di Gesù necessitava di ristoro, ma come Dio continuava a vigilare su tutto, sugli Apostoli, la barca e sull’Universo.

La Chiesa oggi è scossa da molte difficoltà che arrivano da tutte le parti, non sono solo il vento dell’indisciplina e le alte onde dell’arroganza dei carrieristi a scuoterla. C’è molto di più che presto si svelerà in tutta la sua orribile finzione e orrore.

Molti cattolici sono con le bende agli occhi, non comprendono le iniziative e le parole di molti della gerarchia che non appaiono più come Pastori di Dio, in essi trionfa la corruzione. Ma davvero non si comprende che numerosi Cardinali e Vescovi non credono più in Gesù Figlio di Dio?

Lo hanno trasformato in un nuovo Gesù senza il soprannaturale, che non compie miracoli, non ci ascolta e per dimostrare che non è Dio, non adorano l’Eucaristia. Arrivano anche a proibire l’adorazione dell’Eucaristia con pretesti ridicoli e disonesti.

DA QUANTI VESCOVI E SACERDOTI SENTITE IL PRESSANTE INVITO A FARE L’ADORAZIONE EUCARISTICA OGNI GIORNO ANCHE PER POCHE DECINE DI MINUTI, E A RIPARARE I PECCATI CHE SI COMMETTONO CONTRO DIO?

Gesù nel Vangelo ha anticipato in molti passi quanto è paziente, ha detto che lascerà crescere insieme il buon grano e la zizzania per poi arrivare alla mietitura e la zizzania sarà bruciata. La zizzania sono tutti i cattivi, gli anticlericali, quanti appartengono a gruppi segreti oppositori di Dio.

La sorpresa che lascia sbigottiti i potenti nemici della Chiesa, è la forte resistenza presente nella Chiesa e li rende molto nervosi.

La Chiesa è di Cristo e solamente con il suo permesso gli apostati stanno compiendo immondi sacrilegi, continuano a diffondere zizzania dentro la Chiesa e si alleano proprio con quanti vogliono livellare le religioni del mondo fino a unificarle. Gesù permetterà un’apparente sconfitta alla Sua Chiesa per purificarLa e poi brucerà TUTTA LA ZIZZANIA.

Lo afferma anche l’Apocalisse: «Appena il primo Angelo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò» (Ap 8,7). Dopo questo Angelo, altri sei Angeli suoneranno le trombe e al suono delle sette trombe si manifesterà la distruzione nel tempo dell’Apocalisse. Leggete dal capitolo 8 al capitolo 13 dell’Apocalisse. È Dio a parlare.

Sembrava facile agli apostati eliminare il soprannaturale e la sana dottrina della Chiesa.

Quando avverrà pubblicamente, sarà un fenomeno solo passeggero, noi siamo in attesa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Ella però precisò a Fatima che solo alla fine trionferà, prima accadranno situazioni sciagurate, come stiamo vedendo. Dio non vuole mai il Male, Lui è l’Amore, ma è l’uomo malvagio simile a Satana e consacrato a Satana a volere guerra e sterminio.

La Chiesa oggi in larghissima parte si vive di apparenza, diventa consequenziale aggregarsi a gruppi contrari a Gesù Cristo.

Le teorie che vengono inventate all’interno della Chiesa manifestano uno sbandamento morale prima ancora che dottrinale, di quanti non sono armonizzati con il Vangelo e non lo considerano più autentico riferimento della loro vita.

Quando Gesù disse agli Apostoli di raggiungere l’altra riva con la barca, volle dare una lezione agli Apostoli che consideravano il Signore incapace di occuparsi della barca e della pesca. Il Corpo di Gesù riposava ed essendo Dio fece scaturire vento e mare agitato per ammaestrare gli Apostoli, infatti la barca stava per affondare, così gli Apostoli si reseco conto di non essere in grado di governare la barca e spaventati chiamavano Gesù.

SENZA GESÙ LA BARCA INTESA COME CHIESA NON SI PUÒ GOVERNARE, CHI PENSA DI FARLO IN MANIERA INGANNEVOLE VIENE SCOPERTO AD OGNI PASSO PER LE PAROLE AMBIGUE E CONTRADDITTORIE, PER LE INIZIATIVE SUBDOLE CHE IGNORANO PROPRIO IL FIGLIO DI DIO E INTENDONO CAMBIARE IL VERO MAGISTERO.

In questo caso Gesù interverrà per annullare tutto il Male presente nella sua Chiesa, e riporterà la Barca nelle acque placide del suo Cuore.

Con grande premura e paura gli Apostoli chiamarono Gesù quando si spaventarono. Gli Apostoli erano presi da un profondo terrore mentre Gesù era calmo, dominatore della natura e con poche parole ha riportato la pace, la quiete, la calma.

Anche noi restiamo sereni perché siamo fiduciosi della presenza di Gesù, del trionfo definitivo di Gesù su ogni forma di Male.

Gesù è sempre osservatore e ascoltatore di quanto facciamo e diciamo, lo possiamo notare nel posto che và ad occupare sulla barca: «Egli se ne stava a poppa». Nulla si trova scritto a caso nel Vangelo, infatti il posto che occupa Gesù a poppa sulla barca, è la posizione migliore per osservare tutto.

La poppa è la parte posteriore di un’imbarcazione, quella parte situata all’estremità opposta della prua, ed è possibile individuarla osservando l’imbarcazione dalla prua nella direzione opposta a quella di navigazione.

La poppa è l’area in cui sono situati gli apparati di timoneria, lo specchio di poppa, la barra del timone e gli organi di governo.

Dalla poppa Gesù osservava tutto anche se gli Apostoli vedevano che dormiva. Come può dormire lo Spirito eterno di Dio?

Nel Vangelo Gesù mostra agli Apostoli la sua Onnipotenza nel dominare la natura, oltre il dominio sulla malattia e sulla morte. «Minacciò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Il vento cessò e ci fu grande bonaccia». Dopo avere visto questo straordinario intervento, gli Apostoli rimasero impressionati e si chiedevano: «Chi è dunque Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono».

Gli Apostoli da poco tempo stavano insieme a Gesù e non avevano ancora compreso lucidamente di trovarsi dinanzi a Dio incarnato. Questo episodio li rese più fiduciosi, maggiormente abbandonati alla Volontà di Gesù.

Non temete mai quando cercate Gesù, Lui attende le vostre preghiere. Impegnatevi ogni giorno nella recita di molte ardenti invocazioni.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Per l’importante Confessione, le Chiese sono chiuse o i parroci non confessano… – 27 Gennaio 2023 0

Per l’importante Confessione, le Chiese sono chiuse o i parroci non confessano… – 27 Gennaio 2023

Venerdì 27 gennaio 2023

III Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 4,26-34)

L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Così è il Regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il Regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La fedeltà alla Grazia di Dio è uno degli impegni spirituali trascurati da molti cristiani, non c’è una adeguata conoscenza del valore della Grazia di Dio.

La responsabilità dei cristiani indifferenti o distratti dalle cose del mondo, è evidente e non devono rattristarsi quando arrivano le sofferenze e non hanno la forza di sopportarle. Non c’è voglia di gioire, e quello dell’abbattimento è solitamente il comportamento più naturale e il più dannoso per la mente, lo spirito, il fisico.

La Grazia di Dio porta i suoi frutti e il credente diventa più spirituale, abbandona la mentalità egoista ma non deve porre ostacoli.

Riceviamo la Grazia attraverso i Sacramenti, ma noi dobbiamo impegnarci a compiere ciò che lo Spirito Santo ci suggerisce nell’intimo del cuore: adempiere perfettamente i nostri doveri, in primo luogo quanto si riferisce ai nostri impegni con Dio; poi si tratta di impegnarci con decisione a raggiungere una meta, come la pratica di una determinata virtù o la sopportazione amabile di una contrarietà.

Se preghiamo bene e meditiamo ogni giorno su Gesù, lo Spirito Santo agisce in noi e ci insegna gli orientamenti spirituale più importanti.

Quanto maggiore è la fedeltà a queste Grazie, tanto più siamo nella disposizione per riceverne altre, più facilità abbiamo a realizzare buone opere, maggiore gioia ci sarà nella nostra vita, poiché l’allegria è sempre in stretta relazione con la nostra corrispondenza alla Grazia di Dio.

I problemi per i credenti nascono quando fanno tutto nella vita senza la conoscenza del cammino spirituale con le buone letture, senza confrontarsi con il Padre spirituale e quando si trovano dinanzi a difficoltà che non riescono a superare da soli, agiscono in modo avventato, impulsivo.

La Grazia di Dio non agisce dove c’è chiusura al suo intervento o non si compie la Divina Volontà.

La docilità alle ispirazioni dello Spirito Santo si acquisisce solo se è in atto un cammino di Fede guidato dal Padre spirituale. DA SOLI È IMPOSSIBILE RAGGIUNGERE ELEVATE VETTE SPIRITUALI.

Per arrivarci è indispensabile rinnegarsi e convincersi che da soli si sbaglia quasi sempre nelle scelte imprevedibili, ne è prova che I BENESTANTI E TANTI ALTRI AGISCONO CON ALTEZZOSA AUTOREFERENZIALITÀ, CIOÈ SONO TROPPO SICURI DEI LORO PENSIERI, BASANO TUTTO SU SE STESSI  E SUI PROPRI DESIDERI, NON CURANDOSI DEI RAPPORTI CON ALTRE REALTÀ, E DI CONTINUO SBAGLIANO MORALMENTE, mentre possono essere in grado di azzeccare operazioni economiche o sono molto bravi nei loro settori lavorativi.

La docilità è necessaria per conservare la vita della Grazia e per ottenere frutti soprannaturali. A noi veri seguaci di Gesù, interessano la sua Grazia e il suo Amore più di ogni cosa, la nostra gioia, pace e beatitudine si possono fondare esclusivamente sui doni soprannaturali che concede Gesù Cristo.

Lo Spirito Santo ci dà innumerevoli Grazie per evitare il peccato veniale deliberato e quelle piccole mancanze che, pur non essendo peccati veri e propri, dispiacciono a Dio. Un padre terreno vuole vedere i suoi figli ben disposti nel fare bene le loro cose, così la mamma è felice della docilità dei figli.

Dio Padre ci chiede questa fedeltà, la corrispondenza alla sua Grazia altrimenti ci perdiamo e rimaniamo soli nelle decisioni della vita.

Quando si perde la Grazia bisogna ricorrere alla Confessione e questo Sacramento rivitalizza il credente e ristabilisce la comunione con Gesù. La Confessione è potente come un esorcismo, i demoni tremano non appena il credente pensa nella sua mente di andare in Chiesa, ma poi trova la Chiesa chiusa o forse aperta ma non c’è il parroco. Dov’è il parroco?

LUI CHE DEVE IMPEGNARSI ESCLUSIVAMENTE NEL MINISTERO DELLA LIBERAZIONE, NON SI PREOCCUPA E ABBANDONA LE ANIME CHE GLI HA ASSEGNATO CRISTO?

I cattolici hanno grande necessità della Confessione, anche i più spirituali sbagliano anche nelle piccole cose. Bisogna ricominciare molte volte nel cammino spirituale, senza abbattersi mai.

Si deve evitare lo scoraggiamento per i difetti che non si riescono a vincere e per le virtù che non si riescono ad acquisire.

La coerenza e la costanza sono indispensabili per corrispondere bene alla Volontà di Dio e vivere felici, anche in mezzo alle sofferenze.

Nel mondo c’è molta sofferenza e si è stabilito il Regno del Male, Satana domina in ogni settore della vita, è ammantato anche di abiti sacri e si maschera dietro parole confezionate e ipocrite. Non sono le parole che pronuncia o il ruolo che svolge al momento, a dare ad una determinata persona quel «quid» indispensabile per gestire un carisma sano e coinvolgente.

Più che il ruolo, deve essere la personalità a suscitare seguaci, a convincere gli altri ad aderire a un progetto spirituale, politico, aggregativo, ecc.

La personalità è l’insieme delle caratteristiche psichiche e delle modalità comportamentali (inclinazioni, interessi, passioni).

Solo seguendo il Signore la persona migliora la sua condizione e raggiunge la maturità spirituale e umana, portatrice di equilibrio e prudenza.

Il cristiano se scopre davvero Gesù e Lo imita, senza rendersene conto si trasforma sempre più in Gesù, acquisisce lo Spirito e quindi i suoi sentimenti, la capacità di amare anche i nemici, di perdonare tutti, di pensare bene, di non arrivare mai al giudizio temerario.

Pecca gravemente di giudizio temerario colui che, anche interiormente, attribuisce come vera, senza sufficiente fondamento, una colpa morale nel prossimo.

In chi ama, adora e ringrazia Gesù, il Regno di Dio aumenta e diventa una persona nuova.

La spiegazione di Gesù sul seme è completa, ci permette di comprendere l’azione della Grazia di Dio in noi, ed è possibile se corrispondiamo.

Il seme cresce indipendentemente dalla volontà dell’uomo che l’aveva seminato, così il Regno di Dio in noi si sviluppa anche se non ci pensiamo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Le strane novità introdotte nella Chiesa accolte per inconsapevolezza – 26 Gennaio 2023 0

Le strane novità introdotte nella Chiesa accolte per inconsapevolezza – 26 Gennaio 2023

Giovedì 26 gennaio 2023

III Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Lc 10,1-9)

La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il Regno di Dio”». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo di San Luca viene utilizzato anche dai modernisti per esaltare la misericordia di Gesù. Agiscono con grande malizia ed estrapolano abilmente dal contesto quelle frasi che risultano intonate con le loro teorie prive del Cristo del Vangelo, armonizzate con il loro falso Cristo ed applicano al falso Cristo inventato da loro le nuove insensate interpretazioni del Vangelo.

Quelli che non amano Gesù e la Chiesa e agiscono dietro le quinte del potere, ci costringono a parlare direi quasi ogni giorno del loro progetto di rivoluzionare la Chiesa, che è di renderla stabilmente modernista. Questo è al momento il tempo di battere il chiodo per bloccare i veri insegnamenti di Cristo e far trionfare sempre il vero Magistero della Chiesa.

La Santa Chiesa è nostra Madre e noi ci opporremo al progetto massonico di unificarLa alle altre false religioni. Riflettete attentamente sulle parole che ho scritto, il piano massonico con la partecipazione di numerosi Cardinali e Vescovi senza più Dio e ricoperti dal grembiulino dei portano più liberamente i nemici di Dio.

Oggi ci sono Cardinali e Vescovi che tengono omelie eretiche o finalizzate a smussare e dolcificare quanto è stato preparato dai potenti e che noi strenui difensori della Santa Chiesa di Dio, «indefettibile» perché creata dal Figlio di Dio. la Chiesa è Santa ed è in Cielo, la Chiesa rappresentata da apostati, eretici e depravati mostra solamente le loro disgrazie.

Sappiate che la Chiesa è «indefettibile», nel senso che NON PUÒ VENIRE MENO secondo il comando di Dio; inoltre ESSA NON PUÒ CADERE IN DIFETTO. Chi afferma il contrario è un eretico e dovete allontanarvi da questo Sacerdote e dalla parrocchia.

Quando sentirete parlare ipocritamente della necessità di unificare le religioni magari con il pretesto o fandonia della pace nel mondo, chi parlerà sarà il precursore dell’Anticristo, non ingannatevi se il suo abito sacro… sarà di colore rosso, porpora o bianco…

Noi diremo NO a qualsiasi manipolazione della sana dottrina cattolica così come l’ha predicata Gesù e fatta diffondere per duemila anni. Oltre a dire NO alle eresie e a quanto non appartiene alla Sacra Tradizione, indicheremo pubblicamente come apostati ed eretici tutti i persecutori di Gesù.

Noi autentici innamorati di Gesù e della Madonna, mostriamo con le buone opere giornaliere e le molte preghiere secondo la Divina Volontà, di rimanere ancorati e saldi al vero Magistero della Chiesa, non abbiamo altro insegnamento se non il vero Magistero della Chiesa. Abbiamo come guida la Sacra Tradizione della Chiesa. Esprimiamo la nostra totale fedeltà ad ogni parola, da parte mia non ho mai in tutta la mia vita modificato neanche un minimo insegnamento della Chiesa di Cristo.

Ricordate attentamente che questo è il tempo dei traditori di Cristo, dei cambiamenti della Messa e dei Sacramenti. Ieri il vescovo di Roma Bergoglio ha detto che «essere omosessuali non è un crimine». Detta così l’affermazione appare forzatamente corretta ma riguarda l’aspetto penale, poi ha aggiunto altre parole che giustificano gli omosessuali ed equipara il peccato di omosessualità, il 6° Comandamento CONTRO NATURA, come se fosse un piccolo peccato. Si rimane sorpresi ma chi sa come devono scorrere gli eventi fino allo scisma.

Il messaggio che si lascia passare con accortezza e furbizia è la necessità di rivoluzionare la Chiesa, non pensano invece di convertirsi e di cominciare ad obbedire a Dio invece che agli uomini iscritti alle società segrete. Praticamente nessuno può uscire da queste società segrete in contrapposizioni alla Santa Chiesa.

Quanti Cardinali e Vescovi vi sono iscritti? E tutti loro sono illusi che non saranno svelati i loro nomi e tantissime delle loro corruzioni. Gesù e la Madonna lo vogliono, sono Loro due a guidare la Santa Chiesa e sono molto contenti quando i Pastori corrotti e viscidamente immorali vengono sbugiardati pubblicamente e così si trovano davanti al bivio se andare via dalla Chiesa o cambiare vita e cominciare a vivere bene.

Molti scandali si svelano spesso e sono coinvolti anche Cardinali e Vescovi. Gli scandali sono di ogni tipologia di crimini, non c’è solo il modernismo.

In mezzo agli scandali più abominevoli che commettono, trovano anche il tempo per stabilire, gradualmente, l’eliminazione di alcuni Sacramenti e la devozione alla Madonna, oltre al cambiamento della parole della Consacrazione che si recitano nella Santa Messa. VIGILATE ANCHE SU CHI APPARE BUONO…

Molti cristiani non conoscono nulla della dottrina protestante che è stata introdotta nella Chiesa da numerosi Prelati incaricati di lavorare su questo fronte. Ogni gruppo di massoni ecclesiastici ha un incarico, tutti insieme dovevano raggiungere l’obiettivo di protestantizzare l’unica vera Chiesa di Cristo, però questo piano criminoso è stato superato, oggi puntano all’unificazione delle religioni.

I Cardinali e i Vescovi buoni conoscono tutti gli attacchi contro la Chiesa ma restano impassibili, tacciono per paura, ma deve arrivare il momento della loro reazione insieme a quanti difendono Gesù e la Santa Chiesa.

Quando si ama qualcosa si riversa grande attenzione e si è premurosi nel proteggerla da quanti hanno finalità distruttive.

L’amore a Gesù non si esprime solo con qualche pensiero affettuoso, non succede così tra familiari che si amano. L’amore richiede sacrificio, impegno e donazione di sé. Non possiamo rimanere svogliati dinanzi agli attacchi che vengono portati contro la Santa Chiesa di Gesù.

La preghiera del Santo Rosario deve aumentare in coloro che amano davvero la Chiesa.

La conoscenza della sana dottrina è l’iniziale percorso per crescere nella Fede e diventare veri amici di Gesù. Lui deve fidarsi di noi.

Il Vangelo di San Luca è l’unico a riportare alcune parabole che esaltano la bontà del mite Cuore di Gesù, sono le due parabole che commuovono ogni volta che si leggono: quella del figlio prodigo e l’altra del buon samaritano. Inoltre, fa risaltare l’amore di Gesù per i poveri e lo esprime con stile più delicato degli altri.

San Luca aveva un’anima nobile e virtuosa, venne scelto dallo Spirito Santo anche per raccontare scene della vita della Madonna importanti e destinate a far conoscere fino alla fine del mondo, le grandezze della Fanciulla di Nazaret. Viene chiamato l’Evangelista della Madonna per quanto ha scritto sulla Vergine Madre.

Solo Lui ci ha fatto conoscere l’Annunciazione, la Visitazione, le scene del Natale, della presentazione al Tempio di Gesù.

San Luca non era un Apostolo e ci sorprende molto la piena conoscenza dei fatti che narra, venne prescelto da Dio per incontrare la Madonna e scrivere quanto di ineffabile avvenne in Lei. È un Dio che si preoccupa di tutto, ma molti non Lo conoscono così premuroso e amorevolmente Padre.

Il Vangelo di San Luca è chiamato della misericordia, ma contiene anche le forti accuse di Gesù a scribi e farisei, come i terribili «guai».

Leggete questo Vangelo di seguito, anche in alcuni giorni, vi ispirerà maggiore fiducia in Gesù, vi sentirete più sereni, gioiosi e sicuri che il Signore non abbandona nessuno di quanti Lo invocano e osservano la sua Parola.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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San Paolo non faceva accordi con chi non accettava Gesù Cristo – 25 Gennaio 2023 0

San Paolo non faceva accordi con chi non accettava Gesù Cristo – 25 Gennaio 2023

Mercoledì 25 gennaio 2023

III Settimana del Tempo ordinario

Conversione di San Paolo Apostolo

+ VANGELO (Mc 16,1518)

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi ricordiamo l’agire dell’Onnipotenza di Dio in San Paolo, trasformandolo da persecutore dei cristiani in monumentale Apostolo delle genti, per la sua grande attività di spaziare in lungo e in largo, con l’obiettivo di far conoscere ai pagani Gesù, il Salvatore del mondo.

Nella prima lettura della Messa viene descritta come avvenne la conversione di Paolo, un ebreo ellenizzato che godeva della cittadinanza romana. Non conobbe direttamente Gesù, sebbene a Lui contemporaneo, e, come tanti altri ebrei, avversava la neo-istituita Chiesa cristiana, arrivando a perseguitarla direttamente e ferocemente.

ALL’INIZIO DEL CRISTIANESIMO ERANO I PAGANI E I NEMICI A PERSEGUITARE LA CHIESA, OGGI SONO GLI STESSI APPARTENENTI ALLA CHIESA A DISPREZZARLA.

LA CHIESA VIENE VIOLATA INCESSANTEMENTE DAL PECCATO,

DIVISA NELLA SUA UNITÀ,

PROFANATA DAI SACRILEGI,

OSCURATA NELLA SUA VERITÀ.

TUTTO QUESTO È CAUSATO SOPRATTUTTO DA QUEI CARDINALI, VESCOVI E SACERDOTI ATEI, FIERI OPPOSITORI DI GESÙ E PRINCIPALI SABOTATORI DELLA VERA DOTTRINA, GENTE DIVENTATA APOSTATA PER LE REITERATE SCELTE OPPOSTE AL VANGELO AUTENTICO, QUELLO PREDICATO DA GESÙ.

Non sorprendetevi se spesso richiamo l’apostasia dei Pastori della Chiesa, oltre a manifestare la loro rovina e di conseguenza la rovina spirituale che tutti loro causano a centinaia di milioni di cattolici, vuole essere un invito a pregare per la loro conversione. Ma chi di loro ha la forza spirituale per pentirsi e risalire dal profondissimo abisso infernale in cui vivono già in questa vita?

La loro apostasia consapevole lacera nel mondo la percezione santa della Chiesa, tutti loro perseguono lo stesso progetto satanico e lavorano indefessamente per trasformare la Chiesa di Dio in una religione umana senza Cristo!

L’errore viene diffuso sotto formule ambigue ed il peccato non è più riparato, in una progressiva apostasia da Gesù e dal suo Vangelo.

Oggi occorre una grande forza di preghiera. Occorre una grande catena di preghiera innalzata a Dio in riparazione degli abomini che si commettono scandalosamente all’interno della Chiesa.

A QUANTI SOFFRONO PER VARIE RAGIONI, INDICO DI OFFRIRE OGNI TIPOLOGIA DI SOFFERENZA ALLA MADONNA E QUESTO ATTO POTETE PRONUNCIARLO ANCHE UNA SOLA VOLTA ED È VALEVOLE PER TUTTA LA VITA.

La Chiesa dei Santi e dei Martiri è stata sostituita da tanti uomini senza Fede, e ascoltiamo esternazioni o leggiamo scritti di Cardinali e Vescovi come se fossero i peggiori sindacalisti o gli atei più disinvolti. Prelati hanno abbandonato Gesù e si mostrano al mondo senza nessun pudore, vogliono proprio mostrarsi denudati della Fede in Gesù per ricevere consensi dai nemici di Cristo che appartengono alle società segrete. Sono questi a premiare i Prelati…

Senza la Fede in Gesù, le loro scelte sono opposte alla Divina Volontà, le parole sono false e svuotate del soprannaturale, i provvedimenti sono umani e senza validità davanti a Dio, le opere sono corrotte, l’impulsività è la loro guida e sono impazienti di causare demoniaca opposizione ai buoni Sacerdoti con complotti e diffamazioni.

Non possono affatto capire tutto il male che causano ai buoni, il loro accecamento mentale considera perfetta ogni loro opera crudele.

Confrontarli con San Paolo è una insensatezza.

La persecuzione che l’oppressore Paolo attuava con ardore non era dettata da cattiveria ma da fervore verso la propria fede ebraica, ed impediva di seguire Colui che i perfidi ebrei indicavano come un falso Profeta. In Paolo c’era tanta buonafede, era sincero nella difesa dell’ebraismo, non aveva ancora incontrato la Verità.

Dopo la sua conversione possiamo leggere il suo testamento in queste parole cariche di Fede inviate ai Corinzi: «Vi ho trasmesso innanzitutto quello che io stesso ho ricevuto: Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, fu sepolto, risorse il terzo giorno secondo le Scritture, apparve a Cefa, poi ai Dodici» (1 Cor 15, 3-5).

Dopo la sua conversione, Paolo diffuse la Fede in Gesù con un impegno fuori dal comune, e numerose volte corse il rischio di perdere la vita, sfidando tanti pericoli per proclamare che solo in Gesù Cristo c’è la salvezza. Racconta in alcune Lettere quello che patì per colpa dei nemici del Cristianesimo e delle intemperie.

Per lui non esisteva assolutamente la possibilità di un dialogo con chi non accettava interamente la predicazione di Gesù Cristo.

«Orbene, se anche noi stessi o un Angelo dal Cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema!» (Gal 1,8-9).

Anatema indica una condanna, l’abominazione e il distacco dalla Chiesa, questo grida oggi San Paolo nei confronti di quanti stanno trasformando il Vangelo per allearsi con i protestanti e soprattutto con i musulmani per unificare le religioni. Gli impostori che modificano la Parola di Dio hanno scelto di opporsi a Dio proprio come fece Lucifero.

«Le porte degli inferi non prevarranno contro la mia Chiesa!» (Mt 16,18).

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

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Senza Gesù la vita è incompleta – 24 Gennaio 2023 0

Senza Gesù la vita è incompleta – 24 Gennaio 2023

I nostri pensieri si formano da ciò che siamo dentro: un cuore buono pronuncia parole umili e oneste, mentre un cuore cattivo o ambiguo esprime parole negative e in malafede. Peraltro, non si può giudicare nessuno in modo preventivo.

Analizzando il passo biblico di oggi, sappiamo che la Vergine Maria fu «costretta» da alcuni suoi parenti a recarsi nel luogo dove predicava il magnifico Gesù, per la diceria di una presumibile follia del Figlio di Dio.

I parenti e tutti gli altri non erano a conoscenza della vera identità di Gesù, della sua singolare prerogativa, mentre la Madre Immacolata sapeva tutto. La sua preoccupazione era grande per l’incolumità di Gesù, Ella temeva la cattiveria dei nemici ed inoltre conosceva le profezie di Isaia sul «Messia, Servo sofferente».

Anche i parenti di Gesù Lo consideravano folle e volevano farLo zittire. Nessuno però riuscì a far tacere la Parola eterna, quella Parola che parlò ad Abramo e a Mosè e che si è incarnata in un Uomo per svelare Dio Uno e Trino.

Tutti i veri seguaci di Gesù patiscono la sua stessa sorte, trovano un po’ ovunque persone disturbate o possedute dai diavoli, pronte ad ostacolare la diffusione del Bene. Chi compie questo e si oppone al Bene è uno schiavo del Male. È un seguace di Satana, anche se non in modo intenzionale.

Gesù rimane sempre l’Incompreso, non solo tra i suoi parenti, la storia ci illustra che molti eminenti cristiani hanno dubitato di Lui fino a rifiutarLo nel segreto e nel silenzio del cuore privo di amore, ed è poi una conseguenza l’abbandono del suo Vangelo.

Senza Gesù la vita è incompiuta, rimane imperfetta e difettosa in tantissimi aspetti.

Il ricco o il potente, il personaggio famoso o il politico momentaneamente celebrato per il suo ruolo nonostante le sue contraddizioni e l’assenza dell’impegno per il bene comune, tutti questi «protagonisti» sono piccoli individui dinanzi all’infinita maestosità di Dio.

Quanto è lunga la loro vita dinanzi all’eternità di Dio? Quale segno speciale lasciano se non osservano i Comandamenti di Dio?

Lo sguardo di Dio controlla l’Universo e si proietta fino all’infinito, conosce il numero preciso delle galassie, una ad una miliardi di stelle che come lampadine attaccate nel cielo, suscitano nell’uomo meraviglia e attrazione.

Cosa è in ultima analisi il ricco o il potente di turno davanti al Creatore di tutto? È come una formica quasi invisibile ma osservata bene da chi è dall’eternità l’Invisibile. Gli esseri umani disordinatamentesi muovono nel mondo, spesso dimenticando di essere stati creati dal nulla.

Senza Gesù si perde la dignità che distingue l’uomo dagli animali.

In questo mondo che ha rifiutato Dio, la stragrande maggioranza compie opere opposte ai Comandamenti. I maestri sono i personaggi famosi, i quali esprimono parole prive di moralità e conducono vite disgraziate. Sono disperati interiormente e vivono sotto una cappa di illusioni, inganni della mente, apparenze allucinanti.

Proprio perché vivono in opposizione a Gesù cristo, in essi è assente la dignità che adorna la persona di bellezza morale, che fa emanare il profumo dell’onestà e bontà dagli occhi e dal volto, e rende l’intelligenza buona.

Gesù non è cercato dai benestanti e dai potenti, neanche dai poveri ma ricchi di superbia, e vivono con faciloneria sprecando tutti i talenti e in attesa della morte, senza speranza anche perché non la conoscono, lasciando un memoriale non scritto ma impresso nei ricordi di quanti li hanno conosciuti e non li hanno apprezzati per la loro vita vuota di principi morali e la loro volubilità.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

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Spiegazione della bestemmia contro lo Spirito Santo – 23 Gennaio 2023 0

Spiegazione della bestemmia contro lo Spirito Santo – 23 Gennaio 2023

Lunedì 23 gennaio 2023

III Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 3,2230)

Satana è finito.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni». Ma Egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità Io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La bestemmia contro lo Spirito Santo viene confusa con la parola blasfema o un’imprecazione riferita a Dio. La confusione è evidente, qui comprenderemo la differenza e anche la pericolosità di un agire che disconosce Dio quale Creatore e Vivo. Un peccato che Gesù non perdona e che viene commesso oggi anche da Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e Frati.

Questa bestemmia rappresenta una delle frasi più misteriose dette da Gesù, ma non volle lasciarla nel mistero.

È l’atteggiamento di quanti rifiutano l’evidente intervento di Dio in una circostanza e con la loro scelta di non obbedire assolutamente a Dio, rifiutano alla fine il perdono di Dio. Si chiama bestemmia che non potrà ricevere alcuna Grazia. Viene detto contro lo Spirito Santo perché è attribuita allo Spirito Santo l’opera della conversione e della santificazione.

LA BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO SANTO È QUELLA DI COLORO, CHE CHIUDONO GLI OCCHI DAVANTI ALLE OPERE DI DIO E RESPINGONO OSTINATAMENTE LE SUE OPERE, ADDIRITTURA ATTRIBUENDOLE AL DIAVOLO, IDENTIFICANDO COSÌ LO SPIRITO SANTO CHE AGISCE NEI BUONI CON LO SPIRITO MALIGNO, COME FACEVANO I FARISEI.

L’altro peccato, quello della bestemmia intesa come imprecazione contro Dio o parolaccia, può essere perdonato nella Confessione, ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non può essere perdonata. Non è per mancanza di amore o della potenza di Dio, infatti è dogma di Fede che la Chiesa può rimettere tutti i peccati.

NON È GESÙ A RIFIUTARE IL PERDONO, È IL PECCATORE A NON INTERESSARSI PIÙ DEL SUO PERDONO, DELLA SUA GRAZIA.

Dinanzi ai miracoli di Gesù e ai suoi interventi, nel mondo ci sono persone semplici che restano meravigliati e lodano Dio, ma ci sono anche persone cattive e tossiche. Non sempre chi invidia è una persona cattiva, ma la persona cattiva ha nel suo bagaglio anche l’invidia.

La gente dal cuore semplice rimane colpita di fronte ai miracoli e alla predicazione del Signore. Tutti i buoni che vedono miracoli straordinari e impossibili all’uomo, che ascoltano parole di amore da un Uomo che parla come mai nessuno prima di Lui, ammirano Gesù e se non aderiscono subito al suo Vangelo, non provano invidia verso Lui.

La caratteristica dei maliziosi è di rodersi dentro, si logorano e tormentano pensando alla predicazione di Gesù, alla vita dei buoni, alle loro qualità, all’apostolato che compiono e alla Fede che manifestano nelle opere. Gli invidiosi diventano presto detrattori dei buoni, non peccano per leggerezza o senza rendersene conto, in essi è abitudine parlare male degli altri, soprattutto dei buoni. I diffamatori sono vomitati da Gesù.

Distinguiamo i diffamatori abitudinari da quanti sbagliano per debolezza senza voler intaccare la buona reputazione altrui, ma la sporcano sempre e spesso non se ne dispiacciono né riparano alle accuse seminate con superficialità. Sono denigrazioni, accuse infondate, e i cattivi intenzionalmente utilizzano anche le insinuazioni per suscitare il dubbio verso la persona onesta e perbene.

Le maldicenze sono molto pericolose per chi le riceve e per chi le diffonde.

capacità di realizzare buona parte del Bene che avrebbe potuto compiere.

Dio chiederà conto ai diffamatori di tutto quel Bene che hanno impedito di far compiere ai buoni. I diffamatori come potranno sperare di salvarsi?

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù ci cammina accanto, molti non se ne accorgono – 22 Gennaio 2023 0

Gesù ci cammina accanto, molti non se ne accorgono – 22 Gennaio 2023

Domenica 22 gennaio 2023

III Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 4,12-23)

Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia.

Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e Lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La profezia di Isaia indicava il Messia come la Luce che illumina le tenebre, e chi riceve questa Luce riesce a vedere la realtà nella piena verità. Non sono le capacità personali o gli studi o una certa astuzia a permettere di stabilire esattamente gli effetti di tante situazioni che non dipendono dall’uomo.

Solo Dio conosce perfettamente il futuro e trasmette questa conoscenza ai seguaci del Vangelo, quanti osservano la sua Parola.

Dio conosce la finalità di ogni cosa, il futuro di tutto e custodisce gelosamente quanti Lo adorano. I suoi seguaci affidano a Lui il presente e il futuro, sono fiduciosi del suo amorevole intervento. L’unica cosa che rimane imprevedibile è la cattiveria dei perfidi, quanto male compiono ogni giorno, ma Dio conosce quale fine faranno.

In questo passo del Vangelo Gesù comincia a formare il gruppo dei Dodici per evangelizzare i popoli iniziando da Israele. Un’azione che continua nella Chiesa e sono innumerevoli i missionari che lasciano le loro terre e ogni forma di comodità per andare dove non c’è corrente elettrica, acqua, case confortevoli. Tutto viene fatto con amore e per l’Amore, infatti è stato Gesù a dare ad essi questa vocazione e continua a donare una grande forza per vivere in condizioni disagiate.

Già all’inizio della loro missione, ai Dodici vennero conferiti alcuni poteri da Gesù per mostrare ai popoli che erano inviati dall’Onnipotente e per guarire gli ammalati, liberare da ogni forma di ossessione malefica coloro che ne erano disturbati.

Abbiamo visto in altri passi del Vangelo che c’è una correlazione in alcuni casi tra la malattia e la presenza degli spiriti diabolici.

«Dava loro potere sugli spiriti impuri», un potere che innanzitutto Gesù mostrava compiendo veri esorcismi e terrorizzando i diavoli presenti nelle persone possedute. In questi esorcismi Gesù ha mostrato l’assoluto potere sui diavoli.

Il potere sugli spiriti impuri lo ricevono i cristiani col Battesimo, entrano a far parte del Corpo Mistico e sono figli adottivi di Dio.

OGNI CRISTIANO È CAPACE DI DOMINARE I DIAVOLI CON LA PREGHIERA, E LA CAPACITÀ DI DOMINARE I DIAVOLI È PROPORZIONATA ALLA SPIRITUALITÀ DELLA PERSONA.

LA FORTE SPIRITUALITÀ DI UN CATTOLICO METTE TERRORE AI DIAVOLI CON UNA SOLA PREGHIERA MENTRE UN CATTOLICO CHE PREGA POCO E HA UNA FEDE DEBOLE, RIESCE A FARE MOLTO POCO NELLA LOTTA CONTRO IL DEMONIO. DEVE PREGARE MOLTO PER ALLONTANARE LE TENTAZIONI E VINCERE GLI ATTACCHI DEI DEMONI.

Quindi, se il cattolico dalla Fede debole prega quando è tentato o avverte disturbi strani, il Padre Nostro e l’Ave Maria soprattutto, già queste preghiere mettono paura ai diavoli. Le preghiere che recita ogni credente in qualsiasi circostanza sono una tortura per i diavoli.

La meditazione della Parola di oggi è di grande stimolo per attuare finalmente il distacco da noi stessi e immergerci nel mare infinito dell’Amore di Dio. L’uomo non riesce ad amare contemporaneamente più persone in modo sublime, ci sarà sempre una mancanza di amore in una delle due parti e non si riesce ad apprezzare pienamente entrambi.

L’amore eccessivo che si nutre verso la propria persona viene a mancare nei confronti di Dio, e se la persona deve amarsi e accettarsi senza rimorsi, è amore puro e sincero quando si dona al Signore e con l’Amore ricevuto da Lui ci si ama e si amano gli altri.

PER FARE QUESTO DOBBIAMO PRENDERE SUL SERIO L’INVITO DI GESÙ: «CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO». LA CONVERSIONE È UNA COMPLETA TRASFORMAZIONE DI OPINIONE, DI SCELTE DI VITA, DI ABITUDINI E DI FORMAZIONE SPIRITUALE.

Per diventare ciò che vuole Gesù, dobbiamo perdere l’amor proprio. In cambio Lui ci dona tutte quelle ricchezze spirituali sconosciute al mondo.

«SEGUITEMI, VI FARÒ DIVENTARE PESCATORI DI UOMINI».

Il cristiano che ama Gesù segue i suoi insegnamenti, non si mette al posto di Gesù né cammina davanti a Lui manipolando il suo Vangelo.

«SEGUITEMI». Solo obbedendo a Lui si diventa migliori, capaci di amare tutti con bontà e sincerità, accrescono sempre più i doni dello Spirito Santo e i frutti spirituali, diventa gioioso seguire Dio che ci dona il suo meraviglioso Amore.

Il distacco da noi stessi ci fa accogliere il Vangelo, è indispensabile per mettere al centro Gesù. «E SUBITO LASCIARONO LE RETI E LO SEGUIRONO».

Era stato Gesù a cercare i primi seguaci, Egli camminava e non rimaneva fermo o inoperoso. Li trovò dove sapeva, vicino al mare e all’acqua che è il tempo della nostra storia. L’aspetto interessante è che Gesù incontra le persone là dove vivono, mentre svolgono il loro lavoro.

Questo indica che Gesù viene a cercarci dove ci troviamo e ci invita a seguirlo come fecero i primi quattro. Bisogna ascoltare il suo invito che comporta la rinuncia alle reti che tengono legati alle cose inutili del mondo.

Le reti mostrano un po’ la nostra ambiguità, c’è chi rimane imbrigliato nelle reti del mondo o causa ad altri una simile disavventura. Lasciare le reti è una rinascita, significa dimezzare l’attività dell’orgoglio e formare una nuova mentalità spirituale.

Senza Gesù tutto può sembrare illusoriamente importante nella vita che si conduce e si vive in una sfera opaca senza vedere la realtà, mentre con Gesù si scopre che molte cose non sono importanti e si possiede una forza superiore per rinunciare ai capricci della vita impulsiva e imprudente.

GESÙ CI CAMMINA ACCANTO, desidera ardentemente che Lo conosciamo e questo è possibile solo se vogliamo accorgerci di Lui. È una scelta personale accettare Dio o vivere da soli, e questo indica una dipendenza di quanto è opposto alle cose di Dio e si è legati fortemente alle cose materiali.

Il cristiano è chi decide di camminare dietro Gesù e come i primi quattro Apostoli, lascia ciò che impedisce di camminare dietro a Lui e và.

IL CRISTIANESIMO È UN CAMMINARE DIETRO UNA PERSONA NON A UN’IDEA. Ogni persona segue qualcuno o qualcosa, solo chi scopre una nuova vita insieme a Gesù, avverte dentro una forza dolce e potente di comunicare ai familiari e ai conoscenti la vera Luce.

Gesù ci cerca dove siamo, ognuno deve rispondere unendosi alla sua Divina Volontà, per compiere fedelmente quanto ci indica il Signore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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