Il valore incommensurabile dell’Eucaristia – 27 Aprile 2023
Giovedì 27 aprile 2023
III Settimana di Pasqua
+ VANGELO (Gv 6,44–51)
Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a Me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei Profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da Lui, viene a Me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo Colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità Io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il Pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il Pane che discende dal Cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù inizia a preannunciare il dono dell’Eucaristia, il miracolo dei miracoli, la più meravigliosa «invenzione» di Dio. La ragione di questo dono elargitoci dal Signore la spiega Lui e serve per la nostra santificazione.
Egli così ci ha mostrato un Amore infinito, nell’Eucaristia ci dice di continuo che ci ama senza limiti, e rimane nei Tabernacoli del mondo per donarci quanto chiediamo di buono e di santificante. Gesù è presente in modo sacramentale nell’Eucaristia, in Corpo, Anima, Sangue e Divinità.
Le parole di Gesù rimanevano incomprensibili alla folla, nessuno poteva immaginare fin dove si sarebbe spinto il Figlio di Dio, come tutti ancora non potevano capire il suo Amore infinito fino a lasciarsi crocifiggere per riparare i peccati degli uomini, chiedendo allo stesso tempo agli uomini di convertirsi e di camminare nella via della Verità.
L’Eucaristia rimane sempre un mistero e solo la Fede spinge ad adorarLa senza porsi domande. Lo ha detto Gesù, questo è sufficiente per adorare un pezzetto di Pane dopo la consacrazione nella Santa Messa, che avviene esclusivamente con queste parole: «Questo è il mio Corpo… Questo è il mio Sangue».
Non solo lo ha detto, in tutti questi secoli ha dimostrato in molte parti del mondo, soprattutto in Italia, che l’Eucaristia è Lui presente in modo sacramentale. Sono incalcolabili i miracoli eucaristici inspiegabili e semplici per la scienza e meravigliosi per quanti rimangono affascinati e colpiti dalla premura di Dio nel volerci attirare a Lui. Tanti miracoli del secolo passato si possono ancora ammirare.
NON CI ATTIRA PER OTTENERE QUALCOSA CHE NON HA, DIO SUPERA LA PERFEZIONE ED È INFINITO, INVECE CI VUOLE ATTIRARE A SÉ, ANCHE CON AMOREVOLE INSISTENZA, PER DONARCI CIÒ CHE NOI NON ABBIAMO.
NOI SIAMO BISOGNOSI DI LUI E DEI SUOI AIUTI, LUI POSSIEDE GIÀ TUTTO E NON HA BISOGNO DI NOI.
Siamo solo creature e la stessa vita è un dono di Dio, tutto abbiamo avuto da Lui. Senza Lui restiamo sregolate o difettose creature, mancanti dell’Amore fondamentale per vivere rettamente ed è quello Divino. Amore che eleva l’anima e trasforma i cristiani che pregano bene e prolungatamente in persone migliori.
L’Eucaristia è il riferimento preciso di Gesù in questo discorso del Vangelo di oggi. Ne parla ancora velatamente seguendo la sua pedagogia progressiva, il tema è abbastanza misterioso per la ragione e lo comprende solo chi ha una Fede viva.
Dove non c’è questa Fede viva non c’è neanche il ricordo dell’Eucaristia.
Davanti al Tabernacolo di tutte le Chiese dove c’è l’Eucaristia, si ricevono Grazie particolari, lì Gesù opera con infinita generosità miracoli impossibili, lì Gesù trasfigura il cristiano adoratore e lo eleva dalle miserie di questo mondo privo di decoro.
Quando i cattolici adoratori dell’Eucaristia necessitano di un maggiore sostegno spirituale, quasi tutte le Chiese rimangono inspiegabilmente chiuse.
Chi ha ancora Fede cattolica, continua a credere nella presenza vera, reale e sostanziale di Gesù nell’Eucaristia.
Moltissimi cattolici non hanno ancora scoperto il valore incommensurabile dell’Eucaristia, non hanno ancora compreso la straordinaria Onnipotenza che si sprigiona dall’Eucaristia, non hanno sperimentato la pace che si acquisisce e la forza che ci si ritrova quando si rimane davanti al Tabernacolo ad adorare il Pane di vita. Chi non ha Fede non solo non può comprendere ma reagisce con indifferenza se non con disprezzo.
Ringraziare Gesù è la prima preghiera da fare in molti momenti della giornata, perché esprimergli gratitudine è l’inizio della comprensione della sua bontà.
Oltre al ringraziamento, dobbiamo spesso chiedergli di salvare la sua Chiesa e di convertire quanti non Lo amano più, convertire tutti i peccatori del mondo che seminano corruzione, convertire i suoi e nostri nemici pieni di odio e di vendetta. Noi dobbiamo perdonare tutti nel nostro cuore.
A Gesù dobbiamo offrire nelle preghiere del mattino le sofferenze della giornata, non ricercate da noi ma che si presentano e che il Signore può trasformare in Bene se glielo chiediamo con fiducia e umiltà, se le uniamo alla sua Volontà.
Dobbiamo pregare molto e con costanza giornaliera, con le nostre preghiere possiamo aiutare tanti ammalati e peccatori a lasciare il peccato e a salvarsi l’anima.
«Io sono il Pane disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo».
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
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