La Vergine Santa vuole donarci molte Grazie – 20 Maggio 2023

Sabato 20 maggio 2023

VI Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,2328)

Il Padre vi ama, perché voi avete amato Me e avete creduto.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità Io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio Nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato Me e avete creduto che Io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel lungo discorso dell’Ultima Cena, Gesù inserisce la motivazione della preghiera fatta al Padre nel suo Nome. Mette perennemente al centro la figura del Padre, questo è il messaggio principale che troviamo nella sua predicazione. Insiste nel farci conoscere il Padre e si presenta come il Mediatore.

Non c’è alcun dubbio sulla mediazione principale di Gesù presso il Padre, questo non esclude un’altra mediazione che è stata voluta proprio da Gesù e riguarda sua Madre. Non lo sostiene solamente la Sacra Scrittura, che per noi è la rivelazione di Dio. Alle nozze di Cana trionfò la mediazione della Madonna, «forzando» amorevolmente la Volontà del Figlio di Dio.

Dopo trent’anni dalla nascita di Gesù, Madre e Figlio si conoscevano perfettamente, non c’erano segreti come avviene tra la gente comune, e se la Vergine Maria ha invitato amorevolmente Gesù a compiere il primo miracolo nell’ordine della natura: «Non hanno più vino» (Gv 2,3), il Figlio inizialmente ha precisato che non era arrivato il momento di manifestarsi al mondo: «Non è ancora giunta la mia ora» (Gv 2,4).

Possiamo immaginare con quali sguardi intensi di Amore si guardavano mentre la Madre si preoccupava per gli sposi e il Figlio gioiva nell’ammirare la Creatura perfetta che confidava pienamente in Lui, il Cristo atteso da millenni.

La Madonna con la sua richiesta: «Non hanno più vino» (Gv 2,3), ha manifestato una Fede somma, Ella era perfettamente a conoscenza dell’Onnipotenza del Figlio e da Madre Lo ha vivamente spinto a compiere il primo miracolo, un miracolo clamoroso.

La Fede della Vergine Maria rimane irraggiungibile tanto che la Fede degli antichi Patriarchi e di tutti i credenti della storia è una minima cosa.

Si è mostrata Mediatrice presso il Figlio e ha condotto Gesù a cambiare la sua Volontà, questo avvenne non solo nell’occasione di Cana, già prima di questo miracolo la Madonna aveva ottenuto da Gesù tutto quello che gli chiedeva in favore dei poveri e degli ammalati.

Gesù a Nazareth agiva con molta discrezione e non manifestava la sua divinità, questo non gli impediva di aiutare e guarire tutti i bisognosi.

A Cana Gesù ha compiuto il primo miracolo e anticipò l’inizio del suo apostolato per l’intercessione della Madre. Ogni cristiano in buonafede intuisce il sublime ruolo della Madonna, considerando la sua Immacolata Concezione e la Maternità Divina, prerogative inconcepibili per l’umanità e che solo una Creatura possiede.

Dio Padre gioisce nell’accontentare la Vergine Maria, tutto quello che Ella gli chiede è opportuno e non è mai contrario alla Volontà Divina.

«Fate quello che vi dirà» (Gv 2,5). Con queste parole la Madonna anticipò la risposta di Gesù, in Loro c’erano perfetta sintonia e immacolatezza. Il Sangue del Figlio di Dio incarnato è quello di Maria di Nazaret, il Cuore di questo Dio incarnato si è formato in quello di Maria. Più assonanza di questa comunione non potrà esserci tra il Figlio di Dio e la Donna che gli ha dato un Corpo e la Vita umana.

Le conseguenze derivate dalla potentissima intercessione di Maria Vergine sono state molteplici e tutte indirizzate alla grandezza di suo Figlio: «Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in Lui» (Gv 2,11).

Gesù nel Vangelo dice di pregare il Padre nel suo Nome, a quel tempo era incomprensibile agli ebrei accettare di pregare Jahvé per intercessione di un Uomo. Non sapevano come chiedere, non riuscivano ad ottenere tutto quello che chiedevano a Dio. Con Gesù viene in aiuto all’umanità intera il Mediatore che è Figlio di Dio, la preghiera cristiana diventa potente se si pronuncia il Nome di Gesù, per i suoi meriti possiamo ottenere tutto dal Padre.

«Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete».

Qui Gesù spiega il modo di pregare poco prima della sua morte, continua ad innalzare il Padre e la catechesi sulla perfetta relazione tra Loro due. È certamente forte pregare e chiedere nel Nome di Gesù, noi sappiamo che Lui è molto più contento quando Lo preghiamo per l’intercessione di sua Madre: «Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori…».

In ogni Ave Maria adoriamo Dio e chiediamo alla Madre di Dio di intercedere per noi, meditiamo il Vangelo e i diavoli perdono potere.

Invochiamo spesso la Madonna perché ci infonda il suo Spirito, Ella insegna a pregare con amore e umiltà, desiderosa di donarci le Grazie.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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