L’amico è chi ti vuole bene, chi ti aiuta nelle difficoltà – 10 Settembre 2023

Domenica 10 settembre 2023

XXIII Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 18,15-20)

Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità Io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in Cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità Io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Abbiamo meditato sulle drastiche parole di Gesù rivolte a quanti agiscono seguendo i loro ragionamenti senza mettersi davanti a Dio, cercando di capire la sua Volontà. Chi non cerca la Volontà di Dio vuol seguire se stesso e i propri impulsi, e Gesù lo ha precisato chiaramente.

La santità di un cattolico intesa come assidua pratica di tutte le virtù, non può passare da questa frase: “Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”. Chi pratica le virtù pensa con maggiore facilità secondo Dio. Gesù la rivolse a Pietro dopo la protesta di questi che non accettava umanamente la morte in croce del suo Signore.

Questo è uno degli impedimenti che impedisce la crescita spirituale e fa scivolare verso giù, con l’indurimento del cuore e una determinazione irragionevole contraria alla crescita spirituale personale.

È irrazionale questo comportamento e non compreso anche da quei cristiani convinti di compiere tutto perfettamente, rifiutandosi di confrontarsi con la propria coscienza. Preferiscono non pensarci o giustificare in mille modi le loro opere contrarie al Bene.

Questa domenica Gesù ci parla della correzione fraterna, un tema poco trattato nelle catechesi e non conosciuto adeguatamente da molti cristiani. Questa correzione è indispensabile per far permanere un’amicizia sincera e trasparente, altrimenti si finisce per vivere in una falsa amicizia che in effetti è favorita da questa società ipocrita e opportunista.

L’amico sincero lo trovi quando richiedi un aiuto trovandoti in difficoltà, solo lì avviene la distinzione tra vero e falso amico.

La mentalità corrente è stata plasmata dalle istruzioni sistematiche e sottili dei mezzi di comunicazione, attraverso essi i nemici di Dio e dell’umanità hanno introdotto ingegnosamente, meticolosamente e furbescamente stili di vita devastanti per l’uomo e la donna, lasciando credere che i tempi cambiano e la mentalità deve evolversi, annullando la morale.

Non c’è dubbio che migliorare lo stile di vita a favore della salute fisica e l’integrità morale è sempre una conquista, ciò che preoccupa è la modificazione e l’aspetto di un progresso che elimina i valori morali e addirittura anche quelli umani.

Non possiamo indicarlo come progresso, è il regresso pilotato da chi governa dietro le quinte il mondo, come attestano migliaia di articoli che si trovano sul web e redatti da famosi scrittori, scienziati, studiosi di svariate discipline. Questo piano passa attraverso la decomposizione della dignità della persona e si realizza gradatamente seguendo la decadenza morale della società.

Sotto gli occhi di quanti ancora conservano una morale c’è una società disfatta e diretta al suo disfacimento. L’involuzione è evidente!

Bisogna ripartire da un punto preciso per risalire dopo una caduta o per risollevarsi moralmente, ed è la correzione fraterna.

Moltissimi matrimoni sarebbero ancora integri se i coniugi avessero attuato con sincera trasparenza l’amorevole correzione anche nelle piccole cose per eliminarle e non ricadere nelle strane incomprensioni. È la correzione a far crescere l’amore e l’affiatamento.

Gli sposi cristiani sono chiamati oggi a gesti eroici per mantenere viva la loro relazione e stabilire per quanto possibile l’armonia nella famiglia. Una armonia che non può nascere nelle minacce né nell’arrogante comportamento di prevalere sulla moglie o sul marito nelle situazioni che si presentano giornalmente. Il vero amore si coltiva ogni giorno, con generosità e donazione di sé.

È una finzione mostrarsi all’esterno come una coppia affiatata se poi in casa ci si scontra spesso per futili motivi o non c’è una sincera familiarità.

La correzione fraterna nella coppia è alla base del rapporto, altrimenti si diventa complici nel Male, ci si difende vicendevolmente sapendo di vivere nella menzogna e nell’inganno verso i propri figli e anche verso Dio.

Che considerazione può avere Gesù di queste persone? Anche se considera la loro immaturità, l’egoismo che prevale, una fede piccola e la mancanza di un sincero desiderio di conversione, può riporre aspettative in loro?

Il vero problema che colpisce quanti vivono in uno stato confusionale, anche se hanno la convinzione di essere nella luce… è la disinvoltura con cui percepiscono in modo opposto la loro esistenza. Il problema profondo, serio e alle volte drammatico, è la mancanza di conoscenza personale, ESSI SI PERCEPISCONO COME NON SONO, VALUTANO LA LORO VITA MOLTO AL DI SOPRA DELL’OGGETTIVA VERITÀ.

Nella copertura assillante e logorante che stabiliscono due amici/che, anche due colleghi di lavoro oltre la coppia di sposi, si trova una meschinità sconsolante e un incamminarsi nel girone tenebroso che avvicina sempre più al principe della menzogna. È lui il vero trionfatore quando manca la correzione fraterna, perché essa esprime la sincerità dell’amico/a.

L’amicizia tra due o più persone, la famiglia, un gruppo di preghiera, tutte queste componenti si salvano solo se esiste una trasparenza ricercata e autentica, non quando si nasconde dietro un dito l’agire perennemente sbagliato che sfocia nell’ipocrisia.

Un cristiano non può agire come i pagani che ingannano e nascondono astutamente le loro iniquità, i continui errori di valutazione.

Diventa complice chi non corregge l’amico/a che sbaglia, con il suo silenzio ammette di condividere ed accettare gli errori e le scelte insensate di chi sbaglia per la presunzione di capire tutto o perché vuole compiere solo quello che decide, senza confrontarsi con nessuno.

È desolante questa complicità e non ne fanno a meno perché essa è la loro sicurezza per non far trasparire tutto il male presente anche nei pensieri e diventa una doppiezza nei confronti di tutti gli altri, non solo dei figli ed amici, anche del Sacerdote, se è presente nella comunità di preghiera.

Un cristiano può sbagliare molte volte al giorno per debolezza, anche il giusto cade sette volte al giorno per piccole cose, la complicità invece è deliberata e si vede nei volti l’ambigua copertura, diventano muti pur sapendo che sono visti da Gesù e dalla Madonna.

Gesù è dolce e allo stesso tempo perentorio nel dare l’insegnamento sulla correzione fraterna.

Non tergiversa neanche qui, arriva alla conclusione del suo discorso con il lasciare nei loro errori quanti continuano a sbagliare senza mostrare alcun pentimento, senza cosparsi metaforicamente il capo di cenere. Mostrano di amare veramente Gesù quando manifestano il sincero pentimento davanti al Sacerdote che Lo rappresenta.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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