Archivio Mensile: Novembre 2023

Lasciare le reti mondane e gli idoli proposti da Satana – 30 Novembre 2023 0

Lasciare le reti mondane e gli idoli proposti da Satana – 30 Novembre 2023

Giovedì 30 novembre 2023

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

Sant’Andrea Apostolo

  • VANGELO (Mt 4,18-22)

Essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e Lo seguirono. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel secondo giorno della novena all’Immacolata Concezione, la liturgia ci presenta la festa di un Apostolo che conobbe la Vergine Maria e fu istruito da Lei dopo la Risurrezione del Signore. Tutti gli Apostoli trovarono nella Madre di Gesù la Maestra del Vangelo, Ella curò le loro ferite morali, causate dalla fragilità umana, anche dalla paura del martirio. Erano ancora deboli e spaventati, era da venire la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste.

L’Evangelista Matteo narra come cominciò a formarsi il gruppo degli Apostoli, e non ci sorprende la difficoltà di questi pescatori che svolgevano un monotono, umile ma importante lavoro. Gli ebrei attendevano la venuta del Messia, nessuno poteva immaginare l’Incarnazione di Dio, nessuno di loro era preparato per incontrare il vero Messia.

Non pensavano minimamente di vedere il Messia e, addirittura di diventare suoi seguaci, poi Apostoli, custodi e maestri della sua predicazione, fino a spingersi ai confini del mondo per predicare con grande coraggio il Vangelo di Gesù.

Questo ci dice che un vero cristiano non può programmare la sua vita secondo i pensieri che si ritrova nella mente, anche se si tratta di propositi onesti. Il domani è nelle mani di Dio, e se qualcuno programma la sua vita senza Dio e ha successo in qualche campo, la sua gioia non arriva dallo Spirito Santo.

Spiego meglio questo passaggio. Il lavoro è importante e il denaro è necessario per vivere dignitosamente, questo è risaputo.

I cristiani che si fidano di Gesù e obbediscono alla sua Volontà, intraprendono solamente quanto scaturisce dalla preghiera, innanzitutto studiano poi inviano curriculum vitae. Contano però solo su Gesù, chiedono a Lui di intervenire anche dove appare tutto chiuso. È vero che alle volte per rimuovere ostacoli posti dai cattivi occorrono molte preghiere ma Gesù è Onnipotente.

Anche molti cristiani considerano Gesù solo come un buon Uomo perché non Lo conoscono, non riescono a capire che è Dio e tutto quello che avviene nel mondo e nelle alte sfere dei complotti mondiali, è solo permesso da Lui per purificare il Male presente nel mondo, altrimenti li farebbe sparire tutti e in un istante.

Il lavoro che trovano quanti pregano, anche importante, è un dono di Gesù e a Lui devono rendere grazie. È Gesù a creare le occasioni e ad aprire le porte.

Altri cristiani (per non indicare i pagani senza scrupoli) non pregano e non chiedono al Signore alcun aiuto, non confidano in Lui e si fidano degli uomini disonesti, non hanno ancora compreso la grande importanza della presenza di Gesù e della necessità della preghiera.

Ritorno all’inizio. I primi seguaci di Gesù hanno avuto comprensibilmente difficoltà ad abbandonarsi all’invito di seguirLo, eppure si riscontra in loro una fiducia elevata verso Gesù. Certamente la santità che emanava Gesù attirava a Lui, era sufficiente guardarLo per commuoversi ed avere piena fiducia in Lui.

C’è da sottolineare, quindi, una straordinaria docilità degli Apostoli mista alla difficoltà creata dalla confusione che si era venuta a creare. Non avevano programmato il loro futuro, sapevano che l’unico lavoro da svolgere era quello di pescatori e la vita sarebbe andata avanti senza variazioni particolari.

L’incontro non casuale con Gesù cambiò la loro vita e il futuro eterno.

Dio irruppe nei loro cuori senza fare violenza, con paziente dolcezza li invitò a seguirLo e parlò ad essi di argomenti meravigliosi e nuovi. Si ritrovarono commossi e trasportati in una dimensione spirituale mai sperimentata prima e la loro docilità spalancava la porta allo Spirito Santo.

Andrea e Pietro furono i primi e assaporarono tanta gioia intima e pace inenarrabile dopo avere ascoltato Gesù.

La loro devozione al Signore crebbe di continuo e ne parlarono ad altri con trasporto e grande interesse. Diedero subito inizio al loro apostolato.

Ecco cosa comporta fidarsi di Gesù, puntare ciecamente su Lui e mettere da parte la propria volontà. Gesù non distrugge mai le sante aspirazioni dei cristiani, le eleva per una migliore realizzazione. Gesù desidera essere chiamato, interpellato per ogni nostra necessità, solo così potrà intervenire e renderci davvero felici.

L’Apostolo Andrea era buono e silenzioso, capace di intuire in Gesù il Messia promesso. Fu Andrea a convincere il fratello Pietro a seguirlo per ascoltare le toccanti parole cariche di Amore e Verità che comunicava Gesù, prima ancora di chiamarli mentre erano impegnati a gettare le reti, quando il Signore propose ad essi un’altra forma di pesca: «Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini».

Anche Pietro abbandonò subito le reti, lui così irruento e difficile nel carattere, comprese che l’intuito del fratello Andrea era stato perfetto. Tutti e due si fidarono ciecamente di Gesù e da quel momento non si preoccuparono più delle cose umane: «Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono».

Così devono vivere i Prelati e i Sacerdoti, essi non devono mai preoccuparsi delle cose umane e materiali, devono meditare profondamente sul ministero sacerdotale e sulla loro eccelsa missione. Il Sacerdote nell’ordinazione diventa un Alter Christus e i diavoli vedono nel Sacerdote il loro maggiore nemico che salva le anime che loro invece vogliono portare all’inferno per l’odio smisurato contro Dio. I diavoli hanno perduto il Paradiso e vogliono impedirne l’accesso a tutti noi.

Quando lasciamo le reti del mondo e gli idoli ispirati da Satana che fanno perdere molto tempo inutilmente, gustiamo la vera pace e la gioia.

Andrea è la figura dell’Apostolo docile e premuroso, prudente nelle azioni e sollecito nel compiere il Bene.

Come Andrea e Pietro dobbiamo lasciare le sicurezze scaturite dalla superbia, abbandonare l’orgoglio che presenta la realtà al contrario!

Per non cadere rovinosamente e perdere il Paradiso, occorre pregare bene il Santo Rosario, adorare Gesù Eucaristia e osservare con piena docilità la Parola di Dio. Senza l’osservanza del Vangelo non c’è comunione con Gesù, e i diavoli sono liberi di entrare quando vogliono nella vostra vita, confondere facilmente i vostri pensieri e farvi lentamente scivolare nell’abisso dove non c’è Gesù Cristo.

L’Immacolata ci conduce nel Cuore buono di Gesù e ci riveste delle sue virtù, dei suoi sentimenti, ma dobbiamo chiedere la sua intercessione.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:  www.gesuemaria.it

I diavoli conoscono di ogni persona il punto debole – 29 Novembre 2023 0

I diavoli conoscono di ogni persona il punto debole – 29 Novembre 2023


Mercoledì 29 novembre 2023

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,12-19)

Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio Nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; Io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La persecuzione contro Gesù buono e umile è uno degli interrogativi storici che non si spiega se non con la stessa spiegazione che dà Lui. IL BENE È SEMPRE ODIATO DAL MALE,

Dio è sempre bestemmiato dai diavoli e questi cercano sempre più umani burattini da manovrare per distruggere nelle anime la Fede in Gesù Cristo ed anche allontanarli dalle opere sacre, ostacolare ogni attività sacra e ogni apostolato, mettere fine alla vita spirituale.

L’ODIO IRREFRENABILE DEI DIAVOLI SCATURISCE DAL LORO FALLIMENTO E DALLA SCELTA DELLE PENE ETERNE DELL’INFERNO, DOVE C’È LA PRIVAZIONE DI OGNI BENE ED È PRESENTE UNA PERENNE DISPERAZIONE, TORMENTO, ODIO, VENDETTA, VIOLENZA, BESTEMMIA.

Loro hanno scelto di opporsi a Dio scegliendo l’inferno, quando Dio rivelò l’Incarnazione di suo Figlio eterno. I diavoli rifiutarono con uno sprezzante «non serviam», non vollero neanche immaginare l’idea di sottomettersi ad un Uomo anche se Dio, ma appunto con un Corpo umano, quindi, di rango inferiore rispetto alla loro natura angelica, e poi alla Madre terrena.

«Non serviam», con questo atto di disobbedienza di Lucifero, venne espresso il rifiuto di servire Dio nel Regno dei Cieli. Gli angeli decaduti e divenuti diavoli hanno perduto per l’eternità l’infinita felicità che dona Dio, la santità angelica, la quiete paradisiaca, l’armonia con il creato.

Con il loro rifiuto hanno scelto una ribelle e ostinata opposizione a Dio, una lotta senza posa per distruggere le opere di Dio, ostacolare la salvezza delle anime, bloccare le vocazioni sacerdotali e religiose. Oggi i seminari sono quasi vuoti e molti conventi religiosi vengono chiusi.

I diavoli hanno sempre escogitato nuovi strumenti per soggiogare l’umanità, adeguandosi ai tempi e suscitando nelle persone meno protette dalla preghiera, pensieri avversi al sacro e all’onestà.

Nelle persone dichiarate nemiche di Dio, i diavoli agiscono con piena libertà e istigano dolcemente a compiere opere sempre dannose per le stesse persone, i loro familiari e tutti i conoscenti. «Dai loro frutti li riconoscerete» (Mt 7,16).

Sono incalcolabili i mezzi utilizzati dai diavoli per stordire l’umanità e annichilirla con lo scopo di annientarla. Non spingono sottilmente e sfrenatamente solo all’utilizzo delle droghe, all’abuso dell’alcool e non immettono nelle persone prive di controllo solo l’agitata irrequietezza o l’impulso irrefrenabile di fare sesso con chiunque.

I diavoli conoscono di ogni persona il punto debole e non appena c’è uno spiraglio, INVIANO SUSSURRI DI TENTAZIONI che nella persona si presentano come pensieri propri, personali, ma diventano esigenze pressanti che la persona considera sempre come buone e impulsivamente vuole eseguire presto.

Anche se non si tratta di induzioni al peccato, i pensieri molto sottili che arrivano dai diavoli hanno sempre la finalità di distrarre dalle cose buone, far compiere altro per non fare pregare o leggere libri spirituali, inoltre mettono premure per cose inutili che fanno perdere tempo prezioso e scaricano energie e vitalità, insinuano dubbi su tutto per far agitare e alle volte disperare.

I diavoli vogliono disturbare le persone che pregano, non hanno molti problemi con quanti non pregano e su loro esercitano un grande potere!

Senza il dominio della propria volontà non si è in grado di resistere alle tentazioni e si viene assaliti da turbamenti, smania ed irrequietezza.

Dove i diavoli non riescono a trovare almeno un punto debole in quelle persone molto spirituali, non riuscendo a vincerli, attuano un altro piano ed è quello delle DIFFAMAZIONI. Si servono di persone disoneste e con grande facilità suscitano in esse ispirazioni maledette e incredibili, illogiche, improbabili.

Questa strategia l’hanno utilizzata principalmente con Gesù, con gli Apostoli e tutti i Santi, nessuno escluso, e verso quelle anime spirituali che si sforzano di vivere nella Volontà di Dio. Occorre una perseveranza che rimane possibile solo con la Grazia di Dio.

I diavoli utilizzano le diffamazioni per demoralizzare chi segue fedelmente Gesù e ama la Madonna più della propria madre, e se nonostante queste ferite morali le anime sante proseguono l’apostolato e a fare del Bene, almeno le diffamazioni allontanano più persone possibili e così non ascoltano più le parole di verità, la sana dottrina, i consigli che ispira lo Spirito Santo, gli stimoli per frequentare i Sacramenti e la Santa Messa, gli inviti per pregare di più e con fiducia.

NONOSTANTE QUESTA ATTIVITÀ INVISIBILE ED IMPERCETTIBILE DEI DIAVOLI, LE ANIME SPIRITUALI AVVERTONO CON FACILITÀ LA LORO PRESENZA QUANDO SI AVVICINANO, AVVERTONO LA LORO PRESENZA NELLE PERSONE DISTURBATE.

Le diffamazioni contro i cattolici impegnati e spirituali causano un grande danno nella lotta per la conversione dei peccatori, soprattutto si colpiscono i Sacerdoti disponibili ad aiutare e carichi di quella Fede che demolisce l’astuzia dei diavoli, perché li abbatte e svela i loro piani.

Come è successo per Gesù e tutti i Santi, c’è da dire che le diffamazioni passano e la verità trionfa sempre. Se vogliamo considerarle da un’ottica decisamente spirituale, le diffamazioni costringono a rientrare in sé e favoriscono la conoscenza personale, fanno crescere nell’amore a Gesù e alla Madonna, inoltre umiliano la persona e innalzano la sua spiritualità.

Non appaiono come parole consolanti… invece proprio le diffamazioni ci dicono che stiamo facendo bene, camminiamo nella Via di Gesù, viviamo nella Volontà di Dio e la Trinità Santissima ci elargisce maggiori doni e benedizioni.

Le diffamazioni passano mentre i meriti acquisiti nel tempo delle persecuzioni rimangono, la Fede diventa forte e si stabilisce una piena comunione con Gesù.

Con il Santo Rosario possiamo vincere ogni avversità e rimanere sereni dinanzi agli attacchi dei diavoli e di quanti sono dominati da loro. I diavoli hanno terrore dei Sacramenti, della preghiera devota e fiduciosa, della bontà e della generosità, del perdono e dell’umiltà!

Oggi inizia la Novena all’Immacolata Concezione e vogliamo impegnarci in questi giorni con una preghiera mariana più intensa da offrire al Cuore Immacolato di Maria. La nostra Mamma è sempre vicina a noi e se La invochiamo con fiducia ci dona quanto chiediamo. 

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Non è Gesù a volere le guerre, Lui è l’Amore – 28 Novembre 2023 0

Non è Gesù a volere le guerre, Lui è l’Amore – 28 Novembre 2023


Martedì 28 novembre 2023

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,5-11)

Non sarà lasciata pietra su pietra.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del Tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio Nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà Nazione contro Nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal Cielo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’avviso che ci dà il Signore è da considerare più che mai attuale. C’è una falsa pace che sventola tra le Nazioni potenti e si odiano a vicenda.

Gesù oggi ci avvisa di fare attenzione a quanti strumentalizzano il suo Nome per dire e fare cose contrarie al suo Vangelo. Molti ambigui utilizzano come sottile lama la lingua che taglia ma non cuce. Molti cattolici, per esempio, hanno perduto la bussola della vera Fede.

Devono fare molta attenzione quelle persone un tempo molto disturbate o possedute dai diavoli oppure ancora molto disturbate da Satana.

Anche se sono state liberate con gli esorcismi ma spesso non completamente, permangono le presenze negative, le essenze o entità, che queste persone sbagliando identificano come doni di Dio, si tratta invece di un inganno di Satana e solo chi ha un Padre spirituale esperto può sapere che non è lo Spirito Santo ad agire e che bisogna rifiutare quelle ispirazioni perché false.

Le profezie presenti nel Vangelo non possono suscitare dubbi, anche se i modernisti cercano di modificare quanto non considerano buono.

«Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

GESÙ NON PARLA DI FINE DEL MONDO E BISOGNA TRANQUILLIZZARSI.

La vita sulla Terra continuerà e chi coltiva con amore e rinnegamento la Fede in Dio, non deve mai avere paura. «Non è subito la fine», dice Gesù, gli avvenimenti legati a guerre e rivoluzioni che accadranno in molti luoghi del mondo, non faranno seguire quanto desidera il demonio contro l’umanità.

Leggendo l’Apocalisse si comprende meglio cosa succederà nel mondo, anche se in questo Libro sono presenti molte allegorie, però quando vengono citate le quantità colpite dall’ira di Dio, provvidenzialmente presente per fermare le «guerre e le rivoluzioni», non c’è da interpretare nulla.

«Appena il primo Angelo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. UN TERZO DELLA TERRA FU ARSO, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò» (Ap 8,7).

«Furono sciolti i quattro Angeli pronti per l’ora, il giorno, il mese e l’anno per sterminare un terzo dell’umanità» (Ap 9,15).

«Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, FU UCCISO UN TERZO DELL’UMANITÀ» (Ap 9,18).

Gesù ha rivelato all’Apostolo Giovanni quello che avverrà sulla Terra ma non sarà la fine del mondo, Dio ci ama in modo infinito e non vuole perdere i suoi figli, il suo intervento sarà necessario per fermare il susseguirsi dello scatenamento messo in atto da tutti i demoni e dagli uomini diventati come demoni.

Non è Gesù a volere le guerre, Lui è l’Amore, insegna la pace, l’amore e il perdono, ma chi oggi può far ragionare i potenti?

Chi si salverà degli atei? Occorre recitare il Santo Rosario ogni giorno e consacrarsi quotidianamente ai Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria.

In questi due millenni sono scoppiate «guerre e rivoluzioni» un po’ ovunque, sono comunque diverse dalle «guerre e rivoluzioni» citate dall’Apocalisse. Queste non si sono mai verificate nel mondo e Gesù allude addirittura alle «guerre e rivoluzioni» tra Nazioni oggi apparentemente alleate o innocue!

È scritto nell’Apocalisse: «Si solleverà Nazione contro Nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal Cielo».

Queste parole di Gesù non sono conosciute da quanti hanno terrore del futuro, a causa della loro fede incerta le rifiutano per vivere tranquilli. Anche con maggiore superficialità. Chi non conosce quanto bisogna opportunamente conoscere, è sempre esposto all’imponderabile e resterà sorpreso quando accadranno fatti che in qualche modo le cronache già preannunciano.

Tutti noi riceviamo aiuti da Dio e abbiamo speranza, la preghiera costante e fiduciosa ci proteggerà dalle minacciose iniziative degli uomini/demoni!

Gli aiuti di Gesù dobbiamo cercarli con la preghiera costante e si diventa molto spirituali, si inizia a pregare bene e di più, agisce finalmente Gesù e la trasformazione interiore si traduce in opere buone e parole sante.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La Madonna dona grandi Grazie con la Medaglia Miracolosa – 27 Novembre 2023 0

La Madonna dona grandi Grazie con la Medaglia Miracolosa – 27 Novembre 2023

Lunedì 27 novembre 2023

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa

+ VANGELO (Lc 21,1-4)

Vide una vedova povera, che gettava due monetine.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del Tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La persecuzione contro Gesù buono e umile è uno degli interrogativi storici che non si spiega se non con la stessa spiegazione che dà Lui. Il Bene è sempre odiato dal Male, Dio è sempre bestemmiato dai demoni e questi cercano di far peccare tutti per portarli all’inferno, sia per odio a Dio sia per invidia nei confronti di quanti si salvano l’anima pur finendo in Purgatorio per la purificazione.

I demoni cercano sempre più burattini da utilizzare a loro piacimento per distruggere le opere sacre, ostacolare ogni attività sacra, spirituale.

IN GESÙ TROVIAMO LA VERITÀ CHE SI CONCRETIZZA, LA SEMPLICITÀ CHE SPIEGA CONCETTI DIFFICILI E CHE ANTICIPA ESATTAMENTE QUANTO AVVERRÀ NEL FUTURO.

Negli ultimi due secoli Gesù e la Madonna con amorosa e dolorosa insistenza hanno dato messaggi per risvegliare negli uomini e nelle donne la sana spiritualità, invitarli alla preghiera e ravvivare il ricordo del Paradiso, perché siamo pellegrini in questo mondo.

In questo mese di novembre, Gesù, la Madonna e San Michele Arcangelo hanno dato ben cinque messaggi a Luz de Maria, messaggi che contengono profezie sorprendenti per noi, anche molti insegnamenti e istruzioni per non abbatterci in futuro e resistere consapevoli che NULLA È TROPPO DIFFICILE PER GESÙ. SE STIAMO CON LUI NULLA POTRÀ VINCERCI O ARRECARCI DEL MALE.

Vi consiglio di leggerli, si sentirete più vicini a Gesù e alla Madonna, diventerete forti, fiduciosi e più spirituali. https://revelacionesmarianas.com/italiano.htm Aprendo il sito si trova l’ultimo messaggio del 22 novembre, alla fine del messaggio trovate la scrittaLEGGERE I MESSAGGI PRECEDENTI, cliccate e trovate gli altri quattro messaggi di novembre.

Nel 1830 la Madonna apparve a Suor Caterina Labouré (diventata Santa) per incaricarla di diffondere una piccola Medaglia e nella visione che la giovane ebbe il 27 novembre 1830, vide ciò che doveva far coniare. Alle 17,30 durante la meditazione nella Cappella, Suor Caterina vide come due quadri viventi che passavano in dissolvenza incrociata.

Nel primo, la Santa Vergine era in piedi su una semisfera (globo terrestre) e teneva tra le mani un piccolo globo dorato. I piedi di Maria schiacciavano un serpente. Nel secondo, dalle sue mani aperte uscivano raggi di uno splendore abbagliante.

Nello stesso tempo Suor Caterina udì una voce, che diceva: «Questi raggi sono il simbolo delle Grazie che Io riverso su coloro che me le domandano».

Poi un ovale si è formato attorno all’apparizione e Suor Caterina vide scriversi in un semicerchio questa invocazione, prima sconosciuta. «O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te», scritta in lettere d’oro.

Subito dopo la Medaglia si girava e SuorCaterina vide il rovescio: in alto una Croce sormontava la M di Maria, in basso due Cuori, di Gesù e Maria, l’uno incoronato di spine, l’altro trapassato da una spada. Caterina udì allora queste parole: «Fai coniare una Medaglia, secondo questo modello. Coloro che la porteranno con Fede riceveranno grandi Grazie».

La Medaglia venne chiamata successivamente Miracolosa per l’apparizione e i continui miracoli che ottenevano molti cattolici. La Medaglia fu coniata in seguito a quanto richiesto dalla Madonna come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di Grazie.

Dio si serve di piccoli mezzi come anche di bambini nelle apparizioni, di uomini e donne che il mondo quasi respinge per la loro bontà.

Essi vengono trasformati con la Grazia di Dio in persone virtuose, forti e comprensive, e sono queste persone buone a consolare Gesù e la Madonna. Loro due agiscono sempre nelle persone miti, umili e docili alla Loro Volontà.

La potente azione dello Spirito Santo trasfigura tutti i buoni che pregano e si preoccupano soprattutto della loro anima.

È grande davanti a Gesù quel cristiano chi si considera debole nonostante i suoi talenti, o vive in una effettiva debolezza ma la benedice perché proprio questo stato di sofferenza spinge a rientrare in sé, a confrontarsi con la coscienza e a conoscersi adeguatamente.

Fidarsi troppo di sé è un grave errore che si commette facilmente e porta molto spesso a sbagliare, a trascurare la vita interiore, per curare esclusivamente tutto ciò che è esteriore. Anche la cultura e la conoscenza prive dello Spirito di Dio, diventano superbia e pericoli per l’anima in quanto sono la via per fantasticare, fino ad esaltarsi e a vivere fuori di sé.

Con questa piccola e innocua Medaglia, la Madonna ci ha fatto un dono da portare addosso con molta Fede, possibilmente al collo, ed è un mezzo di intercessione potentissimo. Lo hanno sperimentato migliaia di Santi/e dal 1830 ad oggi. Voglio ricordare in particolare San Massimiliano Kolbe, grande diffusore della Medaglia, oltre a San Pio che aveva sempre le tasche piene e le distribuiva ai fedeli.

In questa newsletter che invio ogni giorno da oltre dodici anni, in moltissime occasioni vi ho parlato della potenza della Medaglia Miracolosa, vi ho invitato a richiederle a noi donando un’offerta libera: ho sempre ripetuto che mi interessa solo il vostro bene, la salvezza delle vostre anime.

Richiedete tutte le Medaglie che desiderate per diffonderle con Fede ai peccatori, senza dimenticare di pregare per loro. associazionegesuemaria@gmail.com

Le Medaglie che abbiamo sono come l’originale, di alluminio, quindi non si anneriscono e chi la porta addosso mostra di avere Fede.

Sia per l’Immacolata che per il Natale, ognuno di voi si impegni a diffondere tantissime Medaglie come atto di amore e di fiducia verso la Madonna. Non stancatevi di diffondere la Medaglia Miracolosa ma prima dovete conoscere la breve e meravigliosa storia.

Posso dirvi che nei posseduti i diavoli urlano di rabbia quando si pronuncia il solo nome della Medaglia Miracolosa: chi la porta addosso vince con maggiore facilità le tentazioni.

Richiedetene molte e donatele a tutti, perché noi vogliamo salvare tutte le anime con l’aiuto della Madonna.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Satana vince dove non è adorato il Re Gesù – 26 Novembre 2023 0

Satana vince dove non è adorato il Re Gesù – 26 Novembre 2023


Domenica 26 novembre 2023

Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

+ VANGELO (Mt 25,31-46)

Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’Uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli Angeli con Lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a Lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nei racconti di Maria Valtorta viene descritto Gesù massacrato dalle torture, crocifisso e morto in Croce. Non si direbbe proprio la morte di un Re. Così l’hanno etichettata i nemici, una fine visibile «disonorevole» del Maestro buono e umile, cosa che appare anche ai cristiani tiepidi, e la considerano una sconfitta definitiva di Gesù.

Riguardo la Passione di Gesù non possono dare la definizione corretta perché non comprendono nulla degli aspetti soprannaturali, come agisce Dio. Molti giudicano Gesù come un Uomo buono che è stato crocifisso dagli ebrei perché predicava dottrine nuove e poi è stato ucciso.

Proprio gli ebrei hanno seminato millenarie zizzanie sulla Vita e l’uccisione di Gesù Cristo. Per loro il Signore non è risorto.

I cristiani hanno l’assoluta certezza della Risurrezione di Gesù non solo per quanto hanno scritto e testimoniato numerosi contemporanei di Gesù che Lo hanno visto Risorto e quindi Onnipotente vittorioso sulla morte, anche per quanto hanno compiuto i Santi nel suo Nome in questi duemila anni.

I Santi che veneriamo hanno ottenuto miracoli impossibili da Gesù, miracoli inspiegabili per la scienza, e solo per l’intervento di Gesù Re dell’Universo che è vivo e vero.

Non solamente noi crediamo per Fede, abbiamo incalcolabili prove che Gesù è vivo e sempre operante per donare il suo Amore, aiuti e protezioni.

La Passione e crocifissione è stata voluta e abbracciata da Gesù e non imposta dagli uomini. D’altronde, come potevano prevalere sul Signore se aveva dimostrato di scacciare i diavoli, dominare la natura, risuscitare i morti, guarire lebbrosi, muti, sordi, zoppi?

L’atto di Amore infinito (in tutti i sensi) fatto dal Signore, deve farci riflettere lungamente.

Non c’è mai stato un uomo o una donna disponibili a lasciarsi torturare e crocifiggere per aiutare e amare persone sconosciute. Nessuno ha mai mostrato un amore più grande di quello che Gesù ci ha donato.

POI NON ERA NECESSARIO MORIRE CROCIFISSO PER REDIMERE L’UMANITÀ, MA OCCORREVA RIPARARE IL PECCATO ORIGINALE E LA DOCILE OBBEDIENZA DI GESÙ AL PADRE È STATA COMPLETA.

La sua morte ha riparato il peccato infinito di Adamo ed Eva, ha mostrato un Amore incommensurabile di Dio, ci ha indicato che ogni forma di sofferenza si può sublimare e trasformarla in una straordinaria e potentissima preghiera.

Gesù Risorto è quindi la dimostrazione che la sua Vita non poteva rimanere avvolta nella morte e che Lui ha vinto la morte. La vita di ognuno di noi può diventare piena di luce e di amore, se ci lasciamo plasmare dall’azione dello Spirito del Signore.

Ma se Egli è vivo perché il mondo è nelle mani di Satana?

Questo è il secondo quesito che bisogna spiegare. Dopo avere visto che Gesù è vivo, è risorto nonostante l’odio luciferino degli ebrei membri del sinedrio, convinti di essersi liberati definitivamente del grande Profeta consegnandolo a Pilato e oggi agli Illuminati, adesso vediamo perché Satana rimane libero di agire nel mondo.

«Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare» (1 Pt 5,8).

In questa Lettera San Pietro esorta alla vigilanza perché Satana è libero dalle catene. Fra breve non lo sarà più, ma lo è stato perché la libertà di agire la posseggono anche i diavoli, ma entro certi limiti stabiliti da Dio, soprattutto riguardo la conservazione della vita. Se Dio non avesse imposto questo limite, i diavoli avrebbero distrutto questo Pianeta, annientato l’umanità da molti secoli.

Nell’Apocalisse viene spiegata la fine davvero ingloriosa che faranno molto presto i diavoli, dopo avere torturato con indicibili vessazioni miliardi di persone ed avere condotto incalcolabili uomini e donne nell’inferno, immersi nelle torture che non avranno mai fine perché eterne.

Diversi Santi hanno visto l’inferno, ricordo qui Santa Veronica Giuliani, Santa Teresa d’Avila, Santa Faustina Kowalska. Esse fecero l’esperienza di vedere l’inferno e rimasero scioccate. Furono esperienze drammatiche delle tre Sante, videro le identiche scene di PERSONE CHE BRUCIAVANO SENZA CONSUMARSI, un inestinguibile fuoco e tanto fumo. Sentirono bestemmie di ogni tipologia, urli che mettevano brividi, lamenti provenire da caverne profonde. Leggiamo la testimonianza di Santa Faustina Kowalska.

«Oggi, sotto la guida di un Angelo, sono stata negli abissi dell’inferno. È un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie pene che ho viste:

la prima pena, quella che costituisce l’inferno, è la perdita di Dio;

la seconda, i continui rimorsi di coscienza;

la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai;

la quarta pena è il fuoco che penetra l’anima, ma non l’annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale acceso dall’ira di Dio;

la quinta pena è l’oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio;

la sesta pena è la compagnia continua di Satana;

la settima pena è la tremenda disperazione, l’odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie.

Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l’eternità».

I diavoli nel mondo sono molto operativi, possono compiere tutto quello che viene permesso dalle persone che non pregano. I cristiani hanno il potere di schiacciarli e di scacciarli nel Santissimo Nome di Gesù Cristo.

In questi tempi i diavoli hanno portato nel mondo incalcolabili anime dannate, donne e uomini finiti all’inferno e obbedienti a Satana.

Chi finisce all’inferno desidera ardentemente la stessa fine dannata anche per i propri familiari viventi, nonostante il profondo amore scambievole intrattenuto quando vivevano insieme. Chi si trova nell’inferno non può amare nessuno, odia Dio e tutto, anche le persone che amava follemente quando era in vita!

I diavoli e le persone dannate che operano oggi nel mondo sono combattivi ma condizionati dalle nostre preghiere. I diavoli sono troppo intelligenti e diventano imbecilli non appena recitiamo una sola Ave Maria. Per questo è urgente consacrarci al Cuore Immacolato della Madonna e pregare molto.

HANNO TERRORE DI OGNI PREGHIERA CHE RECITIAMO CON FEDE, AMORE, UMILTÀ.

Tremano dinanzi ai cristiani che agiscono con amore e onestà, docili alla Volontà di Dio e cercano di conoscerla nella preghiera o tramite il Sacerdote. I diavoli perdono potere dinanzi ai cristiani che pregano bene, praticano i Sacramenti e le virtù, si rinnegano e sono obbedienti.

NONOSTANTE LE MICIDIALI BATTAGLIE DEI DIAVOLI CONTRO L’UMANITÀ, GESÙ È SEMPRE IL RE DELL’UNIVERSO, TUTTO RIMANE SOTTO IL SUO CONTROLLO E QUELLI CHE PREGANO OTTENGONO GRANDI VITTORIE CONTRO I DIAVOLI E LE PROPRIE DEBOLEZZE.

Anche se nel mondo quasi tutto appare corrotto, marcio, immorale, verrà molto presto il tempo della mietitura e il Signore ripristinerà la giustizia, la verità, l’armonia cosmica. Nessuno deve abbattersi se patisce ingiustizie o cattiverie in questo momento o le ha sopportate in passato, Gesù darà la vittoria ai suoi seguaci che la chiedono con costanza e fedeltà.

Il Regno di Gesù è spirituale ed è presente nei cuori che a Lui obbediscono. Cuori buoni, puri, semplici, che ardono di amore per Lui.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Moltissimi detestano Dio e Lo «uccidono» nelle anime – 25 Novembre 2023 0

Moltissimi detestano Dio e Lo «uccidono» nelle anime – 25 Novembre 2023


Sabato 25 novembre 2023

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 20,27-40)

Dio non è dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei -i quali dicono che non c’è risurrezione- e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli Angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per Lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Spesso molti sono assaliti da strani pensieri sulla non esistenza di Dio, altri più «benevoli» Lo considerano morto e quindi in passato esisteva… oppure non Lo considerano interessato alle sorti dell’umanità. Dio non è dei morti ci dice Gesù, però PER MOLTI DIO È VIVO SOLO SE RISPONDE ALLE LORO CONVENIENZE. I sadducei negavano la risurrezione dei morti, proposero a Gesù una questione che, secondo loro, rendeva assurda una verità ammessa comunemente dal resto degli ebrei.

L’atteggiamento dei sadducei non era sincero, è il classico comportamento dei superbi, quanti sono convinti di riuscire ad ingannare sempre gli altri. È anche la strategia di quanti vogliono confondere gli altri ponendo domande inopportune o illogiche.

Non è solamente la curiosità di coloro che vogliono conoscere i fatti altrui, perché le loro domande causano anche turbamento. La mancanza del controllo personale è indicata come la fase non ancora spirituale ma carnale, quindi si può anche pregare ma senza avere iniziato la vera conversione.

A Gesù venne posta una domanda trabocchetto sulla condizione di diverse persone morte, Egli subito stoppò i sadducei che rifiutavano la risurrezione con un semplice esempio, e lo espose sinteticamente, citando Mosè e le sue parole su Dio che rimane sempre il Vivente, evidenziando che Dio parla dei Patriarchi come di persone vive e presenti.

Dio è morto in tutti i peccatori, sono loro ad avere scelto di non considerarLo vivo, ma Lui è il Vivente, il Creatore che trasmette la vita.

Dio è morto nelle anime di tanti cristiani privi di onestà intellettuale, il loro dio è l’egoismo, il potere, il denaro, e non si rendono conto che proprio loro si considerano dio.

Dio è morto e sepolto per quanti nella Chiesa non seguono più la sacra liturgia ed inventano strane forme di spettacolo, balletti e canti mondani, per compiacere il popolo e diventare idoli degli indifferenti, anche di tanta brava gente, delusa di trovare Dio in quei Pastori.

Molti cattolici non trovano in numerosi Sacerdoti i frutti dello Spirito Santo e sappiamo che sono 12: «Carità, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, magnanimità, mitezza, fede, modestia, continenza, castità» (Galati 5, 22-23).

Non trovano le risposte né consigli ai loro interrogativi, neanche la comprensione per le loro sofferenze, l’ascolto sereno, gioioso e interessato delle loro problematiche. Molti Sacerdoti si rifiutano di confessare pur essendo liberi quasi tutto il giorno, si rifiutano di servire Dio e di aiutare i credenti nel cammino spirituale.

Dio è morto in questa società per tante categorie di persone che vivono comunque nell’inganno verso il prossimo, programmando piani di morte e utilizzando ragionamenti contorti per nascondere la verità e continuare a vivere nell’impostura, per trarre vantaggi in ogni circostanza. Non si tratta di peccati causati dalla debolezza, non sono persone che sbagliano senza volerlo, essi sono radicati nel Male e detestano il sacro, lottano anche la presenza di Gesù Cristo.

È una grande consolazione la nostra certezza dell’esistenza di un Dio buono e paziente.

Se non fosse buono non ci avrebbe donato incalcolabili aiuti e benedizioni; se non fosse paziente non darebbe ad ogni peccatore migliaia e migliaia di possibilità per lasciare il Male e riprendere il cammino di Fede. Quindi, non avrebbe istituito il Sacramento della Confessione, per donare ai suoi figli pentiti il suo perdono e la Grazia santificante.

La potenza della Confessione non solo riporta l’anima in Grazia di Dio, rende più forti e lo Spirito Santo elargisce grandi aiuti spirituali.

La Confessione è un vero esorcismo, i diavoli fuggono terrorizzati e perdono potere, si restringe la loro forza. È un grande mezzo per vincere le intemperanze e queste in teologia intendono le concupiscenze, quindi la lussuria incontrollata, la bramosia di ottenere qualcosa a qualunque costo, ed è un desiderio disordinato che rende agitati e volubili i deboli.

Chi controlla la sua volontà è forte e non cade nelle droghe, non beve molto alcool, non svende il proprio corpo e vive nell’onestà.

La concupiscenza, nel senso etimologico, può designare ogni forma veemente di desiderio umano. La teologia cristiana ha dato a questa parola il significato specifico di moto dell’appetito sensibile che si oppone ai dettami della ragione umana.

Raggiungere il controllo della volontà è un cammino impegnativo e solo la spiritualità cristiana permette di compierlo perché GESÙ INFONDE FORTE DOMINIO, QUIETE, EQUILIBRIO E SAGGEZZA. Solo Gesù Cristo ha insegnato i valori morali e insieme ai valori umani che ogni persona deve conoscere, si diventa cristiani autentici.

Non ci potrà mai essere improvvisazione nel cristiano che vuole vivere secondo il Vangelo di Gesù, e non è difficile mettere in pratica questi insegnamenti, in caso contrario il Signore non li avrebbe dati. Egli ci ha spiegato che è possibile vivere il Vangelo, la sua Parola, è sufficiente chiedere ogni giorno a Lui l’aiuto necessario.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Avete fatto della Casa di Dio un covo di ladri» – 24 Novembre 2023 0

«Avete fatto della Casa di Dio un covo di ladri» – 24 Novembre 2023


Venerdì 24 novembre 2023

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 19,45-48)

Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, entrato nel Tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia Casa sarà Casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel Tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarLo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’indignazione di Gesù scaturisce dalla deplorevole condizione in cui era stato ridotto il Tempio. Non era più il luogo sacro dell’incontro con Dio ma del commercio, e per commercio si intende anche la trasformazione dell’aspetto spirituale.

Non compravano e vendevano solamente animali, attrezzi e oggetti vari, avevano innanzitutto messo in vendita la loro fede, si erano prostituiti e l’intelletto oscurato non percepiva più la rovina in cui erano caduti. Questo è l’uomo di ogni tempo che vive senza Dio o si allontana da Dio.

La riflessione sul passo del Vangelo di oggi è doverosa per quanti sono stati chiamati con una vocazione speciale a servire Dio e a vivere con il cuore distaccato da tutto ciò che è profano e frivolo. Il cuore che non vibra più per Gesù è indurito ed è facile cadere in una delle tante tentazioni che i diavoli escogitano con micidiale operosità soprattutto ai Pastori.

È umano peccare, è anche poco umano scivolare sempre più lontano da Gesù quando si vive senza Fede. Gli ebrei che commerciavano dentro il Tempio erano convinti e illusi di adorare Dio, incapaci di specchiarsi con la coscienza e scoprire che andavano verso la strada della loro rovina eterna.

Gesù nei tre anni di apostolato condannò con fermezza gli scandali e le corruzioni dei capi spirituali dell’ebraismo che non seguivano più i Comandamenti. Inveiva contro scribi e farisei e diceva ad essi che AVEVANO USURPATO LA CATTEDRA DI MOSÈ, considerava gli scribi e i farisei rappresentanti di una religiosità legalistica e ipocrita.

Lo scandalo più grave che Gesù condannava, riguardava la manipolazione della Bibbia, proprio come sta avvenendo in questi ultimi anni.

Con la reazione di Gesù nel Tempio, Egli ci ha mostrato l’ira di Dio verso quanti rovinano le cose sacre o ne fanno un utilizzo profano.

Gesù mosso dallo zelo per la Casa del Padre suo, dalla infinita pietà che nasceva dal profondo del suo Cuore, non poté sopportare quel deplorevole spettacolo e scacciò tutti fuori dal Tempio, così avverrà ai Pastori della Chiesa che hanno tradito Gesù e non obbediscono più a Lui.

Nella nostra amata Chiesa sono presenti mercenari che La infangano ma la Chiesa mistica è in Cielo, Santa, casta, ineffabile e indefettibile. Le strutture materiali che sono in Italia potranno essere distrutte e bruciate, come è già avvenuto in tante Nazioni del mondo, che hanno visto al potere dittatori comunisti malvagi e sanguinari.

In molti casi la nuova mentalità spirituale è quella modernista che ingloba quella protestante, un grande paradosso ma ha un enorme successo nella Chiesa, mentre riguardo il protestantesimo c’è un forte interesse verso Lutero.

Questo eresiarca ha già preso il posto di Gesù nei cuori di numerosi Vescovi e Sacerdoti, infatuati dalla dottrina permissivista del padre degli eretici, sottomessi come burattini allo spirito negativo che emana la dottrina protestante.

Dalle rivelazioni di Santi e Sante, sappiamo che Lutero è all’inferno.

Nei progetti dei modernisti c’è la trasformazione della Santa Chiesa Cattolica, si vuole unificarla ai protestanti con l’eliminazione della Sacra Tradizione, quella che è iniziata dagli Apostoli ed è contenuta nel vero Magistero della Chiesa.

Nella Casa di Dio dovrebbe permanere la santità senza diventare «un covo di ladri»!

Si è passati gradualmente e in maniera indolore, da un culto intimo, interiore e spirituale, ad un culto solo esteriore, senza Dio. Una nuova fede umana (umanesimo) ha preso il posto del soprannaturale nei cuori di tanti seguaci del modernismo, mossi da una agitata, irrequieta emotività che li spinge ad agire irrazionalmente, in una piena contraddizione.

Nel caso di numerosi Sacerdoti si spiega l’indifferenza verso i doveri sacri, non rendendosi più disponibili per la Confessione in modo da liberare dai peccati i penitenti.

Sono Sacerdoti che rifiutano l’adorazione dell’Eucaristia, che provano un senso di repulsione naturale verso le cose sacre e le sostituiscono con iniziative pagane, che nulla hanno da spartire con Dio.

C’è un tempo per tutto, il miglior tempo va donato a Gesù Cristo e a quanto chiede Lui nel Vangelo, che comporta per i seguaci una vita virtuosa.

Gesù invita i Sacerdoti a restare molte ore nelle Chiese per adorarLo, farLo adorare, confessare i credenti desiderosi di liberarsi dai peccati e ricevere abbondante Grazia Divina.

La Chiesa è il luogo sacro e si deve pregare, adorare l’Eucaristia nella contemplazione intima, silenziosa. Senza schiamazzi, balletti scandalosi né musiche rock. È il luogo della misericordia e del perdono, della verità e della piena adesione al Vangelo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il pianto di Gesù su quanti non Lo accolgono – 23 Novembre 2023 0

Il pianto di Gesù su quanti non Lo accolgono – 23 Novembre 2023


Giovedì 23 novembre 2023

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 19,41-44)

Se avessi compreso quello che porta alla pace!

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questa profezia di Gesù si realizzò regolarmente nel 70 d.C. ed evidenzia che il rifiuto di Dio arreca sempre una distruzione, che può essere materiale o spirituale. Dio creò l’uomo e la donna per vivere in comunione con Lui, adorarLo, riconoscendoLo come Creatore. Si fece poi conoscere come Salvatore per dimostrare che è Colui che libera dai pericoli e guarisce dalle malattie.

Sono come due «mondi» opposti tra chi vive in comunione con Cristo da chi invece è oppositore di Cristo o comunque non Lo segue.

Dio rimane sempre Amore e la sua misericordia fluisce dal suo Cuore anche per quanti non meritano nulla, una caratteristica che troviamo esclusivamente in Dio Creatore di tutto. L’uomo riesce a controllare l’istinto limitatamente, non riesce a colmare il vuoto spirituale, quello che manca di buono nella sua persona.

È DIO IL BENE SOMMO CON CUI L’UOMO SINCERO DEVE SPECCHIARSI E CAPIRE COME STA VIVENDO E COSA STA COMPIENDO NELLA SUA VITA.

Se Dio appare distante per la mancata capacità dei cristiani di pregare bene, innumerevoli Santi ci aiutano a comprendere la spiritualità cristiana.

Il Vangelo oggi descrive un episodio molto commovente, un momento di profonda amarezza di Gesù alla vista di Gerusalemme. Fa parte di una delle tante delusioni vissute durante la sua predicazione, ma qui si unisce anche la sofferenza dell’incomprensione verso Lui.

Gesù è stato rifiutato da Gerusalemme ed Egli annunciò le tragiche conseguenze di questo tradimento, ne parlava con dolore ma l’assedio avvenuto dopo appena quarant’anni è stato «attirato» dalle colpe dei suoi abitanti. Hanno rifiutato il Figlio di Dio e hanno accolto il Male distruttivo.

Tutto si è compiuto come annunciato da Gesù. L’assedio di Gerusalemme dell’anno 70 fu l’episodio decisivo della prima guerra giudaica, mentre il conflitto terminò con la caduta di Masada nel 73. L’esercito romano, guidato da Tito Flavio Vespasiano (il futuro imperatore Tito) assediò e conquistò la città di Gerusalemme, occupata dai ribelli ebrei sin dall’inizio della rivolta, nel 66.

Se il popolo avesse accolto Gesù e seguito i suoi insegnamenti, la città non sarebbe stata distrutta, anche questo fatto spiega che sono i comportamenti degli uomini a determinare l’agire di Dio: LUI AGISCE PER PREMIARE I BUONI O PER LASCIARE I CATTIVI AL LORO DESTINO, QUELLO CHE SCELGONO.

Il pianto di Gesù guardando Gerusalemme fu improvviso e inatteso, turbava il giubilo della gente. Come Dio conosceva il futuro di quella città da Lui tanto amata, pianse per la distruzione che l’attendeva, la ragione l’ha rivelata Lui stesso: perché «non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

Gesù non rimane indifferente alla sorte degli uomini, vuole vederci felici e vicini a Lui, questa nostra vicinanza è indispensabile per ricevere le sue abbondanti Grazie. La mancata ricezione dei suoi doni dobbiamo inquadrarla nella lontananza da Lui, nella poca preghiera, forse anche a causa di una vita indifferente che sfugge veloce.

Avere gli stessi sentimenti di Gesù è la gioia più grande per il cristiano, è la vera rinascita per il cambiamento della mentalità, l’agire non più impulsivo, la pace interiore che determina l’equilibrio e l’armonia dei sensi interiori ed esteriori.

Lo stesso pianto di Gesù manifesta una bontà incomprensibile per noi, racchiude anche un profondo mistero. Ha cacciato demoni, guarito malati, risuscitato morti, convertito pubblicani e peccatori, ma dinanzi a questa città si scontra con la durezza di cuore dei suoi abitanti, e Lui lascia gli uomini liberi di scegliere.

Guardando a Gesù, dobbiamo imparare ad amare i nostri fratelli e le nostre sorelle, trattando ciascuno per come è, nelle sue peculiari circostanze, comprendendone le debolezze, se dovesse averne, con cordialità e sempre disponibili ad aiutare, a servire.

La vera spiritualità cresce in noi solo se dedichiamo un po’ più di tempo alla preghiera, se riflettiamo sugli insegnamenti di Gesù e ci sforziamo per quanto possibile di imitarLo. La recita del Santo Rosario ci fa ottenere lo Spirito della Madonna e diventa più facile amare tutti, perdonare, fare del bene, anche a chi non ci ama. La presenza della Madonna ci arricchisce di virtù, ci protegge dal Male e dai pericolosi nemici.

La presenza della Madonna nella famiglia che La prega è molto importante, Ella rinnova i cuori di tutti e porta la pace, la gioia interiore e in futuro la vita eterna. Bisogna però collaborare, corrispondere, fare qualcosa in più ogni giorno per amore di Gesù e di Maria Santissima.

Gesù continua a piangere su questa umanità senza morale, adoratrice di tanti idoli e accecata da un mondo virtuale, costruito dai mass-media per la rovina di quanti non sono veri adoratori dell’Eucaristia.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Far fruttificare i doni ricevuti nel Battesimo – 22 Novembre 2023 0

Far fruttificare i doni ricevuti nel Battesimo – 22 Novembre 2023


Mercoledì 22 novembre 2023

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 19,11-28)

Perché non hai consegnato il mio denaro a una banca?

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il Regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”. Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”. Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”». Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù era in cammino verso Gerusalemme, un cammino inteso in senso completo, non solo fisicamente andava insieme ai discepoli verso la città santa, Egli insegnava in modo tranciante, chiaro ed esaustivo cosa bisognava fare per salvarsi l’anima, quale vita condurre per fare parte del suo Regno.

Oggi meditiamo il capitolo 19 ma nel capitolo 9 del Vangelo di San Luca inizia il racconto della salita verso Gerusalemme, precisamente dal versetto 51: «Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme».

Prima della sua morte il Signore istruì soprattutto i Dodici, lo fece con maggiore sollecitudine durante questo ultimo viaggio a Gerusalemme e sono gli insegnamenti contenuti in questi 10 capitoli. Insegnò esaustivamente la sua dottrina e ad essi consegnò il compito di diffonderla fino alla fine del mondo.

IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI SULLA CONSEGNA DI GROSSE QUANTITÀ DI DENARO, È TRATTO DAL CAPITOLO 19 E PRESENTA UNA PARABOLA ABBASTANZA SIGNIFICATIVA.

TUTTO L’INSEGNAMENTO DI GESÙ SI PUÒ RIASSUMERE IN QUESTA PARABOLA, CONTIENE LA SPIEGAZIONE DEL SENSO E DELLA FINALITÀ DELLA NOSTRA ESISTENZA.

Nel viaggio verso Gerusalemme Gesù camminava davanti a tutti, era Lui la Luce, la Guida, il Pastore, il Maestro che insegnava.

Oggi non è più così nella Chiesa, numerosi Ministri rifiutano Gesù e si mettono davanti a Lui per oscurarLo, ingannando tanti buoni cattolici.

Appare come un paradosso la reazione di numerosi Pastori agli insegnamenti di Gesù, nell’ordinazione hanno promesso massima fedeltà a Gesù, ma perdendo la Fede sono impegnati a demolire e non a costruire spiritualmente la Chiesa.

Se dai frutti si riconosce l’albero, dalle opere di ognuno si evidenzia naturalmente la sua vita interiore, la credibilità, la sua vera identità.

Dalla parabola di oggi emerge il rifiuto di quanti si sono distaccati con il cuore da Gesù, non vogliono più adorare Gesù e mettono se stessi davanti a tutto. Operano con grande abilità manipolazioni bibliche e indicano una strada sbagliata ai buoni cattolici, desiderosi invece di conoscere la Verità di Dio.

Dalla parabola di oggi si comprende l’agire di chi non vuole servire Dio e descrive cosa fece un uomo di nobile famiglia che si apprestava a diventare re. «Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”».

Gesù nel Vangelo ci dice ciò che deve fare un suo autentico seguace: far fruttificare i doni ricevuti nel Battesimo.

Il cristiano che non si impegna in questo non conosce Gesù e si smarrisce nel mondo, non segue Gesù ma se stesso e prende la strada sbagliata.

Lo afferma il Signore quando descrive cosa rispose l’uomo di nobile famiglia diventato re, a quel servo che non aveva fatto nulla per far fruttare quello che aveva ricevuto: «DALLE TUE STESSE PAROLE TI GIUDICO, SERVO MALVAGIO!».

Mentre aveva premiato gli altri due servitori con parole di ammirazione. «Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città».

Il Signore ci dice che concede molte Grazie, dona abbondante Spirito Santo a quei seguaci che Lo adorano e Lo riconoscono Figlio di Dio.

Gesù rivolge la parabola di oggi all’umanità, ogni persona riceve molti beni e il fatto stesso di vivere è un dono, ma i cristiani ricevono molto di più con il Battesimo, quindi sono maggiormente responsabili. STRANO A DIRSI, MA OGGI MOLTI NEMICI DI GESÙ SONO QUELLI CHE HANNO RICEVUTO MOLTO DI PIÙ E SONO STATI CHIAMATI A PREDICARE LA SUA PAROLA.

Fermiamoci oggi a riflettere sui doni del Battesimo, chiediamoci con sincerità e umiltà se nella nostra vita stiamo cercando di far fruttificare i beni spirituali consegnateci dal Signore Gesù oppure ce ne siamo dimenticati e siamo preoccupati dei nostri vantaggi in ogni ambito.

Riflettiamo sulla nostra vita e sugli insegnamenti di Gesù buono.

Chi segue se stesso non deve illudersi di seguire al tempo stesso Gesù. Solo chi rinuncia a se stesso, rinasce a vita nuova e la sua vita è nella gioia!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Solo i veri devoti della Madonna non si perdono – 21 Novembre 2023 0

Solo i veri devoti della Madonna non si perdono – 21 Novembre 2023


Martedì 21 novembre 2023

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario

Presentazione della Beata Vergine Maria

+ VANGELO (Lc 19,1-10)

Il Figlio dell’Uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e Lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’Uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Come si festeggia per Gesù un ciclo cristologico che raccoglie tre eventi: il Natale, otto giorni dopo il suo Santissimo Nome e il 2 febbraio la sua Presentazione al Tempio, così per la Madonna c’è un ciclo mariano che inizia l’8 settembre con la sua Natività, il 12 con la festa del suo Santissimo Nome e oggi è la Presentazione al Tempio di questa Immacolata Fanciulla.

Questa di oggi è una festa mariana antica, tramandata dalla Tradizione e già dal IV secolo la Chiesa prese consapevolezza di questa donazione di Maria Bambina a Dio, all’età di appena tre anni. Già possedeva l’uso della ragione, non solo perché sarebbe diventata Madre di Dio, Ella era nata Immacolata, concepita senza macchia di peccato, ricolma di Grazia Divina.

A tre anni desiderò ardentemente donarsi totalmente a Dio, era attratta solo da Dio e non pensava ad altro nella sua vita.

La Bambina Immacolata divenne Madre di Dio, Mediatrice tra Dio e l’umanità, di tutte le Grazie infinite conservate nel Cuore di suo Figlio.

Con la Presentazione al Tempio, Maria Bambina si mise subito al servizio di Dio, si consacrò a Lui nella convinzione che doveva necessariamente santificarsi perché questo è l’unico modo per ringraziare un Creatore pieno di bontà e appassionatamente innamorato delle anime.

Maria Santissima consacrò tutta se stessa a Dio all’età di tre anni e nulla volle tenere come propria volontà. Scelse come unica guida la Volontà di Dio e per l’intima comunione stabilita, la percepiva interiormente con molta facilità. La Volontà di Dio viveva stabilmente in Lei.

La Madonna non commise una sola scelta sbagliata, neanche minima, Ella aveva scelto di compiere esclusivamente la Volontà di Dio.

Nella sua Presentazione a Dio, Ella donò tutto a Lui.

Questa la ragione della sua impareggiabile crescita nella Fede, e nell’Annunciazione vediamo una Fanciulla sicura di sé e per nulla confusa. Chiese solo come poteva nascere da Lei un Bambino se aveva consacrato anche la sua verginità a Dio. Dopo la risposta dell’Arcangelo obbedì immediatamente.

Anche noi dobbiamo presentare a Gesù Eucaristia tutto quello che ci appartiene, piccola e grande, perché Lui ne disponga come crede e questo ci faciliterà la vera conversione. Offriamogli la volontà, uniamola alla sua, e per fare questo occorre una Fede matura, ma il credente sarà sempre libero di scegliere, non avrà un obbligo.

La Madonna scelse liberamente e compì solo quello che chiedeva Dio, un’obbedienza che La rendeva sempre più divinizzata.

Tanti libri e studi affermano che c’è un’intenzionale deviazione dottrinale contro la Madonna per «distrarre» i cattolici, ridimensionando il ruolo di Maria Santissima come invece lo hanno esaltato i Papi devoti e autori di importanti encicliche sulla Madre di Dio. Tutti Loro La invocavano Corredentrice.

Oggi è diventato impopolare chiamarla con questo titolo: Madre di Dio. Molti Ministri di Dio si rifiutano per non arrecare dispiacere ai modernisti che hanno tra i piedi e dispiace anche a molti di loro, oltre ai protestanti ancora camuffati da cattolici dentro la vera Chiesa di Dio, quella Cattolica. Preferiscono chiamarLa con il solo Nome di Maria. Come una donna comune, una qualsiasi… Maria.

Non hanno amore verso la Madre di Dio né vogliono farLa conoscere, ignorando che senza Lei è impossibile conoscere e amare Gesù Cristo.

Da diversi decenni è iniziata una programmata decadenza devozionale verso la Madonna, in contemporanea si registra l’avanzare spedito e tentacolare delle nuove teorie teologiche nella Chiesa, tutte moderniste e amorali.

I Santi sono diventati tali e potenti confidenti di Dio, per la docile obbedienza al Vangelo storico e alla Sacra Tradizione della Chiesa. Non hanno avuto alcun prurito di novità e mai hanno immaginato di modificare una sola parola del vero Magistero della Chiesa.

Solo i veri devoti della Madonna non si perdono, sono quelli che si consacrano al suo Cuore Immacolato, La pregano e da Lei ricevono protezione e guida.

Ella ci insegna che il vero cristiano si presenta a Gesù, si dona a Lui e dimora nel suo Cuore: si abbandona a Lui per vivere la sua Volontà. Questo cristiano è davvero felice anche se non vive nel benessere, ha scoperto il vero Bene che nessuno gli potrà togliere.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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