Categoria: APOSTOLATO

La potente intercessione di San Giuseppe – 20 Marzo 2023 0

La potente intercessione di San Giuseppe – 20 Marzo 2023

Lunedì 20 marzo 2023

IV Settimana di Quaresima

San Giuseppe

+ VANGELO (Mt 1,16.18-21.24)

Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore.

Dal Vangelo secondo Matteo

Giacobbe generò Giuseppe, lo Sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua Madre Maria, essendo promessa Sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo Sposo, poiché era Uomo giusto e non voleva accusarLa pubblicamente, pensò di ripudiarLa in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un Angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con Te Maria, tua Sposa. Infatti il Bambino che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo; Ella darà alla luce un Figlio e Tu Lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi la liturgia festeggia il grande San Giuseppe. Non ricordiamo San Giuseppe solo oggi, ogni giorno dell’anno ci rivolgiamo all’Uomo che più di tutti i Santi è potentissimo, Colui che fu scelto dal Padre per custodire il suo prediletto Figlio e la Vergine Immacolata che ne fu la Madre.

Non è un Santo come gli altri, Egli fa parte della Trinità terrena insieme a Gesù e a Maria Vergine. La Santissima Trinità ha composto la Sacra Famiglia, tre Persone speciali con il Figlio di Dio incarnato. Il Padre eterno ha affidato all’umile falegname di Nazareth le due Creature che più di tutte ha amato infinitamente.

Il Vangelo con poche parole ci spiega la grande santità di San Giuseppe: «Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore».

Ha obbedito prontamente all’inviato di Dio, non è rimasto più dubbioso o ricolmo di delusione dopo avere saputo della gravidanza di Maria Santissima.

All’inizio era rimasto scosso, era molto sorpreso fino ad arrivare ad una controllata confusione, mai avrebbe immaginato di vedere incinta la Santissima Fanciulla. Gli sarà crollato il mondo addosso, si sentiva ingannato ma non riusciva a credere al tradimento di Maria.

È difficile per qualsiasi sposo/a accettare il tradimento. Per San Giuseppe fu diverso, si riprese subito a motivo della sua bontà, senza cercare vendetta e decise di lasciarLa in segreto per evitarLe la lapidazione secondo la Legge.

Dopo la rivelazione dell’Angelo che ricevette nel sogno, credette alle parole e ne fu felice, Egli credette senza dubitare alle parole di Dio.

Dinanzi all’evidente gravidanza scaturita da un tradimento, uno sposo scopre di avere accanto una persona infedele, la sposa è adultera, e difficilmente viene accettata la nuova situazione, a meno che non ci siano compensazioni o la necessità di mantenere uno status quo apparente, anche di sorvolare al tradimento magari dopo uno sfogo o un litigio. Nella vita il tradimento avviene anche da parte dello sposo.

Dipende dalla coscienza di ognuno, dall’amore verso la moglie o il marito, dai beni economici sul piatto. C’è chi reagisce e chi accetta, la valutazione è personale, con fattori che all’esterno non sono comprensibili.

Le parole del Vangelo indicano in San Giuseppe il cristiano perfetto, il primo e vero religioso devotissimo di Gesù e della Madonna. In Lui vediamo la solidità del padre di famiglia che si preoccupa responsabilmente di tutto e il più umile servitore di Dio e della Madre di Dio.

Ogni papà è chiamato ad imitare San Giuseppe, ad avere due obiettivi principali e ad essi dedicare tutta la vita.

Soprattutto per la famiglia San Giuseppe  rappresenta il componente indispensabile, come lo è la donna. La Sacra Famiglia necessita della figura paterna e Lui è l’Uomo virtuoso che più di tutti poteva amare Dio incarnato e proteggerLo, oltre che aiutare il Bambino Gesù nella crescita umana.

Oggi la famiglia è attaccata in modo violento, si parla di matrimonio tra persone dello stesso sesso con una normalità raggelante e chi pubblicamente precisa che la famiglia è un’altra cosa, viene subito indicato come omofobo. I cattolici vengono attaccati puntualmente se dicono il loro pensiero sull’insensato matrimonio tra omosessuali. I pervertiti pretendono da noi l’accettazione della diversità, lo chiedono con rabbia e questo dimostra i loro molti problemi. Già i gay pride dicono tutto.

In una delle ultime carnevalate, nel senso di pagliacciata, a Rio de Janeiro, diversi omosessuali hanno esaltato Satana e deriso Gesù e la sua divinità nel modo più blasfemo. Uno di loro era vestito di rosso e impersonava il demonio, un altro interpretava Gesù svestito e gettato a terra e veniva trascinato per i capelli dal demonio. Poi questi omosessuali pretendono comprensione da noi cattolici? La recensione assicura che l’uomo che ha interpretato il ruolo di Satana che sconfigge Gesù nel carnevale è morto bruciato.

Anche se non abbiamo nulla contro le persone omosessuali e desideriamo il loro Bene, la loro conversione alla Verità e ai principi umani, non possiamo assolutamente accettare le richieste irrazionali e le provocazioni contro la nostra Fede.

Non c’è alcuna forma di omofobia in nessuno di noi, non c’è avversione nei confronti delle persone che scelgono di relazionarsi con altri/e dello stesso sesso, sono liberi di fare quello che vogliono, noi condanniamo il peccato che viola il 6° Comandamento. I cattolici conoscono la morale della Bibbia, sono parole che affermano una chiara contrarietà alla pratica dell’omosessualità.

La Sacra Famiglia è il modello perfetto di un nucleo familiare sano e santo. Un bambino per crescere sano deve avere un papà e una mamma.

Dio vuole la famiglia umana composta da un uomo e una donna, e ogni persona sensata ha chiaro che non c’è futuro senza figli, che la natura chiede la presenza di un uomo e di una donna nella famiglia.

I comunisti in Italia chiedono la totale apertura delle frontiere a milioni di africani per far svolgere lavori di manovalanza ed è come sempre una delle loro proposte falsa e demoniaca. Perché non chiedono agli italiani di fare più figli? Vogliono consegnare l’Italia tra una decina di anni ai musulmani? Questi sono i sinistri e come Padre Pio, io non comprendo come sia possibile per un cristiano votare e credere a questi anticlericali… Padre Pio diceva a tantissimi di non votare mai per i comunisti, ed è evidente, perché sono atei e oppositori di Gesù Cristo.

Anche se la propaganda contraria alla morale cristiana è diffusissima e vari personaggi famosi danno scandalo per le loro relazioni omosessuali e tanti per compiacenza e paura di ritorsioni ne parlano molto bene, si sa che la tendenza omosessuale si può superare con facilità se ci si convince che QUESTA DEBOLEZZA HA INIZIO NELLA PROPRIA MENTE.

Molte persone impulsive non riescono a controllare minimamente le tentazioni ed esaltano qualsiasi desiderio fino ad assumerne la tendenza.

È UNA TENTAZIONE CHE SI SUPERA CHIEDENDO COSTANTE AIUTO A GESÙ CRISTO. NON È ASSOLUTAMENTE UNA INCLINAZIONE INNATA. OMOSESSUALE SI DIVENTA.

Le persone che hanno il possesso della loro volontà sono pronti e forti nell’allontanare eventuali tentazioni perverse, scelgono la famiglia o comunque sono favorevoli solamente all’unione tra uomo e donna che è la vera coppia, magari per sposarsi, per donarsi reciprocamente come marito e moglie.

San Giuseppe aiuta le famiglie a rimanere forti in ogni situazione, a superare le incomprensioni e a vivere nella gioia.

Si ama la Madonna in modo profondo se si avverte anche una sincera devozione verso il suo casto Sposo. Queste devozioni sono come anelli concatenati, una è legata all’altra perché le Persone fanno parte della stessa Volontà di Dio, sono compenetrate dall’Amore divino.

I Santi sono stati grandi devoti di San Giuseppe e hanno sperimentato la sua pronta intercessione ad ogni richiesta, anche di Grazie difficili.

La più convinta è stata Santa Teresa d’Avila, e su San Giuseppe scriveva: «Non mi ricordo finora di averLo mai pregato di una Grazia senza averla subito ottenuta. Ed è cosa che fa meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l’intercessione di questo Santo benedetto».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La cecità che illude di vedere – 19 Marzo 2023 0

La cecità che illude di vedere – 19 Marzo 2023

Domenica 19 marzo 2023

IV Domenica di Quaresima

+ VANGELO (Gv 9,1.6-9.13-17.34-38)

Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Rileggiamo anche oggi il Vangelo del cieco nato, una circostanza casuale voluta probabilmente da Dio per farci riflettere meglio sul miracolo compiuto da Gesù nel far vedere un cieco nato, anche per spingerci a valutare in che modo noi percepiamo la presenza di Gesù in noi.

La cecità più pericolosa è quella intellettuale e in questa società abbonda. Essa non potrà ricorrere alla scienza medica, in quanto inutile per riuscire a «vedere» il significato intrinseco delle cose: possono vederlo quanti hanno lo Spirito di Dio.

In un altro passo Gesù ha condannato gli scribi del Tempio che presumevano di sapere e vedere tutto, di possedere la verità: «Perciò Io vi dico: a voi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti» (Mt 21,43).

La cecità intellettuale è una grande disgrazia, ne sono portatori tantissimi personaggi pubblici, essi vivono come se avessero venduto le loro anime a Satana, anche senza un atto esplicito, ed è Satana a guidare le loro esistenze.

Per un po’ di tempo si illudono della vittoria, esultano e brindano per i loro progetti tenebrosi da realizzare a danno dell’umanità e della Chiesa, ma il loro potere e la grande arroganza dove li potrà portare? Anche loro incontreranno la morte ma prima conosceranno in questa vita tanta tristezza e una allucinazione paranoica! Passeranno per sofferenze crudeli e la morte li abbraccerà con violenza, nessuno dei nemici di Gesù avrà il tempo di pentirsi.

Sono ricchi e insospettabili o impegnati in politica o altrove… tutti loro vivono con un pensiero rilevante: porre la loro idea al centro. ALLA LORO MORTE ALTRI CONTINUERANNO IL LORO IMPEGNO E IL PENSIERO DELLA CONTINUITÀ DEL PROGETTO NATO DALL’UMANESIMO, LI ILLUDE DI UNA IRREALE ETERNITÀ.

Il mondo è diviso tra pochi che vedono la realtà come è veramente perché seguaci di Gesù, e i moltissimi «ciechi» perché lontani o avversi a Gesù.

L’onestà sta scomparendo e i cuori sono corrotti, senza i valori cristiani tutto il Male viene accettato e aumentano compromessi di ogni sorta.

Nel Vangelo di oggi il cieco inizia a vedere dopo l’incontro con Gesù, ognuno di noi può «vedere» veramente se rimane vicino a Gesù.

Il cieco del Vangelo deve far riflettere quanti portano senza rendersene conto, una cecità che offusca l’intelletto e distrugge l’anima perché la priva di Dio e di ogni Bene. La cecità intellettuale corrode dentro fino a «schiacciare» il sigillo del Battesimo e i cristiani confusi camminano senza conoscere più la meta.

Il cieco del Vangelo venne avvicinato da Gesù, questo ci indica che Lui è sempre premuroso nell’abbracciare quanti Lo cercano. Però lo stesso Gesù lascia al loro destino quanti presumono di essergli amici, ma non più obbedienti a Lui che è l’unico e Divino Maestro.

Quanti sono toccati da Gesù riescono a vedere quasi l’invisibile, a percepire lo Spirito Santo. Il cieco dopo il miracolo non vedeva solo con gli occhi fisici, anche gli occhi della Fede squarciarono le tenebre e l’intelletto comprese la Verità prima ignota.

C’è un vedere fisico il più delle volte ingannato dallo spirito che si possiede; c’è un vedere spirituale che invia alla mente notizie corrette e non manipolate dalle passioni disordinate o egocentriche. Ed è molto bello avere la libertà di riuscire a vedere la realtà nella sua completa verità, non come succede ai pagani che la interpretano secondo le percezioni sbagliate del momento e sempre corrotte.

Molte incomprensioni avvengono proprio perché non si riesce a vedere la realtà con gli «occhi di Dio». Non hanno la forza di agire obiettivamente dinanzi un problema per la mancata conoscenza del peso reale del problema e del modo di risolverlo.

LA CECITÀ INTELLETTUALE È IL VERO DISASTRO UMANO E QUANTI NE SONO COLPITI NON VEDONO COME MUOVERSI CORRETTAMENTE IN QUESTO MONDO IMPAZZITO. VEDONO SEMPRE IL CONTRARIO DELLA REALTÀ, SI CREANO ORGOGLIOSAMENTE UNA LORO MENTALITÀ FRAGILE E ILLUDENDOSI PENSANO DI FARE TUTTO BENE O DI COMPIERE UN CAMMINO DI FEDE SE SONO CRISTIANI.

Molti si trovano smarriti nel mondo e non riescono a trovare la Via della vera conversione per l’incapacità di vedere e distinguere i propri pensieri dalle ispirazioni di Dio. Si muovono convinti di fare come vuole Dio mentre camminano nella via opposta e si perdono, si allontanano dalla Verità.

Io prego per tutti voi perché non vi accada questo, e se dovesse arrivare qualche problema non abbattetevi e confidate nella Madonna!

È evidente che i cristiani innamorati di Gesù non sbagliano la Via perché Lui li attrae a sé e indica ad ognuno il Bene e la Verità.

Il Signore vede i loro cuori buoni e rimane vicino, nonostante le loro cadute con le seguenti rialzate. Gesù non abbandona mai chi Lo vuole seguire nella Verità, chi Lo cerca anche se a tentoni ed è in buonafede.

Quando c’è questo proposito si sviluppa misteriosamente un notevole intervento di Dio, previene nell’anima il movimento verticale e si rende presente con sottili e profonde ispirazioni. Lo Spirito Santo interviene dove non trova l’orgoglio che ostacola il suo intervento, dove non c’è un atteggiamento egoista.

Gesù desidera guarire l’umanità dalla cecità intellettuale e si rende presente nei cuori dei buoni con straordinari e perfetti insegnamenti, che spiegano correttamente il gravissimo momento attuale e come fare per superare nemici e prove.

La Solennità di San Giuseppe quest’anno è stata spostata di un giorno perché il 19 marzo cade di domenica, ed essendo Quaresima festeggeremo il gloriosissimo Padre putativo di Gesù, domani 20 marzo. Sarà festeggiato in tutto il suo splendore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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La guarigione del cieco nato deve farci vedere l’opera di questa Chiesa – 18 Marzo 2023 0

La guarigione del cieco nato deve farci vedere l’opera di questa Chiesa – 18 Marzo 2023

Sabato 18 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Gv 9,1.6-9.13-17.34-38)

Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

«Ma i giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista». Essere prevenuto su qualcosa o qualcuno comporta uno sbandamento totale e la persona è animata da avversità anche senza ragione, può anche odiare e diffamare senza riuscire a frenarsi. Non controlla più la sua mente.

Si incontrano queste persone che manifestano i loro giudizi categorici e non vogliono sentire altre argomentazioni, seguono i loro pensieri e le opinioni le trasformano in certezze.

I giudei avversano Gesù, Lo perseguitano per invidia cieca e satanica, quindi, tutto quello che fa e dice viene da loro condannato. E devono considerare bugiardo il cieco nato solo perché con la sua testimonianza favorisce l’opera del Signore.

Posso capire i giudei bugiardi e pieni di odio, ma i cattolici di oggi che scambiano nero per bianco e bianco per nero, è inquietante. Sorprendono quei cattolici mossi dall’istinto e non ancora dalla Fede, che in certe circostanze può essere aiutata dalla ragione.

«Ma i giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista».

Come quei giudei oggi anche i cattolici possono cadere nelle opinioni che considerano veritiere solo perché le pensano loro, senza trovare sostegno nella realtà. Spesso la realtà è un’altra, viene stravolta e se ne accorgeranno quando sarà fin troppo evidente il contrario di quanto immaginano adesso come assoluta certezza.

La persona saggia, matura spiritualmente, non deve lasciarsi guidare dall’impressione, dalle opinioni prive di prove, invece deve ponderare e pregare, se non riesce a trovare la verità perché indeterminata. O si fida di chi dà un consiglio o attende senza anticipare il giudizio.

I giudei arrivano a negare un miracolo fin troppo evidente perché sono prevenuti nei riguardi di Gesù. Allo stesso modo, anche i buoni cattolici possono cadere in questa trappola del giudizio espresso impulsivamente, senza prove contrarie, senza verità.

Non dobbiamo essere dubbiosi a convenienza, questo è il comportamento opposto al Vangelo, invece il Signore ci invita a non giudicare, quindi a non esprimere opinioni senza prove, senza prima avere visto o sentito qualcosa che oggettivamente mostra quelle caratteristiche.

IN MOLTI C’È UNA DIFFIDENZA INNATA, UN SOSPETTO SOLO SULLE COSE CONTRARIE ALLE LORO OPINIONI. LA PREGHIERA CI AIUTA A SUPERARE QUESTA FASE DEL GIUDIZIO AVVENTATO, FRUTTO DI SUGGESTIONI, APPRENSIONI, PAURE O TIMORI CHE NON RIESCONO A GESTIRE MENTALMENTE. ALLORA, PER PROTEGGERSI EMANANO GIUDIZI CONTRO CIÒ CHE LI DISTURBA.

La guarigione del cieco nato è un miracolo straordinario di Gesù, eppure anche dinanzi all’evidenza i giudei continuano ad opporsi alla predicazione del Signore. Ci sono anche persone che si lasciano suggestionare dalle parole che sentono o dalle convinzioni personali, ma che non sono aderenti alla verità oggettiva perché ancora dominata dalle passioni umane e disordinate.

Il Vangelo secondo Giovanni dedica un intero capitolo a questo miracolo. Raccontando il miracolo vengono analizzati tutti i particolari: antefatti, reazioni dei presenti, conseguenze circa i vari personaggi che intervengono.Per esempio, gli ebrei erano prevenuti su quanti avevano un handicap e li tacciavano di peccato grave o almeno dei loro parenti.

Il cieco nato che riceve il miracolo aveva effettivamente una cecità congenita, tutti lo conoscono per la sua presenza che non passa inosservata da quanti presumono… di vedere. Dopo il miracolo di Gesù, il cieco nato è uno che vede bene la realtà mentre quelli che dicevano di vedere, si scoprono ciechi intellettualmente.

Vediamo la curiosa cura che utilizza Gesù per liberare il cieco nato dalle tenebre: prepara un impasto di polvere della terra con il suo sputo e applica quella fanghiglia agli occhi del cieco. Gli dice di andare alla piscina di Siloe a lavarsi e il Vangelo precisa che il nome della fonte significa “Inviato” (9,7).

Il riferimento è all’acqua che fuoriesce dalla fonte, ma l’Inviato del Padre è il Figlio che prendendo la natura umana si fa vedere.

Dio che si fa Uomo è una notizia che sorprende, per molti è impensabile, illogico solo pensarlo. Qui Gesù dimostra che è venuto per salvare ciò che era perduto, per dare alle anime la possibilità di salvarsi eternamente. Ma Gesù ha molti nemici, oggi come allora, anticlericali che si muovano ovunque, anche all’interno della Chiesa.

Questo miracolo è eccezionale eppure i suoi nemici, schiumano bava dalla bocca e progettano modi maliziosi per screditarLo.

Qui non avviene solamente il miracolo della riacquistata vista, c’è un cieco nato senza alcuna possibilità umana di vedere e che è guarito pienamente dalla cecità, dopo il miscuglio di terra e saliva che Gesù gli ha impresso. Gli ebrei consideravano la saliva, dotata di una particolare efficacia terapeutica. L’efficacia scaturiva solo dalla santità della persona che utilizzava la saliva, quindi, Gesù con l’utilizzo della saliva fa conoscere che è il Santo di Dio.

La guarigione del cieco nato deve farci aprire gli occhi per vedere in Gesù il nostro Salvatore e Guaritore, l’unico che dà senso alla vita. Niente e nessuna cosa al mondo dà la forza interiore, la gioia nelle prove, la pace in ogni circostanza, la luce del discernimento, il pensiero buono, la guida per agire sempre nell’onestà e nella verità.

Qui Gesù compie due miracoli che realizzano un solo effetto: far vedere un cieco nato.

Il solo pensare questa possibilità è quasi folle, mentre oggi le malattie agli occhi sono curabili con specifici interventi chirurgici. Qui è Gesù il Guaritore senza necessità di ricorrere all’intervento chirurgico, senza cure prolungate dona un’immediata guarigione, la medicina è la sua saliva e svela ai presenti che solo l’Inviato da Dio può fare questo.

Dinanzi ai giudei furenti per il miracolo, questa guarigione è la prova che Gesù cambia la vita di chi Lo cerca con sincerità.

Avrebbero dovuto gioire per questo uomo rinato, invece inveiscono con un odio velenoso.

Tutti gli oppositori dei cattolici hanno questo odio velenoso, molti lo nascondono bene, altri non riescono a gestirlo e manifestano l’avversità con progetti ingannevoli per infangare la Chiesa. Anche se diversi uomini di Chiesa collaborano con il Male a causa dei loro comportamenti subdoli. Insegnano una nuova dottrina che è opposta al Vangelo e scaltramente presentano le loro eresie utilizzando il Nome di Gesù.

Fate molta attenzione, questo è il tempo delle novità dottrinali indicate da San Paolo, e se non volete perdervi, seguite il vero Magistero.

Anche chi parla di Gesù può avere deviato la sua fede e non Lo presenta più come insegna il Vangelo storico. Le parole del cieco nato esprimono la meraviglia di chi segue con amore e umiltà il Signore, e vede molti attacchi incomprensibili arrecati a Gesù, da quanti cercano di eliminare il soprannaturale alla Santa Chiesa con progetti che non vengono da Dio!

Oggi dobbiamo chiedere a Gesù di vedere la realtà con i suoi occhi, di donarci occhi nuovi e non più appannati. Chiediamo di non essere avventati nei giudizi e di pregare prima di esprimere un pensiero riguardo ogni realtà. Chiediamo un cuore puro, perché gli occhi vedono, l’intelletto elabora e giudica, il cuore conserva l’amore o l’odio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Riuscire ad amare Gesù più di ogni cosa – 17 Marzo 2023 0

Riuscire ad amare Gesù più di ogni cosa – 17 Marzo 2023

Venerdì 17 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Mc 12,28-34)

Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: Lo amerai.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i Comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di Lui; amarLo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal Regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarLo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’amore che ci chiede Gesù è totale, deve prevalere su tutto e tutto deve essere considerato nel suo Amore. L’uomo però è debole, cade e molte volte non si rialza più per la pesantezza dei suoi peccati, per la vita disordinata, per l’incapacità di staccarsi dal Male. I non credenti e molti cristiani tiepidi non superano le difficoltà morali per la loro lontananza da Dio.

Non è facile amare Dio come chiede Lui, «con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza», ma è possibile, Gesù infatti ce lo ha indicato, Egli non ci carica mai di un peso eccessivo.

È attuabile amare Dio più di ogni altra cosa, c’è un solo modo e deve focalizzarlo l’intelletto per guidare la volontà: scegliere Lui.

AL CENTRO DELLA VITA DI MILIARDI DI PERSONE SI TROVA DI TUTTO TRANNE DIO, E IL LORO VUOTO SPIRITUALE NON RIESCONO PROPRIO A COLMARLO CON NESSUN IDOLO O CAPRICCIO, PERCHÉ SOLO DIO RIESCE AD APPAGARE E MODIFICARE INQUIETUDINI E CATTIVE ABITUDINI.

Quando si rimane a casa il primo pensiero è di guardare la televisione, fino ad adorarla, adorare cioè i personaggi immorali e volgari.

Molti hanno acquisita, anche inconsciamente, la convinzione che tutto è lecito, che le trasgressioni soddisfano le frustrazioni, ma arrivano ad annullare la verità della coscienza e perdono forse per sempre, la pace interiore e la gioia della vita.

Compiono tante cose e talune con successo ma sono vuoti perché non posseggono la pace di Gesù Cristo! Rimangono sempre futili e delusi.

Subentra l’inquietudine e le scelte sbagliate si susseguono, fino a cadere nella trappola definitiva delle tentazioni e si permane in uno stato di degrado morale, che segnerà tutte le scelte della vita e la mentalità viene plasmata secondo le negatività di Satana.

Dio non vuole questo e nel Vangelo ci indica qual è la vera vita, quella che dona la felicità in tutte le circostanze, anche quelle sofferenti.

Dio ci ama in modo per noi inimmaginabile, ci ama così come siamo ma volge lo sguardo verso quelle persone che Lo adorano, Lo seguono e osservano i Comandamenti.

Come ho scritto all’inizio rimane impegnativo mettere Dio al primo posto nella vita, non tutti i cristiani sono pronti o consapevoli che per realizzare il senso più importante della vita bisogna allontanare ciò che si oppone a Lui.

Il modo per lasciare vivere l’Amore di Dio in noi e legarci in piena comunione a Lui, passa per il distacco affettivo da tutto ciò che si adora come idolo, dagli affetti disordinati, da quelle cose che si considerano indispensabili, ma sperimentandone qualche volta il rinnegamento, si scopre la libertà di decidere e di fare ciò che è buono.

Il Signore ci ama sempre e vuole ricolmarci di continuo del suo Amore, per trasfigurarci in creature quasi angeliche.

Questo è possibile a Lui se noi glielo permettiamo, mentre se scegliamo la vita secondo i nostri schemi, comodità e ambizioni, ci si dovrà accontentare di poca cosa, quella Grazia che si riceve quando si frequentano i Sacramenti.

Non riusciremo mai ad immaginare l’immensità dell’Amore di Dio. Per salvarci, quando eravamo perduti, ha inviato suo Figlio perché, con l’offerta della sua Vita, ci riscattasse dallo stato in cui eravamo caduti. Gesù è fin troppo buono, solo Lui merita l’adorazione.

Ci ha lasciato, come manifestazione del suo Amore, i Sacramenti, «canali di Grazia». Tra essi ricordo ora con particolare gratitudine, perché li riceviamo con frequenza, la Confessione, dove Egli ci perdona i peccati, e l’Eucaristia, dove ha desiderato rimanere presente in mezzo a noi a dimostrazione del suo Amore per tutti gli uomini e per trasmetterci Grazie speciali.

Quando contempliamo il Signore Gesù in ciascuna delle scene della Via Crucis, adoriamo non un Uomo sconfitto ma Dio che ha vinto ogni forma di Male, ha dominato i diavoli, la malattia e la morte, tanto che è Risorto manifestando la sua Onnipotenza, perché Lui è il Creatore.

Si cresce nella vita spirituale solo con un forte impegno costante, con il vivo desiderio di compiere ogni azione come vuole Gesù, di parlare con il suo linguaggio. Quando rispondiamo all’Amore di Gesù superiamo tutti gli ostacoli, al contrario senza il suo Amore anche le più piccole difficoltà sembrano insuperabili.

Il mondo corrotto predica di non rinunciare a nulla di trasgressivo e di appagare ogni desiderio, Gesù invece parla di rinunce per arrivare al controllo della propria volontà, per seguire la ragione illuminata dalla Fede.

La persona intelligente non è quella che utilizza la ragione distaccata dalla Volontà di Dio.

Molta intelligenza lasciano trasparire nelle loro parole tanti personaggi pubblici invece le loro opere sono spesso disoneste e immorali.

È evidentemente un errore dover compiere qualsiasi azione perché è unica e irripetibile e perderla comporta un danno. Si deve perdere tutto ciò che comporta un danno alla propria persona, intendo danno fisico, spirituale e morale. Non è affatto una perdita ma un grande guadagno che verifichiamo subito o nel tempo.

Non c’è dubbio che «l’occasione fa l’uomo ladro», ma non riguarda tutti gli uomini. Chi prega rimane sempre leale e onesto intellettualmente. Chi non prega, molto spesso non ha la capacità di resistere all’occasione peccaminosa e cade, ma non deve considerarsi perduto perché Gesù aiuta sempre a rialzarsi, basta chiamarLo e pentirsi dei peccati.

Il cristiano sa che la ricompensa di Gesù è «cento volte tanto» per ogni buona opera compiuta e per ogni rinuncia all’azione immorale.

Il cristiano è in cammino e non deve abbattersi quando cade, l’importante è rialzarsi e riflettere sugli errori commessi.

Dobbiamo conoscerci bene per capire dove ci siamo fermati nel cammino spirituale, come stiamo camminando.

Solo ritrovando se stessi si comprende l’abissale distinzione tra Bene e Male, quello che giova da ciò che non giova, la vita reale che si vive, il valore della nostra Fede. Ci si rende conto se siamo vicini o lontani dal Regno di Dio, quindi, se stiamo camminando nella Verità o nell’illusione, per non dire nell’inganno sottile e devastante!

L’uomo non è grande davanti a Gesù per il lavoro che svolge o la posizione sociale, ma per la purità del cuore, il bene e l’amore verso Dio.

Lo scriba del Vangelo era in una condizione lodevole, «non sei lontano dal Regno di Dio», noi cristiani vogliamo rimanere nel Regno di Dio!

Chiediamo ogni giorno alla Madonna di aiutarci ad eliminare quanto dispiace a Gesù: comportamenti, parole e pensieri ambigui.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Gesù fece parlare il muto posseduto, ma i suoi Pastori restano muti – 16 Marzo 2023 0

Gesù fece parlare il muto posseduto, ma i suoi Pastori restano muti – 16 Marzo 2023

Giovedì 16 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Lc 11,14-23)

Chi non è con Me è contro di Me.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demoni, che Egli scaccia i demoni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal Cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che Io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebùl. Ma se Io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece Io scaccio i demoni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il Regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con Me è contro di Me, e chi non raccoglie con Me, disperde». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù sottolinea le conseguenze di chi non è con Lui, ma cosa dobbiamo intendere quando dice: «Chi non è con Me è contro di Me»?

Non si riferisce ad una vicinanza fisica, come è quella di quanti vivono nelle strutture ecclesiali. Non è neanche la predicazione del suo Nome, oppure quando viene lodato in pubblico. Non sono le solenni liturgie a saldare l’alleanza con Lui, neanche l’esternazione di una eloquenza teologica dotta.

La stessa celebrazione della Santa Messa non certifica la santità dei Sacerdoti o un impegno virtuoso nel ministero sacerdotale.

ESSERE CON GESÙ È UNA QUESTIONE DI CUORE, DI AMORE, DI DONAZIONE, DI TOTALE ABBANDONO A LUI, DI FEDELTÀ TOTALE ALLA SUA VOLONTÀ.

È molto più di un amore intenso verso il coniuge, i figli, i genitori, i parenti.

La nostra meditazione di oggi ci spinge a capire il significato che dà Gesù quando parla di quanti non stanno con Lui.

Non si riferisce principalmente agli atei, è evidente che essi non stanno con Lui perché non credono in Dio. Il riferimento principale riguarda i cristiani, quelli che dovrebbero stare con Gesù ma molto spesso sono indifferenti o si rivoltano contro Lui.

Fare parte dello schieramento del Signore è fondamentalmente un fattore spirituale, se non è presente nel cristiano la convinta disponibilità a lavorare nella sua Vigna, seguendo le sue disposizioni, è tutto inutile quello che viene compiuto soprattutto nella sfera ecclesiale.

Questo ci dice che non è l’autorità che si ricopre o il celebrare riti sacri o essere presenti in Chiesa ogni giorno a rendere una persona gradita a Gesù. Non sono tanto le opere esteriori a rivestirci di una sacralità molto gradita a Dio, non è l’insincerità di quanti pubblicamente si mostrano pii e miti e poi nelle Curie e altrove si sfogano scorrettamente.

Chi è con Gesù acquisisce essenzialmente il suo Spirito, aspetto questo che vale più di tutte le ricchezze del mondo. I doni dello Spirito Santo trasfigurano il cristiano meritevole e diventa davvero una persona nuova, con una nuova e sincera mentalità, con la retta intenzione che emerge in ogni circostanza.

Diventa leale ed equilibrato, pondera con la Luce di Dio ogni opera prima di compierla. Non è più sicuro delle scelte da fare come in passato, quando l’orgoglio e l’egoismo erano dardi che esprimevano prepotenza e presunzione di maggiore capacità.

Il malcostume dell’ipocrisia si manifesta nella cosciente simulazione di virtù immaginarie, artefatte, effimere, appunto inesistenti.

Lo Spirito Santo ci rende buoni e sinceri, piccoli nel pensare di noi anche quando si svolgono attività importanti o si compie del Bene agli altri.

Senza Gesù è impossibile agire con lealtà, essere onesti e sinceri.

L’ESORCISMO CHE COMPIE GESÙ SU UN UOMO CHE ERA MUTO E NON ESPRIMEVA LE SUE OPINIONI, CI DICE CHE NON SEMPRE QUELLI CHE RIMANGONO IN UN SILENZIO CALCOLATO, SONO VIRTUOSI.

È UN SILENZIO CHE NON SVELA I LORO LATI DEBOLI, LE ASTUZIE, ANCHE I COMPLOTTI CHE DEVONO RIMANERE SEGRETI PERCHÉ FALSI, NON HANNO PROVE PER ACCUSARE I BUONI E IN PUBBLICO TACCIONO.

L’uomo muto del Vangelo rappresenta tutti i Consacrati che non predicano più la Verità del Vangelo e tacciono colpevolmente. Sono anche i cristiani che non si ricordano di Dio e tacciono, manifestano così una piena lontananza da Dio e non hanno alcun interesse di adorarLo, di osservare le sue Leggi, quindi non curano la vita spirituale.

L’uomo si interessa solo delle cose materiali quando non rimane con Gesù e vaga alla ricerca di un appagamento che non troverà mai. «Chi non è con Me». Purtroppo, non seguire Gesù comporta inevitabilmente l’avversione a Lui, magari non diretta e intenzionale, comunque le opere sono avverse al Vangelo.

Anche tra le persone buone si annidano tanti pensieri illeciti moralmente, ma non seguendo una morale sono convinte di fare tutto bene.

Gesù oltre a precisare che è molto pericoloso non essere con Lui, aggiunge che si diventa oppositori di Lui, della sua Chiesa, del suo Vangelo. Questa condizione negativa la crea la persona e le conseguenze sono imprevedibili e tutte rovinose.

Vivere senza Gesù comporta scelte di vita avventate e prive di lungimiranza, non prevedono (e non potrebbero) le conseguenze di quelle scelte!

Per vivere una vita autenticamente spirituale dobbiamo amare molto la verità, che è, in un certo modo, qualcosa di sacro, e pertanto esige che la si tratti con rispetto e con amore. La verità è, a volte, così ottenebrata dal peccato, dalle passioni e dal materialismo che, se non la si amasse sarebbe impossibile riconoscerla.

È facile, molto facile accettare la menzogna quando viene in aiuto della pigrizia, della vanità, della sensualità, del falso prestigio… Talvolta la causa dell’insincerità è la vanagloria, o la superbia, o il timore di una brutta figura.

Il Signore ama tanto la virtù della sincerità che ha detto di se stesso: «Io sono la Verità» (Gv 14,6), mentre il diavolo è menzognero e padre della menzogna e tutto ciò che promette è falsità. È contro Gesù chi non osserva il suo Vangelo, chi sceglie altri idoli, chi disprezza la preghiera e rifiuta la Santa Messa.

Tutti noi che rimaniamo con Gesù, saremo premiati. Ma già qui e ora il Signore compie miracoli in ognuno di noi, però molti non se ne accorgono.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il perdono è un pilastro della Fede, si pratica senza conservare rancore – 14 Marzo 2023 0

Il perdono è un pilastro della Fede, si pratica senza conservare rancore – 14 Marzo 2023

Martedì 14 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Mt 18,21-35)

Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il tema di oggi è determinante nella vita del cristiano, infatti senza la capacità di perdonare è impossibile compiere il cammino di Fede. L’aspetto del perdono è difficile da capire e da attuare, è una questione di cuore più ancora che di testa.

Si può donare il perdono con parole e atteggiamenti finti, ed è un’ipocrisia inutile, mentre il perdono sincero nasce dal cuore ed esprime amore.

Questa nostra società ha perduto la verità e l’amore verso il prossimo, crudele nel rifiutare il perdono, dura di cervice e non si fermerà se non dopo avere conosciuta la sofferenza. Quanto sta avvenendo nel mondo è reso possibile dal potere acquisito dai diavoli proprio per la forte diminuzione della preghiera e dell’adorazione a Gesù Cristo.

NEL MONDO SONO PIÙ GLI ADORATORI DEI DIAVOLI CHE DI DIO ONNIPOTENTE! QUESTA BLASFEMA ADORAZIONE RENDE I DIAVOLI MOLTO POTENTI E CHI NON PREGA VIENE TRAVOLTO IN QUALCHE MODO DALLA LORO FEROCIA.

Gesù Cristo in questi tempi è stato nuovamente rifiutato dal mondo come avvenne a Gerusalemme, per questo nel 70 d. C. Gerusalemme fu saccheggiata e il Tempio distrutto. Roma non vivrà una sorte migliore, secondo quanto è scritto nell’Apocalisse.

Tra i cristiani sorgono molte perplessità sull’abbandono del Gregge da parte della gerarchia della Chiesa, c’è da dire che molti credenti sono accecati e non hanno ancora compreso nulla della realizzazione del 3° Segreto dato dalla Madonna a Fatima nel 1917. Ella disse tra le altre cose: «SATANA RAGGIUNGERÀ LA SOMMITÀ DELLA CHIESA».

Per capire il significato di queste parole bisogna possedere una Fede coerente e massima fedeltà a Gesù. È stata la Madonna nel 1917 a Fatima a pronunciare queste parole e si sono pienamente realizzate.

NOI SAPPIAMO CHE DIO È ONNIPOTENTE E IN UN ISTANTE GLI È FACILE CAMBIARE TUTTO.

PURTROPPO MOLTO PRESTO LO CONOSCERANNO DOLOROSAMENTE TUTTI I SUOI NEMICI, I POTENTI DEL MONDO E GLI SCHIAVETTI ADORATORI DI SATANA.

PER ALCUNI ANNI DI POTERE E SUCCESSO DOMINATI DA SATANA, SI PRIVANO DELLA FELICITÀ ETERNA…

Oggi Gesù parla di perdono, è uno dei pilastri della sua dottrina, afferma che i peccatori devono chiedere perdono a Dio per i peccati commessi e ha istituito il Sacramento della Confessione.

I DIAVOLI CONSIDERANO LA CONFESSIONE COME UN VERO ESORCISMO E FANNO DI TUTTO PER CONVINCERE VESCOVI E SACERDOTI A RIFIUTARE DI CONFESSARE. UN PO’ OVUNQUE IN ITALIA I CREDENTI NON TROVANO SACERDOTI PER CONFESSARSI… MENTRE IN EUROPA SONO QUASI SCOMPARSI…

Il perdono si contrappone all’odio, e l’odio è sempre stato causa di violenze ai danni dei più deboli e non sono stati risparmiati neanche molti ricchi.

Perdonare è un atteggiamento cristiano, ed è autentico quando non si conserva alcun rancore. C’è un cammino da perseguire per arrivare non solo a capire cos’è il perdono, ma a possedere la forza del perdono, ed è possibile solo per mezzo della Grazia di Dio.

Molti non perdonano per la mancata riflessione sul significato del vero amore di Cristo e si privano di un gioioso amore tra gli stessi familiari. Molti non riflettono sulla grandezza della pace tra familiari, parenti e amici, e lasciano crescere silenziosamente un risentimento che distacca e spinge a pensieri negativi, a giudizi pesanti verso i conoscenti.

Molte persone sono causa di immense sofferenze e non se ne curano, non avvertono alcun rimorso e forse gioiscono nella conoscenza delle «disgrazie» altrui. NON IMMAGINANO CHE TUTTO IL MALE COMPIUTO RITORNA SEMPRE, RICADE SU CHI LO COMPIE E MOLTIPLICATO CHISSÀ PER QUANTE VOLTE.

Nella vita si sbaglia anche per la determinata volontà oltre che per involontarietà, a tutto comunque c’è rimedio, si deve avere l’umiltà e la forza di riconoscere i propri errori e chiedere perdono a Gesù. Non deve mancare la motivazione spirituale per non rimanere ostinati nel Male, in caso contrario non avverrà mai una vera riconciliazione tra due o più persone.

Non c’è limite nell’amare tutti gli altri, anche gli sconosciuti, amarli perché dobbiamo desiderare il loro Bene, senza mai condannarli.

La misura nell’amare gli altri è Gesù stesso, Lui dobbiamo contemplare per imitarLo nelle circostanze avverse e dolorose.

Il Signore si trovò circondato da molti nemici e non maledì nessuno, svelò la verità dei cuori di molti, chiamandoli «sepolcri imbiancati». Venne perseguitato per l’ossessione pervertita di ipocriti personaggi che presumevano di poter manipolare le Scritture e consideravano perfette solo le loro opinioni, comportandosi da veri impostori, così come sono oggi quanti manipolano il Vangelo autentico rivelato dal Figlio di Dio.

Gesù incontrò molta cattiveria e fu crocifisso per l’invidia che accecava l’intelletto di coloro che avrebbero dovuto adorarLo e servirLo.

Lo Spirito Santo che invochiamo ogni giorno, trasforma i cuori ed infonde la capacità di amare tutti e fare del Bene anche a chi ci ha causato del Male.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I Pastori devono vivere ed insegnare il Vangelo autentico – 15 Marzo 2023 0

I Pastori devono vivere ed insegnare il Vangelo autentico – 15 Marzo 2023

Mercoledì 15 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

VANGELO (Mt 5,17-19)

Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel Regno dei Cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che Io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità Io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel Regno dei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tra minimo e grande c’è differenza e dipende dai punti presi in considerazione, se consideriamo la valutazione fatta da Dio allora è illimitata. Due opposti e due distanze che li tengono lontani non si possono unire.

Nel Vangelo si tratta di qualcuno che potrà essere considerato minimo nel Regno dei Cieli oppure grande sempre nella gloria eterna. Da cosa dipende la retribuzione? Dalla nostra fedeltà a Dio, ai suoi Comandamenti, alla sua Parola che dobbiamo incarnare in noi, nel cuore e nella mente.

La divisione fatta da Gesù è tremenda, trasgredire o osservare i Comandamenti di Dio non è un’azione di poco conto, è qualcosa di meraviglioso o di separatorio da Lui e dannosissimo.

La distinzione netta che fa Gesù tra la trasgressione e l’osservanza della sua Legge è drastica e ragionevolmente ineguagliabile.

Il ragionamento di Gesù è semplice e in questi tempi confusi, chiarisce un insegnamento a molti cattolici modernisti e «invaghiti» improvvisamente della misericordia di Dio, intesa come la dimenticanza di Dio dei peccati commessi dai peccatori anche senza il loro pentimento.

Questo è un ragionare protestante e si diventa eretici come loro.

È una posizione infedele e non fa parte delle Scritture, in esse Gesù Cristo ha sempre chiesto l’anticipata richiesta di perdono da parte del peccatore per poi Egli concedere prontamente la sua misericordia.

GESÙ NEL VANGELO DI OGGI PRECISA AI MODERNISTI INEBRIATI DI FANTASIA PROTESTANTE CHE NON C’È SALVEZZA SENZA LA VERA OSSERVANZA DEI COMANDAMENTI.

Non è sufficiente la Fede come predicano i pastori protestanti, imitati da molti Vescovi e Sacerdoti cattolici. Occorrono i Sacramenti, le opere sante, una vita di preghiera, la pratica sincera e costante delle virtù, le Beatitudini, la sincera conversione e il cammino spirituale compiuto seguendo le indicazioni del Padre spirituale!

«Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli».

Qui Gesù non dice che chi trasgredirà anche una sola piccola Legge andrà all’inferno, sarebbe un provvedimento irrazionale e non Divino. La responsabilità della non osservanza di un precetto ricade sul credente, ma se prega e si pente, non ha difficoltà a confessare il peccato.

GESÙ SI RIFERISCE A QUANTI TRASGREDISCONO I PRECETTI ED INSEGNANO FALSITÀ AI CREDENTI, UNA NUOVA FALSA DOTTRINA.

Che ne sarà di questi Pastori modernisti? Adesso vivono nell’impostura e stanno trascinando tantissime anime alla perdizione, ma tutto sarà computato a loro, Pastori infedeli, affamati di potere e denaro, di amicizie influenti, fino a diventare ciechi che guidano altri ciechi (Mt 15,14).

Insegnare la sana dottrina di Gesù non si può equiparare a nessun altro insegnamento, appare già dalle parole che richiedono un coinvolgimento morale, che in nessun’altra religione o filosofia è possibile riscontrare.

Quando si predica o insegna il Vangelo non si spiega una materia scolastica, per questa non viene richiesta una viva ed etica partecipazione dell’insegnante, mentre quando si predica il Vangelo c’è un obbligo morale ed è la corrispondenza di chi lo annuncia.

Noi dobbiamo avere una Fede sicura e integra sugli insegnamenti e le opere di Gesù Cristo e questa Fede deve rimanere immutata, sigillata dal nostro amore. Il termine Sacra Tradizione indica la trasmissione della dottrina di Gesù e fatti riguardanti la nostra Fede, avvenuta dapprima solo oralmente e poi conservata anche in forma scritta. Da duemila anni.

Questa mia newsletter è espressione di totale fedeltà al Vangelo di Gesù, alla Sacra Tradizione.

È UN ONORE PER ME AFFERMARE CHE SONO SEMPRE STATO PIENAMENTE OSSERVANTE DEL VANGELO INTEGRALE, SENZA MODIFICARE UNA SOLA VIRGOLA, ED È SEMPRE UN DOVERE MORALE SERVIRE LA PAROLA DI GESÙ E RIMANERE A SUA DISPOSIZIONE, PER CIÒ CHE DOVRÒ COMPIERE SECONDO LA SUA VOLONTÀ E LA SALVEZZA DELLE ANIME.

Quando si arriva ad amare esclusivamente Gesù e non ci si preoccupa di null’altro, si diventa veri soldati del suo pacifico esercito, con un grande desiderio di aiutare tutti e di volere la salvezza eterna di tutti. Più si segue con piena fedeltà il Signore, più cresce il desiderio di fare come vuole Lui.

Per compiere un vero cammino spirituale dovete avere un Padre spirituale e confrontarvi per ascoltare consigli pienamente spirituale e assolutamente fedeli al vero Magistero della Chiesa.

IL RUOLO DI PADRE SPIRITUALE È IMPEGNATIVO ED EGLI DÀ TUTTO SE STESSO PERCHÉ VUOLE LA SALVEZZA DELLE ANIME, MA C’È UN LIMITE DA CONSIDERARE BENE: È GRAVE QUANDO UN SACERDOTE VIENE STRUMENTALIZZATO PER FINI PERSONALI O SI PARLA CON LUI PER CALCOLI UMANI O SI RACCONTA SOLO QUELLO CHE CONVIENE SENZA APRIRE VERAMENTE IL CUORE E MOSTRARSI COSÌ COME SI È.

IL SACERDOTE BUONO, SAGGIO E PAZIENTE USA MISERICORDIA, CIOÈ COMPRENSIONE PER AIUTARE, E IN UN DIALOGO SINCERO È SEMPRE DISPONIBILE. IL SACERDOTE RINNEGANDOSI ACCETTA CON MOLTA PAZIENZA NELL’ATTESA DELLA MATURITÀ SPIRITUALE DI CHI SI RIVOLGE A LUI.

È UN SINCERO CONFRONTO SOLO QUANDO CHI SI RIVOLGE A LUI NON LO FA PER FINI PERSONALI STRUMENTALIZZANDO IL SACERDOTE O NON HA CALCOLI UMANI O NON SE NE SERVE A CONVENIENZA O NON RACCONTA SOLO QUELLO CHE CONVIENE SENZA APRIRE VERAMENTE IL CUORE E MOSTRARSI COSÌ COME SI È. CON QUESTI COMPORTAMENTI NON SI RISPETTA VERAMENTE UN SACERDOTE E SI DANNEGGIA SOTTO MOLTI ASPETTI.

Se è vero che moltissimi Sacerdoti oggi si rifiutano di aiutare e guidare le anime, è anche vero che moltissimi cattolici non comprendono la necessità e la serietà del confronto con il Padre spirituale. È grave, comunque, da parte di molti Sacerdoti non volere aiutare le anime. Da parte mia c’è piena disponibilità ma alle condizioni indicate sopra, che sono alla base di un sincero dialogo per compiere un vero cammino spirituale come vuole Gesù.

La perdita della Fede in Gesù è la disgrazia più grande per un cristiano, soprattutto per un Vescovo o un Sacerdote. Senza Fede l’intelletto annulla il ricordo di Dio e la volontà viene orientata solo verso quanto si oppone a Dio, ad ogni forma di peccato.

Per rimanere protetti dalla Madonna è indispensabile portare addosso la Medaglia Miracolosa. Tanti cattolici spendono soldi in cose inutili e non si preoccupano di avere questa potente Medaglia che indebolisce i diavoli mentre aiuta nelle malattie e preserva da gravi pericoli. Forse se ne rendono conto dopo aver incontrato la sofferenza.

La Madonna nel 1830 nella Cappella di Parigi ha detto a Suor Caterina Labourè, poi canonizzata, che la Medaglia Miracolosa è segno di Consacrazione a Lei, di appartenenza e di protezione da ogni forma di Male. Questo è il momento di portare addosso la Medaglia Miracolosa. Ne ho diffuse decine di migliaia e potete richiederle per voi, i familiari e i conoscenti, inviando un’offerta libera seguendo la modalità nel mio sito www.gesuemaria.it Per me è importante esclusivamente la salvezza delle anime.

Bisogna spiegare agli altri che portare addosso un oggetto sacro significa proteggersi dal Male, dalle forti tentazioni e forse non si permetterà ai diavoli di far sorgere malattie. Chi vuole ricevere grandi protezioni dalla Madonna deve portare la Medaglia Miracolosa e per riceverla fate liberamente la richiesta: info@gesuemaria.it

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Il perdono è un pilastro della Fede, si pratica senza conservare rancore – 14 Marzo 2023 0

Il perdono è un pilastro della Fede, si pratica senza conservare rancore – 14 Marzo 2023

Martedì 14 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Mt 18,21-35)

Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il tema di oggi è determinante nella vita del cristiano, infatti senza la capacità di perdonare è impossibile compiere il cammino di Fede. L’aspetto del perdono è difficile da capire e da attuare, è una questione di cuore più ancora che di testa.

Si può donare il perdono con parole e atteggiamenti finti, ed è un’ipocrisia inutile, mentre il perdono sincero nasce dal cuore ed esprime amore.

Questa nostra società ha perduto la verità e l’amore verso il prossimo, crudele nel rifiutare il perdono, dura di cervice e non si fermerà se non dopo avere conosciuta la sofferenza. Quanto sta avvenendo nel mondo è reso possibile dal potere acquisito dai diavoli proprio per la forte diminuzione della preghiera e dell’adorazione a Gesù Cristo.

NEL MONDO SONO PIÙ GLI ADORATORI DEI DIAVOLI CHE DI DIO ONNIPOTENTE! QUESTA BLASFEMA ADORAZIONE RENDE I DIAVOLI MOLTO POTENTI E CHI NON PREGA VIENE TRAVOLTO IN QUALCHE MODO DALLA LORO FEROCIA.

Gesù Cristo in questi tempi è stato nuovamente rifiutato dal mondo come avvenne a Gerusalemme, per questo nel 70 d. C. Gerusalemme fu saccheggiata e il Tempio distrutto. Roma non vivrà una sorte migliore, secondo quanto è scritto nell’Apocalisse.

Tra i cristiani sorgono molte perplessità sull’abbandono del Gregge da parte della gerarchia della Chiesa, c’è da dire che molti credenti sono accecati e non hanno ancora compreso nulla della realizzazione del 3° Segreto dato dalla Madonna a Fatima nel 1917. Ella disse tra le altre cose: «SATANA RAGGIUNGERÀ LA SOMMITÀ DELLA CHIESA».

Per capire il significato di queste parole bisogna possedere una Fede coerente e massima fedeltà a Gesù. È stata la Madonna nel 1917 a Fatima a pronunciare queste parole e si sono pienamente realizzate.

NOI SAPPIAMO CHE DIO È ONNIPOTENTE E IN UN ISTANTE GLI È FACILE CAMBIARE TUTTO.

PURTROPPO MOLTO PRESTO LO CONOSCERANNO DOLOROSAMENTE TUTTI I SUOI NEMICI, I POTENTI DEL MONDO E GLI SCHIAVETTI ADORATORI DI SATANA.

PER ALCUNI ANNI DI POTERE E SUCCESSO DOMINATI DA SATANA, SI PRIVANO DELLA FELICITÀ ETERNA…

Oggi Gesù parla di perdono, è uno dei pilastri della sua dottrina, afferma che i peccatori devono chiedere perdono a Dio per i peccati commessi e ha istituito il Sacramento della Confessione.

I DIAVOLI CONSIDERANO LA CONFESSIONE COME UN VERO ESORCISMO E FANNO DI TUTTO PER CONVINCERE VESCOVI E SACERDOTI A RIFIUTARE DI CONFESSARE. UN PO’ OVUNQUE IN ITALIA I CREDENTI NON TROVANO SACERDOTI PER CONFESSARSI… MENTRE IN EUROPA SONO QUASI SCOMPARSI…

Il perdono si contrappone all’odio, e l’odio è sempre stato causa di violenze ai danni dei più deboli e non sono stati risparmiati neanche molti ricchi.

Perdonare è un atteggiamento cristiano, ed è autentico quando non si conserva alcun rancore. C’è un cammino da perseguire per arrivare non solo a capire cos’è il perdono, ma a possedere la forza del perdono, ed è possibile solo per mezzo della Grazia di Dio.

Molti non perdonano per la mancata riflessione sul significato del vero amore di Cristo e si privano di un gioioso amore tra gli stessi familiari. Molti non riflettono sulla grandezza della pace tra familiari, parenti e amici, e lasciano crescere silenziosamente un risentimento che distacca e spinge a pensieri negativi, a giudizi pesanti verso i conoscenti.

Molte persone sono causa di immense sofferenze e non se ne curano, non avvertono alcun rimorso e forse gioiscono nella conoscenza delle «disgrazie» altrui. NON IMMAGINANO CHE TUTTO IL MALE COMPIUTO RITORNA SEMPRE, RICADE SU CHI LO COMPIE E MOLTIPLICATO CHISSÀ PER QUANTE VOLTE.

Nella vita si sbaglia anche per la determinata volontà oltre che per involontarietà, a tutto comunque c’è rimedio, si deve avere l’umiltà e la forza di riconoscere i propri errori e chiedere perdono a Gesù. Non deve mancare la motivazione spirituale per non rimanere ostinati nel Male, in caso contrario non avverrà mai una vera riconciliazione tra due o più persone.

Non c’è limite nell’amare tutti gli altri, anche gli sconosciuti, amarli perché dobbiamo desiderare il loro Bene, senza mai condannarli.

La misura nell’amare gli altri è Gesù stesso, Lui dobbiamo contemplare per imitarLo nelle circostanze avverse e dolorose.

Il Signore si trovò circondato da molti nemici e non maledì nessuno, svelò la verità dei cuori di molti, chiamandoli «sepolcri imbiancati». Venne perseguitato per l’ossessione pervertita di ipocriti personaggi che presumevano di poter manipolare le Scritture e consideravano perfette solo le loro opinioni, comportandosi da veri impostori, così come sono oggi quanti manipolano il Vangelo autentico rivelato dal Figlio di Dio.

Gesù incontrò molta cattiveria e fu crocifisso per l’invidia che accecava l’intelletto di coloro che avrebbero dovuto adorarLo e servirLo.

Lo Spirito Santo che invochiamo ogni giorno, trasforma i cuori ed infonde la capacità di amare tutti e fare del Bene anche a chi ci ha causato del Male.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Gesù è sempre perseguitato nella sua Chiesa – 13 Marzo 2023 0

Gesù è sempre perseguitato nella sua Chiesa – 13 Marzo 2023

Lunedì 13 marzo 2023

III Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Lc 4,24-30)

Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga a Nazaret: «In verità Io vi dico: nessun Profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità Io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e Lo cacciarono fuori della città e Lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarLo giù. Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

In questo brano del Vangelo emerge un odio accecato frutto di invidia verso Gesù da parte degli ebrei che non volevano perdere i loro privilegi.

Inizia nella sua città la persecuzione contro Lui e tra i suoi conoscenti di Nazaret. È l’ostilità che molti cattolici oggi patiscono nelle loro famiglie, nell’ambiente lavorativo, tra i conoscenti. Ovunque c’è una forte avversione contro i cristiani, in quanto noi portiamo una Fede che acceca di rabbia i nemici di Dio. I figli di Satana avvertono nei cristiani la presenza di Dio e impazziscono di rabbia!

La spiegazione è proprio questa e indica la presenza dello spirito maligno nelle persone che avversano i cattolici e percepiscono con la sola vicinanza quel Bene che odiano e vogliono distruggere. I malvagi che operano in ogni ambito, sono posseduti dal Male anche se non lo hanno cercato intenzionalmente oppure non lo mostrano in pubblico, risultando persone perbene e spesso autorevoli.

La presenza dello spirito demoniaco li spinge a compiere scelte sbagliate, a lasciar sviluppare pensieri orgogliosi e diretti al raggiungimento di un potere maggiore o a soddisfare impulsi opposti al Bene. L’agire del demonio è ininterrotto e quando sta in silenzio vuol dire che prepara pericoli, ma i cattolici consacrati al Cuore Immacolato di Maria ricevono grandi aiuti dalla Corredentrice.

Come è possibile capire le conseguenze disastrose dei comportamenti contrari alla Volontà di Dio?

Solo da Gesù arriva lo Spirito che fa conoscere l’impercettibile, fa intuire come agire nelle difficoltà e permette di compiere le scelte migliori.

Non compiono le scelte migliori quanti governano il mondo e odiano i poveri, gli ammalati, gli anziani, perché tutti sono seguaci di Malthus. Egli visse tra il 1766 e il 1834, era inglese e diffuse una teoria più che demoniaca.

Il malthusianesimo è una dottrina economica che, rifacendosi all’economista inglese Thomas Malthus, attribuisce principalmente alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame nel mondo, cioè in sostanza allo STRETTO RAPPORTO ESISTENTE TRA POPOLAZIONE E RISORSE NATURALI DISPONIBILI SUL PIANETA. Qual era già allora la sua soluzione? Ridurre la popolazione mondiale! Tutti i potenti e le lobby che hanno governato il mondo hanno seguito la sua teoria.

QUANTI NON SI DOCUMENTANO NON CONOSCONO LA STORIA AUTENTICA ALMENO DEGLI ULTIMI OTTANT’ANNI E VIVONO COME IN UN’ALTRA REALTÀ. SI LASCIANO GUIDARE DALLE OPINIONI SEMPRE SOGGETTIVE, CONVENIENTI E PRIVE DI PROVE, SI CREANO LE LORO CONVINZIONI ASCOLTANDO I TG MENTRE LA MENZOGNA FUORIESCE PROPRIO DAI TG.

Le più ricche famiglie del mondo sono ebraiche e vivono negli Stati Uniti, sono fondamentaliste e acerrime nemiche della Chiesa di Gesù Cristo, il loro grande desiderio è l’arrivo del messia che hanno già pronto per l’ingresso nel mondo e dopo grandi atti di generosità e prodigi fantastici, il posseduto da Satana perseguiterà i cristiani. È profezia biblica!

La più potente famiglia ebraica che governa il mondo è andata a trovare Bergoglio e c’è tra loro una solida amicizia, lo attestano anche le foto di gruppo e i pranzi solenni. Con una delle donne della famosa famiglia, Bergoglio ha l’identica visione ecologica e dell’umanesimo, ma tutta la patriarcale famiglia persegue lo stesso pensiero. Sono loro a governare il mondo…

Poi ci sono i rabbini, molti sono raggianti di gioia e hanno dichiarato ultimamente di avere conosciuto finalmente il messia e di avere parlato con lui. È assai credibile questo, è già pronto a fare l’ingresso nel mondo l’uomo che si opporrà a Gesù Cristo e ingannerà miliardi di persone. SARÀ UN UOMO NON DI PELLE BIANCA.

I mass-media prossimamente daranno solo le notizie che deciderà il nuovo potente dopo avere obbedito ai politici delle proprie Nazioni in cambio di molto denaro, così diffondono notizie totalmente false e da considerare come pensiero unico, identico.

È avvenuto con il vaccino e adesso con questa guerra. Il presidente francese diede lo scorso anno 3 miliardi di euro ai mass-media asservendoli ai suoi desideri, indicando la linea editoriale da seguire. Lo stesso ha fatto il governo italiano con il precedente presidente del Consiglio. Chi segue i telegiornali smarrisce la verità.

Il progetto antico e sempre attuale è l’eliminazione del Cristianesimo, e  oggi non si può essere tiepidi o restare con un piede in due scarpe, è l’atteggiamento ipocrita di chi vuole illudersi di seguire Gesù mentre lascia la porta aperta al nemico di Gesù… Non funziona così, questa si chiama simulazione e Gesù ha promesso la dannazione eterna a quanti Lo rinnegheranno al tempo dell’Anticristo.

I cittadini di Nazaret non si resero conto che il Messia li visitava e voleva donare ad ognuno tutto quello che desideravano, lo stesso avviene oggi: miliardi di persone non chiedono nulla Gesù, ignorano Gesù o Lo perseguitano nella sua vera Chiesa e molti Pastori pur credendo in Gesù, vivono come suoi oppositori.

Trovo abbastanza incoerente l’agire del demolitore, egli rifiuta Gesù come Figlio di Dio e in molte occasioni ha detto parole offensive contro Gesù e la Madonna. Non capiscono molti cattolici che un Pastore che pronuncia parole offensive e lesive contro la perfetta dignità di Gesù e della Madre Santa, è un acerrimo nemico? Un Pastore buono offenderebbe molto spesso il Figlio di Dio?

Verrà tempo in cui accetteranno la Divinità del Figlio di Dio e tutte le Nazioni Lo proclameranno Re dell’Universo. Noi attendiamo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù chiede qualcosa per dare moltissimo! – 12 Marzo 2023 0

Gesù chiede qualcosa per dare moltissimo! – 12 Marzo 2023

Domenica 12 marzo 2023

III Domenica di Quaresima

+ VANGELO (Gv 4,5-42)

Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai Tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a Lui ed Egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei Tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che Io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che Io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore –gli dice la donna–, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che Tu sei un Profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora –ed è questa– in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che Lo adorano. Dio è Spirito, e quelli che Lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando Egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono Io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da Lui. Intanto i discepoli Lo pregavano: «Rabbi, mangia». Ma Egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, Io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in Lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da Lui, Lo pregavano di rimanere da loro ed Egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questa donna che si trova al pozzo possiamo indicarla come l’accolta, una straniera che riceve una visita impensabile e nel breve dialogo ha la possibilità di cambiare vita e rinascere nella moralità degli esseri umani. Una moralità che oggi è molto carente nella società sabotata essenzialmente da personaggi consacrati a Satana e sono al suo servizio nel manipolare i mass media.

La vita di questa donna non è decorosa e non può rallegrarsi delle sue opere. Eppure, ella incontra Dio, ha l’occasione di ricominciare una nuova vita. Un incontro voluto da Gesù, Egli si reca in Samaria, in terra straniera, e vuole incontrare la comunità di Sicar nemica dei Giudei.

L’incontro con la donna avviene a mezzogiorno, un fatto insolito per più motivi: Gesù si trova in Samaria, sceglie quel pozzo per bere, proprio in quei minuti si reca una donna per prendere l’acqua, ma lo fa in un’ora insolita, non osserva l’orario stabilito che imponeva di prendere l’acqua al mattino o alla sera.

Si reca a mezzogiorno quando il caldo è opprimente, ella non è apprezzata dalle altre donne, non ne hanno stima per la sua vita dissoluta.

Questo, per esempio, spiega la rivelazione di Gesù a questa donna poco apprezzata dai paesani, anche se la persona credibile rimane sempre quella onesta. Il Signore si rivolge a lei e le svela i segreti della sua vita, ed è lei ad umiliarsi annunciando in paese a tutti che uno straniero le ha detto tutto di lei, della sua disastrosa vita.

La donna che Gesù incontra al pozzo è una grande peccatrice, un’adultera famigerata avendo avuto ben cinque mariti, e questo manifesta che sono proprio i peccatori quei malati che bisogna curare con la preghiera e i Sacramenti.

Il fatto strano è che Gesù le rivolge la parola, chiede nientemeno dell’acqua da bere, ma è un modo per far conoscere l’acqua del Messia.

Gesù vuole incontrare anche i grandi peccatori e usare verso tutti la sua Misericordia, ma occorre iniziare una nuova vita.

d’acqua viva che purifica e santifica tutti. Il sorso d’acqua che chiede è l’inizio del dialogo per dissetarla con l’acqua della Fonte divina.

Gesù chiede da bere ma poi è Lui a dissetare la samaritana e tutta la popolazione, gente festosa che Lo accoglie per due giorni.

Gesù chiede qualcosa per dare moltissimo! Chi è disponibile a lasciare la sua anfora per dissetarsi con l’acqua che toglierà ogni sete?

In questo incontro vediamo la sete di Dio che vuole la nostra felicità e quanto di meglio noi possiamo desiderare dalla vita, che solo in Dio si realizza. Se Gesù chiede da bere a una samaritana, una eretica e nemica per i Giudei, significa che la salvezza è aperta a tutti e noi possiamo diventare mediatori pregando ogni giorno per i bisogni della Chiesa e la conversione di quanti vivono lontani da Dio.

Gesù vuole donare abbondantemente a tutti l’acqua della Grazia, della rinascita spirituale, della vera conversione. Occorre chiederla.

È l’acqua che purifica, che battezza, che si utilizza per benedire quanti necessitano di aiuti. È l’acqua che elimina ogni sete impura.

Ogni uomo e ogni donna hanno sete e desiderano quanto è presente nei loro pensieri, nei loro cuori. Noi, in verità, quale sete abbiamo?

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:  www.gesuemaria.it