Archivio Mensile: Gennaio 2013

Giovedì 31 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Giovedì 31 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 4,21-25)
    La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a
    voi.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù diceva : «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non
    invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e
    nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Diceva loro:
    «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà
    dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù aveva parlato velatamente dell’arma spirituale per entrare nel suo Regno, cioè della divina Parola, ed
aveva anche indicato il modo col quale essa avrebbe prodotto il suo frutto nei cuori, poi direttamente agli Apostoli pone due domande apparentemente ovvie ma che contengono una spiegazione da ricordare molto bene.
Gesù indica gli Apostoli come le lampade che non possono rimanere nascoste, indica come lampade anche i
Vescovi, i Sacerdoti, i laici, che vivono in piena comunione con Lui e non devono rimanere nascosti. Per nascosti si intende in silenzio, è un silenzio colpevole che ammutolisce fino a far diventare indifferente la persona.
Non si ricorda quasi mai, forse mai, di parlare di Gesù e della Madonna ai familiari e ai conoscenti, per invitarli
a pregare insieme e a frequentare i Sacramenti.
Ognuno di noi è una lampada, questo dice Gesù dei cristiani, ma non tutte queste lampade sono accese, infatti molte sono spente.
Una lampada spenta emana tristezza e tenebre, vederla senza luce non può che emanare sconforto. Invece si
prova un senso di allegria quando si vede una lampada accesa, non è la stessa allegria provata da quanti sono
periodicamente abituati ad accendere la candela per la mancanza della corrente elettrica, comunque se consideriamo la lampada accesa sull’altare o accanto al Tabernacolo, proviamo molta gioia.
Perché la lampada accesa e che emana luce ci rimanda alla Luce Divina, ha un senso soprannaturale
la lampada accesa.
Gli Apostoli per Gesù erano le lampade del mondo ancora nelle tenebre, essi avevano il compito di portare
ovunque la Luce che avevano incontrato per tre anni e che bisognava diffondere ovunque. La Luce dobbiamo
diffonderla attraverso la Parola di Dio. Senza la meditazione giornaliera della Bibbia e, quindi, del Vangelo, si
rimane sempre nelle tenebre, non si avrà la capacità di guardare la realtà con l’occhio della Fede, il quale vede
dove gli uomini non possono vedere.
Come gli Apostoli non potevano rimanere nascosti o silenziosi, così ognuno di noi è chiamato ad essere
lampada accesa che emana luce.
I cristiani non hanno idea come si deve mantenere accesa la lampada, certo la maggior parte non lo sa in
buonafede perché ha sperato di conoscerlo attraverso le omelie e gli insegnamenti spirituali che si ascoltano periodicamente. La lampada può rimanere accesa se il lucignolo o stoppino è immerso in abbondante liquido di
preghiera e di carità. Ho già spiegato che la parola carità non significa essenzialmente elemosina, il significato
principale equivale a bontà, amore, altruismo, compassione, misericordia.
La lampada può rimanere accesa ed emanare una luce meravigliosa che fa brillare ogni aspetto tenebroso nei
luoghi dove è accesa, se la persona prega molto e vive di amore. Pregare abbondantemente comporta
l’avvicinamento ai Sacramenti, al cambiamento della mentalità perché lo Spirito Santo infonde i suoi doni e trasfigura la persona. Vivere di amore significa fare sempre del bene, pensare bene di tutti, non giudicare mai, aiutare i bisognosi, praticare giornalmente le opere di misericordia.
La preghiera e la carità alimentano la lampada spirituale che deve sempre ardere in noi.
Non pensiamo alle grandi opere sociali come avviene in moltissimi contesti ecclesiali, non pensiamo a continui raduni o conferenze sterili se mancano la preghiera e la carità. È solamente una perdita di tempo, perché
chi non è lampada accesa non può assolutamente illuminare i presenti. Tutti rimangono al buio e forse nelle tenebre. Prima ancora delle opere sociali e dei raduni e delle conferenze, devono essere lampade accese per poi
illuminare tutto ciò che compiono!
È inammissibile solo pensare di mettere la lampada sotto il moggio o sotto il letto. Il moggio serviva per coprire il grano, era pesante e sembrava quasi un cappello, ed era assurdo pensare di poter mettere la lucerna lì
sotto, sarebbe stato stupido ed insignificante. Allo stesso modo non si può mettere la lampada sotto il letto, pensando così di poter illuminare solamente i familiari o le poche amicizie.
I cristiani sono chiamati ad illuminare la società e non solo le case dove vivono, devono essere guida di
quanti vivono nell’oscurità di questo mondo avvolto dall’egoismo e da molte aberrazioni umane. I cristiani posseggono un tesoro di Verità da portare ovunque, per illuminare le coscienze spente, fare riflettere quanti sono
assopiti e senza speranza, parlare a quelle anime indifferenti di Gesù e del vero senso della vita.
Quante volte abbiamo parlato della nostra Fede agli altri? Usando prudenza e coraggio, dobbiamo
mostrare che siamo luce accesa.
Noi stiamo conoscendo meglio il Vangelo con questa newsletter giornaliera, quanto si viene a conoscere si
deve utilizzare per illuminare i conoscenti, così si diventa annunziatori della Parola di Dio. I nostri Cenacoli di
preghiera devono servire a formare cristiani autentici, cristiani che hanno compreso l’assoluta importanza della
vita interiore, che si sviluppa sempre per mezzo della preghiera e della carità.
Ci sono alcune cause che impediscono di progredire nella vita interiore, e che fanno retrocedere addirittura,
portando la persona ad abbattersi e a non ritrovare più l’unione con Gesù. Ricordate queste: il disinteresse delle
cose di Dio, il disordine interiore, il rifiuto di fare quei sacrifici che Gesù ci chiede.
Il Vangelo oggi termina così: “Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato
di più”. Chi vive male sarà considerato scorretto da Dio e non riceverà doni, mentre chi vive facendo del bene
riceverà meriti e grandi aiuti da Dio. Gesù precisa che riceverà molto più di quanto ha fatto di buono.
“Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha”, ma come si può togliere
qualcosa a chi non ha nulla? Significa che quanto Gesù aveva previsto di donare in futuro, non lo darà più, lo
toglie e la persona nulla aveva e nulla avrà a causa della sua cattiva condotta, dei suoi gravi peccati. Invece, chi
vive il Vangelo ha già la Grazia se si confessa e riceverà molto altro ancora, in Grazie e benedizioni Divine.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Mercoledì 30 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Mercoledì 30 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 4,1-20)
    Il seminatore uscì a seminare.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme,
    tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
    Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra
    parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi
    crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono,
    crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
    Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed
    egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in
    parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e
    venga loro perdonato». E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma,
    quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi,
    sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito
    vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la
    Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri abbiamo visto con quali difficoltà Gesù iniziò la sua missione, quanta diffidenza e dubbi sulla sua Persona, come l’incomprensione già aumentava non appena cominciò a predicare. I suoi nemici non erano mentalmente liberi, oltre l’orgoglio che li dominava e un avventato pregiudizio, erano succubi dell’influenza satanica. Non se ne accorgevano, tanto che avevano l’ardire di accusare Gesù di agire nel nome di Belzebù, ignorando i miracoli che solo un Uomo mandato da Dio poteva compiere.
Nella sua vita pubblica, Gesù ebbe a patire ininterrotte persecuzioni, diffamazioni e tentativi di aggressioni contro la sua Persona.
Ai suoi seguaci non ha lasciato un’eredità più tranquilla, altrimenti non potrebbero comprendere il loro Maestro. “Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia Parola, osserveranno
anche la vostra” (Gv 15,20). “Se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?” (Lc 23,31).
Apparentemente sembra una vita dolorosa quella dei seguaci di Gesù e lo è veramente a livello di epidermide, un po’ esteriormente, ma interiormente Gesù dà sempre molta forza, pace e gioia ai suoi seguaci che Lo seguono, superando persecuzioni e diffamazioni. I discepoli di Gesù che affrontano incalcolabili nemici per le
opere cristiane che svolgono, non si sentono sprovveduti né piangono per quanto patiscono, sono invece sereni
perché abbandonati alla volontà di Dio. Gesù li chiama beati.
“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di
voi per causa mia” (Mt 5,11).
Non fermiamoci però alle persecuzioni e diffamazioni che colpiscono sempre e violentemente quei seguaci
che donano completamente la vita a Gesù e vivono esclusivamente per svolgere quello che vuole Lui e che si
considerano servi inutili. Guardiamo la Risurrezione di Gesù, guardiamo le migliaia di Grazie che essi ricevono
in questa vita per sé e per gli altri, valutiamo la smisurata pace e gioia che li avvolgono.
“Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna” (Mt 19,29). Questa Parola riguarda quelli chiamati da
Gesù a svolgere un compito delicato nella sua Chiesa, ma anche tutti i laici possono vivere questa parola pur
rimanendo nel mondo, se distaccano il cuore dalle cose materiali. Le usano, ne sono proprietari, ma senza averne alcun affetto passionale. È possibile? Sì, ma con qualche difficoltà. Occorrono sforzi e rinnegamenti.
Approfondendo il Vangelo di ieri, ho riflettuto con crescente dispiacere sullo stato interiore in cui si doveva
trovare Gesù quando disputava con scribi e farisei per dimostrare che veniva da Dio ed operava nel Nome
dell’Eterno, senza però aggiungere che Lui quale Verbo incarnato era anche Eterno. Non era ancora venuto il
tempo di svelare la sua identità. Gesù sapeva molto bene come distillare a goccia a goccia la rivelazione.
Arriviamo al Vangelo di oggi. Sembra facile la spiegazione della parabola, lo è se si valuta solamente dove
cade il buon seme, ma voglio farvi riflettere su alcune parole dette da Gesù che mettono veramente in crisi, ci
sarebbe da organizzare un dibattito nelle parrocchie per approfondirle. Noi più avanti organizzeremo qui dove
vivo, incontri anche per approfondire le parabole e i miracoli di Gesù.
Ecco le parole di Gesù che lasciano molto riflettere, dopo avere garantito che solo agli Apostoli avrebbe
spiegato il racconto: “… per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma
non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato”.
Se ritornate a leggere le ultime parole, quantomeno dovete provare un po’ di smarrimento: “…perché non si
convertano e venga loro perdonato”. Quale spiegazione date a queste micidiali parole? Gesù vuole la conversione di tutti, desidera perdonare quanti si pentono e ricorrono alla Confessione, è morto Crocifisso per la salvezza di tutti. Allora non dipende da Lui donare il perdono a quanti apparentemente sono convertiti, sono loro a
non volere il perdono.
In realtà Gesù vuole dire che la mancanza sta nella volontà contraria di quanti non vogliono convertirsi seriamente, ma giocherellano con le cose sacre. Essi non si possono convertire perché volontariamente
decidono di non compiere questo passo e Dio li lascia liberi, rispetta la loro volontà. Essi vedevano Gesù ma
potevano vederlo dall’angolazione impostata dalla loro mentalità, come preferivano vederlo, con i loro pregiudizi.
Essi ascoltavano Gesù, ma la loro volontà di adesione era disorientata e non coglievano le parole del Signore
nel loro corretto significato. Udivano ma non comprendevano. Come anche vedevano ma rimanevano accecati. Essi non volevano accogliere il Vangelo di Gesù, come anche oggi molti cristiani non accolgono
l’autentico Vangelo storico e lo manipolano.
Non si spiega solo qui la decisione di Gesù di non far comprendere a tutti le parabole, che erano in realtà paragoni. Gesù aveva un altro fine, altamente nobile e pieno di Amore che gli uomini non riescono assolutamente
a concepire.
Gesù sapeva che molti che ascoltavano avevano il cuore insensibile, non accettavano i suoi insegnamenti e
con molta probabilità non si sarebbero salvati eternamente, così non li caricava di altre conoscenze per non avere maggiori peccati da espiare nel loro inferno. Era un atto di Amore da parte di Gesù, una delicatezza sottile
ma allo stesso tempo dolorosa nel vedere che aveva davanti persone che non accettavano le sue parole.
Invece gli Apostoli vedevano ed ascoltavano, perché avevano donato tutto a Gesù, avevano rinunciato
ai piaceri e ricevevano molti premi.
Chi oggi trascura la propria formazione spirituale è responsabile davanti a Dio, non potrà dire che non sapeva. Non ha voluto sapere!
Nella parabola del Seminatore di oggi che conosciamo, Gesù spiega che ci sono quattro generi di campi come anche ci sono quattro generi di spiriti:
quelli fertili, sono gli spiriti onesti e di buona volontà, veri apostoli dedicati alle cose di Dio;
quelli spinosi, sono gli spiriti incuranti della vita spirituale, con un cuore insensibile e negligenti verso se
stessi:
quelli sassosi, sono gli spiriti senza buona terra, pieni di dottrine umane e senza la Legge di Dio. Ricevono
la Parola di Dio e la travisano;
quelli pieni di sentieri, sono gli spiriti che sguazzano nei piaceri umani, egoisti e pieni di polvere nera. Il loro dio è il mondo, la sensualità ammanta anche la piccola parte disponibile ad accogliere il seme buono, perché
arrivano gli uccelli, cioè, le molte dissipazioni e distruggono subito il seme buono.
Ogni credente si trova in uno di questi quattro campi, senza volere stabilire la giusta collocazione perché dovremmo chiederla a Gesù, cerchiamo di impegnarci ogni giorno facendo qualcosa in più per diventare terreno
fertile. Tutti potete gradualmente lasciare i campi non buoni e diventare terreno buono, il terreno in cui Gesù
semina la sua Parola ed infonde innumerevoli Grazie.
Preghiamo la Madonna per ricevere da Lei molti aiuti, per estirpare dal cuore i vizi e farlo diventare fertile,
terreno che produce opere sante.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Martedì 29 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Martedì 29 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 3,31-35)
    Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, giunsero la Madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a
    Lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua Madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
    Ma Egli rispose loro: «Chi è mia Madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a Lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Quando dissero a Gesù che la Madre e i parenti stavano fuori e Lo cercavano, Gesù stava concludendo un
discorso molto forte con gli scribi e i farisei, molto agitati contro Lui e decisi a stroncarne la predicazione. Ieri
abbiamo letto che avevano accusato Gesù di guarire nel nome di satana, “Costui non è che un Belzebù, perché i
demoni Lo ubbidiscono. Il grande Belzebù suo padre lo aiuta, ed Egli caccia i demoni non con altro che con
l’opera di Belzebù principe dei demoni”.
Non c’era un dialogo sereno, i nemici di Gesù tiravano fuori teorie false per minimizzare e ridicolizzare il
Signore davanti alla popolazione di Cafarnao, per delegittimarlo e farlo allontanare da lì. Questo è stato uno degli attacchi più violenti contro Gesù, aveva iniziato da poco tempo la predicazione nei paesi vicini e molti miracoli aveva compiuto un po’ ovunque. La paura di scribi e farisei era quella di perdere il controllo sulla popolazione e di trovarsi dinanzi un Uomo mandato da Dio.
L’episodio narrato oggi nel Vangelo avviene a Cafarnao, nella casa utilizzata da Gesù e dagli Apostoli subito
dopo l’investitura avvenuta sul monte e come ci dice San Marco nei versetti precedenti a quelli di oggi: “Salì
poi sul monte, chiamò a sé quelli che Egli volle ed essi andarono da Lui. Ne costituì Dodici che stessero con
Lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni” (Mc 3,13-15).
C’è un particolare importante da conoscere per comprendere l’affermazione detta da Gesù mentre discuteva
con i suoi nemici, ed era costretto a spiegare che Lui vinceva satana e i diavoli, ma non ne era assolutamente
complice. Una spiegazione sicuramente convincente, ma non per i suoi nemici, i quali, anche se non avevano
più argomenti per accusarlo, lo stesso seminavano stupide diffamazioni per allontanare quanti invece credevano
alle sue sante parole.
Lo stesso avveniva a San Francesco e a Padre Pio, stimmatizzati e grandi Santi resi conformi al Signore anche nelle ferite, i loro nemici non pensavano ad altro che a seminare zizzanie e diffamazioni diaboliche per allontanare quanti li avvicinavano. Anche in questo caso erano questi nemici dei Santi ad essere posseduti dai
diavoli, quantomeno pienamente influenzati dallo spirito satanico.
Gesù, quindi, nonostante le spiegazioni chiare e convincenti, risultava sempre un folle per gli scribi e i
farisei, un Uomo che aveva perduto il senno, ma non spiegavano i miracoli compiuti da Lui, non riuscivano a capire la sapienza profonda che manifestava in ogni discorso.
In questa fase iniziale della sua vita pubblica, Gesù era considerato un folle anche da alcuni cugini intimi,
Giuseppe e Simone, figli di Alfeo e fratello di San Giuseppe. Invece Giuda Taddeo, altro figlio di Alfeo già seguiva Gesù, mentre i suoi fratelli e cugini di Gesù, consideravano insensato e fuori di sé il Signore.
Così si spiega quanto è scritto nel Vangelo: “Ecco, tua Madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori
e ti cercano”.
Perché San Marco scrive che cercavano Gesù? Già questa ricerca di Gesù fa capire che qualcosa non andava
tra i suoi parenti.
La Madonna non era andata spontaneamente a Cafarnao per riprendere suo Figlio, era stata obbligata dai deliri e dalle allucinazioni dei suoi nipoti ad andare con essi, perché a Nazareth non facevano altro che accusare
Gesù, dicevano agli altri parenti che era impazzito ed imprudente, irresponsabile. La predicazione del cugino
Gesù e i grandi miracoli che compiva per essi erano manifestazioni della sua follia, ma anche loro non
spiegavano come potevano avvenire.
La frase riportata sopra: “Ecco, tua Madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”, si inserisce proprio alla fine dell’esposizione della difesa di Gesù delle sue opere e degli esorcismi che faceva nel Nome
di Dio. Certo, Lui già affermava che era venuto il Regno di Dio in mezzo al popolo e che Lui era stato inviato
dal Padre Eterno, quindi, affermava parole forti, ma cosa poteva dire? Doveva forse tacere il motivo della sua
predicazione e non manifestare la sua vera identità? Allora perché era venuto in mezzo a noi?
Gesù non poteva assolutamente essere imprudente né irresponsabile, erano e sono i malvagi ed indiavolati a
vederlo sotto questa ottica. Come hanno considerato allo stesso modo in passato San Francesco quando si convertì ed iniziò la sua incredibile vita penitente, ed anche Padre Pio dopo che ricevette le stimmate. In effetti, Padre Pio per tutta la vita ricevette accuse false e diffamazioni che uscivano dal cuore di satana. Le accuse più delicate che rivolgevano a Padre Pio riguardavano la follia, l’esaltazione, il denaro, l’inganno delle stimmate.
Se la spiegazione fatta da Gesù sulle sue opere era stata precisa e più ancora esauriente per scribi e farisei,
non ne erano assolutamente convinti i suoi cugini Giuseppe e Simone, appunto arrivati a Cafarnao con la Vergine Santissima e altri parenti per prendere Gesù e riportarlo a Nazareth, perché secondo loro aveva bisogno di
cure e di calmarsi, come se fosse stato un esaurito, psichicamente debilitato. Se fosse esistita l’ambulanza
l’avrebbero chiamata, se fossero state presenti le forze dell’ordine, i cugini avrebbero chiesto di intervenire con
il trattamento sanitario obbligatorio per calmare il povero Gesù.
Vedete come si sbagliano quanti non hanno il discernimento e non posseggono una Fede matura?
Passiamo al momento dell’annuncio della presenza della Madre e dei parenti. Quando dicono a Gesù
dell’arrivo dei suoi cugini, Egli vedendo la Madre, sicuramente affranta per la reale esaltazione ed insensatezza
dei nipoti e cugini di Gesù, afferma che “chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.
Gesù non sminuisce assolutamente la figura della Madre perché solo Ella viveva nella Volontà di Dio, e Lui e
sua Madre lo sapevano molto bene, al contrario vuole invitare tutti a vivere come figli di Dio, considerando al
tempo stesso sua Madre come il modello di Discepola fedelissima.
Non possiamo minimamente pensare ad una sconfessione di sua Madre, ma Gesù mostra ai suoi nemici scribi e farisei presenti, che Lui non considera più vincolanti i legami umani ma deve preoccuparsi solamente di
predicare la volontà del Padre. E sua Madre conosceva benissimo chi era Gesù e cosa stava compiendo, sapeva
perfettamente gli insegnamenti del Figlio perché ne aveva ampiamente istruita proprio la Madre nella casetta di
Nazareth.
Per la Madonna non era assolutamente una sorpresa quanto faceva e diceva Gesù, Lui aveva dato inizio alla
predicazione.
Potevano mai i suoi cugini intuire la Divinità di Gesù e capire il vero motivo che Lo spingeva a parlare
in quel modo e ad operare portentosi miracoli? Però, un loro fratello aveva creduto in Gesù, Giuda Taddeo aveva messo da parte i ragionamenti umani e si era fidato di Dio. Nel cugino Gesù “vedeva” la presenza di Dio e credeva.
Questo ci fa capire che l’orgoglio non fa progredire nel cammino di santità, paralizza la vita spirituale e porta la persona ad assimilare lo spirito negativo, si ritrova pensieri controversi e non ha mai la lucidità per intuire
la verità. Mentre la purezza di Giuda Taddeo gli ha permesso di dissentire dalle accuse dei suoi fratelli carnali
contro Gesù, di agire liberamente e di seguire la Verità.
L’insegnamento che se ne trae da questo difficile brano evangelico, si trova in questi atteggiamenti davvero
eroici di Gesù: la sicurezza, l’irremovibilità e il coraggio. Gesù è stato grandissimo nei momenti più difficili
che per noi appaiono impensabili da sostenere. È difficile per noi umani agire con una smisurata dose di coraggio nelle cose che riguardano la Fede, se non siamo molto vicini a Gesù, se non Lo frequentiamo ogni giorno e
non viviamo nel suo Cuore.
È follia per molti cristiani esporsi nel difendere la loro Fede davanti a quanti l’avversano. E dov’è la
coerenza e il coraggio?
Gesù oggi ci insegna il valore della coerenza e del coraggio anche davanti a difficoltà apparentemente insuperabili. Ci dice che non si possono amare i familiari più di Lui, ma amarli in Lui, amarli con il suo Amore. A
questa spiritualità certamente più elevata si giunge solo se si percorre il cammino del rinnegamento e della vera
preghiera. Non è possibile seguire Gesù e allo stesso tempo amare gli altri con un amore più grande. Quanto
amore rimane per Gesù? Pochissimo.
Chi più ama Gesù e Lo mette al centro della vita, ama più intensamente il marito, la moglie, i figli, i
genitori, ecc, perché li ama in Gesù.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.

Lunedì 28 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Lunedì 28 gennaio 2013 3ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 3,22-30)
    Satana è finito.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e
    scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può
    Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è
    divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso,
    non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se
    prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli
    degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo
    non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Con la media di circa 30 nuove iscrizioni al giorno, la nostra newsletter ha raggiunto il numero di 10.009
(diecimilanove) presenze, un numero notevole, considerando inoltre l’invio della mia newsletter che viene fatto
da molti di voi agli amici e conoscenti. Spesso ci sono picchi di oltre 50 nuove iscrizioni giornaliere, altri giorni
circa 20, la media si può assestare su più di 30 nuovi parrocchiani che si aggiungono alla Parrocchia virtuale
Cuore Immacolato di Maria.
Molti non conoscono probabilmente i commenti al Vangelo dei mesi passati, le meditazioni che ci impegnano ogni giorno nell’approfondimento della conoscenza della Persona di Gesù, delle parole che disse e i grandi
miracoli compiuti. Questo è il link per leggere i commenti al Vangelo Meditazioni di Padre Giulio Maria Scozzaro sul Vangelo del giorno (anno 2012-2013)
“Dai frutti si conosce l’albero”, affermava saggiamente Gesù, i frutti che abbiamo avuto modo di vedere,
sentire, leggere, da migliaia di nostri parrocchiani sono belli e profondamente spirituali. Ne ho pubblicato un
po’ rispetto alle numerose testimonianze che mi arrivano, leggo anche mail piene di sofferenza per una Grazia
che si aspetta o le negatività presenti in famiglia. A tutti voi dico di non abbattervi, non diminuite le preghiere,
chiedete con insistenza l’aumento della Fede.
Abbiamo visto che la nostra Parrocchia virtuale si va consolidando come una vera famiglia spirituale, non è
facile ed immediato, infatti non avviene quasi mai neanche nelle parrocchie di appartenenza, ma qui noi abbiamo una cosa davvero importante: il desiderio convinto di amare e seguire Gesù, di osservare fedelmente il
suo Vangelo storico.
Questo cambia tutto, perché le grandi e buone opere e le preghiere infervorate si compiono quando nella
mente liberata dalle miserie umane, sono presenti propositi santi, quando c’è una volontà che obbedisce docilmente all’intelletto, illuminato a sua volta dalla Fede. Se abbiamo chiaro il fine che vogliamo raggiungere, nulla
può fermarci, nessuna difficoltà o tentazione ci ferma, siamo sempre risoluti nel portare avanti il progetto che
Gesù e la Madonna hanno su ognuno di noi.
Noi non siamo un numero, siamo ben identificati da Gesù e da Maria, conoscono perfettamente ognuno di noi e sono sempre vicini.
Io ho avuto una bella prova della nostra famiglia spirituale che cresce nella Fede, quando alcune settimane fa
vi ho lanciato l’appello di Donatella, la quale accudisce la figlia ricoverata al Niguarda di Milano e vi rimarrà
per circa tre mesi. Donatella mi chiedeva di incontrare nostri parrocchiani per pregare insieme vicino alla figlia
all’ospedale e le risposte sono state in tutto 12, una addirittura da una infermiera che lavora proprio al Niguarda
che si chiama Rosa Liguori. Anche un medico anestesista di Milano mi ha scritto e si è reso disponibile per andare all’ospedale e pregare con Donatella e sua figlia. Questa mail non sono riuscito a trovarla, vedrò nuovamente perché sono segnali molto significativi.
La nostra famiglia spirituale deve crescere di continuo nella Fede per vivere le Opere di misericordia
che ci chiede Gesù.
È la Fede che ci permette di resistere alle continue ispirazioni che satana ci invia per impaurirci, fermarci,
confonderci. Quando lui trova uno spiraglio in una persona per inserire un concetto distorto, può riuscire a condurla verso scelte sbagliate, posizioni opposte alla verità e all’amore, le conseguenze sono dolorose. Lo vedia-
mo in molti cristiani confusi e orientati a vivere il modernismo che conduce inesorabilmente molto lontano da
Gesù, distrugge immediatamente in tutti loro la vita spirituale.
A satana è sufficiente trovare un piccolo spiraglio creato dall’orgoglio o dai comportamenti poco onesti, per
entrare e lavorare inesorabilmente e così infondere idee sbagliate, contorte e false anche ai teologi cattolici che
insegnano nelle facoltà di teologia e nei seminari, teorie opposte al Vangelo storico e al Magistero autentico
della Chiesa.
Come è possibile questo, se non si indica nelle loro deplorevoli colpe l’apertura delle porte per fare entrare i diavoli?
Nel Vangelo di oggi Gesù viene accusato di operare gli esorcismi e di liberare i posseduti perché alleato dei
demoni. Accusa stravagante e fortemente offensiva. L’accusa contro Gesù era questa: “Costui è posseduto da
Beelzebùl e scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni”. Dalle pesanti parole dette dagli scribi a Gesù, si
ha l’impressione che i posseduti erano proprio gli scribi. Ma succede sempre così: i veri posseduti da satana accusano i buoni e i giusti di essere dominati dai diavoli. La verità si evidenzia sempre da questa asserzione: “Dai
frutti si conosce l’albero”.
Gesù spiega con semplice ovvietà che non si è mai visto satana scacciare quelli che sono con lui, come è impensabile che il mago tolga le fatture andando contro i diavoli. Chi si rivolge alla magia occulta per liberarsi da
qualcosa o guarire da un male, effettivamente se l’origine viene da satana, il mago ha il potere di toglierla però
con l’accordo di satana, ma in cambio sempre satana dà un’altra malattia o altri impedimenti che si svilupperanno dopo poco tempo. Così i malcapitati, dinanzi una nuova sofferenza, si ricorderanno dell’aiuto ricevuto e
torneranno dallo stesso mago. Da questo vortice non ne usciranno se non per un miracolo davvero grande!
Nel Vangelo di oggi si parla della bestemmia contro lo Spirito Santo, l’ho spiegato nel mio libro “La corruzione nella Chiesa”, anche nel sito http://www.gesuemaria.it/files/La_bestemmia_contro_lo_Spirito_Santo.pdf
Concentriamoci però sulla potenza della preghiera, sul potere che perdono i diavoli quando invochiamo Gesù e l’Ave Maria alla Madonna, riflettiamo che i miracoli avvengono quando la nostra vita è pura e Gesù ci
guarda con occhi dolci e benigni. Perché non è sufficiente pregare, dobbiamo meritare le Grazie con la nostra
vita improntata sulla Fede e sugli insegnamenti del Vangelo storico.
Ho già scritto che prego ogni giorno per ognuno di voi, è come se vi conoscessi uno ad uno, perché ripeto
con insistenza e frequentemente a Gesù di guarirvi dalle malattie, liberarvi dalle negatività demoniache, salvare
le famiglie, donarvi la pace e la gioia. La mia vita è dedicata pienamente a Gesù e alla Madonna, non penso
ad altro che ad aiutare tutti voi e quanti mi chiedono preghiere.
Davanti l’Eucaristia per lunghi momenti rimango pensando a tutti voi, non penso solamente a quanti mi scrivono, mi ricordo di tutti voi iscritti alla newsletter. Basta essere iscritto a questa newsletter e possibilmente non
complottare contro Gesù, la Madonna e la mia persona, per ricevere senza alcun dubbio benedizioni da Dio.
Di seguito una mail di ringraziamento a Gesù e alla Madonna per una Grazia ricevuta, sono molti i nostri
parrocchiani che mi scrivono e che ringraziano il Cielo per le Grazie e gli aiuti ricevuti:
“Sia lodato Gesù e Maria. Caro Padre Giulio Maria, sono Rosa Giordano da Sarno (SA), prima di tutto un
grazie per quello che sta facendo per tutti noi parrocchiani virtuali, aiutandoci nel nostro cammino spirituale.
Se Lei ricorda ci siamo sentiti al telefono qualche settimana fa, io le ho chiesto di sapere se c’era vicino al mio
paese un Cenacolo già costituito, poi le chiesi preghiere per mia figlia Flavia ammalata. Lei mi rassicurò e mi
disse che l’avrebbe messa nelle sue preghiere e benedizioni e nella S. Messa. Volevo dirle che Flavia da quel
giorno sta lentamente migliorando, sono felice e sento le sue benedizioni sulla nostra famiglia. Volevo ringraziarla e se può continuare a pregare per lei. Inoltre vorrei mettere a disposizione la mia piccola casetta in questo momento vuota, per ospitarla quando verrà per qualche Cenacolo di preghiera vicino a Sarno, ne sarei
molto contenta. Aspetto una sua telefonata, e l’aspettiamo a Sarno per santificare questo paese che ha tanto bisogno di Dio. Dio le dia lunga e santa vita, pace bene e grazie ancora. Rosa Giordano”.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.

Domenica 27 gennaio 2013 3ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 0

Domenica 27 gennaio 2013 3ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

  • VANGELO (Lc 1,1-4; 4,14-21)
    Oggi si è compiuta questa Scrittura.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi,
    come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che
    hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta
    la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo
    il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
    «Lo Spirito del Signore è sopra di me;
    per questo mi ha consacrato con l’unzione
    e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
    a proclamare ai prigionieri la liberazione
    e ai ciechi la vista;
    a rimettere in libertà gli oppressi
    e proclamare l’anno di grazia del Signore».
    Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di
    lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questa terza domenica iniziamo la lettura del Vangelo di San Luca, fino al prossimo Avvento lo mediteremo e certamente ne trarremo insegnamenti che infondono amore e misericordia. Questo Vangelo infatti è indicato come quello della misericordia per le parabole contenute che manifestano l’infinita amorevolezza di Dio.
È un Vangelo meraviglioso, perché San Luca era un medico molto preciso ed attratto dalla figura di Gesù,
così si è impegnato notevolmente nell’ascoltare i testimoni diretti per completare un’opera che manifesta la
mansuetudine di Gesù, la tenerezza di Dio.
Sono racconti teologici attenti che mostrano i segni, la misericordia, la dolcezza e la bontà di Gesù.
Il capolavoro del Vangelo di San Luca è stato completato dopo un’attenta indagine e una ricerca appassionata della Verità, ha indagato tra quanti avevano conosciuto Gesù per arrivare alla conclusione che il Signore è
venuto per salvare tutti.
Questo di San Luca è il “Vangelo della misericordia” o il “Vangelo dei grandi perdoni”. Solo questo Vangelo tra i tre sinottici include episodi o parabole quali la donna peccatrice (7,36-50); la pecora smarrita, la
dramma perduta, il figliol prodigo (cap. 15); la presenza di Gesù nella casa di Zaccheo (19,1-10); il perdono di
Gesù ai suoi carnefici (23,34); il buon ladrone (23,39-43).
San Luca nel suo racconto intende mostrare che Gesù offre il perdono a tutti gli uomini, per questo è il
“Vangelo della salvezza universale”. Ma Gesù offre salvezza e misericordia cominciando dai poveri e dagli
umili, San Luca scrive il “Vangelo dei poveri”, lo evidenzia nei racconti dell’infanzia, descrivendo Maria e
Giuseppe come poveri ed umili scelti da Dio per svolgere ruoli straordinari. Poi scrive dei pastori, l’anziana
Anna che aspettava come anche Simeone davanti al Tempio la venuta del Messia.
C’è da ricordare anche la bellissima parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro che è esclusiva
proprio di San Luca (16,19-31).
Addentrandoci nel Vangelo di questa domenica, scopriamo che due parti distinte compongono il brano evangelico della Messa, sono distinte non solamente perché trattano due capitoli diversi, ma per quanto vogliono
affermare. La prima parte spiega che San Luca, appunto, ha indagato per arrivare a conoscere le opere più importanti di Gesù senza tralasciare nulla. Ha avuto uno scrupolo storico motivato però dall’amore verso la Persona di Gesù.
E dedica il Vangelo a Teòfilo, non sappiamo chi sia, ma il nome significa “amico di Dio”, ed è probabile
che voglia indicare come amico di Dio, ogni lettore che vuole conoscere Gesù.
La seconda parte del Vangelo di oggi tratta di un episodio avvenuto all’inizio della vita pubblica di Gesù,
quando si diresse verso Nazareth dopo avere predicato in Galilea. L’episodio avvenne di sabato, naturalmente
Gesù visitò la sinagoga per la preghiera alla presenza dell’assemblea comunitaria, si alzò e gli porsero un rotolo
e non casualmente riguardava la profezia del profeta Isaia sul Messia.
La curiosità dei presenti era elevatissima, avevano davanti il compaesano divenuto famoso per i grandi miracoli e per la sapienza non comune che fuoriusciva dai suoi insegnamenti. In realtà quelli della sinagoga cercavano di metterlo alla prova consegnandogli quel passo di Isaia, però non immaginavano le conseguenze. Senza
alcuna paura e senza temere le conseguenze, Gesù rivelò che quel passo riguardava proprio Lui, il Figlio di Maria e di Giuseppe.
“Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”, quindi, la profezia di Isaia riguardava Lui, il
giovane di Nazareth per lunghi anni silenzioso perché contemplativo. I compaesani presi dall’orgoglio non erano in grado di sostenere una simile verità e reagirono contro il Signore. Da un punto di vista fisico e della dignità quella lettura non fu favorevole a Gesù, ma Lui aveva voluto questo, aveva affermato la Verità senza temere
nessuno.
L’orgoglio acceca più di ogni cosa e fa vedere tutto opposto alla verità storica.
È facile ingannarsi quando ci si affida all’istinto o alla prima impressione, i diavoli sono molto astuti
nell’infondere confusione. Come i nazaretani condannarono Gesù prima di vederlo all’opera, avviene lo stesso
quando si giudica qualcuno e così si condanna, seguendo un concetto che arriva alla mente. Chi è vicino a Gesù
possiede il discernimento per distinguere il bene dal male, chi ne è privo confonde tutto ed applica i giudizi
sempre in modo opposto.
Gesù è stato autentico sapendo di suscitare opposizioni, questo è il comportamento dei veri cristiani, non temono cosa penseranno gli altri della loro genuina Fede, pregano e si comportano in modo coerente, senza badare alle accuse dei familiari e di altri che non vivono il Vangelo.
Ognuno è chiamato a testimoniare con serenità e verità la Fede in Gesù, senza temere giudizi ed incomprensioni.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 maggio 2012 (Mirjana)
Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come
Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua
morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il
suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del
Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il
Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della Grazia e della salvezza a tutti coloro
che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete
andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 20 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Decidete fermamente che cosa fare di particolare per questa Quaresima. Io vorrei darvi un’idea. Durante
questo tempo cercate di vincere ogni giorno un difetto evitando una delle vostre debolezze e mancanze più
frequenti, quali l’irascibilità, l’impazienza, la pigrizia, il pettegolezzo, la disubbidienza, il rifiuto delle
persone antipatiche. Se non riuscite a sopportare una persona orgogliosa, dovete voi cercare di avvicinarvi a
lei. Se volete che diventi umile, fate voi il primo passo verso di lei. Mostratele che l’umiltà vale più
dell’orgoglio. Dunque ogni giorno meditate su voi stessi e cercate nel vostro cuore ciò che c’è da cambiare, le
debolezze da superare, i vizi da eliminare. Desidero inoltre che ognuno di voi scelga un altro membro del gruppo e insieme decidiate di vivere spiritualmente uniti per tutta la Quaresima. Accordatevi su che cosa fare insieme per cercare di eliminare i vostri difetti. Dovete impegnarvi e sforzarvi al massimo. Dovete desiderare sinceramente che questa Quaresima trascorra nell’amore. Così sarete più vicini a me e al Padre celeste. Sarete più felici voi e saranno più felici anche gli uomini attorno a voi. Come Madre vi invito ad essere coscienti di tutto
quello che fate.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 26 novembre 1983 (Messaggio straordinario)
Prima della Messa bisogna pregare lo Spirito Santo. Le preghiere allo Spirito Santo devono sempre accompagnare la Messa.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 agosto 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Prima di accostarvi al Sacramento della Confessione preparatevi consacrandovi al mio Cuore e al Cuore di
mio Figlio e invocate la Spirito Santo perché vi illumini.

Sabato 26 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Sabato 26 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Lc 10,1-9)
    La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore
    della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non
    portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti
    ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,
    mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di
    Dio”». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Come accade spesso, anche in questi giorni un guasto alla linea telefonica impedisce il normale invio della
newsletter e devo ricorrere alla chiavetta, ma nella zona dove mi trovo non c’è una buona ricezione per una
buona connessione. È stata pure una giornata piena di impegni e di aiuti a quanti chiedono di conoscere la Via
della salvezza. Ed io faccio il possibile per indicare l’unico Salvatore e Colei che è la Stella
dell’evangelizzazione.
Oggi Gesù ci ricorda che “sono pochi gli operai”, mentre l’urgenza della nuova evangelizzazione è sotto gli
occhi di tutti, con il passare dei giorni diventa sempre più necessaria la presenza di nuovi apostoli in questo
mondo alla deriva e senza la capacità di amare e fare del bene al prossimo.
Il mondo ha bisogno di testimoni cristiani, di modelli autentici per capire il significato dei valori e delle virtù.
Non è possibile per un cieco senza la vista degli occhi, camminare da solo per le strade del mondo, incontrerà inevitabilmente pericoli ed incidenti. Non solo sbaglierà i percorsi ma non troverà mai una strada che non
conosce e non ha mai visto perché da sempre cieco. Gli manca il senso dell’orientamento per la mancata conoscenza della posizione della strada che cerca.
Dal lato della Fede, la Via non si trova perché non c’è vera spiritualità, occorre avere una buona vista
spirituale per trovarla.
Purtroppo, alle volte una persona che è intellettualmente confusa e quindi cieca dal punto di vista della Fede,
si affida a qualcuno che presume di vedere mentre in realtà si trova nella identica incapacità orientativa di quella persona. Gesù dice: “Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!” (Mt 15,14).
Allora noi dobbiamo pregare per quanti sono ciechi nella Fede, pregare con intensità “il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe”. Non serve una grande quantità di Sacerdoti, è essenziale una buona
qualità, una preparazione spirituale profonda e piena di Fede. Ma non guardate qualche incapacità di un Sacerdote che conoscete e di cui non provate interesse, abbiamo visto ieri che Saulo persecutore dei cristiani diventò
San Paolo, grazie alle preghiere che si recitavano per la sua conversione.
È urgente pregare molto per la Chiesa Santa e la santità dei Sacerdoti.
Non fermatevi a considerare l’esterno di un Sacerdote, pregate perché anche all’esterno diventi una copia di
Gesù Cristo. Se il suo interno è puro egli è la vera guida dei ciechi di questo mondo. Perché molti nel mondo
pensano di vedere ma vivono nella piena cecità. Sono i loro errori, le scelte di vita contraddittorie,
l’avventatezza con cui agiscono per poi finire sempre contro un muro. E si fanno molto male, anche economicamente.
Mi riferisco ai personaggi pubblici che si vedono al telegiornale o di cui si legge sui quotidiani e che sono gli
idoli di questa generazione. I loro sbagli e le loro contraddizioni vengono imitati dai seguaci accecati dalla passione e finiscono per commettere errori su errori.
Sono idoli illusoriamente convinti di avere capito tutto della vita e dicono che loro stessi sono dio, perché
compiono quanto vogliono. Anche i cristiani sono coinvolti in questa rovina, camminano come ciechi e si illudono di vedere tutto.
Gesù a tutti loro dice: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane” (Gv 9,41).
Quindi, Gesù chiama oggi più di prima, molti nuovi apostoli ad evangelizzare questa società pagana, invita
tutti i cristiani con retta intenzione e desiderosi di parlare della salvezza eterna, chiedi ai buoni di fare qualcosa
per i cattivi perché diventino buoni.
Non mancano le difficoltà, le prove, gli ostacoli, quando si annuncia Gesù, avviene anche l’avversione dei
diavoli ma vengono stoppati dalla Madonna e dalla Fede dei nuovi apostoli. I buoni Sacerdoti che aiutano i credenti e lavorano nelle parrocchie con amore e disponibilità, vengono disturbati sempre da quanti invece sono
privi di amore e di disponibilità per il prossimo.
Se voi cominciate a fare apostolato e parlate di Gesù e della Madonna, sappiate che occorre serenità e forza
per proseguire, il Signore “vi manda come agnelli in mezzo a lupi”. Agnelli che non devono condannare nessuno o giudicare i peccatori, al contrario, bisogna desiderare la conversione anche dei più grandi peccatori. Più le
persone sono lontane da Gesù e cariche di peccati, più dobbiamo pregare e fare penitenze per la loro salvezza
eterna.
Per noi non esistono peccatori, ma persone che non hanno incontrato Gesù e dobbiamo aiutarle nel
trovare la Via della salvezza.
“Pregate dunque!”. questo è il comando di Gesù. Poi invita ad una piena disponibilità: “Andate”.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.

Venerdì 25 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Venerdì 25 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario

CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO

  • VANGELO (Mc 16,15-18)
    Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a
    ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i
    segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
    prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai
    malati e questi guariranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Rinnovare il ricordo della conversione di questo grande Apostolo è sicuramente efficace, la sua figura studiata attentamente ci rilascia molte riflessioni, molti punti che chiariscono lo stato del peccatore e quello del
convertito. San Paolo era un ebreo ortodosso, assolutamente fedele alla Legge ebraica e la sua spietata persecuzione ai cristiani era motivata dalla difesa dei Comandamenti di Dio. Agiva in buonafede, non sapeva ancora
che Dio si era manifestato in Gesù di Nazareth.
Da queste parole possiamo approfondire il forte contrasto con quanti oggi conoscono la Verità rivelata da
Gesù e la calpestano intenzionalmente, e cerchiamo di capire la modalità della conversione di un peccatore, cosa avviene e cosa deve prima avvenire per lo sviluppo di nuovi pensieri ed inclinazioni in un peccatore.
San Paolo non aveva ancora incontrato il Volto di Gesù quando si rese disponibile a perseguitare i cristiani e
a presenziare all’uccisione del primo martire Santo Stefano. Lasciamo spiegare a San Paolo alcune fasi della
sua conversione, nella Lettera ai Galati: «Vi dichiaro dunque, fratelli, che il Vangelo da me annunziato non è
modellato sull’uomo; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi
fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando Colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua Grazia si compiacque di
rivelare a me suo Figlio perché Lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano Apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni;
degli Apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il cugino del Signore. In ciò che vi scrivo, io attesto davanti a Dio che non mentisco. Quindi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia. Ma ero sconosciuto personalmente alle Chiese della Giudea che sono in Cristo; soltanto avevano sentito dire: “Colui che una volta ci
perseguitava, va ora annunziando la Fede che un tempo voleva distruggere”. E glorificavano Dio a causa mia»
(1,11-24).
È forte il contrasto tra la Fede acquisita da San Paolo e la perdita della Fede di quanti l’avevano e poi
hanno tradito Gesù.
Tutti i cristiani che conoscevano San Paolo glorificavano Dio per questo dono, è stato infatti un solido pilastro della Chiesa iniziale, con la Fede e un coraggio eccezionali ha dato impulso ad una evangelizzazione organizzata ed estesa. San Paolo dopo la conversione si ritirò per volontà di Gesù in un luogo contemplativo a prepararsi, a studiare la Vita e i miracoli del Signore, a prepararsi alla battaglia che affronterà contro i suoi ex amici.
Per amore di Gesù, San Paolo patì persecuzioni inenarrabili, lui stesso ha scritto qualcosa che certamente
impressiona, parole rivolte ai Corinzi che rimanevano confusi per avere ascoltato già allora eresie ed insegnamenti fuorvianti dal Vangelo autentico. Quanto scrive alla comunità è un richiamo alla vera Fede, ricorre anche
a tutti gli sforzi da lui compiuti per la diffusione del Cristianesimo, sacrifici che gli eretici non facevano assolutamente, perché si limitavano solamente ad aprire bocca e a far uscire veleno.
«Lo faccio e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come
noi in quello di cui si vantano. Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli
di Cristo. Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce. Non è perciò gran cosa se
anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere. Lo dico
di nuovo: nessuno mi consideri come un pazzo, o se no ritenetemi pure come un pazzo, perché possa anch’io
vantarmi un poco.
Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di
più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho
ricevuto i trentanove colpi; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho
fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi,
pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto,
pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le
Chiese.
Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? Se è necessario vantarsi, mi
vanterò di quanto si riferisce alla mia debolezza. Dio e Padre del Signore Gesù, Lui che è benedetto nei secoli,
sa che non mentisco. A Damasco, il governatore del re Areta montava la guardia alla città dei Damasceni per
catturarmi, ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e così sfuggii dalle sue mani» (2 Cor 11,12-
16.23-33).
Una Fede viva e fortissima quella di San Paolo, una Fede quasi scomparsa nella nostra Chiesa e noi
siamo chiamati a lavorare.
Come possiamo rianimare un popolo di credenti vittima dell’ondata di moderna mentalità che succhia anche
il cervello e lo liquefa? Cosa occorre fare per riattivare l’interesse almeno nei cattolici verso Gesù e la santità
della Chiesa Cattolica? Molti si allontanano perché non trovano alcun riferimento disponibile, vedono le Chiese
chiuse e di confessori disponibili ce ne sono pochi. È vero che quando viene spiegata la differenza tra la Chiesa
che è sempre Santa perché Divina e la miseria di quanti sbagliano, molti comprendono che devono sempre andare a Messa nonostante qualche contrarietà con il Sacerdote che celebra.
Non bisogna giudicare il Sacerdote, si devono semmai segnalare le eresie o le posizioni protestanti che
distruggono molti credenti.
Vediamo come è avvenuta la conversione di San Paolo. È un mistero Divino ogni conversione, però perché
avvenga occorre dare in cambio a Dio preghiere, penitenze, digiuni, amore e distacco dal peccato. Chi offrì
questo a Dio per la conversione di San Paolo? Non lo possiamo sapere in questa vita, comunque non dimentichiamo che dopo la morte di Gesù rimase sulla terra la Mediatrice di tutte le Grazie, l’Avvocata e Madre nostra.
Le preghiere della Madonna potevano ottenere la conversione di San Paolo e di molti altri!
È bene capire che per ricevere una Grazia da Dio, occorre prima dare a Lui un amore per quanto possibile
puro e unico, insieme a preghiere, penitenze, digiuni e distacco dal peccato. È un fatto di Giustizia Divina, altrimenti tutti vorrebbero Grazie senza meritarle e senza lasciare i peccati. Bisogna guadagnarle le Grazie, donando a Gesù qualcosa in cambio, soprattutto l’amore e l’adorazione.
Moltissimi credenti ricevono grandi miracoli per la loro Fede, la preghiera umile, il perdono verso tutti, le penitenze e i digiuni.
La Madonna, Mediatrice delle Grazie, è sempre in attesa delle nostre preghiere, insieme alle rinunce, per donarci quanto ci occorre. Ella vuole guarirci da ogni malattia, vuole liberarci da ogni influsso satanico. Siamo noi
a stabilire se vogliamo Grazie oppure no, dipende dalla nostra fedeltà a Gesù, dalla vita vissuta secondo il suo
Vangelo.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.

Giovedì 24 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Giovedì 24 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 3,7-12)
    Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare
    chi egli fosse.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla
    Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla,
    sentendo quanto faceva, andò da Lui. Allora Egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa
    della folla, perché non Lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si
    gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando Lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano:
    «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma Egli imponeva loro severamente di non svelare chi Egli fosse. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Una grande folla cercava di toccare Gesù, ammalati nel corpo e molti oppressi dalle negatività dei diavoli
cercavano il Signore come l’ultima speranza che avevano per guarire da mali incurabili e liberarsi dalle presenze degli spiriti infernali. Molti erano disturbati dai diavoli, stiamo considerando comunque una piccola popolazione rispetto ai 7 miliardi di cittadini del mondo di oggi. La proporzione ci dice chiaramente che molte persone
oggi sono alle prese con gli attacchi dei diavoli.
Sono cambiati i tempi, allora non c’era la corruzione di oggi, i disturbi dei diavoli sono aumentati per
un miliardo di volte.
Il numero delle persone possedute nel mondo è enorme, non esiste solamente la possessione come viene comunemente intesa, con le manifestazioni dei diavoli durante gli esorcismi o prima ancora di frequentare
l’esorcista. Ci sono centinaia di milioni di possessioni non visibili esteriormente perché i diavoli non hanno alcun interesse a manifestarsi. Essi si manifestano con le opere piene di malizia che fanno compiere a quanti sono
oramai schiavi della loro guida.
Metto da parte quanti praticano le messe nere, le sedute spiritiche e la magia occulta, non mi riferiscono solo
a loro quando indico che centinaia di milioni di persone sono sottoposte a fortissime influenze dei diavoli, anche se non tutte alla stessa maniera e grado. Non mi riferisco neanche a quelle persone che cominciano improvvisamente a manifestare comportamenti inusuali, perché indotti a commettere peccati e a vivere disordinatamente dagli effetti delle fatture e delle messe nere, anche se rimangono responsabili perché non pregavano e
forse non hanno neanche cercato il Signore per liberarsi dalle influenze negative.
Moltissime persone che non pregano bene o sono lontane da Gesù, vivono sotto l’influenza dei diavoli e
non se ne accorgono.
Sbagliano e ripetono peccati gravi, ma sono convinte che è espressione della loro personalità, fa parte delle
loro abitudini, invece sono guidate dai diavoli a dire e a fare cose sbagliate. È importante fare usare a chi crede
l’acqua esorcizzata, chi la utilizza avverte sempre un senso di leggerezza e di serenità mentale.
E quelli che cercano di liberarsi devono combattere principalmente contro loro stessi, i diavoli con facilità
ispirano pensieri di sfiducia verso il Sacerdote o l’esorcista, infondono pensieri opposti alla verità, li delegittimano per distruggerne e offuscarne l’alta spiritualità. Queste persone disturbate non vogliono ricevere preghiere
di liberazione, ed è compito dei familiari o degli amici più vicini convincerle a ricevere benedizioni e preghiere
di liberazione. Se non è possibile per la loro resistenza, si deve pregare molto ed invitare altri a pregare.
Per farvi capire l’importanza di quanto scrivo, poco fa si è bloccato il computer che utilizzo senza alcun motivo, il testo è diventato come un unico blocco e se spostavo il cursore si muoveva tutto, davvero un fatto insolito, così l’ho spento e riavviato. Adesso la funziona è normale. I diavoli non vogliono che io sveli i loro trucchi e
come agiscono sulle persone, con queste conoscenze essi perdono potere e vengono con facilità scacciati da coloro che pregano anche una sola Ave Maria durante la tentazione o prima di prendere una decisione o prima
di qualsiasi opera.
L’Ave Maria recitata con Fede schiaccia tutti i diavoli.
Quindi, qui il mio riferimento principale riguarda le persone colpite dalle fortissime influenze sataniche perché con il loro stile di vita si attirano addosso ed internamente le negatività dei diavoli. Sono quelle persone che
coltivano la superbia come se fosse un tesoro prezioso, quelle cadute nella depravazione sessuale ed adorano il
denaro come l’idolo imperioso ed imprescindibile.
Incalcolabili persone che non manifestano alcuna reazione esteriore come si conoscono durante gli esorcismi, hanno la mente occupata da fortissime influenze sataniche e cercano solo di appagare questi idoli. In qualsiasi maniera…
Questa possessione non individuabile si manifesta però nelle loro opere disoneste e nelle parole espresse con una doppia lingua.
Viene affermato nell’Antico Testamento anche da Dio nel Libro del Siracide: “Maledici il delatore e l’uomo
di doppia lingua, perché fa perire molti che vivono in pace” (Sir 28,13). Fa perire nel senso sociale, viene distrutta in molti la loro dignità e la buona reputazione.
Si consideri che non bisogna giudicare ogni persona che sbaglia gravemente come se fosse colpita da una
possessione anche minima dei diavoli, non è corretto e si cade facilmente nei giudizi. Le persone possono sbagliare gravemente anche senza questa minima possessione diabolica. Però i peccati mortali ripetuti e ricercati
portano inevitabilmente nella persona il dominio dei diavoli, rimanendo aperte le porte per essi entrare e fare
quello che vogliono.
Abbiamo compreso che c’è una gradualità nella possessione diabolica, molti sono vittime perché colpiti da
attività criminali di persone malvagie, mentre altri vivono nello spirito satanico a causa delle loro volontarie,
ininterrotte, opere immorali e gravi. Il riferimento che ho scritto sopra riguarda le persone che conducono una
vita superba e dominata dalla ricerca di ottenere quanto desiderano, calpestando ogni diritto altrui.
Sono incalcolabili le persone disturbate dai diavoli ma molte Chiese rimangono chiuse molte ore… pochissimi Sacerdoti confessano…
In che modo noi come Chiesa vogliamo sconfiggere o almeno delimitare la furia maliziosa e tremenda dei
diavoli?
La Madonna ha detto a Medjugorje che negli ultimi tempi tutti i diavoli si sono riversati sulla terra per dare
l’ultimo assalto all’umanità e cercare di distruggerla. Gli effetti devastanti li vediamo e siamo solamente
all’inizio. Vediamo come moltissime persone lontane da Dio diventano sempre più espressione del male, in tutto ciò che compiono si manifesta una superbia non umana, un egoismo immenso e la totale dimenticanza
dell’amore verso il prossimo.
Se un esorcista entrasse in una sala dove sono riuniti personaggi potenti della scena mondiale e che determinano le sorti del mondo ed iniziasse un esorcismo, succederebbe un putiferio e un fracasso infernale. Si scatenerebbero i diavoli presenti e che dominano questi personaggi, perché non può un essere umano per quanto cattivo, agire con odio viscerale verso i suoi simili e desiderare fortemente la morte violenta di miliardi di innocenti.
Noi siamo fortunati e benedetti per la Fede che abbiamo, per la forza che ci arriva, la gioia e la pace
sempre vive in noi, nonostante la società priva di amore cristiano e che non aiuta i buoni.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.

Mercoledì 23 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Mercoledì 23 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 3,1-6)
    È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male,
    salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la
    durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Continua anche oggi la sfida che Gesù lanciò a quanti Lo osservavano per accusarlo in qualche modo, ma in
realtà Lui non voleva distoglierli dalla loro credenza, e prima ancora di insegnare la Buona Novella del Vangelo, cercava di spiegare razionalmente che non è possibile rimanere insensibili dinanzi alle sofferenze di una persona anche se era sabato. L’amore per il prossimo supera ogni legge, ma l’amore o fare del bene agli altri deve
sempre compiersi con mezzi buoni. Non si può fare del bene usando mezzi cattivi.
Questa infinita compassione di Gesù ci riporta alla situazione disastrosa dell’Italia e leggiamo dai dati
dell’Istat che i poveri sono 8 milioni, di cui 3,4 milioni in povertà assoluta. Quando ieri ho letto questi dati mi è
venuto come un brivido di profonda afflizione per queste persone che non hanno assolutamente nulla da mangiare, vivono da emarginati in una società opulenta.
Non mi addolora questa situazione perché sono italiani, ci si sente maggiormente coinvolti perché vivono vicino a noi, non c’è classificazione quando si ama indistintamente tutti, mi sono interessato dei poveri dell’Asia
e di alcune Nazioni africane attraverso le Suore di Madre Teresa di Calcutta.
Penso spesso alla realizzazione di un centro di accoglienza dei poveri se avessi denaro, ma non c’è neanche
per portare avanti la stampa dei miei libri. Si procede grazie alla Provvidenza Divina, alla presenza della Madonna, ed è tutto un grande miracolo. Dovrebbe essere lo Stato a creare in ogni Regione italiana un grande centro per sostenere anche con il minimo necessario quelle famiglie che vivono in assoluta povertà.
Denaro ce né in abbondanza, pensate alle liquidazioni che percepiscono i parlamentari che non si candidano
più… Secondo gli anni da parlamentare, c’è chi percepisce, ripeto come liquidazione, chi 300mila euro, un altro
400mila, chi 250mila, ecc. Perché nel 2012 non si è messo mano allo spreco della politica? Una domanda che
ognuno ripete come una litania, ma è questo che deve spiegare Monti.
Per questo e per le tasse, nel 2012 in Italia hanno chiuso centomila aziende, causando un milione di disoccupati.
Ecco l’Italia della disperazione, l’Italia che si voleva svendere all’Unione Europea e cercano ancora di arrivare al potere per ultimare il piano di distruzione della nostra sovranità e della nostra libertà. Ieri il Cardinale
presidente della Cei ha invitato i cattolici ad andare a votare, è opportuno farlo per evitare che l’Italia finisca
per diventare completamente schiava dei potenti poteri europei che odiano Gesù e il Cristianesimo.
Chiediamoci come mai il primo ministro inglese vuole indire un referendum per portare l’Inghilterra
fuori dall’Europa!!!
Chi non è vicino a Gesù non ha un cuore nel petto, ha un blocco di granito duro. È insensibile alle condizioni
spirituali e fisiche degli altri, non ne avverte alcun interesse, al contrario si prova ripugnanza nel pensare ai poveri o a quanti vivono in condizioni misere.
Dinanzi a scenari davvero pericolosi, ci accorgiamo che solo Gesù ci dona speranza e pace, più siamo vicini
a Lui maggiore serenità abbiamo nell’anima. Il dolore non ci abbandona perché riflettiamo anche più dolorosamente sulla condizione infelice di quanti oggi sono disperati a causa della povertà arrivata improvvisamente
nelle loro famiglie, causata dalla perdita del lavoro e il mutuo da pagare, o per l’incapacità di intravedere un futuro migliore.
Anche oggi il Vangelo ci propone la premura e la dolcezza di Gesù nel guarire un ammalato, sfidando gli ebrei, difensori secondo la loro convenienza del sabato. Gesù non ha paura di esporsi, di guarire l’uomo dalla
mano paralizzata, Egli vede quella mano bloccata come l’incapacità dell’uomo di agire nel Nome di Dio, di fare
del bene e di operare bene.
Quindi, oggi quante mani paralizzate ci sono tra i cristiani? Credenti che si preoccupano solo di se
stessi?
San Marco afferma che Gesù guardò gli ebrei con “indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori”,
una durezza che traspare sempre dai volti delle persone. Durezza del cuore è quando si è insensibili o si pensa
egoisticamente solo a se stessi, cercando la convenienza in ogni cosa, quando c’è un calcolo prima di agire.
Non si tratta di ragionamento che attua un discernimento per valutare la situazione, è un calcolo non cristiano e
che manifesta un cuore indurito. Mi inorridisco quando vedo in qualcuno questo calcolo non cristiano.
Chi incontra veramente Gesù non ha neanche il tempo di calcolare la convenienza, perché ama tutti e
fa del bene gratuitamente.
Gesù entrando nella sinagoga dopo pochi giorni dalla precedente discussione, non calcola il vantaggio personale rimanendo zitto dinanzi l’uomo con la mano paralizzata, sente che l’Amore deve operare sempre e non
c’è alcun limite nel donarsi agli altri. Gesù agisce perché animato da un Amore infinito.
Gli uomini non hanno il potere di guarire una mano paralizzata, possono però avvicinare quanti vivono spiritualmente paralizzati e non si smuovono dai loro innumerevoli e ripetuti peccati.
Voi conoscete qualcuno paralizzato nello spirito, bloccato nella sua vecchia e corrotta mentalità, incapace di
lasciarla perché non ne ha le forze. Vi preoccupate giustamente se un familiare ha la tosse, così dovete preoccuparvi se non si confessa e non frequenta la Messa festiva. Vivere lontani da Gesù è un pericolo gravissimo, si è
facilmente vulnerabili da qualsiasi influsso negativo. La mancanza della preghiera e la caduta rovinosa nei peccati, permette ai diavoli di entrare con facilità nelle persone e fare quello che vogliono, perché non hanno alcuna protezione spirituale.
Oltre a ringraziare e adorare Gesù, la preghiera è potente protezione contro gli attacchi dei diavoli e
le cattiverie degli uomini.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.

Martedì 22 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario 0

Martedì 22 gennaio 2013 2ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mc 2,23-28)
    Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero
    a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?».
    Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi
    compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta,
    che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è
    stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’Uomo è Signore anche del sabato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La lezione che dà Gesù ai farisei è molto semplice e chiara, afferma che è inammissibile rispettare il giorno
del sabato -anche se dedicato al ringraziamento a Dio e alla preghiera personale-, lasciando però morire di fame
degli uomini o non provvedendo alla cura degli animali. Quasi tutti gli ebrei vivevano di pastorizia, il sabato
forse non si occupavano nel dare da mangiare agli animali? E non si doveva dar da mangiare agli uomini che
avevano fame?
Gesù anche in questa circostanza difende i suoi discepoli, come in tutte le altre circostanze, non li lascia mai
soli. Gesù utilizza molta delicatezza nel difendere i discepoli accusati di violare il sabato, come se avessero
commesso un reato contro i Comandamenti. Quanti li accusavano erano poi quelli che svolgevano delle attività
proprio nel giorno di sabato.
È facile accusare e condannare gli altri, senza guardarsi dentro, e vedere con gli occhi della Fede il
proprio stato spirituale.
Il sabato per gli ebrei è come la domenica per noi cristiani, lo osservano con modalità molto severe inventate
dagli uomini, sono state le tradizioni umane ad averlo caricato di severità opprimente. Moltissimi ebrei lavorano il sabato ed ignorano queste prescrizioni umane, pensano al denaro piuttosto che alla legge fatta dagli uomini.
È vero che Dio aveva parlato a Mosè del riposo, ma il riposo implica anche il mangiare e il sostentamento
degli animali. Ricordiamo quella strigliata di Gesù agli ipocriti ebrei, quando si trovava nella sinagoga nel giorno di sabato e guarì una donna che da “diciotto anni uno spirito la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo” (Lc 13,11). Leggiamo cosa disse Gesù e quanto avvenne:
«Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: “Donna, sei libera dalla tua infermità”, e le impose le mani. Subito
quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella
guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: “Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque
venite a farvi curare e non in giorno di sabato”. Il Signore replicò: “Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott’anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?”. Quando
Egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute» (Lc 13,12-17).
Gesù spiega così che il giorno del riposo contempla anche il soddisfacimento delle cure personali, il mangiare e soprattutto la vita spirituale. Se si dovesse prendere alla lettera quel comando nessuno dovrebbe cucinare né
sedersi a tavola per mangiare. Anche qui troviamo l’uso distorto della tradizione ebraica da parte dei farisei, erano esperti nell’applicare secondo la propria convenienza quanto avevano tramandato le generazioni passate.
Hanno detto a Gesù una sciocchezza: “Non Ti è lecito…”. Può esserci mai un momento in cui non è lecito fare del bene agli altri?
Tutti noi siamo coinvolti in questa domanda, infatti non esiste la possibilità di non fare del bene, tranne
l’evidenza che ne consegua un male. Per esempio, fare un’offerta a un povero sapendo già che poi si ubriaca o
fa altro di grave. Quindi, è preferibile in questo caso non dare denaro ma cibo. Però, sempre possiamo fare del
bene al prossimo che si presenta davanti a noi, con un sorriso, una parola, un buon consiglio, l’invito a frequentare i Sacramenti.
Mi accorgo che basta dire poche parole a quanti soffrono o chiedono consigli, per liberarli dalla confusione e guidarli verso la Verità.
Se gli ebrei considerano il sabato il giorno del ringraziamento e della festa, per noi cristiani è la domenica il
giorno della festa, del riposo e della liberazione, perché in questo giorno avvenne la Risurrezione di Gesù e ci
ha riaperto il Paradiso. La domenica per il cristiano dovrebbe essere il giorno in cui Dio occupa più tempo nelle
preghiere personali e il giorno per compiere opere di misericordia.
Forse pochi cristiani riescono a dedicare la domenica alle cose di Dio e alla vita spirituale, per svolgere una
preghiera prolungata insieme ai familiari, buone letture, trovare la disponibilità a visitare gli ammalati, oltre la
frequenza alla Messa festiva.
Notiamo che i poteri forti sono riusciti a distruggere la domenica ai cristiani, con l’apertura dei negozi e i
grandi centri commerciali che offrono ogni divertimento così le persone entrano la mattina ed escono la sera alla chiusura. La domenica diventa così il giorno pagano e non più di Gesù. Ho sentito che in estate molti fanno
così, hanno la frescura garantita senza spendere nulla, inoltre mangiano lì con pochi soldi e rimangono ad osservare compiaciuti quanto esposto.
Considerate che le partite di calcio la domenica sono spalmate dalle 12,30 fino alla sera. I tifosi non perdono
una partita, perdono invece l’armonia in famiglia, il dialogo e l’amore familiare. Tutto il giorno davanti
l’adorata televisione. È Gesù, la Messa, la famiglia, la vita di coppia, i figli da guidare e con cui giocare o dialogare?
Chiedetevi cos’è la domenica per voi, come la vivete e se è intensamente cristiana, secondo gli insegnamenti di Gesù.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi farò disturbare volentieri, in quel martirio delle piccole cose: non mi lamenterò per una telefonata noiosa,
un ospite inatteso, un imprevisto che manda all’aria i miei progetti.

Pensiero
Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo. Il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con
l’ingratitudine. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.