Lunedì 11 febbraio 2013 5ª Settimana del Tempo Ordinario Madonna di Lourdes
- VANGELO (Mc 6,53-56)
Quanti lo toccavano venivano salvati. - Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o
campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questo giorno di festa mariana è stato trasformato nel giorno dell’umiliazione per la Chiesa Cattolica. Forse
l’intenzione era proprio questa da parte di quanti dall’interno vogliono distruggere l’unica Chiesa di Cristo, vogliono svergognarla e gettarla al pubblico disprezzo, perché da oggi ancora di Più la Chiesa sarà considerata solamente umana, in quanto questo Dio non aiuta i Papi. Cominceranno le derisioni dei non credenti e degli anticlericali avvelenati contro il Cristianesimo. Diranno: “Dov’è il vostro Dio se il Papa si dimette per motivi di salute? Non è in grado il vostro Dio di aiutare la salute di Pietro?”.
Sarà una vera gogna per i cattolici, è stata intaccata la nostra Fede soprannaturale, che crede in un Dio che
dirige la storia. In questo caso chi ha diretto la storia? Le dimissioni di Papa Benedetto XVI aprono interrogativi micidiali sul momento tragico che sta vivendo la Chiesa e questo è purtroppo solamente l’inizio. Se fino
a questa mattina la Chiesa si trovava immersa nella Passione, oggi è iniziata la sua agonia. Questo ci provoca
una sofferenza immensa, una amarezza profonda ma non l’abbattimento.
Siamo sicuri che la Madonna vincerà le potenze malefiche: “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà”.
Moltissime cose le avevo già scritte nel mio libro pubblicato più di un anno e mezzo fa “La corruzione nella
Chiesa”, scrivevo che prevedevo un papato breve, una lotta intestina, mai avvenuta prima tra i Prelati, come
ebbe a dire lo stesso Benedetto XVI alcuni anni fa: “I Cardinali e i Vescovi si mordono e si divorano a vicenda” (Basilica di San Pietro – 10 marzo 2009).
Se dobbiamo entrare dentro la decisione del Papa, io non sono sorpreso, ai miei collaboratori più stretti avevo detto che i tempi erano maturi per l’attacco portato dai poteri occulti, inoltre nel libro avevo scritto che gli
uomini senza Dio dentro la Chiesa, avevano già raggiunto l’obiettivo della maggioranza per le prossime elezioni del futuro Papa. Non si può sapere se Benedetto XVI sia stato manipolato o guidato in questi anni da alcuni
Prelati potenti e lontani da Gesù, è un fatto che quando hanno raggiunto il loro scopo non hanno più avuto bisogno del Papa.
Lo hanno scaricato? Ci sono alcuni fatti che spiegano questo, non lo affermo io.
Le dimissioni di un Papa sono inammissibili, non voglio entrare nei particolari perché in questa newsletter
non tutti possono comprendere certi ragionamenti, ma lasciare il pontificato è come una fuga, lascia intravedere
negli atei ma anche nei cattolici che il Primato di Pietro è qualcosa deciso dagli uomini e che Dio non è coinvolto assolutamente. Infatti, se un Papa viene eletto per volontà di Dio, non può dimettersi se non è volontà di
Dio!
Inoltre, se Dio ha voluto quel Papa perché poi deve cambiare idea. Se Dio vuole un Papa non ne chiede dopo
8 anni le dimissioni… Allora chi le ha volute?
Se Gesù vuole quel Papa, lo aiuta in ogni momento del suo ministero papale, non fa venire meno le forze,
anche se ciò che viene richiesta è la sua Fede e non le energie fisiche come sono richieste per svolgere lavori
manuali. È indubitabile che se si opera nella volontà di Gesù, si ricevono le energie necessarie per portare
avanti il compito ricevuto. E se Gesù aiuta anche il più piccolo cristiano, non deve aiutare il Papa?
Ognuno interpreta secondo la sua spiritualità queste dimissioni, si fa una sua idea, da parte mia nel mio libro
avevo già scritto che dopo questo papato sarebbero iniziati per la Chiesa i momenti più tribolati della sua storia.
In molte newsletter ho accennato con poche parole della crisi nella Chiesa e delle conseguenze drammatiche
che avverranno. Finchè rimaneva la situazione attuale, le forti divisioni rimanevano segrete, ma da oggi cominceranno a svelarsi le strategie contro la Chiesa e la sua santità soprannaturale.
Il Papa ha portato come giustificazione una teoria che va benissimo in tutti gli altri luoghi ma non nella
Chiesa di Cristo: “Le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero Petrino”. Sono parole che deludono e non ci consolano, un uomo di Chiesa ha fiducia in Dio, crede fermamente in Dio e non abbandona proprio quando c’è un pericolo. Ci aspettavano una risposta piena di Fede dal
Papa, se viene meno nella fiducia in Dio un Papa cosa ci aspettiamo dai credenti.
C’è una parola di Gesù che è davvero pesante, lo è ancora di più applicata in questo caso: “Nessuno
che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio” (Lc 9,62).
È una tremenda affermazione di Gesù che ognuno può applicare o meno alle dimissioni di Benedetto XVI, io
sono ferito nell’anima per l’amore che porto alla Chiesa Santa e al ruolo del Vicario di Cristo che noi chiamiamo Papa. Non c’era alcun motivo da giustificare le dimissioni, neanche una minaccia di morte, anzi, proprio dinanzi al pericolo della vita avrebbe dovuto imitare gli Apostoli e milioni di martiri che hanno donato la vita per
la causa del Vangelo.
Anche se fosse stato minacciato, la scelta doveva cadere sulla resistenza, sull’eroicità delle virtù.
Un’altra sua giustificazione: “Lascio per il bene della Chiesa”, non può convincere, perché è Gesù a stabilire cosa deve avvenire e non l’uomo. Se poi quelli che vogliono trasformare la Chiesa Cattolica in un chiesa umana senza più il soprannaturale sono riusciti anche in questo, allora è un’ulteriore prova che la Chiesa si trova
al centro della sua Passione. Arriverà al punto da sembrare abbandonata da tutti, sconfitta e perduta. Ma Gesù
vincerà ogni attacco dei diavoli e degli uomini suoi seguaci.
La Chiesa ritornerà certamente al suo antico splendore e sarà quella voluta da Gesù, lo scrivo diverse
volte nel mio libro, quindi, nessuno si abbatta ma al contrario aumentiamo le preghiere per i bisogni della nostra amata Chiesa. Noi amiamo la Chiesa come una Madre, questa Chiesa Santa la vediamo assai
tradita e trafitta dagli uomini senza Dio.
I commenti sulle dimissioni si sprecano, molti parlano di coraggio e di umiltà di Benedetto XVI, e queste parole non sono complimenti per lui, anche se vogliono complimentarsi in realtà non ci si può rallegrare quando si
lascia una tale responsabilità davanti a Dio. Le dimissioni non sono state un atto di coraggio né di umiltà, questa è l’amara verità, chi confida in Gesù non può abbandonare la causa del Vangelo e la sua speranza lo fa sperare anche quando non ha più speranza.
Molti oggi ricordano che proprio un anno fa, lo stesso giorno, 11 febbraio 2012, sui quotidiani del mondo
venne la notizia shock che questo Papa avrebbe avuto un solo anno di vita. Era stato un Cardinale a rivelarlo in
Cina in uno dei suoi viaggi e un altro Cardinale lo aveva appreso sempre in Cina ed aveva poi inviato una lettera privata al Papa, ma il corvo fece il suo dovere e la fece conoscere pubblicamente.
Puntualmente ed esattamente nello stesso giorno di un anno dopo è morto questo papato, perché si è dimesso. Come si sapeva la notizia un anno fa, anche se veniva detto che si sarebbe dimesso entro un anno? Senza
voler imputare alcuna colpa a Benedetto XVI, gli uomini si chiedono perché ha permesso la realizzazione di
questa profezia malefica! Si è trattato quindi di un logoramento psico-fisico?
Ma chi vive in intima comunione con Gesù non può mai avere esaurimenti né mancare di energie!
Sembra che la scelta dell’11 febbraio sia da collocare in un quadro di segnali che i potenti dentro la Chiesa
lanciano al mondo dei poteri occulti, come a dire che sono stati loro a stabilire, esattamente un anno dopo, la
morte con le dimissioni del Papa, preventivamente preannunciata. La morte di Papa Luciani, Giovanni Paolo I,
avvenne il 33° giorno dopo la sua elezione, e il 33 è il ruolo più alto all’interno della massoneria.
Le dimissioni del Papa causano uno sgomento e una delusione enormi, invece la morte di un Papa viene vissuta con dolore ma anche come compimento della volontà di Dio. In queste dimissioni può entrarci Dio? Se
Gesù risuscitava i morti: “Lazzaro, vieni fuori!”, e dopo quattro giorni quando già emanava cattivo odore, non
poteva dare un po’ di energie a Benedetto XVI? È plausibile che si affermi come causa la salute fisica, creando
così la convinzione in molti che Gesù non è in grado di aiutarlo?
Un cattolico che vive con Fede autentica non può temere nulla quando lavora al servizio di Dio, quando si
lascia consumare nella volontà di Dio, e vive nell’abbandono totale. Grande esempio di fedeltà a Dio è stato
Papa Giovanni Paolo II, è rimasto fino all’ultimo respiro e con l’eroicità degli uomini che credono in Dio e vivono di Fede. La testimonianza di Papa Giovanni Paolo II è stata straordinaria, ci ha mostrato un Dio Amore
anche nella sofferenza più cruda ed umiliante.
Molti continuano a ripetere che Papa Giovanni Paolo II in condizioni fisiche da ricovero permanente rimase
fino all’ultimo respiro alla guida della Chiesa, quindi ad osservare la volontà di Dio, mentre Benedetto XVI ha
rifiutato la Croce e si è ritirato dal compito. È un’amara verità, ma è questa e nessuno la potrà manipolare diversamente. Nessuno può ingannare le persone spirituali, dicendo oggi nella conferenza stampa che lo aveva saputo questa mattina ed era impreparato, ma ha parlato contraddicendosi perché certamente conosceva le dimissioni da tempo.
Benedetto XVI ha parlato di poche energie per continuare e ha rifiutato, mentre Papa Giovanni Paolo
II non aveva neanche le poche energie ed è rimasto in Croce come immenso modello al mondo intero di
Grande Papa e uomo di immensa Fede.
Papa Giovanni Paolo II come insegna il Vangelo ha creduto nella forza redentrice della Croce, ha seguito
Gesù modello dei sofferenti e ha dato alla Chiesa uno splendore che non si vedeva da decenni. Benedetto XVI
non ha creduto alla potenza della Croce come mezzo di redenzione e di espiazione per la salvezza dei peccatori.
Una differenza davvero enorme separa le due spiritualità, e tutto questo lo avevo già detto a una decina di persona subito dopo l’elezione di Benedetto XVI.
Ho sempre seguito con piena obbedienza il Magistero di Benedetto XVI perché rappresentava Pietro, ma
c’erano strane aperture…
Ci sono molte cose che non tornano, noi dobbiamo conoscere la verità per non perdere la Fede e rimanere
ancora più legati alla Chiesa Santa, istituita da Gesù e che solo per qualche anno sembrerà abbandonata. Gesù
potrà mai abbandonare la sua Chiesa e lasciarla nelle mani dei suoi traditori?
Nel mio libro “La corruzione nella Chiesa” per ben cinque volte nei vari capitoli invito a seguire il Catechismo promulgato da Papa Giovanni Paolo II nel 1992. Chiedetevi il motivo di questa mia insistenza e che
cosa si sta preparando per distruggere la nostra amata dottrina cattolica. Qualcuno forse non riusciva a capire la
mia insistenza nel parlarvi della crisi nella Chiesa e della necessità di rimanere fedeli a questo Catechismo del
1992.
Qualcuno forse con poca Fede si chiedeva il motivo delle mie indicazioni sugli scandali ecclesiali, ma dovevo prepararvi a questo e a quello che avverrà. Vi facevo vedere che la Chiesa Santa non era quella che gli uomini di Chiesa deturpano, tradiscono e rifiutano. La vera Chiesa Santa non potrà essere distrutta dai suoi traditori.
Il fratello di Benedetto XVI ha detto che sapeva delle dimissioni da alcuni mesi. Perché si è deciso per l’11
febbraio, esattamente un anno dopo l’annuncio che entro un anno il Papa sarebbe morto?
Da Cracovia il Cardinale Dziwisz, per oltre quarant’anni segretario di Papa Giovanni Paolo II ha detto una
frase breve e semplice, ma che spiega tutta la verità di queste dimissioni: “Papa Wojtyla scelse di restare sul
Soglio pontificio, anche se malato, convinto che dalla Croce non si può scendere”.
CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Al lavoro, a scuola, a casa, in ciò che sono chiamato a fare, agirò senza lamentarmi della fatica, o
dell’incomprensione, o degli imprevisti, ma con serenità e gioia.
Pensiero
La Santa Messa è come una colonna salda che sostiene il mondo vacillante sotto il peso dei suoi delitti (San
Eucherio).
Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 dicembre 2012 (Mirjana)
Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a
diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a
pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita,
mostrare agli altri il suo amore.
Per mezzo dell’amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio
materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede.
Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e
si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi
ringrazio.
RICHIESTA DI PREGHIERE