Mercoledì 6 marzo 2013 3ª Settimana di Quaresima
- VANGELO (Mt 5,17-19)
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli. - Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che Io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti;
non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità Io vi dico: finché non siano passati il cielo e
la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel
Regno dei Cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel Regno dei Cieli». Parola del
Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Abbiamo vissuto nella mia zona due giorni di maltempo che prefiguravano parzialmente l’Apocalisse, perché non si è limitato solo al vento violentissimo e alla pioggia a tratti sferzante, martedì notte si è interrotta la
linea telefonica per la caduta di un traliccio e dopo alcune ore è andata via la corrente elettrica. Ancora non è
stata riattivata per i numerosi danni alla palificazione e dopo più di un giorno di lavoro degli operai. Non ho potuto utilizzare nulla e adesso mi trovo fuori per lavorare, grazie alle condizioni metereologi che sono migliorate.
Il vento violentissimo ha raggiunto i 115 chilometri orari e ha interessato quasi tutta la Sicilia.
Questa mattina mi sembra di trovarmi in un mondo nuovo, perché è cessato il fortissimo vento, non piove
più, il cielo è azzurro e il silenzio che qui è loquace è ritornato. È un’immagine bellissima che fa intravedere un
futuro non troppo lontano, è un piccolissimo anticipo di quanto avverrà dopo il trionfo del Cuore Immacolato di
Maria.
Considerando la bellissima pagina del Vangelo di oggi, avrei preferito avere più tempo per approfondirla
come merita, cercherò lo stesso di spiegare i concetti più importanti con una sintesi accurata. Prima di entrare
nell’analisi della Parola di oggi, vediamo di capire il contesto in cui Gesù afferma queste parole vincolanti per i
buoni e i cattivi, per chi vive di Fede e chi ha tradito la Fede.
Vi ho già indicato varie volte l’importanza di tre capitoli del Vangelo di San Matteo, il 5, 6 e 7, torno a ribadirvi di approfondirli attentamente perché vi sono riassunti gli insegnamenti più importanti di Gesù. Potete distribuirli in tre giorni, cominciando oggi con il capitolo 5, ricco di spiritualità perché contiene le Beatitudini,
poco conosciute a moltissimi cattolici ma determinanti per crescere nella vita spirituale.
Quando avremo la possibilità di organizzare conferenze e ritiri nel luogo dove vivo qui a Collesano, approfondiremo l’assoluta necessità di conoscere approfonditamente le Beatitudini fino a rivestirci di esse, così da
diventare abito della nostra spiritualità. Quando la spiritualità si vive marginalmente non si avverte la gioia di
conoscere bene le parole di Gesù e di soffermarsi attentamente sulle Beatitudini, ed è un danno notevole alla
propria spiritualità, non si conoscono i mezzi per vivere da buon cristiano e crescere nella Grazia di Dio.
Chi mediterà con attenzione il capitolo 5 di San Matteo, oltre alle Beatitudini leggerà la spiegazione della luce delle buone opere, il compimento della Legge che meditiamo oggi, la gravità dell’ira, il desiderio malvagio,
la gravità dell’adulterio e il divorzio che si chiede, come deve essere il nostro linguaggio quando dialoghiamo
con gli altri, la gravità della vendetta, l’odio dei nemici. Sono appena 48 versetti che determinano la vita spirituale, verso l’alto o verso il basso se non si osservano.
Nei versetti che meditiamo oggi, Gesù spiega di essere ben al di sopra di Mosè e dei Profeti che avevano insegnato l’Antica Alleanza, ma il popolo che Lo ascolta sul monte non comprende bene questo, anche se il Signore precisa che non vuole eliminare la Legge antica di Israele. Noi cattolici invece conosceremo molto presto
alcuni che ci diranno di dimenticare il Vangelo storico di Gesù perché i tempi moderni pretendono altri insegnamenti e cercheranno di imporci false teorie.
La nostra generazione conoscerà presto questo abominio, saremo chiamati a difendere con la nostra serietà e
fedeltà a Gesù quanto scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992. Molto più presto di quanto non
si creda la nostra Fede sarà disturbata dai falsi maestri, i quali si presenteranno sotto mentite spoglie e
cercheranno di convincerci che Gesù ha sbagliato tutto, non era Dio e che il vero Messia è un uomo che si
mostrerà all’umanità presto, celebrato dai potenti e dai mass-media.
È urgente conoscere bene la nostra Fede, fissare i punti più rilevanti e costruire tutto l’edificio spirituale. La
nostra fermezza nella difesa della Fede scaturisce dalla conoscenza approfondita di Gesù, delle sue parole e dei
miracoli. Quando verrà fuori qualcuno che scimmiotterà Gesù, compiendo prodigi e non miracoli, non crediate
assolutamente che sia più grande del Signore, quell’uomo sarà pieno di satana, l’incarnazione di satana in un
uomo!
Gesù oggi ci dice che Lui è venuto a completare la Legge antica con l’Amore e la Misericordia, è venuto a
dare compimento alla Verità, e quanto da Lui affermato è stato sempre confermato, rafforzato, avvalorato, con i
veri e straordinari miracoli.
Gesù dice che quanto profetizzato da Lui si avvererà alla lettera, precisa che si avvererà anche nelle minime
cose. Utilizza la parola iota e un trattino della Legge per precisare che tutto avverrà. Iota oltre ad essere la nona
lettera dell’alfabeto greco e corrisponde alla i italiana, si usa in senso di minima cosa, “non valere un iota”.
A questo punto Gesù divide in due blocchi i suoi seguaci, perché il riferimento è esclusivamente diretto a
quanti hanno il compito di diffondere la sua Parola. Sapeva molto bene che moltissimi avrebbero deviato dalla
Verità, arrivando ad insegnare dottrine false ed eretiche all’interno della sua Chiesa. Ad essi, uomini e donne, il
Signore indica un futuro triste e forse nella perdizione: “Chi trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli”.
Molti oggi insegnano nelle omelie e nella guida spirituale teorie protestanti e sono contenti di ricevere consensi ed applausi da quei credenti poco spirituali che vanno in cerca di questi maestri ingannatori, perché essi
manipolano la Parola di Dio e conducono le persone fin sul ciglio del burrone per lasciarle poi cadere da sole,
per inerzia. Questi maestri modernisti non si rendono conto che i loro cattivi consigli e gli insegnamenti pubblici, ricadranno sopra di loro tremendamente, perché tutti i peccati mortali commessi da quanti avranno ascoltato
gli insegnamenti, penzoleranno e peseranno sulle loro teste nel Giudizio. Ma già qui, in questa vita, i peccati
mortali commessi dagli altri, aumentano la loro caduta inesorabile verso la perdizione eterna.
Preghiamo molto per tutti i Sacerdoti che hanno smarrito la Via del Vangelo, il cammino di santità.
Discorso opposto Gesù riserva per i suoi fedeli seguaci, essi non solo osservano pienamente il suo Vangelo
storico, ma lo insegnano così come la sana Tradizione lo ha trasmesso fino a noi. “Chi invece li osserverà e li
insegnerà, sarà considerato grande nel Regno dei Cieli”. Chi è grande davanti a Dio in questo mondo può
sembrare inutile come Santa Teresina, può essere considerato un ingannatore come avvenne a Padre Pio, può
ricevere persecuzioni spaventose come avvenuto a tutti i Santi, ma alla fine trionferà la Verità. È sempre stato
così, mai Gesù lascia credere per sempre ciò che è invece falso.
Beati voi se incontrerete Sacerdoti pienamente fedeli al Vangelo storico e al Catechismo della Chiesa.
Cercateli e li troverete.
CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Al lavoro, a scuola, a casa, in ciò che sono chiamato a fare, agirò senza lamentarmi della fatica, o
dell’incomprensione, o degli imprevisti, ma con serenità e gioia.
Pensiero
La Santa Messa è come una colonna salda che sostiene il mondo vacillante sotto il peso dei suoi delitti (San
Eucherio).
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