Venerdì 15 marzo 2013 4ª Settimana di Quaresima

  • VANGELO (Gv 7,1-2.10.25-30)
    Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei
    cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli
    salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme
    dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono
    nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi
    mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e
    voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo,
    ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri pomeriggio ho avuto modo di seguire l’omelia di Papa Francesco nella Messa celebrata nella Cappella
Sistina. Ha detto poche parole a braccio, commentando le tre letture e l’ultima, il Vangelo, ovviamente riguardava il Primato che Gesù diede a Pietro. “E Io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).
Il Papa ha espresso pochi concetti raggruppati in questi tre verbi: camminare, edificare, confessare. Camminare è un movimento che indica vitalità, una preghiera viva del credente. Edificare gli altri con la pratica delle
virtù. Confessare che apparteniamo a Gesù Cristo e come Lui dobbiamo vivere. Fino qui il discorso anche se
interessante e spirituale non aveva smosso forse nulla.
Ma una frase ha raggelato quei Cardinali che probabilmente sono un po’ lontani da Gesù. Questa la frase del
Papa: “Chi non prega il Signore prega il diavolo, quando non si confessa Gesù si confessa la mondanità del
demonio”. Sono parole che scuotono tutti i cristiani, soprattutto i Cardinali e queste parole il Papa le ha dette
proprio per i Cardinali presenti. Ognuno di essi ha provato gioia o irritazione nel sentire queste parole, nessuno
lo sa se non Dio e la loro coscienza.
Il Papa ha detto queste parole nella prima Santa Messa davanti ai Cardinali, e un motivo lo avrà certamente avuto!
Oltre a spiegare i tre verbi sopracitati, ha approfondito il significato della Croce, anche qui ha detto alcune
parole che hanno un peso gravoso. Non tanto perché ha parlato dell’importanza della Croce, il fatto è che le parole erano rivolte ai soli Cardinali presenti, non era un discorso pubblico. Leggiamole attentamente: “Quando
confessiamo Gesù Cristo senza Croce non siamo discepoli del Signore. Siamo mondani. Possiamo essere Vescovi, Cardinali, Papa… ma non discepoli del Signore”.
La riflessione della Croce è senz’altro determinante, la Croce comporta una vita crocifissa per un Sacerdote
e soprattutto per un Cardinale, è il letto mistico su cui deve riposare interiormente per riprendere vigore e vivere
con maggiore impegno la sua vocazione sacerdotale.
Poi il Papa ha preso come riferimento Pietro, probabilmente non a caso dopo quanto avvenuto a febbraio.
Queste le sue parole: “Lo stesso Pietro che ha confessato Gesù, voleva seguire il Signore ma all’inizio diceva
no alla Croce, Ti seguo senza altre condizioni. Noi dobbiamo avere il coraggio di camminare con la Croce
del Signore”. E rivolgendosi con maggiore chiarezza a tutti i Cardinali presenti ha aggiunto: “Se testimoniamo
con il Sangue del Signore, la Chiesa andrà avanti”.
Il Vangelo di oggi presenta uno dei soliti attacchi contro Gesù. Alcuni abitanti di Gerusalemme osservavano
il Signore e si ponevano domande sul suo coraggio, sulla predicazione profonda e veritiera, traendone una convinzione: “Egli parla liberamente ma sappiamo di dov’è, non può essere il Messia”. Come spesso accadeva,
l’opinione che si formavano i nemici di Gesù, diventava immediatamente verità, senza fare verifiche né
d’altronde potevano capire che non avevano alcun discernimento.
Gesù parlava liberamente perché Lui stesso era la Verità, quanti Lo seguono fedelmente partecipano a questa
Verità e vogliono manifestarla a tutti come amore e coraggio. Ognuno di voi è chiamato come battezzato a parlare di Gesù e del suo Vangelo, dovete spiegare ai vostri familiari l’importanza della Confessione
dell’Eucaristia, della preghiera giornaliera, delle virtù da praticare e i vizi da vincere.
La perseveranza nel praticare le virtù e la lotta contro i vizi, arrecherà grandi benefici spirituali che si riverseranno anche nel fisico. Molte persone ammalate guariscono quando iniziano a pregare con Fede. Chi prega
bene vive anche bene!

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Al lavoro, a scuola, a casa, in ciò che sono chiamato a fare, agirò senza lamentarmi della fatica, o
dell’incomprensione, o degli imprevisti, ma con serenità e gioia.

Pensiero
La Santa Messa è come una colonna salda che sostiene il mondo vacillante sotto il peso dei suoi delitti (San
Eucherio).

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