CRESCE LA RICHIESTA DI ESORCISMI, ALLARME OCCULTISMO
Scritto il 24 Giugno 2009.Allarme occultismo e satanismo: lo lancia la Chiesa che individua un vero e proprio disagio diffuso, anche tra i giovani, con il quale si confrontano sempre di più gli esorcisti, sottoposti ad una “fortissima richiesta”, tanto che a loro volta rimandano molti “presunti indemoniati” a psichiatri e medici per un aiuto concreto, nel caso non si tratti di possessione demoniaca.L’analisi della situazione è stata fatta in occasione dell’apertura del secondo corso su esorcismo e satanismo, organizzato dall’ateneo Regina Apostolorum, aperto quest’anno anche a uditori laici (catechisti, medici, psichiatri, avvocati) che però continuano a non essere coinvolti in alcun modo con i riti di esorcismo, che fanno parte del ministero proprio del vescovo, e dei sacerdoti da lui indicati.Il corso, organizzato anche dal Gruppo di ricerca ed informazione socio-religiosa, ha prodotto anche un testo (Esorcismo e preghiera di liberazione) di particolare interesse, considerato che presenta anche alcuni di quelli che sono i “segreti del mestiere”. Ad esempio, “parlare o comprendere lingue ignote; rivelare cose occulte e lontane; mostrare forze superiori per condizione ed età” sono i segni “di possessione diabolica” individuati dal nuovo rituale per l’esorcismo della Chiesa cattolica, “De exorcismis et supplicationibus quibusdam”.Questi segni hanno un valore “indiziario” perciò bisogna ricorrere ad altri segni, “soprattutto d’origine morale e spirituale che possono essere: forte avversione a Dio, a Gesù, a Maria, ai Santi, alla Parola di Dio, alle realtà sacre, soprattutto i Sacramenti, alle immagini sacre. In una sola espressione si tratta di avversione al sacro”.Altro elemento di particolare interesse sono i cinque “inganni del demonio in cui l’esorcista non deve cadere”: “1) Nessuna reazione per lungo tempo; 2) dopo una manifestazione i demoni fingono una liberazione; 3) convincono il posseduto che si tratta di una malattia mentale; 4) rivelano l’esistenza di un maleficio e la maniera di toglierlo; 5) permettono di assumere l’Eucarestia per fingere una liberazione”.La “forza” del corso sono le testimonianze che i diretti interessati danno del fenomeno: mons. Andrea Gemma, che oltre alla cura pastorale della diocesi di Isernia-Venafro è anche esorcista ha spiegato che occorre anche “stare lontani, ma migliaia di chilometri dai cosiddetti operatori dell’occulto, perché una delle finestre da cui il demonio più facilmente entra nelle anime è proprio la via della frequenza dell’occultismo. E purtroppo questo occultismo, questo desiderio di andare all’esoterico, al misterioso, all’eccentrico è molto diffuso anche nei giovani, che poi sono spinti ad arrivare al satanismo”. Attenzione, perché “il demonio è uscito allo scoperto”.In realtà, solo un caso su 10 di presunta presenza del demonio può essere veramente possessione. Ma gli esperti chiedono di mantenere alta l’attenzione, perché i fenomeni legati al satanismo sono in aumento anche se ci si trova spesso davanti a situazioni di tipo “casareccio”, non legate alle sette sataniche organizzate, che in Italia sono un cinquantina con 30/40 persone ognuna.Secondo il rettore dell’ateneo Regina Apostolorum, don Paolo Scarafoni, tra le cause del fenomeno c’é il “maggiore disagio che si ha nella nostra società. La gente soffre e pensa che il ricorso al demonio possa facilitare la risoluzione dei problemi”, ma questo, con anche il ricorso alle suggestioni di tipo occultistico e satanistico, denota un “abbassamento del livello culturale: la società ha rinunciato a ragionare. È strano che proprio la Chiesa torni a riabilitare l’uso della Ragione…”.L’aspetto “casareccio” del fenomeno, ma non per questo meno preoccupante, è stato segnalato da Carlo Climati, docente del corso per quanto riguarda il disagio e l’esoterismo nel mondo giovanile: “la gravità del fenomeno è testimoniata dai fatti di cronaca. Le ragazzine di Chiavenna, che uccisero una suora, non avevano alcun legame con sette, il loro era un satanismo fatto in casa”.Un altro esorcista, don Gabriele Nanni, ha detto che “un esorcismo non può essere trattato in una situazione di folla”. Inoltre, le richieste riguardano spesso non vere e proprie possessioni, che necessitano dell’intervento dell’esorcista, ma possono rientrare nell’ambito delle “vessazioni” che dimostrano come la presenza del maligno é “molto presente”: “Possiamo dire che le possessioni sono la punta della piramide, ma dietro non c’é il vuoto, c’é invece l’attività del diavolo che può colpire chiunque”.Sta all’esorcista capire la situazione, indirizzare le persone con problemi reali presso specialisti medici o psichiatrici, ed occuparsi dei rari, ma sempre più frequenti, casi di possessione. Un lavoro che non ha soste, spiega il sacerdote, anche considerato l’aumento di interesse per il satanismo o l’occultismo.A riguardo delle preghiere comunitarie, come sono le cosiddette messe di “liberazione”, “é raccomandata la presenza di un sacerdote e comunque non bisogna mai passare dalla preghiera per ottenere la guarigione a quelle di liberazione intese come esorcismo. Questo – ha aggiunto Don Nanni – non è permesso ai laici neanche ai sacerdoti che sono privi del permesso del vescovo”, che è l’unico a poter concedere l’autorizzazione, visto che è incaricato direttamente dalla Chiesa di sovrintendere ai riti, ed evitarne gli abusi.Per quanto riguarda i riti, don Nanni invita a seguire quelli indicati nel Rituale ufficiale dal 1999, aggiornato al 2004, che sono poi i riti delle battesimo e dell’invocazione dello spirito santo con l’imposizione delle mani. Riti, che ricorda l’esorcista, non possono essere fatti da laici, che invece possono pregare per aiutare chi soffre.
RICHIESTA DI PREGHIERE