I miracoli di Lourdes 4

Suor SAINTE BĖATRIX

Guarita due volte!
Nata Rosalie VILDIER nel 1862, residente a Evreux (Francia). Guarita il 31 agosto 1904, a 42 anni. Miracolo riconosciuto il 25 marzo 1908 da Mons. Philippe Meunier, vescovo di Evreux.
Tra i 32 e i 42 anni, Rosalie ha perso la salute. Indebolimento generale, perdita della voce, espettorazione sanguinante e purulenta, cachessia … Per i medici che l’assistono, è la firma di una malattia che, a quel tempo, faceva delle stragi: la tubercolosi. La mattina del pellegrinaggio diocesano di Evreux, si sente trasformata dopo un bagno alle piscine. Sottoposta ad esame due giorni dopo, al Bureau delle Costatazioni Mediche, i medici devono riconoscere che non presenta più nulla di anormale, né alla laringe, né “al petto”. L’anno seguente, nel 1905, ritorna a ringraziare la Vergine Maria … e guarisce per la seconda volta, ancora alle piscine. Scompaiono i disturbi alla vista di cui soffriva da 15 anni!

Marie-Thérèse NOBLET

Missionaria in Papuasia
Nata nel 1889, residente a Avenay (Francia). Guarita il 31 agosto 1905, a 15 anni.
Miracolo riconosciuto l’11 febbraio 1908 dal cardinale Luçon, arcivescovo di Reims.
Questa ragazza ha un destino straordinario: a più riprese nella sua infanzia, è colpita da gravi malattie … nell’agosto 1904, a 14 anni, le viene diagnosticata la malattia di Pott, vale a dire la tubercolosi della colonna vertebrale. Arrivata a Lourdes un anno dopo, guarisce nel momento in cui entra nell’Ospedale Notre Dame dei Dolori, di ritorno dalla processione del Santissimo Sacramento. Non vi è più nessuna traccia della malattia. In seguito, vivrà un’esperienza mistica paragonabile a quella del Curato d’Ars. E dopo molte altre delusioni fisiche, diviene religiosa nel 1921, sotto l’egida di Mons. De Boismenu, arcivescovo della Papuasia, fondatore del primo ordine di religiose autoctone, Le Ancelle del Signore. Malgrado le condizioni di vita ed il clima difficili, Marie Thérèse in Papuasia compie meraviglie presso quella popolazione che servirà fino al limite delle sue forze.

Cècile DOUVILLE de FRANSSU

Testimone della fede fino a 105 anni
Nata il 26 dicembre 1885 a Tornai (Belgio). Guarita il 21 settembre 1905, a 19 anni.
Miracolo riconosciuto l’ 8 dicembre 1909 da Mons. Charles Gibier, vescovo di Versailles.
Il 26 dicembre 1990, guardando questa donna che festeggia … 105 anni in famiglia, chi potrebbe immaginare che all’età di 20 anni la sua speranza di vita non andava oltre qualche mese, qualche anno al massimo! I famliari che circondavano quel giorno vivono insieme a lei il Questo continuo supplizio dall’età di 14 anni le uccide lentamente il morale. La malattia le ha sciupato l’infanzia, e potrebbe anche impedirle di divenire adulta: ha infatti un tumore bianco del ginocchio, vale a dire tubercolosi. Dopo quattro o cinque anni di cure attente, senza successo apparente, ci si decide, nel giugno 1904, a tentare un intervento. Quasi nello stesso momento si manifesta una peritonite tubercolosa. I mesi passano, il suo stato peggiora. “Voglio andare a Lourdes!”: Quando esprime questo desiderio, nel maggio 1905, Cucile è quasi senza forze, si sente consumata dall’interno dai dolori e dalla febbre. Davanti ai pochi risultati e malgrado la precarietà del suo stato generale, il viaggio viene realizzato nel mese di settembre, non senza preoccupazione. A Lourdes, il 21 dicembre 1905, con infinite precauzioni, viene condotta alle piscine, dalle quali esce guarita … e per molto tempo!

Marie BIRÉ
Dopo il coma, Lourdes…
Nata Marie LUCAS 1’8 ottobre 1866, a Sainte Gemme la Plaine (Francia). Guarita il 5 agosto 1908, a 41 anni.
Miracolo riconosciuto il 30 luglio 1910 da Mons. Clovis Joseph Catteau, vescovo di Luçon.
Il 25 febbraio 1908, Marie esce dal coma ma vi ricade nella notte. Eccola diventata cieca! Dopo aver ritrovato il suo spirito, desidera andare a Lourdes. La sua vita oscilla da una decina di giorni: il 14 febbraio 1908, all’improvviso, ha presentato segni allarmanti: vomito di sangue, stato pre-cancrenoso dell’avambraccio e della sua mano sinistra, con dolori molto intensi. Tré o quattro giorni dopo, cade in coma per cause cerebrali. Il 5 agosto 1908, Marie compie questo pellegrinaggio tanto desiderato. Dopo una messa alla Grotta essa recupera immediatamente la vista. Esaminata il giorno stesso da un oculista, si è obbligati ad ammettere un fenomeno incredibile: le cause anatomiche della cecità non sono scomparse, ma Marie può, malgrado tutto, leggere i caratteri più piccoli del giornale che i medici le sottopongono. Negli anni successivi, viene esaminata di nuovo dai medici. Non esiste più alcuna lesione. La sua guarigione viene riconosciuta come totale e persistente.

Aimée ALLOPE

Dopo la comunione alla Grotta, 10 anni di sofferenza vengono cancellati
Nata nel 1872, residente a Vern (Francia). Guarita il 28 maggio 1909, a 37 anni.
Miracolo riconosciuto il 5 agosto 1910 da Mon. Joseph Rumeau, vescovo di Angers.
Aimée ha appena ricevuto la comunione. La messa alla Grotta è finita. Improvvisamente, avverte una sensazione indescrivibile.Vive una specie di benessere che non avrebbe mai sperato di provare. La sofferenza si placa, le sue piaghe si chiudono. Dieci anni di evoluzione della sua malattia si sono cancellati. È incredibile! Nel 1898, all’età di 26 anni, ha subito prima l’asportazione di un rene, seguita, qualche anno dopo, da altre due operazioni per tumori e tubercolosi del fianco destro. Qualche giorno prima del suo arrivo a Lourdes, si potevano constatare enormi ascessi, uno stato generale grave, un peso di 44 Kg. I primi giorni del suo pellegrinaggio si sono svolti senza alcun miglioramento. Bisognava medicarla 2 volte al giorno, tanto le sue piaghe suppuravano. E adesso eccola guarita! Questa guarigione rapida e radicale è durata e l’ex ammalata ha ripreso una vita normale e… 10 Kg. in 10 mesi.

Juliette ORION

Privata del pellegrinaggio guarisce comunque!
Nata nel 1886, residente a Saint Hilaire de Voust (Francia). Guarita il 22 luglio 1910, a 24 anni.
Miracolo riconosciuto il 18 ottobre 1913 da Mons. Clovis Joseph Catteau, vescovo di Lucon.
La notizia che le è appena stata annunciata, in quel mese di luglio, avrebbe potuto sotterrare definitivamente tutte le sue speranze. No, non la si vuole nemmeno accompagnare a Lourdes. I medici le hanno già fatto capire che è condannata a breve termine. Allora perché combattere ancora? Ma lei si riprende all’improvviso. “Tanto peggio, che partano senza di me. Anche nel mio letto di sofferenza, a molte centinaia di chilometri da Lourdes, la Madonna mi ascolta lo stesso”. E quella notte, mentre prega la Madonna di Lourdes, Juliette si sente improvvisamente molto meglio. Il mattino del 23 luglio 1910 ha recuperato la voce e chiede da mangiare. Il suo medico viene convocato e dopo un coscienzioso esame, constata una guarigione “che non dipende da lui”. Egli confessa la sua totale incomprensione. Per la prima volta forse, la vita sorride a Juliette. Dalla più tenera età, subiva la vita. Orfana di padre, era stata messa a servizio in “città”. Si era ammalata subito ed aveva cominciato a presentare segni di tubercolosi. Ritornata a casa e successivamente in ospedale, il suo stato generale peggiorava al punto di andare talora in coma. Conoscete il resto della storia.

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