IL POSTO DELLA MADONNA NELLA MIA VITA
Padre Severino Ragazzini Nel felice istante in cui Gesù proclama Giovanni –e quindi l’umanità- figlio di Maria e Maria la mamma di Giovanni- e quindi dell’umanità- è evidente l’intenzione della S. Scrittura- e quindi dello Spirito Santo- di porre nel massimo risalto che tale dono preziosissimo ed inestimabile è stato fatto a colui “quem diligebat Jesus”, a colui che era il beniamino di Gesù.Il dono più bello che Gesù possa fare ad un’anima, alla quale vuole bene, è darle la Sua Mamma. La grazia più grande che Gesù possa concedere alle anime privilegiate è quella di far loro conoscere la Madonna e far loro comprendere che Essa è la mamma, la vera e la sola mamma.Prima dell’Apostolo prediletto, Gesù aveva rivelato la stessa cosa in termini più concreti, anche se più misteriosi, a Nicodemo. Quella notte per la prima volta un’anima si sentì dire da Gesù: “oportet vos nasci denuo”, bisogna nascere di nuovo. “Come può nascere di nuovo chi è già grande? Può forse rientrare in seno alla sua madre e rinascere?”. Sì, pare risponda Gesù, proprio così. E sarà opera dello Spirito Santo: “sic est omnis qui natus est ex Spiritu”, così avviene di ciascuno che nasce per opera dello Spirito Santo.Nicodemo non poteva capire. Il mistero era ancora nascosto. Perciò esclama di nuovo: “Come può avvenire questo?”. Alla nuova domanda Gesù non diede allora una risposta diretta e soddisfacente. La darà dalla Croce, dicendo alla Mamma: “ecco tuo figlio”; e a Giovanni: “ecco tua Madre”.La tanto attesa risposta, Gesù la dà soprattutto alle anime predilette, svelando loro- per opera dello Spirito Santo- il significato della Maternità di Maria, così profondo quanto alla vita soprannaturale che genera, ma ineffabilmente più misterioso quanto al suo sviluppo, ossia alla vita mistica e alle esperienze cui direttamente introduce e immette.Le testimonianze che seguono –fra le tante che si potrebbero riportare- fanno comprendere qualche cosa della grande grazia che Iddio ha fatto a queste anime quando ha donato loro la Madonna:S. TERESA D’AVILA (1515-1582) : “…mi parve che la Persona del Padre mi attirasse a Sé, dicendomi parole molto soavi. Mi disse, fra l’altro, mostrandomi il gran bene che mi voleva: Io ti ho dato mio Figlio, lo Spirito Santo e questa Vergine”;VEN. MARIA DI GESÙ D’AGREDA (1602-1665): “Figlia mia- le disse Gesù- voglio che la tua vita sia più angelica che umana…voglio sollevarti dalla polvere…E perché ti istruisca, corregga e riprenda, ti assegno a Maestra la mia stessa Madre. Ella ti istruirà e dirigerà i tuoi passi secondo il mio gusto e il mio beneplacito.”;“Voglio, sposa mia, che tu ascenda per questa scala di Giacobbe ed entri per questa Porta del Cielo a conoscere i miei attributi, a contemplare la mia Divinità. Ascendi, dunque, affrettati ad ascendere per mezzo di Essa fino a Me; “Voglio a tutti aprire una Porta, per cui abbaino ingresso alla mia misericordia, offrire una Lucerna che illumini nelle tenebre della cecità, dare un rimedio opportuno per venire alla mia grazia. Felici quelli che lo troveranno, beati quelli che ne conosceranno il valore, ricchi coloro che sfrutteranno questo tesoro, fortunati e molto intelligenti coloro che vi scruteranno dentro e ne intenderanno il mistero.SAN CARLO DA SEZZE (1613-1670):“Favorito dal Signore…mi crebbe a maggior grado la devozione della Beatissima Vergine”; “Per farmi maggiore grazia, il Signore mi introdusse in un’altra specie di orazione più interiore…e volendomi fare questo dono, volle che mi venisse per mezzo della SS. Vergine…”.SERVA DI DIO MARIA DI S. TERESA (1623-1677):“…Lo spirito del Figlio realizza (nei nostri cuori) una tenerezza e un amore di figli verso questa infinitamente dolce ed amabile Madre. In questo senso, il Padre invia nei nostri cuori lo spirito del suo figlio che grida: Mamma, Mamma!”;“Iddio…mi infonde un tenero, dolce, filiale amore verso l’amabile Madre e mi detta amorose esclamazioni…”;“…Dimoravo in una profonda unione passiva in cui godevo il Bene Eterno…la SS. Madre di Dio era compresa in questa unione…mi sembra che ciò sia stato operato nell’anima in maniera del tutto passiva da Dio…Iddio mi concede di poter gustare di Essa…”.SANTA VERONICA GIULIANI (1660-1727):“ Il Signore mi confermò per sua sposa, mi consegnò alla sua Mamma mettendomi per sempre sotto la di Lei custodia…poi (la Vergine) mi disse: Io sono tutta per te, chiedimi quale grazia vuoi, perché ti accontenterò”;“Il Signore mi prese per mano e , rivolto alla B. Vergine. Le disse: questa è mia sposa; viene ad essere vostra figlia. Ve la consegno affinché mi sia fedele ed operante alle operazioni che io voglio fare in lei”;“Il Signore mi ha fatto capire che mi voleva fare una grazia. Mentre mi diceva questo, mi consegnò alla B. Vergine. Ella mi disse che mi preparassi a nuove grazie”;“Io capivo, per via di comunicazione, che Iddio mi assegnava in particolar modo…la SS. Vergine per mia Madre e che mi aveva costituita figliola della B.ma Vergine. Ho capito subito, per via di comunicazione, che la SS. Vergine mi accettava per sua figlia e pareva che offrisse se stessa e il suo cuore a Dio per me…Ciò apportava all’anima mia sommo contento, perché conoscevo che Iddio prendeva possesso, in quell’istante in una maniera tutta particolare, del mio cuore, dell’anima mia e di tutta me stessa”;“Figlia mia, Iddio ha incominciato l’opera sua in te ed io sono da Dio per tua guida e regola. Ti dico subito che non è ancora stato fatto nulla di quanto Dio vuole fare in Te.”VEN. GUGLIELMO CHAMINADE (1761-1850):“…Il vostro amore verso la divina Madre mi pare che cresca sempre di piùe ne benedico il Signore: è Gesù che vi ispira tutto questo, o piuttosto, vi ispira, a poco a poco e secondo il grado della vostra fedeltà, l’amore che lui stesso porta alla sua SS. Madre.”S. GEMMA GALGANI (1878-1903):“Figlia, (le disse Gesù), alla grazia che ti ho fatto questa mattina, ne seguiranno ancora molte maggiori: io sarò sempre con te, ti farò da padre; e la mamma tua sarà quella…E mi indicò Maria SS. Addolorata”. Compreso il gran dono ed immedesimatasi dello stesso spirito col quale era stato fatto, Gemma risponde: “Prendila, Gesù, la povera anima mia, consegnala alla mamma tua”.SERVA DI DIO LUCIA CHRISTINE (1870-1908):“Gesù donò alla mia anima sofferente la sua Madre guardando con bontà inesprimibile il vuoto lasciato nel mio cuore ( della morte) della mamma cara: in una di queste illuminazioni, io vidi…che lo Sposo Crocifisso rinnova- particolarmente alle anime tribolate- il dono che, dalla Croce, fece all’umanità”.SERVA DI DIO MADRE MARIA VERONICA (1825-1883): “Gesù mi disse: io metto il Cuore della mai S. Madre a tua disposizione… e mi fece comprendere quanto Egli benedice la devozione che si porta alla sua S. Madre”.SAN MASSIMILIANO M. KOLBE O.F.M. Conv., (1894-1941): “Figlioli cari, amate l’Immacolata, amatela e vi farà felici…Non a tutti è dato comprendere l’Immacolata…ciò si può ottenere solo per mezzo della preghiera…solamente lo Spirito Santo può dare la grazia di conoscere la sua Sposa a chi vuole e quando vuole”.Si tratta quindi di una grande grazia, di una grazia di privilegio che si ottiene con la preghiera e con una devozione tutta particolare allo Spirito Santo. È un mistero che alle anime predilette da Dio è dato comprendere, sia pure in piccola parte, ma non spiegare. Si gusta e se ne vive. Difficilmente si riesce a comunicarlo. Vissuto soddisfa, spiegato non soddisfa. È un tesoro così trasparente e cristallino che sfugge agli occhi dei superficiali e dei profani.Il travaglio e, più ancora, il tormento dato dal desiderio di formulare una esauriente risposta alla tanto attesa domanda di Nicodemo, ispirano le pagine di questa Prima Parte del lavoro.
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