DOBBIAMO ESSERE DEVOTI DELLA MADONNA
La nostra età è l’età mariana. Bisogna quindi che adeguiamo e aggiorniamo la nostra formazione intellettuale, a scanso di mancare di una solida devozione a Maria.Dopo la conoscenza di Dio e di Gesù Cristo non vi è conoscenza più utile, più degna delle nostre premure, che la conoscenza di Maria.Se questo vale per la Madonna in genere, vale soprattutto, e in particolare, per la devozione verso di Lei. Iniziamo quindi un corso di conferenze sulla «Devozione alla Madonna» . 1.- BASI DELLA DEVOZIONE MARIANAQuali sono le basi della nostra devozione alla Madonna? Ossia, perché noi siamo tenuti ad amare la Madonna? Per una sola ragione: perché Maria è «Mater divinae gratiae».Il Bossuet dice che la Grazia di Cristo opera in particolare secondo tre fasi: Dio chiama, Dio giustifica, Dio fa sì che si perseveri: vocazione, giustificazione, perseveranza finale.1. La vocazione rappresenta la nostra chiamata alla vita spirituale.2. La giustificazione rappresenta il nostro progresso nella vita spirituale.3. La perseveranza finale rappresenta il raggiungimento del fine della vita spirituale.Ora nessuna di queste tre tappe essenziali del nostro cammino spirituale è possibile senza l’intervento diretto di Maria quale arbitra divina.Ve lo provo brevemente. 1.La vocazioneLa Grazia della vocazione è significata dal Vangelo nella santificazione di S. Giovanni Battista.Maria concorse direttamente a quest’opera misteriosa. Ecco le parole di S. Elisabetta a questo proposito: «Appena la tua voce suonò al mio orecchio, il fanciullo (S. Giovanni) sussultò di gioia nel mio seno».Dunque fu Maria che santificò S. Giovanni Battista mediante la Grazia di Cristo, che portava in sé.Quale meraviglia che S. Giovanni Battista custodisse, in tutta la sua vita, una così perfetta integrità, quando Maria, rimase tre mesi in casa sua, l’aveva unto con l’olio profumato della sua presenza e della sua purità?Certamente Maria, durante il tempo in cui rimase in quella casa, avrà abbracciato, baciato, stretto al suo seno quel bimbo fortunato; ora immaginate cosa voglia dire essere abbracciato, baciato, stretto al seno da Maria allora, quando la Madonna portava in sé il Verbo Incarnato. 2. La giustificazioneLa Grazia della giustificazione è rappresentata nel Vangelo con il miracolo avvenuto alle nozze di Cana in Galilea.Gli Apostoli partecipano con Gesù alle nozze di Cana, ma in quell’epoca, sebbene fossero stati chiamati alla sequela di Gesù, la loro fede in Lui non si era ancora accesa, perché non sapevano ancora che fosse il figlio di Dio.Ora questo primo miracolo, per il quale ebbe inizio la fede degli Apostoli nel Maestro divino, fu operato in seguito all’intervento di Maria.Cristo volle che non accadesse altrimenti; l’intervento di sua Madre doveva dare l’avvio alla serie dei miracoli e al diffondersi della fede.Bastò una richiesta, una constatazione della Vergine, perché Gesù si prestasse. E maggiore valore ebbe questo miracolo in quanto fu, per così dire, superfluo; ormai si era alla fine del banchetto, tutti avevano bevuto a sazietà…Ma Maria desiderò che il miracolo si compisse.Per Gesù ciò bastava: e compì il miracolo.Vedete quanto efficacemente la Vergine interviene nella giustificazione delle anime? 3.La perseveranzaLa Grazia della perseveranza è rappresentata nel Vangelo dalla persona di S. Giovanni Evangelista presente sul Calvario. Gli Apostoli avevano cessato di seguire Cristo; vedendolo imprigionato, trascinato nei tribunali, «relicto eo, fugerunt».S. Giovanni solo seguì Gesù fino al Calvario: la sua figura rappresenta per noi l’immagine delle anime perseveranti.S. Giovanni segue Gesù fino alla morte? E Gesù lo consegna a sua Madre: «Ecce filius tuus! Ecce Mater tua!».4.ConclusioneDunque Maria è Madre! La madre dei chiamati, dei giustificati, dei perseveranti. Ecco la base della nostra devozione alla Madonna, «Mater divinae gratiae».I protestanti non amano Maria; si scandalizzano della nostra devozione; combattono questo nostro trasporto filiale verso la Madonna.Perché? Perché non ammettono che Maria sia «Mater divinae gratiae».Noi invece lo professiamo; lo sosteniamo come dogma mariano.Di qui il nostro immenso amore verso la Madonna e il loro odio verso di Lei. II. – NORME DELLA DEVOZIONE MARIANALe principali norme di devozione mariana sono cinque: 1.Il fine ultimo della nostra devozione alla Madonna dev’essere Dio.Senza questo fine ultimo, il nostro culto mariano sarebbe puramente umano e non religioso.Poiché la religione ci deve unire a Dio, ogni devozione, che non ci guida a Dio è superstiziosa.Ogni devozione viene da Dio e deve tornare a Dio; perciò nella Vergine (come in tutti i Santi) dobbiamo onorare prima di tutto e soprattutto Dio: la sua sapienza, la sua bontà, la sua potenza. 2. La vera devozione alla Madonna è inseparabile alla devozione a Gesù Cristo.Due legami uniscono strettamente Maria e Gesù: l’Incarnazione, la Redenzione.a) L’Incarnazione: Maria è la Madre di Gesù. dal suo seno verginale il Verbo prese umana natura: Gesù è veramente nato da Maria. Ora vi è legame più stretto di quello che unisce la Madre al Figlio?b) La Redenzione: Maria è Corredentrice… perché ha cooperato direttamente alla stessa formazione del tesoro della Redenzione.Perché Dio ha voluto che Maria fosse nostra correndentrice?Perché Satana aveva vinto per mezzo di una donna e la rivincita doveva essere effettuata per mezzo di un’altra donna.Ecco perché Maria è sempre vicino a Gesù nel compimento dell’opera Redentrice.Ed ecco perché non c’è vittoria di Cristo, sia anche vittoria di Maria. 3. La vera devozione a Maria è inseparabile alla devozione allo Spirito Santo.Lo Spirito Santo è Dio e svolge un’azione importantissima nel piano della salvezza delle anime.Cristo è il Redentore delle anime.Lo Spirito Santo è il santificatore delle anime.Ora lo Spirito Santo compie l’opera sua in Maria per mezzo di Maria.Ogni suo dono vuole che venga a noi per le mani di Maria.Il più grande dono di Dio all’umanità è Gesù Cristo.Ora Gesù ci è donato dallo Spirito Santo per mezzo di Maria. 4. La vera devozione a Maria esige la sua imitazione.La vera devozione alla Madonna esige l’amicizia di Gesù e la corrispondenza all’azione dello Spirito Santo in noi.Perciò solo colui che è vero cristiano e che compie il bene a gloria di Dio e a vantaggio del prossimo, può dirsi vero devoto di Maria. «Vera devotio imitari quod colimus».«Talis Fiut Maria, ut eius unius vita omnium sit disciplina» (S. Ambrogio). 5.La vera devozione a Maria esige la sua conoscenza.La devozione alla Madonna dev’essere illuminata, cioè fondata sulla chiara cognizione e convinzione circa la grandissima importanza della missione che Dio ha affidato a Maria nel piano della redenzione e della salvezza delle anime.Perciò le tre cose più importanti intorno alla Madonna sono: 1.La sua conoscenza.2.Il suo amore.3.La sua imitazione.Senza la prima, non può esistere la seconda; senza la seconda, non esiste la terza; III. – CONCLUSIONEA) Maria è «Mater divinae gratiae»; perciò sventurati coloro che negano la devozione alla Madonna, perché essi tentano di sottrarre al popolo cristiano una sorgente necessaria e feconda di vita divina.B) Maria è «Mater divinae gratiae»; perciò sventurati coloro che cercano di diminuire la devozione dovuta alla Madonna sotto il pretesto che viene offeso Gesù, perché essi affievoliscono quel sentimento di pietà filiale verso la Madonna, tanto utile per il progresso spirituale.C) Maria è «Mater divinae gratiae»; sventurati perciò coloro che abusano della devozione alla Madonna, perché essi ignorano le norme e i limiti che Maria impone ai veri devoti.Fratelli carissimi, mi auguro che nessuno di voi si trovi in una delle tre categorie sopra nominate; anzi faccio voti affinché ognuno di voi si sforzi di diventare un vero e perfetto devoto di Maria.
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