MARIA LA FORMATRICE DEI SANTI
L’AMATA DAI SANTI
Maria Santissima è la Madre dei Santi. Dove c’è un Santo c’è Maria, ho già scritto. Sì, perché senza Maria il cammino verso la santità è impossibile. E’ Lei la Formatrice dei Santi come anche Lei formò il Santissimo nel concepirLo, darLo al mondo, curarLo, guidarLo nei Suoi primi passi e nella crescita. È stata la Maestra di Gesù Bambino, di quel Bambino il cui Spirito era lo Spirito del Creatore del mondo. Maria ha ricevuto dal Figlio, l’incarico di formare tutti i Santi, e Lei svolge questo compito con lo stesso amore e con la stessa obbedienza che mostrò nell’Incarnazione del Verbo in Lei. Però, non sempre Maria trova l’anima eletta docile alle Sue chiamate alla Santità, allora, come Madre premurosa e sapiente, si serve anche di circostanze che apparentemente sembrano cattive. Così San Camillo de Lellis dovette benedire per tutta la vita la guerra a cui prese parte contro i turchi, e la piaga inguaribile della sua gamba; San Girolamo baciò le catene della sua prigionia a Treviso; Sant’Ignazio diLojola scrisse che la grave ferita di Pamplona, gli aprì gli occhi dell’anima; San Pietro Gonzales benedisse la sua caduta, per l’impennarsi del cavallo, tra gli scherni del popolo che prima lo aveva applaudito; Sant’Alfonso Maria dè Liguori dovette alla dimenticanza di un documento, per pura distrazione, una sconfitta in tribunale, che gli fece abbandonare il foro e il mondo, per abbracciare una vita che lo condusse alla santità. Diventerà uno dei più appassionati innamorati della Madonna e, su Lei, scriverà uno dei libri più letti nel mondo: “Le Glorie di Maria”. La Madonna è la Regina dei Santi, perchè Li supera tutti nelle virtù e nella gloria. Ella apparve a San Tommaso di Canterbuy dicendo che in Cielo gode sette particolari gaudi:1- perchè è glorificata più di tutte le creature;2- perchè supera tutte le gerarchie celesti nella Verginità;3- perchè l’intera corte celeste rifulge della Sua gloria;4- perchè tutta la corte celeste La onora e La venera quale Madre di Dio;5- perchè da Sua Figlio ha ottenuto il potere di ottenere per noi qualsiasi favore;6- perchè ai Suoi devoti in Cielo è preparata una gloria speciale;7- perchè la Sua gloria aumenta e dura per tutta l’eternità.Tutti i Santi hanno faticato per imitare Maria, essendo a conoscenza che, più si ama Lei e più si diventa come Lei. Più si prega Maria e più l’anima viene inondata dello Spirito di Maria. Se si dovesse scrivere l’amore che ogni Santo ha avuto per Maria, si dovrebbero riempire di libri le più grandi Biblioteche del mondo, anzi, non basterebbero neppure. Ogni Santo ha amato appassionatamente Maria. Dice San Bernardino da Feltre, che “tutti i Santi del Paradiso guardano a Maria. Se tu hai Maria dalla tua, allora hai tutto, altrimenti non hai nulla, perchè tutto il Paradiso guarda a Lei; e se i Santi La vedono favorevole, tutti presentano suppliche, altrimenti nessuno osa incominciare: tutti tacciono”.Amiamo la Madonna, perchè è la Maestra di santità. Tutti i Santi si sono consumati nell’amare Maria e, se sono stati i più grandi ed anime eroiche, è per la devozione a Maria Santissima. Santi canonizzati dalla Santa Chiesa Cattolica e anime che in vita si sono distinte per la vita particolarmente evangelica, in Paradiso osannano Maria e saranno eternamente riconoscenti per l’ineguagliabile aiuto che Maria ha dato a tutti Loro. San Francesco d’Assisi fu un’anima eminentemente mariana: venerava la Madonna nelle veglie notturne, Le cantava speciali lodi, Le elevava continue preghiere, a Lei consacrò tutti i suoi affetti, La volle come Protettrice dell’Ordine, faceva ogni anno una austera Quaresima in onore di Maria che iniziava il 29 giugno e durava fino al 15 agosto; Santa Veronica Giuliani per tre anni si nutrì solamente di pane ed acqua, e non era mai appagata delle inaudite penitenze che faceva per la Madonna; Padre Pio da Pietrelcina recitava ogni giorno innumerevoli Ave Maria, digiunava ogni sabato a pane ed acqua in onore di Maria, e diceva ai numerosi miracolati: “Ringraziate la Madonna”; San Salvatore da Horta, straordinario operatore di miracoli, prima di invocare la Madonna per ottenere miracoli e guarigioni, faceva mettere gli innumerevoli pellegrini davanti l’altare della Madonna e li invitava ad avere grande fiducia nella potenza di Maria; San Massimiliano Maria Kolbe è chiamato il folle dell’Immacolata per il suo infuocato amore alla Madre di Dio; al mortificato e penitente Beato Bernardo da Corleone apparve la Madonna e gli disse che dopo poco tempo sarebbe morto, allorchè il fraticello pieno di gioia, corse in cucina saltellando e sospirando “Paradiso! Paradiso!”; San Leonardo da Porto Maurizio ogni volta che suonava l’orologio recitava un’Ave Maria; San Crispino da Viterbo rimaneva ogni sera per più ore dinanzi un quadro di Maria, assorto in contemplazione; San Giuseppe da Copertino quando pregava la Madonna andava in estasi, si alzava da terra e rimaneva sollevato in aria senza appoggio dinanzi una Statua della Madonna, anzi, gli bastava sentire solamente il Nome di Maria per volare in alto; San Luigi da Monfort salutava la Madonna trecento volte al giorno con atti d’amore; Sant’Alfonso Rodriguez digiunava rigorosamente tutti i sabati dell’anno, teneva sempre in mano la Corona del Rosario e recitava l’Ave Maria in onore della Madonna a tutte le ore del giorno e della notte. Pregava pensando a Maria presente, donava tutte le sue suppliche a Maria; San Bonaventura, Generale francescano, ordinò che dopo la preghiera di Compieta in ogni Convento si recitasse il saluto Angelico che si diffuse in tutta la Chiesa, e volle, che ogni sabato si cantasse la Messa solenne della gran Signora; Santa Teresa di Gesù Bambino a cinque anni faceva a casa il mese di maggio, nel giorno della sua Prima Comunione fece la consacrazione totale e perenne di se stessa alla Madonna. Partendo per il Carmelo, portò con sè la statuetta della Vergine Maria e morì esclamando: “Gesù! Maria! Vi amo”; San Casimiro scrisse una lode a Maria per recitarla ogni giorno e volle venisse messa nella sua tomba; Cristoforo Colombo cantò la Salve Regina quando scoprì l’America; San Pietro Tommaso era il confidente di Maria, e l’abitudine di portare Maria nel cuore lo trasformò in Lei; la Beata Giovanna, carmelitana, quando desiderava qualche Grazia straordinaria dalla Madonna, recitava quindicimila Ave Maria, e chiudeva ogni centinaio con la Salve Regina; il monaco Bartolomeo si metteva, spogliato, sotto i ghiacci e le nevi per offrire penitenze a Maria, e per questo fu molto perseguitato dai diavoli; la Regina Santa Elisabetta faceva un digiuno di quaranta giorni in preparazione della Festa dell’Assunzione della Madonna, e nelle altre Feste digiunava a pane ed acqua; il Beato Simone digiunava più volte la settimana in onore della Madonna, ed era moderato nel parlare perchè Maria nel Vangelo non parla più di cinque volte; San Ludovico Re di Francia, sommamente devoto della Madonna, recitava ogni giorno in privato l’Ufficio della Santissima Vergine, ogni sabato dava da mangiare a tre poveri dopo aver lavato loro i piedi; Ilarione da Conversano portava sempre con sè un’immaginetta della Madonna e molto spesso la baciava, commosso e devoto; l’umile Sant’Alessio amava intensamente un’Immagine di Maria esposta nella città d’Edessa, ma restò sulla porta della Chiesa per diciassette anni e da lì La guardava, non volendo entrare dentro per profondo rispetto alla Santissima Madre; San Giuseppe Moscati, il dolce dottore dei poveri, in onore della Madonna tutti i sabati e in tutte le novene delle Sue Feste si asteneva dalla frutta. Pregava alcune ore ogni mattina prima di andare all’ospedale e recitava il Santo Rosario per essere guidato da Maria; il Beato Egidio di San Giuseppe aveva una particolare devozione alla Madonna, tanto che teneva accesi quattro ceri giorno e notte davanti ad una copia dell’Immagine della Madonna del Pozzo di Bari, e prima di uscire per la questua e quando rientrava passava sempre a salutarLa; San Gaspare del Bufalo confidava pienamente nella Madonna: quando predicava e improvvisamente pioveva, benediceva il cielo con il quadro della Madonna e subito smetteva di piovere, oppure, l’acqua non bagnava i suoi ascoltatori; San Roberto Re di Francia, nelle vigilie delle Feste di Maria faceva un rigoroso digiuno e vegliava tutta la notte in preghiera; San Francesco Solano cantava spesso le Lodi di Maria, e cantando andava in estavi per l’impeto della dolcezza; la Beata Cunegonda faceva penitenze straordinarie per amore della Madonna, ma il sabato le aumentava, tormentando il suo corpo in memoria dei Dolori di Maria; Sant’Ignazio di Lojola, appena convertito, non aveva uno zelo ordinato e voleva uccidere un moro che aveva dubitato della perpetua Verginità di Maria, ma la Santa Madre lo calmò; San Domenico di Guzman recitava ventiquattro Corone del Santo Rosario al giorno, nonostante i molti impegni di predicatore umile e straordinario; Santa Teresa d’Avila ogni sera, alla presenza della comunità, metteva devotamente nelle mani di Maria le chiavi che le venivano consegnate come si usava nel Monastero, perchè aveva fatto Priora la Madonna; San Giovanni Berchmans consacrò fin dalla fanciullezza la sua castità a Maria e ottenne il dono di straordinaria purità che l’ispirava anche a coloro che lo guardavano. Inoltre, digiunava il sabato e nei giorni di passeggio visitava sette Chiese dedicate a Maria; la Beata Maria Schininà digiunava in onore della Madonna tutti i sabati dell’anno, ogni volta che sentiva battere le ore ripeteva: “Ai Tuoi piedi, piissima Signora, voglio vivere e morire”; il figlio di Carlo II, Re di Sicilia, ammalato gravemente, fece voto alla Madonna di entrare nell’Ordine francescano se fosse guarito, e infatti, dopo la guarigione, diventerà Vescovo di Tolosae poi San Ludovico; alla bambina Rosa non piaceva il suo nome e si rivolse ad una Immagine della Beata Vergine del Rosario, che la consolò e disse che quel nome piaceva anche a Gesù, ma doveva aggiungere un altro nome: Maria. Si chiamerà Rosa di Santa Maria e dalla Chiesa canonizzata come Santa Rosa da Lima; il primo a salutare Maria, Madre di Dio, fu San Giovanni Battista, addirittura non ancora nato, quando si agitò, sentendo la voce di Maria, nel grembo della madre Sant’Elisabetta; San Giuseppe Calasanzio fu un grandissimo devoto della Madonna: ancora bambino si deliziava nel recitare il Santo Rosario, digiunava a pane ed acqua in tutte le vigilie delle Feste mariane e fondò l’Istituto, I poveri della Madre di Dio; San Tommaso d’Aquino per il suo amore alla Vergine, era chiamato: il Servo della Vergine Maria e in punto di morte gli apparve la Madonna; San Leopoldo Mandic visse da innamorato della Madonna. Cercava tutti i modi per onororLa: tutti i giorni celebrava la Messa all’altare della Madonna, più volte al giorno recitava il Santo Rosario, ogni giorno recitava l’Ufficio di Maria, digiunava in tutte le vigilie delle Feste mariane; San Francesco di Paola alla scuola di Maria imparò l’umiltà più profonda, la purezza più eroica, l’uniformità alla Volontà di Dio, l’amore verso il prossimo, la carità ardente verso Dio; per tutta la vita San Giovanni di Dio visse sotto lo sguardo materno di Maria. La sua pietà mariana era ardentissima, i suoi sacrifici per la Madonna erano innumerevoli, le suppliche continue, le privazioni per Maria di ogni genere e sulle labbra aveva sempre il nome di Maria; il Beato Antonio Baldinucci con una Immagine di Maria operava miracoli, come fermare la pioggia, far venire il bel tempo, guarire gli ammalati, moltiplicare il raccolto, convertire le anime; Santa Matilde aveva paura della morte, ma apparve la Madonna e le disse: “Se vuoi morire serenamente e santamente, recita ogni giorno tre Ave Maria”. E la Santa fece una morte invidiabile; San Francesco Saverio portava sempre appesa al collo una Corona del Rosario, e con quella otteneva guarigioni miracolose agli ammalati; San Camillo de Lellis assisteva i moribondi e li metteva sotto la protezione della Madonna, assicurando la loro salvezza eterna; San Giovanni Leonardi dall’inizio alla fine della sua vita fu veramente tutto di Maria; Padre Baldassare Guinigi, nella gioventù era amante del giuoco e del divertimento, sperperò le ricchezze paterne, ma poi fu convertito dalla Madonna e morì santamente da Sacerdote, dopo 60 anni di vita religiosa; San Paolo della Croce portava sempre al collo l’abitino dell’Addolorata e diffondeva la devozione ai Dolori di Maria; Santo Stefano Re d’Ungheria, consacrò il suo regno alla Madonna, Le edificò un grandioso tempio e volle che i suoi sudditi La chiamassero “Grande Signora”; Padre Marco Calvo ornò del nome di Maria -quasi fosse un sigillo- i libri, le vesti e tutte le altre cose che aveva in uso. Avrebbe voluto che il nome di Maria fosse scolpito sulle porte e sulle pareti; Giovanni Giuseppe Sahun godeva della presenza abituale della Madonna e l’amore per Lei, lo elevò in pochi anni, alle vette della santità; Sant’Alfonso Maria dè Liguori digiunava ogni sabato a pane ed acqua, ogni giorno recitava il Rosario intero e l’Ave Maria al suono della campana; San Gabriele dell’Addolorata era chiamato il messaggero dell’Addolorata, e l’Addolorata fu quasi tutta la ragione della sua vita; Sant’Alberto Magno onorava la Madonna in tutti i modi, e pur essendo incapace nello studio diventò un dotto per Grazia di Maria; San Pierluigi una volta si ferì ad un dito, intinse con la penna un poco del suo sangue e scrisse: “Amare Maria e farLa amare”; Padre Duscarne era devoto dei Dolori di Maria e un giorno ottenne una Grazia dopo aver meditato su Maria Addolorata, facendo per quattordici volte la Via Crucis; Santa Giacinta Marescotti dal giorno della sua “seconda conversione” avvenuta fra le clarisse dopo dieci anni di vita dissipata e scandalosa nel monastero, non volle chiamarsi più Marescotti, ma Giacinta di Maria Vergine, e da quel giorno cominciò una vita di straordinaria penitente.E innumerevoli altri esempi di devozione alla Madonna si potrebbero narrare, perché ogni Santo è stato formato dall’Amore di Maria, modellato secondo l’esemplare, che è Maria, e trasformato per gli insegnamenti di Maria. La Madonna è sempre vicina ad ogni anima, e guarda con compassione chi soffre e La invoca. Per consolare Suor Josefa Menendez le disse: “Figlia mia, non temere mai nè le sofferenze nè i sacrifici. Le vie di Dio sono fatte così. Se vuoi uscire vittoriosa dagli assalti del nemico, ti raccomando due cose: umiliati poiché sei un nulla e meriti nulla, tutto è Grazia di Dio; in secondo luogo, quando ti trovi abbandonata, circondata da tentazioni, con l’anima fredda e senza forza per combattere, non tralasciare mai la preghiera… e va subito ad aprire il tuo cuore a Colei che mio Figlio ti ha dato per Madre quaggiù”.
Caro padre Giulio tra tanti santi ha dimenticato il beato Bartolo Longo che per amore della Madonna del Rosario ha fondato la nuova città dell’Amore a Pompei