Lunedì 6 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario Trasfigurazione del Signore
di
gesuemaria
·
12 Gennaio 2021
- VANGELO (Mc 9,2-10)
Questi è il Figlio mio, l’amato. - Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte,
in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti,
bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia
con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello
per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per Te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva
infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e
dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente,
guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano
dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il
Figlio dell’Uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa
volesse dire risorgere dai morti. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La prima domanda che fa riflettere i buoni lettori del Vangelo, riguarda la scelta di Gesù di
portare solo tre Apostoli con sé e non tutti. Di conseguenza ci si chiede anche come mai proprio
Pietro, Giacomo e Giovanni e non altri tre. Sulle scelte di Gesù il cristiano non può alzare alcun
dubbio né immaginare di poter fare meglio.
La Fede ci dice che tutto l’operato del Signore è assolutamente perfetto e sbagliano
gravemente quanti manipolano anche alcune parole della Parola di Dio, dandole concretamente
un significato diverso, opposto.
Gesù porta sul Tabor Pietro, Giacomo e Giovanni perché si fida di loro, non solo per averli
scelti per primi all’inizio della sua missione. Erano sempre rimasti fedeli, amavano il Signore
con piena sincerità e non facevano nulla di nascosto né tacevano le loro miserie. Erano
trasparenti con Gesù ed Egli che conosce i cuori di tutti, vedeva in loro tre onestà e verità.
Averli portati sul Tabor è stato sicuramente un premio, erano i più fidati e proprio per questo
erano chiamati a parlarne al tempo opportuno, infatti Gesù «ordinò loro di non raccontare ad
alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’Uomo fosse risorto dai morti».
Non è stata, comunque, solamente la fiducia che Gesù riponeva in loro tre, la ragione per cui
li ha scelti e li ha fatti assistere ad una visione soprannaturale ed impensabile per tutti gli ebrei,
a cominciare dagli stessi Apostoli.
Bisogna considerare anche la credibilità di Pietro, Giacomo e Giovanni, essi risultavano
pienamente credibili e sinceri agli altri nove Apostoli. Non dicevano bugie né avevano doppi
pensieri, all’esterno evidenziavano solo la loro autenticità.
Loro tre hanno visto Gesù trasfigurato con le vesti splendenti, bianchissime, ed Elia con
Mosè che conversavano con il Signore.
Un evento che solo Dio poteva realizzare. Perché proprio Elia e Mosè morti molti secoli
prima conversavano con Gesù? Essi per gli ebrei rappresentavano la Legge e i Profeti e Dio fa
conoscere ai tre sbalorditi Apostoli la continuità di Gesù Cristo con la Legge (Mosè) ed i
Profeti (Elia).
Gesù mostra nella visione la sua Onnipotenza, per questo porta con sé i tre Apostoli più
fidati.Quando un cristiano è credibile per la vita onesta e virtuosa che conduce, tutto
quello che dice riceve dagli altri un imprimatur spontaneo. Però quelli che ascoltano
devono conoscere la sana dottrina, non è sufficiente leggere libri spirituali, al primo posto
mettiamo il Catechismo.
La nostra riflessione deve esserci ed essere matura, capace di valutare le posizioni dottrinali
delle persone che conosciamo, come il parroco e il vescovo, per salvaguardare la nostra Fede. A
cosa serve una intima amicizia con qualsiasi sacerdote o vescovo se egli non osserva
fedelmente la Parola di Dio e annuncia una sua verità?
La debolezza umana unita alla mancata conoscenza dell’autentica e sana dottrina della Santa
Chiesa può indurre a seguire un predicatore o una guida spirituale che umanamente suscita
simpatia per gli atteggiamenti briosi, ma negli insegnamenti poi insinua l’errore e conduce chi
ascolta in una via larga e sbagliata.
È anche vero che spesso non è il parroco ad indurre nell’errore e sono altri a crederlo. È
malafede, invidia o l’incapacità di accettarsi?
Si trovano cristiani deboli, colpiti dalla demoralizzazione o dall’insoddisfazione per la vita
insignificante che si conduce, pronti a crearsi fantasie e a percepire una realtà che non c’è. Essi
sono indotti dalle problematiche personali a credere quello che li mette illusoriamente in una
forma di pace.
Gesù ama e desidera la loro guarigione, ma devono pregare! Il Signore si mostra come il
Salvatore, pronto a guarire e a liberare dalle possessioni.
Ci sono parroci che si sfiancano nelle parrocchie dove operano ma non vengono compresi
che sono esseri umani e non Angeli, pur avendo una dignità sacerdotale che rimane superiore
alla dignità degli Angeli. I buoni parroci si trasfigurano soprattutto per la pazienza che
mostrano verso le persone insoddisfatte dalla vita e che diventano ossessive, intente a voler
distruggere la serenità del parroco.
I Sacerdoti e i Prelati sono chiamati alla trasfigurazione interiore, in questo traguardo
si evidenzia la realizzazione della loro vocazione.
Preghiamo ogni giorno per tutti i Sacerdoti e i Vescovi che rimangono in trincea e lottano per
aiutare i peccatori e i cattolici smarriti, con la preghiera continua, la pazienza, l’amore intenso
per la salvezza delle anime.
È una continua e grande lotta spirituale contro i diavoli e quanti sono intenti ad ostacolare la
missione dei Sacerdoti rimasti fedeli alla sana dottrina.
Abbiamo compreso che Pietro, Giacomo e Giovanni sono stati premiati per la loro onestà
mentale, hanno meritato di assistere ad una visione anticipatrice della Risurrezione dai morti di
Gesù. Loro tre furono scelti dal Signore anche per rimanere accanto a Lui nel momento più
tremendo della sua vita al Getsemani.
Gesù dona grandi Grazie a quanti sono sinceri con Lui e corrispondono alla sua Volontà.
Non sono le parole a renderci migliori, è l’obbedienza alla Verità, fino a diventare noi stessi
emanazione di Essa, plasmati dallo Spirito Santo per mostrare in ogni circostanza che abbiamo
incontrato davvero il Signore e l’anima Lo ha contemplato in tutto il suo splendore.
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
Atto di consacrazione personale
e di riparazione al Cuore di Gesù
O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
poco e assai misero quello che io Ti offro.
Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
ritornare a Te, o Signore.
Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
perché Tu sei Onnipotente.
Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
mia vita. Amen.
Consacrazione dell’Italia
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
regni la giusta pace tra tutti.
Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
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