Sabato 4 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinari San Giovanni Maria Vianney
di
gesuemaria
·
12 Gennaio 2021
- VANGELO (Mt 14,1-12)
Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù. - Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi
cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare
prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in
prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti
è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo
considerava un Profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in
pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse
chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il
Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse
data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu
data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il
cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La figura del Santo Curato d’Ars è incantevole, la sua storia mostra come la mano di Dio
accompagna i cristiani docili lì dove vuole farli realizzare. Mai il giovane Giovanni Vianney
avrebbe immaginato di diventare Sacerdote, innanzitutto per la mancanza di studi, era
analfabeta fino quasi alla maggiore età.
Furono diverse circostanze che il Signore sa far coincidere perfettamente ad infondergli
inizialmente il desiderio del sacerdozio, poi l’incontro con un parroco santo che si prese cura di
lui e lo fece studiare, riuscendo il giovane Giovanni ad imparare l’indispensabile.
Per arrivare al sacerdozio occorreva molta più preparazione, studi impegnativi che il giovane
non riusciva a completare e quando il parroco lo segnalò al Vescovo, questi rispose che non si
poteva ordinare Sacerdote un uomo incolto. Occorrevano maggiori studi e Giovanni si impegnò
molto, avrà fatto sudare anche il suo Angelo Custode…
Dopo anni di ripetuti tentativi, quando non appariva possibile l’ordinazione sacerdotale del
buon Giovanni, nel parroco sconsolato era vivo il forte incoraggiamento e l’aiuto nelle
spiegazioni teologiche ma non riusciva a risolvere nulla.
Nel momento opportuno lo Spirito Santo illuminò il parroco di recarsi dal Vescovo per
perorare nuovamente la causa di Giovanni, per dirgli una cosa che il Prelato doveva discernere
bene prima di ripetere il suo no al sacerdozio.
Il parroco gli disse con trepidazione e intensa speranza: «Giovanni Vianney non sarà un
grande predicatore ma di sicuro un santo Sacerdote. Recita il Santo Rosario con un amore
quasi angelico. Farà molto bene alle anime».
A queste parole il Vescovo rimase pensieroso e lo Spirito di Dio lo illuminò, gli fece capire
la Volontà Divina e si rese conto che se lo inviava nel paesino più piccolo e sperduto tra i monti
della diocesi non avrebbe causato alcun problema e avrebbe portato sicuramente frutti spirituali.
Il Vescovo si convinse e ordinò Sacerdote Giovanni Vianney, destinandolo in un paesino di
trecento abitanti, davvero isolato, quasi irraggiungibile e senza parroco da diversi decenni.
Subito dopo il nuovo Curato d’Ars prese possesso della fatiscente Chiesa e prima la pulì, poi
dopo la celebrazione della Santa Messa, si pose dinanzi al Tabernacolo a ringraziare Gesù
Cristo. L’Eucaristia divenne il centro della sua vita.
Nessuno dei paesani andava in Chiesa, nessuno quindi partecipava alla Santa Messa.
Cosa fece il nuovo Curato d’Ars per cercare di riportare i parrocchiani in Chiesa?
Forse organizzò feste e festini?
Oppure offriva l’aperitivo al termine della Santa Messa come fa qualche parroco italiano, che
ha l’intento di farsi acclamare dai fedeli benestanti della sua parrocchia?
O modificò il Vangelo introducendo dottrine favorevoli all’uomo e contrarie alla morale,
come numerosi sacerdoti usano fare?
Il parroco Giovanni Vianney iniziò una vita penitenziale eroica, pregava di continuo e
rimaneva per lunghe ore dinanzi all’Eucaristia.
Visse come meglio poteva il suo sacerdozio, si donò interamente alla sua missione
sacerdotale e i frutti furono incommensurabili.
Egli pregava già con la sua vita donata interamente a Gesù, oltre a voler dare massima gloria
a Dio, la sua grande preoccupazione era quella di salvare i peccatori. Per la conversione di essi
compiva sacrifici indicibili, dormiva poco e non pensava minimamente a nessun divertimento.
D’altronde, chi accoglie la chiamata al sacerdozio, non sa che questa missione è
esclusiva e deve dedicarsi anima e corpo al compito unico e sacro di compiere interamente
la Volontà di Dio? Non deve forse abbandonare ogni forma di diletto umano per pensare
esclusivamente alle cose di Dio?
L’incolto Curato Giovanni Vianney divenne una persona speciale per gli abitanti di Ars,
cresciuti senza cultura religiosa, tutti i paesani cominciarono a frequentare la Santa Messa
domenicale e presto si diffuse la voce in tutta la Francia, ed andavano ogni anno milioni di
francesi a confessarsi con l’uomo Santo e a partecipare alla Santa Messa.
Il Santo Curato d’Ars ricevette carismi particolari, paragonabili a quelli di Padre Pio. La
Chiesa ha riconosciuto la vita eroica del più mite parroco della storia e lo ha eletto Patrono di
tutti i parroci del mondo.
Questo ci insegna che Gesù cerca il nostro amore, ci vuole santi interiormente, vuole vivere e
crescere in noi per noi diventare come Lui.
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
Atto di consacrazione personale
e di riparazione al Cuore di Gesù
O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
poco e assai misero quello che io Ti offro.
Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
ritornare a Te, o Signore.
Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
perché Tu sei Onnipotente.
Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
mia vita. Amen.
Consacrazione dell’Italia
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
regni la giusta pace tra tutti.
Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
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Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16)
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