Martedì 22 ottobre 2019 XXIX Settimana del Tempo Ordinario San Giovanni Paolo II

  • VANGELO (Lc 12,35-38)
    Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le
    lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in
    modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo
    ritorno troverà ancora svegli; in verità Io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a
    tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà
    così, beati loro!». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Oggi festeggiamo il Papa Santo e Lui conobbe con il comunismo una forte povertà, come
    tanti altri milioni nel mondo. San Giovanni Paolo II in gioventù patì la ferocia comunista e da
    Papa lottò instancabilmente per abbattere questa funesta ideologia, la più crudele della storia.
    Questo grande testimone della Chiesa ci ha raccontato tanti stermini di innocenti, le
    carneficine e i genocidi compiuti dal comunismo nella sua Polonia e in tante Nazioni, un odio
    che demoliva gli uomini come l’erba del prato. Per diventare Sacerdote il giovane Karol
    Wojtyla frequentò da clandestino i corsi di formazione del seminario maggiore di Cracovia. Il
    giorno 1 novembre 1946 venne ordinato Sacerdote.
    Nel pontificato di San Giovanni Paolo II il materialismo comunista è il vero nemico
    dell’umanità, prima di Lui tutti i Papi del ‘900 avevano condannato l’anticlericalismo sovietico
    che si ramificò nel mondo, con grandissima sofferenza per centinaia di milioni di innocenti.
    La Madonna a Fatima aveva indicato l’orrore del comunismo, disse queste parole: «La
    Russia […] diffonderà i suoi errori nel mondo».
    Come è noto la sostanza del messaggio trasmesso agli uomini dalla Madonna a Fatima, nel
    1917, era che se l’umanità non si fosse convertita, abbandonando le vie del peccato che stava
    battendo, sarebbe caduto sul mondo un castigo spaventoso, e che il comunismo sarebbe stato lo
    strumento di questo castigo. La profezia ancora si deve realizzare nella sua completezza.
    Quando la Madonna scopriva davanti a Lucia, a Francesco e a Giacinta panorami immensi,
    annunciando loro che il mondo sarebbe passato attraverso queste e quelle catastrofi, che il
    comunismo si sarebbe diffuso su tutta la terra, che molte Nazioni sarebbero scomparse, non
    possiamo immaginare che, in quel momento, i veggenti si preoccupassero dei loro problemini
    spirituali o materiali.
    L’intero sistema comunista è una colossale truffa, lo hanno compreso anche molti studiosi e
    artisti italiani che in passato predicavano come «guru» la più grande falsità di tutti i tempi, e
    Papa Pio XI la definiva eresia.
    Padre Pio da Pietrelcina cacciava i penitenti che votavano per il Partito comunista e spiegava
    ai fedeli più vicini la pericolosità del comunismo.
    Il sistema comunista è basato su sottrazioni.
    Uno dei suoi principi fondamentali è l’eliminazione della proprietà privata, cioè privare
    i legittimi proprietari della loro proprietà: dei terreni, delle fabbriche, dei magazzini, dei
    macchinari, e talvolta anche degli alloggi, e infine nazionalizzare le loro proprietà. Ai
    sequestri sono sottoposti non solo i ricchi, ma anche il ceto medio.
    Oltre la naturale ipocrisia presente nei comunisti ostinati, c’è in essi una terrificante volontà
    distruttrice del Bene, un’azione continua volta a danneggiare la popolazione. Questa è la prova
    regina dell’inganno del comunismo e chi ancora ne è un convinto sostenitore, è fuori dalla
    realtà.
    La Madonna il 13 luglio 1917 preannunciò la terribile diffusione del comunismo come il
    castigo supremo, ed infatti cominciò a realizzarsi a novembre 1917 con l’ascesa dei marxisti al
    potere nella infelice Russia. La Russia nel periodo delle apparizioni (maggio-ottobre 1917) era
    già passata dallo zarismo ad un regime ancora borghese di Kerensky.
    Quattro mesi dopo la profezia della Madonna iniziò in Russia il più funesto regime
    dittatoriale della storia.
    Neanche il crudele nazismo tedesco, l’assolutismo fascista di Mussolini e la dittatura
    militaredi Videla che fece massacrare diverse centinaia di migliaia di innocenti inArgentina, si
    possono paragonare ai genocidi brutali commessi dal comunismo in tantissime Nazioni del
    mondo, con l’uccisione di centinaia di milioni di innocenti.
    A Fatima la Madonna avvisò l’umanità ma non è stata ascoltata.
    Proprio da una Nazione comunista la Vergine Maria scelse un Papa che divenne grande per
    la totale fedeltà a Gesù Cristo e il suo coraggio.
    Papa Giovanni Paolo II è stato un umile servo della Madonna e il suo pontificato lo
    ricordiamo con immensa nostalgia. Obbediva prontamente alla Volontà di Dio senza ascoltare
    altre opinioni in maniera di Fede e di morale. Questo è il ruolo di un Papa che si lascia guidare
    dallo Spirito Santo.
    Lottava contro le novità teologiche di ogni provenienza che intralciavano la sana dottrina
    della Chiesa ma non era un rivoluzionario, fu docilmente un grande figlio della Chiesa, un
    servo della Parola di Dio.
    Abbiamo molto chiaro che Papa Giovanni Paolo II ribadiva la Volontà di Dio sul celibato dei
    sacerdoti. Questo celibato è una disposizione della Chiesa, basata su una tradizione che deriva
    addirittura dagli Apostoli. La Chiesa non ha mai concesso nella storia che ci si possa sposare
    dopo l’ordinazione presbiterale.
    Leggiamo alcuni brani dell’Esortazione Apostolica di Papa Giovanni Paolo II, «Pastores
    dabo vobis», del 25 marzo 1992 sul celibato.
    «È particolarmente importante che il sacerdote comprenda la motivazione teologica della
    legge ecclesiastica sul celibato. In quanto legge, esprime la volontà della Chiesa, prima ancora
    che la volontà del soggetto espressa dalla sua disponibilità.
    Ma la volontà della Chiesa trova la sua ultima motivazione nel legame che il celibato ha con
    l’Ordinazione sacra, che configura il sacerdote a Gesù Cristo Capo e Sposo della Chiesa.
    La Chiesa, come Sposa di Gesù Cristo, vuole essere amata dal sacerdote nel modo totale ed
    esclusivo con cui Gesù Cristo Capo e Sposo l’ha amata. Il celibato sacerdotale, allora, è dono
    di sé in e con Cristo alla sua Chiesa ed esprime il servizio del sacerdote alla Chiesa in e con il
    Signore».
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen

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