Domenica 2 febbraio 2020 Presentazione del Signore
di
gesuemaria
·
15 Gennaio 2021
- VANGELO (Lc 2,22-40)
I miei occhi hanno visto la tua salvezza. - Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la Legge di Mosè,
Maria e Giuseppe portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore -come è
scritto nella Legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore»- e per offrire
in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la
consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato
che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo
Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il Bambino Gesù per fare ciò che la
Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei
occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da Te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle
genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il Padre e la Madre di Gesù si stupivano delle cose che si
dicevano di Lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua Madre, disse: «Ecco, Egli è qui per la
caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione -e anche a Te una
spada trafiggerà l’anima-, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una
profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto
con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva
ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni
e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del
Bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni
cosa secondo la Legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth. Il
Bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la Grazia di Dio era su di Lui. Parola del
Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi è la festa della Candelora e la Chiesa celebra la Presentazione al Tempio di Gesù.
Candelora indica la benedizione delle candele, simbolo di Gesù «Luce per illuminare le
genti», come il Bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della
presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i
primogeniti maschi.
La festa è anche detta della Purificazione di Maria Santissima, perché, secondo l’usanza
ebraica, una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni
dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade
appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù.
Agli inizi del Cristianesimo questa festa veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo
l’Epifania), ed è Egeria a darci la prima testimonianza nel suo Itinerarium Egeriae (cap. 26).
Spiega che la denominazione di «Candelora» data popolarmente alla festa deriva dalla
somiglianza del rito del Lucernare, di cui appunto parla Egeria: «Si accendono tutte le lampade
e i ceri, facendo così una luce grandissima» (Itinerarium 24,4).
La Madonna era Immacolata e non aveva alcuna necessità di purificarsi, ma anche in
questa circostanza si sottomise alle prescrizioni ebraiche per umiltà e per non dare motivo
agli altri di accusarla.
La festa liturgica di oggi è importante per diverse ragioni, una di queste è la considerazione
della preziosità di questa tradizione che esalta la Vita Consacrata. Tutti i Religiosi consegnano
la loro vita alla tenerezza di Dio Padre, così come Gesù ancora Bambino fu presentato al
cospetto del Padre.
I primi Consacrati a Dio del Nuovo Testamento furono Maria e Giuseppe. Lei si consacrò
quando aveva appena tre anni e Giuseppe per la vita stessa che condusse, si deve considerare
come il primo Uomo religioso al servizio di Maria Santissima e di Gesù Cristo.
Nella Presentazione di Gesù si considera la sua obbedienza alla Legge, Dio che si sottomette
alle tradizioni degli uomini. È un’obbedienza che mira però a cambiare le regole, senza lasciare
la tradizione antica ispirata d’altronde da Lui. La nuova Legge dovrà riportare vitalità alla Fede
del nuovo popolo dei cristiani e dare un senso compiuto alla loro spiritualità.
La festa di oggi ci dice che Gesù è offerto al Padre, subito è donato e quel gesto si ripeterà
infinite volte nella sua luminosa Vita.
Gesù è sempre un dono, lo è per il Padre che ne fa dono ad ognuno di noi, ma molti non
riescono a valutare correttamente la preziosità del dono.
I Religiosi dovrebbero aver compreso questo, la loro consacrazione totale a Dio segue la
logica del dono, così come Gesù si è donato per Amore all’umanità. Quando si sceglie la vita
religiosa deve essere presente una decisa volontà di fare un’offerta a Dio della nostra piccola
vita.
Dio ce l’ha donata e a Lui la doniamo, senza trattenere nulla e lottando ogni giorno per
eliminare ciò che non appartiene a Dio.
Con la benedizione delle candele e dei ceri vogliamo anche noi diventare luce in questo
mondo di tenebre, senza regole e avvelenato da una invasione di immoralità. I Consacrati sono
chiamati a trasmettere quello che ricevono dal Signore che è la Luce, ma se non sono in
comunione con Lui, è impossibile dare ciò che non possiedono.
Senza la Luce soprannaturale trasmessa dai Consacrati e dai Ministri di Dio, il mondo
diventa sempre più occulto. Molti cristiani che pregano ma che non compiono un buon
cammino di Fede, diventano tiepidi e smettono di cercare la Luce di Dio. Sono smarriti proprio
nei luoghi che credono di conoscere meglio, perché è l’identità ad essere perduta e si trovano a
camminare in una galleria non illuminata.
Gesù è la Luce che illumina il creato, l’opera malefica dei malvagi ostruisce questa
Luce nel mondo e le tenebre scendono ovunque.
La preghiera della Chiesa fa ottenere abbondanti Grazie al popolo fedele a Dio, si privano di
aiuti quanti non pregano e sono in balìa del Male.
La Chiesa rimane sempre Santa in questa estesa confusione che non permette a moltissimi di
accorgersi della perdita dei valori più importanti per l’essere umano. Un mondo dove
primeggiano persone con un potente istinto disumano e determinati ad ottenere obiettivi
impensabili senza la vendita della loro dignità e di quello che restava di accettabile.
Ovunque sono presenti comportamenti irrazionali e imprevedibili, atipici se consideriamo la
loro cultura ma non è la cultura a rendere la persona perbene e retta. Questo agire arrogante che
esprimono molti potenti si annida maggiormente dove c’è una miope presunzione di superiorità,
e non comprendono che è sterile e inutile vanagloria. Dura un lampo dinanzi all’eternità e loro
perdono la gloria dell’eternità.
«Simeone mosso dallo Spirito, si recò al Tempio», anche in noi lo Spirito di Dio vuole agire
costantemente e operare meraviglie, non può compiere nulla dove si frappongono impedimenti.
Quelli che sono vacillanti nella Fede, orientano la volontà verso ciò che piace senza attivare la
prudenza e soprattutto il discernimento: giova ed è cosa giusta?
Molte persone di cultura prendono cantonate per scelte che solo a loro appaiono intuizioni
geniali e potrei elencare tanti personaggi pubblici italiani. L’attività intellettuale è soggiogata
dall’altezzosità, si chiama superbia della vita, ed essa contamina ogni valutazione e dato
oggettivo.
Senza la Luce di Dio si perde il senso sano della vita, gradualmente si arriva a toccare ogni
perversione e tutto si giustifica come opportuno.
Presentiamo ogni mattina la nostra vita e la giornata da affrontare a Gesù e a Maria, per
ricevere gli aiuti fondamentali e non sbagliare.
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
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