Giovedì 10 ottobre 2013 27ª Settimana del Tempo Ordinario
di
gesuemaria
·
15 Gennaio 2021
- VANGELO (Lc 11,5-13)
Chiedete e vi sarà dato. - Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico,
prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello
dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua
invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, Io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e
troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il
Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù conosce i bisogni materiali degli uomini, Lui desidera che ogni famiglia abbia ciò che è necessario per
condurre una vita dignitosa. Quando parla nelle Beatitudini dei poveri in spirito, intende quelle persone che vivono degnamente con quello che hanno e non cercano disperatamente di possedere di più. Quelli che non dedicano più tempo a questa ricerca che in molti casi diventa operativa, piuttosto che ringraziare Dio per quello che
posseggono.
Dovrebbero vedere qualche documentario sulla vita che conducono i veri poveri di moltissime Nazioni del
mondo, oppure visitare le favelas brasiliane dove non c’è acqua nè luce e si ritrovano migliaia di baracche una
incollata all’altra, o ascoltare qualche testimonianza di persone che riescono appena a trovare il cibo per mangiare senza sapere se troveranno altro cibo per la sera.
I poveri in spirito ringraziano Dio per quello che hanno, senza escludere la possibilità di guadagnare altro
denaro per il loro lavoro onesto. Ma non ne fanno una questione di vita, ed è normale aspirare a ruoli migliori
nell’ambiente lavorativo per le capacità che si posseggono, senza considerare primario il denaro e la promozione. Chi ha talenti deve sfruttarli e se guadagna di più è il premio che si merita.
Abbiamo meditato che l’unica cosa necessaria è Gesù, senza Lui tutto il resto non ha sapore, non può
dare felicità e appagamento.
Il Signore oggi ci dice che bisogna chiedere quando c’è una difficoltà da superare o un aiuto che solo Lui può
dare. Se ci fate caso, i potenti o altri che occupano ruoli di prestigio non possono dare beni spirituali, non trasmettono la pace interiore nè riescono a salvare le famiglie quando si trovano in una delle tante prove. L’unico
che riesce a cambiare tutto è Gesù, Lui può guarire anche malattie gravi e donare tutte quelle Grazie necessarie
per vivere dignitosamente.
L’errore commesso da molti cristiani è di invocare Gesù solamente nei bisogni, quando non sanno cosa fare e
ogni soluzione umana è fallita. Non essendo pratici nella preghiera si ritrovano impreparati e balbettano, non
conoscono la bontà del Cuore di Gesù e le loro parole non portano molta Fede. Ha più Fede invece chi prega
quotidianamente e dedica del tempo per ringraziare e aprire il cuore a Gesù e alla Madonna.
La parabola raccontata da Gesù vuole suscitare la riflessione e la convinzione che Dio essendo Padre è sempre disponibile ad aiutare tutti, ma non sempre quelli che chiedono meritano le Grazie. La prova che devono
superare è la perseveranza: chi ha poca Fede inizia a pregare ma non arrivando subito la Grazia l’abbandona.
Gesù ci dice che la perseveranza è indispensabile per condurre un buon cammino di Fede e nelle richieste di
Grazie.
Porta l’esempio di un uomo che chiede in prestito tre pani a mezzanotte, un’ora poco opportuna per andare a
bussare all’amico. Ma qui si vede se l’amicizia è sincera oppure non esiste. In effetti l’altro dall’interno della sua
casa invece di spalancare la porta ed aiutare l’amico nel bisogno, si trincera e addirittura lo aggredisce a parole,
in pratica mostra che non è un vero amico.
“Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i
pani”.
E se invece l’amico lo avesse chiamato per regalargli una somma di denaro, avrebbe aperto? Sì… lo
avrebbe accolto con gioia.
L’amicizia autentica si scopre nella necessità, infatti solo Gesù è l’Amico, Egli è sempre disponibile ad aiutare chi si rivolge a Lui.
Nella parabola dice che quell’uomo alla fine darà i tre pani ma non per amicizia, solo per far smettere dal
bussare alla sua porta quello che si considerava amico. Con questo Gesù afferma che anche un uomo indisposto
alla fine dona un aiuto, non per amore certamente, per fermare la continuazione del disturbo. Dio però non è così, al contrario, più si bussa al suo Cuore più è felice, vuole donare Grazie a tutti quelli che Lo cercano.
Ci sono delle condizioni da osservare per fare arrivare la preghiera a Gesù: anche se ascolta tutto è indispensabile pregare con Fede, quindi con fiducia, occorre avere la convinzione che Lui può tutto. Inoltre, se c’è la necessità della Confessione è importante farla al più presto, non si può parlare con Dio amando ancora il peccato.
Poi, è pure essenziale riconoscersi peccatori, avere una bassa considerazione di sè per dare gloria e lode a Dio.
Chiedendo la Grazia si deve lodare e ringraziare Gesù per quanto ha già donato, è Lui Dio, noi siamo
deboli creature.
Dopo avere spiegato nella parabola che l’uomo aveva ricevuto i tre pani con la sua forte insistenza, spiega
che un padre terreno dona ai figli cose buone, ma il vero Padre del Cielo vuole donare ai suoi figli creati da Lui
cose migliori, non plus ultra, il massimo di ciò che è buono.
Quindi, Gesù fa un passaggio, dai tre pani che può donare l’uomo allo Spirito Santo che dona il Padre
a chi Lo chiede con Fede.
Dà la guida per pregare bene e ottenere le Grazie desiderate: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”.
Bisogna chiedere con amore e fiducia, cercare Gesù nel Tabernacolo per adorarlo, bussare al suo Cuore
con dolce e perseverante insistenza.
CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Pregherò perchè il mistero dell’Amore di Gesù che viene a salvarci, sia conosciuto da tutti.
Pensiero
La tentazione non ha mai tanta forza contro di noi come quando ci trova oziosi (San Francesco di Sales).
RICHIESTA DI PREGHIERE