Giovedì 16 aprile 2020 Giovedì fra l’Ottava di Pasqua
di
gesuemaria
·
15 Gennaio 2021
- VANGELO (Lc 24,35-48)
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno. - Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus narravano ciò che era accaduto
lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di
queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di
paura, credevano di vedere un fantasma. Ma Egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché
sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio Io!
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che Io ho». Dicendo
questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano
pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di
pesce arrostito; Egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che
Io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di Me
nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le
Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel
suo Nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando
da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri abbiamo considerato la vicinanza di Gesù ai cristiani che Lo seguono con amore, il suo
camminare vicino, la sua premura nell’intervenire quando i suoi seguaci si trovano in difficoltà
e le ispirazioni che invia soprattutto nei loro momenti più problematici.
Gesù indica la via migliore e la sana spiritualità soprattutto attraverso i Sacerdoti fedeli a Lui,
quelli che lasciano tutto per servire Lui solo.
Gesù è sempre in cerca di anime buone e intuitive nel comprendere che oggi come mai
nella storia occorre pregare di più e per la conversione di tutti. Questo insegnamento
dovrebbe partire come un martellamento da tutti i Prelati della Santa Chiesa, questo e
solo questo è il messaggio da dare alla cattolicità, da far sentire ogni giorno al mondo
intero.
I cattolici necessitano di aiuti spirituali e sono incalcolabili quelli che desiderano incontrare
un buon confessore o avere confronti con un Padre spirituale, per crescere nella Fede e
avvicinarsi veramente a Gesù. Il cammino spirituale autentico non è paragonabile a nessun’altro
percorso formativo di lavoro o di studi.
Solo con una buona guida si conosce il percorso corretto e non si sbagliano scelte di vita, non
si commettono ripetuti errori e non c’è illusione.
È Gesù a permettere di risollevarci dalle cadute e a infondere la nuova mentalità spirituale
che dà la luce per vedere con i suoi occhi e capire la realtà con la sua mente. Insieme al Signore
si evitano cadute rovinose e forse definitive che riguardano gli affetti e la gestione economica.
Solo Gesù desidera il nostro bene, ci ama sempre ed è pronto a perdonare tutti i peccati anche
i più riprovevoli con un pentimento sincero.
I cristiani scoraggiati devono fare un sincero esame di coscienza sulla loro tristezza, sui
loro abbattimenti per capire che la medicina è Gesù.
Abbiamo considerato ieri che i due discepoli di Emmaus dopo l’incontro con Gesù e il
dialogo con Lui, ritornarono a Gerusalemme euforici, rinvigoriti e pieni di fiducia. Senza la
vicinanza lungo la via di Gesù avrebbero continuato il percorso verso Emmaus sconfortati e
abbattuti, avrebbero intrapreso un altro cammino, forse opposto perdendo la Fede nel Signore.
Gesù ci viene incontro quando ci troviamo nelle sofferenze, a Lui dobbiamo confidare le
pene e chiedere una forte fedeltà ai suoi insegnamenti.
«Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i
miei piedi: sono proprio Io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come
vedete che Io ho».
Quando i due discepoli di Emmaus ritornarono per raccontare agli Apostoli il grande evento
dell’incontro lungo la via con Gesù e che Lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane, il
Signore apparve a confermare una sua precedente ammissione: «Dove sono due o tre riuniti nel
mio Nome, lì sono Io in mezzo a loro» (Mt 18,20). Egli è presente in tutti coloro che pregano
privatamente o insieme ad altri.
Gesù è sempre vicino a quanti Lo invocano, non dovete mai dubitare di questo.
Quando le contrarietà appaiono insormontabili Gesù c’è sempre, al suo Cuore mite e buono
dobbiamo affidare piccoli e grandi problemi. Lui vuole prendersi cura di tutte le nostre esigenze
ma dobbiamo chiederglielo costantemente, con umiltà e fiducia.
«“Pace a voi!”. Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma». Gesù ogni
giorno dà miliardi di prove sulla sua presenza.
Gesù continua ad abitare accanto a noi, addirittura in noi quando mangiamo il suo Corpo o
Lo adoriamo con grande Fede, anche dove ci sono i Tabernacoli. Eppure, molti cattolici Lo
ignorano e non si ricordano di Lui neanche con un atto di amore, non Lo considerano vivo e
vero nell’Eucaristia.
Gesù rimane nei Tabernacoli per aiutarci e attende i nostri ringraziamenti, i migliori atti
d’amore che si possono rivolgere al Re dell’Universo.
Gesù è rimasto nella Sacra Eucaristia ed è vivo come duemila anni fa anche se in forma
sacramentale. Se passate davanti una Chiesa o se la vedete da casa vostra o vi rivolgete in
direzione di una Chiesa che non riuscite a scorgere, invocatelo, amatelo e ringraziatelo.
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”
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