Giovedì 20 febbraio 2020 VI Settimana del Tempo Ordinario
di
gesuemaria
·
15 Gennaio 2021
- VANGELO (Mc 8,27-33)
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’Uomo deve molto soffrire. - Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e
per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che Io sia?». Ed essi gli
risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». Ed Egli domandava
loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro
severamente di non parlare di Lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio
dell’Uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli
scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro Lo
prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma Egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli,
rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a Me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma
secondo gli uomini». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù è il Cristo inviato da Dio, molti Lo riconoscono tale ma pochi oggi Lo seguono nel
sentiero tracciato da Lui e scelgono le novità del Male. La ragione di questo fallimento del
Cristianesimo disgregato e confuso, arriva dalla perdita di identità di molti suoi Pastori. Và
ricordato spesso questo vulnus, per richiamare la responsabilità dei veri colpevoli senza
sottrarre i cristiani superficiali dalle loro colpevolezze e indifferenze.
La professione di Fede dell’Apostolo Pietro, «Tu sei il Cristo», si và sempre più assopendo
nella gerarchia della Chiesa e questo non potrà che affievolire l’amore verso il Figlio di Dio. È
un paradosso che scompagina l’allineamento del clero oramai frantumato in mille direzioni
opposte a Dio e con posizioni prevalentemente moderniste.
Sta venendo meno la Fede nei cattolici perché i temi che vengono trattati sono altri e
spesso in opposizione al Vangelo e le Chiese sono vuote, ma non c’è impegno più
importante per i Vescovi e i parroci di aiutare tante persone ad incontrare Gesù Cristo e a
perdonare i loro peccati!
In passato le Chiese rimanevano aperte durante il giorno e molti credenti ricorrevano a Gesù
Eucaristia per trovare la forza per andare avanti nelle lotte e sofferenze quotidiane. Con la
chiusura o l’apertura di qualche ora di molte Chiese, si è offerto a Satana su un piatto la vita dei
cattolici disturbati da continue tentazioni e incapaci di capire come uscirne fuori.
Non viene loro spiegato come lottare contro le tentazioni, non se ne parla nelle omelie e forse
non viene neanche consigliato nelle confessioni per la premura di dare l’assoluzione, convinti
così di far girare le lancette più velocemente e far passare il tempo dedicato a questo
meraviglioso Sacramento. Non confessare i peccatori è un peccato gravissimo commesso
ininterrottamente!
Cari Sacerdoti che non confessate più i peccatori, vi state caricando di molti peccati per la
vostra pigrizia e prosegue il vostro allontanamento da Dio, imprigionandovi nelle vostre
convinzioni umane e opposte a quel Vangelo che non osservate più.
Se non avvertite il fuoco della Fede dentro voi, ricominciate ad adorare Gesù Eucaristia e a
supplicare la Vergine Madre di darvi la forza spirituale.
In un libro di circa venti anni fa ho scritto cosa deve compiere e come vivere per non perdere
la dignità incomparabile e inimitabile come è quella che scaturisce nell’ordinazione
sacerdotale. In quel momento avviene nell’uomo inginocchiato dinanzi al Vescovo la
trasformazione del suo essere, non è più un uomo ma è ontologicamente divino, per sempre,
egli è divenuto un Alter Christus.
Papa Benedetto XVI in una Catechesi del 24 giugno 2009 diceva parole che non ascoltiamo
più e che ci mancano. Non si occupava di ecologia e di immigrati, egli di continuo parlava di
Cristo e della sua Chiesa, difendendola dagli innumerevoli nemici.
«Alter Christus, il Sacerdote è profondamente unito al Verbo del Padre, che incarnandosi ha
preso forma di servo, è diventato servo (Fil 2,5-11). Il Sacerdote è servo di Cristo, nel senso
che la sua esistenza, configurata a Cristo, assume un carattere essenzialmente relazionale: egli
è in Cristo, per Cristo e con Cristo a servizio degli uomini.
Proprio perché appartiene a Cristo, il Presbitero è radicalmente al servizio degli uomini: è
ministro della loro salvezza, della loro felicità, della loro autentica liberazione, maturando in
questa progressiva assunzione della volontà di Cristo, nella preghiera, nello “stare a cuore a
cuore” con Lui».
Nel mio libro «Sacerdote, chi sei Tu?», viene spiegata la mirabile e ineguagliabile missione
del Sacerdote. Vi consiglio di richiederlo e di leggerlo, soprattutto di regalarlo al parroco, a tutti
i Sacerdoti che conoscete. Si potrà inviare un’offerta libera per le spese e la
spedizione. info@gesuemaria.it
Il kerigma indica nel Nuovo Testamento l’annuncio del messaggio cristiano, quell’annuncio
non più presente nelle omelie e dagli interessi di molti Prelati. Quanto non vorrei scrivere
queste parole, ma la fedeltà a Cristo mi spinge a spiegare a migliaia di parrocchiani virtuali che
Gesù oggi è vivo come duemila anni fa e la nostra amata Chiesa ritornerà ad essere spirituale,
pura, povera, distaccata dal potere e fedele solo al Dio dei cattolici.
I credenti oggi si scoprono più vulnerabili del passato e si abbattono con molta facilità, non
sono a conoscenza delle dinamiche spirituali e della reazione da attuare dinanzi alle tentazioni e
agli attacchi improvvisi dei diavoli. Quanti dovrebbero aiutare non si preoccupano della
salvezza delle anime e queste vengono deposte sulle braccia di Satana. Bel servizio a Cristo
compiono alcuni Vescovi e Sacerdoti!
Le tentazioni di questi ultimi tempi sono violenti e imprevedibili, vengono attaccati
massicciamente soprattutto i cattolici forti nella fede proprio per indebolirli e privare la
Chiesa e l’umanità di aiuti preziosi che permettono a molti di non perdersi e poi dannarsi
eternamente.
Questi cattolici più maturi dovrebbero con facilità reagire agli sconvolgimenti che avvertono
interiormente, con pensieri opposti alla Fede, la convinzione di avere sbagliato tutto, la certezza
di non amare Gesù, il vuoto interiore che fa credere di non avere più Fede, soprattutto una forte
avversione al sacro che è la prova della presenza dei diavoli.
I buoni cattolici hanno una grande possibilità di bloccare e vincere tutte le tentazioni già sul
nascere, ma occorre sempre vigilanza ed impegno.
È una reazione un po’ intensa perché devono raccogliere le forze spirituali rimaste e reagire
con pensieri opposti a quelli negativi, con l’utilizzo dell’acqua santa o esorcizzata facendo il
segno della Croce sulla fronte e aspergendosi, con la recita di brevi preghiere e continue Ave
Maria.
Anche se non avvertono Fede in quei momenti e non credono di amare Gesù e la Madonna,
essi devono convincersi del contrario e fare quanto ho scritto sopra, così mostrano anche
nell’aridità e nella confusione un grande amore a Gesù e alla Madonna, la preghiera è
doppiamente forte, mostrano una Fede forte e i diavoli fuggono da loro.
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
RICHIESTA DI PREGHIERE