Giovedì 27 febbraio 2020 Giovedì dopo le Ceneri

  • VANGELO (Lc 9,22-25)
    Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’Uomo deve soffrire molto, essere
    rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo
    giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a Me, rinneghi se stesso, prenda
    la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà
    la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il
    mondo intero, ma perde o rovina se stesso?». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    All’inizio della Quaresima la liturgia presenta testi biblici più toccanti per favorire l’autentica
    conversione dei cristiani. Da quanto si conosce pubblicamente, soprattutto nella Chiesa c’è una
    urgente necessità di conversione, non si spiega altrimenti il silenzio di quei Vescovi che in
    questi anni hanno prevalentemente predicato l’accoglienza degli immigrati, senza mai invitare i
    credenti all’adorazione eucaristica, alla recita giornaliera del Santo Rosario, ad una vita
    cristiana autentica.
    C’è un grande silenzio sulla preghiera da parte dei Vescovi, numerosi perché non pensano
    più con interesse a praticarla, altri perché intimiditi dalle sicure reazioni. Ricordiamo
    l’allontanamento di Monsignor Georg Gänswein incaricato di aiutare Papa Benedetto XVI per
    avere permesso appunto ad egli di esprimersi pubblicamente sul celibato.
    Nelle città e luoghi senza focolai del coronavirus è il momento di spalancare le Chiese e
    permettere l’adorazione per supplicare Gesù Eucaristia, c’è l’urgenza umanitaria di lasciare il
    Santissimo Sacramento esposto dalla mattina fino almeno alle 22 per permettere la
    partecipazione a quanti lavorano. Lascino perdere la «madre terra», i buoni cattolici non hanno
    abboccato a questa impostura idolatrica.
    I cattolici e molti atei assennati hanno compreso che questa Chiesa non crede più in
    Gesù Eucaristia, Egli non viene considerato Figlio di Dio ed è stato detto al giornalista
    Scalfari. Appare come una Chiesa umana che non avverte la necessità della preghiera,
    non crede più nella Santa Messa dopo essersi infarcita di protestantesimo.
    Chi salverà le Nazioni colpite dal coronavirus se questa Chiesa non prega più? Si è aggiunta
    la strana dichiarazione di una persona che da circa quindici anni non vede più la Madonna ma
    non lo ha dichiarato come fecero Don Stefano Gobbi (locuzioni) e Rosario Toscano di
    Belpasso.
    Questa ex veggente ha detto che la Madonna non è affatto preoccupata del coronavirus (?),
    che in Cina non c’è il virus e dalla Cina non è uscito alcun virus (?), che non c’è alcun pericolo
    di questo virus (?). Sono parole che stabiliscono indubitabilmente la fine delle apparizioni che
    questa ex di tutto aveva in passato.
    Vedete come la ricerca della ricchezza con gli affari fa pronunciare parole insensate?
    Questa ex veggente in futuro potrà dire ogni idiozia sulla nostra dottrina e su altri
    aspetti… Potrà appoggiare l’Anticristo!
    Tra i vari modi per riconoscere l’autenticità di un’apparizione, c’è l’aspetto economico. Dove
    c’è la ricerca della ricchezza personale non c’è mai, preciso mai, la Madonna! Chi non vuole
    cadere nella trappola dell’impostura e vuole seguire la verità, deve confrontare i messaggi
    passati di questa ex veggente con quelli degli ultimi tempi.
    Sono convinto di un accerchiamento da parte di tutti i diavoli a questa umanità distratta,
    egoista, sfiduciata e pagana. I diavoli già colpiscono i burattinai del coronavirus, i patrocinatori
    dell’inusitato silenzio della Chiesa nel tempo in cui le campane dovrebbero suonare ogni ora
    per infondere speranza e dare atto della sua presenza, con Vescovi e parroci in prima linea
    davanti al Tabernacolo ad adorare Dio e a benedire ogni giorno con il Santissimo Sacramento la
    popolazione e le loro città. Dove sono i Vescovi e molti parroci?
    La vita è piena di sofferenze e di croci, i Vescovi e i Sacerdoti hanno la grave responsabilità
    di aiutare tutti con la preghiera e la vicinanza.
    Siamo in Quaresima, non viviamola astrattamente né dobbiamo rimanere indifferenti a
    quanto ci chiede Gesù nel Vangelo. Senza un serio impegno si perde l’occasione per crescere
    spiritualmente e si rimane con le stesse debolezze e le cattive abitudini di sempre.
    Nonostante le Grazie ricevute e una moltitudine di aiuti che riceviamo da Gesù, nonostante
    tutto questo, a volte dimentichiamo che senza il Signore non siamo nulla. Senza Dio, della
    grandezza dell’uomo non resta nient’altro che un pugno di polvere, come quello deposto in un
    piatto all’angolo dell’altare il Mercoledì delle Ceneri.
    Siamo anche figli amati da Dio Padre con un Amore smisurato, vuole donarci tantissimi
    benedizioni ma non vengono chieste oppure non c’è la condizione spirituale adeguata per
    riceverli. Le troppe preoccupazioni umane e mondane non permettono di capire che restare in
    comunione con Gesù consente la ricezione di molte Grazie e aiuti.
    La Quaresima ci spinge a fare di più in questo cammino di Fede che è sicuramente
    impegnativo. Il Vangelo oggi ci parla della croce che ognuno porta inevitabilmente, una croce
    che può santificare o schiacciare, dipende dalla disposizione con cui la portiamo.
    La croce con difficoltà si riesce a spostarla dalla «spalla», oppure quando se ne dissolve una,
    ne arriva un’altra senza averne colpa.
    Se è vero che non può esistere Cristianesimo senza croce, è anche vero che non è Gesù a
    caricarci di croci. La colpa è personale o dei nemici agitati.
    Gesù permette una croce sopportabile per aiutarci nella santificazione, per purificarci e
    liberarci da tante miserie umane, ma quella croce è sempre sopportabile, è l’uomo a farla
    diventare insostenibile quando reagisce, rifiuta Dio e arriva quasi alla disperazione.
    La croce si incontra in molte piccole cose di ogni giorno, alle volte siamo noi a crearle a
    causa di comportamenti superficiali.
    La croce si può trasformare nel migliore mezzo per facilitare la nostra purificazione
    interiore. In qualche modo bisognerà riparare i peccati commessi, ci sono diversi modi per
    espiare in questa vita con vera partecipazione: la sofferenza accettata con serenità,
    l’amabilità verso tutti, l’onestà intellettuale, il desiderio del Bene degli altri, fare sempre
    del Bene, amare e perdonare tutti.
    I Santi erano chiamati a condividere la Vita di Gesù e si abbandonavano pienamente
    alla sua Volontà, per assaporare il dolore, la solitudine, la contrarietà, le calunnie, la
    diffamazione, la derisione, dall’interno e dall’esterno. In questo modo riuscivano a
    purificarsi e ad elevarsi potentemente verso le altezze spirituali.
    La croce che santifica non è certamente quella di cui ci carica il nostro egoismo, o l’invidia, o
    la pigrizia; e non è neppure il risultato dei conflitti dell’uomo vecchio che c’è in ognuno di noi,
    o del nostro modo disordinato di amare. Tutto questo non viene dal Signore e non santifica.
    La croce del Signore è un’altra cosa, la dobbiamo portare ogni giorno per santificarci e non
    per arrivare alla disperazione o a perdere la Fede.
    Gesù ci darà sempre le forze necessarie per portare con garbo ogni croce, e ci riempirà di
    Grazie e frutti spirituali straordinari.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”

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