Sabato Santo – Novena alla Divina Misericordia Sabato 11 aprile 2020. Sono presenti tre messaggi della Madonna a Don Stefano Gobbi sul Sabato Santo, dati dal 1987 al 1996 e di seguito la Novena alla Divina Misericordia
La Madonna a Don Stefano Gobbi
La meditazione della Passione di Gesù è l’esercizio devozionale che aiuta a conoscere e ad
amare profondamente il Signore.
La meditazione giornaliera della sua Passione arreca vantaggi spirituali.
Noi vogliamo farlo con i messaggi dati dalla Madonna a Don Stefano Gobbi, mite Sacerdote
scelto dalla Madre di Dio per diffondere nel mondo la devozione a Lei e amico intimo di San
Giovanni Paolo II
Sabato Santo
18 aprile 1987 – Dongo (Como)
Il Sabato del mio grande dolore.
«Figli miei prediletti, oggi restate accanto a Me, che sono la vostra Mamma tanto addolorata.
Questo è il giorno del mio grande dolore.
È il solo giorno che ho vissuto con Gesù morto.
Dopo averlo pietosamente deposto nel sepolcro con l’aiuto di Giovanni e delle pie donne,
dopo che una grande pietra è stata rotolata davanti alla sua entrata, per la prima volta sono
rimasta senza mio Figlio. Il tempo per Me si è fermato in quel momento.
Allora si è iniziata la mia veglia continua, in una preghiera incessante che ritmava il
trascorrere delle ore, in una sicura speranza che giungeva a penetrare la porta del Cielo, in una
sofferenza profonda ed intensa, mentre finalmente potevo dare spazio all’esprimersi del mio
materno dolore e lacrime continue scendevano dai miei occhi, quasi a formare una culla di
pianto, in cui deporre tutti voi, che da Gesù sulla Croce mi siete state affidati.
È il sabato del grande riposo. È il sabato del grande silenzio. È il sabato del mio grande
dolore.
È l’unico giorno in cui la Madre resta sola, crocifissa e implorante, fiduciosa e fedele,
oppressa sotto il peso del suo patire.
È il giorno in cui anche la vostra Mamma ha tanto bisogno di conforto.
È il giorno in cui la Madre ha bisogno dell’amore di tutti i suoi figli.
Oggi vi raccolgo fra le mie braccia materne e sono consolata nel sentire che voi veramente
mi amate come figli.
Mi pare di sentire ancora la Sua voce, protesa nella sua estrema e più preziosa offerta:
Donna ecco tuo figlio!
Oggi, nella culla di questo mio dolore, tutti vi aprite ad accogliere il frutto divino di questo
suo ultimo dono. Questo è il mio ed il vostro giorno. Entrate nel nuovo riposo sabbatico della
mia spirituale maternità.
La Chiesa ha ricevuto questo dono come il primo frutto della Passione e della Morte di mio
Figlio Gesù. Per questo -fin dai tempi più antichi- si è diffusa la tradizione di dedicare il sabato
ad una mia particolare venerazione. Vi domando ancora oggi di consacrarmi questo giorno.
È il giorno che segna il trascorrere del tempo fra la morte e la resurrezione di Gesù. È un
giorno di passaggio per tutti: dalla morte alla vita; dalla passione alla gloria; dall’egoismo
all’amore; dalla schiavitù alla libertà; dalla tenebra più profonda alla Luce che non conosce
tramonto.
Entrate in questo luminoso riposo. Per questo vi invito ancora a dedicare in mio onore il
giorno di sabato, perché vi possa aiutare ad entrare nel vostro riposo, col vivere ogni giorno la
vostra Pasqua assieme a Me, Madre Addolorata della Passione e Madre gioiosa della
Resurrezione».
Sabato Santo
30 marzo 1991 – Rubbio (Vicenza)
Nel lungo Sabato Santo.
«Figli prediletti, viviamo insieme questo giorno del Sabato Santo.
Gesù riposa esanime nel nuovo sepolcro, ove è stato deposto. Io veglio nella fiducia, nella
preghiera, nella speranza e nell’attesa.
È il giorno del vostro spirituale riposo. È il primo giorno della mia spirituale maternità. In
questi ultimi tempi diventi più forte il vostro impegno di vivere in unione di vita con la vostra
Mamma Addolorata. È un lungo Sabato Santo, che sta ormai per finire.
Allora diventi più intensa la vostra preghiera. Non lasciatevi assorbire né prendere
dall’azione e da eccessiva preoccupazione.
Nei momenti della sofferenza, nei dolori degli ultimi tempi che vivete, vi invito a vegliare
con Me in assidua preghiera.
Nel lungo Sabato Santo, che state vivendo, vegliate con Me nella fiducia e nella speranza.
Nel sepolcro del vostro lungo Sabato Santo viene per sempre sepolta l’iniquità e la miseria
umana; sono deposti il male ed il peccato, l’orgoglio e l’odio, l’impurità e la superbia, ogni
forma di corruzione e di morte.
Nel lungo Sabato Santo di questi vostri ultimi tempi, dovete soprattutto vegliare con Me
nell’attesa.
Ciò che mi ha reso più lieve il grande dolore di questo giorno, era la certezza che Gesù
sarebbe gloriosamente risorto. Al sabato del sepolcro sarebbe succeduto il primo giorno della
Resurrezione. Pur vivendo ancora il dolore, la fatica, la sofferenza, la morte di questo lungo
Sabato Santo, vivete con Me nell’attesa.
Gesù tornerà sulle nubi del Cielo per instaurare il suo Regno di gloria e fare nuove tutte le
cose. Figli prediletti, vivete con Me oggi, nell’attesa di questo suo ritorno».
Sabato Santo
6 aprile 1996 – Capoliveri (Livorno)
Consolate il mio dolore.
«Figli prediletti, restate accanto alla vostra Mamma addolorata, in questo solo giorno in cui
sono rimasta senza mio Figlio.
Il suo Corpo, frettolosamente composto e ricoperto da purissimo lino, riposa esanime nel suo
nuovo sepolcro. Io veglio nel dolore e nella preghiera; nella fiducia e nella speranza; nella
sicura attesa della sua Risurrezione.
Consolate il mio dolore.
Vedete se vi è un dolore simile al mio. I miei occhi ancora rivedono con sgomento tutta la
crudeltà, la cattiveria, la disumana ferocia della crocifissione e della morte di Gesù sulla Croce.
E ritorno col pensiero al gioioso momento dell’Annunciazione; ai canti celesti degli Angeli
ed al lieto annuncio dato ai piccoli ed ai poveri della sua nascita in una grotta; al tempo beato
della sua infanzia insidiata, della sua adolescenza e giovinezza, mentre era chino sul suo
quotidiano lavoro; ai brevi e intensi anni della sua pubblica missione, quando a tutti annunciava
la buona novella e veniva seguito ed ascoltato dai piccoli, dai poveri, dagli ammalati e dai
peccatori. La mia vita è stata sempre segnata dalla presenza accanto a Me di mio figlio Gesù.
Consolate il mio dolore.
Proprio per fare dolce compagnia alla mia solitudine, dai primi tempi della Chiesa, si è
diffusa la pietosa consuetudine di offrire il giorno di sabato ad una particolare venerazione della
vostra Mamma Celeste. Ed a Fatima ho domandato che mi venissero offerti i primi cinque
Sabati del mese, in segno di filiale ed amorosa riparazione.
Per mezzo del mio Movimento Sacerdotale Mariano, questa mia richiesta viene ormai
accolta in ogni parte del mondo. E ciò dona grande conforto al dolore del mio Cuore
Immacolato.
Consolate il mio dolore.
Questo è anche il primo giorno della mia nuova e spirituale maternità. Allora Io guardo a
tutti i miei figli, che Gesù mi ha affidato sulla Croce, e li invito ad accogliere nella propria vita
il dono prezioso della sua redenzione.
Quanti sono ancora oggi quelli che Lo rifiutano e camminano sulle strade del peccato e del
male, della violenza e dell’odio, del piacere e della impurità.
Quanto è grande il mio dolore nel vedere così che il patire di Gesù è stato sopportato invano,
perché da molti viene calpestato il Sangue che ha sparso per la vostra salvezza.
Consolate il mio dolore.
Vi domando di portare nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato tutti i lontani, gli atei, i
peccatori, gli schiavi del peccato e del male, coloro che sono sedotti dalle subdole insidie del
mio e vostro Avversario.
Per questo oggi vi voglio tutti qui con Me, nel solo giorno in cui sono rimasta senza mio
Figlio. Da Me imparate a credere, a sperare e ad amare. Da Me apprendete ad affidarvi, con
sicura fiducia, alla Verità della Parola di Dio.
Nei momenti del dubbio e della oscurità domandate a Me l’aiuto per vegliare nella preghiera
e nell’attesa. Quando Gesù ritornerà a voi nello splendore della sua gloria divina, allora questa
povera umanità peccatrice e ferita, che giace dentro il sepolcro della corruzione e della morte,
uscirà per iniziare finalmente i tempi nuovi della sua vita rinnovata». Novena alla Divina Misericordia
La si può recitare in qualsiasi periodo dell’anno, ma soprattutto il Signore ha chiesto a Santa
Faustina Kowalska di iniziarla a partire dal Venerdì Santo fino alla vigilia della Festa della
Divina Misericordia.
Il Signore promette per chi recita questa Novena, Grazie di ogni sorta, la remissione piena
delle colpe e dei castighi e la conversione del mondo intero.
La Novena si recita unitamente alla Coroncina alla Divina Misericordia.
«Desidero -ha detto Gesù Cristo a Santa Faustina Kowalska- che durante questi nove giorni
tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed
ogni Grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della
morte.
Ogni giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare
della Mia Misericordia.
E Io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio.
Lo farai in questa vita e nella vita futura.
E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni
giorno chiederai al Padre Mio le Grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione».
2° GIORNO (Sabato Santo)
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Meditare su Gesù-Verbo e Gesù-Carne e sull’intima unione di amore tra noi e Dio.
Parole di nostro Signore:
«Oggi portami le anime dei Sacerdoti e dei Consacrati ed immergile nella mia
imperscrutabile Misericordia. Esse mi hanno dato la forza di sopportare la mia dolorosa
Passione. Per mezzo di queste anime, come attraverso dei canali, la mia Misericordia si
riversa sull’umanità».
Preghiamo per il Clero e per i Consacrati.
Misericordiosissimo Gesù, fonte di ogni bene, moltiplica sui Consacrati la Grazia, affinché
con la parola e l’esempio compiano degnamente le opere di misericordia, in modo che tutti
coloro che li vedono glorifichino il Padre che è nei Cieli.
1 Pater… 1 Ave… 1 Gloria…
La fonte dell’Amore di Dio,
alberga nei cuori limpidi,
purificati nel mare della Misericordia,
luminosi come le stelle, chiari come l’aurora.
Eterno Padre, dà uno sguardo compassionevole agli eletti della tua vigna, i Sacerdoti ed i
Religiosi, colmandoli della pienezza della tua benedizione. Per i sentimenti del Cuore di tuo
Figlio concedi loro luce e forza, affinché possano condurre gli uomini sulla via della salvezza e
glorificare per sempre con loro la tua Misericordia infinita. Amen.
(Segue la recita della Coroncina alla Divina Misericordia)
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