Venerdì 10 aprile 2020 Venerdì Santo (Passione del Signore)
di
gesuemaria
·
15 Gennaio 2021
- VANGELO (Gv 18,1-19,42)
Passione del Signore. - Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni
(Si può leggere il testo di domenica, questa è una sintesi) - Catturarono Gesù e Lo legarono
- Lo condussero prima da Anna
- Non sei anche tu uno dei suoi discepoli? Non lo sono!
- Il mio Regno non è di questo mondo
- Salve, re dei Giudei!
- Via! Via! Crocifiggilo!
- Lo crocifissero e con lui altri due
- Si sono divisi tra loro le mie vesti
- Ecco tuo figlio! Ecco tua Madre!
(Qui si genuflette e di fa una breve pausa) - E subito ne uscì Sangue e Acqua
- Presero il Corpo di Gesù e Lo avvolsero con teli insieme ad aromi. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La Passione vissuta da Gesù è la più grande prova che ci dà come dimostrazione del suo
Amore infinito verso ognuno di noi. Con i miracoli straordinari ha dimostrato di essere il Figlio
di Dio. Verrà presto colui che si oppone a Cristo e compirà prodigi, tanto che Ministri sacri e
tanti cattolici si lasceranno ingannare. L’Apocalisse descrive la fine che faranno i due soci.
«La bestia fu catturata e con essa il falso profeta, che alla sua presenza aveva operato i
prodigi con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano
adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo» (Ap
19,20).
Il Venerdì Santo ci presenta Gesù sofferente e poi crocifisso in croce, ma dopo due giorni
risorge e mostra di essere il Signore dell’Universo. La bestia e il falso profeta adesso non
soffrono e non vivono crocifissi, al contrario con le opere ingannevoli ricevono e riceveranno
elogi soprattutto dagli anticlericali, ma quando Dio Padre interverrà li getterà «vivi nello stagno
di fuoco, ardente di zolfo».
Nel Venerdì Santo Gesù si consegna ai suoi nemici perché era necessario farlo. Egli poteva
polverizzarli tutti o pietrificarli per bloccarli e non farli nemmeno avvicinare a Lui o poteva
compiere qualsiasi atto per cancellarli.
Gesù essendo Dio ha permesso tutto, ed era lo spirito satanico a possedere i nemici del
Signore.
Ogni persona avrebbe agito diversamente da Gesù proprio perché umana, da Lui invece ci
arriva un insegnamento sorprendente e meraviglioso: ci dimostra il suo Amore infinito con una
morte che non solo Lui non merita, neanche tutti noi siamo degni di ricevere i frutti dalla sua
violenta morte.
L’Amore ha spinto Gesù a redimere l’umanità e nella perfetta Giustizia di Dio, la morte di
Croce è stata la vittoria sulla morte e sulla malattia.
Contemplando la Croce troviamo ogni risposta ad ogni interrogativo. Gesù inchiodato alla
Croce è l’immagine più sconvolgente che possiamo immaginare, ma è il segno della sua vittoria
sui diavoli, sulla morte, sulla malattia, sul peccato.
Dio si fa Uomo per soffrire nella natura umana e per dimostrare ad ogni persona che la
sofferenza e la morte non vanno più considerate come punizioni o disgrazie, sono in realtà
esperienze redentive, e la migliore prova ci arriva da Gesù che le affronta e le vince. La sua
morte in Croce è la prova più grande dell’Amore che Dio ha per ognuno di noi, ha voluto
sperimentare tutto quello che viviamo tranne il peccato.
Gesù muore in Croce e assume su di sé la sofferenza e la morte,
rendendole «buone» perché tutto quello che ha fatto Lui è buono.
Prima della venuta di Gesù la sofferenza e la morte venivano considerate come conseguenze
del peccato, dopo la dimostrazione data da Lui con la sua morte in Croce, sofferenza e morte
non sono più conseguenze del peccato. La sofferenza diventa strumento salvifico e in noi ripara
i peccati. Con la sua morte in Croce fa scaturire vita e salvezza.
Gesù muore in Croce ma non elimina la sofferenza e la morte fisica, le ha rese salvifiche,
insignite di meriti per la vita eterna.
Chi non accetta la sofferenza non ottiene alcun vantaggio spirituale, mentre chi
l’accetta con pazienza scopre la rinascita spirituale, perché la sofferenza è fonte di meriti.
Sicuramente la sofferenza non è piacevole, solo insieme a Gesù si sopporta e si offre.
La ribellione alla sofferenza indica mancanza di docilità, di capacità di sopportazione e la
non conoscenza di Gesù. Egli non manda mai alcuna sofferenza, Dio è Amore, e quando
chiediamo aiuto nella preghiera, trasforma ogni nostra sofferenza in Grazie spirituali e anche
fisiche con le guarigioni.
Chi si ribella si dispera, chi l’accoglie e prega con umiltà e spirito di sopportazione,
offrendo ogni dolore a Gesù, ottiene senz’altro Grazie straordinarie.
Gesù muore in Croce per queste ragioni tutte condivisibili, ma non possiamo essere noi a
dare un parere di opportunità, in quanto Dio ha deciso così ed è cosa buona e giusta. Con la sua
Passione atroce, il Signore ci comprende benissimo per avere vissuto in modo crudele una
sofferenza agghiacciante, e per dimostrarci quanto ci ama ha preso su di sé i peccati degli
uomini.
La morte se viene considerata come decomposizione e disgregazione del corpo, è la
conseguenza diretta del peccato. L’opposto della morte è la vita, l’amore donativo, l’amore che
trasforma tutto in Bene. La morte non è un Bene in sé ma con la morte in Croce di Gesù diventa
redentiva, i buoni l’attraversano per ricevere in Paradiso i premi meritati in questa vita.
Otterranno la gloria eterna, mentre i nemici di Gesù la tortura e la dannazione eterna.
Dio si fa Uomo per dimostrarci il suo Amore infinito, Lui Onnipotente, Eterno, Immortale,
dimostra che tutti noi siamo la sua vera preoccupazione.
Gesù appare come sconfitto agli increduli di oggi, quanti non hanno fatto l’esperienza del
suo Amore. Affermano che Gesù predicava vita e salvezza, l’eliminazione della morte e del
male ma nel mondo vince sempre la cattiveria. Per quanti sono accecati dall’orgoglio e dalla
superbia è così, ma la verità è diversa.
I buoni, quanti adorano Gesù, prima o poi ricevono sempre giustizia dal Signore perché è
impossibile il trionfo assoluto del Male.
Gesù davvero ci ha liberato dal peccato, dalla sofferenza e dalla morte ma in modo
diverso dalla mentalità corrotta del mondo.
Gesù ha vinto la morte e il dolore, anche noi possiamo vincerle se rimaniamo uniti a Lui,
insieme a Lui e con Lui. Ognuno di noi è chiamato a vincere il peccato per restare con Gesù,
deve adorarlo sopra ogni cosa e sarà vittorioso come Lui!
Non libera l’uomo dal peccato senza la volontà dell’uomo, deve essere l’uomo a
desiderare la vittoria, lottando il peccato nel cammino spirituale intrapreso. Quanti nella
Chiesa predicano un falso Gesù e una falsa Chiesa, appaiono contenti e soddisfatti, ma
non riescono a considerare che si sono separati dal Vangelo e dall’autentico Magistero
della Chiesa. Non riescono a pensare che dopo la morte c’è quell’inferno che oggi negano.
La lotta al peccato è anche la prova che si vuole vivere con Lui, per seguire i suoi
insegnamenti apparentemente severi, ma sono pieni dell’Amore manifestato sulla Croce, Egli ci
usa una Misericordia senza limiti. Oggi iniziamo la Novena alla Divina Misericordia chiesta da
Gesù a Santa Faustina Kowalska.
Comprendiamo per quanto possibile che Gesù si è caricato del peccato del mondo per
renderci figli del Padre e cristiani in grado di vincere i diavoli se ci uniamo alla sua Volontà. Se
viviamo nella sua Volontà. Ed assolve il peccato quando il peccatore si pente e ricorre alla sua
Misericordia.
Gesù vuole salvare tutti, Lui è l’Amore che perdona sempre i peccatori pentiti ed è
Misericordia verso l’umanità ma essa deve ritornare a Lui. Chiede a tutti di agire con coraggio
per non perdere il Paradiso eterno.
Il Corpo di Gesù muore per poche ore per poi riprendere la vita gloriosa, ma come Dio vive
sempre e ci ama senza limiti, ci chiede quasi con suppliche di lasciare ogni forma di Male e di
ricominciare una nuova vita insieme a Lui, Signore vittorioso sui cattivi.
Dio attende sempre la conversione dei potenti oggi impegnati nella realizzazione di
strategie dominanti senza considerare le vite umane che vogliono intenzionalmente
ridurre in tutto il mondo. Vite umane che nella sofferenza incontrano Gesù e si salvano
eternamente mentre quei potenti esagitati contro l’umanità saranno sconfitti non appena
Dio attiverà la sua Giustizia ed essi non potranno ricevere alcuna gloria eterna. Ditemi se
il gioco vale la candela.
Oggi oltre a meditare la Passione di Gesù, leggiamo il capitolo 24 di San Matteo.
Gesù e la Madonna da decenni profetizzano che a fronte dell’agire malvagio di quei potenti
decisi a ridurre la popolazione mondiale con la diffusione di nuovi e più pericolosi virus capaci
di uccidere miliardi di persone e schiavizzare l’umanità: in tutto il mondo i vulcani erutteranno
come mai in passato e il cielo sarà ricoperto di denso fumo scuro di vari chilometri da impedire
ai raggi del Sole di riscaldare la Terra e ci sarà un freddo polare e gli umani non potranno
viaggiare per molto tempo; i terremoti saranno terribili e senza sosta e in ogni Nazione del
mondo; i mari si innalzeranno; ovunque ci sarà terrore e si penserà alla fine del mondo, mentre
sarà la fine dei tempi dominati dal Male.
Dio è Amore ed è Giustizia, non tollera i crimini contro l’umanità.
Non appena inizieranno queste e tante altre calamità vedremo cosa faranno quei potenti e i
loro discepoli che occultamente odiano l’umanità!
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”
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