Martedì 14 maggio 2013 Tempo di Pasqua
- VANGELO (Gv 15,9-17)
Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici. - Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche Io ho amato voi. Rimanete
nel mio Amore. Se osserverete i miei Comandamenti, rimarrete nel mio Amore, come Io ho osservato i Comandamenti del Padre mio e rimango nel suo Amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio Comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come Io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che
Io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato
amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma Io ho
scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che
chiederete al Padre nel mio Nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola
del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi Gesù insiste sul punto centrale del Vangelo, ripete in pochi istanti per due volte la necessità di amare
tutti: “… che vi amiate gli uni gli altri”. Questo aspetto è centrale nel Cristianesimo, Gesù stesso è l’Amore che
si è donato a tutti noi, se non accogliamo e mettiamo in atto il suo Amore non accogliamo Gesù nella nostra vita. Sono indivisibili Gesù e il suo Amore, non si può seguire Gesù e non praticare questo Amore come è impossibile conoscere l’Amore di Dio senza prima aver conosciuto Gesù.
In questi giorni nell’Ufficio delle Ore abbiamo meditato la 1ª Lettera di San Giovanni, in essa viene ripetuto
spesso la necessità di amare il prossimo. Sono numerose le frasi che invitano ad amare, leggiamone alcune:
“Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è
chi non ama il suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni
gli altri” (1Gv 10,11).
Il cristiano autentico si riconosce dalla gratuità del suo amore, ama senza aspettare nulla in cambio, ama senza fare calcoli, ama perché si sente interiormente spinto a fare del bene. La differenza è grande tra chi ama senza interessi personali e chi invece ama per averne vantaggi. L’amore di chi ama per questi vantaggi non è in realtà amore, il sorriso che espone non viene dal cuore, non cerca il bene del prossimo. Cerca solamente dei vantaggi umani.
Non vive così il cristiano che conosce e segue Gesù, è chiamato quindi a superare queste fragilità e puntare
verso l’alto. Nessuno nasce perfetto, quindi non si abbatta chi vede qualche miseria in sé, è normale che ci sia
quando si sta iniziando il cammino di conversione e la conversione sta appunto nell’impegno giornaliero di vincere i vizi e i difetti per rivestire l’anima di virtù e di bellezza.
È un atto di superbia che blocca il cammino, arrabbiarsi o abbattersi quando si scoprono i propri difetti, come se non dovessero esserci. Oppure convincersi di non avere difetti da vincere. Invece occorre puntare sulla
semplicità e l’umiltà, è necessario lavorare pazientemente ogni giorno su se stessi e praticare il rinnegamento
per non lasciare trionfare i vizi.
Per amare tutti e fare del bene senza aspettare nulla in cambio occorre lottare di continuo sulle proprie inclinazioni irrequiete.
È indispensabile conoscersi a fondo, rientrare in sé quando si prega e fare santi propositi. Il Cenacolo di
preghiera che vi ho fatto conoscere è davvero straordinario per compiere questo cammino di conversione
e contemporaneamente amare Gesù e Maria, oltre a pregare bene. I Cenacoli che organizziamo sono dono
della Madonna, perché Lei è sempre presente ed aiuta quanti pregano con Fede.
Se tutti i gruppi mariani sono buoni, dobbiamo considerare che la Madonna è maggiormente presente dove
c’è grande amore verso Lei, un amore che nasce dalla conoscenza e dalla imitazione di Lei, soprattutto da parte
del fondatore e del responsabile di un determinato Cenacolo. Nei nostri Cenacoli sono avvenuti numerosi miracoli. Come fondatore dei “Cenacoli Gesù e Maria” posso affermare che vivo per la Madonna, Lei è la gioia
della mia vita perché Le devo tutto, Lei mi ha portato nel Cuore di Gesù.
I nostri Cenacoli di preghiera continuano a crescere, mi arrivano nuove adesione anche se sono diversi quelli
che non hanno la Fede dell’abbandono e continuano a tentennare, invece di aprire le porte del cuore e della casa
alla Madre di Dio, che vuole aiutare tutti. Fate entrare la Madonna nelle vostre case e nei vostri cuori, mettete
sotto la sua protezione le vostre famiglie e il futuro. Leggiamo questa testimonianza:
“È la prima volta che guido un Cenacolo di preghiera, siamo già in sei a farne parte. Era qualcosa che desideravo da tempo e la nostra Mamma celeste, che tutto vede da lassù, ha pensato bene di accontentarmi. Da
quando ho iniziato accadono cose straordinarie, tipo: l’ultimo Cenacolo che ho tenuto è stato svolto senza volerlo, proprio il giorno della Madonna di Fatima. Le persone che nel primo incontro del Cenacolo si erano
mostrate un po’ intolleranti, sono ritornate al Cenacolo con grande gioia. L’impostazione che mi ha mandato è
molto bella, pensi che un po’ tutti i partecipanti hanno capito l’importanza del silenzio e della meditazione.
Posso dire che non mi è mai capitato prima di poter dire un Rosario così intenso. Noi il Cenacolo lo teniamo
ogni lunedì mattina alle 9.30 massimo le 10.00, si svolge nel mio centro di estetica. Sono avvenute già due
guarigioni: un caso di depressione e l’altro di una brutta malattia ai polmoni. Il mio desiderio è di camminare a piccoli passi, voglio proseguire con gioia e serenità davanti a Dio. Già questo poco che sto facendo mi
rende serena. Siamo di Lizzano (TA) Grazie di cuore. Giuseppina Mele”.
Chi organizza un Cenacolo ed apre le porte alla Madonna e ai conoscenti per pregare insieme, compie un gesto di carità (bontà) verso quanti non pregano o pregano male. Anche a questo si riferisce Gesù: “Nessuno ha
un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”.
Donarsi agli altri per aiutarli e condurli nella Via del Vangelo è un gesto molto gradito a Gesù, e si dona la
vita in molti modi: pregando per gli altri in qualsiasi stato di vita, consacrandosi a Dio entrando in Comunità,
facendo del bene nel luogo dove si vive, praticando la pazienza con amore, accettando le persone fastidiose.
Ogni giorno abbiamo molte circostanze per donare qualcosa che edifichi la vita spirituale degli altri.
Chi non ama non dona nulla, si dona la propria vita nel senso che per amore degli altri si compie tutto quanto
è possibile per aiutarli.
Continuamente si può aiutare il prossimo, Gesù ci ha indicato come amare: “… che vi amiate gli uni
gli altri come Io ho amato voi”.
CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Oggi cercherò di discernere la presenza di Dio e rinnoverò la fiducia piena in Lui.
Pensiero
Non si può capire il potere che un’anima pura ha sul buon Dio. Non è lei che fa la volontà di Dio, è Dio che
fa la sua volontà (Santo Curato d’Ars).
RICHIESTA DI PREGHIERE