Mercoledì 17 aprile 2013 Tempo di Pasqua

  • VANGELO (Gv 6,35-40)
    Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in
    me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà,
    verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non
    perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre
    mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Una delle sofferenze della persona onesta è la constatazione dell’ipocrisia in molti personaggi pubblici. I
buoni rimangono sgomenti anche per l’atteggiamento falso dei parenti e dei conoscenti, ma il più delle volte però non riguarda aspetti gravi, mentre i comportamenti ambigui di personalità famose arrecano un po’ di malessere. Dalle parole che affermano e le opere opposte che compiono, ne risulta una doppiezza imbarazzante. Allora i cittadini smarriti non sanno a quale santo votarsi prima e commettono errori.
Noi credenti sappiamo a quale Santissimo rivolgerci e lo facciamo con Fede ogni giorno, ma proviamo
orrore dinanzi all’ipocrisia.
Non è tanto rivolto ai politici questo discorso, anche se lo Stato è assente in questo periodo sia per l’attuale
blocco politico sia per un disinteresse viscerale in molti economisti che sta portando molte famiglie alla disperazione. I suicidi continuano e quanti hanno agevolato queste disgrazie non li considerano neppure.
L’ipocrisia è un comportamento che Dio disapprova in modo infinito, nel Vangelo vediamo in che modo Gesù condanna scribi e farisei, utilizza parole sferzanti verso uomini incuranti dei bisogni degli altri, uomini senza
anima che ignorano la povertà e la disperazione dei poveri. L’indifferenza che in questi tempi mostrano uomini
famosi e annessi, scoraggia quei cittadini che non conoscono la speranza cristiana. Noi dobbiamo pregare per
tutti loro.
Al telegiornale hanno mostrato il frigorifero vuoto di una famiglia, si percepiva anche il vuoto spirituale in
quella casa e questo ci dispiace sinceramente. Noi proviamo amarezza per tutti quelli che soffrono, anche se sono atei. La considerazione scioccante e che i cittadini comprendono con spavento, è che questa situazione non
si risolverà presto, crescerà invece la finzione degli economisti baldanzosi.
C’è una contrapposizione imbarazzante tra i nuovi poveri che hanno perduto il lavoro, gli esodati, quelli che
chiudono le aziende, con lo spreco delle famiglie benestanti o con doppi stipendi. Il lavoro è sempre cosa buona, ci sono famiglie più fortunate in cui lavorano più persone e rimangono più serene, come vorremmo fossero
tutte le famiglie. Però quando si sta bene si pensa meno o per niente a Gesù, non c’è bisogno di Lui nella vita.
È un errore e molti lo scoprono quando soffrono o avvertono un senso di vuoto interiore. Nulla più li
appaga.
La mancanza di Gesù spesso si trasmette ai propri figli. Moltissimi giovani hanno già fatto esperienze forti
neanche a 15 anni e cercano qualcos’altro per coprire il vuoto che emerge quando svanisce l’effetto dell’euforia
dovuta a qualche trasgressione.
Negli Stati Uniti è venuta fuori una nuova forma di disturbi alimentari, non per mancanza di cibo come avviene a miliardi di persone, questi giovani rifiutano il cibo di giorno per poi ubriacarsi la sera e inevitabilmente
diventano anoressici. Si chiama Drunkoressia questa mania, sono magre e ubriache, questa è la nuova follia
made in Usa.
Quali ideali o che futuro cercano questi giovani? Forse conoscere Gesù, oppure studiare bene per formarsi
una cultura e poi lavorare e formarsi una buona famiglia? No, non hanno più speranze… Il loro futuro è uno stile di vita senza mangiare di giorno e riempirsi di alcolici la sera. Una patologia che ha già fatto 300mila “vittime”. E otto su dieci sono donne…
La dipendenza colpisce uomini e donne, se la Drunkoressia colpisce più donne, le droghe interessano
di più gli uomini.
Non mi soffermo qui sulla immoralità dilagante nel mondo, sembra infatti proprio irrefrenabile e tutti i peccati sono diventati un bene, ma voglio evidenziare ciò che ci dice oggi Gesù: “Io sono il pane della vita; chi
viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!”. È Lui che sfama veramente tutti coloro che
Lo cercano con una Fede umile e sincera.
Lui ha dato prova in questi duemila anni di sfamare qualsiasi fame, quella fisica, quella spirituale,
quella della verità.
Quando nel Padre Nostro chiediamo il pane quotidiano, chiediamo al Padre di provvedere a tutti i nostri bisogni e Lui sa perfettamente cosa ci serve ma vuole che lo imploriamo. Invito quanti si trovano in difficoltà economica a pensare di più alla preghiera e a chiedere con vera Fede la Provvidenza a Dio. Chi ha Fede non può
abbattersi né pensare di togliersi la vita, nessuno che ha pregato Gesù è rimasto inascoltato.
Gesù sazia ogni fame, dona giustizia a chi la cerca, placa i tumultuosi istinti, fa trionfare la verità, elargisce cibo e dignità.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux).

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