Venerdì 8 marzo 2013 3ª Settimana di Quaresima

  • VANGELO (Mc 12,28-34)
    Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i Comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo
    Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è
    questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba
    gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo
    con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti
    gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal
    regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi il Vangelo parla dell’Amore di Dio e dell’amore dell’uomo, due tipologie di amare il prossimo distanti
un infinito. Proprio oggi il mondo festeggia la donna, ed è per certi versi una rivendicazione ancora richiesta
dalle donne che subiscono maltrattamenti e mobbing. Perché dal punto di vista cristiano uomo e donna hanno
gli stessi diritti e doveri, non c’è in modo assoluto alcuna riduzione dell’importanza della donna, non solo come
moglie e madre, anche nello svolgimento di ruoli istituzionali difficili e delicati.
Nessuno può ignorare che la donna per secoli ha subito vessazioni inqualificabili, addirittura in Italia non poteva votare alle elezioni, il massone e presidente del Consiglio Francesco Crispi (1887-1896) sosteneva questa
tesi: “La donna è regina dei cuori finché resta estranea alle lotte politiche, ma se la spingerete nella politica
non sarà più il tesoro della famiglia, non potrà più provvedere alle necessità del marito e dei figli, né assisterli.
Se voi, o signori, fate entrare la donna nella politica, essa non sarà più l’angelo consolatore della famiglia”.
Disapprovo pienamente questa tesi, avrebbe dovuto vergognarsi quando affermò queste parole. La donna
non è assolutamente inferiore all’uomo, anche se ognuno ha proprie capacità, attitudini e ruoli, forse
l’intelligenza non è uguale? Capisco che leggendo qualche uomo borbotterà tra sé qualcosa, invece occorre affermare l’uguaglianza tra uomo e donna e la parità di opportunità uguale per tutti gli esseri umani.
È giusto affermare pubblicamente la parità tra uomo e donna per migliorare la condizione della donna sul
piano dei diritti costituzionali, del lavoro, di cittadinanza e di voto, ma anche riguardo la legislazione sociale e
civile. Non sto qui a citare le figure di donne che hanno svolto con competenza ed intelligenza ruoli istituzionali
nel mondo, ma c’è una Donna che le supera tutte ed la Donna vestita di sole.
Trascrivo per intero la citazione dell’Apocalisse: “Nel Cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Ap 12,1). Ecco la
Donna, Madre di Dio e Regina del mondo.
Comprendo che sto indebolendo la struttura dominante di qualche uomo ancora distante dall’Amore di Gesù
e ha difficoltà ad accettare l’uguaglianza della donna, qualche uomo convinto del ruolo secondario della donna
e che afferma frasi come questa: “Il posto della donna è in cucina”.
È un difetto pensare questo, il peggiore difetto dell’uomo, è anche vero che negli uomini non ancora convertiti c’è una tendenza al maschilismo, addirittura è provata scientificamente da una recente ricerca
dell’Università Milano-Bicocca. Lo studio ha messo in luce che gli uomini tendono ad associare elementi positivi, come il successo e il prestigio, al solo ambito maschile, mentre le donne non hanno pregiudizi di genere.
L’uomo non deve avere pregiudizi sulla donna, Gesù ama allo stesso modo donna e uomo. Le violenze
sulle donne sono incivili!
Anche ieri è stata uccisa una donna dal marito, è un bollettino di guerra perché quasi ogni giorno si ascoltano
notizie di omicidi di donne e percosse di mogli da parte dei mariti. Picchiare la propria moglie è un comportamento selvaggio e vergognoso, chi offende già solamente con le parole la propria moglie, non conosce ancora il
Vangelo di Gesù. Anche se in qualche caso la moglie causa gravi incomprensioni, non si deve mai picchiare né
giudicare con disprezzo.
I mariti non cristiani agiscono come barbari contro le mogli e le picchiano, non conoscono Gesù, un
cristiano invece ama sempre.
Amare la moglie che sbaglia è impegnativo è vero, ma è impegnativo anche per la moglie amare il marito
quando è lui a sbagliare, allora la coppia deve fare un cammino spirituale insieme, per incontrare Gesù e praticare il Vangelo dell’Amore, il quale non contempla la violenza e la cattiveria, chiede di amare sempre, senza
limiti. In famiglia avvengono incomprensioni e spesso l’amore diminuisce quando cresce l’amor proprio e
l’ascolto delle tentazioni.
Quando una coppia litiga, lì si manifesta la mancanza dell’Amore di Gesù, c’è il trionfo dell’orgoglio.
È umano sbagliare, ma ad ogni errore bisogna porre rimedio subito con un gesto di bontà e proporsi di
non cadere nello stesso sbaglio.
Marito e moglie non devono presumere di essere infallibili e che l’errore sia sempre dell’altro coniuge, occorre anche l’umiltà per riconoscere che nessuno è perfetto e che bisogna perdonarsi a vicenda per vivere
l’Amore di Dio. Per molti non è sempre facile donare il perdono, non dimenticano presto qualche torto subito,
non coprono con il manto della carità (bontà) un comportamento sbagliato del coniuge e questo indica che non
si possiede ancora l’Amore di Dio.
Chi perdona presto e cerca i modi migliori per ravvivare l’amore nella coppia, mostra di avere una
volontà forte ed umile.
Avvengono situazioni spiacevoli nelle coppie che seguono la mentalità trasgressiva della società, voi che
amate Gesù invece dovete camminare insieme, è indispensabile conoscere meglio Gesù e rifornirsi del suo Amore. Chi partecipa all’Amore del Signore ha una visione della vita diversa, è buono, comprensivo, mite, onesto. Quando la famiglia prega insieme, si superano tutte le avversità, si vincono facilmente le incomprensioni e
si vive sempre nella gioia e con molta pace interiore.
Sono certo che qualche nostro caro parrocchiano uomo si starà chiedendo quando scriverò qualcosa di eccellente sull’uomo, ma non c’è bisogno di scriverlo, perché uomo e donna sono ugualmente grandi davanti a Gesù.
Ognuno ha i suoi modi, i suoi tempi di maturazione nella vita cristiana, la capacità di amare e di perdonare,
l’immensa dignità di seguaci di un Dio Amore. Bisogna rispettare tutti, nessuno deve considerarsi migliore ma
tutti siamo davvero grandi quando viviamo nell’Amore di Gesù e lo diffondiamo ovunque.
Non è facile amare sinceramente, è un cammino graduale che si nutre di Sacramenti, preghiera autentica,
rinnegamento e conoscenza personale. Chi si inoltra in questo cammino verso la perfezione, cresce sempre più
nella capacità di agire e di amare con grande bontà. Chi ha difficoltà e non riesce ad amare pienamente e non
perdona gli altri, non si abbatta mai e creda fermamente che Gesù può tutto. Quello che all’uomo è impossibile,
per Gesù è facilissimo.
Chieda al Signore con insistenza tutto quello che occorre nella vita spirituale e reciti ogni giorno la coroncina alla Divina Misericordia.
Non è possibile amare gli altri se prima non si ama Gesù con grande fervore. Ma se non si ama una persona
che si vede come si potrà amare Gesù che non si vede? È Gesù l’Essenza essenziale per amare gli altri, perdonare e fare sempre del bene.
“Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io vi ho amato, così amatevi anche
voi gli uni gli altri” (Gv 13,34).

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Al lavoro, a scuola, a casa, in ciò che sono chiamato a fare, agirò senza lamentarmi della fatica, o
dell’incomprensione, o degli imprevisti, ma con serenità e gioia.

Pensiero
La Santa Messa è come una colonna salda che sostiene il mondo vacillante sotto il peso dei suoi delitti (San
Eucherio).

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