Archivio Mensile: Settembre 2021

Il cristiano non utilizza una o più maschere – 20 Settembre 2021 0

Il cristiano non utilizza una o più maschere – 20 Settembre 2021

Lunedì 20 settembre 2021

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 8,1618)

La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Da un lato queste parole di Gesù arrecano molta consolazione a quanti hanno subito ingiustizie e sono stati ingannati dai malvagi o diffamati dagli ipocriti molto esperti nell’arte della simulazione, quelli che posseggono una potente capacità di occultare le loro opere disoneste.

Nel mondo è diffusa l’ipocrisia come la vera pandemia, è una epidemia veloce che si localizza nella mente di quanti non pregano, non hanno la forza spirituale di resistere al virus e ne rimangono inevitabilmente contagiati. In moltissimi casi è un danno forse irrimediabile.

Gesù afferma che «non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce».

Molte delle opere corrotte che compiono i disonesti vengono e verranno alla luce per la debolezza dell’ipocrisia. L’ipocrisia è una maschera che può scivolare quando meno se lo aspetta chi la indossa.

L’umanità è piena di maschere e vengono indossate secondo la convenienza e la circostanza. C’è una rapidità fulminea nel far susseguire le maschere, un’attività teatrale che dal palcoscenico si è trasferita un po’ ovunque.

Il mondo oggi è il vero teatro delle maschere, molti sono diventati «Uno, nessuno e centomila», consapevoli di avere però perduto la vera identità. Non sono più quelli di un tempo, quando erano ragazzi e sbagliavano pure ma per inesperienza e forse senza malizia.

Nell’opera teatrale di Pirandello, il protagonista di questa vicenda si rende conto che le persone attorno a lui hanno un’immagine della sua persona completamente diversa. Ha una crisi di identità che alla fine lo porterà alla follia, però proprio in questo stato si sentirà libero da ogni regola, non dovrà più fingere e ha percezioni nuove del mondo, lo vedrà da un’altra prospettiva, addirittura più reale.

Non a causa della follia il protagonista esce dalla prigione in cui la vita rinchiude, anche cambiando il nome in realtà non si cambia nulla.

Pirandello scriveva con una vera pietà per la sofferenza umana, non era però la pietà cristiana perché la sua era sterile, non aveva una soluzione, ne rifiutava anche il tentativo in quanto riteneva inutile ogni consolazione in questa o nell’altra vita.

Per lui l’unica soluzione è vivere attimo per attimo, rinascendo continuamente in modo diverso, con una nuova maschera.

È la vita di quanti oggi vivono senza identità, nell’inganno consapevole di uno spreco di bene che si perde di continuo, delle buone occasioni che non si colgono. Per molti la vita è una continua evoluzione, vorrebbero anche poter cambiare nome secondo le circostanze che si presentano e le opportunità.

È vero che bisogna scoprire chi siamo, senza più percepirci seguendo le illusioni o l’immaturità in cui si vive. Da soli è impossibile raggiungere questo risultato, si rimane sempre convinti di parlare e di fare tutto bene, per la mancanza di equilibrio.

La vita deve sempre migliorare, quindi può cambiare non per diventare ciò che piace all’uomo ma a Dio.

Risultano infruttuose e molto spesso devastanti le operazioni della chirurgia estetica che non modificano lo spirito della persona né la sua identità. Potrà piacersi o compiacersi per l’aspetto  rifatto e l’ammirazione da parte dei conoscenti o del pubblico, in realtà la nuova maschera copre sempre la stessa ipocrisia e miopia di prima.

Nel mondo vivono tante persone che erano buone nell’animo e per la mancata conoscenza personale, unita all’incapacità di accettarsi, hanno scelto cambiamenti comportamentali che hanno introdotto in esse il Male, perdendo quel Bene che avevano.

Così si vedono tantissime schegge che si muovono come impazzite, alla ricerca del potere ritenuto indispensabile per avere successo e non rimanere nell’anonimato. Per questo potere e anche per ottenere consenso dagli altri, sono abili nel mostrare varie maschere, a dire parole diverse, a non dire, mentendo, la verità.

Non sanno perché sono non cristiani o hanno dimenticato come cristiani le parole di Gesù Cristo: «Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce».

Quando è notte e non c’è luce non si vede nulla, tutto rimane oscuro.

L’arrivo improvviso della luce fa conoscere anche i pensieri più inaccessibili e si svela la doppia o tripla identità di chi si maschera.

La Luce di Dio rimane nel cristiano che scopre chi è e decide di rimanere identico. Autentico. Per avere questa Luce che dirada le tenebre occorrono preghiere, rinunce, sincerità, rettitudine. Gesù dice che darà molto di più a quanti hanno la sua Luce e sono stati coerenti nel tenerla accesa «su un candelabro».

Chi entra nella nostra vita non deve incontrare una maschera ma la Luce di Dio, la verità umile e allo stesso tempo maestosa!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il piano per demolire la Chiesa dall’interno – 19 Settembre 2021 0

Il piano per demolire la Chiesa dall’interno – 19 Settembre 2021

Domenica 19 settembre 2021

XXV Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 9,30-37)

Il Figlio dell’Uomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma Egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’Uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e Lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarLo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio Nome, accoglie Me; e chi accoglie Me, non accoglie Me, ma Colui che mi ha mandato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La Sacra Scrittura ci presenta le fasi drammatiche che vedranno la Chiesa rivivere la vicenda terrena di Gesù. È la sua Sposa, non possono non condividere gioie e dolori. Lo stesso è avvenuto tra Gesù e sua Madre, la Creatura perfetta che ha vissuto la dolorosa esperienza del Figlio, anche lo straziante e inimmaginabile dolore di vederLo morire in Croce.

Il Vangelo presenta la profezia di Gesù sui suoi patimenti a causa dei suoi nemici, spiega che «il Figlio dell’Uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e Lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».

La Chiesa sta già vivendo l’agonia del Getsemani, insieme alle flagellazioni che arrivano da ogni parte del mondo anticlericale e satanico, senza dimenticare che viene pure coronata di spine dai suoi figli che vivono al suo interno.

È l’ambizione che distrugge la sana spiritualità e fa deviare verso il Male, succede anche a coloro che in passato erano fedeli servitori di Dio!

È il trionfo dei sensi e l’affievolimento delle virtù, questa è la «gioia» di chi non ama più Gesù e di quanti sono inesperti nelle cose di Dio. Senza la conoscenza del Catechismo, almeno dei fondamentali della nostra dottrina, non si può agire per Fede e si segue l’impulso offuscato dalle emozioni del momento.

È essenziale la conoscenza delle nozioni basilari della nostra Fede per riuscire a comprendere dov’è il Male e la presenza del Bene.

La Chiesa si trova sotto questa grande tempesta di attacchi dei suoi nemici perché insegna l’unica Verità, per questo ha molti nemici privi di scrupoli che La odiano e La perseguitano stabilmente per le loro ideologie sataniche e blasfeme. Da duemila anni la Chiesa ha subito attacchi da ogni parte ed è rimasta forte, nell’ultimo secolo i diavoli hanno convenuto didistruggerla dall’interno.

È sotto gli occhi di tutti!

Tantissime notizie di scandali che vengono diffuse dai mass-media, infangano di continuo la purezza della Chiesa, che rimane sempre Santa ma viene tradita con inusitata sfrontatezza da molti suoi uomini, con convinta resa al Male che diventa adesione più o meno lucida alle opere di Satana e tutti i credenti subiscono conseguenze dannose al momento e pericolose per la vita eterna.

L’ascolto di consigli che dispensano i modernisti e la spiegazione contraria della Parola di Dio, vi danneggiano grandemente e solo la Madonna vi aiuterà a comprendere la Verità e ad allontanarvi dai luoghi che non seguono più il Vangelo insegnato da Gesù Cristo.

Non dovete lasciarvi ingannare dalla simpatia o dall’amicizia con chi tiene l’omelia, la salvezza delle vostre anime deve prevalere su tutto.

La Chiesa è fatta di uomini e non molti si mantengono forti e coerenti alla sana dottrina, sono questi Vescovi e Sacerdoti che dovete cercare mettendo da parte la simpatia verso altri che non seguono più Gesù Cristo perché partecipi della nuova teologia modernista, intitolata follemente alla «madre terra». 

Alcuni insospettabili stanno barattando le vostre anime con altro che viene da Satana.

Non dovete condannare nessuno, nemmeno i Sacerdoti modernisti o mondani, pregate per loro ogni giorno e aiutateli spiritualmente ma state attenti agli insegnamenti. La vicinanza deve rimanere e partecipare ai riti sacri se insegnano la Verità del vero Magistero, perché l’anima bisogna salvarla.

Quando Gesù annuncia la sua crocifissione, parla anche della sua risurrezione. Così sarà per la Chiesa. Sembrerà distrutta, faranno di tutto per disintegrarla e livellarla alla false religioni, ma i veri devoti della Madonna continueranno a recitare il Santo Rosario e arriverà presto il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Non c’è alcun dubbio sulle promesse della Beata Vergine, noi però dobbiamo riflettere di più sul momento che sta vivendo la Chiesa e la necessità della nostra collaborazione spirituale e apostolica per sostenerla in questo drammatico momento.

Noi dobbiamo pregare di più ogni giorno per aiutare Gesù e la Santa Chiesa, per noi e i familiari, per aiutare tutti i nostri fratelli e sorelle.

La coroncina alla Divina Misericordia rivelata da Gesù a Santa Faustina Kowalska è la preghiera più potente dopo la Santa Messa e il Santo Rosario.

In questa pandemia numerosi Vescovi e Parroci sono assaliti dalla paura e non mostrano la Fede che sposta le montagne, questo è una conseguenza della mancanza di Fede, proprio per la ragione che non pregano più. Facciamolo noi per loro. Preghiamo per tutti i Parroci in crisi.

Non rimane altro che pregare molto lì dove vi trovate e oltre il Santo Rosario è il momento di estendere la recita della coroncina alla Divina Misericordia in qualsiasi momento della giornata per coprire le 24 ore del giorno, non solamente alle ore 15 come richiesto da Gesù. Ognuno la reciti con fervore per tutti gli agonizzanti del mondo e per placare l’ira di Dio Padre.

Parlatene a tutti i vostri conoscenti, diffondete l’invito a tutti i vostri contatti, occorrono pochi minuti per la recita di questa potentissima implorazione al Padre buono che vuole liberarci da tutti i mali, occorre anche una Fede viva per comprendere sia la richiesta urgente del Signore, sia la potenza di questa preghiera.

Recitiamo tutti in qualsiasi momento del giorno e della notte questa potentissima coroncina per implorare Misericordia sulla Chiesa, su tutti noi e sul mondo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Ogni cristiano deve conoscere periodi di aridità – 18 Settembre 2021 0

Ogni cristiano deve conoscere periodi di aridità – 18 Settembre 2021

Sabato 18 settembre 2021

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 8,415)

Il seme caduto sul terreno buono sono coloro che custodiscono la Parola e producono frutto con perseveranza.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a Lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed Egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del Regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la Parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù vuole spiegare il mistero dell’azione della Grazia nelle anime e racconta la parabola del seminatore. A tutti quelli che ascoltavano era noto come si lavoravano i campi nelle terre della Palestina. «Il seminatore uscì a seminare la sua semente».

È Cristo stesso che continuamente, anche oggi, estende il suo Regno di pace e di amore nelle anime, contando sulla libertà e sulla corrispondenza di ciascuno. Dio trova nelle anime le condizioni e situazioni più diverse, come diversi sono i terreni su cui l’identica semente va a cadere.

«Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono». Si perse completamente senza dar frutto.

Più tardi, Gesù spiegava ai suoi discepoli la parabola, e disse loro che «il diavolo (…) porta via la Parola di Dio dai loro cuori».

Certe anime, indurite dalla mancanza di pentimento per i loro peccati, si fanno incapaci di ricevere Dio che viene a visitarle. Il demonio trova in queste anime il terreno adatto per far sì che la semente di Dio rimanga infeconda.

Invece l’anima che, nonostante le sue debolezze, di volta in volta si apre al pentimento, cerca di evitare le occasioni di peccato e ricomincia tutte le volte che cade nel peccato, attrae la Misericordia Divina.

L’umiltà consistente nel riconoscere i peccati, anche solo veniali, e i propri difetti, prepara l’anima perché Dio semini in essa e così possa dare frutto.

Perciò oggi, mentre meditiamo la parabola di Gesù, può essere un giorno propizio per domandarci se ogni giorno chiediamo perdono per tutte le cose che non piacciono al Signore, anche di poco conto, e se ricorriamo con frequenza alla Confessione con autentica sete di purificazione.

Questo è anche il momento opportuno per chiedere a Gesù che ci aiuti ad allontanare da noi tutto ciò che, per piccolo che sia, ci allontana da Lui, a non scendere a patti coi difetti e atteggiamenti che appannino l’amicizia che Egli ci offre costantemente.

Un’altra parte della semente «cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità». Sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la Parola di Dio, ma non hanno radice; credono per un certo tempo ma nell’ora della tentazione vengono meno.

Quando arriva una tentazione cedono e cadono, la ragione è la loro fede fondata sui sentimenti e non sulla Parola di Dio.

La Fede fondata sulla Persona di Gesù è capace di resistere ai momenti difficili, alle prove della vita e ai periodi di aridità.

Nella vita spirituale del cristiano ci sono anche periodi di aridità, in questo tempo non si avverte nessun fervore e non c’è alcun desiderio di pregare. La causa non è una sola, perché può essere anche Volontà di Dio lasciare un’anima nell’aridità per spingerla allo sforzo, per indurla ed insegnarle a pregare anche quando non avverte alcun fervore né desiderio.

Però queste anime nell’aridità non ritornano a comportarsi come facevano prima dell’inizio del cammino spirituale, non ritornano ad assumere la vecchia mentalità ricolma di cattiverie e tante altre condotte di vita opposte alla Grazia di Dio.

L’azione dello Spirito Santo in queste anime che soffrono terribilmente perché non «sentono» Dio, si chiama benedetta. È una grande benedizione trovarsi nell’aridità non a causa dei molti peccati mortali che si commettono con i giudizi, le diffamazioni, la malvagità, le falsità che diventano uno stile di vita.

«Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono».

Sono coloro che dopo aver ascoltato e accolto nell’anima la Parola di Dio non arrivano a dar frutto perché si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita. È impossibile seguire Gesù senza il rinnegamento e una vita mortificata, dato che a poco a poco si perde l’interesse per le cose di Dio e, contemporaneamente ci si avvia per il facile cammino dell’attaccamento alle cose terrene che appaiono le uniche importanti.

«Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto».

La preghiera e la mortificazione preparano l’anima a ricevere la semente buona e a portarla a maturazione.Senza la Grazia di Dio la vita è triste e arida, inefficace e vuota, infruttuosa e impulsiva. Non si raccoglie alcun frutto spirituale buono e si rimane in balìa degli eventi senza avere in sé la protezione di Gesù e della Madonna. Riflettete attentamente su questo.

Dobbiamo essere terra buona per far crescere in noi la Fede e ricevere abbondanti aiuti e protezioni da Gesù. Lui aiuta gli onesti e i buoni.

La parola mortificazione indica il dominio della nostra volontà sui pensieri e sulle opere. È sinonimo di penitenza, sacrificio, rinuncia.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I diavoli ingannano con estrema facilità – 17 Settembre 2021 0

I diavoli ingannano con estrema facilità – 17 Settembre 2021

Venerdì 17 settembre 2021

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 8,13)

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del Regno di Dio. C’erano con Lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Leggiamo che alcune donne seguivano Gesù dopo essere state «guarite da spiriti cattivi e da infermità», in realtà non erano solamente queste citate nel Vangelo di oggi, anche altre avevano ricevuto dal Signore almeno una Grazia straordinaria.

Ed è questa la ragione che convince molti cattolici ma non tutti, a mettersi sinceramente alla sequela di Gesù e a credere pienamente in Lui, riconoscendolo come il vero Dio. Ricevere una Grazia speciale che sospende le leggi della fisica è un atto che stordisce anche i più increduli, però non tutti quelli che sono visitati dall’Onnipotenza di Dio sono riconoscenti.

Le donne citate nel Vangelo invece hanno trovato in Gesù le risposte a tutte le problematiche della vita e gioivano per la scoperta del vero Tesoro, come è avvenuto a molti uomini durante l’apostolato del Maestro. Lo seguivano docilmente e apprendevano ogni insegnamento con grande interesse.

Gesù ha sempre mostrato gratitudine per ogni piccola cosa compiuta nel suo Nome, tutti noi abbiamo le prove che nulla di quanto si compie per amore di Gesù rimane senza ricompensa, nulla di quanto si dona per accrescere l’apostolato del Vangelo viene dimenticato dal Signore.

Gesù poteva con una facilità estrema far comparire dal nulla montagne di denaro e oro in quantità smisurata, il suo agire era però diverso,voleva far acquistare meriti ai primi cristiani con le loro donazioni«Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni».

È la spiegazione della difficoltà dei Santi come Padre Pio, Don Giovanni Bosco e Padre Massimiliano Kolbe nel realizzare le opere di Dio.

Furono incalcolabili le difficoltà che incontrò Padre Pio per raccogliere offerte e costruire il meraviglioso ospedale, e Natuzza Evolo si impegnò tanto per vedere realizzata la sontuosa Chiesa che oltre cinquant’anni fa le fece vedere in una visione la Madonna.

Quando le opere sono di Dio, la Madonna è sempre presente per donare Grazie ai benefattori, ma i diavoli si impegnano con tutte le forze per mettere ostacoli, essi frenano anche i benestanti nel fare donazioni, mettono incertezze e fanno rimandare di continuo le donazioni. Le donazioni alle opere di Gesù permettono di ricevono Grazie, inoltre si riparano i propri peccati.

Le anime più sensibili si lasciano ispirare da Gesù, altre necessitano della scossa che arriva dalla sofferenza o da altri problemi.

I diavoli vogliono attirare tutti nella bolgia infernale, effondono il loro spirito malefico dove trovano anche un piccolo spiraglio e i frutti velenosi indicano la riuscita dei loro sforzi. In questi tempi ingannano con estrema facilità persone di ogni condizione.

Il discernimento non si trova per caso, ed è difficile anche per grandi studiosi e conclamati professionisti percepire o intuire la presenza del Bene o del Male in una persona, in un luogo di preghiera, in una apparizione, ma anche nelle scelte della vita. Non è la cultura o la scienza a fornire conoscenze che superano i limiti umani, spesso neanche la competenza spirituale.

È pericoloso lasciarsi guidare dall’istinto nelle scelte o nel dare il proprio giudizio, non tutto ciò che piace è buono e autentico, non tutto ciò che si pensa viene da Dio. L’impulsività o la passionalità porta a credere o a non credere in qualcosa che umanamente richiede maggiore approfondimento.

Ci sono tante ragioni che spiegano l’agire ingannevole di incalcolabili persone a servizio di Satana, impegnate nei mezzi di comunicazione e soprattutto nell’utilizzo altamente ingannevole dei social media. Occorre una grande prudenza per evitare di ascoltare parole ispirate da Satana in tante trasmissioni televisive e ripetute da personaggi seducenti.

I diavoli quando esercitano un potere sulle persone, agiscono con sottili e continue ispirazioni, fino a indurle a compiere azioni impulsive.

I diavoli hanno il potere di arrecare mali fisici e psichici, essi ottengono un grande potere in quanti si lasciano influenzare da pensieri strani.

Si scopre sempre più spesso la forte correlazione tra diavoli e malattie, questo fattore dovrebbe incutere accortezza in tutte le scelte, ma abbiamo visto con il coronavirus la superficialità nel compiere molti capricci quando viene richiesta molta prudenza, perché il virus c’è e i potenti lo fanno diffondere ancora nell’aria.

Per vincere il Male è necessaria una preghiera umile, continua e fiduciosa, la Confessione periodica e una vita morigerata. Questa è la vita del cristiano. La Fede dei cristiani autentici atterrisce i diavoli e con la recita del Santo Rosario sono costretti a fuggire.

Nessuno deve abbattersi dinanzi alle sofferenze e alle malattie, oltre la preghiera sono molto importanti le preghiere di liberazione e dovete cercare Sacerdoti disponibili a lottare i diavoli, per ottenere dal Signore sollievo, serenità e la liberazione dai disturbi malefici.

Tutto il male compiuto da maghi, fattucchiere e odiatori, ricadrà su di loro, magari non subito ma inevitabilmente avverrà e li annienterà.

Le persone che odiano e maledicono poi patiscono tutto il male augurato ai buoni, perché il male ritorna, i diavoli si rivoltano contro.

Benedico ogni giorno tutti voi e vi ricordo sempre nelle mie preghiere.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Sono perdonati i tuoi molti peccati» – 16 Settembre 2021 0

«Sono perdonati i tuoi molti peccati» – 16 Settembre 2021

Giovedì 16 settembre 2021

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc7,3650)

Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di Lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se Costui fosse un Profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che Lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Dì pure, Maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo Io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è Costui che perdona anche i peccati?». Ma Egli disse alla donna: «La tua Fede ti ha salvata; va’ in pace!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È molto interessante questo episodio in cui Gesù dà un’altra lezione sul vero significato dell’amore che si deve a Dio. Non è l’atteggiamento esteriore che fa scaturire la comunione con il Signore, non è neanche la predicazione del suo Nome a confermare un sincero amore verso Lui.

Esteriormente si può mostrare una devozione di circostanza, ciò che conta è il cuore e Gesù conosce perfettamente tutti i cuori.

Nella parabola delle cinque vergine stolte, esse erano convinte di avere l’olio, quindi la Fede, per partecipare al banchetto, ma vivevano di illusioni, erano aride e dedite ai piaceri mondani. Quando bussarono per entrare -ed indica il Giudizio dopo la morte-, esse dicevano con insistenza: «Signore, signore, aprici!» (Mt 25,11). Il padrone dall’interno rispose: «In verità io vi dico: non vi conosco» (Mt 25,12).

Il fariseo Simone aveva invitato Gesù per curiosità e per debole attrazione, non c’era ancora nel suo cuore la scintilla che infiamma di fervore e di amore per il Signore. Non aveva quella Luce Divina che permette di vedere il Bene da compiere, che favorisce con molta facilità la distinzione tra Bene e Male.

Tra questo fariseo che si gongolava per avere Gesù nella sua ricca casa e la donna pentita degli innumerevoli peccati commessi, c’era una smisurata capacità di amare. Il fariseo non coltivava un sincero amore interiore verso il Signore altrimenti si sarebbe premurato al suo arrivo di fargli lavare i piedi. Egli adorava i beni materiali. Erano i suoi soldi e il suo potere a dargli sicurezze umane che però svaniscono in un istante a causa di qualche disgrazia.

Invece, sono le piccole cose, le circostanze e l’agire a rivelare l’amore che si porta nel cuore verso Gesù e la Madonna.

Il fariseo ha ostentato con i suoi amici il suo potere e grandezza fino al punto di invitare a casa il grande Profeta, anche se coltivava un discreto rimprovero in quanto Lo considerava un Uomo che predicava bene ma era sempre un povero.

Il fariseo era troppo pieno di sé, la concupiscenza più pericolosa, la superbia della vita, gli impediva di percepire la voce dello Spirito di Dio.

Pensava tra sé che Gesù faceva miracoli ma non era ricco come lui, Gesù non viveva nel lusso e non faceva vita gaudente. Che vita era?

Soprattutto i Pastori della Chiesa devono riflettere che il materialismo elimina ogni traccia di sana spiritualità e di ragionevolezza. L’esempio è questo fariseo che aveva a casa sua il Figlio di Dio ma non comprendeva nulla della spiritualità e sprecò l’occasione più importante della sua esistenza.

Dall’amore sincero che si manifesta si riconosce ciò che la persona porta dentro, anche se non è facile scoprire la falsità del furbo che mente.

Il comportamento del fariseo Simone è come quello dei cattolici tiepidi che pregano poco e non riescono ad accogliere Gesù nei loro cuori. Anche se hanno urgenti necessità di ricevere Grazie e aiuti, continuano a pregare poco e senza convinzione.

I cattolici tiepidi rimangono indifferenti agli insegnamenti di Gesù, ci mettono anche impegno nella loro pretesa di accettare Gesù rimanendo legati alle loro convinzioni. Così fece il debole fariseo che pensava tra sé: «Se Costui fosse un Profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che Lo tocca: è una peccatrice!».

Maria Maddalena era per terra ai piedi di Gesù per ricevere il perdono, era fortemente pentita della sua vita passata e desiderava rinascere, ma da sola non ne era assolutamente capace. Le preghiere dei fratelli Lazzaro e Marta avevano ottenuto l’impensabile conversione della donna disinibita che si concedeva a tanti e che si lasciava vincere da ogni tentazione lussuriosa.

Per terra, ai piedi di Gesù non c’era più la peccatrice, il suo pentimento aveva fatto sbocciare il vero amore, ed era rinata a nuova vita!

La conversione di Maria Maddalena mostra che nessuno deve considerarsi perduto e con coraggio e umiltà deve compiere sforzi per lasciare i peccati che umiliano la dignità, spezzano la comunione con Gesù. Solo con il distacco dai vizi e dagli idoli è possibile amare Gesù, fino a trovare in Lui il vero senso della vita.

Tra il fariseo e la peccatrice pentita che diventerà una Santa e si trovava con la Madonna sotto la Croce, c’era un abisso che li separava. L’amore verso Gesù era assente nel primo e trionfava nella seconda. L’amore autentico a Gesù è ciò che ci santifica e ci trasforma in creature buone, oneste, veritiere, umili e spirituali.

Non vale nulla accogliere Gesù a casa propria come il fariseo o nella propria vita, senza adorarLo nel proprio cuore, e il fariseo per la sua superbia ricevette dal Signore tanti rimproveri che lo piegarono come fossero state bastonate.

Il fariseo era ricco e potente, per l’acceso orgoglio la sua dignità perdeva stima e credibilità, diventava sempre più irrazionale.

Anche Maria Maddalena era ricca ma ai piedi di Gesù pianse e chiese l’elemosina del perdono. Si fece povera e scoprì l’umiltà e la vera vita.

Da Gesù ha ricevuto la vera ricchezza: la sua Grazia: «Sono perdonati i tuoi molti peccati. La tua Fede ti ha salvata; và in pace!».

Quando si commette un peccato grave e non è possibile fare la Confessione, è importante chiedere perdono a Dio in attesa della Confessione. Un atto di dolore perfetto col proposito di confessarsi non appena possibile, riporterà l’anima in pace con Dio, anche se non permette di fare la Santa Comunione.

Non significa confessarsi direttamente con Dio, dopo il sincero pentimento personale e il ritorno dell’amicizia con Gesù, dovrà seguire la Confessione.

Nei casi di quanti muoiono senza Confessione e si salvano perché riescono in punto di morte a chiedere perdono dei loro peccati con alcune preghiere o con atti di pentimento, si comprende appunto che con un sincero pentimento che è uguale a un vero atto di contrizione, Gesù riaccoglie nel suo Cuore anche il più grande peccatore.

Però non a tutti è concessa la possibilità di pentirsi in punto di morte e di salvarsi eternamente, questo lo sa solo Dio è vero, ma Lui concede questa possibilità a chi la merita e a quelle persone che avevano ricevuto in passato molte preghiere per la loro conversione, dai familiari o da altri conoscenti.

La porta della salvezza eterna è aperta a tutti, occorre il pentimento per entrare.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La Madre Addolorata piange per i peccatori – 15 Settembre 2021 0

La Madre Addolorata piange per i peccatori – 15 Settembre 2021

Mercoledì 15 settembre 2021

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

Beata Vergine Maria Addolorata

+ VANGELO (Gv 19,2527)

Ecco il tuo figlio! Ecco la tua Madre!

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, stavano presso la Croce di Gesù sua Madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la Madre e accanto a Lei il discepolo che Egli amava, disse alla Madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua Madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La festa liturgica di nostra Madre è per noi molto più di un semplice ricordo, non è una commemorazione vissuta da estranei ma da veri figli che si considerano obbligati verso la Donna che per tre anni visse con una spada nel Cuore, senza perdere per un solo istante la pace e la gioia soprannaturali.

Prima dell’inizio della missione di Gesù, la Vergine Maria era perfettamente a conoscenza delle ininterrotte tribolazioni che avrebbe incontrato e patito amaramente il Figlio, conosceva in che modo avrebbe redento l’umanità, riportando l’amicizia tra questa e il Padre. Con la morte di Croce di suo Figlio, Carne della sua Carne, Sangue del suo Sangue.

Troviamo la Madre presente in modo attivo sia alle nozze di Cana che sotto la Croce. In queste due circostanze Gesù mostrò la sua gloria, soprattutto sulla Croce. Nelle nozze di Cana si è messo in evidenza, in modo simbolico, ciò che è avvenuto sulla Croce.

Alle nozze di Cana Gesù rispose con sorpresa alla Madre che chiedeva un miracolo con la trasformazione dell’acqua in vino, «non è ancora giunta la mia ora» (Gv 2,4) ma obbedì amorevolmente alla Madre. Il miracolo lo compì lo stesso, era stata la Mediatrice delle Grazie ad implorarlo e a sua Madre non dice mai di no.

Gesù trasformò l’acqua contenuta in sei giare (Gv 2,6), ma il numero sei simboleggia l’imperfezione, mentre il numero perfetto è sette. Indica che a Cana non era ancora giunta la sua ora, mentre l’ora nella quale Gesù ha rinnovato tutto, è stata l’ora della Croce. Crocifisso e con un residuo di aria nei polmoni disse: «Tutto è compiuto» (Gv 19,30).

In Giovanni Gesù affida tutti noi, tutta la Chiesa, tutti i discepoli futuri, alla Madre Santissima e la Madre a noi. E questo si è realizzato nel corso della storia: sempre più l’umanità e i cristiani hanno capito che la Madre di Gesù è la loro Madre. E sempre più si sono affidati alla Madre: pensiamo ai grandi Santuari, pensiamo a questa devozione per Maria dove sempre più la gente sente: «Questa è la Madre».

Sarebbe bastato a Gesù dire: «Donna, ecco tuo figlio!»; «Ecco tua Madre!». L’aggiunta degli articoli determinativi (il, la) imprime al suo testamento spirituale una maggiore valenza soprannaturale. Gesù era tranquillo per il futuro della Madre, in queste due frasi c’è una Volontà soprannaturale per rendere sua Madre la Madre di tutti e Giovanni rappresenta tutti noi suoi figli. Dobbiamo essere come Giovanni per amare convenientemente la Madre e custodirLa nel cuore.

A quel figlio (Giovanni) venne indicata la sua nuova Madre, «la tua», non si doveva occupare di una Madre qualsiasi, e lui divenne il modello di tutti i veri figli della Madre Santissima. L’Addolorata è Madre di ogni persona che vive sulla Terra, il cinese e l’africano, il cristiano e il musulmano, ma Ella può agire solo in quanti La venerano e La riconoscono Madre di Dio, e siamo noi cattolici. Anche gli ortodossi ma con minore partecipazione.

Solo il Vangelo di San Giovanni ripete due volte una parola molto importante, quando egli parla della Madre di Gesù e del discepolo che Egli amava. L’Evangelista racconta che la Madre di Gesù stava «presso la Croce» (Gv 19,25) e il discepolo amato stava «accanto a Lei» (Gv 19,26). È un dettaglio importante che ha un significato biblico molto profondo.

L’Addolorata era la Donna forte non piegata su se stessa ma con il volto che guardava verso l’alto ad adorare il Figlio suo e del Padre eterno, che consumava la sua Vita per far nascere la vera vita in miliardi di persone.

L’Addolorata guardava il Figlio moribondo e crocifisso e ha continuato a credere, ad avere fiducia in Dio, anche quanto tutto appariva una sconfitta.

Gesù disse le parole che sigillarono trionfalmente la sua missione, nel momento importante davanti a sua Madre: «Tutto è compiuto» (Gv 19,30).

Gesù poco prima di morire non si rivolse solo alla sua Madre per il sentimento umano che possedeva come Figlio, la chiamò Donna per risaltare che Ella partoriva l’umanità nello straziante dolore sotto la Croce, e non era solo più sua Madre per la Maternità spirituale estesa a tutti, a cominciare dai suoi discepoli.

Gesù sia nelle nozze di Cana che sotto la Croce non chiamò sua Madre con il proprio Nome, ma Le diede il titolo bellissimo di «Donna» (Gv 2,19.26).

La Madre Addolorata è la Donna profetizzata fin dall’inizio della creazione, la Signora e Regina dell’Universo.

La Donna della Genesi è Maria Santissima: «Io porrò inimicizia tra te e la Donna,
tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»
 (Gn 3,15). Così come lo è la Donna dell’Apocalisse: «Nel Cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap 12,1).

Maria è la Donna e rappresenta anche la Chiesa, ne è la Madre.

Ella continua a partorire nel dolore e soffre per i peccati commessi dalla stragrande maggioranza degli uomini. Non solo quei peccati che comunque si confessano per ritornare nella Grazia di Dio, sono ben altri peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, come uno dei quattro che afferma il «peccato impuro contro natura».

L’iniquità è molto diffusa nel mondo, è una bestemmia ininterrotta contro Dio Padre e la Madre lacrima Sangue. La Madre vuole salvare tutti i suoi figli ma pochi si convertono, pochi pregano e si preoccupano della vita spirituale. Occorre un forte scuotimento per farli ravvedere…

Senza la protezione della Madre di Dio, come reagiranno a tutte le calamità che avverranno tra breve? I grandi peccatori riflettano e si pentano!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Le nostre croci e la Croce di Gesù – 14 Settembre 2021 0

Le nostre croci e la Croce di Gesù – 14 Settembre 2021

Martedì 14 settembre 2021

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

Esaltazione della Santa Croce

+ VANGELO (Gv 3,1317)

Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Nessuno è mai salito al Cielo, se non Colui che è disceso dal Cielo, il Figlio dell’Uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La parola croce fa pensare alla sofferenza, a qualcosa di doloroso e insopportabile. Il linguaggio della società si contrappone a quello di Gesù Cristo, anche in questo caso l’interpretazione che ne dà Lui è totalmente diversa.

C’è una netta distinzione tra il termine croce inteso come sofferenza che si porta spesso con difficoltà e la Croce simbolo di salvezza, dove venne crocifisso Gesù Cristo.

Gesù ci insegna che ognuno diventa forte quando prende la propria croce, di qualsiasi natura, e la prende con amore anche senza comprendere. Avvengono tanti fatti incomprensibili e la maggior parte delle persone non si rende conto degli errori e scarica le responsabilità sugli altri.

Quando si parla di croce anche tra i cristiani ci sono comprensioni diverse e non sempre arrivano a conoscere il valore e la sua potenza.

Oggi è la festa dell’esaltazione della Santa Croce, la Chiesa porta in trionfo la Croce di Gesù perché per suo mezzo ha redento l’umanità, ha riportato l’amicizia con il Padre, ha sconfitto Satana e tutto quello che era sotto il suo dominio.

Gesù poteva salvare l’umanità in un altro modo, la scelta della crocifissione e della Croce indicano il modo migliore per mostrare agli uomini di tutti i tempi quanto è infinito l’Amore di Dio. Gesù è stato incompreso anche in questa coraggiosa decisione e rimarrà l’Incompreso per molti.

Senza l’accettazione della Croce e la sua tremenda morte, non potremmo chiedere a Gesù di aiutarci a portare le nostri piccoli e grandi croci, non comprenderemmo mai l’Amore che ha adesso per ognuno di noi.

Gesù ha portato sulla Croce i peccati di tutti i tempi, Lui si è fatto peccato per espiare l’infinito peccato davanti al Padre. Il peccato e la mancata gratitudine degli uomini sono le cause della morte in Croce del Signore.

QUESTO CI DICE CHE OGNI PECCATO, OGNI INGRATITUDINE, SONO GESTI DI RIFIUTO DI GESÙ E DEI COMANDAMENTI.

Con la morte in Croce di Gesù, tutte le croci che portano con serenità molti cristiani, diventano saggezza e spiritualità, arrecano grande pace all’anima.

Solo con l’accettazione delle proprie croci si diventa capaci di unirle alla Croce di Gesù e far diventare di valore infinito anche le piccole croci.

La croce che ci viene caricata dall’esterno è permessa da Gesù per la nostra santificazione ed è sempre proporzionata alla nostra capacità di sopportazione. Diventa pesante e insopportabile quando non preghiamo più o perdiamo il gusto della preghiera.

Le croci considerate un peso e una terribile sofferenza, si alleggeriscono notevolmente con la preghiera giornaliera, con il Santo Rosario e la richiesta costante alla Madonna del suo aiuto per superare le prove impegnative della vita.

Tante croci scaturiscono come conseguenza delle nostre scelte, ma non ci schiacciano se ogni giorno preghiamo e meditiamo la Vita di Gesù.

Ci sono tanti casi in cui il cristiano si confeziona la sua croce per gli errori ripetuti, le scelte sbagliate, la scarsa prudenza e l’impulsività.

Numerosi cattolici per avventatezza corrono dietro a falsi veggenti o a personaggi subdoli che incarnano la mentalità dell’anticristo e si mascherano dietro parole gentili e buone, per diventare un idolo e allontanarli da Gesù e dalla Madonna.

L’Amore di Gesù soccorre i cristiani che si smarriscono e che cadono ripetutamente, non c’è dubbio sulla disponibilità di Dio nell’aiutare i deboli, ma Lui si blocca quando vede l’ostinazione di quanti vogliono fare da soli senza interpellarLo e ricadono ripetutamente negli errori per la loro imprudenza o arroganza.

Questi cristiani sono cercatori delle croci, se le preparano con i loro errori e Gesù non ha alcuna responsabilità. Se pregano però si liberano.

Sono cristiani che poi si lamentano di non ricevere Grazie senza riflettere che non ne hanno meriti, per avere sperperato forse milioni di aiuti divini per «divertirsi» nei loro capricci, e mentre si divertivano a sciorinare ovunque amor proprio e vanità, al tempo stesso confezionavano le loro croci.

Che colpa ha Gesù se molti cristiani non Lo ascoltano e non si pongono neanche il dubbio delle scelte sbagliate e dell’impulsività?

È assolutamente necessario l’aiuto dei Sacerdoti per conoscere la corretta spiritualità e il cammino da seguire. Non si può improvvisare. I consigli spirituali devono condurre alla pratica di una vita umile, decorosa, apprezzata da Gesù. Lui ci vede sempre e ci conosce perfettamente!

Le anime buone comprendono che la Croce è il mezzo principale per riparare i propri peccati e quelli dei peccatori e così toglierli dal loro inferno.

Oggi mettiamoci davanti una Croce e adoriamola, su Essa Gesù ha trovato un trono, ha regnato come Dio e ha riscattato ognuno di noi.

La sapienza della Croce non è follia, è adesione alla Vita di Gesù e risurrezione per quanti vivevano nei peccati e hanno trovato la Luce!

La nostra famiglia spirituale, questa Parrocchia virtuale comprende migliaia di parrocchiani, e ognuno di voi è per me un’anima da aiutare senza risparmiarmi. Davanti a Gesù Eucaristia vi ricordo tutti e prego molto ogni giorno per ognuno di voi e i vostri familiari.

Vorrei sapervi nella gioia e nella vera pace, immersi nel Cuore di Gesù e nella sua Divina Volontà. Benedico tutti voi. Pregate sempre per me.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La preghiera è un esercizio che interessa il cuore e la mente – 13 Settembre 2021 0

La preghiera è un esercizio che interessa il cuore e la mente – 13 Settembre 2021

Lunedì 13 settembre 2021

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 7,110)

Neanche in Israele ho trovato una Fede così grande.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, Lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che Tu gli conceda quello che chiede -dicevano-, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che Tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da Te; ma dì una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa questo!”, ed egli lo fa». All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che Lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una Fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il miracolo che compie Gesù a un pagano scaturisce dalla sua grande sorpresa nel constatare una Fede che non trovava in Israele. Era un centurione romano, uno dei gradi della catena di comando nell’esercito romano, a capo di una centuria, paragonabile ai moderni ufficiali di grado intermedio (come i capitani a capo di una compagnia).

Il beneficio lo ebbe il servo ma la supplica a Gesù la rivolse il centurione e per la sua Fede avvenne il miracolo.

Questo spiega che la preghiera di intercessione è molto gradita al Signore, proprio perché è una fervorosa supplica rivolta a Lui. Possiamo pregare per persone che vivono vicino a noi o negli Stati Uniti, in Australia o in Mongolia. Se la preghiera è umile, si eleva verso il Cielo, ed è sempre accompagnata dalla nostra amatissima Avvocata e Corredentrice.

La preghiera non si improvvisa, è un esercizio che interessa il cuore e la mente. Se è solo una preghiera meccanica o sempre superficiale, non può mai elevarsi né mai si riesce ad entrare in comunione con Gesù e Maria Santissima.

Il fondamento della preghiera è l’amore. Per amare Loro è opportuno conoscerli, frequentarli con la meditazione giornaliera del Vangelo e la riflessione sulle Loro opere, le parole dette, i comportamenti attuati in ogni circostanza. Da questa conoscenza la preghiera si riempie di amore e il credente abbandona la vecchia mentalità perché lo Spirito Santo lo riveste dei suoi doni.

L’azione è sempre di Dio, Egli agisce dove trova le buone disposizioni interiori, dove i cuori sono diventati più umili e buoni.

Gesù oggi ci spiega che non sono solo le opere esteriori ad avvicinarci a Lui, quindi a farci guadagnare Grazie e a santificarci.

La Fede autentica viene comprovata dalle buone opere, il cammino spirituale richiede un requisito riguardo la buona preghiera ed è la Fede. A nulla vale fare molte opere senza la Fede e la Fede da sola non è assolutamente la prova del cammino spirituale corretto.

Dobbiamo distinguere due aspetti che si colgono leggendo il Vangelo.

C’è quello del cristiano che attesta la sua Fede con la presenza delle opere. Leggiamo dalla Lettera di Giacomo il riferimento più esatto.

«Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la Fede ma non ha le opere? Forse che quella Fede può salvarlo? La Fede se non ha le opere, è morta in se stessa.

Uno potrebbe dire: Tu hai la Fede ed io ho le opere; mostrami la tua Fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia Fede» (Gc 2,14.17-18).

Tra le opere evidenzio particolarmente le virtù, non serve a nulla considerarsi cristiano senza praticare le virtù, senza riuscire ad aiutare gli altri o a perdonare e ad amare le persone che in qualche modo si considerano nemiche. Succede anche nelle famiglie e pur vivendo insieme non si parlano o le loro parole sono cariche di offese.

Il cristiano conosce gli insegnamenti di Gesù che invitano a praticare le buone opere in ogni circostanza ed è questa la prova che noi diamo al Signore, osservando la sua Legge. Non si può creare l’illusione di fare tutto bene, neanche il Sacerdote deve immaginarlo, e non è la sola celebrazione della Messa a completare la sua giornata di opere buone cariche di Fede.

Lo stesso vale per i cattolici: possono partecipare a dieci Messe al giorno ma senza le buone opere, le stesse Messe ad essi servono a poco o a nulla, solo a dare l’infondata convinzione di compiere un cammino migliore degli altri.

Non è sufficiente la sola presenza in Chiesa, così ci si illude. Sicuramente in Chiesa si deve andare anche con poca Fede ma con la consapevolezza delle proprie debolezze e con la presenza dell’umiltà per chiedere la Grazia degli aiuti dello Spirito Santo e così crescere nella Fede.

Se il primo aspetto è la Fede che necessita delle opere, il secondo è la qualità della Fede.

Il primo aspetto riguarda la vita spirituale nella sua completezza, il secondo invece sulla Fede presente nel cristiano quando prega.

Nel colloquio con Gesù, non si devono ripetere preghiere senza amore e fiducia in Lui, si deve pregare con Fede e solo l’anima che abbonda di Fede ottiene con facilità quanto chiede. Come la Fede mostrata dal centurione romano, un pagano. «All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che Lo seguiva, disse: “Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!”».

Impegnatevi a rendere la vostra preghiera sempre più pura, più intima, altrimenti rimane molto personale e non si eleva. Pregate con amore.

La preghiera deve contenere una grande Fede fondata sull’umiltà e sulla speranza. È fondamentale avere la certezza dell’ascolto di Gesù quando si chiede una Grazia. Lui conosce tutto ma vuole sentire la nostra richiesta fatta con umiltà, vuole vederci umili.

Gesù è contento di donarci tutte le Grazie che chiediamo, ma dobbiamo meritarle!

Si devono chiedere le Grazie evitando quelle parole inutili, mentre sono centrali il ringraziamento per quanto ci dona e le lodi perché è Dio.

La Fede umile farà ottenere tutte le Grazie convenienti che si chiedono!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La potenza del Santissimo Nome di Maria – 12 Settembre 2021 0

La potenza del Santissimo Nome di Maria – 12 Settembre 2021

Domenica 12 settembre 2021

XXIV Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 8,27-35)

Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’Uomo deve molto soffrire.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che Io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». Ma Egli replicò: «E voi chi dite che Io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E impose loro severamente di non parlare di Lui a nessuno. E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’Uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro Lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma Egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da Me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di Me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando Gesù predicava e passava per le città, i pareri su Lui erano discordanti, la causa dipendeva dalla purezza interiore di quanti Lo giudicavano. I buoni e i semplici credevano in Gesù e Lo consideravano quantomeno un grande Profeta mandato da Dio, molti Lo seguivano e potevano appurare che le sue opere non potevano essere umane.

C’erano molti altri prevenuti contro gli uomini che insegnavano la verità biblica e li perseguitavano, li diffamavano in ogni circostanza.

Questo fecero gli ebrei fanatici contro tutti i Profeti inviati da Dio, mentre contro Gesù l’odio divenne satanico. Soprattutto i farisei fomentavano un livore indomito contro Lui per la loro invidia e per non perdere il potere e il benessere, come gli scribi del Tempio.

Allora come oggi ogni essere umano tira fuori dal suo cuore quello che vi è presente, lo afferma chiaramente Gesù: «L’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive» (Mt 12,35).

Ogni persona pensa e parla seguendo inevitabilmente ciò che ha dentro, quanto di buono o di cattivo è presente nel suo cuore. Il bene non è sempre presente nelle persone che appaiono buone e affidabili, è la prudenza a guidarci per discernere quanto si vede e si ascolta.

I più abili bugiardi manifestano una bontà (finta) che colpisce, dicono parole affettuose che commuovono, sono molto furbi nel fingere.

L’atteggiamento falso che diventa finzione non lo scambiamo però con la gentilezza che manifestano i buoni anche quando non ne hanno voglia per la stanchezza o una sofferenza. Il sorriso o la cortesia in queste condizioni non è ipocrita, nasce sì da uno sforzo ma non per ingannare ed è molto meritevole davanti a Dio.

Ci sono tanti atteggiamenti diversi nelle persone, deve essere così per la differenza caratteriale e poi ognuno è un mondo a sé. Ogni persona è speciale, riceve molti doni da Dio ed è la persona a decidere il suo futuro: se conoscerli e vivere questi doni oppure non curarsene e seguire i propri pensieri che arrivano non si sa da dove e conducono solo alla disperazione finale.

Einstein diceva: «Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido».

Quante persone piene di lauree commettono sbagli banali di discernimento? O tanti intelligenti che non riescono a prevedere lo sviluppo delle cose personali e familiari? È molto facile per chi è abile nel commercio o nella sua professione prevedere sviluppi quasi certi delle loro operazioni o attività, ma si tratta di numeri, di leggi e di esperienza nel proprio lavoro.

La persona anche più geniale di tutti si confonde quando deve capire qualcosa di sé e non conoscendosi, commetti errori e peccati gravi.

Miliardi di persone nel mondo sono brave nel proprio lavoro e molto intuitive, ma quando si tratta di valutare la vita interiore non capiscono nulla, perdono la concentrazione e non sanno più cosa fare. Lo stesso quando giudicano Gesù Cristo senza conoscerLo, senza aver letto libri spirituali e prendono posizioni contro la Chiesa.

Noi cristiani siamo molto fortunati e benedetti, sia per il Battesimo e i Sacramenti, sia per la conoscenza del Vangelo e della morale.

I cristiani hanno il sigillo di Dio e questo non si dovrà rinnegare neanche sotto minaccia.

La nostra convinta appartenenza al Signore ci fa pervenire miriadi di intuizioni, buone ispirazioni e allontana l’agire falso.

Se si vuol diventare buoni e onesti, le bugie scompaiono e si mostra agli altri una sincerità che incanta. Senza la vera vicinanza a Gesù si rimane ingabbiati nella falsità che cresce di continuo, non se ne può fare a meno per motivi di natura psichica o orgogliosa.

La persona buona e sincera non cerca occasioni o ripieghi per apparire tale, si trova nella pace interiore ed agisce senza studiare i suoi comportamenti, è semplice e spontanea, rifiuta come la lebbra i modi di agire artificiosi, calcolati, fasulli.

Non tutte le persone buone pregano o pregano bene, molte hanno una naturale disposizione a voler bene e ad evitare di far star male. È già qualcosa!

Il Vangelo oggi ci mostra Pietro che riconosce primo fra tutti che Gesù è l’Unto di Dio. «Tu sei il Cristo». Era pienamente convinto e amava il Signore più dei suoi genitori, il suo era davvero un amore profondo. Quel Pietro però non aveva perduto la debolezza umana e agiva seguendo l’istinto della vecchia mentalità, tanto che rinnegò Gesù per paura di morire. Non era ancora disceso lo Spirito Santo nella Pentecoste e Pietro era molto umano.

Quindi, il cristiano può amare Gesù e purtroppo seguire ancora la vecchia mentalità, o si illude di credere in Lui senza fare la sua Volontà, oppure si mostra esteriormente come un difensore del Signore solo con le parole, mentre agisce in modo opposto nel segreto insieme ad altri o nel proprio cuore.

Il mondo pagano non conosce Gesù, altri Lo perseguitano cercando di distruggere la Chiesa e si sentono pubblicamente voci che dichiarano fallita la Chiesa di Gesù nella sua evangelizzazione e nel suo essere Cattolica, quindi, secondo loro la soluzione è di rinnovarla, alterando arbitrariamente la dottrina millenaria.

Nella Chiesa oggi sono in aumento quelli che non riconoscono Gesù come Dio e vengono meno ai doveri assunti nell’ordinazione sacerdotale.

Il popolo di Dio è in larga parte abbandonato e in moltissime Chiese è estinta la sincera adorazione dell’Eucaristia. «E voi chi dite che Io sia?».

Oggi è la Festa del Santissimo Nome di Maria. Ella è venerata dai cattolici e dagli ortodossi come «Santissima Madre di Dio», in Italia viene comunemente chiamata con il titolo di Madonna, ed è la Donna della Genesi, del primo miracolo di Gesù alle nozze di Cana, dell’Apocalisse, vista nella visione dall’Evangelista Giovanni: «Nel Cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle».

È la Madre di Gesù Cristo Dio, la Creatura che diventa Madre del Creatore, ed è un fatto unico e irripetibile, come lo è stato l’Incarnazione di Dio.

Dio eterno puro Spirito, prende Carne da una Donna, è un fatto inaudito, incomprensibile senza la Fede, impossibile per gli atei e gli anticlericali.

Noi sappiamo che è avvenuto veramente ma senza la meditazione approfondita di questo mistero si rimane in superficie e si conosce molto poco, così si ama poco questa potentissima Avvocata del Cielo e Mediatrice di tutte le Grazie.

Fin dall’inizio del Cristianesimo si sono sollevate voci stonate contro le grandezze della Madre di Gesù, un modo per minimizzare la sua Persona e dare gloria solo a Cristo. Eretici e cristiani confusi non riuscivano a comprendere che la Madre non toglie assolutamente nulla al Figlio, anzi, Ella è la Persona più qualificata e santificata fin dal grembo materno con il suo essere Immacolata, a voler far dare piena gloria a suo Figlio Gesù.

L’intoppo non risolto per l’ottusità e l’agitazione che colpisce anche molti cristiani che minimizzano la Madonna e non vogliono offrirLe quella venerazione che Gesù stesso Le dava e che viene mostrata nel Vangelo, dà maggiore certezza che per i diavoli è una tortura la Persona di Maria Madre di Dio.

In tutti gli esorcismi i diavoli si scatenano soprattutto contro la Madonna e non possono andare oltre quanto viene concesso proprio dalla Madonna. L’aspetto singolare è che tutti i diavoli tremano anche quando si recita una sola Ave Maria.

La pronuncia del Santissimo Nome di Maria indebolisce i diavoli, sono costretti a fuggire dal luogo e dalle persone dove agiscono.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Il ricorso alla magia nera dei personaggi famosi – 11 Settembre 2021 0

Il ricorso alla magia nera dei personaggi famosi – 11 Settembre 2021

Sabato 11 settembre 2021

XXIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 6,4349)

Perché mi invocate: Signore, Signore! e non fate quello che dico?

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

In queste parole di Gesù il cristiano trova le direttive per non cadere nell’ipocrisia, per non arrivare mai a farsi incatenare dal pensiero di formarsi un’apparenza esteriore ingannevole, mettendo da parte la consistenza, la qualità della sua vita.

Un albero si può anche rivestire e ricoprire di vari materiali e può rimanere effettivamente non riconoscibile a quanti non sono esperti di botanica, rimangono comunque esposti i frutti di quell’albero e i frutti fanno riconoscere la pianta.

Lo stesso avviene in questa società sbilanciata pesantemente e gravemente verso tutto ciò che è peccato, corruzione, immoralità.

Moltissimi personaggi pubblici si rivestono di abiti di lusso e ostentano una vita sopra le righe per poi cadere inevitabilmente in scandali e comportamenti poco dignitosi. Per loro il peccato non esiste, considerano ogni immoralità come un bene da compiere.

Il peccato non è mai un bene, è follia ammetterlo e possono affermarlo quanti sono senza Dio e dominati dallo spirito diabolico. Non lo approfondisco qui, ma sono tanti i personaggi famosi consacrati a Satana, nei loro volti si manifestano i lineamenti demoniaci.

Dai frutti di questi personaggi si spiega la loro devastazione morale e la rovina esistenziale che fanno intraprendere a molti giovani.

Senza la preghiera dei genitori, i giovani corrono rischi molto seri e con facilità la loro mentalità segue quella dell’idolo dello spettacolo o dello sport che adorano, ma se un idolo è consacrato a Satana, quello che dice e compie è mirato alla rovina eterna dei suoi fan, soprattutto dei giovani.

Se non è consacrato a Satana è quantomeno dedito all’immoralità e sono pochi quelli dello spettacolo e dello sport a non ricorrere alla magia occulta. Questi personaggi sono portatori dell’entità spirituale della «dea fortuna» a cui si consacrano ed è in realtà la consacrazione indiretta fatta a Satana!

La dea della Fortuna era una importante divinità degli antichi romani, era ritenuta responsabile dei destini di tutti gli esseri umani, quindi pensate come era considerata nella Roma antica. Con questo tipo di mentalità, è comprensibile che alla dea Fortuna venne attribuito il culto più fastoso e prezioso nella speranza di attirarne i buoni auspici.

Molti personaggi pubblici portano al polso o ai polsi laccetti colorati, braccialetti colorati o con particolari linee, altro ancora di satanico, e la loro richiesta di protezione che si chiede alla magia occulta, pagando anche molti soldi, in effetti viene ripagata con aiuti imprevedibili.

C’è però un prezzo da pagare e di questo non sono a conoscenza quanti chiedono ai maghi i laccetti colorati. Per un po’ tutto procede bene, oppure eccellono in qualcosa, ma la rovina non tarderà ad arrivare. Diventano sepolcri imbiancati, tristi, inappagati e molti di loro arrivano al suicidio oppure provocato lentamente dalle droghe e dall’abbondante alcool.

Inoltre, quando i diavoli decideranno, causeranno alla persona o ad un suo familiare, a causa del laccetto maleficiato dal mago, una malattia grave, un incidente, altri danni molto seri. L’oggetto maleficiato è appunto colpito da maleficio, cioè da fattura o maledizione per l’invocazione di Satana, c’è la forte presenza dei diavoli nel laccetto colorato e i diavoli sono sicuri di avere oramai in possesso quella persona per gettarla nell’inferno, ma per un po’ la lasciano agire per far causare ad essi più scandali possibili.

I frutti di questi personaggi pubblici sono subdoli, pochi si accorgono della diabolicità delle loro opere, ma se le analizzate bene e collegate altre loro iniziative e, soprattutto, se riuscite a percepire quale spirito è presente in loro, rimarrete sbalorditi, sia per i messaggi negativi che questi idoli trasmettono ai loro fan, sia e soprattutto per le sterminate anime che si danneranno nell’inferno.

Con queste mie riflessioni e conoscenze prego molto ogni giorno per tutti i ragazzi del mondo. I ragazzi hanno bisogno di preghiere, si trovano sotto influenze devastanti e i genitori non conoscono le loro frequentazioni.

Il genitore è convinto della rettitudine morale dei figli, ed è l’amore possessivo a non far capire al genitore i cambiamenti strani dei figli e giustifica sempre, non ne parla con loro, non cerca di individuare la causa della loro trasformazione.

La preghiera è determinante per salvaguardare i ragazzi dalle amicizie sbagliate, anche per riportarli alla vita sana dopo i loro sbagli.

I genitori devono preoccuparsi di costruire la loro religiosità sulla roccia che è Gesù, devono formarsi prima di tutto loro una corretta spiritualità per trasmetterla ai loro figli. Quando ancora i figli sono piccoli, i genitori devono dare buoni esempi ed insegnamenti religiosi per formare in essi una coscienza sana e illuminata per distinguere Bene e Male.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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