Archivio Mensile: Ottobre 2021

Riuscire ad amare Gesù più di ogni cosa – 31 Ottobre 2021 0

Riuscire ad amare Gesù più di ogni cosa – 31 Ottobre 2021

Domenica 31 ottobre 2021

XXXI Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 12,28-34)

Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: Lo amerai.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i Comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di Lui; amarLo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal Regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’amore che ci chiede Gesù è totale, deve prevalere su tutto e tutto deve essere considerato nel suo Amore. L’uomo però è debole, cade e molte volte non si rialza più per la pesantezza dei suoi peccati, per la vita disordinata, per l’incapacità di staccarsi dal male. I non credenti e molti cristiani tiepidi non superano le difficoltà morali per la loro lontananza da Dio.

Non è facile amare Dio come chiede Lui, «con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza», ma è possibile, Gesù infatti ce lo ha indicato, Egli non ci carica mai di un peso eccessivo.

È attuabile amare Dio più di ogni altra cosa, c’è un solo modo e deve focalizzarlo l’intelletto per guidare la volontà: scegliere Lui.

AL CENTRO DELLA VITA DI MILIARDI DI PERSONE SI TROVA DI TUTTO TRANNE DIO, E IL LORO VUOTO SPIRITUALE NON RIESCONO PROPRIO A COLMARLO CON NESSUN IDOLO O CAPRICCIO, PERCHÉ SOLO DIO RIESCE AD APPAGARE E MODIFICARE INQUIETUDINI E CATTIVE ABITUDINI.

Quando si rimane a casa il primo pensiero è di guardare la televisione, fino ad adorarla, adorare cioè i personaggi immorali e volgari.

Molti hanno acquisita anche inconsciamente la convinzione che tutto è lecito, che le trasgressioni soddisfano le frustrazioni, ma arrivano ad annullare la verità della coscienza e perdono forse per sempre, la pace interiore e la gioia della vita.

Compiono tante cose e talune con successo ma sono vuoti perché non posseggono la pace di Gesù Cristo! Rimangono sempre vuoti e delusi.

Subentra l’inquietudine e le scelte sbagliate si susseguono, fino a cadere nella trappola definitiva delle tentazioni e si permane in uno stato di degrado morale, che segnerà tutte le scelte della vita e la mentalità si plasma secondo le negatività di Satana.

Dio non vuole questo e nel Vangelo ci indica qual è la vera vita, quella che dona la felicità in tutte le circostanze, anche quelle sofferenti.

Dio ci ama in modo per noi inimmaginabile, ci ama così come siamo ma volge lo sguardo verso quelle persone che Lo adorano, Lo seguono e osservano i Comandamenti.

Come ho scritto all’inizio rimane impegnativo mettere Dio al primo posto nella vita, non tutti i cristiani sono pronti o consapevoli che per realizzare il senso più importante della vita bisogna allontanare ciò che si oppone a Lui.

Il modo per lasciare vivere l’Amore di Dio in noi e legarci in piena comunione con Lui, passa per il distacco affettivo da tutto ciò che si adora come idolo, dagli affetti disordinati, da quelle cose che si considerano indispensabili, ma sperimentandone qualche volta il rinnegamento, si scopre la libertà di decidere e di fare ciò che è buono.

Il Signore ci ama sempre e vuole ricolmarci di continuo del suo Amore, per trasfigurarci in creature quasi angeliche.

Questo è possibile a Lui se noi glielo permettiamo, mentre se scegliamo la vita secondo i nostri schemi, comodità e ambizioni, ci si dovrà accontentare di poca cosa, quella Grazia che si riceve quando si frequentano i Sacramenti.

Non riusciremo mai ad immaginare l’immensità dell’Amore di Dio. Per salvarci, quando eravamo perduti, ha inviato suo Figlio perché, con l’offerta della sua Vita, ci riscattasse dallo stato in cui eravamo caduti. Gesù è fin troppo buono, solo Lui merita l’adorazione.

Ci ha lasciato, come manifestazione del suo Amore, i Sacramenti, «canali di Grazia». Tra essi ricordo ora con particolare gratitudine, perché li riceviamo con frequenza, la Confessione, dove Egli ci perdona i peccati, e l’Eucaristia, dove ha desiderato rimanere presente in mezzo a noi a dimostrazione del suo Amore per tutti gli uomini e per trasmetterci Grazie speciali.

Quando contempliamo il Signore Gesù in ciascuna delle scene della Via Crucis, adoriamo non un Uomo sconfitto ma Dio che ha vinto ogni forma di Male, ha dominato i diavoli, la malattia e la morte, tanto che è Risorto manifestando la sua Onnipotenza.

Si cresce nella vita spirituale solo con un forte impegno costante, con il vivo desiderio di compiere ogni azione come vuole Gesù, di parlare con il suo linguaggio. Quando rispondiamo all’Amore di Gesù superiamo tutti gli ostacoli, al contrario senza Amore anche le più piccole difficoltà sembrano insuperabili.

Il mondo corrotto predica di non rinunciare a nulla di trasgressivo e di appagare ogni desiderio, Gesù invece parla di rinunce per arrivare al controllo della propria volontà, per seguire la ragione illuminata dalla Fede.

La persona intelligente non è quella che utilizza la ragione distaccata dalla Volontà di Dio.

Molta intelligenza lasciano trasparire nelle loro parole tanti personaggi pubblici invece le loro opere sono spesso disoneste e immorali.

È evidentemente un errore dover compiere qualsiasi azione perché è unica e irripetibile e perderla comporta un danno. Si deve perdere tutto ciò che comporta un danno alla propria persona, intendo danno fisico, spirituale e morale. Non è affatto una perdita ma un grande guadagno.

Non c’è dubbio che «l’occasione fa l’uomo ladro», ma non riguarda tutti gli uomini. Chi prega rimane sempre leale e onesto intellettualmente. Chi non prega, molto spesso non ha la capacità di resistere all’occasione peccaminosa e cade, ma non deve considerarsi perduto perché Gesù aiuta sempre a rialzarsi, basta chiamarlo e pentirsi dei peccati.

Il cristiano sa che la ricompensa di Gesù è «cento volte tanto» per ogni buona opera compiuta e per ogni rinuncia all’azione immorale.

Il cristiano è in cammino e non deve abbattersi quando cade, l’importante è rialzarsi e riflettere sugli errori commessi.

Dobbiamo conoscerci bene per capire dove ci siamo fermati nel cammino spirituale, come stiamo camminando.

Solo ritrovando se stessi si comprende l’abissale distinzione tra Bene e Male, quello che giova da ciò che non giova, la vita reale che si vive, il valore della nostra Fede. Ci si rende conto se siamo vicini o lontani dal Regno di Dio, quindi, se stiamo camminando nella Verità o nell’illusione, per non dire nell’inganno sottile e devastante!

L’uomo non è grande davanti a Gesù per il lavoro che svolge o la posizione sociale, ma per la purità del cuore, il bene e l’amore verso Dio.

Lo scriba del Vangelo era in una condizione lodevole, «non sei lontano dal Regno di Dio», noi cristiani vogliamo rimanere nel Regno di Dio!

Chiediamo ogni giorno alla Madonna di aiutarci ad eliminare quanto dispiace a Gesù: comportamenti, parole e pensieri ambigui.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Bergoglio s’inchina a Biden, dov’è finito il papato? – 30 Ottobre 2021 0

Bergoglio s’inchina a Biden, dov’è finito il papato? – 30 Ottobre 2021

Sabato 30 ottobre 2021

XXX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 14,1.7-11)

Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel commento di ieri ho spiegato che la «grande prostituta» dell’Apocalisse è Roma, tra l’altro a breve diverrà la sede dell’anticristo e con la complicità dei politici comunisti e altri affiliati alla Massoneria, avverranno continue violenze e persecuzioni.

Ho anche scritto delle dieci corna e del Drago rosso dell’Apocalisse. Estraggo la spiegazione delle dieci corna che dà la Vergine Maria dal libro contenente i meravigliosi messaggi dati a Don Stefano Gobbi dal 1972 al 1997 e in questo link lo trovate online. Vi esorto a scaricare subito il libro e a meditarlo ogni giorno.

http://www.devozioni.altervista.org/testi/opuscoli_vari/ai_sacerdoti_figli_prediletti_della_madonna_edizione_26.pdf

In questo messaggio del 14 maggio 1989 la Madonna spiega il riferimento delle dieci corna profetizzate nell’Apocalisse.

«L’enorme Drago rosso è il comunismo ateo, che ha diffuso in ogni parte l’errore della negazione e dell’ostinato rifiuto di Dio.

L’enorme Drago rosso è l’ateismo marxista, che si presenta con DIECI CORNA, CIOÈ CON LA POTENZA DEI SUOI MEZZI DI COMUNICAZIONE, PER CONDURRE L’UMANITÀ A DISUBBIDIRE AI DIECI COMANDAMENTI DI DIO, e con sette teste, su ciascuna delle quali vi è un diadema, segno di potere e di regalità.

Le teste incoronate indicano le Nazioni in cui il comunismo ateo si è stabilito e domina con la forza del suo potere ideologico, politico e militare.

L’enormità del Drago manifesta chiaramente la vastità della terra occupata dal dominio incontrastato dell’ateismo comunista.

Il suo colore è rosso perché usa le guerre ed il sangue come strumenti delle sue numerose conquiste. L’enorme Drago rosso è riuscito in questi anni a conquistare l’umanità con l’errore dell’ateismo teorico o pratico, che ha ormai sedotto tutte le Nazioni della terra».

Durerà poco l’apparente trionfo del Drago rosso, anche se farà devastazione e stermini in tutto il mondo, e i figli della Madonna saranno protetti!

La Madonna disse a Don Stefano Gobbi che questo è il tempo in cui il Paradiso si unisce alla terra. Il Paradiso che si unisce alla terra ed è il momento più gioioso per il cristiano. Scende sul mondo la gloriosa presenza di Cristo, che instaurerà il suo Regno in cui la Divina Volontà sarà compiuta in maniera perfetta, come in Cielo, così in terra.

Tutti noi pur vivendo distanti siamo il Resto Santo della Madonna, perché consacrati a Lei e obbedienti ai suoi insegnamenti. La Vergine Santa vuole avere piena fiducia nei suoi innamorati e ci guarda sempre per formarci nell’imitazione di suo Figlio Gesù.

In Vaticano non è più così, anche ieri siamo rimasti sconcertati. Quando papa Bergoglio ha salutato il presidente degli Stati Uniti, oltre a sorridere come se avesse avuto un’apparizione di Gesù Cristo, tenendogli la mano in mezzo alle due sue mani… si è inchinato più volte omaggiando come se quello fosse il suo idolo o il suo superiore. Il messaggio che se ne trae è inequivocabile: c’è relazione tra il Vaticano e l’èlite che governa il mondo.

Un messaggio che arriva a tutti gli americani e che vuole accreditare l’abortista e molto altro di peggio, Biden, come persona prestigiosa e da seguire. Questa non è la Chiesa di Gesù, sono distaccati talmente tanto da Dio e dal Cristianesimo da non provare più vergogna nel compiere gesti in cui il papato viene annichilito, umiliato e la Santa Chiesa viene mostrata quasi una pseudo religione.

Restammo ancora più sbigottiti quando papa Bergoglio, incontrando i capi del Sud Sudan, baciò i piedi a tutti gettandosi per terra e strisciando nel cercare di avvicinarli, senza avvertire alcun dolore che invece mostra di avvertire quando non si inginocchia dinanzi all’Eucaristia.

È evidente che il Vaticano obbedisce a una entità esterna e civile, quella gerarchia che ne fa parte commette il tradimento più grave di Giuda.

Nel Vangelo oggi Gesù ci parla della fine di chi esalta.

Scegliere il primo posto si può tradurre con chi è troppo pieno di sé, si dondola nell’orgoglio e ha la sottile convinzione di avere compreso tutto di sé e degli altri, quindi, è il migliore. Questa presunzione il più delle volte non si manifesta chiaramente in chi vive così disordinatamente, è la sua mentalità scombussolata che presume questa superiorità.

Oltre a mettersi al primo posto, quanti si considerano particolarmente speciali e migliori degli altri, si espongono fino ad occupare tutto lo spazio a disposizione. Dio viene escluso ma loro continuano nella convinzione di fare tutto bene.

È chiaro che il modo per guarire da questo atteggiamento il Signore ce lo offre e rimane sempre pronto ad aiutarci per lasciare noi stessi e vivere nel suo Cuore. C’è da estirpare l’amor proprio che ci fa mettere al primo posto anche se fisicamente siamo mischiati con gli altri. Se il nostro ego spirituale è pieno, bisogna pregare molto per annientarlo.

Sembra una contraddizione ma anche chi si svaluta occupa tutto lo spazio senza lasciare a Gesù la possibilità di intervenire ed aiutare.

Per vincere questi comportamenti non equilibrati, dobbiamo conoscere l’umiltà, praticarla ed avere la consapevolezza del limite. La persona acquisisce la pace quando evita i due estremi, gli eccessi, sia nell’esaltazione che nell’abbattimento. Chi pensa di non valere nulla non pratica l’umiltà, al contrario è una forma di depressione.

L’umile non esagera né si scoraggia. Conosce se stesso e lascia a Gesù la guida della sua vita, per diventare ciò che desidera Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Nell’Apocalisse la sede della corruzione è Roma – 29 Ottobre 2021 0

Nell’Apocalisse la sede della corruzione è Roma – 29 Ottobre 2021

Venerdì 29 ottobre 2021

XXX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 14,1-6)

Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a Lui vi era un uomo malato di idropisia. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Per quel deputato che non ha visto approvato il ddl a favore di LGBT, l’Italia è il fanalino di coda in Europa riguardo la discriminazione di genere, mentre va bene se l’Italia è la prima in Europa per le violazioni del governo della libertà individuale, del lavoro e le continue discriminazioni dei cittadini che non si sono vaccinati.

Tanti pesi e tante misure, dipende dalla convenienza personale di tanti dediti alla perversione, come si vede nelle mascherate dei gaypride. Sono stati i giochi politici a favorire la non approvazione del DDL e a non danneggiare ulteriormente l’Italia.

Dopo la non approvazione di due giorni fa, hanno dato visibilità alla naturale capacità di dire menzogne che si acquisisce immancabilmente con l’ideologia marxista, sciorinando falsità su falsità, tacendo le trappole e i danni che avrebbe causato la legge, soprattutto ai bambini con l’insegnamento della teoria gender in tutte le scuole.

Su Roma aggiungo una citazione biblica dell’Apocalisse che profetizza la rovina di Roma per la responsabilità dei potenti che hanno preso dimora permanente o la frequentano per i loro complotti nazionali e internazionali, per gli incontri in cui decidono provvedimenti contro il Cristianesimo e gli italiani tutti.

Potenti di ogni parte del mondo agiscono a Roma, per loro colpa la città eterna è diventata davanti a Dio la «grande prostituta, che siede presso le grandi acque» (Ap 17,1).

Questo è scritto nell’Apocalisse, inoltre Roma è stata già condannata: «Vieni, ti mostrerò la condanna della grande prostituta» (Ap 17,1).

«E l’Angelo mi disse: “Le acque che hai visto, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli, moltitudini, Nazioni e lingue”» (Ap 17,15).

La citazione che dobbiamo meditare attentamente riguarda le dieci corna citate nell’Apocalisse.

«LE DIECI CORNA CHE HAI VISTO E LA BESTIA ODIERANNO LA PROSTITUTA, LA SPOGLIERANNO E LA LASCERANNO NUDA, NE MANGERANNO LE CARNI E LA BRUCERANNO COL FUOCO» (Ap 17,16).

Non è un linguaggio simbolico, avverrà questo ed altro di terrificante e non per colpa dei cittadini romani che sono molto simpatici. A Roma i potenti del mondo programmano quanto vi è di più orrendo contro l’umanità, anche la diminuzione della popolazione mondiale.

Questi potenti e fortemente illusi, vivono alcuni anni di gloria vana, verrà presto il tempo del terrore che scatenerà la natura e solo i veri innamorati di Gesù e della Madonna resteranno nella pace, saranno protetti da ogni forma di Male.

Gesù ci ricorda: «Vi ho detto questo perché abbiate pace in Me. Nel mondo avete tribolazioni, ma ABBIATE CORAGGIO: IO HO VINTO IL MONDO!» (Gv 16,33).

Oltre la citazione dei sette re e Roma, valutiamo il riferimento delle dieci corna: «Le dieci corna che hai visto e la bestia odieranno la prostituta…».

Non è la storia a darci la spiegazione, la Madonna ne ha parlato in un messaggio a Don Stefano Gobbi morto nel 2011, mistico e intimo amico di Papa San Giovanni Paolo II. Il Santo Padre lo invitò nell’appartamento pontificio dopo dieci mesi dalla sua elezione e aveva una grande stima di Don Gobbi.

Il Movimento Mariano Sacerdotale voluto dalla Madonna era seguito da oltre trecento Cardinali e Vescovi e da più di sessantamila Sacerdoti del mondo. Queste cifre si riferiscono agli anni che vanno dal 1972 alla fine del 1999, poi il modernismo e il protestantesimo hanno invaso la Chiesa per la responsabilità dei nuovi Cardinali e Vescovi. Quelli che seguivano Don Stefano Gobbi nel frattempo erano emeriti o morti.

Ricordo che intorno al 1997 un Sacerdote sempre presente o protagonista dove c’erano eventi pubblici, conosciuto anche per qualche trasmissione televisiva che conduceva, animato da una ricerca insopprimibile del potere e della visibilità, riuscì… a divenire amico di Don Gobbi, il quale al contrario era uomo semplice e docile.

QUESTO SACERDOTE SI INCARICÒ PER CONTO DEL MOVIMENTO SACERDOTALE MARIANO VOLUTO DALLA MADONNA, DI TENERE CONTATTI CON LA CONGREGAZIONE VATICANA CHE AVREBBE DOVUTO DARE L’IMPRIMATUR AL LIBRO CON TUTTI I MESSAGGI CHE, RIPETO,  ERANO PUBBLICAMENTE ACCETTATI ED ELOGIATI DA PAPA SAN GIOVANNI PAOLO II.

Questo Sacerdote invece di difendere il libro con i preziosi messaggi della Madonna, scelse di accogliere l’accordo con quanti in Vaticano volevano eliminare i messaggi dati dalla Madonna che trattano anche della Massoneria nella Chiesa, e costrinse Don Stefano Gobbi ad accettare non più l’Imprimatur ma una sua presentazione del libro, in cui sempre questo Sacerdote, scrisse una COLOSSALE FALSITÀ, e cioè che i messaggi contenuti nel libro devono intendersi come meditazioni personali di Don Gobbi e non messaggi dati dalla Madonna.

Potete immaginare lo sdegno della Madonna verso questo Sacerdote, lo sdegno di molti Cardinali, Vescovi e Sacerdoti del mondo.

Questo Sacerdote ne aveva combinate tante altre senza porsi scrupoli, ignorando la verità per trarne sempre vantaggi personali. Fino a diventare Vescovo ma poi ha lasciato l’incarico, questo indica che tutto si paga quando non si agisce nella Luce di Dio, né nella verità.

Si possono ricevere persecuzioni ma per motivi indipendenti a chi è perseguitato, nel caso di questo Sacerdote diventato Vescovo non c’è stata alcuna persecuzione, solo il naturale sviluppo dei suoi tristi e ripetuti errori.

Sicuramente la mancanza di discernimento dei cattolici fa pensare ad un Vescovo che difende la sana dottrina della Chiesa… ad un dissenso con la gerarchia. Non è così e lo scrivo per amore della verità, non possiamo lasciare ingannati molti buoni cattolici.

Anche lasciando l’incarico c’è la sua convenienza e non mi dilungo oltre, ma vorrei chiedergli pubblicamente la ragione di quella falsa presentazione del 1997 dei messaggi dati dalla Madonna a Don Stefano Gobbi. Non voglio commentare oltre… per chi conosce molti fatti la spiegazione non si trova nell’improvviso desiderio di pregare. Poteva pregare benissimo in Curia, la verità è un’altra.

Quanti fatti ecclesiali vengono interpretati diversamente dai lettori che non conoscono la verità, tanti fatti tenuti segreti?

IL SACERDOTE È FEDELE A GESÙ E ALLA MADONNA SE POSSIEDE EQUILIBRIO, MOLTA PRUDENZA, OBIETTIVITÀ, GRANDE SAGGEZZA, DISTACCO DAL POTERE CHE SI ESPRIME CON IL VOLER ESSERE PROTAGONISTA. È L’AMBIZIONE DI PROPORSI CON OGNI MEZZO E A OGNI COSTO ALL’ATTENZIONE DI TUTTI O MOLTI.

I SANTI HANNO SEMPRE AGITO NELL’UMILTÀ, NEL SILENZIO E NEL NASCONDIMENTO, PENSIAMO A PADRE PIO E A NATUZZA EVOLO. HANNO PARLATO QUANDO DIO LI SPINGEVA AD ESPORSI CONTRO I LORO PERSECUTORI E SOLO QUANDO ERA OPPORTUNO PRESENTARE LA VERITÀ.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gli indemoniati venivano liberati e guariti – 28 Ottobre 2021 0

Gli indemoniati venivano liberati e guariti – 28 Ottobre 2021

Giovedì 28 ottobre 2021

XXX Settimana del Tempo Ordinario

Santi Simone e Giuda Apostoli

+ VANGELO (Lc 6,12-19)

Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di Apostoli.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di Apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da Lui usciva una forza che guariva tutti. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù continua a chiamare nella sua Chiesa apostoli autentici, Sacerdoti e laici, per la diffusione della sua Parola. Chiama ad aiutarLo come mai prima nella storia cristiana, per diffondere il suo Vangelo e dare conoscenza all’umanità che nessun uomo ha l’autorità per modificare la sua parola eterna. Proprio nessuno.

La confusione dottrinale e le indiscipline con conseguenti gravissime infedeltà che avvengono nella Chiesa, rispecchiano in qualche modo la politica sia italiana che di grande parte dell’Europa. Una Europa nelle mani di satana, con una politica che obbedisce, senza saperlo, a Gesù Cristo che sta preparando la più grande purificazione della storia umana. Ancora più forte del diluvio universale. Tutto avverrà per la colpa esclusiva degli uomini!

Vedremo come reagiranno questi sprezzanti anticlericali, quando tutto il Male adesso indirizzato alla popolazione impotente e indifesa, si rivolterà contro loro che stanno festeggiando e gioiscono per l’immane sofferenza che ha invaso l’Italia.

I cattolici che hanno vera Fede avvertono la protezione di Dio, lo stesso devono essere prudenti e cautelarsi dinanzi ai pericoli pandemici.

Gesù ha insegnato che i cattivi trionfano per poco tempo e i buoni festeggiano nella beatitudine in eterno. Quelli che oggi ridono per le sofferenze causate ai buoni, domani piangeranno… o grideranno per le sofferenze eterne.

Noi cattolici dobbiamo preoccuparci di pregare molto e con fiducia, la considerazione degli avvenimenti deve essere seria ma senza paura.

È insensato attribuire a Dio una qualche responsabilità di quanto l’umanità sta vivendo. Sono i potenti del mondo la causa dei disastri, ma non vanno dimenticate tutte le offese contro Dio di oltre sette miliardi di persone, non osservando le sue Leggi, i 10 Comandamenti.

Dio Padre è la Bontà, per lunghi secoli ha tollerato infedeltà, offese, oltraggi, miliardi di miliardi di bestemmie, opere sataniche con milioni di modalità, perversioni sessuali, violenza e brutalità peggiori delle bestie, manipolazione di ogni forma di Bene, esaltazione del Male, incalcolabili aborti, leggi contro la vita, tradimenti anche dai più beneficiati.

Tutti noi siamo chiamati a pregare molto di più ogni giorno, anche per quei Sacerdoti che si sono smarriti nelle dissipazioni del mondo e non percepiscono più Dio, trovandosi nelle stesse condizioni degli atei, ma con responsabilità elevatissime.

I giovani non conoscono i valori morali e sono istigati a commettere i più abominevoli peccati, gli adulti che non pregano trovano consolazione in tanti idoli opposti a Cristo, e sono le famiglie a subire una devastazione spesso irreparabile.

È UN CONTROSENSO PER LA CHIESA NON GRIDARE IL VANGELO DAI TETTI, MENTRE È UN DOVERE MORALE PER OGNI SACERDOTE CERCARE I PECCATORI E I TIEPIDI PER PARLARE DI GESÙ CRISTO, DEI SUOI MIRACOLI E DELLA NECESSITÀ DI CONOSCERE I VALORI CHE DANNO IL VERO SENSO ALLA VITA.

Quando si incontra Gesù la vita migliora sotto ogni suo aspetto.

Il Vangelo oggi afferma che guariva gli ammalati che Lo cercavano, anchegli indemoniati «tormentati da spiriti impuri venivano guariti».Questo è Gesù che gli uomini di Chiesa devono predicare ovunque e senza paura, la predicazione deve essere costante, autentica e coraggiosa, come quella dei primi tempi cristiani.

«Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da Lui usciva una forza che guariva tutti».

Di questo furono testimoni gli Apostoli che festeggiamo oggi, i Santi Simone e Giuda.

Essi vissero alla scuola di Gesù per tre anni e furono i più belli della loro vita. Erano saggi e buoni, ma sempre anime da levigare e dopo avere vissuto con grande ansia e tremore i giorni della Morte e Risurrezione di Gesù, dopo la Pentecoste cominciarono a predicare senza alcuna paura la Vita e gli insegnamenti del Signore.

Ebbero come Maestra di perfezione la Madre di Dio, e tutti noi non possiamo farne a meno. Ella è la formatrice dei Santi.

Consacriamoci ogni giorno al suo Cuore Immacolato per ricevere il suo Spirito e così amare Gesù con totale partecipazione. Da Lei riceviamo aiuti e protezioni se recitiamo ogni giorno la consacrazione, recitiamo il Santo Rosario e ci sforziamo di vivere come veri figli, obbedienti alla Parola di Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Signore, aprici!». «Non so di dove siete». – 27 Ottobre 2021 0

«Signore, aprici!». «Non so di dove siete». – 27 Ottobre 2021

Mercoledì 27 ottobre 2021

XXX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 13,22-30)

Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel Regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, Io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i Profeti nel Regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Alla domanda posta da un tale a Gesù, «Signore, sono pochi quelli che si salvano?», è in grado di rispondere solo Gesù. Sappiamo che a Fatima il 13 giugno 1917 la Madonna fece vedere l’inferno ai tre bambini per far comprendere la gravità dei peccati commessi, non confessati o del mancato pentimento in punto di morte.

Nessuno è in grado di sapere se avrà la forza spirituale per pentirsi in punto di morte.

Chi ha vissuto tra immoralità, disonestà e vizi, senza mai confessarli, solo per un miracolo prima della morte riuscirà a pentirsi!

Nel Vangelo di oggi Gesù dice che molti busseranno per entrare ma il padrone oltre a non aprire la porta, li scaccerà via: «Non so di dove siete». E alle successive suppliche di tanti che ricordano di aver predicato il suo Nome, di avere tenuto lezioni e conferenze nel Nome del Signore, Egli risponderà: «Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia! Là ci sarà pianto e stridore di denti».

Queste persone in vita erano state vicine a Gesù, almeno all’apparenza, avevano lavorato nella sua Chiesa e rappresentavano proprio Gesù, ma nel Giudizio Gesù non li riconosce come suoi seguaci e imitatori. Li chiama «operatori di ingiustizia!».

Molto presto avremo sorprese che per moltissimi cattolici sembreranno un sogno, un film, qualcosa di inconcepibile. Le eresie sono già diffuse.

Conosceranno senza alcun dubbio la vera identità di quanti oggi appaiono servitori e autorevoli Pastori del gregge loro affidato, un gregge in realtà disperso per il totale disinteresse dei Pastori, capaci però di mangiare (accumulare) di tutto e forse hanno mangiato anche il gregge.

Quanta giustizia dovrà utilizzare il Signore verso coloro che hanno disonorato intenzionalmente la sua Chiesa, fino a ridurla nella concezione di molti come un luogo di immoralità, di potere mondiale e di inganno? Chi pagherà davanti a Dio per tantissimi cattolici che non vanno più a Messa e non pregano più dopo avere assistito o notato una lacerazione sanguinante nel Corpo mistico della Chiesa?

Le parole dette da Gesù e che applica nella parabola al padrone di casa, sono rivolte ai suoi Sacerdoti e Vescovi, non c’è alcun dubbio su questo. Chi sono se non quanti hanno vissuto nell’immoralità, quelli che si sentiranno respingere da Gesù nel Giudizio e per giustificarsi ricorderanno le loro opere, che erano però inique, false ed egoiste?

«Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza».

È una condanna che riguarda anche i cattolici che vivono senza Dio o contro Dio. Principalmente quelli che in qualche modo hanno frequentato in passato e poi hanno perduto il senno. La saggezza è stata rimpiazzata dallo squilibrio, dall’avventatezza, dai propri progetti che rifiutano la Volontà di Dio.

La Parola di oggi mi fa pensare al tempo in cui “verranno da oriente a occidente e siederanno” al posto dei Sacerdoti di Gesù per realizzare il più antico progetto di satana, contro il Cristianesimo. Tantissimi segni e progetti indicano che il tempo dell’anticristo è vicinissimo.

Se guardiamo questa nostra società vi troviamo le indicazioni profetizzate da San Paolo: «Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore” (2 Timoteo 3,1-5).

Non potranno sperare «di entrare per la porta stretta, perché molti, Io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno».

Quindi, come afferma Gesù, molti disperati in qualche modo cercheranno di entrare ma non arriveranno a raggiungere la salvezza eterna.

«Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze».

«Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia! Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i Profeti nel Regno di Dio, voi invece cacciati fuori».

Noi di questa Parrocchia virtuale non vogliamo sentire queste parole di condanna e la Madonna non lo permetterà mai.

Tutti siete determinati a compiere un vero cammino di Fede come consacrati alla Madonna e non mancano certo alti e bassi. Ma Gesù conosce i cuori di tutti voi e vi legge cose buone, tanti buoni propositi e bisogna lottare di continuo contro tanti diavoli.

«Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; Io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33).

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La presenza della Grazia arreca benefici indicibili – 26 Ottobre 2021 0

La presenza della Grazia arreca benefici indicibili – 26 Ottobre 2021

Martedì 26 ottobre 2021

XXX Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Lc 13,18-21)

Il granello crebbe e divenne un albero.

  • Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il Regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il Regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Per spiegare la straordinaria capacità che ogni cristiano ha in sé di accogliere il Regno di Dio, Gesù porta due esempi e paragona il suo Regno a un albero maestoso e al pane lievitato. Per raggiungere queste due condizioni bisogna avere pazienza, la cura da prestare al granello di senape e alla farina da far lievitare.

Questo spiega che il cammino spirituale dura tutta la vita, come per tutta la vita bisognerà cibare il proprio corpo per sostenerlo e occorrerà respirare per introdurre l’indispensabile ossigeno per vivere, inoltre l’ossigeno fornisce all’organismo le energie per muoversi, ma non ci si rende conto alle volte che una respirazione inadeguata riduce la vitalità dell’organismo.

Nessuno può fare a meno di respirare, è una delle prime cose che facciamo dopo essere venuti al mondo e l’ultima che compiamo prima di lasciarlo. È un processo automatico, controllato dal nostro sistema nervoso.

Il cammino spirituale necessita della Grazia di Dio, come il corpo necessita dell’ossigeno. Senza la Grazia non c’è cammino spirituale.

Consideriamo che i problemi respiratori possono ostacolare il sistema circolatorio, compromettendo di conseguenza la salute di tutto il corpo. I peccati e la dissolutezza ostacolano invece la presenza della Grazia e la Fede non cresce, il credente rimane sempre poco spirituale, con tutti i suoi limiti accresciuti.

Se non c’è il sostegno della preghiera costante, si finisce per cadere pericolosamente nella tiepidezza e non si prega più con interesse.

La vita spirituale e il processo fisico della respirazione hanno diverse funzioni ma tutti e due sono indispensabili per chi vuole crescere davanti a Dio e agli uomini: una per la comunione con Dio e vivere il Vangelo di Gesù l’altra per mantenere vivo il corpo e permettergli di svilupparsi.

Mentre la vita spirituale richiede sforzo e vigilanza, la respirazione è un processo automatico ma indispensabile per la vita fisica.

La Grazia di Dio avvolge la persona che la cerca e ne ha i requisiti.

La Grazia che entra nell’anima la inonda, e si riversa immediatamente in ogni parte della persona così come il sangue trasporta l’ossigeno contenuto nell’aria in ogni parte del corpo. Se c’è la Grazia di Dio in una persona, è presente in tutto il corpo. Bisogna ottenerla e poi conservarla, mantenendosi in uno stato spirituale virtuoso.

La presenza della Grazia in una persona arreca benefici indicibili e ineffabili.

Il corpo ha bisogno di ossigeno per vivere, la vita spirituale ha bisogno di Dio con la conseguente presenza dello Spirito Santo nell’anima.

Nel corpo l’ossigeno è indispensabile, lo è di più la Grazia di Dio perché porta pace e gioia, buoni sentimenti e la vita cristiana.

Gesù ci dice che dobbiamo essere buon lievito spirituale per far fermentare la pasta del corpo e diventare pane speciale gradito a tutti.

Ognuno di noi può diventare come un albero maestoso per accogliere e ristorare le persone stanche, far riflettere quelli che sono esaltati dalla vita dissoluta che conducono, proteggere i più deboli e i peccatori con la preghiera costante e devota.

Ognuno di noi anche se è ancora un piccolissimo granello di senape e del lievito informe, può diventare un eccellente e virtuoso cristiano.

La vera caratteristica del cristiano virtuoso è l’imitazione del lievito e del seme. Gesù porta due esempi azzeccati, solo Lui è fenomenale, meraviglioso, eccezionale, sublime, splendido, formidabile.

Il cristiano deve essere come il lievito, c’è nella pasta e la fa fermentare ma non si vede, è nascosto ma agisce e rende migliore la pasta. Il cristiano agisce nel nascondimento, non cerca gli applausi del mondo e non si compromette con altri ingredienti oltre la buona farina.

Il cristiano deve essere come un piccolo seme che viene messo nella terra, non si vede per del tempo ma cresce nel silenzio, poi spunta fino a diventare un albero immenso. Il granello di senape anticamente era utilizzato proverbialmente per indicare tutto ciò che era molto piccolo, era simbolo di piccolezza.

Noi vogliamo essere il granello di senape, piccolo e silenziosamente potente, per diventare grandi nell’amare il nostro amatissimo Signore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Molte malattie sono causate dai diavoli – 25 Ottobre 2021 0

Molte malattie sono causate dai diavoli – 25 Ottobre 2021

Lunedì 25 ottobre 2021

XXX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 13,1017)

Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando Egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da Lui compiute. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Molte malattie strane non trovano spiegazioni neanche da parte degli specialisti e molto spesso hanno reazioni di stupore o di presunzione che segnano la presenza o l’assenza di lealtà, di professionalità o incapacità a gestire situazioni così imprevedibili.

Per i cristiani il Vangelo di oggi rappresenta una luce straordinaria, una conoscenza vitale in numerosi situazioni imbarazzanti, quando non si trova la causa di una malattia, né la cura e tantomeno la medicina adeguata.

La meditazione di questo brano può cambiare la nostra vita e renderci più forti nello spirito, più lucidi su quanto avviene in noi.

Valutiamo questo miracolo di Gesù evidenziando la sua meravigliosa Onnipotenza, capace di ridare la perfetta salute fisica a una donna gravemente inferma e che da diciotto anni era curva, senza riuscire a stare diritta.

Sono numerose le meraviglie che colgo da questo passo del Vangelo, nasce naturale una commozione profonda nel constatare la premura e la bontà di Gesù nell’avvicinarsi alla donna malata per guarirla. Fu Lui a chiamarla a sé, fu Lui a preoccuparsi di lei e a guarirla. Che meraviglia!

Questa compassione di Gesù per noi è incomprensibile, il suo è un Amore che definire infinito mi sembra riduttivo. Un Amore inesauribile che produce Amore e la Santissima Trinità lo propaga nell’Universo e di continuo riempie tutto il creato dello Spirito Divino.

Anche se in questi ultimi anni anche uomini di Chiesa hanno fatto sapere tramite altri canali che Gesù non è Figlio di Dio, noi che siamo veri cristiani rimaniamo sbalorditi dell’Onnipotenza di Gesù di Nazareth, della Persona Divina presente in Lui ed Egli essendo Dio è senza principio, eterno e non avrà fine.

Gesù non sbaglia mai con tutti noi, anche quando qualcuno prega molto per ottenere una Grazia che ritarda, ad avere ragione è sempre Gesù. Solo Lui conosce le ragioni perennemente favorevoli a noi, per farci crescere nella Fede e nell’umiltà, per cui non dona subito una Grazia o non dà segnali percepibili della sua presenza.

Spesso davanti all’Eucaristia quando prego per qualcuno che necessita urgentemente di aiuti, dico a Gesù che potrebbe evitare di misurare con l’indispensabile Giustizia ogni aspetto della vita di ognuno. Egli però è l’Onnipotente, conosce perfettamente tutto e per questo non concede subito la Grazia dove mancano le dovute condizioni.

Gesù che si è lasciato crocifiggere per amore nostro possiede un’Onnipotenza che può spostare e far scomparire altissime montagne, far dirigere pianeti e sistemi solari dove vuole, può compiere tutto quello che riteniamo impossibile.

Ed ha sempre ragione Gesù, Lui vuole ottenere grandi risultati per chi si trova nella sofferenza. Posso dargli torto? Però non mi arrendo davanti all’Eucaristia e cerco di trovare un motivo spirituale per commuovere Gesù su una determinata persona e fargli «dimenticare» l’impedimento.

È la sostituzione vicaria, un discorso un po’ doloroso per i deboli di spirito.

Approfondisco il brano di oggi. Narra che Gesù vide, cercò con la sua Onnipotenza la donna che soffriva da diciotto anni e non sopportava più la malattia, la chiamò a sé e senza dire altro le comunicò che era guarita dal male incurabile, ma aggiunse il gesto dell’imposizione delle mani per far comprendere che Lui aveva operato un miracolo in lei. Portentoso Gesù!

CON QUESTO MIRACOLO GESÙ CI CONFERMA CHE MOLTE MALATTIE SONO CAUSATE DAI DIAVOLI, LO CONSTATIAMO NOI SACERDOTI QUANDO FACCIAMO PREGHIERE DI LIBERAZIONE E MOLTE PERSONE NON AVVERTONO PIÙ I MALESSERI FASTIDIOSI. SE SI TRATTA DI MALATTIE NATURALI, SEMPRE IL SACERDOTE PIENO DI FEDE PUÒ OTTENERE MIRACOLI E GUARIGIONI INSPERATE, ED È SEMPRE GESÙ A GUARIRE.

Anche voi potete accorgervi della natura di una malattia se utilizzate l’acqua esorcizzata o vi fate una crocetta sulla fronte con l’olio esorcizzato da qualsiasi Sacerdote. La Chiesa ci ha donato tre Sacramentali potenti contro i diavoli e l’utilizzo frequente dell’acqua e dell’olio esorcizzati sono una grande protezione contro gli attacchi malefici.

Il Santo Rosario è la vera arma che mette terrore a tutti i diavoli e la recita di più Corone al giorno è una pratica importante.

Essi fuggono anche dinanzi all’invocazione di San Michele Arcangelo e qui nel Centro di Preghiera la sua Statua è collocata nella piazza dopo l’ingresso, sopra una struttura in pietra a più piani e Lui dall’altezza di circa due metri da terra ci osserva, protegge e ci libera dalle avversità.

La guarigione della donna del Vangelo è arrivata dopo la liberazione dello spirito diabolico che la teneva inferma. Gesù non considerò necessario minacciare lo spirito satanico che da ben diciotto anni teneva curva la donna, minacciò la malattia di andare via e il diavolo fuggì via dal corpo della donna.

L’opera dei diavoli è potentissima in tutto il mondo ed è ininterrotta.

I cristiani che non pregano sono causa del loro stesso male, infatti si privano della protezione della Madonna che terrorizza i diavoli. Oltre a danneggiarsi, questi cristiani che non pregano sono colpiti da ogni forma di attacchi satanici e possono diventare pericolosi anche per i familiari e tutti i loro conoscenti.

Nel tempo i diavoli causeranno a questi loro momentanei «amici», tanto male per quanto ne hanno richiesto e compiuto contro gli innocenti. Con malattie strane, disgrazie familiari, separazioni coniugali, perdite economiche, turbamenti, malori periodici, spossatezze o stanchezze mentali e fisiche.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Vedere la realtà con gli occhi di Dio – 24 Ottobre 2021 0

Vedere la realtà con gli occhi di Dio – 24 Ottobre 2021

Domenica 24 ottobre 2021

XXX Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 10,46-52)

Rabbunì, che io veda di nuovo!

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che Io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua Fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e Lo seguiva lungo la strada. Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Dei cinque sensi esterni presenti nella persona, la vista ha qualcosa in più anche perché riesce a far rallegrare anche la vita penosa e senza particolari difficoltà motorie dà l’indipendenza nei movimenti.

I sensi esterni sono utili ma non sempre necessari. Dio li dona a tutti, ogni persona dovrebbe utilizzarli e la malattia non viene da Dio.

Gli occhi ci permettono di vedere tutto quello che è possibile e di ammirare le meraviglie della natura. I ciechi sviluppano gli altri sensi, un’intuizione più spiccata ma necessitano di sentire o di toccare oggetti o altro.

Come è bello vedere con occhio puro la realtà che ci circonda.

Anche per la vista si dovrebbe ringraziare ogni giorno il Signore, ma non ci si pensa, tutto quello che è presente nel corpo umano, viene considerato quasi da tutti come un obbligo da parte di Dio, mentre sono doni come un dono è la stessa vita.

Deve essere una grande prova per i ciechi che non vedono nulla e quelli che lo sono dalla nascita non hanno mai visto la natura, i colori, i volti dei familiari. Vivere tanti anni come in una camera buia è incredibile, molti saranno felici per l’equilibrio interiore raggiunto, ma sono sempre mancanti di un bene sostanziale.

Il miracolo del Vangelo di oggi commuove e ci fa capire che la cecità è un’invalidità molto dolorosa per chi la patisce e per i familiari che si rammaricano delle limitazioni visive del parente. I migliori familiari sono quelli che parlano della vita da cui sono relegati i ciechi, delle forme e dei colori.

È un gesto di carità continuo illuminare la mente del cieco, descrivendogli ciò che non conosce e che forse non vedrà mai.

È quello che faceva una nonna con la sua nipotina che non vedeva perché era nata cieca.

Nacque il giorno di Natale del 1939 e la mamma se ne accorse dopo circa tre mesi, notando che la neonata non aveva gli occhi come gli altri neonati, i suoi non avevano le pupille. La pupilla è il foro situato al centro dell’iride, di diametro variabile, che permette l’entrata della luce all’interno del bulbo oculare.

La bambina di Naro in provincia di Agrigento si chiama Gemma Di Giorgi e vive a Ribera, nella stessa provincia. Per la scienza medica non dovrebbe assolutamente vedere niente; invece, vede e scrive come una persona normale. Ma era nata cieca e senza pupille, vediamo cosa è avvenuto.

I genitori erano affranti, forse si trovavano in una fase di disperazione ma non si abbatterono, essi andavano spesso in Chiesa davanti all’altare della Madonna e chiedevano il miracolo, non c’era alcuna speranza per la scienza, solo un miracolo avrebbe potuto guarire gli occhi della bambina.

Quando aveva circa sette anni, una parente suora andò a casa sua e vedendo la grave situazione invitò tutti a ricorrere alla protezione di Padre Pio. La nonna prese sul serio quel consiglio e cominciò a pregare con grande speranza il Frate, inoltre chiese alla suora di scrivere una lettera a Padre Pio.

Subito dopo ella scrisse e una notte sognò di vedere Padre Pio, che le disse: «Dov’è questa Gemma per la quale con tante preghiere state a stordirmi la testa?». Sempre in sogno la suora presentò la bambina a Padre Pio. Il Padre le fece un segno sugli occhi e sparì.

Il giorno dopo la suora ricevette effettivamente una lettera da Padre Pio che diceva: «Cara figliola, ti assicuro che pregherò per la bambina, bene augurandoti». La suora avvisò i parenti esortandoli con grande fervore a partire immediatamente per San Giovanni Rotondo.

Dopo la guerra era difficoltoso viaggiare ma partirono con grande Fede. Durante il viaggio di andata la bambina ebbe l’impressione di vedere qualcosa, la nonna non ci credeva e osservando i suoi occhi, costatava che erano sempre senza pupille.

Si confessarono da Padre Pio, la bambina addirittura dimenticò di chiedergli la Grazia della guarigione, ma il Santo lo stesso le benedisse gli occhi appoggiando le piaghe. Alla nonna disse di non temere. Durante il viaggio di ritorno Gemma cominciò davvero a vedere e distingueva tutto. Avvenne un grande miracolo.

A Cosenza la nonna si ammalò e venne ricoverata in ospedale, ne approfittò per chiedere ai medici di visitare Gemma e risposero che non poteva vedere perché senza pupille, ma la bambina descriveva perfettamente tutto quello che vedeva. I medici rimasero senza parole, il miracolo è stato studiato dalla scienza e considerato impossibile.

Tutti i peccatori sono privi della Luce di Dio e non possono distinguere nella sua verità la realtà. Tutto appare oscuro e la guida è l’orgoglio.

Come l’occhio, o bulbo oculare ha il compito di ricavare informazioni sull’ambiente circostante attraverso la luce, così la Fede accresciuta dai doni dello Spirito Santo, guida il cristiano nella migliore comprensione di sé, degli altri e del mondo.

L’interpretazione di eventi e la vera conoscenza dell’identità interiore delle persone che si conoscono, è possibile con l’aiuto di Dio. Solo con la Luce di Dio si diventa capaci di comprendere l’invisibile. Chi è vicino a Gesù riceve da Lui la capacità di vedere anche ciò che umanamente è oscuro, perché rimane nella Luce divina, viene protetto e guidato dalla Madonna verso una vita migliore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Caratteristiche e necessità del Padre spirituale – 23 Ottobre 2021 0

Caratteristiche e necessità del Padre spirituale – 23 Ottobre 2021

Sabato 23 ottobre 2021

XXIX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 13,19)

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, Io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, Io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Una delle credenze nate dalla credulità popolare ebraica riguardava la conseguenza dei peccati: secondo loro le disgrazie avvenivano sempre a causa dei grandi peccati. È vero che i peccati comportano conseguenze imprevedibili, però nessuno può precisarle esattamente perché non si conoscono né i peccati degli altri né le loro intenzioni nel compierli.

Ci sono tre condizioni per determinare un peccato mortale: deve avere per oggetto una materia grave, si deve compiere con piena consapevolezza e deliberato consenso. Senza la piena consapevolezza non c’è peccato mortale, forse solo veniale, inoltre bisogna avere l’intenzionalità di compiere un peccato.

È innegabile che una persona lucida e determinata a trasgredire uno o più Comandamenti, commette peccati gravi. Non c’è alcuna attenuante credibile. Comunque gli altri non potranno mai conoscere il grado di consapevolezza e la volontarietà.

La credenza degli ebrei non ci riguarda in modo completo, parzialmente c’è qualcosa di simile ma loro non avevano conosciuto Gesù e quando Lui si presentò ad insegnare la vera dottrina Lo uccisero. Così agiscono i cattivi contro i giusti, fedeli a Dio e amano la verità.

Le conseguenze dei peccati mortali sono devastanti, ma contrariamente agli ebrei siamo sicuri che non arriverà immediatamente una punizione da parte di Dio, perché Lui è Amore e ci dona tante possibilità di convertirci, vuole salvare i suoi figli maldestri e viziosi.

I peccati gravi annientano lentamente la vita spirituale, già quando si commettono si rompe la comunione con Dio per la perdita della Grazia e si perdono i meriti e i doni dello Spirito Santo. Si rimane soli, senza la corazza che prima proteggeva dai diavoli e dai pericoli, senza il fervore che facilitava la preghiera e le penitenze, senza il vivo desiderio di meditare ogni giorno il Vangelo.

Questa è la ragione della presenza della noia quando si vuole meditare e pregare. Non è tanto la distrazione, essa è una conseguenza, c’è un impedimento molto più profondo ed è la mancanza di gioia nel pregare, della volontà di pregare proprio perché non c’è più il fuoco vivo del fervore spirituale.

Le conseguenze dei peccati gravi sono negativi e rendono l’uomo meno uomo, il cristiano non riesce più a vivere da cristiano.

Chi vive costantemente nei peccati gravi oltre ad essere molto confuso, diventa sempre più ostentatore, fanfarone, egoista, bugiardo e ipocrita.

Non intendo quei buoni cattolici che peccano per debolezza e si accorgono dei loro errori, vogliono rimediare con la Confessione o quantomeno con le preghiere verso quanti sono stati colpiti senza una vera intenzione cattiva. Nelle loro opere non vogliono arrecare del male agli altri e controllano pensieri e parole. Questi cattolici sono molto graditi a Gesù.

Vivere nei peccati gravi e senza il vivo desiderio di pentirsi davanti a Dio e confessarli al Sacerdote, rende la persona molto vulnerabile e pronta a qualsiasi opera dannosa per sé e per gli altri. Spesso agisce con superficialità e la sua responsabilità rimane sempre enorme.

Una brava persona che pecca ricorre alla Confessione, chiede perdono a Gesù. Se invece non ricorre al perdono di Gesù, gradualmente perde la spiritualità che possedeva,in quanto il fervore si spegne e la Fede è inattiva. Le preghiere sono pressoché inutili.

Per non sbagliare cammino spirituale e trovare le risposte di Dio nei dubbi e nelle scelte da fare, è indispensabile un Padre spirituale.

Non bisogna comunque frequentare quelli che si presentano simpatici. L’amicizia rispettosa dei ruoli è un aspetto buono ma i Sacerdoti con cui confidarsi e confrontarsi si cercano per la loro vita santa e penitente, la capacità del discernimento, il distacco dalle cose mondane, la profonda conoscenza della spiritualità cristiana!

Una buona guida spirituale si riconosce dalle sue opere sante e poi dalle parole che pronuncia.

In molti casi di Sacerdoti buonisti, in mezzo a parole mielose si trovano indizi di modernismo protestante o di paganesimo spirituale. Un disastro!

Nessuno di voi affiderebbe un figlio o una figlia a qualcuno che è esperto nel dire belle parole ma poi ai ragazzi insegna a drogarsi e opere pervertite. Non affidereste neanche l’anima a un Pastore «cieco» che ha perduto la Luce di Dio.

Se un cieco si fa guidare da un altro cieco, dove finiranno? «Quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!» (Mt 15,14).

Il cristiano maturo deve saper vigilare anche su quello che i sensi non percepiscono e deve seguire non ciò che piace umanamente, ma quanto fa bene all’anima. Deve trovare una attrazione spirituale, come una spinta interiore che arriva dallo Spirito Santo.

Non si diventa cristiani autentici, migliori e spirituali quando si segue la sfera umana di un Sacerdote e si confonde il sacro con il profano.

Oggi è indispensabile trovare una guida esperta nelle cose di Dio, un Padre spirituale pienamente disponibile ad ascoltare e a indicare esclusivamente la Volontà di Dio. Deve essere totalmente fedele a Gesù Cristo. Deve seguire con estrema precisione il vero Magistero della Chiesa, in caso contrario è una rovina e occorre allontanarsi!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Distinzione tra sospetto e giudizio – 22 Ottobre 2021 0

Distinzione tra sospetto e giudizio – 22 Ottobre 2021

Venerdì 22 ottobre 2021

XXIX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 12,5459)

Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La sintesi dei lunghi e meravigliosi insegnamenti di Gesù, unisce due discorsi apparentemente distaccati. Nel primo spiega che è importante saper giudicare i segni dei tempi, osservando attentamente quanto avviene. Nel secondo invita alla riconciliazione per evitare di rimanere nel peccato, il quale anche se confessato ma non riparato, poi sarà obbligo scontarlo lì dove si esce dopo avere pagato le mancanze commesse in vita. Ed è il Purgatorio.

Mi soffermo sulla prima parte, è quella che suscita maggiore riflessione, soprattutto perché la società trasforma le persone in giudici pronti a inquisire, condannare e criticare. Capita a tutti giudicare, ma non tutti hanno la stessa intenzione di diffamare o danneggiare in qualche modo gli altri. Molto spesso il giudizio scaturisce da un’osservazione o da quanto si ascolta di veritiero.

Dipende dall’intenzione e questa la conosce solo Dio, oltre l’interessato.

L’intenzione è basilare nel determinare la bontà o la malvagità di un’azione e dello stesso  linguaggio che si utilizza. Quando si parla in libertà si finisce per mischiare di tutto, si perde l’autocontrollo e si tira fuori tanta miseria, si pecca in modo grave e chissà per quante volte.

I cristiani sanno più o meno che giudicare gli altri è grave, ed è giudizio temerario quando non si posseggono gli elementi indispensabili per attribuire correttamente la vera intenzione che rimane alla base di ogni azione. È inopportuno e peccaminoso giudicare senza conoscere perfettamente la verità.

Appunto è il giudizio temerario, una grave debolezza che fa giudicare con grande facilità le azioni altrui, senza possedere alcuna prova morale.

In questo modo si fa perdere al prossimo la sua buona stima e la sua reputazione. Un giudizio senza alcuna prova morale è diffamazione. Quando si dice male di qualcuno, mormorando o calunniandolo, si fa perdere a tale persona quella buona stima che godeva presso gli altri e davanti a Dio il colpevole perde credibilità e la sua preghiera diventa debole o si annulla.

Il fatto stesso di giudicare male, fa crollare la buona opinione che si conservava nel cuore di qualcuno. Già il pensiero negativo sminuisce le qualità degli altri, dentro di noi si minimizza l’importanza di qualsiasi conoscente, a cominciare dagli stessi familiari.

La maldicenza toglie la buona fama al prossimo, nel giudizio temerario si toglie la buona fama al prossimo soprattutto nella nostra mente.

I cristiani devoti si ritrovano anch’essi nella mente pensieri di giudizio, ma hanno la forza di controllarsi senza crederci e di evitare di esternarli, li trattano come semplici pensieri o sospetti involontari, che arrivano alla mente contro qualcuno, senza accorgersene, e che non volevano.

Tra sospetto e giudizio c’è una netta distinzione.

Il SOSPETTO è presente nella mente quando c’è una naturale inclinazione a credere il male, quindi a pensare sempre male.

Il GIUDIZIO sorge quando si considera qualcosa per certa e indubitata, se invece non c’è alcuna prova si tratta di giudizio temerario.

Così, giudicare male il prossimo, senza giusto e vero motivo, è sempre peccato grave, per le accuse senza fondamento e quelle parole che fanno credere il nostro prossimo come cattivo, tanto che gli si toglie la buona stima e la reputazione.

SENZA GIUSTI MOTIVI È SBAGLIATO GIUDICARE, MENTRE PER GRAVI MOTIVI SUPPORTATI DA PROVE, IL GIUDIZIO CESSA DI ESSERE TEMERARIO PER LA NECESSITÀ DI AFFERMARE LA VERITÀ IN UN CONTESTO DI CHIARIMENTI E DI GIUSTIZIA.

Oggi Gesù invita tutti a considerare i segni dei tempi per agire di conseguenza, ed è facile accorgersi della pericolosità crescente nel mondo fino a far presagire grandi pandemie per sterminare interi popoli e azioni di guerra.

Dinanzi a questi scenari aggressivi, dobbiamo pregare molto di più e lasciare tutto ciò che impedisce un eccellente cammino spirituale.

Un ottimo esercizio è l’esame di coscienza la mattina e la sera, per conoscerci meglio e saper distinguere il vero dal falso, il Bene dal Male.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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