Rinnovare spesso le promesse battesimali – 9 Dicembre 2021
Giovedì 9 dicembre 2021
II Settimana di Avvento
+ VANGELO (Mt 11,11-15)
Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità Io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di Lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il Regno dei Cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è Lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Conosciamo la fedeltà e l’abnegazione di Giovanni Battista quando indicava il Messia, senza aggiungere alcuna parola di quanto gli veniva ispirato dallo Spirito Santo, senza cercare una propria convenienza nella predicazione che doveva compiere. Anche per questa piena fedeltà, Gesù lo indicava come il più grande «fra i nati da donna» ed intendeva l’Antico Testamento, a significare che la sua dedizione alla causa del Vangelo era stata totale.
Dalla sua nascita fino alla morte si preoccupò solo della missione di annunciatore del Cristo, e il riconoscimento lo dobbiamo intendere dopo quello che viene dedicato alla Madonna. Ella perfetta Creatura e Madre di Dio, non si può inserire in una classifica tra i seguaci di Gesù, nessuno mai potrà competere minimamente con l’Immacolata Concezione.
Per conoscere meglio Giovanni Battista dobbiamo prendere in considerazione i versetti dal 13 al 17, del 3° capitolo di San Matteo.
La differenza tra il battesimo di Giovanni Battista e il Battesimo istituito da Gesù e che è divenuto un Sacramento, sta nella differente condizione di chi lo amministrava: il primo era un uomo, mentre il secondo era il Figlio di Dio.
Giovanni Battista predicava un battesimo di penitenza e di preparazione all’incontro con il Messia, mentre il Signore istituì il Battesimo per la liberazione del peccato originale e far diventare figli di Dio le genti.
Tutti gli esseri umani siamo creature di Dio, ma figli lo sono solamente i cristiani battezzati. Questa affermazione farà contorcere alcuni, quanto scrivo però si fonda sulla Sacra Scrittura. È dottrina della Chiesa questa distinzione, non è una novità, e chi dice il contrario non è seguace di Gesù Cristo.
Nel panorama contemporaneo segnato dal sincretismo e dall’ideologia del politically correct, è una bestemmia affermare che «non tutti sono figli di Dio». Noi non temiamo le accuse degli anticlericali e degli impostori cattolici, dimostriamo la veridicità teologica di questa affermazione.
Nella Sacra Scrittura è presente una rivelazione inoppugnabile a tal proposito. Nel Prologo giovanneo viene affermato che «il Verbo venne fra i suoi, e i suoi non Lo hanno accolto. A quanti però Lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1, 11-12).
Nel testo originale il vocabolo utilizzato è «γενέσθαι», e in italiano viene tradotto con «diventare, venire ad essere». È evidente che indica in modo inequivocabile un cambiamento in una persona, un nuovo modo di essere, nel nostro caso intende la trasformazione dopo la ricezione del Battesimo, in quanto si riceve il carattere indelebile con tutti i doni concessi dallo Spirito Santo.
Il Battesimo segna il cristiano con un sigillo spirituale indelebile che si indica con «carattere», ed è la sua appartenenza a Cristo. Il battezzato appartiene per sempre a Cristo: il sigillo del Battesimo è indelebile.
L’uomo che riceve il Battesimo è un essere nuovo, diventa figlio adottivo di Dio.
La Sacra Scrittura è chiarissima al versetto 12 del Prologo del Vangelo di San Giovanni: «A quanti Lo hanno accolto». Solo chi accoglie Gesù e riceve il Sacramento del Battesimo diventa figlio adottivo del Padre, anche se il Padre ama tutti e vuole la salvezza dell’umanità.
Il Battesimo istituito da Gesù infonde divine meraviglie in colui che lo riceve, è una Grazia speciale perché ci rende figli del Padre.
IL BATTESIMO RIMETTE IL PECCATO ORIGINALE E INFONDE LA GRAZIA SANTIFICANTE, RIMETTE TUTTI I PECCATI PERSONALI E LE PENE DOVUTE AL PECCATO;
RENDE IL BATTEZZATO TEMPIO VIVO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ;
FA PARTECIPARE ALLA VITA DIVINA TRINITARIA MEDIANTE LA GRAZIA SANTIFICANTE, LA GRAZIA DELLA GIUSTIFICAZIONE CHE INCORPORA A CRISTO E ALLA SUA CHIESA;
FA PARTECIPARE AL SACERDOZIO DI CRISTO E COSTITUISCE IL FONDAMENTO DELLA COMUNIONE CON TUTTI I CRISTIANI;
ELARGISCE LE VIRTÙ TEOLOGALI E I DONI DELLO SPIRITO SANTO.
Sarebbe bene ricordare che nel ricevere il santo Battesimo, si rinuncia per sempre al demonio, alle sue opere, ed alle sue seduzioni.
Oggi che Satana comanda ovunque, ha il dominio in ogni ambito su gente insospettabile e molte persone non riescono a capirlo. Noi dobbiamo fare un esercizio molto importante, si tratta di rinnovare spesso le promesse del Battesimo. È una recita breve, ma è come una preghiera di esorcismo, i diavoli perdono potere e si allontanano immediatamente.
Ogni cristiano se lo vuole, è in grado di ricominciare a vivere il Battesimo e a sentirsi come rinato, con una mentalità pura e santa, la capacità della pratica delle virtù e la forza di vivere sempre onestamente. Deve morire a se stesso come il chicco di grano che diventa spiga e le spighe si possono moltiplicare per poi produrre buon grano.
Occorre accettare il rinnegamento… quindi vivere un’apparente sconfitta. Non diventa subito appetitoso come il pane, di sicuro trionferà sul Male!
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
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