Archivio Mensile: Gennaio 2022

Come vivono questi politici italiani: «Sic transit gloria mundi» – 31 Gennaio 2022 0

Come vivono questi politici italiani: «Sic transit gloria mundi» – 31 Gennaio 2022

Lunedì 31 gennaio 2022

IV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 5,1-20)

Esci, spirito impuro, da quest’uomo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti scongiuro, in Nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione -gli rispose- perché siamo in molti». E Lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E Lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato Lo supplicava di poter restare con Lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ancora una volta Gesù incontra una persona posseduta e la libera con estrema facilità dai diavoli. Con un comando scaccia i diavoli, nemici di ognuno di noi. FOCALIZZIAMO CON ATTENTA MEDITAZIONE L’ONNIPOTENZA DI GESÙ E LA NULLITÀ DEI DIAVOLI. La meditazione di questo esorcismo favorisce le certezze che dobbiamo conoscere e credere fermamente.

La prima è appunto l’Onnipotenza di Gesù Cristo, non tutti i cristiani hanno la convinzione che a Lui nulla è impossibile e se non interviene subito per ripristinare la verità, la giustizia e la moralità in questo mondo, è dovuto all’Amore che questo Dio colmo di bontà nutre per le sue creature e attende la loro conversione.

Invece di fulminare buona parte dell’umanità ha finora cercato di svegliarla con numerosi richiami ma sono stati inutili per molti cattolici.

Chi ha fatto l’esperienza della presenza di Gesù quando ha chiesto aiuto, ha anche compreso che Lui risponde sempre dinanzi alla richiesta se accompagnata da questi requisiti: l’amore, l’umiltà, la fiducia in Lui.

Gesù vuole concedere miliardi di Grazie ogni giorno ma bisogna chiederle con Fede, occorre pregare bene e avere piena fiducia in Lui.

Solo chi è prevenuto per ragioni ambigue afferma la non esistenza di Dio, ma non ha la capacità di portare delle prove. Chi ha cercato di provarlo, è caduto nel ridicolo e le contraddizioni lo hanno ricoperto di melma, fino a non essere più considerato un filosofo credibile.

Sono incalcolabili i miracoli che Gesù ha continuato a compiere da quando è asceso al Cielo, miracoli che concede con infinita gioia perché ci ama tutti incondizionatamente e vuole guarirci da ogni male, ma chiede un impegno spirituale coerente e superiore da chi gli chiede il miracolo, accompagnato dalla fiducia in Lui.

Per ottenere miracoli particolari molto spesso si ricorre ai mediatori che sono stati i Santi canonizzati o anime immerse nella Volontà di Dio, in profonda comunione con Lui.

I grandi meriti raccolti da queste anime e la Fede maestosa che hanno in quanto credono senza vedere, con una vita donata completamente a Dio, sono le condizioni richieste da Dio perché qualcuno deve dare in cambio o «pagare» qualcosa per ottenere il miracolo. Le conversioni dei peccatori si ottengono quando qualcuno si impegna nel pregare costantemente e nell’offrire penitenze.

Oggi è la memoria di San Giovanni Bosco, questo grande Uomo di Dio diceva che le Grazie si «comprano». C’è un prezzo spirituale, è la preghiera, il rinnegamento, la vera osservanza dei Comandamenti, la sincerità, l’umiltà di vita, l’aiuto illimitato verso chi ha bisogno senza selezionare privilegiati magari perché sono benestanti. I veri mediatori posseggono una spiritualità solida acquisita nell’obbedienza autentica al Padre spirituale, senza mai cercare di condizionare il Padre spirituale secondo i propri capricci.

UN’ALTRA CERTEZZA È L’ESISTENZA DEI DIAVOLI. Molti all’interno della Chiesa non l’ammettono e lo dicono pubblicamente, oppure insinuano il dubbio, vivono loro stessi già adesso posseduti dai diavoli… e con molta irresponsabilità si dicono sicuri della non esistenza dell’inferno.

Se non esistono i diavoli non esiste neanche l’inferno, è il loro ragionamento senza logica perché il Vangelo lo attesta dogmaticamente!

La più grande vittoria dei diavoli è quella di riuscire a convincere della loro non esistenza. Qui non si tratta di una tentazione ordinaria, c’è invece una strategia per minimizzare Gesù Cristo e la Chiesa Cattolica, ma in quale contesto può nascere un progetto mirato contro Dio?

Ancora una certezza sono gli esorcismi, necessari per liberare una persona dalla presenza dei diavoli. Gesù ne ha compiuto molti, questo che leggiamo oggi presenta l’atteggiamento terrorizzato dei diavoli dinanzi al Signore Gesù. «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti scongiuro, in Nome di Dio, non tormentarmi!».

Questo avviene negli esorcismi, altrimenti non avverrebbe mai la liberazione della persona posseduta dai diavoli. CAROGNA È LA PERSONA SUBDOLA E MALIGNA, CAPACE D’OGNI PERFIDIA. Va attribuito principalmente ai diavoli che scappano terrorizzati al solo nome di Gesù e di Maria Santissima. Non abbiate mai timore nelle tentazioni e chiedete subito aiuto a Gesù che li domina sempre.

«Esci, spirito impuro, da quest’uomo!».

GESÙ CON UN CENNO ZITTISCE E FA TREMARE L’INFERNO, DOVE SI TROVANO OLTRE AI DIAVOLI, TANTISSIMI PERSONAGGI ILLUSTRI CHE IN QUESTO MONDO CERCARONO POTERE E CELEBRITÀ! PER COSA?

Alcuni anni di potere, denaro e notorietà pagata poi con l’inferno, ma in precedenza con compromessi indegni e miserabili, la partecipazione ad incontri segreti per garantirsi protezioni, amicizie e consensi tra quelli che contano. Implicitamente hanno affermato che Gesù non conta nulla, poi nell’inferno hanno conosciuto la verità e che Gesù è Onnipotente, mentre i diavoli sono sconfitti e perduti eternamente!

«Sic transit gloria mundi». «Così passa la gloria del mondo», ad indicare che sono effimere le cose del mondo!

Questa locuzione non viene citata solo quando avvengono insuccessi dopo i grandi trionfi di Tizio o Caio, no, le anime sante che conoscono i cuori e il futuro anche dei personaggi pubblici e dei politici che governano, nel loro intimo sanno e dicono già adesso di molti che si considerano vivi… «sic transit gloria mundi». Si traduce anche con: Oh, quanto rapidamente passa la gloria di questo mondo.

«SIC TRANSIT GLORIA MUNDI», LO DICIAMO DA SABATO AI POLITICI ITALIANI CHE HANNO MOSTRATO INCAPACITÀ E OTTUSITÀ.

I diavoli sono molto scaltri nell’ingannare con facilità gli arroganti intelligenti o smaliziati che vivono senza Dio, il vero Dio cattolico, Gesù Cristo.

Il silenzio in molti casi Satana lo mantiene dove agisce potentemente e tiene soggiogati tutti i potenti senza Dio o quanti dicono di essere cattolici ma sono veri schiavi di Satana. Quasi sempre Satana non causa persecuzione verso qualcuno o verso quanti lavorano indirettamente per lui e li conduce tutti «silenziosamente e sollecitamente» dove vuole lui. Sempre più lontano dalla salvezza, all’inferno eterno!

I diavoli tentano sempre, ricordatelo. Fanno apparire buono ciò che è cattivo e cattivo quanto è buono. Non seguite fiduciosamente i vostri pensieri, diffidate sempre di ciò che pensate se riguarda il giudizio sugli altri o le scelte di vita o su altri aspetti importanti. Consigliatevi prima di prendere decisioni importanti.

Per vincere le tentazioni o i disturbi che arrivano dai diavoli, occorre utilizzare anche i tre Sacramentali che la Chiesa indica come potenti. Sono l’acqua, il sale e l’olio esorcizzati. La loro potenza è sorprendente, in questi tre Sacramentali agisce lo Spirito di Gesù e i diavoli terrorizzati perdono forza e potere, fino a scappare via.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Come riconoscere il vero e il falso profeta – 30 Gennaio 2022 0

Come riconoscere il vero e il falso profeta – 30 Gennaio 2022

Domenica 30 gennaio 2022

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 4,21-30)

Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di Grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è Costui il Figlio di Giuseppe?». Ma Egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità Io vi dico: nessun Profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità Io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e Lo cacciarono fuori della città e Lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il versetto 21 chiudeva il Vangelo di domenica scorsa, oggi lo apre con questa affermazione di Gesù. Egli a Nazareth aveva trovato inizialmente felici i suoi concittadini nella sinagoga, una accoglienza gioiosa riservata al «miracoloso» Falegname che a Cafarnao compiva miracoli straordinari.

Anche i suoi concittadini all’inizio erano incantati nel vedere e sentire Gesù nella sinagoga, poi avvenne un cambio repentino, precisamente quando Egli volle scuoterli con due citazioni che palesavano la poca Fede di quanti Lo ascoltavano.

Quanto avvenuto a Gesù spiega che ogni vero Profeta inviato da Dio, come segno porta in sé le persecuzioni. Non compromessi, fanatismo, volubilità, protagonismo e comportamenti capricciosi. Il Profeta di Dio porta con sé esclusivamente la sola Verità di Gesù, per questo ai tiepidi appare severo, ma i cristiani maturi sanno riconoscere e stimare la sua moralità, la dolce parola comprensiva e buona.

Il Profeta inviato da Dio è come Gesù, mite e umile, non si esalta, è preoccupato della sorte degli altri e prova grande compassione per tutti.

I cristiani maturi non sono quelli che seguono un Profeta di Dio dopo averlo perseguitato o rifiutato con esaltata e stupida arroganza, come avvenne in molti casi contro Padre Pio. Essi erano e restano immaturi e non hanno alcun discernimento, prima devono oltrepassare la soglia del sincero rinnegamento. Sono pericoli per sé e gli altri.

Senza rinnegamento si è lontani dal serio cammino di Fede, tanto che si prendono per buoni solo i consigli facili e che piacciono, mentre si rifiutano i consigli che mettono in discussione le proprie convinzioni e aspirazioni ambiziose.

Quelli che ascoltano Padri spirituali intimi con Gesù, non commettono azioni dannose né sbagliano cammino spirituale. Sono nella verità.

Infatti, un Profeta di Dio lo è sempre, non si può seguire solo per un vantaggio, quando conviene. Qui è presente un po’ di furbizia che paralizza la Fede.

Il Profeta non è una sorta di indovino, egli per speciale Grazia di Dio viene ispirato, conosce il presente e svela il futuro. Parla al posto di Dio perché Dio agisce in lui, parla con le parole di Dio. Solo così ha la capacità di anticipare il futuro e sono fortunati quanti accolgono i preziosi consigli. Pensiamo a Padre Pio e a Natuzza Evolo, al bene che hanno compiuto con i loro consigli. I Loro seguaci li eseguivano senza ragionarci, obbedivano e la loro Fede aumentava.

La caratteristica essenziale del vero Profeta di Dio è la realizzazione di quanto afferma. Il Profeta sa di non essere un Profeta per la sua umiltà, per la conoscenza di sé e la consapevolezza di essere una misera creatura a servizio di Dio Onnipotente.

Un falso profeta è pieno di sé e la sua profezia muore prima di nascere. Si considera il salvatore del mondo, parla di sé come di un essere quasi divino. Le sue parole possono incantare una o due volte, poi chi è intelligente nota le contraddizioni e comprende che non c’è Dio in quella persona, non è Dio ad ispirare, è solo un inganno.

Potrebbe essere chiunque, è sufficiente una sola contraddizione nella sua vita per smascherarlo. Con un solo atto iniquo dà prova di non essere un Profeta di Dio, e la sua posizione peggiora irrimediabilmente quando insiste nel voler attrarre le persone a sé -perché esalta se stesso- piuttosto che portarle a Gesù e alla Madonna.

Il Profeta di Dio non annuncia la Parola o avvisa gli altri per riceverne vantaggi, egli sa di essere un mero strumento, un altoparlante, e questa conoscenza gli arriva dalle prolungate purificazioni in cui lo ha fatto immergere Gesù, anche attraverso le persecuzioni inspiegabili e provenienti da persone insospettabili. Persecuzioni che non suscita egli con gesti sbagliati, semmai è il falso profeta a ricercare le persecuzioni per considerarsi un grande santo.

Le persecuzioni non le sceglie il Profeta di Dio, gli arrivano per l’invidia e la cattiveria altrui, mentre le disavventure che vivono molte persone del mondo, spesso sono le conseguenze di scelte sbagliate, di parole o opere inopportune. Nessuno vuole le tribolazioni, ma al Profeta arrivano sempre, senza interruzione.

La missione del Profeta di Dio è la più pesante, umanamente non è sopportabile e solo la Grazia dona la forza per superare le difficili prove.

In qualche modo tutti i cristiani vivono qualche tribolazione, arriva dall’odio e dall’invidia di persone che non hanno alcuna ragione per agire con cattiveria. Esse portano lo spirito satanico senza intuirlo e istintivamente reagiscono contro i cristiani. Sentono interiormente come una rabbia incontrollabile da scatenare contro i seguaci di Cristo.

Gesù parlò delle persecuzioni che patiscono tutti i suoi seguaci: «Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi» (Gv 15,20). «Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?» (Lc 23,31). «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia» (Mt 5,11).

Umanamente parlando, nessun Profeta è mai contento del suo ruolo di annunciatore fedele del Vangelo, egli sa che c’è un prezzo elevatissimo da pagare e come primo «regalo» riceve persecuzioni e contrarietà. La sua vita è sconvolta e tutti i diavoli gli sono perennemente nemici. Molti che lo ascoltano provano diffidenza e perplessità, senza capire il motivo delle loro strane reazioni.

Ci sono due cambiamenti in chi ascolta un Profeta: all’inizio c’è grande gioia e interesse, poi gradualmente diminuiscono per l’azione dei diavoli che ispirano nelle persone immature e prive di discernimento, un senso di fastidio e di rifiuto.

Oppure, al contrario, altri ascoltano il Profeta e all’inizio provano una avversione inspiegabile, successivamente si ricredono ma solo perché hanno visto la coerenza del Profeta e la realizzazione di fatti misteriosi che erano stati anticipati da lui.

Molti però hanno pochissimi meriti davanti a Dio: credono al Profeta per convenienza, solo perché hanno visto. Non hanno creduto per Fede.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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La Chiesa è come una barca alla deriva – 29 Gennaio 2022 0

La Chiesa è come una barca alla deriva – 29 Gennaio 2022

Sabato 29 gennaio 2022

III Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 4,35-41)

Chi è Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, Lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con Lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora Lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora Fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Vicino al timone della barca che rappresenta la Chiesa c’era sempre Gesù, rimaneva vicino a vigilare anche se apparentemente dormiva. «Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva». Il sonno di Dio non esiste, in questo caso il Corpo di Gesù necessitava di ristoro. Dio continuava a vigilare su tutto, sugli Apostoli, la barca e sull’Universo.

La Chiesa oggi è scossa da molte difficoltà che arrivano da tutte le parti, non sono solo il vento dell’indisciplina e le alte onde dell’arroganza dei carrieristi a scuoterla. C’è molto di più che presto si svelerà in tutta la sua orribile finzione e orrore.

Ma davvero un cristiano non comprende che Gesù è Dio e forse la sua unica «colpa» è di essere fin troppo Misericordia?

Gesù nel Vangelo ha anticipato in molti passi quanto è paziente, ha detto che lascerà crescere insieme il buon grano e la zizzania per poi arrivare alla mietitura e la zizzania sarà bruciata. La zizzania sono tutti i cattivi, gli anticlericali, quanti appartengono a gruppi segreti oppositori di Dio.

Il Nuovo Ordine Mondiale (NWO) rappresenta oggi il più terribile nemico di Gesù e dell’umanità, provocatore del coronavirus e dei nuovi virus che saranno diffusi nel mondo con l’intento di causare la morte di miliardi di persone. Gli ultimi due governi italiani non hanno mostrato alcun interesse nel contrastare questa «agenda» di sfinimento degli ammalati, degli anziani, le persone di mezz’età e dei più poveri.

La sorpresa che lascia sbigottiti i suoi nemici -anche se non troppo perché confidano nei loro subdoli piani-, è la forte resistenza presente nella Chiesa e li innervosisce. La Chiesa è di Cristo ed è Lui che permetterà un’apparente sconfitta per purificarla e lasciare vivi solo i buoni.

Sembrava facile agli apostati eliminare il soprannaturale e la sana dottrina della Chiesa. Quando avverrà pubblicamente, sarà un fenomeno solo passeggero, noi siamo in attesa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Ella però precisò a Fatima che solo alla fine trionferà, prima dovrà avvenire la purificazione del mondo. Non è Dio a volerla, Lui è l’Amore, ma è l’uomo malvagio simile a Satana e consacrato a Satana a volerlo.

La Chiesa da molti è abbandonata per la carriera e il potere da erigere come vessillo, nell’accecamento intellettuale dovuto alla perdita della Fede. Non hanno più gioia nelle cose di Dio e cercano altrove la falsa gioia mentre è solo una gramigna dannosa che infetta il cuore e la mente. Si perde la Fede e si vive di apparenza, diventa consequenziale affiliarsi a gruppi contrari a Gesù Cristo.

Le teorie che vengono inventate all’interno della Chiesa manifestano uno sbandamento morale prima ancora che dottrinale, di quanti non sono armonizzati con il Vangelo e non lo considerano più autentico riferimento della loro vita.

Quando Gesù disse agli Apostoli di raggiungere l’altra riva con la barca, volle dare una lezione agli Apostoli che consideravano il Signore incapace di occuparsi della barca e della pesca. Il Corpo di Gesù riposava ed essendo Dio fece scaturire vento e mare agitato, tanto che la barca stava per affondare, gli Apostoli si reseco conto di non essere in grado di governare la barca e spaventati chiamavano Gesù.

SENZA GESÙ LA BARCA INTESA COME CHIESA NON SI PUÒ GOVERNARE, CHI PENSA DI FARLO IN MANIERA INGANNEVOLE VIENE SCOPERTO AD OGNI PASSO PER LE PAROLE AMBIGUE E CONTRADDITTORIE, PER LE INIZIATIVE SUBDOLE CHE IGNORANO PROPRIO IL FIGLIO DI DIO E INTENDONO CAMBIARE IL VERO MAGISTERO.

In questo caso Gesù interverrà per annullare tutto il Male presente nella sua Chiesa, e riporterà la Barca nelle acque placide del suo Cuore.

Con grande premura e paura gli Apostoli chiamarono Gesù quando si spaventarono. Gli Apostoli erano presi da un profondo terrore mentre Gesù era calmo, dominatore della natura e con poche parole ha riportato la pace, la quiete, la calma.

Anche noi restiamo sereni perché siamo fiduciosi della presenza di Gesù, del trionfo definitivo di Gesù su ogni forma di Male.

Gesù è sempre osservatore e ascoltatore di quanto facciamo e diciamo, lo possiamo notare nel posto che và ad occupare sulla barca: «Egli se ne stava a poppa». Nulla si trova scritto a caso nel Vangelo, infatti il posto che occupa Gesù a poppa sulla barca, è la posizione migliore per osservare tutto.

La poppa è la parte posteriore di un’imbarcazione, quella parte situata all’estremità opposta della prua, ed è possibile individuarla osservando l’imbarcazione dalla prua nella direzione opposta a quella di navigazione.

La poppa è l’area in cui sono situati gli apparati di timoneria, lo specchio di poppa, la barra del timone e gli organi di governo.

Dalla poppa Gesù osservava tutto anche se gli Apostoli vedevano che dormiva. Come può dormire lo Spirito eterno di Dio?

Nel Vangelo Gesù mostra agli Apostoli la sua Onnipotenza nel dominare la natura, oltre il dominio sulla malattia e sulla morte. «Minacciò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Il vento cessò e ci fu grande bonaccia». Dopo avere visto questo straordinario intervento, gli Apostoli rimasero impressionati e si chiedevano: «Chi è dunque Costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono».

Gli Apostoli da poco tempo stavano insieme a Gesù e non avevano ancora compreso lucidamente di trovarsi dinanzi a Dio incarnato. Questo episodio li rese più fiduciosi, maggiormente abbandonati alla Volontà di Gesù.

Non temete mai quando cercate Gesù, Lui attende le vostre preghiere. Impegnatevi ogni giorno nella recita di molte ardenti invocazioni.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La Grazia di Dio è necessaria per diventare più spirituale – 28 Gennaio 2022 0

La Grazia di Dio è necessaria per diventare più spirituale – 28 Gennaio 2022

Venerdì 28 gennaio 2022

III Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 4,26-34)

L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Così è il Regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il Regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La fedeltà alla Grazia di Dio è uno degli impegni spirituali trascurati da molti cristiani, non c’è una adeguata conoscenza del valore della Grazia.

La responsabilità dei cristiani indifferenti o distratti dalle cose del mondo, è evidente e non devono rattristarsi quando arrivano le sofferenze e non hanno la forza di sopportarle. Non c’è voglia di gioire, ma quello dell’abbattimento è solitamente il comportamento più naturale.

La Grazia di Dio porta i suoi frutti e il credente diventa più spirituale, abbandona la mentalità egoista ma non deve porre ostacoli.

Riceviamo la Grazia attraverso i Sacramenti, ma noi dobbiamo impegnarci a compiere ciò che lo Spirito Santo ci suggerisce nell’intimo del cuore: adempiere perfettamente i nostri doveri, in primo luogo quanto si riferisce ai nostri impegni con Dio; poi si tratta di impegnarci con decisione a raggiungere una meta, come la pratica di una determinata virtù o la sopportazione amabile di una contrarietà.

Se preghiamo bene e meditiamo ogni giorno su Gesù, lo Spirito Santo agisce in noi e ci insegna gli orientamenti spirituale più importanti.

Quanto maggiore è la fedeltà a queste Grazie, tanto più siamo nella disposizione per riceverne altre, più facilità abbiamo a realizzare buone opere, maggiore gioia ci sarà nella nostra vita, poiché l’allegria è sempre in stretta relazione con la nostra corrispondenza alla Grazia di Dio.

I problemi per i credenti nascono quando fanno tutto nella vita senza la conoscenza del cammino spirituale con le buone letture, senza confrontarsi con il Padre spirituale e quando si trovano dinanzi a difficoltà che non riescono a superare da soli e agiscono in modo avventato.

La Grazia di Dio non agisce dove c’è chiusura al suo intervento o non si compie la Divina Volontà.

La docilità alle ispirazioni dello Spirito Santo si acquisisce solo se è in atto un cammino di Fede guidato dal Padre spirituale. Per arrivarci è indispensabile rinnegarsi e convincersi che da soli si sbaglia sempre, ne è prova che i più ricchi sbagliano moralmente, anche se azzeccano operazioni economiche il più delle volte sospette.

La docilità è necessaria per conservare la vita della Grazia e per ottenere frutti soprannaturali.

Lo Spirito Santo ci dà innumerevoli Grazie per evitare il peccato veniale deliberato e quelle piccole mancanze che, pur non essendo peccati veri e propri, dispiacciono a Dio. Un padre terreno vuole vedere i suoi figli ben disposti nel fare bene le loro cose, così la mamma è felice della docilità dei figli.

Dio Padre ci chiede questa fedeltà, la corrispondenza alla sua Grazia altrimenti si perde facilmente e si rimane soli nelle decisioni della vita.

Quando si perde la Grazia bisogna ricorrere alla Confessione e questo Sacramento rivitalizza il credente e ristabilisce la comunione con Gesù.

Bisogna ricominciare molte volte nel cammino spirituale, senza abbattersi mai.

Si deve evitare lo scoraggiamento per i difetti che non si riescono a vincere e per le virtù che non si riescono ad acquisire.

La coerenza e la costanza sono indispensabili per corrispondere bene alla Volontà di Dio e vivere felici, anche in mezzo alle sofferenze.

Nel mondo c’è molta sofferenza e si è stabilito il regno del Male, esso domina in ogni settore della vita, è ammantato anche di abiti sacri e si maschera dietro parole confezionate e ipocrite. Non sono le parole che pronuncia o il ruolo che svolge al momento, a dare ad una determinata persona quel «quid» indispensabile per gestire un carisma sano e coinvolgente.

Più che il ruolo, deve essere la personalità a suscitare seguaci, a convincere gli altri ad aderire a un progetto spirituale, politico, aggregativo, ecc.

La personalità è l’insieme delle caratteristiche psichiche e delle modalità comportamentali (inclinazioni, interessi, passioni).

Solo seguendo il Signore la persona migliora la sua condizione e raggiunge la maturità spirituale e umana, portatrice di equilibrio e prudenza.

Il cristiano se scopre davvero Gesù e Lo imita, senza rendersene conto si trasforma sempre più in Gesù, acquisisce lo Spirito e quindi i suoi sentimenti, la capacità di amare anche i nemici, di perdonare tutti, di pensare bene, di non arrivare mai al giudizio temerario.

Pecca gravemente di giudizio temerario colui che, anche interiormente, attribuisce come vera, senza sufficiente fondamento, una colpa morale nel prossimo.

In chi ama, adora e ringrazia Gesù, il Regno di Dio aumenta e diventa una persona nuova.

La spiegazione di Gesù sul seme è completa, ci permette di comprendere l’azione della Grazia di Dio in noi, ed è possibile se corrispondiamo.

Il seme cresce indipendentemente dalla volontà dell’uomo che l’aveva seminato, così il Regno di Dio in noi si sviluppa anche se non ci pensiamo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La dottrina protestante introdotta nella Chiesa dai Vescovi – 26 Gennaio 2022 0

La dottrina protestante introdotta nella Chiesa dai Vescovi – 26 Gennaio 2022

Mercoledì 26 gennaio 2022

III Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 10,1-9)

La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il Regno di Dio”». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo di San Luca viene utilizzato anche dai modernisti per esaltare la misericordia di Gesù. Estrapolano abilmente dal contesto quelle frasi che risultano intonate con le loro idee prive del Cristo del Vangelo, armonizzate con il loro falso Cristo ed applicano al falso Cristo inventato da loro le insensate interpretazioni del Vangelo.

Quelli che non amano Gesù e la Chiesa e agiscono dietro le quinte del potere, ci costringono a parlare spesso della rovina spirituale di molti cristiani e dobbiamo focalizzare bene il dramma che sta vivendo la vera Chiesa di Cristo.

Il messaggio che si lascia passare con accortezza e furbizia è la necessità di rivoluzionare la Chiesa, non pensano invece di cambiare gli uomini di Chiesa dediti alla depravazione e affamati di carrierismo. Quanti scandali si svelano quasi ogni giorno e ne sono coinvolti anche Cardinali e Vescovi? Gli scandali sono di ogni tipologia di crimini, non c’è solo il modernismo.

Hanno già stabilito, gradualmente, l’eliminazione di alcuni Sacramenti e la devozione alla Madonna, oltre al cambiamento della Santa Messa.

Molti cristiani non conoscono nulla della dottrina protestante che è stata introdotta nella Chiesa da numerosi Prelati incaricati di lavorare su questo fronte. Ogni gruppo ha un incarico, tutti insieme dovevano raggiungere l’obiettivo di protestantizzare l’unica vera Chiesa di Cristo, però questo piano criminoso è stato superato, oggi puntano all’unificazione delle religioni.

Tanti Cardinali e Vescovi conoscono come tutti gli attacchi contro la Chiesa ma restano impassibili, non si preoccupano della loro Fede né dei cambiamenti dottrinali o della mancanza di confessori. Tutte le novità sono apportate per eliminare quanto ancora separa innanzitutto dalla dottrina protestante, poi addirittura dalle pseudo religioni mondiali.

Quando si ama qualcosa si riversa grande attenzione e si è premurosi nel proteggerla da quanti hanno finalità distruttive.

L’amore a Gesù non si esprime solo con qualche pensiero affettuoso, non succede così tra familiari che si amano. L’amore richiede sacrificio, impegno e donazione di sé. Non possiamo rimanere svogliati dinanzi agli attacchi che vengono portati contro la Santa Chiesa di Gesù.

La preghiera del Santo Rosario deve aumentare in coloro che amano davvero la Chiesa.

La conoscenza della sana dottrina è l’iniziale percorso per crescere nella Fede e diventare veri amici di Gesù. Lui deve fidarsi di noi.

Il Vangelo di San Luca è l’unico a riportare alcune parabole che esaltano la bontà del mite Cuore di Gesù, sono le due parabole che commuovono ogni volta che si leggono: quella del figlio prodigo e l’altra del buon samaritano. Inoltre, fa risaltare l’amore di Gesù per i poveri e lo esprime con stile più delicato degli altri.

San Luca aveva un’anima nobile e virtuosa, venne scelto dallo Spirito Santo anche per raccontare scene della vita della Madonna importanti e destinate a far conoscere fino alla fine del mondo, le grandezze della Fanciulla di Nazaret. Viene chiamato l’Evangelista della Madonna per quanto ha scritto sulla Vergine Madre.

Solo Lui ci ha fatto conoscere l’Annunciazione, la Visitazione, le scene del Natale, della presentazione al Tempio di Gesù.

San Luca non era un Apostolo e ci sorprende molto la piena conoscenza dei fatti che narra, venne prescelto da Dio per incontrare la Madonna e scrivere quanto di ineffabile avvenne in Lei. È un Dio che si preoccupa di tutto, ma molti non Lo conoscono così premuroso e amorevolmente Padre.

Il Vangelo di San Luca è chiamato della misericordia, ma contiene anche le forti accuse di Gesù a scribi e farisei, come i terribili «guai».

Leggete questo Vangelo di seguito, anche in alcuni giorni, vi ispirerà maggiore fiducia in Gesù, vi sentirete più sereni, gioiosi e sicuri che il Signore non abbandona nessuno di quanti Lo invocano e osservano la sua Parola.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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San Paolo non faceva accordi con chi non accettava Gesù Cristo – 25 Gennaio 2022 0

San Paolo non faceva accordi con chi non accettava Gesù Cristo – 25 Gennaio 2022

Martedì 25 gennaio 2022

III Settimana del Tempo Ordinario

Conversione di San Paolo Apostolo

+ VANGELO (Mc 16,15-18)

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi ricordiamo l’agire dell’Onnipotenza di Dio in San Paolo, trasformandolo da persecutore dei cristiani in monumentale Apostolo delle genti, per la sua grande attività di spaziare in lungo e in largo, con l’obiettivo di far conoscere ai pagani il Salvatore del mondo.

Nella prima lettura della Messa viene descritta come avvenne la conversione di Paolo, un ebreo ellenizzato che godeva della cittadinanza romana. Non conobbe direttamente Gesù, sebbene a Lui contemporaneo, e, come tanti altri ebrei, avversava la neo-istituita Chiesa cristiana, arrivando a perseguitarla direttamente e ferocemente.

ALL’INIZIO ERANO I PAGANI E I NEMICI A PERSEGUITARE LA CHIESA, OGGI SONO GLI STESSI APPARTENENTI ALLA CHIESA A DISPREZZARLA,

ESSA VIENE VIOLATA INCESSANTEMENTE DAL PECCATO,

DIVISA NELLA SUA UNITÀ,

PROFANATA DAI SACRILEGI,

OSCURATA NELLA SUA VERITÀ.

TUTTO QUESTO È CAUSATO SOPRATTUTTO DA QUEI CARDINALI, VESCOVI E SACERDOTI ATEI, FIERI OPPOSITORI DI GESÙ E PRINCIPALI SABOTATORI DELLA VERA DOTTRINA.

QUANTI SONO OGGI I PASTORI CHE NON DIFENDONO PIÙ IL GREGGE CHE DA GESÙ È STATO LORO AFFIDATO!

Alcuni fanno silenzio quando devono parlare con coraggio per difendere la Verità e condannare l’errore e il peccato. Tollerano per non rischiare, scendono al compromesso pur di mantenere i loro privilegi. Così l’errore viene diffuso sotto formule ambigue ed il peccato non è più riparato, in una progressiva apostasia da Gesù e dal suo Vangelo.

Oggi occorre una grande forza di preghiera. Occorre una grande catena di sofferenza innalzata a Dio in riparazione.

La Chiesa dei Santi e dei Martiri è stata sostituita da tanti uomini senza Fede, e ascoltiamo esternazioni o leggiamo scritti di Cardinali e Vescovi come se fossero i peggiori sindacalisti o gli atei più disinvolti. Prelati hanno abbandonato Gesù e si mostrano al mondo senza nessun pudore, vogliono proprio mostrarsi denudati della Fede in Gesù.

Senza la Fede in Gesù, considerate le loro scelte, le parole, i provvedimenti, le opere, l’impulsività e l’opposizione ai buoni Sacerdoti con complotti e diffamazioni. Non riescono neanche a capire tutto il male che causano ai buoni, il loro accecamento mentale considera perfetto ogni opera crudele.

Questo spiega il silenzio complice di questa gerarchia agli ultimi due governi italiani, espressione del Male. E numerosi Prelati esultano.

Confrontarli con San Paolo è una insensatezza.

La persecuzione che l’oppressore Paolo attuava con ardore non era dettata da cattiveria ma da fervore verso la propria fede ebraica, ed impediva di seguire Colui che i perfidi ebrei indicavano come un falso Profeta. In Paolo c’era tanta buonafede, era sincero nella difesa dell’ebraismo, non aveva ancora incontrato la Verità.

Dopo la sua conversione possiamo leggere il suo testamento in queste parole cariche di Fede inviate ai Corinzi: «Vi ho trasmesso innanzitutto quello che io stesso ho ricevuto: Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, fu sepolto, risorse il terzo giorno secondo le Scritture, apparve a Cefa, poi ai Dodici» (1 Cor 15, 3-5).

Dopo la sua conversione, Paolo diffuse la Fede in Gesù con un impegno fuori dal comune, e numerose volte corse il rischio di perdere la vita, sfidando tanti pericoli per proclamare che solo in Gesù Cristo c’è la salvezza. Racconta in alcune Lettere quello che patì per colpa dei nemici del Cristianesimo e delle intemperie.

Per lui non esisteva assolutamente la possibilità di un dialogo con chi non accettava interamente la predicazione di Gesù Cristo.

«Orbene, se anche noi stessi o un Angelo dal Cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema!»(Gal 1,8-9).

Anatema indica una condanna, l’abominazione e il distacco dalla Chiesa, questo grida oggi San Paolo nei confronti di quanti stanno travisando il Vangelo per allearsi con i protestanti e soprattutto con i musulmani per unificare le religioni. Gli impostori che modificano la Parola di Dio hanno scelto di opporsi a Dio proprio come fece Lucifero.

«Le porte degli inferi non prevarranno contro la mia Chiesa!» (Mt 16,18).

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Spiegazione della bestemmia contro lo Spirito Santo – 24 Gennaio 2022 0

Spiegazione della bestemmia contro lo Spirito Santo – 24 Gennaio 2022

Lunedì 24 gennaio 2022

III Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 3,22-30)

Satana è finito.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni». Ma Egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità Io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La bestemmia contro lo Spirito Santo viene confusa con la parola blasfema o un’imprecazione riferita a Dio. La confusione è evidente, qui comprenderemo la differenza e anche la pericolosità di questa bestemmia.

Questa bestemmia rappresenta una delle frasi più misteriose dette da Gesù, ma non volle lasciarla nel mistero. È l’atteggiamento di quanti rifiutano l’evidente intervento di Dio in una circostanza, rifiutano infine il perdono di Dio. Si chiama bestemmia che non potrà ricevere alcuna Grazia. Viene detto contro lo Spirito Santo perché è attribuita allo Spirito Santo l’opera della conversione e della santificazione.

LA BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO SANTO È QUELLA DI COLORO, CHE CHIUDONO GLI OCCHI DAVANTI ALLE OPERE DI DIO E RESPINGONO OSTINATAMENTE LE SUE OPERE, ADDIRITTURA ATTRIBUENDOLE AL DIAVOLO, IDENTIFICANDO COSÌ LO SPIRITO SANTO CHE AGISCE NEI BUONI CON LO SPIRITO MALIGNO, COME FACEVANO I FARISEI.

Il peccato della bestemmia può essere perdonato nella Confessione, ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non può essere perdonata. Non è per mancanza di amore o della potenza di Dio, è dogma di Fede che la Chiesa può rimettere tutti i peccati.

Non è Gesù a rifiutare il perdono, è il peccatore a non interessarsi più del suo perdono, della sua Grazia.

Dinanzi ai miracoli di Gesù e ai suoi interventi, nel mondo ci sono persone semplici che restano meravigliati e lodano Dio, ma ci sono anche persone invidiose e cattive. Non sempre chi invidia è una persona cattiva, ma la persona cattiva ha nel suo bagaglio anche l’invidia.

La gente dal cuore semplice rimane colpita di fronte ai miracoli e alla predicazione del Signore. Tutti i buoni che vedono miracoli straordinari e impossibili all’uomo, che ascoltano parole di amore da un Uomo che parla come mai nessuno prima di Lui, ammirano Gesù e se non aderiscono subito al suo Vangelo, non provano invidia verso Lui.

La caratteristica dei maliziosi è di rodersi dentro, si logorano e tormentano pensando alla predicazione di Gesù, alla vita dei buoni, alle loro qualità, all’apostolato che compiono e alla Fede che manifestano nelle opere. Gli invidiosi diventano presto detrattori dei buoni, non peccano per leggerezza o senza rendersene conto, in essi è abitudine parlare male degli altri, soprattutto dei buoni.

Distinguiamo i diffamatori abitudinari da quanti sbagliano per debolezza senza voler intaccare la buona reputazione altrui, ma la sporcano sempre e spesso non se ne dispiacciono né riparano alle accuse seminate con superficialità. Sono denigrazioni, accuse infondate, e i cattivi intenzionalmente utilizzano anche le insinuazioni per suscitare il dubbio verso la persona onesta e perbene.

Le maldicenze sono molto pericolose per chi le riceve e per chi le diffonde.

Di tutto si dovrà rendere conto a Dio, questo viene dimenticato anche dagli esperti di Teologia, i quali sorvolano proprio sulle diffamazioni che utilizzano senza freni per distruggere quanti considerano migliori di loro o che vedono impegnati con fervore nel diffondere la sana dottrina.

Il loro modo di agire è perfettamente uguale a quello degli «scribi, che erano scesi da Gerusalemme e dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni”». Un agire folle e altamente malizioso questo degli scribi, mostravano una violenta intenzionalità di demolire la buona reputazione di Gesù Cristo.

A causa della loro cattiva disposizione d’animo giudicavano le opere di Gesù come opere del demonio. In effetti tutto può essere confuso se nella coscienza manca rettitudine d’intenzione. Al colmo della loro ostinazione, arrivarono ad affermare che Gesù «è posseduto da uno spirito immondo». Egli che era la Santità stessa!

Fino a questo si spingono quelle persone che non controllano la lingua perché sono squilibrate, non hanno Dio, non Lo conoscono neanche.

In questo mondo in cui tanto male si fa con le parole e si distruggono persone innocenti, il cristiano deve essere giusto anche nel parlare.

Giobbe quando riconosceva la potenza di Dio diceva: «Mai le mie labbra diranno falsità
e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!»
(Gb 27,4).

Questo proposito và ricordato in ogni circostanza dal cristiano per non sperperare invano la sua preghiera. A cosa serve dire: «Signore, Signore» se si cade spesso nelle opere cattive o si ricorre alla diffamazione? Non possiamo giustificare certi comportamenti con l’alzata di spalle o nascondendoci dietro la debolezza.

Molto spesso lo scarso dominio della lingua, la leggerezza nell’operare e nel dire, sono manifestazioni di stordimento e di frivolezza, di mancanza di spiritualità e di presenza di Dio. E quante ingiustizie si possono perpetrare nell’emettere giudizi irresponsabili sul comportamento di quanti vivono, lavorano o sono in rapporto con noi!

Ad ogni persona si deve il buon nome, il rispetto, la considerazione, la fama che si è meritata. Ogni persona ha diritto alla buona fama, fintanto che non abbia dimostrato con comportamenti pubblici, indegni e notori, che proprio la buona fama non gli si addice.

La calunnia, la maldicenza, la mormorazione sono gravi mancanze di giustizia nei confronti del prossimo, dal momento che, se perde il buon nome, la persona resta privata della capacità di realizzare buona parte del Bene che avrebbe potuto compiere.

Dio chiederà conto ai diffamatori di tutto quel Bene che hanno impedito di far compiere ai buoni. I diffamatori come potranno sperare di salvarsi?

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Nella prima visita a Nazareth Gesù si rivela come Messia – 23 Gennaio 2022 0

Nella prima visita a Nazareth Gesù si rivela come Messia – 23 Gennaio 2022

Domenica 23 gennaio 2022

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 1,1-4; 4,14-21)

Oggi si è compiuta questa Scrittura.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nazareth, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me;

per questo mi ha consacrato con l’unzione

e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,

a proclamare ai prigionieri la liberazione

e ai ciechi la vista;

a rimettere in libertà gli oppressi

e proclamare l’anno di Grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di Lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Viene descritta nel Vangelo di San Luca la presenza di Gesù nella sinagoga per quattro volte, sono presenze che suscitano sempre un acceso dibattito, a volte anche duro. Oggi riflettiamo sul primo di questi incontri, e viene applicato al Prologo che descrive le accurate ricerche del medico Luca prima di iniziare la stesura del Vangelo.

«Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di Lui», usciva tanto odio dagli occhi di ghiaccio dei presenti, poi penseranno anche ad uccidere Gesù, non per la mancata spiegazione del brano di Isaia appena letto, ma per l’attribuzione a sé delle parole contenute: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Prima di approfondire la discussione conflittuale che avviene in questo incontro tra Gesù e i suoi concittadini presenti nella sinagoga, persone che Lo conoscevano e che provavano una immensa invidia per la sua fama che si accresceva, vediamo di comprendere l’inizio del Vangelo di San Luca.

Egli si rivolge a Teòfilo, si impegna nelle ricerche e ascolta i testimoni per «scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo», quindi, ci sono due teorie sulla dedica del Vangelo: si è pensato a un certo Teòfilo veramente esistito, un eminente cristiano e San Luca utilizza lo stile degli scrittori classici che dedicavano le loro opere a personaggi illustri.

C’è un’altra ipotesi e riguarda la volontà di dedicare il proprio Vangelo a chi ama Dio, Teòfilo significa amante di Dio. Comunque è un aspetto secondario, non modifica nulla la conoscenza della realtà o l’immaginaria esistenza del personaggio, per la valutazione letteraria.

Si può sicuramente affermare che San Luca ha fondato l’opera letteraria e storica non solo attingendo da San Paolo, ma ha cercato di situare in modo cronologico i fatti narrati. L’Autore non faceva parte dei Dodici e si ammira il suo impegno nelle ricerche storiografiche.

Ritorno alla prima visita di Gesù alla sinagoga di Nazaret dopo l’inizio della sua vita pubblica. Abbiamo letto il Prologo nel Vangelo di oggi che fa parte del 1° capitolo, poi si passa al 4° capitolo per conoscere cosa avvenne quando Gesù entrò nella sinagoga e applicò a sé la profezia di Isaia, vissuto circa 8 secoli prima.

La cosa curiosa è che nella sinagoga, la Casa di preghiera ebraica, venne pronunciata la prima sentenza di morte sul Figlio di Dio.

Da una parte troviamo il coraggio di Gesù quando, dopo avere letto le scritture, si siede come un maestro per spiegarle, e dopo un po’ pronuncia queste pesanti e veritiere parole: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Il Signore scelse il rotolo da leggere, non prese il brano previsto dalla liturgia del giorno, proprio perché voleva rivelare opportunamente e finalmente ai suoi compaesani, che quanto si diceva di Lui di grandioso a Cafarnao e nelle città vicine risultava veritiero.

Altrimenti tutti l’avrebbero considerato come un furfante, un impostore anche se conoscevano molto bene la sua bontà e l’umiltà.

Nella sinagoga di Nazareth Gesù compie l’investitura come Messia, rivela a tutti che il contenuto di Isaia 61 riguarda Lui.

Nel testo letto da Gesù troviamo due temi: l’annuncio della liberazione e la predicazione dell’anno di Grazia, il grande giubileo biblico.

Quindi, invece di spiegare il brano letto, il Signore dice che proprio in questo giorno si è adempiuta la Parola letta. Indica se stesso come il Messia atteso, invece di applicare la Parola afferma che c’è il compimento della Parola. Non dà un commento morale alla Parola, afferma che si realizza in Lui.

Proprio Lui, il falegname buono e umile conosciuto dai paesani da molti anni, è il Messia che scioglierà le catene del peccato, sarà la Luce che illuminerà le tenebre, porterà la Verità in un mondo già coperto dalla menzogna.

In Gesù si realizzerà ogni promessa, tutti i Profeti biblici avevano scritto di Lui.

I nazaretani pieni di sdegno già da tempo per le notizie dei miracoli compiuti da Lui che arrivavano da Cafarnao, luogo scelto dal Signore come centro organizzativo, non contenevano tutta la rabbia invidiosa che li accecava e li faceva sballare, tanto che Lo spinsero fuori e cercarono di ucciderLo.

Questo è l’inizio della missione di Gesù nel suo paese di adozione. Quindi, dirà successivamente: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua» (Mc 6,4).

Il Vangelo oggi ci presenta questi fatti e ammiriamo la serietà di storico di San Luca: nei fatti che ci presenta trova sempre una corrispondenza, aspetto che ai Santi Matteo e Giovanni riusciva più agevole per essere stati testimoni.

San Luca vuole dimostrare che i fatti che narra non sono favole, come serpeggiavano le malelingue degli ebrei. Gesù è veramente esistito e tutto quello che San Luca ha scritto nel Vangelo è avvenuto storicamente, sono i testimoni e i luoghi a confermarlo.

Oggi per noi è facile affermare la divinità di Gesù, duemila anni fa bisognava provarlo a quanti ascoltavano le prediche degli Apostoli, ed erano i miracoli che Dio concedeva tramite Loro, a confermare la divinità di Gesù.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Le persecuzioni contro i buoni – 22 Gennaio 2022 0

Le persecuzioni contro i buoni – 22 Gennaio 2022

Sabato 22 gennaio 2022

II Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 3,20-21)

I suoi dicevano: «È fuori di sé».

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderLo; dicevano infatti: «È fuori di sé». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

I nemici di Gesù arrivarono anche alla diffamazione forse più pesante, dicevano che il Signore era matto da legare, un Uomo uscito di senno e sproloquiava di un’altra Legge fondata sull’amore, sul perdono e sulla compassione.

Era vero che Gesù presentava una Legge fondata sull’amore e sul perdono, ma non c’era alcuna forma di per gli ebrei e Lui non era affatto pazzo.

Era contemporaneamente una persona strana e compiva miracoli… risuscitava dalla morte i defunti… guariva i lebbrosi… dominava la natura e i diavoli…

L’odio acceca e impedisce di capire la realtà, i nemici vedevano che Gesù era mite e parlava tanto di misericordia, predicava una dottrina pacifica, benevola, amorevole e la sua parola suscitava molta ammirazione soprattutto nelle fasce deboli, come gli afflitti, i perseguitati, i poveri e gli ammalati.

I capi degli ebrei più che la dottrina di Dio, temevano di perdere l’autorità, il potere sulla gente e allora utilizzavano la strategia del «mascariare» Gesù, rovinandone l’immagine con malignità insensate e calunnie gravissime.

Prima della predicazione di Gesù i capi degli ebrei vivevano «tranquilli», seguivano la loro legge e intendevano la religione in modo molto umano, non si facevano scrupoli nell’aggiungere con facilità precetti e riti alla Legge di Mosè e così la modificavano. I loro capi avevano una somma presunzione e si consideravano al di sopra della Legge.

Erano in pratica senza Legge o con una legge creata da loro…

La venuta di Gesù ha scompigliato l’ipocrisia di molti in Israele, questa la vera ragione dell’accecato accanimento nei suoi confronti. La Verità portata da Lui ha scoperchiato i sepolcri imbiancati e tirato fuori i cadaveri putrefatti dei capi religiosi degli ebrei che non pregavano e non osservavano le parole di Dio.

Lo stesso succede oggi nel Cristianesimo e molti della gerarchia considerano ingombrante la Persona di Gesù, tanto da modificare i suoi insegnamenti rendendoli umani.

Ancora non sono stati scoperchiati tanti sepolcri imbiancati e sono mascherati i cadaveri putrefatti travestiti di abiti sacri, quelli che predicano Gesù e subito dopo nelle tenebre complottano contro lo stesso Gesù, colpendo la sua Chiesa e manipolando il suo Vangelo con nuovi insegnamenti eretici e subdoli…

Lasciare sospesi insegnamenti importanti della morale è la strategia degli impostori, così loro non dicono in modo chiaro le eresie, ma le facilitano.

I veri seguaci di Gesù subiscono inevitabilmente forti persecuzioni affinché facciano silenzio! La loro coerente Fede non viene tollerata e quasi sempre vengono accusati falsamente, anche di una spiritualità eccessiva. È invece la vera spiritualità mistica e ascetica del Cristianesimo ma questi persecutori non la conoscono… non la praticano e la vogliono impedire.

Grandi Santi/e che hanno vissuto la vera spiritualità di Gesù e hanno amato con una devozione profondissima la Madonna, sono stati sempre perseguitati dalla gerarchia e indicati con brutte parole, hanno patito profonde umiliazioni, hanno perduto dignità e buona reputazione per difendere e predicare Gesù Cristo.

A Loro e non ai Prelati persecutori dei buoni, Gesù dice: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia» (Mt 5,11).

Santa Veronica Giuliani, Santa Margherita Alacoque, Santa Faustina Kowalska, la Serva di Dio Luisa Piccarreta, la Beata Madre Speranza di Collevalenza, Natuzza Evolo, San Pio e tanti altri sono stati tutti lungamente diffamati e umiliati soprattutto da Cardinali e Vescovi che avrebbero dovuto amarLi e proteggerLi. Animati da umile devozione avrebbero dovuto imparare da Loro a vivere la vera spiritualità del Vangelo, invece sono stati spietati carnefici.

E GESÙ COSA FACEVA DURANTE LE PERSECUZIONI? GUARDAVA COMPIACIUTO I SUOI SANTI CHE SI PURIFICAVANO AD OLTRANZA E RASSOMIGLIAVANO SEMPRE PIÙ A LUI, MENTRE OSSERVAVA CON SDEGNO I PRELATI PERSECUTORI CHE SI TRASFORMAVANO IN DIAVOLI, E IL LORO STILE DI VITA ERA SIMILE ALLA VITA DI GIUDA ISCARIOTA.

Madre Speranza è stata perseguitata per decenni dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Religiosa e le veniva impedita ogni iniziativa, come il Santuario da costruire vicino alla sorgente dell’acqua miracolosa per fare immergere gli ammalati nelle piscine, come a Lourdes.

Papa Giovanni Paolo II andò pellegrino il 22 novembre 1981 a Collevalenza ed era la prima uscita ufficiale dopo l’attentato per pregare dinanzi a Gesù misericordioso. Incontrò Madre Speranza e le portò la consolazione di Gesù, dopo decenni di diffamazioni e persecuzioni spietate patite dalla Beata.

Le diffamazioni sono nei cuori degli ingannatori e le formulano con una genialità che neanche i diavoli… È il modo più veloce per danneggiare i veri apostoli del Vangelo di Gesù, tutti quelli seguono il Signore nella verità e conducono una intensa vita spirituale.

Gesù volevano farLo credere pazzo, «fuori di sé» (Mc 3,21), così anche i suoi insegnamenti subivano la stessa condanna e venivano ridimensionati di fatto.

Questa è l’arte della diffamazione, gestita con abilità da diffamatori diventati guru diabolici per distruggere la dignità dei buoni e molti sono Cardinali, Vescovi, Preti e Religiosi. Ieri ho scritto che molti di loro sono atei, ne consegue proprio per il tradimento diventano come dei mostri di cattiveria, spietatezza e esasperato odio contro i buoni.

Gli ebrei ricorrevano al mezzo più abietto (dopo l’omicidio) per fermare il Signore. La diffamazione di pazzia era stata diffusa un po’ ovunque per distruggere la credibilità e la dignità di Gesù, in fondo per salvare se stessi. Era una battaglia in cui uno doveva emergere e l’altro scomparire, gli ebrei la giocarono in modo sporco.

Gesù predicava che i veri beati sono gli umili e i miti, i perseguitati, i poveri, gli ammalati, i semplici e i puri di cuore.

Anche noi che seguiamo Gesù in questi brutti tempi, subiamo accuse o grandi persecuzioni immotivate, inventate, anche per la coerenza della nostra vita, la pratica delle virtù che fa impazzire i cattivi e gli atei. Abbiamo una Fede vittoriosa sulla malafede, ossia la disonestà e l’ipocrisia del mondo.

Il premio che attendono i buoni è la gloria eterna in Paradiso. Ma già qui, noi veri seguaci di Gesù riceviamo cento volte tanto.

Non preoccupiamoci della reazione maligna e stravagante di chi conosce o non conosce Gesù e non ama nessuno, consideriamo invece le Grazie che il Signore ci dona molto spesso e gli aiuti potenti in tutte le circostanze della nostra vita.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Ci sono Cardinali, Vescovi e Preti atei – 21 Gennaio 2022 0

Ci sono Cardinali, Vescovi e Preti atei – 21 Gennaio 2022

Venerdì 21 gennaio 2022

II Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 3,13-19)

Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con Lui.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da Lui. Ne costituì Dodici -che chiamò Apostoli-, perché stessero con Lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi Lo tradì. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Diversamente da quanto accade in quelle che si definiscono religioni, nel Cristianesimo è Gesù che chiama, sceglie, invia il tocco che infiamma i cuori.

Gesù ha sempre bisogno di collaboratori, ma non viene richiesta solo la presenza fisica, ciò che determina la vera sequela del Signore è il cuore puro, la buona volontà. Lui non ha bisogno di numeri, cerca la qualità, ma non tutti i chiamati sono incamminati verso la perfezione né i chiamati devono illudersi di essere già perfetti.

D’altronde la perfezione assoluta si vive solo in Paradiso, qui è possibile raggiungere la perfezione umana che deve entrare nella gloria di Dio, deve trasfigurarsi in un essere che diventa simile agli Angeli e sempre inferiore.

In Paradiso si gioisce in eterno, non ci sono affanni umani né sofferenze, non recriminazioni, tutto infonde la vera beatitudine. In una apparizione, Santa Teresa d’Avila disse a una monaca che non sarebbe ritornata sulla Terra per nessuna ragione, semmai solo per recitare una Ave Maria.

Duemila anni fa come anche oggi, è sempre indispensabile la collaborazione di uomini e donne toccati dalla Grazia di Dio per annunciare il Vangelo dove è loro possibile, a cominciare dalla famiglia. Molti giovani non vivono bene perché non hanno ricevuto insegnamenti religiosi, non hanno visto in famiglia buoni esempi di preghiera e di vita virtuosa.

Più di tante parole sono importanti i buoni esempi, le testimonianze di vita evangelica.

Le parole vengono dopo le buone opere, così faceva Gesù e nessuno poteva accusarlo di non compiere già quanto predicava.

La chiamata alla salvezza eterna è universale ma moltissimi si rifiutano di osservare le Leggi di Dio e si prefiggono un cammino contrario, improntato sulle ideologie inventate dagli uomini che rendono vere belve questi uomini. Anche quelli che li seguono!

C’è una forte agitazione nell’esercito di Satana e i suoi uomini sono all’opera per destabilizzare ogni pacifica comunità, per annullare il Cristianesimo facendolo entrare in una Nuova Chiesa Mondiale. Questo vogliono alcuni della gerarchia!

NON SORPRENDIAMOCI SE CI SONO CARDINALI, VESCOVI E PRETI ATEI. LE LORO OPERE MANIFESTANO QUESTA ASSODATA VERITÀ.

Gli atei non riescono a capire che la loro orribile ideologia è sempre stata ispiratrice di morte, in ogni modo e forma gli atei portano sempre alla morte.

Molti pensano di compiere un cammino verso l’aldilà ma è diverso da quello che chiede Gesù, non hanno valori morali e vivono nell’agitazione. Moltissime persone sono perdute per avere ascoltato e seguito personaggi posseduti dal Male assoluto, tra essi ci sono giornalisti, gente dello spettacolo e dello sport.

SONO I NUOVI PREDICATORI A SERVIZIO DEL MALE, I QUALI PER UNA DISTORTA COMPRENSIONE DELLA REALTÀ, LO PERCEPISCONO COME BENE.

San Paolo era un persecutore dei cristiani ma in buonafede, egli obbediva alla Legge ebraica e adorava un solo Dio. Solo dopo la caduta da cavallo e dal suo piedistallo, dopo essere diventato cieco per breve tempo, rientrò in sé e conobbe la Verità. Divenne il più grande Apostolo delle genti.

Tutti noi siamo stati scelti per aiutare Gesù nell’opera di evangelizzazione, secondo le capacità, il tempo, la possibilità. Aiutiamolo davvero.

È la Persona di Gesù che fa trovare unità a sconosciuti, essi fanno l’esperienza di essere chiamati e amati per restare con il Signore. I Sacerdoti hanno poteri soprannaturali donati da Gesù, devono predicare la Verità di Cristo e cacciare i demoni.

Ciò che deve far parte della nostra formazione religiosa è la condizione: noi siamo discepoli di Gesù Cristo, noi serviamo e adoriamo il Signore.

Come discepoli vogliamo restare vicini a Gesù, sia con la preghiera del cuore, fatta di atti di amore in qualsiasi momento della giornata; sia con la visita in Chiesa a Lui che ci aspetta nel Tabernacolo. Tante volte si passa davanti alle Chiese e non si pensa che lì dentro è presente in forma sacramentale lo stesso Gesù del Vangelo, che duemila anni fa compiva ogni sorta di miracoli e dominava i diavoli, le malattie, la natura.

Se siamo discepoli dobbiamo restare accanto a Gesù, consapevoli che rimane accanto a noi perché ci conosce appieno, ci guarda e ascolta.

Proponiamoci di migliorare il nostro stato di discepoli con la buona volontà di compiere in tutte le circostanze un buon apostolato per Gesù.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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