Archivio Mensile: Febbraio 2022

Cosa serve affannarsi per le ricchezze se poi si perdono in pochi minuti? – 28 Febbraio 2022 0

Cosa serve affannarsi per le ricchezze se poi si perdono in pochi minuti? – 28 Febbraio 2022

Lunedì 28 febbraio 2022

VIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 10,17-27)

Vendi quello che hai e seguimi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a Lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i Comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel Regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel Regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il dialogo che leggiamo chiarisce la condizione per fare parte del Regno di Dio. Oltre la vigilanza per evitare le occasioni di peccato, c’è un’altra attività che bisogna osservare ed è il rinnegamento. Non tutto ciò che si pensa è cosa buona, non tutto ciò che piace d’altronde è valido, lecito, onesto.

Esistono le tentazioni ma non se ne parla più, molti arrivano a giustificarle e a considerarle come lo sfogo naturale della persona.

Nella Chiesa è diffusa dai Pastori senza più Fede la bontà delle fragilità, o meglio, l’esaltazione delle debolezze e quindi giustificano il peccato. Fragilità è sinonimo di corruttibilità, instabilità, perversione, e nessun cristiano sano di mente può esaltare ciò che è peccato o conduce inevitabilmente al peccato.

INVECE OCCORRE PRENDERE COSCIENZA DELLE PROPRIE DEBOLEZZE E PROPORSI DI CONTROLLARLE E DI VINCERLE. SE SI CADE C’È LA CONFESSIONE. MA ACCETTARLE SENZA LOTTARE ED ESALTARLE NON È DA CRISTIANI.

Chi non comprende il difficile momento che attraversa il mondo nella sua agonia morale, non conosce Gesù Cristo. Non ha compreso il suo messaggio che si tramanda da duemila anni e il vero senso dell’esistenza. Non vuole accettare Gesù del Vangelo e preferisce crearsi un Gesù personale, simile in tutto alle idee che passano per la mente. Senza discernimento…

È comodo vivere senza preoccuparsi dell’aldilà, ma è la strada percorsa da tutti quelli che si sono dannati eternamente.

La persona matura, responsabile, spirituale, le domande se le pone e cerca le risposte nel Vangelo, nel Catechismo che raccoglie tutta la nostra Fede. Le risposte si trovano sempre e se accolte, non si continua a sbagliare scelta di vita o a rinunciare alla propria dignità per seguire quanto si oppone al Vangelo.

Da Gesù arrivano sempre le risposte, bisogna cercarle davanti al Tabernacolo, quando si partecipa alla Santa Messa e si chiede a Lui la sua Luce per vedere le situazioni oscure della vita, senza perdere il controllo della volontà.

Ma non tutti quelli che mostrano una buona disposizione interiore per incontrare Gesù, poi proseguono nel cammino spirituale.

«Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!».

Parole che il Signore non rivolge a tutti, solo i chiamati alla vita Consacrata devono lasciare tutto, essi non devono possedere nulla di proprio. È la chiamata radicale per abbracciare solamente l’Amore di Dio e servire solo il Re dell’universo.

Ai laici Gesù non chiede di lasciare tutto, chiede di lasciare l’orgoglio, i vizi, la sicurezza fondata sulle proprie capacità, la vecchia mentalità corrotta e presuntuosa. Ai laici chiede di condividere il benessere economico con quanti sono poveri e non conducono una vita dignitosa. COSA SERVE POSSEDERE TANTE RICCHEZZE QUANDO POI ARRIVA UNA GUERRA E IN POCHI MINUTI SI PERDE TUTTO?

Perché non aiutare economicamente le opere religiose per far conoscere e amare Gesù e la Madonna? Qui nella Casa di Preghiera c’è necessità di donazioni economiche per realizzare altre opere e dare la possibilità a tutti voi di trovare la pace soprannaturale in questo incantevole luogo, con un alto silenzio che fa rientrare in sé e suscita quiete e gioia.

Gesù e la Madonna vogliono tanti nuovi luoghi di preghiera in ogni parte del mondo per quando saranno chiuse le Chiese e non si celebrerà la Santa Messa. Non sorprendetevi, sarà l’ora di Satana come già è avvenuto per tanti decenni nelle Nazioni atee e nemiche di Gesù.

Voglio ricordare che con il Pacchetto Fedeltà abbiamo inviato quasi diecimila libri e ripetutamente ho precisato che a me STAVANO  E STANNO A CUORE LE ANIME DA SALVARE e che contavo sulla buonafede e sulla generosità dei lettori. Non mi sbagliavo su quanti hanno inviato l’offerta libera e sono persone spirituali, ma numerosi non lo hanno fatto e non li condanno, però qui abbiamo necessità di denaro per realizzare le opere. Occorre tanto denaro per portare avanti opere che serviranno a tutti noi, per incontrarci, fare preghiere di guarigione e di liberazione.

Gesù nel Vangelo chiede di non attaccare il cuore alle ricchezze o alla bramosia di vivere nel benessere a tutti i costi, e chi si trova nel benessere ha tutto il diritto di usufruire dei suoi beni ma senza dimenticare le parole di Gesù che occorre aiutare chi è nel bisogno. Non sono i beni materiali a dare la felicità, come dimostra oggi il giovane ricco, è il distacco quantomeno affettivo dai beni materiali. Non distacco effettivo perché chi possiede beni materiali deve utilizzarli liberamente.

È contro le Beatitudini desiderare beni materiali non utili e che non si posseggono, questa smania porta a commettere errori pericolosi per l’anima! «Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli». Lo è adesso, è l’unica Beatitudine che promette tanta Grazia in questa vita.

Il giovane ricco comprese che non era pronto per seguire Gesù anche se Lo aveva cercato con ansia e si era preparato con l’osservanza dei Comandamenti per diventare un buon discepolo. Riconobbe che nel suo cuore c’era una grande adorazione per i beni materiali e non per Gesù.

Vedete l’incongruenza: si preparava osservando i Comandamenti per seguire Gesù ma non smetteva di adorare il denaro, le sue ricchezze.

Quindi, le due cose possono coesistere e sono illogiche, contraddittorie, opposte al Vangelo. Cosa devono fare quelli che vogliono seguire Gesù con impegno e osservano i Comandamenti, ma allo stesso tempo adorano i beni materiali come il vero dio?

Devono distaccare il cuore, ogni affetto, per i beni che posseggono e vivere come se non li possedessero. Come ho scritto li utilizzano ma senza considerarli come la sicurezza della vita presente e futura, la certezza della felicità. Solo Gesù è la nostra garanzia infallibile.

Non è il denaro né gli altri beni materiali a donare la pace e la gioia della vita.

È pericoloso considerare i beni materiali come idoli e perdere forse irrimediabilmente la forza spirituale per pregare bene e con fiducia.

Sappiamo che i più felici in questa vita sono i Santi che hanno lasciato tutto, sono quei buoni laici cattolici che aiutano gli altri con i loro beni, invece di adorare il denaro come un idolo, perché ogni idolo allontana inevitabilmente da Gesù e dalla Madonna.

Un cuore umile e buono è sempre distaccato dai beni materiali!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

La cecità intellettuale confonde i più sicuri – 27 Febbraio 2022 0

La cecità intellettuale confonde i più sicuri – 27 Febbraio 2022

Domenica 27 febbraio 2022

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 6,39-45)

Può forse un cieco guidare un altro cieco?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Lo considero un dramma esistenziale quello che vivono le persone presenti in tutti gli ambienti, sempre pronti a condannare, a giudicare senza motivi, a diffamare con malizia, senza riuscire o voler vedere che loro forse stanno peggio degli altri.

Ricordo la favola di Fedro, scrittore romano vissuto nel I secolo, con il suo famoso stile poetico, che possedeva un carattere pedagogico e un fine morale. È famosa quella delle due bisacce, dal titolo «I vizi degli uomini». La sintetizzo.

«La bisaccia che pendeva sul davanti, sul petto e che l’uomo poteva agilmente e continuamente vedere era colma di tutti i vizi degli altri uomini, invece quella posta sulla schiena era piena dei suoi vizi.

Se qualcuno sbagliava se ne accorgeva subito e lo criticava severamente, mentre non vedeva i suoi errori».

La morale della favola di Fedro è semplice, ci insegna che l’uomo non riesce a vedere i suoi difetti perché non rientra in sé e vive costantemente fuori di sé, interessato al mondo, ma è pronto a criticare severamente gli errori degli altri. Qui si inserisce perfettamente l’ammonizione di Gesù.

«Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?».

È una riflessione molto importante per ognuno di noi, solo così il cristiano potrà rendere possibile l’incontro con la sua vita interiore.

«Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita!”».

Molti agiscono in buonafede, altri per tendenza immatura e altri ancora per cattiveria. Questi ultimi non comprendono che si ergono a giudici e che così ostentano una sapienza che non possiedono affatto. Gesù ci indica cosa fare.

«Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

Alle volte c’è una trave che impedisce di vedere i propri difetti ed è un vero miracolo quando il cristiano che prega o il peccatore che si converte, scopre le miserie che porta addosso. Solo in questa circostanza si può intervenire per sradicare con l’aiuto del Padre spirituale, quella gramigna che richiamo spesso e che è l’orgoglio presente in ogni persona fin dalla nascita.

È importante conoscerci bene interiormente, è indispensabile che sia qualcun altro a dare i consigli spirituali appropriati. Chi cade spesso nei peccati non riesce a vedere il cammino per seguire la morale, è cieco intellettualmente e cade inevitabilmente.

Gesù ci dice che chi è intellettualmente cieco, non intravede mai la Via della conversione. Sbaglia, cade e ricade, sarà sempre così.

«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?».

Riconosco il cuore di quanti tradiscono Dio e diventano belve infuriate contro tutto ciò che è sacro, che appartiene a Dio. Lo fanno con molta accortezza e con una maestria che acquisiscono prontamente dai diavoli che bruciano nell’inferno e questi considerano una maledizione quelli che convertono i peccatori perché hanno donato la loro vita a Gesù e alla Madonna.

Nel mio cuore scopro una eccessiva misericordia verso tutti, ed è sempre un granello di sabbia rispetto all’infinita misericordia di Gesù.

È il Signore che ci trasforma e ci infonde la grande Grazia di amare tutti, di desiderare ardentemente anche la salvezza dei più cattivi.

Prego ogni giorno anche per quanti mi hanno arrecato tanto male con le persecuzioni che non cessano mai e che mirano a zittirmi, a non farmi diffondere più la Verità del Vangelo, la sana dottrina della Santa Chiesa.

Di questi miei nemici comprendo la loro cecità, anche se resta incomprensibile considerando il loro rango, e sono senza Fede perché hanno preferito la carriera e il potere al Paradiso eterno. Sono le loro opere a testimoniare contro loro, nessuno afferma qualcosa che non sia provato, documentato.

Io trascorro ore davanti all’Eucaristia ed è questa adorazione a paralizzare i diavoli. Loro tengono incatenati miliardi di persone nei peccati.

Non si deve condannare nessuno, dobbiamo semmai pregare per la conversione dei peccatori, ed io considero l’aspetto psicologico di ogni essere umano.

I peccati si chiamano sempre peccati, ma lo stesso peccato Dio lo valuta diversamente secondo l’intenzionalità o la superficialità del peccatore, la sua cattiveria o debolezza, l’affetto al peccato o la debolezza di un momento.

Il Padre spirituale deve far prendere al cristiano consapevolezza di tutto, ma con pazienza, bontà, comprensione, misericordia. Grande amore!

Ricordate cosa disse Gesù poco prima di morire? «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34).

Moltissimi credenti non hanno la capacità di frenarsi dinanzi ad una occasione di peccato, ci sono molte ragioni che conosce il buon Dio, ma anche il peccatore deve conoscersi meglio per dominare la sua volontà e non ripetere con facilità i peccati gravi.

La preghiera costante e, soprattutto i Sacramenti, trasformano la persona e la rendono giorno dopo giorno, più buona e saggia.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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I radical chic contro la famiglia cristiana, contro la ragione – 26 Febbraio 2022 0

I radical chic contro la famiglia cristiana, contro la ragione – 26 Febbraio 2022

Sabato 26 febbraio 2022

VII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 10,13-16)

Chi non accoglie il Regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a Me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il Regno di Dio. In verità Io vi dico: chi non accoglie il Regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

I bambini nascono dalla coppia formata dall’uomo e dalla donna, questo lo capiscono tutti quelli che hanno nella testa un po’ di materia, in caso contrario non riescono a capirlo anche per le posizioni radical chic irragionevoli e vanagloriose. L’arroganza di tante persone superbe lascia sbigottiti, esaltano il peccato trasgressivo senza accettare che vivono come gli animali.

L’Italia è la prima in Europa solo per la denatalità, è predominante quindi l’inclinazione omosessuale e anche la presenza di anticlericali inferociti anche per l’affiliazione a società nemiche acerrime di Dio e della Chiesa, di cui fanno parte alcuni beduini che sconsigliano di fare figli come conigli.

La caratteristica principale dei cattivi è appunto quella di fare del male, fare soffrire chi non condivide le loro opinioni, alle volte anche per banalità. Ci sono categorie di persone prevenute e dal giudizio pronto per scaricare sugli altri le loro perversioni. Omosessuali famosi hanno questa propensione nell’accusare gli altri di essere omosessuali, dando l’impressione di capire che esserlo è un andare contro natura, vivere malamente.

Certo, ognuno è libero/a di fare quello che vuole, ma perché accusare e diffamare le persone normali, che non hanno questa gravissima inclinazione?

Se un politico, un imprenditore o un altro viene accusato di avere commesso errori morali, non accusa né indica altri sapendo di mentire.

Senza figli non c’è futuro e questo lo ha compreso anche una anticlericale abortista osannata purtroppo da un vescovo, e qui tanti siamo rimasti sbigottiti. Considerare questa donna italiana abortista «meritevole di apprezzamenti», proprio lei che si è battuta per il trionfo dell’aborto in Italia, è più di una bestemmia, quasi un’eresia!

Il matrimonio in Chiesa è un sogno da coronare per molti, chiamati i «sopravvissuti» alla mutevole e libera forma di convivenza di ogni genere.

Il matrimonio cattolico in questi ultimi decenni è stato attaccato da molte parti con metodi esagerati, concentrando l’obiettivo sulla sua disgregazione per creare una nuova società senza morale, senza Dio e alla ricerca esclusiva di ogni forma di appagamento dei sensi.

Si vogliono condurre tutti gli uomini e le donne a condurre una vita intensamente immorale.

È stata abilmente seminata una forma di «gramigna» che arriva a toccare in molti modi la mente di quasi tutte le persone sposate, e che attecchisce lì dove non si utilizzano i mezzi sacri per tagliare anche le radici di questa tremenda tentazione.

Pochi riescono a reagire e ad assestare forti colpi con la zappa spirituale che è la preghiera, ogni volta che spunta questa erba infestante.

Non solamente le persone sposate vengono raggiunte dai messaggi subliminali lanciati con ogni mezzo mediatico, messaggi progettati per passare al di sotto dei normali limiti della percezione.

L’INCONSCIO DI TUTTI QUELLI CHE NON SONO SPIRITUALMENTE CORAZZATI, È OCCUPATO DA CONVINZIONI DI NUOVI STILI DI VITA E DELLA RICERCA DELLA LIBERTÀ SENTIMENTALE. DA VIVERE A QUALUNQUE COSTO!

L’èlite che esulta al solo pensiero di distruggere il matrimonio cattolico, vive in una dimensione infernale, sono personaggi strani e stravaganti inondati di continuo dai miasmi e dai fetori dell’inferno, ma loro li percepiscono come aria pulita… L’Italia è dominata da questi personaggi in ogni luogo di potere… CHI NON LO CAPISCE NON USA BENE LA MENTE!

Non hanno mai pace interiore e mascherano abilmente i progetti segreti che sono per loro la linfa che li fa orrendamente e ingannevolmente vivere soddisfatti… compiaciuti… Non possono intuire che sono agevolati dai diavoli in ogni loro impresa ma poi i diavoli li porteranno a bruciare nell’inferno per l’eternità. I diavoli li ripagheranno in questo modo.

Queste persone sono interiormente come tori infuriati ma riescono anche a controllare la violenta rabbia, c’è in loro un grande dominio delle parole e dei gesti, ma non possono controllare quello che la mente deviata, e quindi malata, vuole distruggere nel mondo e così creare immense sofferenze nelle famiglie e nei bambini.

Il loro obiettivo è anche la sofferenza delle persone ma questo può avvenire successivamente, loro sono impegnati nella creazione di una società a loro immagine e somiglianza, essendo pervertiti, cattivi, amorali. I diavoli sono i loro padroni e queste persone non possono accorgersene,non hanno idea che il rifiuto del sacro è uno dei tre motivi che conferma la presenza e l’agire dei diavoli in loro.

Ci sono quelli consacrati a Satana e lo sono senza saperlo anche quanti odiano Gesù e la Chiesa. Sappiamo che alcuni agiscono sotto mentite spoglie!

La famiglia cattolica è stata colpita negli ultimi decenni da molti attacchi, solo apparentemente non mirati alla sua disgregazione.

BISOGNA PRECISARE CHE È MOLTO IMPEGNATIVO PER LA COPPIA DI SPOSI DIVENTARE UNA CARNE SOLA, CI SONO MOLTE ATTENUANTI ED È POSSIBILE RAGGIUNGERE L’ARMONIA E LA COMPRENSIONE RECIPROCA, SOLO CON L’AIUTO DI GESÙ E DELLA MADONNA.

Solo la coppia che prega, resiste ai continui messaggi di corruzione e di spinta alla libertà individuale, che inducono a credere che il matrimonio sia un cappio.

Sbaglia chi considera il matrimonio come una trappola, è invece una scuola di virtù, dove i genitori sono chiamati da Dio a cooperare ai suoi disegni, con la nascita dei figli e con l’educazione amorevole e religiosa. La responsabilità dei genitori è grande davanti a Gesù, perché l’educazione è questione di cuore.

La preghiera costante purifica l’anima e trasfigura le coppie di sposi, tutti i cristiani impegnati, fino a renderli buoni e semplici come i bambini. Se vogliamo qualche esempio di bontà e semplicità, ricordiamo e ammiriamo molto spesso Gesù.

Gesù è il sublime modello di perfezione e l’Eucaristia adorata e mangiata durante la Santa Messa, ci permette di acquisire i suoi sentimenti.

È possibile cambiare e diventare come i bambini buoni, sinceri e fiduciosi. C’è da lasciare i vizi e seguire il cammino indicato nel Vangelo.

Pregate molto il Santo Rosario per sentire l’abbraccio e la protezione della Madonna, per scoprire che Gesù è buono e ci ama sempre.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La condizione spirituale dei divorziati – 25 Febbraio 2022 0

La condizione spirituale dei divorziati – 25 Febbraio 2022

Venerdì 25 febbraio 2022

VII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 10,1-12)

L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a Lui e di nuovo Egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma Egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È una Parola forte per quanti si trovano in una condizione morale e coniugale diversa dalla fedeltà che viene promessa nel rito del matrimonio. È un tema che va affrontato con molta sincerità e senza cercare di mitigarlo o addirittura di renderlo immorale come fanno e permettono quei Pastori che cercano gli applausi e permettono ogni liceità ai divorziati risposati.

Considerando la situazione sociale dei divorziati risposati, anche se non lascia sorpreso quasi più nessuno, bisogna comprendere che i divorziati non sono persone destinate alla condanna eterna, non è corretto infliggere una ulteriore pena dopo la dolorosa sofferenza della scelta del divorzio o dall’avere subito il divorzio. Semmai va condannato il ricorso al divorzio insieme all’assunzione di responsabilità di chi lo ha voluto.

La Chiesa accoglie tutti i divorziati come figli bisognosi di essere curati nelle loro piaghe dolorose, perché Essa è una Madre che protegge soprattutto i più deboli. Anche se non possono assolutamente accedere ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia, la forza possono trovarla nella preghiera fiduciosa che devono rivolgere a Gesù e alla Madonna.

CHI AFFERMA L’OPPORTUNITÀ DI FAR COMUNICARE I DIVORZIATI RISPOSATI O IMPEGNATI IN UNA NUOVA RELAZIONE SENTIMENTALE, NON LI AMA E LI CONDANNA A COMMETTERE REITERATI PECCATI MORTALI. I SACRAMENTI SONO DI DIO E I SACERDOTI LI AMMINISTRANO E BASTA. QUESTI PASTORI MODERNISTI DEVONO SOLO OBBEDIRE ALLA LEGGE DI DIO.

È la Bibbia ad affermare questo divieto, confermato dal vero Magistero della Chiesa e nessuno, proprio nessuno, ha l’autorità di modificare una sola parola della sana dottrina cattolica. Chi compie questo gesto si oppone a Gesù Cristo, inventa un’altra dottrina che non è più cattolica e diventa un eretico.

La considerazione sui divorziati risposati non deve mai essere cattiva, soprattutto se sono cristiani e hanno compreso la loro scelta non conforme alle parole di Gesù, per questo, noi dobbiamo invogliarli alla preghiera e ricordarli nelle nostre preghiere.

Ci sono invece casi scandalosi di divorziati scostumati che sono solitamente personaggi famosi. Essi ostentano le loro depravazioni, anche i nuovi amori che cambiano molto spesso dopo la rottura di uno o più matrimoni. Non hanno una morale di riferimento, quella che loro considerano etica è con maggiore precisazione la loro visione disgraziata della vita.

Liberi di scegliere e di cambiare amante o marito/moglie anche ogni mese, sta di fatto che non percepiscono l’immensa gravità dei loro scandali pubblici. Invogliano centinaia di milioni di persone ad imitarli e i peccati di queste persone, ricadono anche su quanti sono stati di cattivo esempio. I cattivi modelli.

I cattolici maturi sono consapevoli che durante il rito hanno promesso fedeltà incondizionata al coniuge, secondo quanto ha stabilito Gesù: «Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Nessuno ha questa autorità morale, e chi è incappato nel divorzio non può essere gioioso di questo.

Forse si sentirà libero/a per la lontananza da una persona verso cui non si elevava più l’amore e l’armonia, non c’era più fiducia e stima, ma difficilmente si dimenticherà la storia matrimoniale, rimarrà sempre come una ferita morale che solo Gesù Cristo può guarire. Mentre si dimentica presto e con gioia l’allontanamento da un coniuge (uomo o donna) squilibrato/a, narcisista, manipolatore/trice. Così agiscono molti e nessuno può cambiare le loro reazioni.

Le incomprensioni sono normali nel matrimonio, non sempre però si tratta solo di mancanze di comprensione. Di sicuro non c’è una regola identica per valutare i divorzi. Ognuno è un caso a sé, anche per questo non è corretto condannare i divorziati, non solamente per la mancanza di conoscenza della responsabilità, anche per quanto vivono interiormente.

Scrivo in modo molto chiaro per i divorziati e per tutti, non si devono attuare gli estremi dinanzi a questa tematica, perché la condanna e l’approvazione del divorzio sono le scelte dei Pilato di oggi. È vero che prendono una posizione mentre Pilato lasciò decidere agli ebrei, ogni scelta delle due però è di convenienza per sé o per amici e parenti.

Gesù nel Vangelo ci dice che una coppia formata da uomo e donna che contrae il matrimonio e promette fedeltà eterna reciproca, con il divorzio rompe l’alleanza anche con Dio perché compiuta davanti a Lui, oltre che all’assemblea. Rompe il patto coniugale e causa delle conseguenze negative. «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». 

Sono molti i divorziati e probabilmente anche quelli che tradiscono il coniuge, ed è come una pratica da compiere assolutamente per considerarsi parte integrante della società, per sentirsi accettati dagli altri. È la perdita di Dio a schiacciare nell’istintività tutti questi peccatori, senza dare la capacità di riprendere le redine della volontà.

Dobbiamo essere noi ad avere grande comprensione per quanti peccano gravemente e fare quello che non fanno loro: pregare.

Gesù è buono e vuole salvare tutti, aspetta con gioiosa trepidazione le nostre preghiere per la conversione di quanti vivono nell’immoralità. Aspetta con maggiore gioia il pentimento di quanti sono nell’errore e non hanno ancora scoperto che l’Amore di Dio appaga ogni desiderio, dona la pace interiore.

Quando è presente l’Amore di Dio, la mente non è più agitata e non c’è alcuna smania di commettere immoralità. Chi prega ottiene ogni aiuto.

Preghiamo di più per la salvezza delle anime che si trovano nei territori di guerra. Preghiamo perché Dio mitighi la sua giustificata e vigorosa Ira.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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L’Italia è in guerra e nelle Chiese chiuse non si prega – 24 Febbraio 2022 0

L’Italia è in guerra e nelle Chiese chiuse non si prega – 24 Febbraio 2022

Giovedì 24 febbraio 2022

VII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 9,41-50)

È meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio Nome perché siete di Cristo, in verità Io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in Me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel Regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gli scenari che cominciano ad intravvedersi danno l’idea dell’Apocalisse, non tanto perché la vivremo in questo tempo e ci siamo dentro pienamente, soprattutto per quanto sta già avvenendo da questa mattina in Ucraina.

Da quanto appare e dalle parole ipocrite dei potenti, a quanto sembra loro attendevano proprio questa reazione e adesso si sgolano pronunciando attacchi violenti contro Putin. Non si spiegano le loro rimostranze dopo avere incoraggiato con insistenza l’Ucraina ad entrare nella Nato e così permettere agli Stati Uniti di collocare potenti armi a due passi dalla Russia.

Sembra una guerra programmata più dall’Occidente che da altri ma tutti sbagliano. Anche se ai potenti occidentali Putin appare come l’uomo che si è lasciato provocare con facilità e già sconfitto per questo, l’evolversi sarà molto diverso e sarà Putin a far tremare il mondo, a cominciare dalle Nazioni che adesso lo irridono.

Non è intuizione la mia né conoscenze particolari ma sono diverse profezie dette dalla Madonna alla Beata Suor Elena Aiello dal 1958 al 1960.

«Diverse Nazioni saranno colpite, specie l’Italia, con rivoluzioni sanguinose. La Russia ha preparato le armi segrete contro l’America, contro la Francia e contro la Germania. La guerra è prossima. Il Reno della Svizzera sarà pieno di cadaveri e di sangue. Il leone ruggente avanzerà sulla Cattedra di Pietro, per diffondere i suoi errori. Il fiele della Russia avvelenerà tutte le Nazioni, specie l’Italia». (22 agosto 1960)

Nelle scorse settimane sia a Trevignano Romano che a Luz de Maria è stata anticipata questa guerra, che avrà gravi ripercussioni un po’ ovunque.

Oggi la gerarchia della Chiesa dovrebbe invitare i cattolici a pregare di più, tutti i Vescovi del mondo dovrebbero promuovere l’adorazione eucaristica perpetua, invece c’è silenzio, come se Gesù Cristo fosse un estraneo o da non considerare. Ne daranno amaramente conto!

Nel Vangelo di oggi il Signore ci parla dei vizi.

Si rivolge soprattutto a quanti nella Chiesa sono chiamati a mostrare costantemente esempi di vita santa, ma molti disprezzano il sacro e Dio…

«Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in Me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare».

Gesù si riferisce a quelli che in tanti modi danno scandalo, arrecano gravissima offesa a Dio, rifiutano la morale e allontanano i credenti.

Anche se Gesù indica quelle parti del corpo da eliminare per non dare più scandali,non si riferisce agli arti del corpo, indica che bisogna fare a meno di utilizzare queste parti per commettere peccati.La mano, il piede, l’occhio sono causa di moltissimi peccati, e non deve sorprendere se cita il piede, infatti per mezzo dei piedi si cammina e ci si reca in luoghi sbagliati.

Ognuno sa il riferimento personale dei peccati che commette, ma Gesù non vuole la nostra sofferenza né ovviamente che si perdano parti importanti del corpo. Bisogna non utilizzarli per commettere peccati, tradire Lui e indirizzarsi verso l’inferno.

Il Signore con parole semplici spiega la differenza di condizione e di destinazione se si utilizzano o meno ciò che Lui dice di non utilizzare.

Sembrano parole apparentemente dure nel Vangelo di oggi, ma non lo sono. Gesù svela la realtà in cui si trovano a vivere uomini e donne, e avverte che è molto facile peccare se non si attua una forte rinuncia verso ciò che attrae e che si oppone ai Comandamenti.

Queste norme devono essere la guida della nostra vita e la loro osservanza non farà cadere nelle opere sbagliate.

È troppo facile errare, illudersi e fallire in questo mondo che divora rapidamente decoro, dignità e bellezza interiore. Noi siamo avvisati e siamo anche molto fortunati, perché conosciamo la Via di Dio e anche tutto ciò che è corruzione anche se il mondo impropriamente lo indica come bene.

«Ognuno infatti sarà salato con il fuoco».

Non è Gesù a volere questo, Lui è buono e ci ama così come siamo, sono invece le opere sbagliate dei peccatori che rifiutano Dio e la Confessione, a farli sprofondare nel Male. Gesù è sempre pronto a perdonare tutti i peccatori pentiti, anche nell’ultimo istante di vita. Ma chi è sicuro di riuscire a chiedere perdono quando si sta spegnendo e salvarsi l’anima eternamente?

Questo è il tempo di Grazia, il tempo di scegliere il Bene e calarlo nella propria persona, per agire seguendo solo la retta intenzione.

La Corona del Santo Rosario ci ottiene lo Spirito della Madonna e ci permetterà di non finire nel fuoco eterno. Ci salverà da tante disgrazie.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Una Chiesa che non crede più nell’apostolato – 23 Febbraio 2022 0

Una Chiesa che non crede più nell’apostolato – 23 Febbraio 2022

Mercoledì 23 febbraio 2022

VII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 9,38-40)

Chi non è contro di noi è per noi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo Nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio Nome e subito possa parlare male di Me: chi non è contro di noi è per noi». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

C’è un passo dell’Antico Testamento che riporta un episodio simile a quello del Vangelo di oggi. Dio su istanza di Mosè, che non si sentiva capace di portare da solo il peso di tutto il popolo, prese parte dello «Spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta anziani».

Non appena lo Spirito si posò su di essi, cominciarono a profetizzare.

Due di essi però non erano andati nella tenda dove erano riuniti gli altri e rimasero nell’accampamento. Questo atteggiamento urtò Giosuè e lo riferì a Mosè: “Mosè, mio signore, impediscili!”, indicando i due come indegni di ricevere lo spirito profetico. La risposta di Mosè fu sorprendente:

«Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo Spirito».

Il Vangelo della Messa ci riporta un fatto per certi versi simile. Giovanni si avvicinò a Gesù per dirgli che avevano visto uno che «scacciava i demoni» nel suo Nome. Dato che non apparteneva al gruppo che accompagnava il Maestro, glielo avevano proibito.

Gesù rispose ai suoi: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio Nome e subito possa parlare male di Me».

Gesù mette in guardia i discepoli contro ogni esclusivismo e spirito di fazione, e allarga loro l’orizzonte e il cuore in vista di un apostolato universale, vario e diverso. In questi nostri tempi si nota una forte agitazione in diversi Vescovi quando i laici o Sacerdoti che seguono i credenti, compiono un buon apostolato nel Nome di Gesù Cristo. Sono quei Vescovi affascinati dalla dinamica ecumenica, con un linguaggio nuovo e più protestante, non più fedele alla Tradizione della Chiesa.

Chi ama veramente Gesù e la Madonna desidera ardentemente che tutti i peccatori si avvicinino a Loro e rinascano a vita nuova. I pretesti escogitati con molta malafede per fermare l’apostolato nel Nome di Gesù, dimostrano che certi Pastori non seguono più Gesù, sono diventati seguaci di altre obbedienze, puntano ad una gloria umana. Come conseguenza, oggi c’è un progressivo allontanamento dei cattolici da Gesù, dalla Chiesa.

Gli effetti si vedono dal rifiuto della Confessione, con i confessionali vuoti, la scarsa partecipazione alla Messa, la perdita del senso del peccato nella stragrande maggioranza dei cattolici, la mancata conoscenza di Gesù e della sua presenza vera, reale, sostanziale nell’Eucaristia.

Siamo oramai quasi giunti all’orribile sacrilegio già profetizzato da Daniele e dall’Apocalisse, della fine del «Sacrificio quotidiano», cioè la trasformazione della Santa Messa, con il cambiamento delle parole della consacrazione.

Quella che si celebrerà tra breve non sarà più la Santa Messa della Chiesa Cattolica, ma un memoriale, una preghiera che gli apostati potranno fare insieme ai protestanti luterani. Questa la ragione della riabilitazione dell’eretico dannato Lutero, la sua statua portata dentro il Vaticano, i pellegrinaggi che le diocesi italiane organizzano in Germania sulla sua tomba…

Vi accorgerete della trasformazione della Santa Messa quando nella consacrazione non sentirete più pronunciare: «Questo è il mio Corpo…; Questo è il mio Sangue». Questa non sarà più la Santa Messa della Chiesa Cattolica e dovrete cercare i Sacerdoti di Maria Santissima per ricevere l’Eucaristia.

Nel Santissimo Sacramento Gesù è presente realmente in modo sacramentale. Un miracolo portentoso. Nell’Eucaristia Gesù è vivo e vero, è lo stesso Gesù di duemila anni fa quando predicava e compiva straordinari miracoli.

Ogni cattolico deve fare un impegnato apostolato verso quanti sono lontani da Gesù, non pregano e si dirigono verso l’inferno.

Le forme apostoliche possono essere differenti. l’unica condizione -entro la grande varietà di modi di condurre anime a Gesù- è l’unità nell’essenziale, in ciò che appartiene alla sana dottrina della Chiesa.

Il segno di autenticità e di vera spiritualità da rilevare in un gruppo o in una persona, è di capire se realmente si mantiene in comunione con la sana dottrina della Chiesa. Se porta novità dottrinali o c’è un’agitazione incline al fanatismo, non è in comunione con Dio.

Se non c’è il vivo desiderio di santificarsi con l’impegnativa pratica delle virtù, non esiste il vero amore a Gesù. Molti credenti puntano sull’attività, sulle iniziative parrocchiali e su tante forme organizzative, dimenticando la cosa centrale, essenziale, vitale:l’adorazione di Gesù Eucaristia e la conoscenza della sua Persona!

È evidente che anche il lavoro, i periodi di riposo, le visite ad amici, lo sport, possono essere occasione per portare persone a Dio, tali devono essere anche le difficoltà che incontriamo in un ambiente più o meno apertamente contrario alla Fede.

Forse ci daranno modo di esercitare la carità, stimando o trattando bene anche coloro che non ci capiscono o ci trattano male.

Non reagiremo mai con durezza, non renderemo male per male. Quando sarà opportuno ci difenderemo, ma rispettando le persone. E cercheremo di insegnare, con tutti i mezzi possibili, che il motore che muove la nostra vita è la bontà di Gesù.

Ogni apostolato compiuto all’ombra della Croce è sempre fecondo, ed è autentico quando si incontrano difficoltà a causa dell’agitazione dei diavoli. Oggi è diventato difficile per tutti i buoni cattolici compiere un santo apostolato per l’opposizione di quei Vescovi che non guardano più verso l’alto ma verso il basso.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il Catechismo è indispensabile per vincere le eresie – 22 Febbraio 2022 0

Il Catechismo è indispensabile per vincere le eresie – 22 Febbraio 2022

Martedì 22 febbraio 2022

VII Settimana del Tempo Ordinario

Cattedra di San Pietro Apostolo

+ VANGELO (Mt 16,13-19)

Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del Regno dei Cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei Profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli. E Io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di Essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La liturgia ci presenta questa festa per ricordarci la peculiare missione affidata da Gesù a Pietro. Nel Messale Romano questa festa è così spiegata: «Con il simbolo della Cattedra pone in rilievo la missione di maestro e di pastore conferita da Cristo a Pietro, da Lui costituito, nella sua persona e in quella dei successori, principio e fondamento visibile dell’unità della Chiesa».

È stato Gesù ad indicare Pietro come Capo degli Apostoli e della Chiesa nascente, a Lui ha concesso il Primato che leggiamo oggi.

Nella storia della Chiesa ci sono stati Papi molto diversi da loro e dallo stesso esercizio del Pontificato, numerosi non sono stati all’altezza della loro missione e sono venuti meno qualche volta al loro ruolo di Pastori, mettendo in pericolo più o meno grave, più o meno diretto, l’unità della Fede nella Santa Chiesa. Ma questa debolezza riguardava motivi di ordine essenzialmente morale e mai dottrinali.

NESSUN PAPA NELLA STORIA DELLA CHIESA È STATO MAI ACCUSATO IN PASSATO DI SCELTE TEOLOGICHE OPPOSTE AL VERO MAGISTERO DELLA CHIESA, MAI PER CONVINZIONE INTELLETTUALE.

Ci sono stati Papi distratti dalle vicende del mondo, ma non hanno mai manipolato di una sola virgola la Parola delle Sacre Scritture.

Non trascuriamo che la nostra amata Chiesa fin dall’inizio è stata perseguitata dai diavoli, essi hanno cercato di distruggerla in tutti i modi a loro possibili ma lo Spirito Santo non lo ha mai permesso. Oggi è il tempo dell’Apocalisse e della battaglia che segnerà la sconfitta dei diavoli e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

La Chiesa sta vivendo una grande tribolazione ed è profetizzato nell’Apocalisse, inoltre nel Catechismo promulgato da Papa San Giovanni Paolo II del 1992 è scritto che la Chiesa presto apparirà come distrutta, finita, disgregata anche nelle sue strutture. Leggiamo dal Catechismo della Chiesa Cattolica l’articolo 675:

«PRIMA DELLA VENUTA DI CRISTO, LA CHIESA DEVE PASSARE ATTRAVERSO UNA PROVA FINALE CHE SCUOTERÀ LA FEDE DI MOLTI CREDENTI. LA PERSECUZIONE CHE ACCOMPAGNA IL SUO PELLEGRINAGGIO SULLA TERRA SVELERÀ IL “MISTERO DI INIQUITÀ” SOTTO LA FORMA DI UNA IMPOSTURA RELIGIOSA CHE OFFRE AGLI UOMINI UNA SOLUZIONE APPARENTE AI LORO PROBLEMI, AL PREZZO DELL’APOSTASIA DALLA VERITÀ».

Napoleone dall’esterno e tantissimi Prelati dall’interno, non sono riusciti in passato e in questi tempi non riusciranno a distruggere la Santa Chiesa di Gesù Cristo. Nonostante le alleanze con gli scatenati satanisti nemici di Dio, accecati di odio nel voler disintegrare l’unica Chiesa di Dio, Essa vivrà una breve Passione, un’apparente morte e risusciterà come il Signore.

NELLA VOLONTÀ DI DIO LA FIGURA DI PIETRO È AVVOLTA DI INFALLIBILITÀ IN MATERIA DI FEDE, QUESTO CI DICE CHE UN PAPA ELETTO LEGITTIMAMENTE, SECONDO QUANTO STABILISCONO LE REGOLE DELLA TRADIZIONE DELLA CHIESA, NON POTRÀ MAI VENIRE MENO NELLA FEDE, NÉ LA MODIFICHERÀ O SI ADOPERERÀ PER LIVELLARE L’UNICA CHIESA DI DIO, ALLE RELIGIONI UMANE E OPPOSTE, CONTRASTANTI.

L’autentico Successore di Pietro è colui che non modifica una sola lettera del vero Magistero, si riconosce dalla singolarità di obbedire alla Tradizione e di non modificarla in nessuna parte. Un Papa autentico non manipola una virgola del Magistero autentico.

LA STESSA LOGICA CI DICE CHE GESÙ CRISTO FIGLIO DI DIO, NON METTE DI SUA VOLONTÀ A CAPO DELLA SUA CHIESA, CHE HA PAGATO VERSANDO TUTTO IL SUO SANGUE DIVINO, UN UOMO INTENTO A DISTRUGGERLA.

Pietro era obbediente e fedele a Gesù, fu rivelato a Maria Valtorta, dopo la Pentecoste divenne migliore, umile e contemplativo.

QUESTA È LA MISSIONE UNICA E SOPRANNATURALE DI UN PAPA: CONFERMARE NELLA FEDE TUTTI I CATTOLICI, RIPROPONENDO FEDELMENTE QUANTO INSEGNATO DALLA SANTA CHIESA FIN DALL’INIZIO DEL CRISTIANESIMO.

Non può esserci nessuna motivazione plausibile per modificare una sola parola del vero Magistero, è impensabile che un Papa autentico possa manomettere l’insegnamento di Gesù Cristo, anche perché proprio il Signore affermò che la sua Parola dovrà restare inviolabile.

«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mt 24,35).

Esiste l’infallibilità del Papa, ma deve considerarsi che le sue parole sono infallibili in materia di Fede e di morale se corrispondono alla Fede e alla morale del Magistero autentico della Chiesa Cattolica. Nessun Papa ha mai avuto la temerarietà di modificare la dottrina cattolica, proprio perché un Papa non ha questa autorità.

Noti professori di Teologia di tutto il mondo organizzano incontri di approfondimento per la difesa della nostra Fede e in tanti affermano che si arriverà al più violento scisma nella Chiesa. È allarmante questo disegno, saranno centinaia di milioni di cattolici a smarrirsi nelle eresie che non riconosceranno e le seguiranno come pecore smarrite prive di discernimento.

Per non sbagliare cammino e rimanere assolutamente fedeli a Gesù, meditiamo il Catechismo del 1992 contenente il vero Magistero della Chiesa.

È diviso in quattro parti:

1) la professione della Fede pdf: 1-1065;

2) la celebrazione del mistero cristiano pdf: 1066-1690;

3) la vita in Cristo pdf: 1691- 2557;

4) la preghiera cristiana pdf: 2558-2865.

Questo link apre la pagina principale http://www.vatican.va/archive/ccc_it/ccc-it_index_it.html. La conoscenza del Catechismo vi farà restare fedeli a Gesù Cristo!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I diavoli giocano con perversa abilità su più tavoli – 21 Febbraio 2022 0

I diavoli giocano con perversa abilità su più tavoli – 21 Febbraio 2022

Lunedì 21 febbraio 2022

VII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc9,14-29)

Credo, Signore; aiuta la mia incredulità.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed Egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da Te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da Me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se Tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!». Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, Io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi. Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed Egli disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera e il digiuno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Uno dei punti più ridicoli del modernismo è la non esistenza del diavolo, ne sono convinti prevalentemente i teologi e riescono ad influenzare i seminaristi che poi diventano Sacerdoti e trasmettono questa eresia a tutti quelli che li ascoltano. È una assurdità in contrasto con gli episodi del Vangelo, qui troviamo gli esorcismi compiuti da Gesù e ad ogni suo minimo comando avveniva la fuga immediata dei diavoli dalla persona posseduta.

Dinanzi a Gesù il diavolo non può resistere, non regge la sua Onnipotenza e si allontana velocemente. Avviene anche quando noi preghiamo.

Ogni cristiano ha la capacità di scacciare i diavoli che tentano, disturbano, ispirano falsità per rovinare i seguaci del Bene. L’agire dei diavoli è subdolo, presentano all’inizio qualcosa come buono mentre è un’esca per far compiere altre cose, quindi per indurre la persona a sbagliare e a compiere peccati mortali. È il lavoro sporco dei diavoli, non hanno altro da fare.

I diavoli hanno la grande abilità di giocare su più tavoli contemporaneamente, così spingono alla rovina forse irreversibile i grandi peccatori, controllano i tiepidi per sferrare colpi micidiali nei momenti di debolezza e attendono con trepidazione anche piccoli spiragli per far cadere soprattutto i buoni.

L’obiettivo principale dei diavoli è di mantenere tutti bloccati nel Male, ci riescono con facilità con i peccatori e i non credenti, con essi trovano sempre le porte spalancate e ispirano abominio su abominio. Ascoltate cosa dicono tanti personaggi pubblici senza Dio e le loro iniziative contro il Bene, contro i cittadini italiani. Sono senza amore, agiscono nel Male, sono privi di sensibilità e davanti i morti fanno spallucce e vanno oltre.

Tutti veniamo disturbati dai diavoli, ma dove c’è una forte preghiera essi non riescono ad avere potere e restano debolissimi, riescono appena a tentare lievemente. I diavoli impazziscono dinanzi ai buoni cattolici, trovano grande difficoltà a vincere quanti osservano i Comandamenti, i principi morali e seguono con totale fedeltà Gesù.

I diavoli spingono silenziosamente e docilmente miliardi di persone a vivere nelle trasgressioni e lontani da Dio, senza Fede e preghiere. Questa la ragione delle apparizioni della Madonna in alcune parti del mondo con appelli a ritornare al Vangelo e messaggi importanti per far riflettere tutti, soprattutto i peccatori e i tiepidi.

Si intensificano i messaggi di Gesù e di Maria Santissima in concomitanza con l’arrembaggio «selvaggio» dei diavoli tramite i loro incalcolabili servitori e diversi loro servitori si trovano anche all’interno della Santa Chiesa. Questi Prelati senza più Fede, tra i vari compiti di rottura, hanno anche quello di perseguitare e diffamare i buoni cattolici.

Gesù nei tre anni di vita pubblica ricevette ininterrotte diffamazioni, San Pio da Pietrelcina per tutta la vita fu considerato un demonio e falso, lo scriveva anche «Il Mattino» in prima pagina dal 1930 in poi, per tanti anni. Tutti quelli che contrastano l’attività frenetica e assassina delle anime da parte dei diavoli, vengono colpiti da ogni forma di diffamazione.

CARI VESCOVI E SACERDOTI CHE PERSEGUITATE I BUONI, MA QUALE GESÙ CRISTO CONOSCETE? NON AVETE MAI COMPRESO, E SPERO FATTO L’ESPERIENZA CHE NULLA È IMPOSSIBILE A DIO? CHE LA FEDE SPOSTA LE MONTAGNE (MC 11,23)? CHE SOLO IL DIO DI GESÙ PUÒ IN UN ISTANTE FARVI SPARIRE O MORIRE O GETTARVI VIVI NELL’INFERNO?

GESÙ È SEMPRE IL FIGLIO DI DIO, NON LASCIATEVI CORROMPERE DA CHI TRADISCE ED AFFERMA CHE NON È FIGLIO DI DIO. NON SONO SUFFICIENTI TUTTE LE PROVE DATE DAL SIGNORE GESÙ?

RIPRENDETE AD ADORARE GESÙ DAVANTI AL TABERNACOLO ED EGLI RIATTIVERÀ LA VOSTRA FEDE, SARETE FERVOROSI E I VOSTRI PENSIERI SARANNO SENZA PAURE E CALCOLI UMANI.

Spesso è la paura a far mettere da parte i capricci della vita e a far ricominciare a pregare, oggi molte persone sono davvero spaventate e non pensano più a tanti idoli. Hanno ricominciato a pregare con fervore e forse in modo confuso perché non abituati. La Madonna accoglie tutte le invocazioni e vuole aiutare tutti i suoi figli.

È il momento di pregare molto di più, di recitare più Corone al giorno del Santo Rosario e di vivere come ci indica il Vangelo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Necessità di corrispondere alla Grazia di Dio – 20 Febbraio 2022 0

Necessità di corrispondere alla Grazia di Dio – 20 Febbraio 2022

Domenica 20 febbraio 2022

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 6,27-38)

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, Io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché Egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

I comportamenti a cui sono chiamati i cristiani sono esigenti ma elevano l’anima e l’intelletto, permettono di ricevere abbondante Grazia da Gesù e realizzano al meglio la loro vita. Senza la presenza dello Spirito Santo, nessuna persona potrà mai modificare in meglio il suo carattere e se commette errori, potrà solo aumentarli fino a diventare abituale fare il contrario del Bene.

La mentalità, l’agire della persona cambia solo con la Grazia di Dio, con la preghiera recitata con amore e umiltà, con le buone opere.

LE PAROLE CHE GESÙ DICE OGGI SONO DIFFICILI DA ATTUARE SOPRATTUTTO IN QUESTO PERIODO STORICO DOVE TRIONFANO LA CATTIVERIA E LA MENZOGNA, ED È IN ATTO UN PROGETTO VIOLENTISSIMO DEI POTENTI DEL MONDO CONTRO INCALCOLABILI UOMINI E DONNE.

Gesù oggi nel Vangelo ci presenta diversi insegnamenti molto impegnativi e per metterli in pratica occorre una acquisita spiritualità soprannaturale. È davvero impegnativo quanto ci insegna Gesù ma è possibile metterlo in pratica, altrimenti ce li avrebbe risparmiati.

Non è sufficiente leggere le parole di Gesù, né ci si può adagiare sulla convinzione di non far del male a nessuno, perché molto spesso non si riesce nemmeno a fare del bene a nessuno.

Molti inconsciamente si considerano buoni e credenti perché non fanno del male a nessuno, ma occorre sempre impegnarsi per fare del bene a tutte le persone che si conoscono, pregare per i lontani e per quanti non ci amano.

Gesù ci parla molte volte del merito che ottiene anche la più piccola delle nostre opere, ma solo se la realizziamo per Lui: neppure un bicchiere d’acqua offerto per Lui rimarrà senza ricompensa. Se siamo fedeli a Cristo, dopo una vita offerta giorno dopo giorno al Signore, troveremo conservato in Cielo un tesoro.

La nostra vita è in effetti il tempo per meritare, in Cielo non si potranno acquistare meriti, là si gode la meravigliosa ricompensa.

Non si possono acquistare meriti in Purgatorio, dove le Anime Sante si purificano dalle mancanza scaturite dai peccati e pregano per gli altri.

Questo tempo è l’unico tempo per meritare le Grazie dal Signore: sono i giorni che ci rimangono da vivere qui sulla Terra. Riflettiamoci bene.

Tutto quello che Gesù ci chiede oggi nel Vangelo richiede un amore soprannaturale, una mentalità che và costruita mattone su mattone, e non si possiede senza la Grazia di Dio. Non è sufficiente compiere delle opere solo per abitudine. Molte persone sono naturalmente incline a fare del Bene, a comportarsi onestamente, ad evitare opere maliziose e false.

È già un agire buono ma senza fondamenti, senza capire la ragione della pratica di certi atteggiamenti che vanno contro la malvagità umana. Bisogna allora riempire di contenuti i buoni comportamenti che si praticano e che rendono felice il Signore.

Il mondo insegna con sempre maggiore cattiveria «l’occhio per occhio» dell’Antico Testamento, tranne i cristiani tutti gli altri seguono questa legge, anche se in determinati contesti culturali c’è una remissività che non posso chiamarla docilità come quella che ci insegna Gesù.

Il mondo senza Dio non comprende gli insegnamenti che oggi ci dà il Signore, sono insegnamenti troppo onesti per essere praticati da miliardi di persone senza valori umani. Senza i principi morali non è possibile obbedire a Gesù, per questo prima di obbedire alle parole di Gesù occorre riconoscerLo come Figlio di Dio.

Solo le parole di Gesù portano la persona ad un equilibrio non raggiungibile con le sole capacità umane e che rimane possibile possedere esclusivamente con la Grazia di Gesù. I suoi insegnamenti diventano praticabili con la sua Grazia ma nessuno deve cantare presto vittoria, ci saranno le ricadute e con l’aiuto del Padre spirituale si potrà ricominciare.

Le nostre opere di ogni giorno -il lavoro, i piccoli servizi che prestiamo agli altri, le gioie, il riposo, il dolore e la fatica vissuti con garbo e offerti al Signore-, possono trovar merito davanti a Dio grazie ai meriti infiniti che Cristo ci ha guadagnato nella sua vita terrena, poiché «dalla sua pienezza abbiamo ricevuto Grazia su Grazia» (Gv 1,16).

Doni si aggiungeranno ad altri doni, nella misura in cui corrispondiamo alla Volontà di Dio. Tutto dipende dalla nostra corrispondenza alla Grazia.

Il minimo atto di amore di Gesù, nella sua infanzia, nella sua vita di lavoro a Nazaret, racchiudeva un valore infinito per ottenere la Grazia santificante, la vita eterna e gli aiuti necessari per raggiungerla, in favore di tutti gli uomini del passato, del presente e che verranno.

Nessuno come la Madonna, Madre di Dio e Madre nostra, partecipò con tanta pienezza dei meriti di suo Figlio, ed è Corredentrice e Mediatrice.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Gesù è il balsamo che ristora lo spirito e il corpo – 19 Febbraio 2022 0

Gesù è il balsamo che ristora lo spirito e il corpo – 19 Febbraio 2022

Sabato 19 febbraio 2022

VI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 9,2-13)

Fu trasfigurato davanti a loro.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbi, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’Uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. E Lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell’Uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elia è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La Trasfigurazione di Gesù è uno dei passaggi più sorprendenti della Sacra Scrittura, forse solo inferiore alla manifestazione di Dio sul Sinai davanti a Mosè quando incise i 10 Comandamenti sulle pietre. Gesù si trova su un altro monte, stavolta il Tabor e Dio ancora proietta davanti agli uomini la sua Onnipotenza non con miracoli compiuti sugli ammalati, ma con una sua manifestazione.

Sul Tabor Gesù manifesta ai tre meravigliati Apostoli la sua vera identità, Egli è Dio incarnato per permettere a noi di diventare come Dio.

Lo scopo dell’Incarnazione del Figlio di Dio aveva anche la finalità della divinizzazione degli uomini, sue creature. Tutti noi siamo chiamati ad una trasfigurazione spirituale ma non si raggiunge rimanendo lontani da Gesù, dai Sacramenti, dalla vita di preghiera e dall’impegno cristiano che prevede costanza e doveri.

È bellissimo stare con Gesù e lo sperimentano tutti i buoni credenti che pregano ogni giorno, quanti vanno in Chiesa ad adorare l’Eucaristia, per rinvigorire l’anima con la Grazia di Dio e fortificare le solide fondamenta della vita spirituale.

Gesù vuole restare accanto ai seguaci che Lo amano davvero e fa avvertire la sua presenza a quanti sostano davanti al Tabernacolo, per rendere più sicuro e gioioso il loro cammino. Gesù dona gioia, pace interiore e rilassamento del corpo a quanti compiono con vero amore l’Adorazione dell’Eucaristia.

Dobbiamo scoprire il grande Amore di Gesù verso ognuno di noi, questa è la partenza determinante per conoscere il suo Vangelo e conformarci all’Amore eterno che si è manifestato in Gesù Cristo. Senza questo impegno, l’uomo resta solo e agitato, nulla lo soddisfa e cerca l’appagamento dove c’è il peccato e la perversione.

In Gesù si trova tutto quello che manca nella vita di ognuno.

Gesù è il balsamo che ristora ogni esigenza spirituale e fisica, è il sollievo nella sofferenza e il rimedio di tutti i mali.

La sua Trasfigurazione indica agli Apostoli il suo essere glorioso, è la conferma definitiva che veramente Egli è il Figlio di Dio.

I tre Apostoli non avevano bisogno di questa visione, strettamente parlando, sarebbero rimasti fedeli a Gesù ma pervasi di molta umanità, mentre la Trasfigurazione li ha elevati e fatti entrare in una dimensione soprannaturale.

È stata per loro una Grazia particolare assistere all’incontro di Gesù con Mosè ed Elia, i due grandi ebrei, considerati come le figure rappresentative della Legge e dei Profeti. Pietro, Giacomo e Giovanni ne sono stati testimoni per annunciare in futuro anche questo meraviglioso dialogo e sostenere i fratelli sconvolti dalla morte del Signore.

La visione è servita a irrobustire e consolidare la Fede dei tre Apostoli e a sostenere gli altri dopo la loro fuga nel Giovedì Santo.

Per i cristiani di oggi verranno tempi di grande confusione teologica e molti non sapranno quale strada seguire per rimanere fedeli a Gesù.

La problematica pericolosissima su cui discuto spesso, è la manipolazione della sana dottrina da parte di teologi e Pastori che hanno abbandonato con il cuore Dio, e sono caduti nell’apostasia, cioè, hanno perduto la Fede che comporta anche il traviamento di incalcolabili persone buone.

Nella gerarchia della Chiesa molti hanno raggiunto ruoli autorevoli con la bava ambiziosa e vivono senza Dio, adoranti del denaro e del potere.

Hanno compiuto tragicamente il tragitto opposto a quello di Pietro, Giacomo e Giovanni. Questi tre hanno raggiunto il Tabor insieme a Gesù e sono stati premiati con una visione soprannaturale ed impensabile, poi sono scesi sempre insieme a Gesù ed erano diventati creature nuove, per la loro fedeltà al Signore Gesù.

Se saremo fedeli e docili al Vangelo di Gesù, anche noi possiamo arrivare alla trasfigurazione come loro.

Scendendo dal monte, dopo la visione gloriosa di Gesù, quando Pietro, Giacomo e Giovanni erano ancora inebriati dalla mistica esperienza, il Signore cambia registro e passa dalla testimonianza gloriosa resa a Lui da Mosè ed Elia, all’annuncio della sua prossima Passione e Morte.

«Come sta scritto del Figlio dell’Uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato».

Pietro, Giacomo e Giovanni in pochi minuti passarono da una gioia inebriante al terrore della conoscenza della morte di Gesù. Infatti, come può morire un Uomo che è Figlio di Dio e viene addirittura adorato da Mosè ed Elia? Non è morto Dio sulla Croce, l’Uomo ha dato la sua Vita per ognuno di noi, per salvarci, per acquistare meriti infiniti a vantaggio di ognuno di noi.

Come non ci rendiamo conto di questo e non ringraziamo di continuo Gesù?

I tre Apostoli lo compresero nel Cenacolo, quando cominciarono a pregare bene e Gesù si mostrò a Loro. Non fu facile comprendere le sue parole.

Sul Tabor erano frastornati ma si sono fidati di Gesù, Lo hanno seguito, sicuri di non sbagliare strada insieme a Colui che è Via e Verità.

Facciamo anche noi così, obbediamo a Gesù, e soprattutto nel momento della sofferenza il Signore ci darà la forza per superare ogni avversità.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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