Archivio Mensile: Maggio 2022

La Corredentrice è anche la Mediatrice delle Grazie – 31 Maggio 2022 0

La Corredentrice è anche la Mediatrice delle Grazie – 31 Maggio 2022

Martedì 31 maggio 2022

VII Settimana di Pasqua

Visitazione della Beata Vergine Maria

+ VANGELO (Lc 1,3956)

Grandi cose ha fatto in Me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta Tu fra le donne e Benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la Madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E Beata Colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore Le ha detto». Allora Maria disse:

«L’Anima mia magnifica il Signore

e il mio Spirito esulta in Dio, mio Salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua Serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata.
Grandi cose ha fatto in Me l’Onnipotente
e Santo è il suo Nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che Lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La festa liturgica di oggi ci fa conoscere il vero significato della missione di ogni cristiano, così come la Vergine Maria interpretò la sua missione personale subito dopo l’Annunciazione. Nella premura della dolce Fanciulla non dobbiamo intravedere quasi un allontanamento da Nazareth per la sua gravidanza, Ella era spinta dall’amore, dalla carità verso la cugina, dopo avere appreso della sua gravidanza dall’Arcangelo Gabriele.

L’amore, la premura o il timore non facevano prendere una decisione sbagliata a Colei che era già Madre di Dio.

La Vergine Maria era perfetta e sempre incredibilmente vigilante. Ella pregava di continuo nel silenzio della sua casetta ed era già Mediatrice presso Dio, ascoltata dalla Santissima Trinità e benedetta per la sua piena donazione.

Dopo l’Annunciazione dell’Incarnazione del Figlio di Dio divenne subito missionaria e intraprese un faticoso viaggio per aiutare la cugina, non per allontanarsi dal suo luogo, dove sarebbe stata oggetto di critiche. Infatti, vi ritornerà sapendo di incontrare freddezze dagli stessi parenti.

Invece Elisabetta illuminata dallo Spirito Santo conosceva l’impossibile: Dio si era incarnato nella Vergine Maria.

«A che cosa devo che la Madre del mio Signore venga da me?».

Le due cugine avevano due segreti che per ragioni diverse non volevano rivelare pubblicamente, Elisabetta per la sua anzianità e per la sterilità vinta dal miracolo e la Madonna per il divino segreto annunciato dall’Arcangelo Gabriele.

Le due cugine erano raggianti di gioia per gli interventi di Dio su due situazioni impossibili, e ringraziavano umilmente l’Altissimo.

Nell’incontro tra le due, il silenzio mistico di Maria Santissima si squarciò e dalla sua voce traboccò una lode commovente all’Onnipotenza di Dio. Alle benedizioni che ricevette da Elisabetta, Lei rispose con l’appassionante inno di ringraziamento del Magnificat a Colui che mantiene sempre le promesse fatte ed è il vincitore su ogni forma di Male.

Insieme alla Madonna, nessun seguace di Gesù deve avere paura delle negatività e delle malattie:«Abbiate coraggio, Io ho vinto il mondo!».

Queste parole devono consolare quanti soffrono per qualsiasi ragione, tutti quelli che non hanno trovato speranza e non conoscono bene il Signore. Solo il Dio annunciato da Gesù guarisce davvero le sofferenze e infonde una pace che ristora e rianima.

Sempre la Vergine Maria rimase fiduciosa in Dio, perché si abbandonò in Lui.

Anche noi possiamo superare tutte le prove puntando decisamente sull’aiuto del Signore Gesù, chiedendolo costantemente perché non è mai sufficiente invocarlo poche volte. La costante richiesta indica il riconoscimento della sua maestà divina e la convinzione che solo Lui può davvero permetterci di superare le prove, di guarire da qualsiasi male.

La Madonna ci insegna la pratica perfetta dell’umiltà, virtù non praticabile senza una decisa volontà, se non è presente lo spirito di rinnegamento.

La docilità perfetta lo Spirito di Dio la trova esclusivamente nella Vergine Madre, Colei che ha portato in grembo l’Essere infinito e ancora Fanciulla conosceva tutte le umiliazioni che attendevano Lei che era già la Madre del Redentore.

La Vergine  Maria ebbe sempre piena fiducia in Dio e non riponeva alcuna certezza nelle proprie capacità.

La Maestra di bontà insegna a quanti si consacrano a Lei a seguire suo Figlio e a conoscerLo principalmente nel suo agire di Uomo, per poi adorarLo come Dio. Anche nel suo agire umano Gesù è Dio e questo è scontato, ma la meditazione sui miracoli impossibili compiuti e le sue azioni, facilitano notevolmente la comprensione della sua divinità.

Bisogna chiedere sempre aiuto alla Madonna per conoscere bene suo Figlio, Ella è la vera guida per arrivare a Gesù.

Anche noi come Elisabetta dobbiamo riconoscere che Maria Santissima è la Benedetta da Dio, l’unica a conoscere i misteri di Dio.

Come ha visitato Elisabetta, la Madonna vuole visitare i cuori di tutte le persone del mondo e portare Gesù, donare il suo Spirito di Madre Onnipotente per Grazia. Trova molti impedimenti tra gli stessi cattolici, ed appare inspiegabile la lotta contro la devozione alla Madonna anche da parte di Vescovi e Sacerdoti. È una triste realtà.

Chiediamo noi ogni giorno alla Madre di Dio di visitare chi odia Gesù, chi non Lo conosce, i peccatori, le Anime del Purgatorio e tutti gli ammalati.

Oggi rinnoviamo la consacrazione al suo Cuore Immacolato e chiediamoLe nei vari momenti della giornata, di infonderci il suo Spirito per adorare Gesù con Lei. Recitiamo questa benedetta Consacrazione che pubblico più sotto, con fiducia nell’Onnipotenza per Grazia della Madonna.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il «Piccolo Resto Santo» trionferà con la Madonna – 30 Maggio 2022 0

Il «Piccolo Resto Santo» trionferà con la Madonna – 30 Maggio 2022

Lunedì 30 maggio 2022

VII Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,2933)

Abbiate coraggio: Io ho vinto il mondo!

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che Tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma Io non sono solo, perché il Padre è con Me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in Me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: Io ho vinto il mondo!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Sorprende l’espressione dei più intimi discepoli che per tre anni avevano ascoltato gli insegnamenti di Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato». Proprio a loro aveva spiegato tutto quello che riteneva necessario e in modo chiaro. Non aveva nascosto nulla proprio a loro chiamati da Lui a divulgare la sua Parola.

L’incapacità di capire Gesù avviene anche oggi, quando non c’è la disponibilità a voler cambiare vita e si trovano tante giustificazioni per rimandare o per considerare buone anche le opere cattive. A chi fa del male la persona poco onesta o per nulla onesta? A se stessa principalmente, poi il male si diffonde tra i familiari e nella società.

Drammatica è la condizione dei cristiani che non ricevono più insegnamenti e guide sicure per non perdere la Fede.

Il progetto di arrivare ad eliminare l’Eucaristia prosegue occultamente e le condizioni adesso sono state create ad hoc, non solo con la debole scusa del coronavirus, anche a causa di questo comunque si è svelato che sono molti i Vescovi e i Sacerdoti indifferenti ai Sacramenti.

LA CRISI NELLA CHIESA È ALLA BASE DEL CROLLO MORALE DELL’UMANITÀ, E MOLTI DELLA GERARCHIA SONO RIUSCITI AD ANNULLARE IL VANGELO E I SACRAMENTI. SIAMO COMUNQUE SOLO ALL’INIZIO…

È OPPORTUNO CITARE UNA FRASE DEL SANTO CURATO D’ARS: «LASCIATE UNA PARROCCHIA PER VENT’ANNI SENZA SACERDOTE E IN QUEL PAESE VI SI ADORERANNO LE BESTIE».

Non appena verrà il Signore nella Gloria per mettere fine al predominio dei diavoli e dei loro seguaci che governano il mondo -e non sarà la fine del mondo-, la Fede in Dio sarà privilegio di pochi sparsi in molte Nazioni e saranno i «Piccoli» del Cuore Immacolato di Maria.

IL «PICCOLO RESTO SANTO» SARÀ UN PICCOLO GRUPPO CHE ADORERÀ INCESSANTEMENTE GESÙ E INVOCHERÀ EFFICACEMENTE LA MEDIAZIONE E L’INTERVENTO VITTORIOSO E DEFINITIVO DELLA MADRE DI DIO.

Se Dio non fosse così buono e paziente verso l’umanità, moltissimi non avrebbero più la possibilità di convertirsi e rinascere per vivere la vera vita. Ringraziamo Dio infinitamente paziente che attende il ritorno dei peccatori, solo Lui può concedere questo Amore perché è Lui l’Amore.

Da due millenni Gesù parla attraverso il Vangelo, le omelie, le sante letture, ma pochi rispondono al suo invito di iniziare un cammino di Fede e di sperimentare quella gioia interiore che solo Lui dona.

Nessuno può dire al Signore di non essere stato chiaro, anzi, è fin troppo comprensibile il suo messaggio che ricerca solo il Bene.

Molti cristiani non comprendono le parole di Gesù per mancanza di volontà, non è scattata in essi quella esigenza spirituale di scoprire il senso della vita. Quelli che hanno incontrato il Signore, hanno superato la fase dell’indolenza spirituale che si traduce anche con ignavia, un atteggiamento pericoloso e che Dante commenta bene nella Divina Commedia.

L’ignavia non è solo pigrizia, apatia, indolenza, inerzia, lentezza, poltroneria, noncuranza, negligenza. È molto di più.

Si applica a quelle persone che non si schierano e cercano di seguire il più forte che inconsapevolmente diventa Satana, perché non hanno la volontà di cercare la Verità, di fare le scelte migliori e di capire realisticamente il contesto sociale in cui vivono.

Ignavi è il termine attribuito alla categoria dei peccatori incontrati da Dante Alighieri nell’antinferno, durante la narrazione del suo viaggio nel regno dell’oltretomba, all’interno della Divina Commedia. Dante descrive la condizione degli ignavi nel Canto III dell’Inferno.

Considera gli ignavi come vili, essi durante la loro vita non hanno mai agito né nel Bene né nel Male, senza mai osare o avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte. Dante definisce queste anime come quelle di peccatori «che mai non fur vivi». Il disprezzo del poeta verso questa categoria di peccatori è massimo.

La sua insofferenza per gli ignavi scaturisce teologicamente dal pensiero che deve essere un obbligo schierarsi fra Bene e Male, essa è una scelta obbligatoria. L’uomo è un essere sociale e non può sottrarsi ai suoi doveri verso tutta la società, soprattutto davanti a Dio.

I cristiani non possono tenere il piede in due staffe anche da un punto di vista spirituale, devono capire che non è più tempo di restare immobili e continuare ad accogliere gli insegnamenti opposti al Vangelo, a quanto Gesù ci chiede di fare.

Rimanere con Gesù significa vincere con Lui, prima o poi, e nessuno dei suoi rimarrà sconfitto. «Abbiate coraggio: Io ho vinto il mondo!».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù sale in Cielo e rimane sempre con noi – 29 Maggio 2022 0

Gesù sale in Cielo e rimane sempre con noi – 29 Maggio 2022

Domenica 29 maggio 2022

ASCENSIONE DEL SIGNORE

+ VANGELO (Lc 24,46-53)

Mentre li benediceva veniva portato verso il Cielo.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo Nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, Io mando su di voi Colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in Cielo. Ed essi si prostrarono davanti a Lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel Tempio lodando Dio. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questa solennità come prima considerazione, ci dice che tutti noi siamo chiamati alla salvezza eterna e quindi a vivere nella beatitudine insieme a Dio. È una riflessione che lascia evidentemente indifferenti molti cristiani, considerando le dissipazioni in cui vivono e la poca comprensione del Vangelo.

Moltissimi non si chiedono come sarà possibile ottenere la vita eterna.

La mancata considerazione porta una chiara convinzione in essi, che la vita è una sola, termina qui e non esiste forse neanche Dio. Anche se non lo ammettono in modo esplicito, percorrendo la via della dissipazione Lo ignorano, ed è la via sbagliata, così quando arrivano all’incrocio e superano il punto di non ritorno, hanno già scelto liberamente la loro dannazione eterna.

Questa solennità invece ci parla di gloria, di vita eterna, è un messaggio chiaro: Gesù è salito al Cielo vivo e vero e ci attende in Cielo!

Non adesso ma quando verrà il tempo. I buoni, quelli che hanno sofferto ingiustizie e sofferenze senza ribellarsi contro Dio, i virtuosi poveri, gli ammalati mansueti, i veri seguaci del Cristo saranno premiati con la gloria eterna. Già adesso ricevono tantissime Grazie, la pace del cuore e una potente protezione dagli assalti diabolici.

Sembrano parole senza suoni. Invece se ci fate caso e riflettete, queste parole ci arrecano serenità, ci trasmettono la certezza che non stiamo faticando invano e che ognuno riceverà quello che avrà seminato qui.

Tante opere che compiamo nel silenzio, nel segreto della coscienza o della propria casa, nel lavoro che svolgiamo con dedizione e competenza, nei luoghi che frequentiamo in cui siamo chiamati a testimoniare che Gesù è vivo, le virtù che pratichiamo con grande rinnegamento; tutte queste opere valgono milioni di preghiere recitate malissimo.

Rimane indispensabile imparare a pregare e recitare bene le preghiere, a cominciare dal Santo Rosario per vincere sul Male.

È consolante avere la certezza che l’ingiustizia di questo mondo sarà sconfitta dalla vera Giustizia che esercita Dio nei confronti di ognuno. Non si intende solo quella punizione che si attirano i cattivi, ma come equità. Il giudizio di Dio pesa i buoni e i cattivi, elargisce premi ai meritevoli e toglie agli indegni anche quel poco che hanno.

In questa vita l’ingiustizia non trionfa veramente, anche se per un breve periodo o un tempo lungo schiaccia i buoni e li affligge con prove morali inenarrabili. Noi dobbiamo pregare, soffrire e offrire tutte le sofferenze al Cuore Immacolato di Maria.

L’INGIUSTIZIA NON AGISCE DA SOLA, È MANOVRATA DA PERSONAGGI CHE ODIANO GLI ALTRI E NON AMANO DIO, MA ARRIVA SEMPRE E INESORABILMENTE IL TEMPO DI DIO, OCCORRE AVERE PAZIENZA.

In noi deve essere presente l’amore e il perdono verso tutti, anche se non c’è la possibilità di incontrarli. Gesù ci chiama ad amare anche i nemici, noi in verità non abbiamo nemici, perché amiamo tutti.

L’ingiustizia è prepotenza delinquenziale, angheria intrisa di vendetta, iniquità trasmessa dal padre dei disperati e dei falliti: Satana!

I buoni in questa vita sono presi di mira da quanti sono animati dai diavoli, sono quei personaggi che ingannano e sono soddisfatti, mentre i loro volti sono privi del Bene che rappresenta Dio. Nel viso sono intagliate espressioni di violenza, superbia, odio e brutalità. Si notano anche nei minimi movimenti delle labbra.

L’ingiustizia è l’esternazione del marcio presente nell’uomo cattivo e che oggi viene praticata con grande facilità anche da numerosi Vescovi. «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume». 

Parole che Gesù evidentemente ripete ai suoi nemici e non a quanti Lo seguono e Lo amano, anche se questi faticano nel cammino spirituale e nella pratica delle virtù. Ma sono cristiani che non operano nell’ingiustizia e non fanno del male al loro prossimo. Esternano con semplicità quanto hanno interiormente e Gesù li ama per anche per la loro sincerità.

Essi praticano le virtù, combattono il Male e la cattiveria perché hanno Fede in Gesù, nelle sue parole, nella sua Persona.

La vita terrena di Gesù non termina con la sua morte in Croce, Egli aveva anticipato almeno tre volte la sua Risurrezione, infatti da Risorto si è mostrato prima alla Madre Santissima, poi alla Maddalena, agli Apostoli e a tutti quelli che avevano creduto in Lui. Ecco la meravigliosa ricompensa di Gesù, Egli è straordinariamente buono e mite.

Dopo quaranta giorni è avvenuta la sua Ascensione al Cielo. È l’ultimo mistero della vita terrena del Signore. Era conveniente per coloro che avevano visto morire Gesù in Croce tra insulti, offese e scherni, assistere come testimoni alla sua esaltazione suprema con l’elevazione verso il Cielo scortato da miriadi di Arcangeli e Angeli.

A BETANIA SOLO UN UOMO NELLA STORIA UMANA SI È ELEVATO VERSO L’ALTO LENTAMENTE FINO A SCOMPARIRE NEL CIELO. QUELL’UOMO ERA DAVVERO IL FIGLIO DI DIO!

L’Ascensione rafforza e ravviva la nostra speranza di giungere in Cielo e ci invita ad esultare, come dice il prefazio della Messa, e a cercare le cose di lassù. La nostra fiducia è davvero grande, perché Gesù stesso è andato a prepararci una dimora eterna.

Il Signore si trova in Cielo con il suo Corpo glorificato, con i segni del Sacrificio redentivo della Passione, che invocano la salvezza per tutti noi.

La speranza del Cielo riempirà di gioia il cammino quotidiano, dà una motivazione soprannaturale alla nostra esistenza, mentre i non credenti e gli indifferenti, anche se apparentemente si atteggiano come persone felici, vivono in realtà un dramma terribile che non li abbandona mai: hanno la convinzione che tutto termina in questa Terra e questo infonde sempre tristezza in loro e allo stesso tempo frenesia per dimenticare…

Noi credenti abbiamo una visione opposta e rassicurante della vita, siamo sicuri che Gesù è vivo in Cielo e nei Tabernacoli, dove ci attende.

Con l’Ascensione termina la missione terrena di Cristo e comincia quella dei discepoli, la nostra, di ognuno di noi. Siamo chiamati da Gesù.

Gesù vuole che ciascuno, nel suo ambiente, continui il compito di santificare il mondo, per migliorarlo e metterlo ai suoi piedi: le anime, le istituzioni, le famiglie, la vita pubblica. Perché solo così è possibile valorizzare e rispettare la dignità umana nel mondo e conviverci in pace, nella vera pace, strettamente legata all’unione con Gesù.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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La Mediatrice convinse Gesù a compiere il miracolo – 28 Maggio 2022 0

La Mediatrice convinse Gesù a compiere il miracolo – 28 Maggio 2022

Sabato 28 maggio 2022

VI Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,2328)

Il Padre vi ama, perché voi avete amato Me e avete creduto.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità Io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio Nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato Me e avete creduto che Io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel lungo discorso dell’Ultima Cena, Gesù inserisce la motivazione della preghiera fatta al Padre nel suo Nome. Mette perennemente al centro la figura del Padre, questo è il messaggio principale che troviamo nella sua predicazione. Insiste nel farci conoscere il Padre e si presenta come il Mediatore.

Dobbiamo considerare la mediazione principale di Gesù presso il Padre, questo non esclude un’altra mediazione che è stata voluta proprio da Gesù e riguarda sua Madre. Non lo sostiene solamente la Sacra Scrittura, che per noi è la rivelazione di Dio. Alle nozze di Cana trionfò la mediazione della Madonna, «forzando» amorevolmente la Volontà del Figlio di Dio.

Dopo trent’anni dalla nascita di Gesù, Madre e Figlio si conoscevano perfettamente, non c’erano segreti come avviene tra la gente comune, e se la Vergine Maria ha invitato maternamente Gesù a compiere il primo miracolo nell’ordine della natura: «Non hanno più vino» (Gv 2,3), il Figlio inizialmente ha precisato che non era arrivato il momento di manifestarsi al mondo come il Messia: «Non è ancora giunta la mia ora» (Gv 2,4).

Possiamo immaginare con quali sguardi intensi di Amore si guardavano mentre la Madre si preoccupava per gli sposi e il Figlio gioiva nell’ammirare la Madre, la Creatura perfetta che confidava pienamente in Lui, il Cristo atteso da millenni.

La Madonna con la sua richiesta: «Non hanno più vino» (Gv 2,3), ha manifestato una Fede somma, Ella era perfettamente a conoscenza dell’Onnipotenza del Figlio e da Madre Lo ha amorevolmente «obbligato» a compiere il primo miracolo, un miracolo clamoroso.

La Fede della Vergine Maria rimane irraggiungibile tanto che la Fede degli antichi Patriarchi e di tutti i credenti della storia è una minima cosa.

Si è mostrata Mediatrice presso il Figlio e ha condotto Gesù a cambiare la sua Volontà, questo avvenne non solo nell’occasione di Cana, già prima di questo miracolo la Madonna aveva ottenuto da Gesù tutto quello che gli chiedeva in favore dei poveri e degli ammalati.

Gesù a Nazareth agiva con molta discrezione e non manifestava la sua divinità, questo non gli impediva di aiutare e guarire tutti i bisognosi.

A Cana Gesù ha compiuto il primo miracolo e anticipò l’inizio del suo apostolato per l’intercessione della Madre.

Ogni cristiano in buonafede intuisce il sublime ruolo della Madonna, considerando la sua Immacolata Concezione e la Maternità Divina, prerogative inconcepibili per l’umanità ma autentiche e che solo una Creatura possiede.

Dio gioisce nell’accontentare la Vergine Maria, tutto quello che Ella gli chiede è opportuno e non è mai contrario alla Volontà Divina.

«FATE QUELLO CHE VI DIRÀ» (Gv 2,5).

Con queste parole la Madonna anticipò la risposta di Gesù, in Loro c’erano perfetta sintonia e immacolatezza. Il Sangue del Figlio di Dio incarnato è quello di Maria di Nazaret, il Cuore di questo Dio incarnato si è formato in quello di Maria. Più assonanza di questa comunione non potrà esserci tra il Figlio di Dio e la Donna che gli ha dato un Corpo e la Vita umana.

Le conseguenze derivate dalla potentissima intercessione di Maria Vergine sono state molteplici e tutte indirizzate alla grandezza di suo Figlio: «Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in Lui» (Gv 2,11).

Gesù nel Vangelo dice di pregare il Padre nel suo Nome, a quel tempo era incomprensibile per molti ebrei accettare di pregare Jahvé per intercessione di un Uomo. Non sapevano come chiedere, non riuscivano ad ottenere tutto quello che chiedevano a Dio.

Con Gesù viene in aiuto all’umanità intera il Mediatore che è Dio stesso, la preghiera cristiana diventa potente se si pronuncia il Nome di Gesù e per i suoi meriti possiamo ottenere tutto dal Padre.

«Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete».

Qui Gesù spiega il modo di pregare poco prima della sua morte, continua ad glorificare il Padre e la catechesi sulla perfetta relazione tra Loro due.

È certamente forte pregare e chiedere nel Nome di Gesù, noi sappiamo che Lui è molto più contento quando Lo preghiamo per l’intercessione di sua Madre: «Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori…».

In ogni Ave Maria adoriamo Dio e chiediamo alla Madre di Dio di intercedere per noi, meditiamo il Vangelo e i diavoli perdono potere.

Invochiamo spesso la Madonna perché ci infonda il suo Spirito, Ella insegna a pregare con amore e umiltà, desiderosa di donarci le Grazie che chiediamo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«La vostra tristezza si cambierà in gioia» – 27 Maggio 2022 0

«La vostra tristezza si cambierà in gioia» – 27 Maggio 2022

Venerdì 27 maggio 2022

VI Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,2023)

Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Continua il discorso sulla gioia che nessuno potrà togliere ai cristiani.

Nel Vangelo di questi giorni è stato riportato questo concetto che apporta una grande consolazione agli afflitti, a quanti si trovano nell’avvilimento per problematiche che appaiono insuperabili. Queste situazioni molto dolorose però non abbattono i veri adoratori di Gesù e nella fervente preghiera trovano forza e coraggio per proseguire.

«Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Questi tempi preoccupano molti e nell’insicurezza oramai stabilitasi, hanno avuto la spinta e l’occasione per rientrare in sé e rivedere la vita trascorsa. Molti hanno ritrovato Dio, ci sono state forti conversioni non necessariamente dettate dalla paura, in molti si è «riattivata» l’anima.

Questi tempi sono vissuti in modo opposto tra i veri seguaci di Gesù, i cristiani tiepidi e i non credenti. C’è una ampia variabilità di reazioni, come gli indifferenti dopo l’arrivo del coronavirus e altri affranti e terrorizzati.

Solo Gesù dona la vera gioia anche nelle prove così dolorose e questa che ancora stiamo vivendo è la fase sperimentale voluta da quanti hanno diffuso il coronavirus nel mondo. Hanno considerato le reazioni della gente da loro odiata ferocemente, gli effetti procurati e continueranno a seminare morte nel mondo, agevolati da governi corresponsabili, politici e affiliati proni ad obbedire a comandi che superano di gran lunga i stermini di Hitler e Stalin insieme.

Alle comprensibili agitazioni di molti, si accompagnano anche le tentazioni dei diavoli e sono devastanti soprattutto dove c’è l’abbattimento.

È netta la distinzione tra la sofferenza del cristiano e il mondo che si rallegra nella sua stoltezza. Il pianto che accenna Gesù indica anche la consapevolezza della prova che vive il cristiano, la sofferenza avvertita e affrontata nella Fede, senza mai essere solo.

«Voi piangerete e gemerete». Chi non soffre in qualche modo in questa vita? La differenza con cui l’affronta il cristiano sta nella sua Fede.

È un pianto che indica un dolore, una afflizione, inevitabili nella vita umana e solo chi vive stoltamente non affronta con coraggio e verità la sofferenza. Il cristiano non fugge da essa, non la evita utilizzando le strategie del mondo senza Dio. Un mondo che invece si rallegra stupidamente per non affrontarla.

Il cristiano è coraggioso e sincero con se stesso, non cerca vie alternative per sopire o fuggire da una sofferenza.

Gesù prende come esempio il parto di una donna. È vero che al parto si arriva dopo una lunga preparazione, non arriva improvviso perché non si conosceva la gravidanza né senza preavviso come magari è solitamente una sofferenza. La distinzione sta nella preparazione spirituale della persona, il suo stato interiore pronto o vacillante dinanzi all’arrivo della sofferenza.

Ci sono anche le sofferenze annunciate e sono quelle che la persona sceglie volontariamente sbagliando scelte di vita e comportamenti connessi ad un determinato stile di vita. La volontarietà non sta nel volere la sofferenza ma nel perseguire determinati obiettivi in modo sbagliato, senza discernimento.

Il cristiano che conosce da vicino Gesù è pronto ad affrontare ogni sofferenza come la donna affronta il parto. Tutti e due soffrono e si trovano ad affrontare un parto, uno è spirituale, l’altro è invece fisico. Una volta superato il momento del parto si dà alla luce chi la vittoria sulla prova che viveva, chi una nuova vita.

NON BISOGNA SOFFERMARSI SULLA SOFFERENZA CHE SI VIVE MA CIÒ CHE NE SCATURIRÀ.

Chi ha Fede sa che la Madonna aiuterà a superare e a vincere la prova che si vive, come la donna che affronta il travaglio del parto e soffre ma la sofferenza passa e rimane una immensa gioia per il figlio nato.

Le grandi conquiste e vittorie della vita sono partorite nella sofferenza, si deve lottare in modo virtuoso per conquistare il premio.

«Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

La gioia che indica il Signore Gesù non è conosciuta da quanti non compiono un esatto cammino spirituale, e non ci sono parole adeguate per spiegare cosa arreca alla persona la gioia che arriva dalla Grazia di Dio. L’immagine del parto è indicatrice, bisogna comunque fare l’esperienza per comprendere l’immensa serenità e allegria, quindi la vera gioia che proviene dalla Fede.

Tutto nella vita si deve conquistare con sforzi alle volte eccessivi, noi dobbiamo valutare i modi virtuosi per giungere alla gioia.

Il cristiano sincero e interessato a crescere nella Grazia di Dio, compie un cammino di Fede con impegno e si trova ed affrontare incalcolabili sofferenze, le conosce perché coraggiosamente le affronta ed è sicuro di superarle perché Gesù è sempre vicino a noi.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Buddismo e yoga sono opposti a Gesù – 26 Maggio 2022 0

Buddismo e yoga sono opposti a Gesù – 26 Maggio 2022

Giovedì 26 maggio 2022

VI Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,1620)

Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La vita degli esseri umani è costellata di momenti gioiosi e altri di afflizione, un alternarsi di sensazioni che possono causare troppa esaltazione spensierata o un abbattimento pericoloso per la Fede e la stessa vita.

Solo i seguaci di Gesù Cristo hanno la possibilità di raggiungere la quiete interiore procurata dalla Grazia di Dio.

Nessun sforzo umano senza l’aiuto di Dio ha la capacità di far ottenere qualcosa che appartiene alla sfera soprannaturale, come la quiete che domina i vizi, controlla le tentazioni, e non fa sprofondare nell’abbattimento.

Non è la mancanza dell’avvilimento personale a far giungere ad una quiete interiore, che non si può esprimere adeguatamente se non si sperimenta.

Quanti utilizzano droghe trovano una finta quiete. È solo una momentanea pace dovuta agli allucinogeni che però renderà ancora più insensibili.

LO STESSO SI PUÒ DIRE DI QUANTI PRATICANO IL PERICOLOSISSIMO YOGA E ALTRE MEDITAZIONI TRASCENDENTALI, CONVINTI DI RAGGIUNGERE LA PACE DEI SENSI MENTRE SONO SCHIACCIATI DALLA SCHIAVITÙ DI QUESTE PRATICHE ORIENTALI CHE ALLONTANANO DA QUELLA UNICA VERITÀ CHE È SANCITA NEL VANGELO.

I monaci buddisti e quanti praticano forme di meditazioni prolungate per ricevere l’illuminazione da una entità non identificata e quindi inesistente o negativa, tutti questi seguono una metodologia dello spirito che non potrà mai far ottenere quelle virtù che solo i cristiani acquisiscono perché adorano Dio il Creatore e ci ha parlato suo Figlio Gesù Cristo.

La verità assoluta che perseguono i buddisti, rimane per tutti loro inconoscibile e sono convinti che solo l’esperienza personale potrà permettere il raggiungimento dell’incontro con tale verità per ricevere l’illuminazione. Ognuno di loro sostiene che l’incontro è avvenuto, ma in base a cosa?

Non hanno una rivelazione come il nostro Dio che si fece Uomo e ha dimostrato miliardi di miliardi di volte che realmente Egli è l’unico Dio.

I buddisti rimangono lunghi mesi a meditare in silenzio e questo permette a loro di avere una notevole padronanza del corpo ma non riescono a dominare l’aspetto più intimo e rissoso che scaturisce dall’orgoglio e dalla superbia. Sotto una maschera di sorrisi e di mitezza ci sono lupi che si sbranano.

Esteriormente mostrano molta pacatezza, almeno in pubblico, nel privato molti di loro diventano feroci e violenti, come è avvenuto più volte sul Tibet per la spartizione di milioni di dollari di donazioni. Questo già indica tutto.

Sono molte le storie di violenza che hanno come protagonisti i monaci buddisti, visti erroneamente in Occidente come uomini superiori, ma in Birmania e in Thailandia (tanto per citare due Nazioni) i leader delle rivolte sono proprio i monaci buddisti.

Non c’è alcuna motivazione sufficiente per giustificare le loro violenze se sostengono di raggiungere la pace totale con la loro filosofia di vita, ma è tutto falso perché non conoscono il vero Datore della vera pace, l’unico Dio rivelato da Gesù Cristo.

L’uomo non deve immaginare di fare bene senza la vicinanza a Gesù Cristo. Lui ha detto: «Senza di Me non potete far nulla» (Gv 15,5).

La psiche umana è pericolosa quando non è controllata da una persona forte spiritualmente e con una Fede salda nel Dio cristiano.

«Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in Me e Io in lui, fa molto frutto» (Gv 15,5).

Rimanere in Gesù comporta un dolce rinnegamento che bisogna esercitare contro quelle abitudini negative e confuse, se non opposte al Vangelo.

Il cristiano deve sapere lucidamente cosa sta compiendo e deve anche dedurne le conseguenze.Non arriva mai la gioia se i pensieri sono liberi di fantasticare tutto il contrario del bene e della verità.Non esiste mai la pace interiore se i pensieri sono incentrati sull’odio, sull’animosità e sulla discordia da portare anche ai familiari e agli altri.

La felicità in questa vita è possibile anche in mezzo alle difficoltà, và conquistata giorno dopo giorno, sia con i Sacramenti che con la preghiera umile e fiduciosa. La meditazione giornaliera delle virtù da praticare è indispensabile per attuare il migliore atteggiamento cristiano in ogni circostanza della vita.

Tra i molti cattolici che non conoscono il Signore, ci sono anime chiamate ad una elevata spiritualità, ma esse non conoscono i veri significati degli insegnamenti di Gesù e si smarriscono o ritornano indietro, come quando pregavano saltuariamente e senza amore.

Tutti in realtà siamo chiamati a raggiungere altezze spirituali nobili, non tutti però sono disponibili a lasciare i piaceri peccaminosi del mondo e le scelte inopportune che fanno vivere secondo la carne.

Per osservare la Legge di Dio bisogna conoscerla, solo così sarà possibile amarla e attenersi ai suggerimenti per diventare come vuole Dio.

Molti cattolici non comprendono gli insegnamenti di Gesù e non vogliono conoscere la sua Volontà. Come si potrà amare Dio senza conoscerLo?

Nel Vangelo sono molti i passaggi difficili da capire e senza l’aiuto dei commenti si rimane confusi e sorpresi. Il mio impegno è totale e continuo per far conoscere la sana dottrina della Chiesa, soprattutto oggi bisogna combattere le molte eresie che si diffondono con malizia all’interno della Chiesa. State attenti e vigilate.

Siamo in cammino per assimilare il Vangelo del Signore. Noi vogliamo conoscere Gesù e ricevere il suo Amore. Lui ci donerà il centuplo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Senza Dio la cultura è falsa liberazione – 25 Maggio 2022 0

Senza Dio la cultura è falsa liberazione – 25 Maggio 2022

Mercoledì 25 maggio 2022

VI Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,1215)

Lo Spirito della Verità vi guiderà a tutta la verità.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà Lui, lo Spirito della Verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La formazione intellettuale aiuta notevolmente nella vita, facilita la riflessione e lo sviluppo del pensiero, si possiede una maggiore capacità di discernimento, di comprendere la realtà e di accogliere l’esistenza di Dio. Ma il discernimento senza lo Spirito Santo fa diventare egoisti, materialisti e spesso anche cattivi.

Non vale per tutti la forza della formazione intellettuale che si possiede, la storia ci dice che moltissimi scienziati, politici e ricchi, sono atei e presuntuosi, agiscono come se fossero divinità e sono privi di amore, rispetto per il prossimo e disprezzano i buoni.

Il patrimonio di conoscenze degli anziani era notevole anche senza i mezzi di comunicazione di oggi, il loro sapere era vita vissuta ed esisteva il decoro, veniva data grande importanza alla propria dignità. Una mentalità che rendeva migliore la società. Era palpabile la civiltà e il rispetto reciproco dominava su tutto.

La cultura e il progresso avrebbero dovuto apportare una moderna civilizzazione della società, invece in questi ultimi decenni continua a perdere il vero senso di civiltà, ed invece dell’evoluzione ci troviamo dinanzi una involuzione umana degradante, un decadimento morale che aumenta e dove arriverà con il passare dei giorni?

Diversi fattori rispondono alla degenerazione della nostra società e tutto appare già definitivamente perduto, anche se siamo solo all’inizio…

Non possiamo dimenticare l’incessante attacco dei diavoli per distruggere questo mondo, far soffrire tutti inventando di continuo nuove forme di sofferenze, ma sono gli uomini a rendere attuabili i progetti dei dannati infernali. Nelle opere maliziose dei diavoli sono indispensabili uomini e donne.

Chi è più responsabile tra i diavoli e gli uomini e donne che si mettono proni e a disposizione del Male?

Sono moltissimi i personaggi che si sono donati, consacrati e venduti a Satana per vari motivi e in tutti cresce di pari passo l’odio verso Gesù Cristo.

Questi personaggi dimostrano che la cultura se non viene utilizzata per il Bene, diventa cattiveria, cecità, arroganza e prevaricazione.

Tanti maestri del nulla hanno cercato di demolire il Bene con le loro idee rivoluzionarie, le ideologie atee, le parole prive di sostanza e colme di ottusità cronica. Maestri del nulla esaltati da tanti altri privi di coscienza.

Le violenze non sono solo quelle che sfociano in delitti, né per guerre intendo solo quelle pubbliche. Molte guerre personali e sociali vengono indotte negli uomini e nelle donne con mirati e calcolati obiettivi, con il fine di depravare l’umanità.

Cosa ne guadagnano tutti i «mostri» determinati a corrompere la vita di giovani innocenti e di miliardi di persone che invece vogliono vivere nella pace, in un clima di gioia e felicità?

I PROGETTI SATANICI E L’ODIO RIEMPIONO E ATTRAVERSANO LE MENTI «MALATE» DI SNATURATI UOMINI E DONNE PER TROVARE UNA SORTA DI ILLUSORIA ESALTAZIONE E CONSOLAZIONE NEL VEDER SOFFRIRE L’UMANITÀ.

Dove agiscono i diavoli e prendono possesso della volontà delle persone che hanno aperto le porte ad essi, c’è solo tormento e disgrazia.

Moltissimi sono quelli che decidono di reagire a Gesù Cristo, al Bene, all’Amore Divino, senza riuscire a calmare i pensieri ossessivi.

La Madonna è invece il più potente rimedio per trovare ogni forma di guarigione, di terrorizzare i diavoli ed indebolire la forza malefica presente in quelle persone che scelgono di stare dalla parte del Male, anche se in qualche rarissimo caso in modo inconsapevole. Rimangono lo stesso burattini nelle mani dei diavoli.

Sono pensieri negativi che sorgono dove c’è la potente presenza dello spirito satanico.

Con i pensieri istigati dai diavoli, si lanciano tremende maledizioni e quelli colpiti se non sono abbastanza protetti dalla Grazia di Dio, subiscono danni rilevanti e di vario genere

Chi fa del male ne ha sempre un danno di ritorno, tutto il male fatto nella sua vita gli ricadrà improvvisamente addosso.

Tutti dobbiamo proteggerci con la recita giornaliera di più Corone del Santo Rosario.

È una lotta insidiosa e terribile, terminerà con il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, comunque fino a quando non si svilupperà una eccezionale devozione alla Madonna. La recita di una sola Ave Maria terrorizza i diavoli e li allontana dalla persona disturbata, ancora di più il loro incubo si accresce quando recitiamo il Santo Rosario.

Io faccio continua esperienza che la potenza della preghiera schiaccia i diavoli e allontana i pericoli, protegge dalle cattiverie e dalle tentazioni.

Quando Gesù viene pregato e adorato adeguatamente, guarisce le malattie anche se nel tempo stabilito da Lui. Consapevole di questo, ogni giorno mi ricordo di tutti voi che leggete quanto scrivo, vi benedico e prego anche per tutte le vostre necessità.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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L’azione dello Spirito Santo in chi prega – 24 Maggio 2022 0

L’azione dello Spirito Santo in chi prega – 24 Maggio 2022

Martedì 24 maggio 2022

VI Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,511)

Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da Colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma Io vi dico la verità: è bene per voi che Io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, Lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in Me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’adorazione, la preghiera, la devozione allo Spirito Santo è assolutamente necessaria per vivere nella verità e riconoscere ogni evento nella Luce di Dio, così come lo conosce Dio. Milioni di persone andavano da Padre Pio e Natuzza Evolo per chiedere consigli su tutte le loro faccende, erano sicure di ricevere la risposta da parte di Dio che operava in Loro due.

È lo Spirito Santo a svelare la verità che spesso sorprende i credenti. Una verità che all’inizio può apparire improbabile o sconvolgente.

Senza la presenza indispensabile dello Spirito Santo nel cammino autentico del cristiano, non potrà mai esserci un vero cammino di Fede.

Sappiamo che anche nella Chiesa esiste una forte opposizione all’azione dello Spirito Santo, Sacerdoti e Vescovi manipolano il Vangelo e la sana dottrina, quindi non si curano più della Volontà di Dio né dell’azione dello Spirito Santo. Da queste persone bisogna allontanarsi immediatamente.

Cosa avviene in numerosi Sacerdoti e Vescovi che giungono a questo drastico distacco da Dio, fino all’opposizione e a combattere la sua Chiesa?

Si distaccano dallo Spirito Santo a causa delle opere peccaminose, così non «vedono» più il Bene da compiere ma solo gli obiettivi maliziosi da perseguire. Rifiutano lo Spirito Santo già con le loro stesse opere maliziose e perdono la Fede, cadendo nell’apostasia.

Lo scivolamento spesso è impalpabile e non lo avvertono ma sono lo stesso colpevoli, mentre in altri che sono presi da mille traffichini, c’è la lucida consapevolezza di tradire Gesù Cristo.

Basta ascoltare le loro parole, vedere le loro scelte e gli orientamenti, gli interessi umani ricercati con subdola e maliziosa brama.

Senza le ispirazioni dello Spirito Santo e la retta intenzione che si possiede quando si è gioiosamente felici nel sapere che Dio vede e ascolta tutto, prende il sopravvento il Male, ogni genere di perversione e di trasgressione. Questo passaggio diventa automatico e in molti casi irreversibile.

In questa condizione anche potenti uomini di Chiesa hanno perseguitato Padre Pio per molti decenni, emissari vaticani hanno cercato di distruggerlo socialmente e religiosamente, altri hanno cercato in molti modi di farlo apparire come un imbroglione, un indemoniato e un esaltato. Ma non avevano uno straccio di prova.

Diverso è il caso di altri Sacerdoti senza Dio, traviati, accusati con prove incontestabili e da testimoni autentici. Questi meritano le punizioni.

Ci sono stati anche Sacerdoti esorcisti arrestati per pedofilia, questo per dire che non è il ruolo che certifica la santità ma la vita santa.

Nessuno può considerare se stesso come degno portatore dello Spirito Santo, di essere suo tempio, come in effetti dovrebbe essere ogni cristiano. Solo chi è sicuro di vivere nella Grazia di Dio può affermarlo ma senza gloria, perché la sua compiacenza può diventare superbia.

Chi è illuminato dallo Spirito Santo è il cristiano che avverte la presenza e la sua ispirazione, dato che lo Spirito Santo vuole ispirare tutti per condurli alla santità. Ma non tutti sentono la sottile ispirazione Divina e quando si avverte è sempre un dono dello Spirito Santo.

Non sono le poche preghiere a ricolmarci dei doni dello Spirito Santo, alla base c’è la vita virtuosa, onesta e buona. Costantemente. Se questo non avviene anche tra i cristiani, figuriamoci cosa avviene tra gli atei e gli indifferenti.

Oggi Gesù ci parla di tre aspetti per la venuta dello Spirito Santo, dopo la sua Ascensione. «E quando lo Spirito sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio». Spiego il significato di queste parole del Signore.

«Riguardo al peccato, perché non credono in Me».

Lo Spirito mette chiarezza dove c’è ipocrisia e fa emergere la corruzione.

«Riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più».

Gesù ha compiuto nei dettagli quanto gli aveva chiesto il Padre, quindi ha adempiuto perfettamente la sua Volontà e si è completata la giustizia, perché ha dato al Padre quanto aveva chiesto. Lo Spirito Santo svela la vera identità di Gesù e per Fede crediamo tutto quello che ci ha insegnato.

«Riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

Gesù ha vinto i diavoli, l’unico e vero giudizio adesso è il suo, i diavoli non potranno più dominare come in passato. I diavoli sono stati schiacciati dalla Morte e Resurrezione di Gesù, sono di continuo condannati dall’Onnipotenza dello Spirito Santo, che opera fortemente dove viene invocato con amore e rettitudine, e viene richiesto umilmente il suo intervento.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La forza per vincere il Male ci arriva dall’Eucaristia e dal Rosario – 23 Maggio 2022 0

La forza per vincere il Male ci arriva dall’Eucaristia e dal Rosario – 23 Maggio 2022

Lunedì 23 maggio 2022

VI Settimana di Pasqua

VANGELO (Gv 15,2616,4)

Lo Spirito della Verità darà testimonianza di Me.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paraclito, che Io vi manderò dal Padre, lo Spirito della Verità che procede dal Padre, Egli darà testimonianza di Me; e anche voi date testimonianza, perché siete con Me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né Me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché Io ve l’ho detto». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La malattia spirituale che annulla la Fede e lascia convinti di possederla abbondantemente, si chiama presunzione o superbia. Anche all’interno della Chiesa esiste questa saccenteria o spocchia e sono incalcolabili le prove scandalose. Questa di oggi si può ancora identificare come la Chiesa di Cristo oppure è stata trasformata in altro e si falsa artatamente il vero Magistero della Chiesa?

Sono numerosi i Prelati che presumono ingannevolmente di essere molto intimi con Dio quando invece sono obbedienti a chi si oppone a Dio o sono modernisti eretici. Hanno l’arroganza di comandare i subordinati come se loro fossero al di sopra dei Comandamenti o confermati in Grazia.

È UNA VERA IMPOSTURA, E DIO NON POTRÀ DARE AD ESSI ALCUN PREMIO, SARANNO LORO STESSI A SCEGLIERE IL CASTIGO!

Noi abbiamo tanto sofferto e soffriamo per la causa del Vangelo in quanto l’abbiamo abbracciata pienamente e Gesù ci ha avvisato: «Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né Me».

Le parole di San Tommaso d’Aquino sono chiare quando spiega che se bisogna obbedire ai Superiori, l’obbedienza non deve mai andare contro la nostra Fede. Egli scrive che bisogna obbedire all’autorità della Chiesa nelle cose d’obbligo, in tutte le cose lecite ma mai obbedire nelle cose illecite. È da immaturi affermare che l’obbedienza vale anche andando contro quanto ha insegnato Gesù Cristo. È illogico.

I cattolici tiepidi sono impulsivi e senza discernimento, la loro Fede non è sviluppata e serve solo a dare false speranze di essere intimi con il Signore. Se fossero davvero intimi saprebbero la Volontà di Gesù riguardo l’Eucaristia e a chi si deve obbedienza se a Dio o agli uomini eretici.

Io scrivo non per condannare i sapienti del mondo, sono liberi di fare le loro scelte e c’è chi li condanna! Non mi sogno neanche di imporre qualcosa, ognuno è libero. Scrivo queste precisazioni per voi parrocchiani virtuali che avete scelto la Volontà di Dio come unica bussola della vera vita e proseguite nel cammino indicato dalla Madonna, anche se con difficoltà. Siete sempre benedetti da Gesù.

Chi conserva la Fede adora convintamente l’Eucaristia e comprende che la Santa Messa non è una semplice preghiera da celebrare in modo sbrigativo ed occorre fare profonde genuflessioni nei momenti successivi alla Consacrazione del pane e del vino in Corpo e Sangue del Figlio di Dio.

Se numerosi Vescovi e Sacerdoti non mostrano più nelle Sante Messe questa adorazione, il problema nella Chiesa diventa sempre più drammatico!

Nella Chiesa tutti i favorevoli alla Comunione in mano mostrano di non conoscere Gesù o addirittura di lottare contro Lui, quindi vogliono banalizzare l’Eucaristia, e contemporaneamente hanno volgarizzato la liturgia fino a far perdere il senso del sacro a centinaia di milioni di cattolici.

La forza di noi cattolici arriva dall’Eucaristia, dalla Confessione e dal Santo Rosario. E cosa vogliono eliminare i Vescovi senza Dio?

Cosa avviene in numerosi Sacerdoti e Vescovi che giungono a questo drastico distacco da Dio, fino all’opposizione e a combattere la sua Chiesa?

Si sono distaccati dallo Spirito Santo per i reiterati e gravissimi peccati e sono privi di Fede, non «vedono» più il Bene da compiere ma solo gli obiettivi subdoli da perseguire. Rifiutano lo Spirito Santo con le loro stesse opere e non vivono da cristiani, sono come pagani diventati apostati. Vivono nella continua bestemmia contro lo Spirito Santo.

Senza le ispirazioni dello Spirito Santo e la retta intenzione che si possiede quando si è gioiosamente felici nel sapere che Dio vede e ascolta tutto, prende il sopravvento il Male, ogni genere di trasgressione. Questo passaggio diventa automatico e in molti casi irreversibile.

In questa condizione anche potenti uomini di Chiesa per decenni perseguitarono Padre Pio, emissari vaticani cercarono di distruggerlo socialmente e religiosamente con diffamazioni illogiche e complotti demoniaci, altri hanno cercato in molti modi di farlo apparire come un imbroglione, un indemoniato e un esaltato. Ma non avevano sul grande Santo uno straccio di prova.

Lo stesso avviene contro quei Sacerdoti che vivono solo per Gesù e la Madonna: occorre pregare molto per tutti i Sacerdoti perseguitati.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù illumina la mente, orienta la vita verso il meglio – 22 Maggio 2022 0

Gesù illumina la mente, orienta la vita verso il meglio – 22 Maggio 2022

Domenica 22 maggio 2022

VI DOMENICA DI PASQUA

+ VANGELO (Gv 14,23-29)

Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che Io vi ho detto.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la Parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome, Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che Io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, Io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che Io vado al Padre, perché il Padre è più grande di Me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

C’è una sola condizione per diventare autentici seguaci di Gesù ed è l’osservanza della sua Parola. È un aspetto poco accolto da molti.

C’è grande confusione oggi nel cattolicesimo e molti preferiscono seguire la dottrina fiacca e inosservante che viene predicata dai modernisti. Ma così si allontanano da Gesù, dalla Verità, e questa è una delle ragioni della perdita del fervore, della Fede.

È in atto la strumentalizzazione e la manipolazione secondo le proprie convinzioni della Parola di Gesù, non la osservano intenzionalmente, essi hanno occultato il vero Vangelo e seguono nuove dottrine eretiche che suscitano interesse in quei cattolici che non vogliono pregare e seguono la vita capricciosa per soddisfare ogni impulso.

Gesù nel lungo discorso del Giovedì Santo ha spiegato ampiamente che «il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome, Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che Io vi ho detto» (Gv 14,26).

Ma lo Spirito Divino a chi insegnerà la Verità tutta intera? Solamente ai Pastori che osservano fedelmente il Vangelo. Lo spiega sempre Gesù. «Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23).

LA TRINITÀ SANTISSIMA PRENDE DIMORA NELLE ANIME CHE CORRISPONDONO ALLE SUE GRAZIE, QUESTA CONDIZIONE È DECISIVA.

LO SPIRITO SANTO NON PRENDE DIMORA IN QUELLE ANIME SOLO PERCHÉ INDOSSANO ABITI RELIGIOSI E PARAMENTI SACRI, ROSSI O PORPORA. PER PRENDERE DIMORA IN ESSI, DEVONO PRIMA CONVERTIRSI A DIO E OSSERVARE INTEGRALMENTE I COMANDAMENTI.

C’è da tremare in questo passaggio, la Trinità Santissima non può dimorare assolutamente dove l’anima è un covo di serpenti, dove c’è un immondezzaio di peccati, dove trionfano la cattiveria, l’ingiustizia, la falsità, l’inganno e l’immoralità.

Come possono sperare determinati Vescovi, Parroci e frati di scampare all’Ira del Padre eterno? Quale giustificazione potranno presentare se hanno tradito migliaia e migliaia di volte la loro missione sacerdotale e hanno vissuto come in un porcile metaforico, soddisfacendo ogni piacere peccaminoso e trasgredendo di continuo le Leggi dei Comandamenti?

Gesù con estrema mitezza ci chiede di amarLo e di osservare la sua Parola, mentre tanti Pastori sono impegnati in attività totalmente inutili se non opposti al Vangelo.

Quante cose inutili si compiono nel Nome di Gesù? La perdita della Fede di molti Consacrati scaturisce dalla dimenticanza del Vangelo, non si curano più degli insegnamenti di Gesù e della Chiesa. Essi usano il Nome di Gesù per trarne immensi benefici sotto molti aspetti ma non gli obbediscono! Questa si chiama apostasia, gli uomini sono impostori.

Un Sacerdote che ho conosciuto e che era stato amico intimo di Padre Pio un giorno mi raccontò uno dei tantissimi episodi che conosceva della vita del Santo. Questo Sacerdote andava ogni mese a trovare Padre Pio e gli obbediva con una docilità evangelica. Per questo Padre Pio lo apprezzava molto e si confidava con lui.

Il fatto che racconto venne anche scritto in un libro. Ecco cosa avvenne. Intorno al 1950 un Sacerdote si recò nella Chiesa di San Giovanni Rotondo a predicare una Novena, era molto apprezzato per la sua scienza e la capacità oratoria. Padre Pio cercava sempre di ascoltare le omelie di conferenzieri rinomati, così la sera andava nel coro a seguirlo.

Una sera dopo la predica si ritirò nella sua cella e Lo raggiunsero altri frati e laici amici che volevano salutarlo. Tutti erano entusiasti del predicatore per le parole pronunciate, soprattutto per il fervore e il pathos che trasmetteva, per la sua carica emotiva e commossa. Tutti erano euforici delle parole ascoltate e si rallegravano per la presenza di quel predicatore.

Padre Pio rispose a tutti: «Ha predicato se stesso».

Quattro parole per ammutolire frati e amici, per fare aprire gli occhi e far considerare non le belle parole che può pronunciare un predicatore o l’utilizzo di espressioni magniloquenti che colpiscono la mente ma non il cuore.

CONTA SOPRATTUTTO LO SPIRITO CHE MUOVE UN PREDICATORE E PADRE PIO INDIVIDUÒ UNO SPIRITO PIENO DI SÉ IN QUEL PREDICATORE. EGLI  PREDICAVA SENZA AMORE VERSO DIO, PREDICAVA CON QUELL’IMPETO PER RICEVERE CONSENSI E SENTIRSI UMANAMENTE APPAGATO. INGANNAVA FACILMENTE E VENIVA CONSIDERATO NON PER QUELLO CHE DOVEVA TRASMETTEVA DI SPIRITUALE MA PER LA SUA ORATORIA.

Oggi nella Chiesa molti predicano se stessi e spesso non lo fanno neanche bene, nelle loro catechesi e omelie sono presenti eresie, teorie moderniste e protestanti. Riescono ad annebbiare tanti cattolici con insegnamenti ambigui, la predicazione dell’inesistenza dell’inferno e questo lascia supporre la non esistenza del peccato e che gli uomini non vanno all’inferno.

A La Salette nel 1846 davanti ai due bambini la Madonna piangeva vedendo in quale stato spirituale sarebbero caduti molti uomini di Chiesa, e oggi la crisi nella Chiesa è irreversibile, sarà impossibile fermarla umanamente.

Il motivo è sotto gli occhi di tutti: non si osserva più la Parola di Dio.

Non si deve prima amare Gesù e poi osservare la sua Parola, è l’osservanza della Parola a mostrare l’obbedienza, la fedeltà, il vero interesse verso Lui. Ognuno di voi cosa è capace di fare per la persona che ama di più? Tutto, si cercherebbe anche di fare l’impossibile. Perché c’è l’amore e l’amore sboccia come una scintilla quando due sguardi si incrociano. Poi viene la conoscenza e l’amore aumenterà.

Oltre agli atei, anche molti cristiani non hanno ancora incrociato davvero lo sguardo del Signore Gesù! E Lui rimane in attesa.

«Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

Che consolanti rivelazioni, ci viene detto che Dio Creatore di tutto, dimora in noi quando osserviamo la sua Parola. La sua presenza rafforza potentemente lo spirito del credente e questo credente si trasfigura, incomincia un nuovo percorso fondato non più sulle paure, sulle confusioni, sulle scelte sbagliate.

La presenza di Gesù illumina la mente, riscalda il cuore, orienta la vita verso il meglio, ispira nella confusione, insegna nelle difficoltà.

La condizione è sempre e solo quella: «Se uno mi ama, osserverà la mia Parola».

Chi ama Gesù è un cristiano portatore di pace, è capace di farlo perché ama.

Solo chi ama può dare agli altri la vera pace. Per questo, nel mondo non c’è la vera pace, non c’è più Dio nei cuori di miliardi di persone. Non solo non c’è più amore sincero nei cuori di granito che si è formato in molti personaggi, cresce anche l’avversione alle cose di Dio.

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, Io la do a voi»

Solo l’incontro con Gesù permette di capire il vero senso della nostra vita e la necessità di amare e rispettare gli altri, anche gli sconosciuti. Noi vogliamo seguire la pace che dona il Signore e rifiutiamo la falsa pace che aleggia nel mondo ed è solo frutto di ipocrisia e di egoismo.

Non ci lasciamo ingannare dalle parole che questa società mentitrice trasmette con insistenza, non vogliamo cadere nelle trappole.

Chiediamoci in questa settimana cosa facciamo per possedere la vera pace di Gesù.

Chi non aveva ancora focalizzato questo aspetto importante della vita, in questa settimana può fare una continua verifica riguardo i pensieri che arrivano alla mente e le opere che compie. Sono giusti o sbagliati? Giovano alla vita spirituale o la danneggiano?

Dobbiamo vigilare sui pensieri e le scelte che si devono assumere.

La Messa non finisce mai, e noi andiamo in pace. Con Dio, con noi stessi, con il mondo!

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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