Archivio Mensile: Giugno 2022

La Grazia ricevuta, il miracolo e gli impedimenti – 30 Giugno 2022 0

La Grazia ricevuta, il miracolo e gli impedimenti – 30 Giugno 2022

Giovedì 30 giugno 2022

XIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 9,18)

Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro Fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’Uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Alzati -disse allora al paralitico-, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È una pagina meravigliosa che ribadisce la potenza della Fede. Questo miracolo invita ad una riflessione prolungata per un duplice intervento del Signore su un uomo paralitico, ma tutti i miracoli di Gesù meritano e presentano approfondimenti senza fine.

Innanzitutto, rilevo la bontà di Gesù quando vede il paralitico disteso su un letto, in quel malato il Signore ci dice che vuole guarire tutti gli ammalati, ma DEVONO CHIEDERE IL MIRACOLO CON FEDE. Invita tutti i grandi peccatori paralizzati nello spirito a ricorrere a Lui per rialzarsi.

Sia il paralitico disteso su un letto, sia i peccatori sprofondati nei vizi, necessitano degli aiuti del Signore, per il corpo e per l’anima.

Viene evidenziata l’importanza della preghiera di intercessione, ruolo primario rivestito dalla Madonna, dai Santi e dai buoni cattolici.

In questo miracolo Gesù gioisce nell’avvertire l’intensa Fede degli amici del paralitico, di coloro che con ammirabile carità trasportarono l’ammalato davanti a Lui. Tutto era bello per il Signore, tranne la condizione fisica del paralitico e provvide senza sentire alcuna richiesta di aiuto.

«Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».

L’Onnipotenza di Gesù in questo miracolo oltre a guarire l’anima, guarì anche il corpo e il paralitico ritornò ad essere una persona nuova. Nell’uomo l’intervento dello Spirito di Dio ha causato come una rinascita con la guarigione del corpo.

A Gesù premeva soprattutto guarire l’anima del paralitico come anche tutte le anime dei viventi di questo mondo, ma nel paralitico c’era la ricerca del Signore, voleva la guarigione anche se possedeva una Fede ancora da sviluppare.

Il paralitico cercò Gesù, desiderava incontrarLo e Lo adorò fin dal primo istante.

Oggi molti predicatori non parlano più dell’anima, ne parlano forse di più gli avversari di Gesù. Persone che non credono in Dio ma che conoscono l’importanza dell’anima come «merce» di scambio con Satana per ottenere potere, successo e denaro. Per poi finire irrimediabilmente all’inferno, ma per loro non esiste e vivono già adesso come dannati!

Non credono in Dio e donano l’anima che è invisibile, impercettibile secondo loro e da essi non considerata. Non stupisce se anche cattolici di rilievo fanno il patto con Satana quando salgono la scala della gloria terrena, che si trasformerà inevitabilmente in una caduta rovinosa.

Non si rendono conto che offrirla a Satana è la stessa ammissione dell’esistenza dell’anima, anche se ignorano o rifiutano la vita eterna.

Molti personaggi pubblici fanno questo patto satanico e per un «piatto di lenticchie» perdono la possibilità di prendere parte al banchetto eterno che non avrà mai fine, nel luogo dove c’è solo felicità e gloria, ed è il Paradiso. L’uomo è creato per il Paradiso e non per il potere terreno, questo deve essere solo un mezzo da esercitare con assoluta onestà!

Tra le visioni avute da Santa Veronica Giuliani, in quella del 1716 descrive la tremenda esperienza di donne e uomini che avevano venduto l’anima al diavolo. «IN UN LUOGO APPARTATO VIDI ANCHE DEI DANNATI IN ANIMA E CORPO: ERANO QUELLI CHE AVEVANO VENDUTO LA LORO ANIMA AL DEMONIO CON PATTO VOLONTARIO».

Il paralitico invece meritava il perdono e Gesù lo guarì, dicendogli: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».

In una sola circostanza il paralitico ha ricevuto due miracoli umanamente impossibili, ed avvenne perché Gesù è l’Onnipotente e vuole donare guarigioni a quanti Lo adorano e Lo invocano con amore, fiducia e umiltà. «Alzati, prendi il tuo letto e va’ a casa tua. Ed egli si alzò e andò a casa sua».

Molta gente cercava e si accalcava intorno alla casa dove sostava Gesù, così che nessuno poteva raggiungere la porta. In questo modo si riduce la persona che soffre, è agitata e cerca la soluzione immediata, ma solo se è umile cerca Gesù, altrimenti si rivolge alla magia.

E oggi trovando le Chiese chiuse e moltissimi Preti che si rifiutano di confessare, milioni di cattolici si rivolgono a maghi e fattucchiere.

Tantissimi Vescovi, Sacerdoti e frati non hanno alcun interesse per la vita spirituale e non curano le loro anime, di conseguenza non si preoccupano delle anime dei cattolici. Dovrebbero restare nelle Chiese aperte per almeno otto ore al giorno, ma senza amore verso Gesù e le anime da salvare, non ci pensano neanche. Non ricordano o non hanno mai conosciuto che Gesù vuole donare miracoli a quanti chiedono con Fede e umiltà.

Ottenere un miracolo in poco tempo non è facile, anche se la Fede robusta rende la richiesta più autorevole nel commuovere il Cuore di Gesù.

Alle volte non è sufficiente una Fede forte per un duplice motivo: Gesù vuol far «allenare» il cristiano alla preghiera senza concedere subito il miracolo, proprio per renderlo più spirituale;

oppure, non si compie la sua Volontà e Gesù induce alla riflessione;

ma anche perché quanto viene chiesto trova un impedimento esterno che impedisce il miracolo e può essere il comportamento cattivo di una o più persone.

La costanza nella preghiera di chi prega però può vincere ogni Male.

È opportuno spiegare la differenza tra miracolo e Grazia. Il termine miracolo rimanda ad altro: evento o fenomeno soprannaturale, prodigio, portento, evento incredibile, risultato insperato, fatto straordinario, caso eccezionale.

Si definisce miracolo (cosa meravigliosa) in teologia, un evento straordinario, al di sopra delle leggi naturali, operato da Dio direttamente o tramite una sua creatura. Nel linguaggio comune, per estensione, il termine miracolo è un intervento soprannaturale, in quanto supera i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere, sospende la legge della fisica, va oltre le possibilità dell’azione umana.

Per Grazia s’intende la Vita Divina di Gesù in noi. Solo con la Grazia l’uomo partecipa alla Vita Divina, l’una va insieme all’altra.

Tra i dogmi di Fede più dimenticati vi è senza dubbio quello dell’esistenza della Grazia di Dio. La Grazia è il fondamento di tutto l’edificio soprannaturale: dall’avere o non avere la Grazia dipende la nostra felicità o la nostra infelicità eterna.

La Grazia di Dio ci solleva, d’un sol colpo, ad un piano infinitamente più elevato di quello puramente naturale e terreno, sì da poter dire in verità che tra un uomo che vive nella Grazia di Dio ed uno che non vive nella Grazia di Dio, vi è la stessa differenza che esiste tra il Bene e il Male.

Quando chiediamo a Gesù un beneficio particolare, un favore che nessun uomo è in grado di dare, un soccorso divino, chiediamo una Grazia. Il paralitico del Vangelo umilmente ha chiesto un vero miracolo e ha ottenuto anche la Grazia Divina con il perdono dei suoi peccati.

Gesù è sempre generoso nel concedere doni e la nostra costante preghiera permette continui interventi della sua Grazia nella nostra vita.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù permetterà la purificazione della Chiesa e del mondo – 29 Giugno 2022 0

Gesù permetterà la purificazione della Chiesa e del mondo – 29 Giugno 2022

Mercoledì 29 giugno 2022

XIII Settimana del Tempo Ordinario

Santi Pietro e Paolo Apostoli

+ VANGELO (Mt 16,1319)

Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del Regno dei Cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei Profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli. E Io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di Essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando San Paolo stava per giungere al tramonto della sua vita, scrisse a Timoteo queste parole: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la Fede» (2 Tm 4,7). Oltre alla certezza di non avere corso invano nella sua vita per arrivare al traguardo, era sicuro di avere conservato la Fede in Cristo.

Si preoccupava della sua Fede in Gesù e non di altro. Era concentrato sulla missione affidatagli da Gesù e ogni pensiero aveva come fine la gloria di Dio. Un grande Apostolo, un trascinatore di anime verso il Signore vivo e vero perché Risorto.

Tutti i Vescovi e i Sacerdoti sono chiamati alla stessa vocazione di San Paolo e anche se non hanno le sue caratteristiche spirituali, quantomeno devono distaccarsi dalla mondanità pagana, non devono adorare idoli e le cose materiali.

In San Paolo troviamo le grandi qualità dell’autentico apostolo di Gesù e potente servitore della sua Parola. Non si risparmiò né si preoccupò delle sue cose, anzi mise da parte ogni interesse personale per lasciare vivere Cristo nella sua vita.

«Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20).

La sicurezza di non avere corso invano nella sua vita, almeno dopo la conversione sulla via di Damasco, lo rendeva felice anche dinanzi a persecuzioni indescrivibili per difendere Gesù Cristo. Lo scriveva a Filemone: «Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato» (Fil 2,16).

San Paolo ha creduto pienamente in Gesù, ha meditato lungamente il Vangelo, ha obbedito e vissuto gli insegnamenti del Signore.

L’unica sua certezza era Cristo, nel suo Nome non aveva timori di predicare e la sua predicazione era assolutamente fedele al Vangelo, senza preoccuparsi del rispetto umano ed annunciava Cristo come Verità assoluta, sapendo dei pericoli che correva, di contrariarsi gli ebrei e tante fazioni pseudo religiose.

Così agiscono i veri seguaci di Gesù, sono i grandi apostoli del Signore che non temono di affermare parole diverse dalle altre religioni, dai loro predicatori fanatici, annunciatori di dottrine inventate dagli uomini e smaliziati nell’ingannare con abilità e menzogne illogiche.

La differenza tra un seguace di Cristo come San Paolo e un seguace delle religioni inventate dagli uomini, oltre ai valori che separano e li rendono inconciliabili, sta nell’amore, nel perdono, nella Verità che solo il cristiano possiede.

È il progetto di vita abbracciato con grande fervore da quanti amano davvero Gesù e non si lasciano dominare dagli istinti, dall’amor proprio, dalla visione materialista della vita. Sono quelli che obbediscono alla Volontà di Dio e sono docili anche quando devono compiere qualcosa che umanamente fa provare avversione. Obbediscono.

Le defezioni nella Chiesa aumentano, il sogno di San Giovanni Bosco sulle colonne del Bernini che venivano picconate da questi uomini di Chiesa si sta realizzando. Comunque non riusciranno a far crollare la Chiesa di Dio anche se Essa tra breve apparirà come distrutta… però ci sono tante anime buone che pregano molto proprio per la Chiesa.

Chi si discosta di una parola dall’insegnamento di Gesù, non sta dalla parte di Dio, non è fedele al Vangelo e dovete stare accorti, senza lasciarvi soggiogare dalla simpatia o da comportamenti che appaiono sdolcinati e artatamente studiati per nascondere i cattivi insegnamenti e il demone che portano dentro.

San Pietro fu una delle colonne della Chiesa nascente e dopo un chiarimento con San Paolo sull’apostolato da intraprendere, obbedì solo a Gesù.

Superò con impegno la sua irruenza e la testardaggine per la costanza nell’amare Gesù.

L’amore facilita l’obbedienza al Signore e gradualmente c’è una elevazione spirituale. Si può cadere per debolezza ma San Pietro si è rialzato nelle lacrime, nel pentimento sincero e non era ancora nata la Chiesa.

Da Papa lottò strenuamente nell’annunciare che solo Gesù Cristo è Dio e che solo in Lui vi è salvezza, questo lo avrebbe detto anche in presenza dei musulmani ma mancavano ancora 600 anni circa alla nascita di questa falsa religione non voluta dal vero Dio.

Gesù ha promesso a San Pietro che la Chiesa non sarà mai distrutta, anche se tra breve sarà come disgregata, Essa però risorgerà più bella di prima!

RICORDIAMO CHE GESÙ HA CONFERITO ALLA SUA CHIESA UNA CARATTERISTICA CHE NESSUNO POTRÀ MAI ELIMINARE ED È LA SUA INDEFETTIBILITÀ.

Pochi ne parlano e tanti Vescovi e Sacerdoti hanno dimenticato che «lavorano» nella Vigna del Creatore dell’Universo, non inquadrano più che la Chiesa sarà sempre indistruttibile perché creata e fondata da Dio Onnipotente. Chi è come Dio, ci dice San Michele Arcangelo?

L’indefettibilità è quella prerogativa della Chiesa, in virtù della quale Essa durerà fino alla consumazione dei tempi, conservando inviolato il Deposito trasmessole dal suo Sposo Divino.

La crisi che attraversa la Chiesa e che appare inarrestabile, è PERMESSA da Gesù, Lui vuole mietere la zizzania presente dentro la Chiesa e lascia fare questo lavoro «sporco» proprio ai suoi nemici che adesso Lo tradiscono in molti modi, anche se sono molto abili nell’apparire falsamente miti e buoni. Agiscono iniquamente e subdolamente nelle tenebre.

Possiamo domandarci: se Gesù vuole che preghiamo per la Chiesa e la conversione dei potenti ma sta PERMETTENDO aggressioni eretiche della gerarchia contro la Chiesa, oltre a quanto stanno preparando di scellerato i governanti delle Nazioni occidentali (quelli dell’unione europea e gli Usa), cosa vuole ottenere?

Non essendo possibile la conversione di molti Prelati della gerarchia e la conversione dei potenti perché non vogliono inchinarsi a Dio, Gesù PERMETTERÀ la purificazione della Chiesa e del mondo. Come mai è avvenuto nella storia umana! Essendo Dio Onnipotente, deve agire!

Tutto obbedisce a Gesù, anche quanti sono illusi di agire autonomamente con progetti subdoli. Tutto è PERMESSO da Gesù, nulla potrebbe accadere diversamente. E chi è perplesso deve porsi questa domanda: i Vescovi si convertiranno e i potenti diverranno buoni e altruisti…?

Dio farà rinascere la sua Chiesa ancora più bella e spirituale dei primi tempi cristiani per la maggiore consapevolezza che noi abbiamo adesso.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Perché avete paura, gente di poca Fede?». – 28 Giugno 2022 0

«Perché avete paura, gente di poca Fede?». – 28 Giugno 2022

Martedì 28 giugno 2022

XIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 8,2327)

Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli Lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma Egli dormiva. Allora si accostarono a Lui e Lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed Egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca Fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù sale sulla barca che gli si mette a disposizione, vive nelle anime che Lo desiderano e Lo accolgono come loro Signore.

Si dimentica facilmente che Gesù deve essere invitato, oppure si sorvola per una indifferenza magari non intenzionale ma reale e dannosa.

Gesù rispetta la volontà di tutti noi e attende le nostre richieste di aiuto, d’altronde solo chi Lo invoca e Lo adora dimostra interesse verso la sua Persona. Quando tutto scorre bene o senza grandi problemi, si è portati naturalmente a pregare di meno e con meno fervore.

In questo modo non si forma la costanza nella preghiera e non si impara mai a pregare.

La preghiera non si improvvisa, non viene valutata dalle parole che si pronunciano ma dall’amore che si possiede verso Gesù e la Madonna. Senza la costanza e l’allenamento spirituale non si può diventare esperti nella preghiera, rimane una concreta inesperienza che non può guidare verso la vera elevazione spirituale.

Rimane l’amore la prima condizione per adorare con profitto Gesù, un amore che proviene dalla conoscenza di Lui e dalla preghiera!

In tutti i momenti della nostra esistenza, Gesù c’è sempre se Lo chiamiamo e Lo invitiamo a restare in noi. Soprattutto quando i credenti cadono in qualche sofferenza e pregano con maggiore fervore, Gesù mostra di esserci ed aiuta senza indugi.

Non si deve adorare e invocare il Signore solo nella sofferenza.

Ogni giorno dobbiamo stabilire dei momenti da dedicare all’incontro spirituale con Gesù e la Madonna, momenti meravigliosi perché da questa comunione scaturiscono Grazie spirituali e il credente si trasforma sempre più in Loro, assimilando lo Spirito.

Dio è sempre vigilante sui credenti che Lo adorano, non li lascia soccombere in tutte le circostanze di pericolo e negli attacchi che i diavoli organizzano molto spesso. Gesù è sempre con noi se Lo invochiamo, Lo ringraziamo e ci confidiamo con Lui.

Non siamo soli, come non lo erano gli Apostoli sulla barca, nonostante l’apparenza.

«Avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma Egli dormiva».

A quel tempo Gesù poteva anche lasciare riposare il suo Corpo, come Dio non dormiva mai. Dio è Colui che veglia ininterrottamente, mi piace affermare che non ha altri «impegni» se non osservarci perché ci ama così come siamo, per ascoltare i nostri slanci di amore e di piena fiducia in Lui.

Sulla barca Gesù apparentemente dormiva e così Lo vedevano gli altri, mentre il suo Spirito conosceva tutto e nulla poteva sfuggirli.

Gesù non intervenne subito, pur conoscendo il pericolo causato dalle onde e rimase in attesa della richiesta di aiuto degli Apostoli. «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Un solo Angelo poteva bloccare la barca e non farla muovere nonostante le onde.

Gesù poteva far sostenere la barca da un miliardo di Angeli… Invece, rimase in attesa dell’invocazione degli uomini.

LO STESSO MODO UTILIZZA CON TUTTI NOI, EGLI ATTENDE LE NOSTRE INVOCAZIONI DI AIUTO.

Non dobbiamo cercare Gesù solo quando incombe un pericolo, Lui è l’Amore incarnato e senza Lui si vive nell’agitazione continua, in una tristezza inspiegabile.

Se veramente Lo riconosciamo come Dio, dobbiamo invocarLo ogni giorno e questa Fede determina il suo intervento. Rimane sicuro, comunque, che il Signore è desideroso di aiutare tutti, però la sua risposta è condizionata dalla Fede e dall’amore di chi prega.

Il Signore è sempre vicino a quanti Lo invocano. «Perché avete paura, gente di poca Fede?».

La paura verso alcuni o numerosi aspetti della vita, scaturisce dall’assenza di Dio, dalla perdita della comunione con Lui.

La società di oggi è pervasa dalla paura, quindi è lontana da Dio. Questa paura scaturisce dallo scoraggiamento, c’è una tristezza celata nell’umanità e molti cercano di reagire con nuove e sorprendenti distrazioni. Però l’angoscia che spinge all’aggressività e poi allo scoraggiamento, rimane sempre all’interno della persona.

Il dato che emerge dalla società di oggi è la mancata preoccupazione della vita spirituale. L’indurimento del cuore rende cinica e spietata la persona, tutto quello che compie ha come obiettivo la sua grandezza, ed arriva con facilità estrema a calpestare tutto ciò che non è più utile. Anche i propri familiari.

I cristiani devono compiere giornalmente l’esame di coscienza per conoscersi e rivedere quanto è stato compiuto e detto. Il grande dominio sulla propria volontà passa per l’esame di coscienza giornaliero.

Non si può vivere superficialmente la Fede che si pensa di avere o di adorare il Signore solo quando arriva una sofferenza.

Gesù è l’Onnipotente ed interviene quando Lo invochiamo e siamo costanti. «Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia».

«Tutti, pieni di stupore, dicevano: “Chi è mai Costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?”».

Noi abbiamo avere una grande Fede in Gesù.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Seguimi – 27 Giugno 2022 0

Seguimi – 27 Giugno 2022

Lunedì 27 giugno 2022

XIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 8,1822)

Seguimi.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque Tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La vita scivola via e in moltissimi casi si sbriciola dinanzi a circostanze che non erano state previste e queste rovinose cadute invece di far riflettere saggiamente, inducono moltissimi a continuare sulla strada sbagliata, dove non c’è affatto Gesù Cristo né i valori che ha insegnato Lui.

Nel Vangelo di oggi si notano aperture e chiusure diverse rispetto a Luca 9,51-62. La sostanza è identica, viene data spiegazione delle inquietudini di due uomini che pensano di essere pronti per lasciare tutto ma in realtà essi sono legati saldamente al mondo, quindi alle cose materiali.

Succede anche a Cardinali e Vescovi che sono proprietari, non si sa come…, di beni mobili e immobili per decine di milioni di euro, figuriamoci la vulnerabilità di quanti non hanno mai creduto in Gesù Cristo.

Tra i due uomini del Vangelo esiste un legame negativo che paralizza ogni desiderio e falliscono la più importante occasione della loro vita: seguire Gesù Cristo.

Quando Gesù passa e non riusciamo a fermarLo perché indifferenti, indaffarati in cose inutili o per la mancanza della preghiera amorosa e fiduciosa e delle buone opere, si perde il Tutto per accontentarsi di poche cose che svaniscono nel tempo, lasciando il vuoto e la tristezza.

Molti di quelli che posseggono tanti beni vivono una vita esteriore intrisa di illusioni. Molti sono infelici, avviliti, inappagati e non hanno pace.

Bellissima invece la promessa dell’uomo quando incontrò Gesù ma però non aveva compreso che bisognava distaccarsi da tutto: «Ti seguirò dovunque Tu vada». Il desiderio era molto superficiale e purtroppo per lui non ebbe seguito. Il suo atto di abbandono mostrava una profonda Fede nel Signore, ma vediamo che non basta promettere, bisogna poi agire.

La risposta di Gesù disorientò quel tale, lo bloccò facendogli capire che non era semplice seguirLo. Mentre incontrando un altro, fu Gesù a prendere l’iniziativa: «Seguimi». Ma nonostante la disponibilità era molto preoccupato per suo padre e Gesù gli disse che in quel caso i morti nello spirito, seppelliscono i morti nel corpo.

Intendeva dire che quelli che sono senza Dio si preoccupano eccessivamente delle cose umane, chi ha Fede pensa alle cose di Dio.

In questi due casi possiamo notare che Gesù cercava discepoli liberi e pronti a lasciare gli idoli. Quando incontrava uomini buoni e docili, esprimeva con fermezza l’invito: «Seguimi». Al primo disse parole un po’ incomprensibili anche per dissuaderlo, già sapeva che non era adatto a condurre la vita faticosa ed apostolica che conduceva lo stesso Gesù con i discepoli.

GESÙ CI CONOSCE PERFETTAMENTE E NON CI CARICA MAI DI PESI CHE NON POSSIAMO PORTARE, DA TUTTI PERÒ ASPETTA LA DISPONIBILITÀ ALL’APOSTOLATO IN FAMIGLIA, AL LAVORO E TRA I CONOSCENTI.

QUESTO È IL MINIMO E IL LINGUAGGIO DA UTILIZZARE DEVE SEMPRE ESSERE BUONO, DOLCE, PERSUASIVO, COMPRENSIVO.

Questo è il tempo per tutti noi di fare apostolato come mai nella vita, per deciderci è sufficiente riflettere sulla crisi epocale all’interno della Chiesa, dove si trovano gruppi di potere intenti a tramare per far crollare «finalmente» le colonne del Bernini. Saranno però altri ad abbatterle.

I cattolici di provata Fede non necessitano di altre informazioni né di conferme, comprendono che il modernismo e il protestantesimo trionfano nella Chiesa, mentre i meno preparati non riescono a individuare nelle omelie che ascoltano, nei consigli spirituali che ricevono dai modernisti, nelle letture, la presenza di una dottrina eretica che sta gradualmente sostituendo la sana dottrina cattolica.

«Niente sarà più come prima», aveva detto il vescovo progressista Overbeck, palesando una minaccia concreta contro la Chiesa tradizionale, quindi contro Gesù Cristo. Tutto deve cambiare nella Chiesa per questo vescovo, egli appartiene al larghissimo gruppo di cardinali e vescovi modernisti, pronti ad abbattere la Fede tradizionale, perché non obbediscono più a Dio.

Dopo la morte di Papa Giovanni Paolo I, ucciso durante la notte, morì dopo qualche mese anche un cardinale di cui non si conosce il nome, una donna che lo aveva conosciuto pregava per lui ma la preghiera era impedita non si sa da cosa.

Una sera le apparve quel cardinale e le disse: «NON PREGARE PER ME, SONO DANNATO PERCHÉ FACEVO PARTE DELLA MASSONERIA. E HO ALTRI PAPI SULLA COSCIENZA…». Era a conoscenza del piano per uccidere Papa Giovanni Paolo I e aveva dato il suo consenso! Questa è una rivelazione data a una mistica morta da circa venti anni.

Prepariamoci con intensa preghiera ai prossimi eventi che scaturiranno da questa Chiesa senza Dio, prontissimi a rifiutare qualsiasi insegnamento in qualche modo opposto alla Tradizione della Santa Chiesa.

Solo una sincera e convinta devozione alla Madonna ci permetterà di superare le trappole dell’apostasia di molti e ci porterà a conoscere profondamente suo Figlio, il sempre benedetto Gesù.

Carissimi, questi tempi sono i più tremendi della storia umana, mettiamo al centro Gesù e la Madonna, impegniamoci molto nella preghiera del Santo Rosario e preoccupiamoci soprattutto della salvezza delle anime, il resto passa e si lascia qui.

Insieme a Gesù e alla Madonna trionferemo e noi crediamo nei Loro prossimi interventi di purificazione. Gesù dice ad ognuno: «Seguimi».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La lotta contro Gesù e la sua Chiesa – 26 Giugno 2022 0

La lotta contro Gesù e la sua Chiesa – 26 Giugno 2022

Domenica 26 giugno 2022

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 9,51-62)

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece và e annuncia il Regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Queste parole dette da Gesù arrecano grande apprensione: «Non è adatto per il Regno di Dio». Le dice  Dio a quanti oggi perpetuano a vivere ricoperti di corruzione e vergogna. Anche noi ci sentono in diritto di applicarle ai sapientoni di questo mondo che odiano Dio e gli uomini, sapientoni che si arrogano l’autorità insondabile di poter giudicare ciò che è buono e quanto è male.

Il riferimento agli italiani di diverse categorie che fanno parte dei radical chic appare come un obbligo perché hanno fatto stancare tutti i buoni. Le teorie di questi insinceri comunisti sono ricolme di odio e raggiri, travisano l’evidenza, distorcono le parole, affermano come dogmi solo quello che pronunciano loro.

Molti buoni cattolici considerano sgradevole sentire pontificare personaggi privi di morale e di decoro, schierati con grande partecipazione con il Male e servitori di ogni opera diretta a minare il Bene. Numerosi personaggi autorevoli italiani si dichiarano cattolici, vanno a Messa la domenica… mentre le loro opere sono opposte al Bene, al Vangelo di Gesù. L’attrattiva del potere è più di una malattia, solo un miracolo potrà liberare chi ne è posseduto.

Molti italiani non hanno compreso che l’Italia è in guerra e qualcuno del governo da febbraio 2022 pronuncia parole offensive contro una potenza mondiale. Qual è il suo vero scopo? Non cerca la pace ma la guerra proprio contro l’Italia, è un paradosso, e se riascoltate le sue parole e valutate le sue iniziative, vi sarà facile comprendere.

L’ITALIA È IN GRANDE PERICOLO E SOLO CON LA PREGHIERA SARÀ POSSIBILE LIMITARE LE DURE PROVE. DOPO LA GRECIA È L’ITALIA LA NAZIONE DA ASSOGGETTARE DEFINITIVAMENTE. C’È MOLTA INVIDIA INSIEME AD UN GRANDE ODIO CONTRO L’ITALIA. CI RIUSCIRANNO?

CONSIDERATE CHE IN ITALIA SI PREGA POCHISSIMO, LE CHIESE SONO CHIUSE E I VESCOVI ALLIETANO I PARROCI.

Gesù viene sempre più emarginato e questa operazione programmata nella Chiesa coinvolge sempre più persone. La Chiesa è assediata dal Male!

I samaritani si rifiutarono di accogliere Gesù ma avevano una motivazione religiosa. Oggi Gesù viene emarginato dai suoi Pastori per l’indifferenza verso il sacro che si ritrovano dentro, emarginato anche per motivi politici ed è in atto un complotto mondiale contro Lui e il Cristianesimo. Si renderà visibile con quanto accadrà nella Chiesa.

«Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme».

Gli uomini di oggi sono in cammino verso luoghi privi di Dio, si allontanano dalla Chiesa e non si preoccupano più della vita eterna.

È spontaneo per molti fare promesse anche quando capiscono di non poterle rispettare. Spesso si propongono una condotta di vita migliore, ma non è sufficiente il proposito. Anche quel tale che incontrò Gesù disse: «Ti seguirò dovunque Tu vada». Una ottima disponibilità senza dubbio, ma non era un proposito convinto.

Per Gesù quelle parole nascondevano una debolezza profonda, l’incapacità di osservare quanto diceva emotivamente quel tale.

La risposta di Gesù un po’ enigmatica, respinse quanto detto dall’uomo e gli spiegò che per seguirlo doveva prima mettere da parte le certezze umane: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo».

Camminando incontrò un altro uomo e lo trovò spiritualmente pronto ma egli non aveva ancora spezzato gli affetti umani. «Seguimi». Un comando perentorio, non più prorogabile, purtroppo quell’uomo non è riuscito a mettere al primo posto Dio, anche nella circostanza che ha spiegato.

«Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».

Una richiesta legittima, manifestava però che non aveva compreso l’identità di Gesù, si preoccupava di chi non era più in vita. Quali benefici spirituali avrebbe comportato al padre defunto partecipando al suo funerale? Nulla. Anzi, l’obbedienza al Signore avrebbe sicuramente arrecato del Bene all’anima del padre.

Camminando incontrò ancora un altro uomo e questi disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia».

Non aveva compreso di trovarsi al bivio tra la gloria eterna e la mediocrità pericolosa della vita umana. Anche lui ha messo al primo posto i familiari senza preoccuparsi di Dio. Non si può poi pretendere che Dio si ricordi degli uomini che Lo trascurano e ignorano.

La risposta di Gesù frantuma le illusioni di tutti coloro che hanno abbandonato il cammino spirituale e sono ritornati a vivere come prima della conversione o della Consacrazione sacerdotale al servizio della Chiesa.

«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio».

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:  www.gesuemaria.it

La lotta contro Gesù e la sua Chiesa – 26 Giugno 2022 0

La lotta contro Gesù e la sua Chiesa – 26 Giugno 2022

Domenica 26 giugno 2022

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 9,51-62)

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece và e annuncia il Regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Queste parole dette da Gesù arrecano grande apprensione: «Non è adatto per il Regno di Dio». Le dice  Dio a quanti oggi perpetuano a vivere ricoperti di corruzione e vergogna. Anche noi ci sentono in diritto di applicarle ai sapientoni di questo mondo che odiano Dio e gli uomini, sapientoni che si arrogano l’autorità insondabile di poter giudicare ciò che è buono e quanto è male.

Il riferimento agli italiani di diverse categorie che fanno parte dei radical chic appare come un obbligo perché hanno fatto stancare tutti i buoni. Le teorie di questi insinceri comunisti sono ricolme di odio e raggiri, travisano l’evidenza, distorcono le parole, affermano come dogmi solo quello che pronunciano loro.

Molti buoni cattolici considerano sgradevole sentire pontificare personaggi privi di morale e di decoro, schierati con grande partecipazione con il Male e servitori di ogni opera diretta a minare il Bene. Numerosi personaggi autorevoli italiani si dichiarano cattolici, vanno a Messa la domenica… mentre le loro opere sono opposte al Bene, al Vangelo di Gesù. L’attrattiva del potere è più di una malattia, solo un miracolo potrà liberare chi ne è posseduto.

Molti italiani non hanno compreso che l’Italia è in guerra e qualcuno del governo da febbraio 2022 pronuncia parole offensive contro una potenza mondiale. Qual è il suo vero scopo? Non cerca la pace ma la guerra proprio contro l’Italia, è un paradosso, e se riascoltate le sue parole e valutate le sue iniziative, vi sarà facile comprendere.

L’ITALIA È IN GRANDE PERICOLO E SOLO CON LA PREGHIERA SARÀ POSSIBILE LIMITARE LE DURE PROVE. DOPO LA GRECIA È L’ITALIA LA NAZIONE DA ASSOGGETTARE DEFINITIVAMENTE. C’È MOLTA INVIDIA INSIEME AD UN GRANDE ODIO CONTRO L’ITALIA. CI RIUSCIRANNO?

CONSIDERATE CHE IN ITALIA SI PREGA POCHISSIMO, LE CHIESE SONO CHIUSE E I VESCOVI ALLIETANO I PARROCI.

Gesù viene sempre più emarginato e questa operazione programmata nella Chiesa coinvolge sempre più persone. La Chiesa è assediata dal Male!

I samaritani si rifiutarono di accogliere Gesù ma avevano una motivazione religiosa. Oggi Gesù viene emarginato dai suoi Pastori per l’indifferenza verso il sacro che si ritrovano dentro, emarginato anche per motivi politici ed è in atto un complotto mondiale contro Lui e il Cristianesimo. Si renderà visibile con quanto accadrà nella Chiesa.

«Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme».

Gli uomini di oggi sono in cammino verso luoghi privi di Dio, si allontanano dalla Chiesa e non si preoccupano più della vita eterna.

È spontaneo per molti fare promesse anche quando capiscono di non poterle rispettare. Spesso si propongono una condotta di vita migliore, ma non è sufficiente il proposito. Anche quel tale che incontrò Gesù disse: «Ti seguirò dovunque Tu vada». Una ottima disponibilità senza dubbio, ma non era un proposito convinto.

Per Gesù quelle parole nascondevano una debolezza profonda, l’incapacità di osservare quanto diceva emotivamente quel tale.

La risposta di Gesù un po’ enigmatica, respinse quanto detto dall’uomo e gli spiegò che per seguirlo doveva prima mettere da parte le certezze umane: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo».

Camminando incontrò un altro uomo e lo trovò spiritualmente pronto ma egli non aveva ancora spezzato gli affetti umani. «Seguimi». Un comando perentorio, non più prorogabile, purtroppo quell’uomo non è riuscito a mettere al primo posto Dio, anche nella circostanza che ha spiegato.

«Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».

Una richiesta legittima, manifestava però che non aveva compreso l’identità di Gesù, si preoccupava di chi non era più in vita. Quali benefici spirituali avrebbe comportato al padre defunto partecipando al suo funerale? Nulla. Anzi, l’obbedienza al Signore avrebbe sicuramente arrecato del Bene all’anima del padre.

Camminando incontrò ancora un altro uomo e questi disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia».

Non aveva compreso di trovarsi al bivio tra la gloria eterna e la mediocrità pericolosa della vita umana. Anche lui ha messo al primo posto i familiari senza preoccuparsi di Dio. Non si può poi pretendere che Dio si ricordi degli uomini che Lo trascurano e ignorano.

La risposta di Gesù frantuma le illusioni di tutti coloro che hanno abbandonato il cammino spirituale e sono ritornati a vivere come prima della conversione o della Consacrazione sacerdotale al servizio della Chiesa.

«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio».

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Il Cuore Immacolato è il Rifugio sicuro – 25 Giugno 2022 0

Il Cuore Immacolato è il Rifugio sicuro – 25 Giugno 2022

Sabato 25 giugno 2022

XII Settimana del Tempo Ordinario

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

+ VANGELO (Lc 2,41-51)

Tuo Padre e Io, angosciati, ti cercavamo.

Dal Vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando Egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che Egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di Lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni Lo trovarono nel Tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua Madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo Padre e Io, angosciati, ti cercavamo». Ed Egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che Io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto Loro. Scese dunque con Loro e venne a Nazaret e stava Loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo Cuore. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando medito la risposta di Gesù dodicenne, che era sì un Fanciullo nel Corpo ma Dio eterno nello Spirito, mi commuovo e applico a me stesso le parole: «Devo occuparmi delle cose del Padre mio». Ogni cristiano innamorato di Dio dovrebbe ripeterle ogni giorno e vivere come un vero figlio, soprattutto sono chiamati ad impegnarsi totalmente i Vescovi, i Parroci e i frati.

Si deve avvertire interiormente di essere figlio di Dio Padre, un Padre molto trascurato da questa gerarchia della Chiesa come d’altronde facevano in passato altri Prelati. Non avvertire la sua paternità è indice di mancata conoscenza e disinteresse. Eppure, il Padre opera sempre dove opera il Figlio Gesù, mantenendo la stessa sostanza e la stessa Volontà.

A La Salette, Lourdes, Fatima e altri luoghi autentici, la presenza della Madonna era anche la presenza del Padre, sempre, proprio per l’Amore che questo Padre clemente ha verso l’umanità. Sia la Coroncina alla Divina Misericordia, sia la diffusione del Santo Rosario con la straordinaria potenza accordata dal Padre, sono state volute da Lui per placare se stesso dal meritevole castigo che già da oltre due secoli merita questo mondo egoista e pagano.

Dio Padre ha usato una Misericordia straripante verso l’umanità, soprattutto verso quanti Lo rifiutano o Lo ignorano come avviene a tanti Vescovi, Parroci e frati. Cosa ha fermato la più che comprensibile Ira del Padre? Certo molte preghiere suscitate nel mondo, ma soprattutto la Coroncina alla Divina Misericordia e la recita del Santo Rosario.

Nonostante la Misericordia Divina offerta a tutti, oramai ci avviciniamo al DIES IRAE, al «giorno dell’ira» (Divina), come scrisse in una sequenza Tommaso da Celano, e con molta probabilità trasse l’ispirazione dell’inno dalla Bibbia, dalla versione latina della Vulgata del Profeta Sofonia 1,15-16.

Nel Libro del Profeta Sofonia  sono contenuti vari oracoli che riguardano in particolare esortazioni agli Ebrei, giudizio delle Nazioni, promessa di restaurazione e in alcuni punti anticipano il Libro dell’Apocalisse. Il Profeta Sofonia nei tre capitoli inserì anche questa predizione:

«Giorno d’ira quel giorno,

giorno di angoscia e di afflizione,

giorno di rovina e di sterminio,

giorno di tenebre e di caligine,

giorno di nubi e di oscurità,

giorno di squilli di tromba e d’allarme

sulle fortezze e sulle torri d’angolo».

Dio Padre aveva programmato tutto per far vivere gli esseri umani in un Paradiso terrestre, per colpa degli uomini non è stato possibile e con il passare dei secoli la condizione si è sempre più degenerata e Lui ha rimediato con l’invio del Figlio e della Donna che doveva dargli un Corpo umano.

La logica ci dice che se Dio perfettissimo si è incarnato non poteva non farlo in un Corpo incontaminato dal peccato originale, non toccato dalla bava di Satana. Tanto più i cattolici devono credere fermamente nell’Immacolata Concezione della Madre di Dio. È una verità disarmante, da accogliere comunque per Fede.

Possono avere difficoltà i non cattolici nell’accettazione di un mistero simile, ma la disciplina di carattere matematico che studia le forme del ragionamento deduttivo, attraverso l’analisi della sua validità, stabilisce che la verità delle conclusioni di un ragionamento consegue da quelle premesse.

Se Dio si è incarnato nel Corpo di una Fanciulla, lo poteva fare proprio perché Dio.

Il Beato Duns Scoto vinse la battaglia teologica contro alcuni domenicani opposti all’ipotesi dell’Immacolata Concezione di Maria, affermando che Dio POTEVA compiere questo miracolo, lo VOLLE e lo FECE. Sublime intuizione, grande comunque l’ispirazione della Madonna a questo suo devoto.

Mettere in discussione questo privilegio mariano per un cattolico comporta non avere più Fede in Gesù Cristo. I due aspetti sono legati, consequenziali, non può esistere una Fede autentica in Lui se non si accetta tutto quello che Lui ci chiede di credere.

Questo fa sorgere moltissime perplessità sui teologi cattolici che contestano la sana devozione alla Madonna. In molte parti del mondo si è sviluppata all’interno della Chiesa una evidente opposizione al culto verso la Madonna e i primi propagatori sono numerosi Vescovi.

Il fatto stesso di non amare la Madre, manifestano di non amare il Figlio Gesù. Sono due devozioni inseparabili e nella Chiesa sono andate sempre unite fin dall’inizio del Cristianesimo, distinguendo serenamente l’adorazione verso Gesù dalla devozione alla Madonna.

Ogni cristiano puro nel cuore e nella mente ha maggiori intuizioni dei cristiani tiepidi, è evidente, ancora di più degli atei e dei peccatori immersi nella melma dell’immoralità. La Fede aiutata dalle preghiere umili e costanti, dalle buone opere e dai pensieri benevoli verso tutti, cresce di continuo e il cristiano diventa sempre più immagine di Gesù Cristo.

Questo è il vero senso della vita, il modo per portare in noi una gioia ineffabile e del tutto divergente dalla falsa gioia del mondo. Questa del mondo è spensieratezza, avventatezza, leggerezza nelle opere e si considerano tutte lecite e buone.

Senza i valori morali c’è solo grande disgrazia e smarrimento.

Abbiamo bisogno di una protezione speciale e il compito di aiutarci e difenderci, la Santissima Trinità lo ha affidato alla Madonna.

Nel suo Cuore Immacolato troviamo il più solidissimo rifugio nelle tentazioni dei diavoli e nelle persecuzioni dei cattivi. Lo ha detto Ella alla piccola Lucia il 13 giugno 1917 a Fatima: «Non ti scoraggiare, Io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio».

È il rifugio mistico dove i diavoli e i cattivi non possono entrare, non hanno accesso dove c’è la perfetta purezza della Madre di Dio e rimangono sempre sconfitti e distrutti. Ecco l’importanza della devozione al Cuore Immacolato della Madonna, la ragione della consacrazione che dobbiamo rinnovare ogni giorno anche con brevi preghiere.

Essendo noi figli innamorati della Madonna, c’è sempre Satana che si ribella perché non potrà condurci nell’inferno e cerca spesso di danneggiarci, per questo siamo diffamati, incompresi, invidiati, ostacolati, discriminati anche dai conoscenti, poi ci sono le tante tentazioni del demonio che comunque diminuiscono e perdono sempre più potere nella misura del rafforzamento della nostra spiritualità. È importantissimo il Santo Rosario.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il Sacro Cuore di Gesù è la bontà – 24 Giugno 2022 0

Il Sacro Cuore di Gesù è la bontà – 24 Giugno 2022

Venerdì 24 giugno 2022

XII Settimana del Tempo Ordinario

Sacratissimo Cuore di Gesù

+ VANGELO (Lc 15,37)

Rallegratevi con Me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel Cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il discorso sulla conversione del peccatore è abbastanza complesso e occorre maggiore tempo per spiegare molte dinamiche, verificare le differenti tipologie di conversioni, chiarire gli effetti, individuare determinate reazioni che ogni convertito porta sempre con sé.

Non c’è vero convertito in grado di guidarsi da solo nel cammino che segna il passaggio da una mentalità quasi idolatra e mondana, ad una spirituale e saggia. Un vero e sicuro discernimento lo può compiere il Padre spirituale preparato in ascetica e mistica, e rimane indispensabile trovarne uno per confrontarsi su determinati aspetti.

Bisogna distinguere la Confessione finalizzata al perdono dei peccati e ha una sua logica sacramentale, mentre la direzione spirituale riguarda anche aspetti che non richiedono l’assoluzione e sono da approfondire possibilmente in un altro momento, non si possono risolvere sbrigativamente, sono valutazioni che decidono il futuro e forse la vita eterna.

Ho accennato al Padre spirituale nella solennità del Sacro Cuore di Gesù per evidenziare che Lui segue tutti i suoi devoti con particolare interesse proprio perché Lo amano, Lo adorano e pregano. Gesù conosce perfettamente i cuori di ogni essere umano e questo è un enigma immenso, in pratica Dio segue contemporaneamente oltre sette miliardi di persone e conosce anche la più piccola fibra di ogni persona.

Su ognuno ha riposto un suo disegno, solo che gli atei e i seguaci di altre religioni non conoscendo il Vangelo, non riescono ad approfondire la realtà di un Dio che oltre ad essere Amore è anche Verità.

Gesù nel Vangelo è un Uomo amabile come mai nessuno al mondo, non cerca l’approvazione a tutti i costi e noi dobbiamo rispettare i tempi di maturazione dei peccatori che non comprendono la provvisorietà della vita.

Gesù come Dio esamina la fedeltà di ognuno, mette alla prova per vedere chi gli è fedele da chi Lo tradisce o Lo dimentica.

Da coloro su cui aveva riposto un disegno di evangelizzazione diventando Ministri sacri o di impegno apostolico per i laici, Gesù può arrivare anche ad annullare lo stesso disegno di fiducia per la mancata corrispondenza sia dei Consacrati che dei laici che vivono dissipati nel mondo.

Il Cuore di Gesù deve essere adorato dall’umanità, questo diceva Lui a Suor Consolata Betrone e le insegnò la famosa giaculatoria: «GESÙ E MARIA VI AMO: SALVATE ANIME». Questa Venerabile quando entrò in monastero cominciò a sentire interiormente la voce di Gesù, una voce dolce e forte che la spingeva sulla via della santità. Una voce esigente.

Nei primi esercizi spirituali, in monastero, Gesù le dice:«Tu ti affanni per troppe cose… una cosa sola è necessaria: amarmi!»e le chiede un continuo atto di amore a Lui, con l’invocazione «GESÙ, TI AMO». Successivamente diventerà: «GESÙ E MARIA, VI AMO: SALVATE ANIME».

La storia di questa piccola Suora morta nel 1946 a Moncalieri (TO), colpisce per il messaggio di infinito Amore rivelato da Gesù, Lui ha rivelato il desiderio della salvezza di tutti ma dove viene rifiutato per indifferenza, tradimento, inimicizia, apostasia, è costretto a ritirarsi.

Molti cristiani sono convinti di stare vicini al Signore anche se non pregano, sono distaccati spiritualmente da Lui e adorano gli idoli.

Dove Gesù vede questa indifferenza, rimane con pazienza ad attendere il vero cambiamento della persona, ma dopo molti anni e molte Grazie sperperate come il figliol prodigo, Egli non conta più su quella persona e non la considera più appartenente alle anime fidate.

Su questo bisogna meditare per comprendere il vero significato della sua misericordia, altrimenti si vive nell’illusione di seguire Gesù mentre non c’è altro che il vuoto. Gesù è pronto a perdonare anche i più gravi peccati, tranne quello della «bestemmia contro lo Spirito Santo», e questo peccato è oggi molto conosciuto dai traditori di Gesù che sono nella Chiesa.

Chi nega il vero Magistero della Chiesa, non ha compreso nulla del Vangelo e segue una dottrina personale, opposta a quella cattolica!

L’AMORE DEL SACRO CUORE È SEMPRE INFINITO. La colpa è del peccatore o del cristiano che non dedica tempo prolungato ogni giorno alla meditazione e non cerca di cambiare vita sul serio, per questo si distacca gradualmente da Dio, fino a diventare insensibile al sacro.

Anche se va a Messa o la celebra o recita delle preghiere ma non mette al centro della vita il Signore, tutto quello che fa non ha alcun valore.

È vero che Gesù attende, ma fino a quando?

Il Cuore di Gesù è colmo all’infinito di bontà e spera nella conversione dell’umanità, vuole la felicità di ogni uomo e di ogni donna. È il miglior Padre che dona tutto se stesso per salvare i figli e desidera il meglio per loro, ma esige risposte concrete da noi, opere buone e costanti, non solamente parole vuote o una pratica religiosa apparente.

Quando si avverte nel proprio cuore un amore intenso verso Gesù e superiore a tutto il resto, ci si trova nel cammino spirituale. Non si deve trattare di un amore passeggero e passionale, quello che dura qualche ora, ma di un interesse intenso verso Lui.

L’amore verso Gesù non deve essere emotivo o impulsivo, un momentaneo sentimento fervoroso che svanisce a causa delle dissipazioni. Nel cristiano impegnato deve esserci invece quiete interiore e una proporzionata padronanza di sé.

Con questo impegno il cristiano scopre con maggiore meraviglia la bontà infinita del Sacro Cuore di Gesù e si immerge nel mare soave del soprannaturale. La vera scoperta dell’Amore di Gesù trasforma il cristiano, egli diventa una persona nuova e migliore, perché aumentano le virtù e i buoni pensieri, mentre si attenuano le inquietudine, le confusioni esistenziali e i pensieri strani.

Oggi consacriamoci al Sacro Cuore di Gesù e chiediamogli di trasmetterci i suoi sentimenti, di renderci mansueti, disciplinati e docili.

Il suo Cuore buono è più vasto dell’universo e attende i lontani, i più grandi peccatori e i tanti cristiani tiepidi che pregano poco o male.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La fedeltà e il coraggio di Giovanni Battista – 23 Giugno 2022 0

La fedeltà e il coraggio di Giovanni Battista – 23 Giugno 2022

Giovedì 23 giugno 2022

XII Settimana del Tempo Ordinario

Natività di San Giovanni Battista

+ VANGELO (Lc 1,5766.80)

Giovanni è il suo nome.

Dal Vangelo secondo Luca

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È stata anticipata ad oggi la solennità di San Giovanni Battista. Giovanni il Battista è stato il più grande Apostolo del Nuovo Testamento, considerato da Gesù «il più grande tra i nati di donna» (Mt 11,11), almeno riguardo i mortali, mentre «il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di Lui». Chi si trova già in Cielo vive una condizione superiore a quella umana.

La solennità del grande precursore di Gesù, mi rende ancora più attento alla riflessione che non perdo mai di vista: nella Chiesa oggi siamo in pochi a voler imitare Giovanni Battista, e bisogna essere coraggiosi annunciatori del Cristo, dediti pienamente alla missione straordinaria del sacerdozio, distaccati completamente dalle cose materiali e mondane.

Bisogna pregare molto ogni giorno per la santificazione dei Sacerdoti, per il pentimento e il ritorno alla missione iniziale degli smarriti.

Le notizie che il Vangelo offre ai Sacerdoti su Giovanni Battista sono sufficienti per comprendere la donazione totale che si deve offrire a Gesù e così sviluppare una spiritualità forte e santa. L’obiettivo nella vita sacerdotale deve essere solo Gesù Cristo, la coraggiosa e connessa predicazione e l’imitazione delle sue opere.

La tragedia che si sta consumando all’interno della Chiesa è partita con un documento diffuso tra i massoni e tra i carrieristi che diversi Prelati hanno continuato a diffondere all’interno. Il piano massonico del 1961 prevedeva in 33 punti… la distruzione di questa Chiesa nella sua dottrina e liturgia, per sostituirla con una falsa chiesa, modernista e protestante.

DOBBIAMO PARLARE DELLA PRESENZA TUMORALE D’UNA NEO-CHIESA NELLA CHIESA, D’UN NEO-CATTOLICESIMO RAHNERIANO NEL CORPO ECCLESIALE.

Nella Chiesa hanno impiantato un “NUOVO CATTOLICESIMO”, una nuova dottrina di una “NUOVA CHIESA” che non è più quella predicata da Gesù.

Sembra una storia paradossale ma è una dolente realtà che rimane sotto gli occhi dei cattolici attenti e sgomenti nell’assistere al disfacimento delle sane devozioni, all’annullamento delle preghiere nelle parrocchie, al divieto della recita del Santo Rosario prima della Messa, allo spostamento del Tabernacolo dove c’è Dio, in un angolo inosservato o in una cappella inospitale. È un attacco definitivo al Cuore della Chiesa.

QUESTI E TANTI ALTRI COMPORTAMENTI INDICANO UNA COSA SOLA: NUMEROSI VESCOVI E SACERDOTI NON HANNO PIÙ ALCUN INTERESSE VERSO GESÙ CRISTO. Le scelte e gli orientamenti già predisposti dalla gerarchia manifestano il distacco da Gesù Cristo e dall’autentico Magistero della Chiesa.

Questi Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e frati appartenenti alla neo-chiesa non credono nei miracoli di Gesù, non Lo considerano Figlio di Dio, non adorano l’Eucaristia e secondo loro è solo un pezzo di pane.

Questo attacco è portato avanti da numerosi Pastori e io piango di dolore nell’assistere sia a questa invasione eretica dell’amata Chiesa di Gesù, sia alle falsità che si predicano per ingannare la buona gente che ascolta e che non può capire che numerosi predicatori sono contro Gesù, la Madonna e la Santa Chiesa. Io continuerò a difendere Gesù Figlio di Dio pubblicamente e con tanti scritti fondati sulla Tradizione della Chiesa.

Da oltre cinquant’anni nei seminari si insegna una dottrina protestante, ma ancora più demoniaco è l’insegnamento modernista fondato sulla non-chiesa del gesuita più eretico di Lutero e il suo nome è Karl Rahner. Ebbe una relazione con una donna per quarant’anni e per questa sua necessità erotica era contrario al celibato; scriveva che la Chiesa non deve evangelizzare, che deve diventare liquida cioè liquefarsi nel mondo perché proprio nel mondo si trova Dio ma non si può conoscere. Suo discepolo prediletto è il cardinale Kasper…

I GIOVANI SACERDOTI NON VENGONO FORMATI DOTTRINALMENTE BENE, HANNO ACQUISITO UNA MENTALITÀ PIÙ PROTESTANTE CHE CATTOLICA, E MOSTRANO EVIDENTE INDIFFERENZA VERSO IL SACRO, SOPRATTUTTO VERSO L’EUCARISTIA E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA.

Sembra una storia paradossale ma è una dolente realtà che rimane sotto gli occhi dei cattolici attenti e sgomenti nell’assistere al disfacimento delle sane devozioni, all’annullamento delle preghiere nelle parrocchie, al divieto della recita del Santo Rosario prima della Messa, allo spostamento del Tabernacolo dove c’è Dio, in un angolo inosservato o in una cappella inospitale.

Di questo grande Profeta che visse nel deserto per prepararsi alla sublime missione, contempliamo la sua austerità; la fortezza del Testimone della Luce; l’umiltà del Precursore che si fa da parte nell’annunciare Dio che è venuto in mezzo a noi a salvare l’umanità. In Giovanni Battista non si trova alcun fanatismo ma con umiltà adorò Gesù e si mise da parte.

La nascita di Giovanni Battista fu miracolosa. Possiamo davvero credere che nulla è impossibile a Dio e tutto possiamo ottenere se la nostra preghiera è carica di Fede, piena di fiducia.

Ci fu un inconveniente e non è irrilevante, bisogna valutarlo come una lezione di vita data a Zaccaria. Egli rimase muto perché dubitò. Cosa ne possiamo trarre?

Chi non crede pienamente e vive nella dissipazione, senza una fiducia totale alle parole del Vangelo, vive come un muto, nel senso che non riesce a pronunciare parole di verità e questa condizione viene scelta dal credente, non è una punizione di Dio. È la conseguenza di una vita vuota, non spirituale.

Ogni peccatore o il credente che crede a intermittenza, non parla mai delle cose di Dio, non mette al centro il Vangelo, non compie la Volontà di Gesù e rimane muto nel mondo senza riuscire ad essere onesto intellettualmente, senza testimoniare concretamente la sua Fede.

Non basta andare a Messa o fare parte di un gruppo per dare sincera testimonianza di Fede, bisogna formarsi una solida struttura spirituale.

Si diventa come Giovanni Battista nella prolungata preghiera contemplativa, nella penitenza, nel distacco dalle cose materiali, nell’incessante rinnegamento e nel vivo desiderio -sempre rinnovato- di diffondere ovunque la Parola di Dio, mentre la ricerca del consenso, anche se indirettamente, non viene da Gesù e si chiama fanatismo.

Chiediamo anche noi ogni giorno di diventare come Giovanni Battista, forti nella Fede, coerenti e coraggiosi nel difendere la Chiesa!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Adottare spiritualmente un Sacerdote per aiutarlo – 22 Giugno 2022 0

Adottare spiritualmente un Sacerdote per aiutarlo – 22 Giugno 2022

Mercoledì 22 giugno 2022

XII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 7,1520)

Dai loro frutti li riconoscerete.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il mondo è invaso da falsi maestri, sono davvero troppi i sapienti che pontificano di tutto e quello che più preoccupa, è la grande abilità nella falsificazione della verità. I falsi maestri si trovano in ogni campo, sono pieni di sé e vivendo senza Dio presumono di saperne più di Lui.

Questa è una società menzognera e ambigua, e per il fatto che non conosce Dio, è autoreferenziale, si basa appunto esclusivamente su se stessa e sui propri desideri, senza curarsi dei rapporti con altre realtà.

Molti vivono di bugie senza farci più caso, il loro linguaggio è miseramente superbo e fanfarone, schiacciati da un egocentrismo cieco.

È comprensibile la piccola bugia detta per debolezza che non arreca alcun danno agli altri ed espressa solo per giustificare qualcosa, quindi senza l’intenzione di ingannare o arrecare danni agli altri.

È un peccato veniale che si confessa alla prima occasione, nel frattempo si recita l’atto di dolore come pentimento, e ci si impegna a diventare sinceri, a pronunciare parole veritiere anche a costo di ricevere un richiamo per l’errore commesso. L’essere sinceri oltre a dimostrare a tutti che siamo pienamente affidabili, ci riempie di gioia, dona alla coscienza maggiore serenità e si ricevono benedizioni da Dio.

I falsi maestri del mondo non studiano per diventarlo, è spontaneo in loro, è la vita disonesta che conducono a renderli menzogneri.

In ogni campo della società ci sono incantatori molto esperti, abili nel far toccare la luna con un dito e nel far credere tutto il contrario della realtà. I predicatori di se stessi si trovano nella politica e nel giornalismo, tra i professionisti e gli operai, in tutti i ceti e classi, anche dove non dovrebbero trovarsi, all’interno della Chiesa Cattolica.

Se i falsi maestri si trovano dappertutto, non mancano nel Cristianesimo, soprattutto nelle comunità evangeliche, note per le incalcolabili teorie diversificate e per la presunzione di manipolare il Vangelo con estrema facilità. Sono migliaia di comunità differenti come migliaia sono le verità che insegnano. C’è un vero business in America tra molti evangelici.

Anche tra i cattolici si trovano numerosi falsi maestri colpiti da deliri di onnipotenza. Rimane però una minima parte rispetto a quello che avviene nel mondo, dove agiscono tanti santoni delle più svariate spiritualità, dediti affannosamente ad arruolare adepti nelle loro sètte, determinati a dominare gli altri e a ricevere adorazione e molto denaro.

È l’esaltazione, il delirio che denota la perdita del controllo razionale, per controllare successi tanto bramati e per difendere il potere.

Il Signore mette in guardia ripetutamente contro il pericolo dei falsi profeti, che condurranno molti alla rovina spirituale. Anche nell’Antico Testamento si fa riferimento a questi cattivi pastori che causavano stragi nel popolo di Dio. Apparvero ben presto anche in seno alla Chiesa e San Paolo li chiamava falsi maestri e falsi apostoli.

«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci» (Mt 7,15).

Anche Cardinali e Vescovi possono trasformarsi in lupi rapaci, dopo avere apostatato e tradito Gesù Cristo.

Lo disse Papa Benedetto XVI all’inizio del suo Pontificato: «Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi». Siccome ha visto i lupi agire contro lui, è «fuggito» per paura dei lupi, vuol dire che in Vaticano regnano soprattutto i lupi che uccidono dignità delle persone oneste, adorano se stessi e i loro idoli. Non sono più obbedienti a Gesù Cristo.

I falsi maestri della Bibbia erano scribi e farisei, oggi sono quelli che prendono decisioni nella Chiesa. Causano alle anime danni gravissimi, e quelli che si avvicinano a loro in cerca di Luce trovano inganni e tenebra, cercano fortezza e s’imbattono nell’errore. Soprattutto i deboli cadono nelle reti ammaliatrici che bloccano l’intelletto e non permettono di capire la Verità.

SOLO LA GRAZIA DI DIO FA CONOSCERE LA VERITÀ.

Sempre il Signore ci insegna che tanto i veri che i falsi profeti si riconosceranno solo dalle loro opere, dai loro frutti. I predicatori di riforme moderniste e di dottrine erronee dentro la Chiesa, non potranno presentare altro che la separazione dal tronco fecondo della Chiesa e il turbamento e la perdizione delle anime.

«Dai loro frutti li riconoscerete».

È una grande Grazia incontrare oggi un Sacerdote pienamente fedele a Gesù, spirituale ed equilibrato, distaccato dai beni materiali e dalla mondanità, dedito esclusivamente alla salvezza delle anime. Pregate ogni giorno per la santificazione dei Sacerdoti.

Ognuno di voi adotti spiritualmente un Sacerdote per il quale pregare molto ogni giorno. È una pratica antica, a voi la presento oggi ed è straordinaria.

SAPETE CHE SONO MOLTO PERSEGUITATO PER LA MIA PIENA FEDELTÀ ALLA VERA CHIESA, PER L’APOSTOLATO A FAVORE DI GESÙ BUONO E DI MARIA SANTISSIMA.

NEL MIO CASO HO MOLTO BISOGNO DI PREGHIERE, SAREI FELICE SE POTESSI ESSERE NEI VOSTRI CUORI COME SACERDOTE SCELTO VERSO CUI PREGATE E OFFRITE TUTTO PER AIUTARMI NEL MIO DOLOROSO E ININTERROTTO IMPEGNO SIMILE AD UN CALVARIO, PER IL BENE DELLA CHIESA E DELLA SALVEZZA DELLE ANIME, ANCHE DELLE VOSTRE ANIME E DEI VOSTRI FAMILIARI.

Adottatemi spiritualmente come Sacerdote e offrite per me ogni giorno preghiere, ore di adorazione, fioretti e digiuni, la Comunione, ma anche offrite le fatiche e le sofferenze della giornata per aiutarmi. Offrite per me anche le gioie e la pace interiore, occorre offrire proprio tutto.

Fatelo con impegno ogni giorno e riceverete prima o poi le Grazie desiderate, le Grazie la Madonna le riverserà su quanti pregheranno con Fede. Sarà così, fidatemi di me. Vi benedico di cuore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro:www.gesuemaria.it