Il disvalore è diventato un bene per molti – 10 Giugno 2022

Venerdì 10 giugno 2022

X Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 5,2732)

Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma Io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma Io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Queste parole di Gesù oggi appaiono anacronistiche e fastidiose a questa società dedita ad ogni forma di peccato. Chi legge quanto afferma Gesù e non ha una discreta capacità di accortezza sul senso della vita, rimane sconcertato e considera duro il messaggio cristiano.

Così non è, nessuno che incontra veramente l’Amore di Gesù considera impossibile vivere il Vangelo, perché con Lui tutto è facile.

«Senza di Me non potete far nulla» (Gv 15,5).

Intende nulla di buono perché tutto il Male immaginabile l’uomo lo compie con una facilità estrema. Il Bene e ogni azione virtuosa si compie solo con Gesù, è Lui a sostenere quanti chiedono aiuto e compiono sforzi, piccoli o grandi per migliorare la vita.

La società ha virato da diversi decenni verso una rotta che umanamente non potrà avere un ritorno, è una nave che ha perduto l’orientamento e in balia delle agitate correnti deliranti, anche per il guasto dei motori, cioè l’avaria dell’anima che sarebbe il totale ottenebramento.

È una nave mancante della bussola e non riesce a governarsi, ha perduto il controllo della volontà e inevitabilmente sarà estesamente coperta dall’acqua, si sfracellerà con la massima potenza dei terremoti.

La mentalità corrente è in balia di correnti immorali e prive di buonsenso, afferma che tutto è lecito, non ci sono più limiti alle azioni più abominevoli e quanti le commettono se ne vantano anche con i loro conoscenti.

Personaggi pubblici senza autostima e incancreniti nei loro smisurati vizi perversi e affetti da disagi psichici, arrivano al delirio quando raccontano pubblicamente fatti privati e segreti, senza accusare alcun disagio morale perché non hanno morale né freni inibitori e cercano come affamati un po’ di gloria. Raccontano nelle interviste le loro immoralità e ne sono soddisfatti.

I valori morali sono calpestati da molti, ignorati anche da chi deve manifestarli. Per i buoni cristiani sono la guida delle loro opere e delle parole.

Verifichiamo alcuni dei valori umani, sconosciuti anche a molti cristiani. Li elenco senza determinare l’importanza, tutti vanno bene.

VERITÀ, GIUSTIZIA, AFFETTI, AIUTO ALLE PERSONE E ALLA SOCIETÀ, ONESTÀ, PUREZZA, QUALITÀ DELLE COSE CHE SI COMPIONO, INTEGRITÀ, BUONA REPUTAZIONE, LEALTÀ, RISPETTO DI SÉ, SERENITÀ, SALUTE, MERITO, FREQUENTAZIONE DELLE PERSONE ONESTE, SAGGEZZA, AMICIZIA, ORDINE (TRANQUILLITÀ, STABILITÀ, NORMALITÀ).

Tantissimi errori si commettono per abitudine, senza un confronto con quanto insegna Gesù.

Se mancano i valori morali e quelli umani neanche vengono considerati, nel quotidiano di quanti sono lontani da Gesù si stabiliscono la tristezza e la disperazione. Cercano nuove alternative per soffocare le malattie morali. Ma i disvalori trionfano e sono quelli che portano al vuoto.

Il disvalore si vince quando vengono coltivati i valori morali.

La società poggia la sua ragione di vita sui disvalori, predica che non c’è limite al soddisfacimento di ogni pensiero, anche se colpisce il matrimonio e l’onestà. Tutti i pensieri di quanti omaggiano i disvalori non vengono da Gesù, sono ispirati dai diavoli o dalla propria debolezza.

Quando non c’è una scossa nella vita dei peccatori, dei tiepidi e degli atei, rimangono abitudinari e sconfitti in tutto il loro agire. Non hanno la capacità di capire l’importanza dei valori, del Bene da compiere e del Male da evitare, e non si smuovono dai comportamenti che arrecano solo esaltazioni di piaceri effimeri.

L’abitudine sbagliata si può facilmente cambiare in Bene, ma i lontani da Gesù non hanno la voglia di abbandonare la vita vuota e senza le preghiere dei buoni cattolici che pregano per la conversione dei peccatori, incalcolabili persone finiscono all’inferno.

Perché il cattolico deve pregare per la conversione dei peccatori e degli atei, e magari fare penitenze giornaliere per ottenere tantissime Grazie dal Signore? Lo ha detto Gesù, lo ha fatto per prima Lui morendo in Croce per salvare tutti noi, condannati e privi di Grazia.

È un atto di amore infinito pregare per tutti quelli che soffrono e per i peccatori.

Non è un obbligo, è amore puro, il più grande amore. Lo comprende chi scopre veramente Gesù Cristo e assimila la vita a quella del Salvatore. Così hanno fatto Padre Pio, Papa Giovanni Paolo II, Natuzza Evolo e tanti Santi.

Tutti i cristiani devono imitare Gesù secondo le loro capacità, e chi si impegna giornalmente si lascia trasfigurare dallo Spirito Santo.

Arrivare al dominio dei sensi è un cammino tutto in salita ma molto spesso Gesù si rende presente all’anima e dona una forza superiore per sopportare l’insopportabile. Chi prega molto comprende che è Gesù a rendersi presente, chi prega di meno non trova la spiegazione della forza interiore che si ritrova e che rende tutto molto più facile.

Come l’insegnamento del Vangelo di oggi: cavare il proprio occhio e gettarlo o tagliare la mano non devono prendersi alla lettera.

Gesù istruisce i suoi seguaci e se questi desiderano ricevere molte Grazie e trasformarsi in creature nuove, quasi angeliche… devono rinunciare alla curiosità e ai peccati causati da quanto oggettivamente deturpa l’anima, perché alimenta i sensi e indebolisce la resistenza al peccato.

Anche se Gesù accenna alla perdita di una delle membra, è evidente che il suo linguaggio è allegorico, rende simbolico quanto deve compiere realmente il cristiano, rinunciando all’uso sbagliato dell’occhio indagatore e luce dell’anima; e della mano destra che indica l’attività lavorativa di tante persone, in molti casi con un agire disonesto.

Gesù ci chiede di distaccarci dal peccato e ci indica solo quei mezzi indispensabili per allontanarci dalle cose inutili e momentanee, dal proprio egoismo, dall’orgoglio che è spesso causa della propria rovina spirituale e della pace familiare.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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