Archivio Mensile: Luglio 2022

L’effimera sicurezza materiale – 31 Luglio 2022 0

L’effimera sicurezza materiale – 31 Luglio 2022

Domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 12,13-21)

Quello che hai preparato, di chi sarà?

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma Egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così -disse-: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel mondo conta solo la ricchezza materiale, in ogni epoca storica c’è stata questa inclinazione ma oggi coinvolge la maggioranza della popolazione. Non si tratta solo di beni per vivere dignitosamente, l’egoismo ha introdotto in tantissimi l’idolo della ricchezza, intesa quantomeno come agiatezza per soddisfare tutti i capricci.

Si obbedisce con molta debolezza alle accattivanti pubblicità televisive.

Si comprano tante cose non indispensabili, oggetti, abbigliamenti e sfizi non necessari e ricercati. Quanti sono schiavi di questa divoratrice mentalità, non hanno alcun desiderio di compiere un cammino di Fede oppure se vanno in Chiesa è un atto inutile.

Pensare in modo tormentoso ad un benessere di molto superiore alle reali necessità, è una depressione pericolosa, comporta quasi sempre conseguenze psicofisiche rilevanti. Si può entrare in una fase di turbamento mentale che supera di molto la stessa ansia.

I soldi sono necessari per vivere, Dio desidera una vita decorosa per tutti gli esseri umani, nessuno escluso. È un Padre che guarda con amarezza la disuguaglianza sociale presente nel mondo, dove le ricchezze le posseggono in pochi e della povertà si nutrono miliardi di persone.

Abbiamo visto molto spesso anche in Italia che numerosi di quanti hanno intrapreso l’impegno per eliminare la disuguaglianza sociale, sono diventati benestanti o ricchi, proprietari e padroni, ed è una contraddizione vergognosa. Comprano barche, ville importanti, conducono uno stile di vita principesca.

Tanti dittatori comunisti nel secolo scorso hanno schiavizzato miliardi di persone, hanno ingannato quasi tutti con la teoria del collettivismo, una economia statalizzata, il controllo di tutto da parte dello Stato, separando due condizioni di vita: la loro e quella del popolo.

I dittatori e i cortigiani vivevano e mangiavano nell’opulenza dei ricchi, il popolo affamato con il denaro per sopravvivere qualche giorno.

Non è Dio a scegliere chi deve essere ricco e chi povero, è l’uomo malvagio a decidere la povertà di miliardi di persone.

Quello che noto, tra tante altre cose, è l’assoluta mancanza del senso della realtà che si è impadronito dei potenti del mondo e vivono senza Dio. Non avvertono più il pericolo di una guerra atomica e non pensano al rischio delle loro vite. Amano sfidare i nemici e affidarsi all’imprevedibile con grande sfrontatezza.

Questa si chiama irragionevolezza.

La mente priva di Dio è tortuosa, oscura e inesplicabile per la stessa persona.

I non credenti hanno una visione immaginaria della vita, ingannevole e opposta alla Volontà di Dio. I politici atei sono il più grande pericolo.

Lo notiamo in un cittadino ateo, senza valori morali ed è pericoloso per se stesso, per le scelte e la mancanza degli insegnamenti di Gesù, e mancando i doni dello Spirito Santo, i sette vizi comandano e dirigono pensieri e azioni solo verso il Male. Salvo poche eccezioni.

Ci sono atei garbati e affabili, ma senza i valori cristiani la visione della loro vita ha orizzonti opposti al Vangelo. Per loro il peccato non esiste, non c’è inferno e rifiutano l’idea dell’aldilà. Tutto è ammesso, non c’è limite alle trasgressioni! Tutto si svolge in questa vita e cercano di soddisfare ogni vizio.

Nel Vangelo di oggi Gesù spiega che non bisogna mai riporre la sicurezza nei beni materiali: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».

Per spiegare il significato racconta una parabola, dove un ricco è protagonista di un ragionamento pragmatico e allo stesso tempo sprovveduto. È felice per la ricchezza aumentata, per gli abbondanti raccolti e dice tra sé: «Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divèrtiti!».

Così ragiona l’uomo sciocco senza Dio: raccoglie molto denaro, illuso di vivere mille anni e di spassarsela nelle ricchezze accumulate.

GESÙ TERMINA LA PARABOLA COSÌ: «STOLTO, QUESTA NOTTE STESSA TI SARÀ RICHIESTA LA TUA VITA. E QUELLO CHE HAI PREPARATO, DI CHI SARÀ?».

Molte persone ricche sono state sfrenate e intrepide nella vita per accumulare tante ricchezze, ma gli anni aumentano anche per loro e poi cosa ne faranno di tutti i beni? Li lasceranno ai figli e ai nipoti? Questo è il modo per non amare figli e nipoti.

Lasciare beni ai figli per vivere dignitosamente è ragionevole, ma lasciare ricchezze per renderli arroganti e oziosi, senza la preoccupazione di una professione acquisita per non vivere da sfaticati, con una superbia paralizzante, l’ostentazione nauseante… è la rovina eterna di figli e nipoti. Salvo eccezioni.

I genitori ricchi che si preoccupano della dignità e della salvezza dei loro figli, non lasciano ad essi decine di milioni di euro. Li fanno lavorare!

Un ricco americano ha detto che lascerà ai figli i soldi sufficienti per vivere dignitosamente, pagherà gli studi e li farà laureare, comprerà buone case dove vivere e uffici dove lavorare con la loro professione, ma essi dovranno impegnarsi nelle loro professioni per guadagnare i soldi.

Questo ricco sembra anacronistico maegli ama davvero i suoi figli, è molto lucido sul pericolo dell’eccessivo denaro e per i suoi figli desidera il meglio, si preoccupa di tirare fuori i loro talenti e di farli faticare, lavorare per capire il valore del denaro.

Non li abbandona all’ozio di una vita inutile come viene condotta da molti ricchi. Molti ricchi nell’aldilà malediranno le loro ricchezze!

Chi vive nel benessere deve riflettere: «Gesù mi ha permesso molto denaro e beni materiali, che ne farò?». Gesù dice di compiere opere buone!

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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I falsi Pastori che vogliono distruggere la Chiesa – 30 Luglio 2022 0

I falsi Pastori che vogliono distruggere la Chiesa – 30 Luglio 2022

Sabato 30 luglio 2022

XVII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 14,112)

Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel mio libro «La corruzione nella Chiesa» ho riportato limpidamente come vengono attirati molti giovani universitari dai professori massoni o da altri conoscenti affiliati. I giovani più ambiziosi e con una intelligenza acuta sono selezionati e programmati per entrare in politica o all’interno della Chiesa.

Nella Chiesa l’accoglienza la fa il Vescovo anch’egli massone, il giovane viene iscritto alla facoltà di Teologia, entrando così in seminario. È molto raro che questo cammino si compia all’interno di un Ordine religioso.

Dopo l’ordinazione sacerdotale viene dato al giovane massone un incarico brillante, anche segretario del Vescovo e diventano complici. Oppure, si lancia il giovane Sacerdote massone in qualche dicastero romano per essere vicino alle leve di comando e conoscere Prelati importanti, senza dimenticare assolutamente i proni ossequi, il silenzio che viene sempre lodato, la pronta disponibilità ad attivarsi per qualsiasi comando.

Negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso entrarono nei seminari moltissimi giovani selezionati dalla Massoneria e subito affiliati con la finalità di distruggere la Santa Chiesa una volta raggiunti ruoli autorevoli, e questo non era affatto difficile per l’aiuto di altri Prelati già sistemati nei posti chiave. Questo spiega l’irrazionale scelta di nuove dottrine eretiche di determinati Prelati e la determinazione di modificare il Vangelo.

Sappiamo che un buon numero dei giovani selezionati a quel tempo sono diventati Cardinali e Vescovi, molti di quella infornata sono morti.

Molto incisivo è il posizionamento dei teologi massoni nell’insegnamento nelle facoltà di Teologia, con l’obiettivo di cambiare la dottrina cattolica, parlando esclusivamente della necessità di modernizzare tutto: cambiare la Chiesa Cattolica in una comunità protestante.

I seminaristi massoni diventati Sacerdoti favoriscono l’impostazione eretica e modernista, essi sono senza vocazione e per loro si tratta di svolgere un mestiere ben retribuito, recitano una parte, astutamente predicano una dottrina protestante e sono favorevoli anche all’Islam. Ma non tutti i Sacerdoti favorevoli all’Islam fanno parte della schiera massonica.

Con gli insegnanti massoni o modernisti o protestanti, anche i buoni seminaristi e altri studenti sinceri che portano una vera vocazione, ricevono gli stessi insegnamenti eretici e protestanti. Molti seminari sono diventati luoghi senza Dio, senza Fede e seguaci di un falso Gesù Cristo, per questo crollano le vocazioni e molte Chiese sono senza parroci.

Questo spiega la preparazione incompleta di tanti giovani Sacerdoti e le fuorvianti teorie dottrinali. Quelli animati da una Fede sincera si documentano e pregano, ricevono la vera Luce da Dio, fino a capire che nella Chiesa si sta lavorando per eliminare il soprannaturale e livellare la Santa Chiesa alle altre religioni, dopo averla imbevuta abbondantemente di modernismo.

Poi ci sono i Prelati, Sacerdoti e teologi divorati dai vizi e dalle debolezze peccaminose, fino ad arrivare a perdere la Fede, scandalizzando i deboli.

I laici che ascoltano le prediche moderniste, seguono una falsa dottrina e non l’insegnamento del vero Magistero della Chiesa.

Sono smarriti quei cattolici che non conoscono Gesù Cristo, la dottrina, né il Vangelo e hanno l’insolenza di ergono a maestri… del nulla. Esprimono pareri favorevoli alla preghiera con i musulmani, i protestanti e tanti altri eretici, senza capire nulla della nostra Fede, e hanno la presunzione di considerare buono questo dialogo!

Gesù vuole la conversione degli eretici e non un dialogo interreligioso come se le altre religioni fossero vere. È una contraddizione un Dio che fa nascere più religioni con dottrine opposte e finalità del tutto divergenti. Eppure, nella Chiesa c’è chi afferma che è stato Dio a volere tutte le religioni, quindi ne consegue che il Cristianesimo non è l’unica e vera Religione fondata dal Figlio di Dio! Quanta stupidità, ipocrisia e doppiezza.

Noi non siamo contro né odiamo nessuna persona, amiamo tutti ma difendiamo coraggiosamente solo gli insegnamenti di Gesù Cristo.

Chi sono quelli che vogliono distruggere il Cristianesimo? Perché vogliono questo?

Esiste una grande ragnatela confezionata da quanti comandano la politica e l’economia mondiale, sono ebrei ricchissimi che controllano tutto tramite milioni di personaggi alle loro dipendenze in ogni Nazione del mondo e anche Bruxelles obbedisce ossequiosamente al Bilderberg.

Tutto scorre facilmente per gli esecutori che hanno una mentalità da terrorista e si mostrano come èlite. Sono una minoranza che però possiede autorità, potere e influenza sociale e politica. Per colpa loro nel mondo stanno succedendo tante calamità ed è solo l’inizio.

Le variazioni del clima sono inquietanti, i fenomeni atmosferici sconvolti come mai prima, è costante il movimento della Terra per gli esperimenti atomici che compiono sotto il mantello terrestre smuovendo le placche tettoniche che causano terremoti, infatti i terremoti si stanno succedendo ininterrottamente, i vulcani eruttano e stanno avvisando l’umanità…

La responsabilità di quanti partecipano al complotto contro l’umanità, è smisurata, tanto che il pianeta dove viviamo è stato massacrato da manipolazioni di ogni genere, violentato e svuotato quasi anche dell’impronta di materia creata da Dio.

San Bonaventura di Bagnoregio scriveva che «Dio ha creato tutto non per aumentare la sua gloria, ma per manifestarla e comunicarla». E il Concilio Vaticano I del 1870 precisava che «il mondo è stato creato per la gloria di Dio». QUESTA CREAZIONE DI DIO È ODIATA DAI POTENTI SENZA ANIMA E INVASATI PERCHÉ ADORATORI DI SATANA. ODIANO FORTEMENTE L’ITALIA, RICORDATELO.

Gesù Cristo non permetterà la riuscita di questo piano di morte. Noi dobbiamo pregare di più il Santo Rosario, con amore e costanza.

Vincerà Gesù Cristo e non agirà per vendetta ma per Giustizia, per riportare la sua Pace nel mondo e donerà ai suoi seguaci le Grazie necessarie.

Il Santo Rosario che dobbiamo recitare ogni giorno permette alla Madonna di sostenerci e di proteggerci in ogni circostanza. Rimaniamo fiduciosi nel suo Cuore Immacolato e chiediamo tutto quello che ci necessita.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La risurrezione di Lazzaro dopo quattro giorni – 29 Luglio 2022 0

La risurrezione di Lazzaro dopo quattro giorni – 29 Luglio 2022

Venerdì 29 luglio 2022

XVII Settimana del Tempo Ordinario

Santi Marta e Lazzaro

+ VANGELO (Gv 11,1927)

Io credo che sei il Cristo, il Figlio di Dio.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se Tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa Tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la Risurrezione e la Vita; chi crede in Me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in Me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, Colui che viene nel mondo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

In questo brano del Vangelo vediamo che le parti si sono invertite: prima era Maria a restare ai piedi di Gesù in atto di adorazione e Marta era più distratta mentre lavorava per preparare il pranzo con i servi in onore del Maestro; adesso Maria Maddalena è ferma in casa e non corre ad accogliere il Signore, mentre Marta è vicina a Lui per «lamentarsi» della morte del fratello Lazzaro.

Il motivo della scelta di Maria Maddalena di rimanere in casa invece di correre incontro a Gesù, non fu una irriverenza, innanzitutto dimostra una spiritualità più solida e riflessiva, una forte volontà che le permetteva di agire con equilibrio e saggezza.

La morte del fratello Lazzaro causò un dramma in Maria Maddalena, era morto non solo il tanto amato fratello, per lei era stato come un padre e lui aveva lungamente pianto per la conversione della sorella. Maria Maddalena dinanzi a quella che considerava una sciagura, aveva anche modo di riflettere sulla dissipazione della vita condotta e di tutti i dispiaceri causati soprattutto a Lazzaro.

In queste circostanze riaffiorano i ricordi che sembravano svaniti ma non c’è cancellazione, semmai oblio. Il silenzio della coscienza è una pratica sbagliata percorsa anche dallo yoga, invece la coscienza deve rimanere attiva per segnalare il suo stato che si riversa sulla persona.

La potenza del Sacramento della Confessione può rimuovere i ricordi dolorosi del passato, dipende dalle disposizioni interiori del penitente. Il pentimento è indispensabile, poi l’assoluzione oltre a cancellare tutte le colpe commesse, permette la guarigione delle ferite.

Anche se rimangono le pene da espiare a causa dei peccati, è grande la gioia nell’anima in Grazia di Dio e niente è più importante di questo.

Marta al contrario di Maria Maddalena «gli andò incontro», combattuta su due fronti: voleva dire a Gesù che per lei, Lui rimaneva sempre il Figlio di Dio, nonostante la morte di Lazzaro; inoltre, doveva sfogare tutta la sua afflizione per la morte di Lazzaro, convintissima che se Gesù fosse stato lì nei giorni precedenti, non sarebbe morto. Questa è una grande prova di Fede.

LAZZARO PRIMA O POI DOVEVA MORIRE, MA NON ERA ANCORA ARRIVATO IL MOMENTO.

Gesù si trovava lontano da Betania e saputo della morte di Lazzaro, non si affrettò a recarsi a Betania ma si intrattenne in quel luogo proprio per fare trascorrere quattro giorni. Erano quattro i giorni per stabilire l’avvenuta morte di una persona, e se Gesù si fosse recato anche un giorno prima, i suoi nemici avrebbero potuto dire che Lazzaro non era in realtà morto.

Maria Maddalena era rimasta seduta in casa nell’atteggiamento di preghiera e non di delusione, era affranta dal dolore e rimaneva abbandonata in Dio, senza abbattersi né recriminare.

È l’atteggiamento della perfetta discepola, non straparla né farnetica, ma accetta l’avvenimento come Volontà di Dio.

Maria Maddalena rimase in casa senza recriminare con Gesù, come invece aveva fatto amabilmente Marta, questo manifestava l’elevata spiritualità raggiunta in poco tempo dall’ex peccatrice pubblica. È il Vangelo a dirlo, presenta una donna che è riuscita a dominare il dolore intenso e trovava in Gesù il balsamo che le donava una grande pace.

Discorso diverso per Marta. Ella era sempre in movimento per la casa quando Gesù si recava a Betania, e preparava da mangiare, ordinava la casa, si preoccupava di continuo di tutto, dava disposizioni, controllava le dispense ma quando pregava? Anche se la sua bontà era già preghiera, arrivò gradualmente alla contemplazione.

La spiritualità non ancora profonda ma intensamente piena di amore verso Gesù, in Marta si è manifestata proprio nel momento della sofferenza e venne fuori con genuinità. Anche se un po’ ha recriminato sull’assenza di Gesù, nelle sue parole era presente una Fede profonda in Lui, quindi, ha compiuto un grande atto di Fede. Gliene và dato merito.

All’inizio manifestò un’apparente lamentela: «Signore, se Tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». L’afflizione le fece dire questo, sapeva bene che il Signore poteva compiere l’impossibile e guarire in un attimo Lazzaro. Per questo ella si lamentò, come a dire: Tu che puoi tutto non eri qui presente mentre il tuo carissimo amico moriva.

Dopo questo iniziale rammarico, affermò quello che veramente avvertiva interiormente e lo manifestò con una grande Fede: «Ma anche ora so che qualunque cosa Tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».

Erano comunque trascorsi quattro giorni dalla morte di Lazzaro, non si trattava solo di una risurrezione da morte, ma della ricreazione delle parti del corpo consumate dalla decomposizione.

Un miracolo ancora più grande della guarigione dalla lebbra a tantissime persone guarite da Gesù, prive di alcune parti del corpo perché consumate dalla malattia ma i lebbrosi erano vivi. Lazzaro era morto da quattro giorni.

Gesù aveva già deciso di risuscitare da morte il caro amico Lazzaro e non sono state le parole di Marta a convincerlo, comunque ella fece una grande professione di Fede in Lui: «Sì, o Signore, io credo che Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, Colui che viene nel mondo».

Gesù a tutti pone la domanda per suscitare o rafforzare la Fede, è la condizione per l’azione dello Spirito Santo. «Io sono la Risurrezione e la Vita; chi crede in Me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in Me, non morirà in eterno. Credi questo?».

Crediamo noi fermamente questo e lo professiamo ogni giorno con convinzione?

Nessuno viene lasciato solo se crede in Gesù Cristo. In ogni circostanza Lui rimane accanto ai credenti pieni di Fede e guarisce, protegge, libera!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La vostra casa sia una Chiesa domestica – 28 Luglio 2022 0

La vostra casa sia una Chiesa domestica – 28 Luglio 2022

Giovedì 28 luglio 2022

XVII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 13,4753)

Raccolgono i buoni nei canestri e buttano via i cattivi.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il Regno dei Cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli Angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed Egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del Regno dei Cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La Chiesa ha sempre mostrato grandi esempi di santità, invitando tutti a seguire le orme di Gesù perché questo è il modo per realizzarsi.

Le anime sante sono state grandi esempi di devozione e amore a Dio, caratteristiche oggi perdute in gran parte della Chiesa. Bisogna preoccuparsi delle porte chiuse delle Chiese e semmai proteggere l’Italia dall’invasione musulmana e gli italiani dalla perdita dei loro diritti.

Con molte Chiese chiuse si impedisce a milioni di credenti e anche ai non credenti che cercano Dio, di pregare, di trovare sollievo e di iniziare una nuova vita. Alle volte sono sufficienti anche pochi minuti per rientrare in sé e con la Grazia di Dio fare buoni propositi di vita che allontanano dagli errori e danno una nuova luce per vedere la realtà.

Si deve ritornare ad evangelizzare le famiglie, incontrarli nelle loro case per la recita del Rosario e permettere alla Madonna di aiutare tutti.

Dal 1973 la Madonna ha iniziato ad invitare ad organizzare Cenacoli di preghiera nelle proprie case, lo ripeteva nelle locuzioni al mistico Don Stefano Gobbi. Verranno tempi con le Chiese chiuse e senza Sante Messe, sarà una condizione che getterà nello sconforto milioni di cattolici, e potranno riprendersi con la recita del Santo Rosario. La Madonna proteggerà i suoi devoti.

Questo è il momento di rendere la propria casa come una Chiesa domestica, organizzando almeno un incontro di preghiera settimanale con vicini e parenti. Ogni giorno la famiglia deve pregare insieme e già la sola famiglia costituisce un Cenacolo di preghiera.

Non ignorate questo appello, siamo dentro l’Apocalisse ed è solo l’inizio. Si vince rimanendo fedeli a Gesù, si ottengono Grazie e grandi protezioni solo nella preghiera costante e fiduciosa. Insieme agli altri si prega con maggiore fervore e puntualità, si cresce nella Fede e la sana spiritualità migliora la persona.

In ogni casa di cattolici, veri devoti della Madonna, deve formarsi un Cenacolo di preghiera, è necessario a tutti noi non a Dio. Noi abbiamo bisogno di Lui, noi ci troviamo in questo combattimento contro il Male che si traveste in modi diversi ma lo riconosciamo dal linguaggio subdolo dei potenti e dei politici, dall’assenza di vera Fede nel Figlio di Dio.

Dobbiamo essere una grande famiglia che prega all’unisono per le intenzioni della Vergine Santa. Questa Parrocchia virtuale consacrata al Cuore Immacolato di Maria è composto da numerose migliaia di anime buone che intercedono per la conversione e la salvezza dei peccatori, e pregano ogni giorno anche per il mio sacerdozio.

La nostra mentalità è opposta a quella del mondo, non ci sorprendiamo se gli altri non comprendono il nostro impegno spirituale né la necessità della preghiera giornaliera, comunque tutti i lontani non ne capiscono l’urgenza.

Noi sappiamo bene che l’unione con Gesù e la consacrazione alla Madonna ci permettono di non rimanere schiacciati dalla violenza dei diavoli, capaci di condurre verso scelte scellerate e dannose sotto ogni aspetto.

Noi che seguiamo la Verità abbiamo facilmente incomprensioni con quanti vivono nell’inganno e nell’indifferenza subdola, dobbiamo sopportare mormorazioni e calunnie, sorrisetti di scherno, discriminazioni nell’ambiente di lavoro, la perdita di vantaggi economici o di amicizie distanti da Cristo.

Talvolta, forse anche nella nostra stessa famiglia o con gli amici, sarà necessaria una buona dose di serenità e di fortezza soprannaturale per rimanere coerenti e saldi nella Fede. E potrebbe presentarsi la tentazione, in queste incomode circostanze, di scegliere la via facile per evitare una situazione di rifiuto, di incomprensione, magari anche di canzonatura da parte degli altri, e questo a spese dell’atteggiamento che un buon cristiano deve sempre mantenere.

Può invaderci la tentazione di lasciarci travolgere dai rispetti umani, mimetizzando la nostra identità, la nostra condizione di discepoli di Cristo che vogliono vivere molto vicini a Lui, ma sarebbe un gravissimo errore. Vogliamo mostrare sempre ciò che siamo e Gesù ci ama così come siamo, ma ci invita a migliorare ogni giorno.

Dobbiamo crescere nella conoscenza di Gesù e nella Fede, occorre leggere buoni libri spirituali e il Pacchetto Fedeltà è il valido aiuto. http://www.gesuemaria.it/3695-2/

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Chi trova Gesù rinasce a nuova vita – 27 Luglio 2022 0

Chi trova Gesù rinasce a nuova vita – 27 Luglio 2022

Mercoledì 27 luglio 2022

XVII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 13,4446)

Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il Regno dei Cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo oggi ritorna a parlarci del tesoro nascosto che dobbiamo cercare.

Per la stessa vicinanza, si comincia dal proprio interno, si scava dentro di sé per trovare almeno i talenti depositati dallo Spirito Santo nel Battesimo, si cerca di individuare l’essenziale che dà alla vita il vero senso.

Molti sono smarriti dietro le cose materiali e non riflettono sulla loro necessità o meno, non ne hanno il tempo o sono dipendenti dai pensieri vari e falsi che comandano e dirigono la volontà. Essi non si fermano a riflettere sulle cose essenziali della vita, come se dovessero vivere mille anni e smarriscono il senso della realtà.

Sono molti quelli che vivono per la gloria umana e l’ottenimento di molto denaro con mille strategie, denaro che porterà disgrazie se frutto di illeciti. Bisogna disfarsene subito sia per quanto indica il Comandamento sia per il dominio che i diavoli acquisiscono dove c’è corruzione.

GESÙ CI PARLA DI UN ALTRO TESORO CHE DOBBIAMO CERCARE, IL TESORO È LUI, PER OTTENERLO DOBBIAMO DISFARCI DELLE COSE INUTILI CHE APPESANTISCONO.

Quando troviamo veramente e non illusoriamente Gesù, scopriamo che Lui è la pienezza della vita, della nostra gioia è la vera pace.

Scoprire Gesù che vuole agire in noi a condizione che gli diamo spazio e modo di agire, permette di distaccarsi innanzitutto dall’orgoglio che acceca la mente e fa prendere sempre strade sbagliate, rimanendo insensibili e indifferenti anche alle scelte insensate.

L’abbattimento e la vita disperata sono presenti dove è assente il Signore, non sono sufficienti solo la Santa Messa e alcune preghiere giornaliere.

Seguire veramente Gesù Cristo comporta l’obbedienza alla sua Volontà, e l’inizio del cammino per i genitori avviene soprattutto quando non soddisfano più i capricci immaturi dei figli. Quando si dà buon esempio e si diventa guida autorevole, non succubi.

Questa società vede genitori cattolici che agiscono senza Fede in Dio, arrivano ad adorare i figli più di Gesù, non si curano affatto della Volontà di Gesù. Accontentare tutti i capricci dei figli, le loro irrazionali scelte di vita, significa consegnarli nelle braccia di Satana e farli diventare ancora più viziosi.

CHI TROVA VERAMENTE GESÙ VENDE TUTTO, NEL SENSO CHE SI SFORZA DI LASCIARE QUANTO È OPPOSTO AI COMANDAMENTI E SI SFORZA DI VIVERE IL VANGELO. CHI TROVA GESÙ RINASCE A NUOVA VITA E TRASMETTE AI FAMILIARI E A TUTTI LA GIOIA INTERIORE E UNA ALLEGRIA SINCERA.

Il vero cristiano che trova il tesoro indicato da Gesù sente il pieno appagamento, non potrà mai cercare nulla di migliore della Grazia del Signore.

Con le due parabole di oggi Gesù ci rivela inoltre il valore supremo del Regno di Dio anche per le vocazioni che devono diffondere nel mondo l’annuncio del Vangelo. Il «tesoro» e la «perla» sono state le immagini tradizionalmente usate per esprimere la grandezza della vocazione personale, che è la via per stare vicino a Cristo in questa vita e poi, per sempre, in Cielo.

Ognuno ha la sua vocazione, vediamo quella sacerdotale e religiosa.

Il «tesoro» rappresenta l’abbondanza dei doni che si ricevono con la vocazione: Grazie per superare gli ostacoli, per accrescere la fedeltà giorno dopo giorno, per l’apostolato. La «perla» sta a indicare la bellezza stupefacente della chiamata: non solamente è di altissimo valore, ma è anche l’ideale più bello e perfetto che sia dato all’uomo di realizzare.

Nella seconda parabola è adombrata una novità rispetto a quella del tesoro: il ritrovamento della perla richiede una ricerca precisa, il tesoro compare all’improvviso. Così può accadere con Gesù e la sua chiamata: molti possono trovare la chiamata di Gesù per vivere a servizio della sua Chiesa con qualsiasi mansione.

In altri, Dio ha messo nel cuore un’intima inquietudine che li spinge a cercare perle più preziose, a dare tutto quel che possiedono quando le trovano. Dio ha messo nella loro anima un’insoddisfazione che le cose non riescono ad appagare, e che li spinge a continuare a cercare.

«Che mi manca ancora?», avranno chiesto a Gesù nell’intimità della loro anima.

Molti cattolici soprattutto di questi tempi cercano luoghi speciali per vivere profondamente la loro Fede e potrebbero vivere in una delle tante Comunità di Preghiera, dove sono presenti laici spirituali che hanno scelto la vita di preghiera, di intimità con Dio, di gioia nella condivisione e nel vivere in fraternità.

Chi ha scoperto la propria vocazione ha sempre dovuto impegnarsi per seguirla, poiché il Signore chiama, invita, ma non obbliga.

Gesù lascia liberi dopo avere illuminato la persona che chiama nella sua Vigna, ma in moltissimi casi le sue ispirazioni non riescono a toccare l’intelletto dei chiamati per l’attaccamento alla quotidiana abitudine, per la loro incapacità di accogliere l’azione dello Spirito Santo.

La vita dissipata o i comportamenti non spirituali, impediscono di  «percepire» l’attrazione dolce e soave di Dio. Questo atteggiamento di libertà che permette Gesù, spiega la carenza di vocazioni negli ultimi anni, anche un crescendo allontanamento dalla Chiesa.

Da diversi anni le Chiese si svuotano e la fiducia è crollata verso tanti Vescovi e Sacerdoti. È vero che bisogna pregare per le vocazioni, ma nei seminari l’insegnamento è più protestante che cattolico, si segue il modernismo eretico.

Eppure, molti giovani hanno fame della Verità, cercano Gesù ma viene presentato un falso Gesù, diverso dal Vangelo… Questo è inquietante!

Inoltre, la crisi sacerdotale nella Chiesa evidenzia che sono numerosi quelli diventati indifferenti verso il Tesoro trovato e lo hanno follemente buttato via… Non si spiega altrimenti il drastico distacco spirituale da Gesù e dal vero Magistero della Chiesa.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I Santi genitori della Madonna – 26 Luglio 2022 0

I Santi genitori della Madonna – 26 Luglio 2022

Martedì 26 luglio 2022

XVII Settimana del Tempo Ordinario

Santi Gioacchino e Anna

+ VANGELO (Mt 13,3643)

Come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed Egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’Uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli Angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’Uomo manderà i suoi Angeli, i quali raccoglieranno dal suo Regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel Regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Dopo avere parlato della zizzania nei versetti 24-30, Gesù ha inserito opportunamente due parabole per poi ritornare a parlare della zizzania. Ai discepoli ha descritto dettagliatamente il significato della zizzania, termine a noi molto comune in senso dispregiativo, ma a quel tempo indicava un tipo di erba simile al frumento e si confondeva facilmente con il prezioso raccolto.

Era molto difficile tagliare la zizzania senza colpire e danneggiare il buon grano, quindi la scelta migliore risultava di attendere il tempo della mietitura per falciare il frumento mischiato con la zizzania e dividerli. Mentre il frumento veniva conservato nei migliori luoghi, la zizzania veniva bruciata.

Abbiamo meditato la parabola della zizzania, nei versetti citati abbiamo letto una parabola che rimane molto importante per l’apostolato e anche come visione delle opere cattive che si compiono adesso e che nella mietitura finale del Giudizio verranno tutte alla luce.

Tutto sarà svelato e il premio lo riceveranno quanti sono rimasti buon frumento nonostante la stretta vicinanza con la zizzania…

La zizzania anche detta «loglio cattivo», è una pianta erbacea simile al frumento, che nasce nei campi coltivati, confondendosi fra i cereali.

Nuoce ai vegetali che crescono nel terreno circostante, danneggiando le coltivazioni agricole (produce una farina tossica). Essa comunemente viene definita una «erbaccia» ovvero una pianta senza alcuna utilità.

Da qui l’espressione «seminare» o «mettere zizzania», che significa creare, subdolamente e con malignità, ostilità fra le persone.

Moltissime divisioni e litigi tra familiari, amici e colleghi avvengono per colpa della zizzania seminata dai maliziosi, abilissimi nell’inventare falsità e nel creare un contrasto, un disaccordo, una ostilità anche tra persone che si vogliono bene. Quale vantaggio spirituale raccolgono?

Proprio essi che seminano la malizia della zizzania verranno colpiti in una sola e decisiva botta, dalla stessa cattiveria seminata contro gli altri.

SE CAPISSERO QUANTO MALE E DANNO PROCURANO A SE STESSI E QUANTA PENA CHE NON VALUTANO PATISCONO GIÀ ADESSO, TREMEREBBERO DI TERRORE.

Gesù indica l’appartenenza dei malvagi di questo mondo: «La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo».

Chi semina zizzania vuole far soffrire i buoni, solitamente non tende a creare complotti contro i cattivi che sono corrotti come loro e pronti a vendicarsi anche in modo violento. È anche vero che i seminatori di zizzania sono così annebbiati intellettualmente ed esagitati da non controllarsi e non frenarsi quando scatta la malvagità della follia diffamatoria.

La zizzania che viene seminata tra le persone, alle volte non è intenzionale ed è comunque lo stesso pericolosa, scaturisce dalla stoltezza.

Quelli che non si rendono conto dei danni incalcolabili che causano agli altri per le loro parole diffamatorie, impulsive, avventate e scriteriate, sono degli irresponsabili e un pericolo per tutti, lo stesso saranno vagliati come figli del demonio dalla Giustizia di Dio.

Parlano senza controllo per odio e vendetta, con un sostanzioso sostrato di invidia. Sono pericoli pubblici! Contro i grandi Santi i seminatori di odio dicevano diffamazioni folli. Sui quotidiani degli anni 1920/1930 su Padre Pio scrivevano in prima pagina a caratteri cubitali che era un demonio, il ladro con le finte stimmate, scomunicato dal Sant’Uffizio, era un demonio, aveva molte amanti, plagiava i fedeli, ecc.

Tutte falsità che «Il Mattino» di Napoli diffondeva per un disegno mirato: distruggere la credibilità di Padre Pio e allontanare i fedeli da San Giovanni Rotondo!

Lo stesso continuano a fare oggi quelle persone che sono esse stesse demoni umani, e con intense dosi di odio e cattiveria vogliono distruggere la dignità delle persone buone, perbene e molto spirituali.

La zizzania viene seminata soprattutto quando si avverte in sé invidia, incapacità e limitatezza nei rapporti sociali o interpersonali.

È una condizione che fa disperare molti portatori di zizzania, non sono felici e non lo saranno mai se non si pentono delle loro disonestà. Essi pretendono di far vivere la loro stessa condizione agli altri che non meritano le loro diffamazioni, le cattiverie e le falsità. E chi commette la bestemmia contro lo Spirito Santo non avrà mai perdono, come dice Gesù.

Nessuno si può considerare immune dall’essere colpito dalla pestifera zizzania dei cattivi, questo odio invisibile e tossico che distrugge e divide.

I cristiani vengono colpiti ma non devono mai replicare seguendo «l’occhio per occhio», al contrario devono riuscire a perdonare, anche solo nel proprio cuore. La vendetta non rappresenta l’agire di un buon cristiano, egli deve affidare tutto al Cuore di Gesù e dirgli ogni giorno tutte le volte che vorrà, «Pensaci Tu».

Il Signore davvero prende quella richiesta con un impegno che gli uomini neanche capiscono, e la sua Giustizia sarà implacabile.

La festa di oggi ci indica nei Santi Gioacchino e Anna i modelli che devono ispirare i genitori cattolici. Per l’umiltà e la loro Fede, sono stati premiati e hanno messo al mondo la più meravigliosa Creatura della storia, diventata Madre di Dio proprio per la sua Immacolata Concezione.

I Santi Gioacchino e Anna intercedono per tutti i genitori che pregano e non diffamano, anche per quelli che nella vita hanno sbagliato o compiuto scelte rovinose ma sono sinceramente pentiti, hanno compreso gli errori e con la preghiera hanno ricominciato una nuova vita.

Gesù è sempre in attesa a braccia aperte di quanti si pentono e si abbandonano al suo Sacratissimo Cuore.

I genitori sono responsabili sia dell’educazione religiosa dei figli sia della loro crescita umana. Una vita equilibrata e sincera da parte dei genitori, senza falsità e omissioni, rende i loro figli spirituali, equilibrati e felici, essi crescono con grande serenità, forza d’animo, coerenza, religiosità.

La pace interiore e l’armonia in famiglia sono odiate dai diavoli, essi attaccano di continuo ogni famiglia con modalità accattivanti e molto ingegnose.

I pensieri contrari al Vangelo, alla preghiera, alla meditazione della Parola di Dio, sono instillati nella mente dai diavoli. Voi reagite con la preghiera e il rifiuto dei pensieri subdoli!

Nelle tentazioni, fatevi piccoli segni di Croce sulla fronte e invocate il Sacro Cuore di Gesù, recitate almeno tre Ave Maria e sarete sempre vincitori.

Io sono vicino a tutti voi che leggete, chiedo a Gesù ogni bene possibile per ognuno di voi, prego in particolare ogni giorno per quanti pregano per me e per tutti coloro che mi chiedono preghiere.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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In Gesù tutto l’amaro diventa dolce, sopportabile – 25 Luglio 2022 0

In Gesù tutto l’amaro diventa dolce, sopportabile – 25 Luglio 2022

Lunedì 25 luglio 2022

XVII Settimana del Tempo Ordinario

San Giacomo Apostolo

+ VANGELO (Mt 20,2028)

Il mio calice, lo berrete.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo Regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che Io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed Egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a Me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’Uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Una buona madre ama i propri figli ed è pronta a qualsiasi sacrificio per vederli felici, affermati, e come si dice con una sola parola che contiene tutta la spiegazione delle ansie di tutte le madri, «sistemati».

C’è da vigilare, però, l’amore eccessivo verso i figli può diventare distruttivo e far dire parole inopportune o vantarli senza averne meriti.

Per le madri tutti i figli sono belli e bravi, riguardo la bellezza condivido il famoso proverbio napoletano: «Ogne scarrafone è bell’ a mamma soja», e non può che essere così, perché «non è bello quel che è bello, ma è bello quello che piace».

Il concetto di bellezza non è assoluto, ma è relativo.

Non si possono giudicare le cose o le persone come belle universalmente: ad alcuni possono piacere mentre ad altri no. Alle mamme piacciono sempre i loro figli così come sono, e come dare torto a tutte loro.

Certo le madri più assennate riescono a distinguere l’amore per i figli, come espressione di bellezza di ciò che piace, tenendo presente oltre i meriti anche gli errori, i cattivi comportamenti, le disobbedienze, le fragilità e altro ancora.

I figli si amano veramente trasmettendo solo buoni esempi, educandoli ai valori morali e umani, soprattutto trasmettendo la vera religiosità.

La madre degli Apostoli Giacomo e Giovanni era mossa da un amore imprudente che la portava a chiedere una cosa sbagliata. Ignorava gli altri dieci Apostoli per far premiare i suoi figli, la sua era una richiesta che non si connetteva con il Vangelo di Gesù e per questo Egli le rispose: «Voi non sapete quello che chiedete».

I due Apostoli erano pure mossi da un profondo amore verso il Signore ma non avevano compreso che il prezzo da pagare è il calice.

Del calice si parla come qualcosa di amaro ma è inevitabile se si vuole arrivare alla propria risurrezione da una vita dissipata ed infelice.

Non è Gesù ad inviare sofferenze, queste arrivano da molte parti in modo spesso imprevedibile e molti di quelli che soffrono spesso sono bravi a cercarsele. Però c’è un effetto: la sofferenza sopportata con amore e speranza diventa quel calice che si beve guardando il Crocifisso ed è una potente preghiera.

In Gesù tutto l’amaro diventa dolce, comunque soavemente sopportabile. Le sofferenze passano ma l’avere sofferto rimane in eterno!

Dalla mortificazione dell’orgoglio si risorge sempre con gioia e si entra nella vera vita spirituale.

Non ci deve spaventare l’incontro con qualsiasi forma di sofferenza, anzi queste danno una «favorevole» scossa ai cristiani e spingono a pregare con maggiore umiltà e a cercare Gesù e Maria con vera Fede.

Senza qualche sofferenza, molti cristiani che oggi pregano poco o molto, sarebbero disperati o nell’aldilà! Anche i lontani da Dio trovandosi nella sofferenza cercano di aggrapparsi a Dio.

È molto pericoloso non avere riferimenti spirituali in questa vita, non sono le ideologie atee a rendere felici o a formare alla piccolezza del Vangelo, se esse insegnano tutt’altro. Alla piccolezza si arriva con lo stesso percorso compiuto da San Giacomo, un itinerario spirituale che deve prima farci rientrare in noi e conoscerci bene.

Tra gli Apostoli, due portavano il nome Giacomo e per distinguerli venivano chiamati il Maggiore e il Minore. Oggi festeggiamo il Maggiore, fratello di San Giovanni Evangelista e figli di Zebedeo, tra i primi discepoli a seguire Gesù e insieme a Pietro i «fortunati» ad assistere da vicino il Signore in diversi momenti straordinari.

Giacomo il Maggiore era un pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade. Lavorava con il fratello Giovanni e furono chiamati dal Signore, dopo essere stati discepoli di Giovanni Battista. Una chiamata improvvisa ma preparata con la pazienza che solo Dio possiede e che comunica a quanti riescono a dominare l’istinto.

C’è per tutti un percorso ascetico per raggiungere il dominio dell’amor proprio e della volontà. È indispensabile impegnarsi nel rinnegamento. Tutti i cristiani sono chiamati a compiere rinunce anche per vincere le tentazioni e dominare la volontà, ma ognuno liberamente decide cosa e quanto offrire a Gesù.

La mortificazione comprende la privazione, la rinuncia, la penitenza e il sacrificio. Su questi termini si fa spesso molta confusione.

La privazione è data quando si è privi di qualcosa che piace e non si cerca, ma che comunque non è determinante per vivere dignitosamente, e si rimane lo stesso nella gioia. La privazione acquista maggiore validità ai fini della vita spirituale, quando ci si priva volontariamente di qualcosa.

La rinuncia è, appunto, volontaria ma non ha nessun valore davanti a Gesù se non si attua per amor suo!

La penitenza indica un processo di conversione a Dio attraverso il riconoscimento del peccato e il proposito di una vita santa.

È il cammino della conversione e i più fervorosi si impongono, per periodi che stabiliscono, di non fare ciò che piace, considerato come mezzo per una più profonda conversione, o come forma di supplica a Dio, o come mezzo per unirsi alle sofferenze di Cristo.

Il termine «sacrificio» ha perso, nel lessico comune, l’accezione religiosa per intendere in generale uno sforzo, la rinuncia a qualcosa in vista di un fine. È vero che anche il termine penitenza include il sacrificio, però per penitenza si indica il cammino di conversione mentre sacrificio indica uno stato spirituale già più maturo e in profonda comunione con Gesù.

Infatti, Gesù parlava di penitenza quando indicava il cammino da compiere per iniziare la vera conversione. «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere» (Mt 11,21).

Anche negli Atti degli Apostoli si parla della penitenza come gesto di inizio del cammino spirituale. «Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d’Israele» (At 13,24).

Le Grazie si ottengono con facilità quando alla preghiera fiduciosa si aggiungono i sacrifici intesi come privazioni e rinunce.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Chiedete e vi sarà dato – 24 Luglio 2022 0

Chiedete e vi sarà dato – 24 Luglio 2022

Domenica 24 luglio 2022

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Lc 11,1-13)

Chiedete e vi sarà dato.

Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed Egli disse loro: «Quando pregate, dite:

“Padre,

sia santificato il tuo Nome,

venga il tuo Regno;

dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

e perdonaci i nostri peccati,

perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,

e non ci indurre in tentazione”».

Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, Io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del Cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Chiedere qualcosa è un’abitudine naturale, ma non sempre quanto viene chiesto è giusto e spesso c’è da dare in cambio qualcosa. Molte volte le richieste non sono opportune, anche se moralmente buone, il discernimento non si acquisisce con la cultura o con il denaro. Si chiede impulsivamente soprattutto tutto ciò che necessita al sostentamento del corpo ma non si pensa all’anima.

Le richieste non buone, quelle ingiuste, non le prendiamo in considerazione, dobbiamo purificare la mente e il cuore dai pensieri negativi.

Focalizziamo le richieste buone perché i seguaci di Gesù devono sempre desiderare il Bene, solo ciò che conduce ad esso e alla verità. I pensieri strani sono presenti soprattutto quando si è all’inizio del cammino spirituale, comunque fino a quando non si lascia la mentalità umana e si entra decisamente nella spiritualità pura ed elevata.

La prima richiesta da fare è proprio questa: «Gesù, donami il tuo Spirito e aiutami a cambiare mentalità, fa che io viva il tuo Vangelo!».

Questa è la richiesta migliore che possiamo fare.

La selezione delle richieste è sicuramente cosa buona ma bisogna valutare da quale prospettiva. Non è facile capire chi parla con sincerità da chi è menzognero, non si può vivere portando un forte dubbio sull’autenticità degli altri, allora si devono valutare le loro opere.

Anche qui il dissimulatore è bravo a rivestire i suoi interessi venali con atteggiamenti premurosi verso gli amici o i familiari, e nasconde l’inganno.

Non dobbiamo avere pregiudizi, prendiamo atto dei comportamenti leali o falsi degli altri e proseguiamo il cammino con umiltà e fortezza.

A noi Gesù ci chiede di camminare nella Via della piena verità e bontà.

Gesù e la Madonna hanno bisogno di apostoli sinceri e credibili, essi devono testimoniare con la loro vita, le parole, le scelte, le virtù, che Dio è veramente Vivo e ci ama così come siamo, ma ci chiede la vera conversione per ricolmarci dei suoi doni e vivere già in questa Terra nella vera felicità.

Sembra impossibile da realizzare, ma se «questo è impossibile agli uomini, a Dio tutto è possibile» (Mt 19,26). Ce lo dice Gesù.

Il Signore ha promesso di donarci tutto quello che ci necessita, di cui abbiamo veramente bisogno, e che riguarda la vita spirituale e la vita fisica. Tutto vuole donarci Gesù, tutto quello che risulta utile a noi e che Lui riconosce come davvero necessario per la nostra santificazione.

Gesù però ci dice di chiedere tutto a Lui con grande fiducia e un abbandono totale alla sua Volontà. Queste sono le sue condizioni per aiutarci.

Quando lasciamo vivere Gesù in noi, si arriva a chiedere con fiducia cosa fare, dove andare, come amare e parlare. Questo è il cammino spirituale.

È la vera svolta più importante della vita!

Non è tanto qualcosa di esteriore come l’andare a Messa che rimane importante, è l’intimità divina a trasformarci interiormente!

Per arrivare a tanto non solo occorre pregare bene e praticare le virtù, necessita ogni giorno una analisi interiore o l’esame di coscienza.

Dobbiamo metterci dinanzi al mistero della coscienza e vedere cosa non è andato o non và bene. Entrare dentro, quindi compiere una santa introspezione per conoscerci bene, capire le proprie emozioni e le motivazioni profonde dell’agire.

Ogni parola espressa e ogni opera compiuta hanno necessariamente una motivazione, spesso essa non è chiara e bisogna scoprirla.

Con Gesù tutto diventa bello e facile, ci accorgiamo di non essere più soli e che la direzione della vita segue quella tracciata da Lui. Questo avviene, appunto, quando facciamo richiesta al Signore di fare parte della nostra esistenza e di guidarci dove vuole Lui.

Questo comporterà naturalmente la continua richiesta di fare quello che piace a Lui e che è la migliore cosa per noi.

Gesù dice che i genitori vogliono dare le cose migliori ai figli, quanto più Dio vuole donare il meglio ai suoi figli che Lo adorano?

Gesù ci invita a chiedere con insistenza per ottenere Grazie e grandi miracoli. Chi ha piena fiducia in Gesù, chiede perché sa di ottenere.

Tra le preghiere giornaliere non dobbiamo tralasciare quella allo Spirito Santo.

Il Vangelo oggi riporta la preghiera del Padre Nostro e la richiesta pressante fatta da Gesù di invocare il suo Spirito per compiere quella elevazione spirituale che conduce alla piena realizzazione della vita. Non c’è pace, gioia, felicità e realizzazione senza lo Spirito Santo e senza la sua presenza c’è solamente tristezza, confusione, disperazione, immoralità e corruzione.

Recitiamo con amore la versione del Padre Nostro insegnata da Gesù e che comprende anche le parole: «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE».

Numerose volte ho spiegato il significato di queste parole dette da Gesù e insegnate da duemila anni. Papi e Santi hanno sempre pregato il Padre Nostro ripetendo: «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE».

Gli esperti spiegano l’interpretazione corretta del «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE», in base ai testi originali aramaico, greco e latino.

San Girolamo (347-420) ha tradotto con il verbo latino inducere (che significa introdurre, concisamente indurre) la plausibilità di una prova a cui ci sottopone il Signore per verificare la nostra fedeltà. In questa preghiera chiediamo a Gesù di non permettere che cediamo alla tentazione e di aiutarci nei pericoli di ogni giorno.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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La bontà di Santa Brigida nell’aiutare gli altri – 23 Luglio 2022 0

La bontà di Santa Brigida nell’aiutare gli altri – 23 Luglio 2022

Sabato 23 luglio 2022

XVI Settimana del Tempo Ordinario

Santa Brigida di Svezia

+ VANGELO (Gv 15,18)

Chi rimane in Me e Io in lui porta molto frutto.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in Me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in Me e Io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in Me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in Me, e Io in lui, porta molto frutto, perché senza di Me non potete far nulla. Chi non rimane in Me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in Me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Una grande lezione di spiritualità oggi ce la offre Santa Brigida, da molti conosciuta per le famose Orazioni rivelate a Lei da Gesù, una preghiera molto efficace e prolungata, apportatrice di Grazie e benefici straordinari.

Santa Brigida è stata una moglie e madre, ha conosciuto tutti gli stati della vita sia per la provenienza aristocratica sia per la sua dedizione ai poveri. Da autentica ricca di beni materiali scoprì che la vera ricchezza è quella spirituale e la dona solamente Gesù Cristo.

Santa Brigida nacque a Finsta (Svezia) nel 1303 e morì a Roma il 23 luglio 1373, dopo avere trascorso una vita intensa e ricolma di amore verso tutti. Proveniva da una famiglia nobile e la prima parte della sua vita fu quella di una laica felicemente sposata: dal suo matrimonio nacquero 8 figli, la secondogenita fu Caterina, anche lei canonizzata per la santità di vita.

Santa Brigida viene presentata come anima contemplativa e operativa, oltre ad essere stata moglie e madre di figli, divenne religiosa e poi Fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore. Solo dopo 18 anni dalla morte, fu proclamata Santa da Papa Bonifacio IX.

Il 1º ottobre 1999 Papa San Giovanni Paolo II l’ha dichiarata compatrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta della Croce.

Brigida rimase vedova nel 1344, a 41 anni.

Lei visse quello che oggi ci spiega il Vangelo, rimase in comunione con Gesù senza pensare alle vanità del mondo.

BRIGIDA DONÒ CON IL MARITO MOLTISSIMI BENI PER AIUTARE LE OPERE DELLA CHIESA, PER DIFFONDERE LA SANA DEVOZIONE VERSO IL SIGNORE E LA MADONNA.

Oggi diminuiscono i cattolici preoccupati di fare donazioni per le strutture sacre e la costruzione di nuovi luoghi di preghiera, come ad esempio la Casa di Preghiera che sto realizzando qui dove vivo, certamente grazie agli aiuti dei benefattori.

Una verità che non si conosce è questa: tutte le Opere volute da Dio sono eccessivamente ostacolate dai diavoli i quali ispirano anche i buoni cattolici a non fare donazioni e le Opere si realizzano lentamente, mentre le opere sontuose ispirate dai diavoli ricevono con molta facilità tantissime offerte.

Questo è il segno che distingue le vere Opere di Dio dalle opere falsamente sacre ispirate dai diavoli. L’amatissimo Padre Pio chiedeva donazioni a tutti per la costruzione dell’Ospedale.

La buona spiritualità nel cattolico si riconosce anche dalla generosità che indica il distacco dai beni materiali pur utilizzandoli perché necessari, indispensabili.

Fare donazioni per aiutare Gesù e la Madonna è un piccolo segno di ringraziamento per tutto quello che si riceve di grande, per le Grazie e i continui aiuti, è la manifestazione di un sincero amore a Loro, a prescindere dalla destinazione delle donazioni che si fanno.

È indubbio che quanti posseggono un profondo amore a Gesù e alla Madonna vogliono farLi conoscere nel mondo e questo viene facilitato dai luoghi di culto, dai libri spirituali, dai mass media cattolici, dall’apostolato che scaturisce dal vero Magistero della Chiesa.

Qui dove vivo la Madonna ha aiutato tanti che hanno chiesto aiuti anche scrivendomi, ovunque nel mondo la Madonna aiuta e concede grandi Grazie ma sappiamo che occorre Fede e preghiera. Varca quasi la soglia dell’infinito la bontà della Madre Corredentrice, sempre pronta ad aiutare quando viene supplicata con costanza.

Gesù ci ripete nel Vangelo di chiedere ripetutamente a Lui quanto necessita, ma non sempre si ottiene subito per qualche impedimento.

Questa Casa di Preghiera ha bisogno di donazioni per proseguire le Opere e sono numerose, i benefattori diventano parte integrante di questo progetto della Madonna.  Imitare Santa Brigida significa compiere un atto di Fede, consapevoli che Gesù dona anche ai benefattori delle opere sacre cento volte tanto in aiuti, protezioni, Grazie, pace, gioia e la vita eterna.

Per aiutarci ci sono diverse modalità: http://www.gesuemaria.it/sostienici/

Ritornando a Santa Brigida, proprio per il benessere del suo casato, insieme al marito, il nobile Ulf Gudmarsson, studiò la Sacra Scrittura, fondò un piccolo ospedale e assistette i poveri, con discrezione e costante disponibilità.

Brigida e il marito divennero terziari francescani, poi con la morte del marito iniziò a viaggiare verso nuove missioni, per visitare luoghi sacri soprattutto dove si trovavano reliquie di Santi e il Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. Visitò la Terrasanta per conoscere i luoghi in cui visse e predicò Gesù.

L’intensa vita spirituale la elevarono misticamente ed ebbe molte apparizioni di Gesù.

Il Signore ha dettato a Santa Brigida delle orazioni, con una promessa: a chi le avesse recitate per un anno intero senza interruzioni, avrebbe concesso la salvezza eterna. Ne dettò inoltre altre, della durata di 12 anni, con delle Grazie altrettanto incredibili.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La conversione di Maria Maddalena 22 Luglio 2022 0

La conversione di Maria Maddalena 22 Luglio 2022

Venerdì 22 luglio 2022

XVI Settimana del Tempo Ordinario

Santa Maria Maddalena

+ VANGELO (Gv 20,12.1118)

Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due Angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il Corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Dopo la sua Risurrezione, Gesù non è stato riconosciuto dalla persona che più Lo aveva amato, dopo la Madre Santissima, e che a Lui doveva la guarigione da una sciagurata immoralità e la liberazione di sette demoni dal suo corpo.

Maria Maddalena sorella di Lazzaro e Marta ha condotto per diversi anni una vita dissoluta, fino a diventare una prostituta per svago… A Lei non occorreva denaro, la sua famiglia possedeva ricchezze.

LA SUA CONDIZIONE ALTAMENTE PECCAMINOSA HA PERMESSO AI DIAVOLI DI PRENDERE IL POSSESSO DEL SUO CORPO, DIVENTANDO UNA POSSEDUTA, VIVENDO IN LEI E TOGLIENDOLE OGNI POSSIBILITÀ UMANA DI RAVVEDERSI. CON IL TEMPO TRASCORSO NEI PECCATI GRAVISSIMI, AUMENTAVA IL PESANTE CARICO DELLA PRESENZA DEI DIAVOLI IN MARIA MADDALENA.

Le testimonianze degli esorcisti sono chiare sulla presenza dei diavoli nelle persone possedute. Non solamente avvengono per le fatture e le potenti maledizioni dei malvagi, le cause sono anche le sedute spiritiche, le frequentazioni di maghi e fattucchiere, l’odio verso altri, le opere vendicative, la personale dedizione all’occultismo, i peccati gravissimi ripetuti e non confessati.

Il cattolico che non si confessa e legge queste cause non rimane contento, ma queste sono solo alcune delle cause delle possessioni diaboliche.

Maria Maddalena era risoluta e sfrontata quando si allontanò dalla casa paterna, un agire che oggi rientra nella norma, a quel tempo suscitava grande scandalo. Ella non controllava le tentazioni sessuali, era in balìa del Male e la mente sconvolta non le permetteva di fermarsi e di chiedere aiuto a Dio per bloccare i violenti impulsi carnali.

ELLA RIUSCÌ A CONVERTIRSI PERCHÉ NON ERA CATTIVA, NON ERA VENDICATIVA, NON MANDAVA MALEDIZIONI AGLI ALTRI, NON FACEVA DEL MALE A NESSUNO SE NON A SE STESSA.

Chi non prega è sempre vinto dalle tentazioni, la sua vita scivola di continuo verso il buio delle tenebre e della confusione.

Tutto il Male compiuto da chi agisce con odio e vendetta, ricade inevitabilmente sulla stessa persona, prima o poi, ed è sempre superiore al Male fatto ai buoni. Quando fa del Male è contento, mentre quando arriva sulla sua persona quel Male moltiplicato, crolla per sempre.

Con i peccati si distrugge l’armonia interiore, l’equilibrio voluto da Dio, mentre i cristiani che praticano il rinnegamento, ricevono abbondanti Grazie.

Chi sostiene che oggi è difficile non peccare di continuo per quello che offre la società, sbaglia e lo dice il Vangelo. «Tutto è possibile per chi crede» (Mc 9,23). Chi chiede umilmente a Gesù una forza superiore alle tentazioni che patisce, quindi il suo aiuto per vincerle, riesce davvero a superare qualsiasi seduzione del mondo corrotto!

Ogni volta che vince una qualsiasi tentazione, il cristiano è spiritualmente più forte, riceve qualche Grazia e trova maggiore pace.

Se Maria Maddalena avesse pregato bene insieme ai suoi familiari, non sarebbe stata vinta dalle tentazioni e non avrebbe fatto la prostituta.

Dopo la sua conversione ottenuta per le preghiere di Lazzaro e Marta ma promessa da Gesù con largo anticipo, Maria Maddalena divenne una grande Santa per l’amore totale verso il Signore, vedendolo come suo Salvatore e Guaritore.

Non solo si è convertita, Ella ha scoperto il Volto di Dio e Lo ha adorato intensamente. Visse per osservare la Parola di Gesù e si elevò nella santità.

Gesù a casa di Simone il fariseo spiegò il motivo del perdono dei peccati della donna che gli baciava i piedi ed era Maria Maddalena.

«Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: LE SONO PERDONATI I SUOI MOLTI PECCATI, POICHÉ HA MOLTO AMATO. INVECE QUELLO A CUI SI PERDONA POCO, AMA POCO» (Lc 7,44-47).

Lei ha molto amato Gesù, un purissimo amore che ha cancellato tutti i suoi vergognosi peccati. Tanto può compiere l’amore puro verso Gesù e dopo la vera conversione si rimane meravigliati nel percepire una pace intensa, una gioia interiore presente anche quando si soffre.

Maria Maddalena vinta dalla Grazia, comprese l’abisso in cui era finita, si rinnegò e riuscì a cambiare vita, mortificando il suo orgoglio.

Nella Santa di oggi troviamo quei passaggi indispensabili per mettere al primo posto Gesù, continuando a vivere la vita ordinaria ma in modo straordinario. Questo è sempre possibile se l’intenzione è pura e si ricerca sinceramente la gloria di Dio. Bisogna principalmente rinnegare l’amor proprio, la gloria umana.

Questo ha compiuto Santa Maria Maddalena e le lacrime effuse quando cercava inconsolabilmente Gesù morto, testimoniano la sua grande Fede.

La Santa è forse tra i comuni mortali la testimone principale dell’Amore di Dio, capace di trasformare una prostituta in una grande Santa.

Gesù apparve a Maria Maddalena perché Ella Lo aveva amato più di ogni cosa e fu premiata vedendolo Risorto prima degli Apostoli.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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