Archivio Mensile: Dicembre 2022

Riesaminare le scelte, la vita spirituale e la propria condotta – 31 Dicembre 2022 0

Riesaminare le scelte, la vita spirituale e la propria condotta – 31 Dicembre 2022

un contesto impegnato e coscienzioso, la stato delle loro anime, perché la gioia o la tristezza, la verità o la falsità, sono manifestazioni di ciò che si è dentro.

Oggi riflettiamo di più su quanto abbiamo compiuto di buono e di sbagliato, quale impegno abbiamo dedicato alla preghiera e se abbiamo curato la parte spirituale. Da questa riflessione su se stesso il cristiano acquisisce grande vigore spirituale e assume una determinazione più efficace.

Oggi possiamo chiederci cosa bisogna fare per costruire un mondo più giusto.

Nessun cristiano, per quanto sta in lui, deve rinunciare a fare tutto il possibile per risolvere i grandi problemi sociali che affliggono l’umanità. Ognuno deve metterci del suo, ognuno deve fare qualcosa di buono e di notevole per una NUOVA CIVILTÀ.

propria responsabilità.

Quindi, oggi è il giorno propizio per fare un onesto bilancio dell’anno e alcuni buoni propositi per quello che comincia.

È un momento opportuno per chiedere perdono per ciò che abbiamo tralasciato di fare, per l’amore che è mancato; un ottimo momento per ringraziare il Signore di tutti i suoi benefici. LA CHIESA CI RICORDA CHE SIAMO PELLEGRINI. Essa stessa è presente nel mondo e, tuttavia, pellegrina. Va incontro al suo Signore fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio.

Pure la nostra vita è un cammino pieno di tribolazioni e di consolazioni di Dio. Possediamo una vita nel tempo, nella quale ora ci troviamo, e un’altra oltre il tempo, nell’eternità, verso cui ci portano i nostri passi.

È DAVVERO BREVE IL TEMPO CHE ABBIAMO PER AMARE, PER DARE, PER RIPARARE. Non è giusto perciò che lo sperperiamo, che gettiamo irresponsabilmente questo tesoro dalla finestra: non possiamo sprecare il momento del mondo che Dio ha affidato a ciascuno di noi.

Gli uomini e le donne presi da affanni dimenticano con facilità il fine e il vero senso della vita: sprecano molte sante opportunità.

Gesù non è solo l’Amore, in Lui c’è anche la perfetta equità che concede a chi merita e toglie a chi non merita. Gesù non si rallegra di quanti Lo conoscono e non osservano i suoi Comandamenti, e con immensa pazienza attende la conversione di tutti. Chi si ricrederà di quanti stanno minando la Chiesa dal fondamento?

Ad ognuno di voi e alle vostre famiglie auguro un anno di intensa spiritualità, solo essa conduce a Gesù e alla Madonna, ottiene pace, gioia e vittoria.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La Famiglia di Gesù era mite, umile, obbediente, sincera…- 30 Dicembre 2022 0

La Famiglia di Gesù era mite, umile, obbediente, sincera…- 30 Dicembre 2022

Venerdì 30 dicembre 2022

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

+ VANGELO (Mt 2,1315.1923)

Prendi con te il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto.

Dal Vangelo secondo Matteo

I Magi erano appena partiti, quando un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il Bambino e sua Madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Morto Erode, ecco, un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il Bambino». Egli si alzò, prese il Bambino e sua Madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazareth, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». Parola del Signore 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi la liturgia ci invita a festeggiare la Sacra Famiglia, ed è opportuna la ricorrenza in questi tempi per dare alle famiglie cristiane un modello su cui specchiarsi. Questa festa cade nel Tempo di Natale, abbastanza vicina al mistero della nascita di Gesù nella natura umana con un Corpo simile al nostro ma immacolato, innocente. Si festeggia nella domenica che intercorre tra il Natale ed il Capodanno. In assenza della domenica la si festeggia il 30 dicembre.

Il Vangelo ci presenta uno degli infiniti modi con cui Dio interviene e libera dai pericoli.

Dopo l’adorazione dei Magi, Giuseppe viene avvisato in sogno e come sempre obbedisce alla Volontà di Dio. Il Vangelo oggi ci presenta tre interventi di Dio con tre sogni attraverso l’Angelo, per avvisare il responsabile della Famiglia a determinarsi per spostarsi dai luoghi dove tutti e tre correvano seri pericoli.

DIO PADRE INTERVIENE NELLA NOSTRA VITA E CI GUIDA NEI MODI IMPREVEDIBILI SE GLIELO PERMETTIAMO E SE CI ALLONTANIAMO DA CIÒ CHE È OPPOSTO AL SUO AMORE. MOLTI CREDENTI RICEVONO GRANDI GRAZIE PER LA LORO DOCILITÀ ALLA VOLONTÀ DI DIO, OBBEDISCONO CON GIOIA AI SUOI COMANDAMENTI.

Salvando la Sacra Famiglia, Dio Padre ha voluto salvare tutti noi, perché per opera di quel Bambino l’umanità è stata redenta e ha ricevuto in dono anche una Madre buonissima e potentissima. Ogni famiglia deve guardare con ammirazione la Santa Famiglia ed impegnarsi nell’imitazione. In questa Famiglia ogni virtù è stata vissuta in modo perfetto, e nel Bambino anche in modo infinito.

Ogni decisione di Dio è perfetta, mentre la stessa natura dell’uomo è imperfetta, spesso egli non comprende e si pone domande superflue. Era necessario incarnarsi e morire in Croce perché è stato stabilito dal Padre e chi ha Fede, anche se debole, comprende che tutto quanto è avvenuto nella vita di Gesù è stato opportuno e conforme alla Giustizia Divina. Doveva avvenire questo perché solo Dio è onnisciente!

Il Figlio di Dio non viene sulla Terra solamente per riparare il peccato originale, o per parlare solamente del Padre e svelare la Santissima Trinità.

È venuto in mezzo a noi anche per indicarci la via del Cielo, per donarci la sua Grazia istituendo i Sacramenti, per fare una nuova Alleanza con l’umanità. Ha creato la sua Chiesa, quella Cattolica, dove ha posto il Deposito della Fede che è stata tramandata fino ai nostri giorni e nessuno, proprio nessuno, ha l’autorità di cambiarla. Chi cambia qualcosa è un eretico e riceverà la tremenda condanna della Santissima Trinità.

L’Alleanza antica non è conciliabile con la Persona di Gesù, Lui in molte circostanze precisa che è venuto per dare compimento all’Antico Testamento. Infatti in molte occasioni prima di esprimere un pensiero o precisare un insegnamento, afferma: «È stato detto…» (Lc 4,12); «Ma Io vi dico…» (Mt 5,22).

L’Invisibile non avendo un corpo umano ha dovuto scegliere una donna, Dio Padre dall’eternità ha pensato a Maria di Nazareth, associò Lei al Figlio, non poteva esserci l’uno senza l’altra. Dio potendo scegliere, scelse, e potendo concedere ogni dono alla Donna, concesse alla Vergine Maria tutte le sublimi Grazie iniziando con la sua Immacolata Concezione per poi renderLa Madre di Dio.

Lei aveva bisogno di aiuto per la crescita di Gesù, Giuseppe era indispensabile per dare un Padre putativo al Bambino, senza far sorgere nei paesani cattivi pensieri sulla Vergine. Sarebbe stato naturale condannarLa, vedendoLa con un Bambino senza marito. E Dio scelse l’Uomo più puro della storia, il più buono e umile.

Giuseppe è stato un grande Uomo, non solo per la bontà. Grande per la sua capacità di attendere gli eventi quando si accorse che Maria era incinta e non vivevano ancora insieme, rispettando la legge ebraica. Il suo comprensibile turbamento non Lo spinse però ad agire con cattiveria o a vendicarsi, scelse di allontanarLa in silenzio, senza comprometterLa con accuse pubbliche.

mondo nel seno di una famiglia semplice, normale. La prima realtà che Gesù ha santificato con la sua presenza è stata una famiglia. Nulla di pubblico accadde in quegli anni a Nazaret, dove Gesù trascorse la maggior parte della vita. Egli attendeva il tempo del Padre per mostrarsi al mondo.

Chiediamo a Gesù il suo Spirito Divino per compiere ogni opera nel modo e nei tempi giusti.

È molto importante il discernimento, la Luce interiore, quella che indirizza verso la scelta migliore per compiere sempre la Volontà di Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Senza Papa Benedetto XVI crolla il “katechon” – 29 Dicembre 2022 0

Senza Papa Benedetto XVI crolla il “katechon” – 29 Dicembre 2022

Cappella Contarelli, nella Chiesa di San Luigi dei Francesi.

IL GRANDE PITTORE RAFFIGURA UN MOMENTO DEL VANGELO, PORTANDO LO SPETTATORE A CONCENTRARE L’ATTENZIONE SUI GESTI E LE ESPRESSIONI CHE SI INTRAVEDONO NELLA PENOMBRA DI UNA STANZA.

ANCHE GESÙ HA IL BRACCIO ALLUNGATO MA SOLO NELL’ATTO DI CHIAMARE ALL’AMORE DIVINO UN UOMO PERDUTO DIETRO LA MATERIA, POCHI PERÒ PRESTANO ATTENZIONE AL SIGNORE, PRESI DALLE MONETE CHE CONTANO SUL TAVOLO.

VIENE DETTO NULLA CIRCA L’IDENTITÀ DI QUESTO POTERE LA CUI MISSIONE È DI PORRE UN ARGINE ALLA DEVASTAZIONE MORALE RAPPRESENTATA DALL’INSORGERE DELL’APOSTASIA.

San Paolo intendeva una missione a tempo e alla fine questo potere dovrà soccombere per lasciare piena libertà d’azione all’empietà, che sarà a sua volta sconfitta da Gesù. Chi o cosa è questo potere che “trattiene” il dilagare del Male nella Chiesa? Chi ha incarnato questo potere di “trattenere” il Male? Papa Benedetto XVI.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Ogni sofferenza accettata per amore di Gesù diventa preghiera – 28 Dicembre 2022 0

Ogni sofferenza accettata per amore di Gesù diventa preghiera – 28 Dicembre 2022

Mercoledì 28 dicembre 2022

Ottava di Natale

Santi Innocenti

+ VANGELO (Mt 2,1318)

Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.

Dal Vangelo secondo Matteo

I Magi erano appena partiti, quando un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il Bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il Bambino e sua Madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del Profeta Geremia:

«Un grido è stato udito in Rama,

un pianto e un lamento grande:

Rachele piange i suoi figli

e non vuole essere consolata,

perché non sono più». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Erode continua a vivere in milioni di personaggi crudeli e malvagi. Il problema non è però il potere o il benessere, non è prerogativa dei cattivi.

L’Erode più pericoloso di oggi è ogni persona portatrice di odio e vendetta innanzitutto contro l’umanità, anche se non appare abbastanza evidente.

La massima del giurista romano Ulpiano, «Dura lex, sed lex», vuole invitare a rispettare la legge anche quando è rigida e rigorosa, quindi «La legge (è) dura, ma (è sempre) la legge», però in determinati casi viene abilmente raggirata con intrighi che i semplici umani non sono in grado di capire… o viene inaspettatamente ignorata.

Tutti i lontani da Gesù di ogni luogo e condizione conosceranno l’Onnipotenza di Dio di voler salvare e miracolare tutti i peccatori pentiti.

Oggi è la festa liturgica dei Santi Innocenti, i Bambini uccisi in odio al Bambino Divino sono Martiri, essi hanno perduto la loro vita a causa del Vangelo. Non avevano l’uso della ragione e dopo una violenta e repentina sofferenza si sono ritrovati consapevoli del grande dono ricevuto con il martirio. In Cielo essi benedicono di continuo Dio.

La morte di questi bambini potrebbe apparire inutile e ingiusta, invece essi hanno dato la vita per una Persona e una Verità che non conoscevano.

La sofferenza causa spesso scandalo, e si erge davanti a molti come un immenso muro che impedisce di vedere Dio e il suo infinito Amore per gli uomini. Perché Dio Onnipotente non risparmia tanto dolore apparentemente inutile? È la domanda che molti si pongono.

Il dolore è un mistero. Non abbatte mai la persona di Fede perché essa è forte e possiede lo Spirito di Dio. La Fede permette di sopportare tanto Male con pazienza e si può offrire come riparazione a Gesù e a Maria, si rimane sempre saldi nella speranza che alla fine insieme a Dio si vincerà.

Il cristiano pieno di Fede sa scoprire nell’oscurità della sofferenza, propria e altrui, la mano amorosa e provvida di suo Padre Dio che sa di più e vede più lontano, e in qualche modo ode le parole di San Paolo ai primi cristiani di Roma: «Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rm 8,28).

Anche ciò che risulta doloroso, inspiegabile e incomprensibile.

Il dolore si presenta in varie forme, nessuna delle quali è spontaneamente desiderata da alcuno. Ciò nonostante Gesù proclama «beati» (lieti, felici, fortunati) quelli che piangono, e cioè quelli che in questa vita sopportano una croce un po’ più pesante: malattie, povertà, dolore fisico e morale, umiliazioni, diffamazioni, ingiustizie.

È la Fede a cambiare di segno il dolore, che, unito a Cristo, si trasforma in una «carezza di Dio», in qualcosa che possiede grande valore e fecondità.

Diverso è l’agire di quanti nel mondo sono disperati a causa di un dolore o di una ingiustizia, persone che vivono senza pace e desiderano una vendetta che non arreca sollievo ma dilata ancora di più la forza dell’odio e della vendetta.

Come un toro dinanzi un drappo rosso, la persona che medita vendetta o porta in sé un’incubatrice di progetti diretti a far star male gli altri, vive già una grande sofferenza che si accresce nella misura del bene altrui.

Nel mondo c’è tanta sofferenza, in gran parte è causata intenzionalmente da uomini e donne senza Fede, avanzano bendati per colpire alla rinfusa e riuscire in ciò che riescono meglio: far soffrire i buoni, gli innocenti, anche persone che hanno commesso piccoli errori. La vendetta dei cattivi è sempre sproporzionata.

Il mondo è avvolto da varie sfaccettature di una sorda sofferenza e in moltissimi casi viene occultata per pudore o per l’incapacità di difendere i propri diritti. Sono molti gli innocenti che soffrono dinanzi a molti cuori crudeli come fece Erode contro gli Innocenti.

Ogni sofferenza accettata per amore di Cristo diventa preziosa e noi siamo diventati esperti nell’arte di soffrire. È una elaborazione tutta interiore e prolungata, richiede molta docilità e lo sguardo sempre rivolto al Crocifisso, è anche sufficiente contemplarLo nella propria anima.

Guardando Gesù in Croce tutta la nostra sofferenza diventa poca cosa e aumenta la forza spirituale per sopportare i nuovi Erode, mascherati dietro titoli autorevoli ma portatori di un veleno capace di corrodere ogni forma di Bene, dopo avere corrotto il corruttibile.

LA CROCE, IL DOLORE E LA SOFFERENZA SONO STATI I MEZZI CHE IL SIGNORE HA UTILIZZATO PER REDIMERCI. POTEVA SCEGLIERE ALTRO, MA HA VOLUTO REDIMERCI PROPRIO CON LA SOFFERENZA DELLA CROCE. DA ALLORA IN POI IL DOLORE HA UN SIGNIFICATO NUOVO, COMPRENSIBILE SOLO IN RAPPORTO A CRISTO.

Ci sono tante sofferenze costruite da noi stessi e non si viene santificati dal dolore quando si soffre a causa dell’orgoglio ferito, dell’invidia, delle gelosie. Questa non è la Croce di Gesù, anzi è una croce innalzata proprio per tenerci lontani da Lui.

Gesù invece alleggerisce le nostre croci quando glielo chiediamo e se ci impegniamo nel cammino spirituale Egli cambia le croci in gioie.

Ognuno di noi porta le sue croci, chiediamoci nella meditazione come le portiamo (angoscia o pace) e se le confrontiamo con Gesù Crocifisso.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

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San Giovanni Apostolo è il vero modello dei Sacerdoti – 27 Dicembre 2022 0

San Giovanni Apostolo è il vero modello dei Sacerdoti – 27 Dicembre 2022

Martedì 27 dicembre 2022

Ottava di Natale

San Giovanni Apostolo

+ VANGELO (Gv 20,2-8)

L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario -che era stato sul suo capo- non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questo giovane Apostolo quando conobbe Gesù aveva l’innocenza e l’intuito dei puri, i quali quasi sempre individuano bene la realtà, gli eventi.

Aveva quasi venti anni quando il Signore lo chiamò a seguirlo definitivamente dopo diversi incontri, insieme al fratello Giacomo. La sua vita iniziò una lenta ma inflessibile salita verso l’infinito e la sua docilità lo rese sempre più intimo con Dio.

Lasciò la famiglia di pescatori e tutto quello che poteva avere per seguire Gesù. Questa è la risposta che deve dare anche il Sacerdote di oggi.

Le risposte della stragrande maggioranza di Vescovi e Sacerdoti è invece opposta alle richieste di Gesù Cristo. Oggi diventiamo sempre meno i Sacerdoti saldamente legati alla Tradizione, quindi pienamente fedeli al Vero Magistero della Chiesa.

La Tradizione apostolica è la trasmissione del Vangelo, secondo il comando del Signore, ed è stata fatta in due modi:

1) ORALMENTE, DAGLI APOSTOLI, i quali nella predicazione orale, negli esempi e nelle istituzioni trasmisero ciò che o avevano ricevuto dalla bocca, dalla vita in comune e dalle opere di Cristo, o avevano imparato per suggerimento dello Spirito Santo.

2) PER ISCRITTO, da quegli Apostoli e uomini della loro cerchia, i quali, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, misero in iscritto l’annunzio della salvezza.

L’aspetto curioso e fuorviante che danneggia i buoni cattolici in questi tempi di eresie e apostasie, è la mancanza di molti Sacerdoti pienamente obbedienti a Dio, che danno per esempio la Comunione in bocca e non seguono le novità moderniste.

Mi hanno scritto diversi nostri parrocchiani virtuali del Nord Italia, alla ricerca di Sacerdoti zelanti, rimasti molto sorpresi nel constatare nelle loro zone che in modo strisciante diversi Sacerdoti cercavano in realtà consensi personali, volevano gloria umana, essere esaltati per la fedeltà a Gesù, di venire considerati come i migliori Sacerdoti.

Vi consiglio di stare prudenti, non lasciatevi ingannare se un Sacerdote si mostra fervoroso o afferma di seguire la Tradizione, invece guardate le sue opere e state attenti alle parole in libertà… Valutate se le sue parole si realizzano oppure parla per esaltarsi e pavoneggiarsi…

Cercate di capire se vuole fermare a sé i partecipanti oppure si distacca e prega nel silenzio della notte per la salvezza delle anime che lo avvicinano e li offre a Gesù e alla Madonna, mettendosi da parte per non ostacolare il cammino dei credenti.

IN TANTI ANNI HO CONOSCIUTO MOLTI SACERDOTI CHE PREDICAVANO BENE MA RAZZOLAVANO MALE,  ORGANIZZAVANO TANTI INCONTRI DI PREGHIERA E RITIRI MA POI LA FINALITÀ ERA IL DIVERTIMENTO, ESSERE ESALTATI E CONSIDERATI I MIGLIORI, ATTRARRE A SÉ I CREDENTI DISTOGLIENDOLI DAL SEGUIRE CRISTO, DALLA VERA SPIRITUALITÀ.

I Vescovi e i Sacerdoti autentici lasciano tutto per Gesù. I veri discepoli di Cristo vivono per essere esclusivamente missionari della sua Parola e per dare continua testimonianza con la vita. Implica il fatto di privilegiare l’umiltà alla vanagloria, il servizio al prestigio, e di agire in ogni circostanza per amore delle anime, che è lo strumento chiave di tutto ciò che facciamo.

La chiamata di Giovanni è stata simile a quella degli altri undici, egli però anche senza comprendere la potenza spirituale che conteneva, la visse dimenticandosi e donandosi pienamente alla Volontà di Dio.

La sua elevata santità si misura dalla sua adesione alla Volontà di Dio e dal distacco da se stesso. Visse per dare gloria al Signore Gesù.

Come gli Apostoli, tutti siamo chiamati a compiere grandi opere di santità, proprio tutti ne abbiamo i talenti spirituali, ma sono pochi quelli che li coltivano con un cammino spirituale insieme al Padre spirituale e intraprendono una nuova vita in cui è sempre presente la famiglia e il lavoro, ma viene svolto con l’intuito di Dio, con lo Spirito di Dio.

Più che cambiamento in Giovanni nel cristiano di oggi, si deve parlare di miglioramento della sua vita, favorito notevolmente dall’ascolto e dalla pratica costante degli insegnamenti di Gesù. Molti ascoltano o proclamano la Parola di Dio ma rimangono sempre ai margini, lontani da Dio.

Oltre a questo primo approccio dell’ascolto, devono seguire le opere come le ha insegnate Gesù, per diventare somiglianti a Lui.

L’obbedienza docile e amorevole di Giovanni lo ha elevato a quella spiritualità che il Signore desidera trovare nei cuori dei cristiani, ma non la trova in molti cuori per diverse ragioni, a cominciare dalla scarsa conoscenza che si ha proprio di Gesù.

Giovanni ha scritto il Vangelo, l’Apocalisse e tre Lettere inserite nella Bibbia che contengono la sintesi della spiritualità acquisita da Lui e che insegnava a Efeso e nelle prime comunità cristiane. Sono tre brevi lettere che parlano dell’Amore di Dio e vari insegnamenti per non perdere la sua Grazia.

«Da questo sappiamo d’averLo conosciuto: se osserviamo i suoi Comandamenti. Chi dice: “Lo conosco” e non osserva i suoi Comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua Parola, in lui l’Amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in Lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come Lui si è comportato» (1 Gv 1,3-6).

Sono tre Lettere intense di amore verso Gesù e l’umanità.

La seconda e la terza sono brevissime, nella prima un po’ più estesa, dà le indicazioni per vivere da figli di Dio e la prima condizione è rompere con il peccato; seconda condizione è l’osservanza dei Comandamenti, soprattutto la pratica dell’amore o carità; terza condizione è il guardarsi dagli anticristi e dal mondo corrotto.

Sempre nella prima Lettera, San Giovanni spiega il modo per conoscere chi non segue con il cuore, quindi sinceramente, Gesù Cristo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Abbiate fiducia: Io ho vinto il mondo» – 26 Dicembre 2022 0

«Abbiate fiducia: Io ho vinto il mondo» – 26 Dicembre 2022

Lunedì 26 dicembre 2022

IV Settimana di Avvento

Santo Stefano Protomartire

+ VANGELO (Mt 10,17-22)

Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi Apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questa promessa di Gesù: «Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi», non si può applicare a tutti i cristiani. È evidente che non è sufficiente considerarsi cristiano o credente per essere come una tromba dello Spirito Santo, un amplificatore fedele, anche perché sotto l’ispirazione sua non si può che dire la verità.

Predicare l’opposto del Vangelo autentico di Gesù Cristo è apostasia, la perdita totale della Fede. Rileggiamo San Paolo dalla Lettera ai Galati, quindi prendiamo come testimone la Bibbia: «SE ANCHE NOI STESSI, OPPURE UN ANGELO DAL CIELO VI ANNUNCIASSE UN VANGELO DIVERSO DA QUELLO CHE VI ABBIAMO ANNUNCIATO, SIA ANÀTEMA!» (Gal 1,8)Anàtema è la condizione in cui si trova l’eretico, l’impostore, lo scismatico.

Lo afferma il Codice di Diritto Canonico della Chiesa al canone 1364 §1: «L’APOSTATA, L’ERETICO E LO SCISMATICO INCORRONO NELLA SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE». Non necessita una dichiarazione, ci si incorre per il fatto di commettere lo specifico peccato o crimine, per il quale il legislatore ha stabilito la pena latae sententiae.

Automaticamente chi sbaglia non ricopre più davanti a Dio l’incarico che svolgeva. Gli uomini forse non sanno nulla dei reati, Dio conosce tutto!

I CATTOLICI DEVONO COMPRENDERE MEGLIO L’AGIRE DISSACRATORIO, QUINDI CONTESTATORIO E DISSACRANTE DA PARTE DI CHI NELLA GERARCHIA ECCLESIASTICA È ALLEATO CON I PIÙ POTENTI, IRRIDUCIBILI E SATANICI PERSONAGGI CHE VOGLIONO DISTRUGGERE LA CHIESA CATTOLICA.

NELLA CHIESA CI SONO CARDINALI E VESCOVI CHE INTENDONO DISTRUGGERE GESÙ E LA SUA VERA CHIESA! CHE FINE FARANNO TUTTI LORO? LO SA DIO, NOI PREGHIAMO PER LA SANTA CHIESA E LA CONVERSIONE DEI PRELATI CORROTTI. SI CONSIDERI CHE ESSI HANNO PROFUSO COME APOSTATI, UN GRANDE IMPEGNO CONTRO GESÙ, INOLTRE HANNO INDIRIZZATO VERSO LA DANNAZIONE ETERNA DECINE DI MILIONI DI CRISTIANI.

NELLE LORO TENEBRE HANNO DIMENTICATO CHE DIO È ONNIPOTENTE!

NOI RESTIAMO SERENI E FIDUCIOSI IN DIO, LUI AGIRÀ UTILIZZANDO DRASTICAMENTE LA GIUSTIZIA PER RIPULIRE LA SUA CHIESA. SIAMO PROTETTI DALLA MADONNA E I NOSTRI NEMICI VIVRANNO NEL TERRORE, PER QUESTO NON CI SPAVENTA QUANTO STA AVVENENDO NELLA CHIESA, AL CONTRARIO DOBBIAMO ALIMENTARE UNA GRANDE FIDUCIA IN DIO E UNA SPERANZA SOPRANNATURALE.

Sappiamo che lo Spirito Santo non agisce dove c’è l’impostura, la disonestà e l’inganno.

Chi è impostore è senza la Grazia di Dio, perde tutti i privilegi o quelli che aveva davanti a Dio. Per Dio non è più nessuno, neanche un cristiano! Ascoltiamo spesso parole per demolire la Chiesa di Gesù, da qualche vescovo che è sicuramente vomitato da Gesù.

Lo Spirito Santo agisce agevolmente nelle anime docili e purificate, non ispira le persone corrotte, anche se pregano in pubblico o si illudono di farlo. Non è la preghiera prolungata o la celebrazione giornaliera della Santa Messa a rendere docili, sinceri e puri. OCCORRE ALTRO: LA RETTA INTENZIONE!

L’onestà non sta solo nel non rubare nulla, è ancora più importante l’onestà intellettuale, quella che guida la retta intenzione, non ha un doppio pensiero, non rilascia opinioni come se fossero dogmi, ed è presente solo nei cristiani impegnati nel sincero rinnegamento.

Per compiere questo cammino occorre una Fede operativa, ma per l’aumento della Fede necessitano la preghiera giornaliera e la pratica costante delle virtù. La Fede non aumenta senza il nostro impegno, senza l’impegno costante la Fede si riduce in apparenza e sensazione. È una percezione sbagliata di sé e sono le opere sbagliate a testimoniarlo.

È indispensabile pregare bene ogni giorno, trovare degli angoli di tempo nella giornata per dialogare con Gesù, aprire a Lui il cuore e mostrargli ciò che siamo, anche se Lui ci conosce perfettamente, ma desidera che ci riconosciamo per ciò che siamo e non ci esaltiamo senza averne meriti.

Il Signore ci ha indicato come superare le prove che si presentano periodicamente.

«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me». Precisa inoltre: «Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi» (Lc 6,26).

Da sempre nella Chiesa questa profezia ha avuto compimento. Anche ai nostri giorni soffriamo difficoltà e persecuzioni, in varia misura e in differenti modi, per seguire fedelmente il Signore. Verrà tempo in cui la nostra Fede dovrà ergersi potentemente per restare fedelissimi a Gesù Cristo.

Quando il Signore chiama o ci chiede qualcosa, conosce bene i nostri limiti e le difficoltà che troveremo per strada. Gesù non si allontana dal nostro fianco quando giunge l’ora della difficoltà e ci aiuta con la sua Grazia: «VOI AVRETE TRIBOLAZIONI NEL MONDO, MA ABBIATE FIDUCIA: IO HO VINTO IL MONDO».

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Dio si fa Bambino per renderci grandi, ma se Lo ascoltiamo – 25 Dicembre 2022 0

Dio si fa Bambino per renderci grandi, ma se Lo ascoltiamo – 25 Dicembre 2022

vicino a Dio di tutti gli Apostoli, sia per questi due fattori, sia per ciò che aveva visto e sentito nei tre anni trascorsi accanto al Signore Gesù. L’esperienza di San Giovanni afferma che rimanere vicino a Gesù, come oggi possiamo fare noi all’Eucaristia, trasfigura, nobilita, sublima, spiritualizza il cristiano.

Il famoso e molto avversato Prologo narra la duplice generazione di Gesù di Nazareth. Dal Medioevo e fino al 1968 il Prologo si leggeva alla fine della Santa Messa, un momento liturgico non al di fuori del Sacrificio Eucaristico, ma che indicava proprio nel Verbo, il Sacerdote e la Vittima operanti nella Santa Messa.

L’altare è figura di Cristo morto per noi sulla Croce, il Prologo ricapitola la sua provenienza, la sua presenza nel mondo e il rifiuto da parte del mondo. «Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di Lui; eppure il mondo non Lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non Lo hanno accolto».

Questi versetti risvegliano in noi la vera missione di Gesù e ci avvicinano a Lui, diventiamo più solidali e Lo adoriamo con maggiore convinzione. La lettura del Prologo è una meditazione efficace per incontrare la Persona di Gesù.

Tutti i cristiani riconoscono il Prologo come l’estrema capacità di sintesi che traccia la storia dell’intero Universo, a partire proprio dal Logos eterno, la Parola di Dio che è la seconda Persona della Santissima Trinità. Questo Logos è il Messia già annunziato dagli antichi Profeti di Israele, è il Cristo e il suo Nome è Gesù di Nazareth. Chi presto scalzerà Gesù e dirà di essere il vero messia, sarà l’anticristo, l’uomo in cui si è incarnato Satana. Non guardatelo negli occhi e rimanete fedelissimi a Gesù dei miracoli, a cui nulla è impossibile.

Questo «Inno al Logos» è il testo capitale del Cristianesimo primitivo, ha avuto la culla di nascita nella comunità del Cristianesimo iniziale, costituitasi in Asia Minore a Efeso, guidata da Giovanni e da Maria Santissima che aveva seguito l’Apostolo su indicazione di Gesù.

Il Logos eterno, infinito e invisibile, la seconda Persona della Santissima Trinità si fa Carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi Lo accoglie e a chi crede in Lui il «potere di diventare figli di Dio». Il Vangelo ci dice che diventano figli adottivi di Dio solo quanti riconoscono in Gesù il Figlio di Dio, gli altri sono creature di Dio ma non inseriti nel Corpo mistico.

Questa di Efeso era la comunità madre del Cristianesimo e la Regina era la Madonna.

Solo dove è presente la Madre di Dio c’è la Chiesa di Cristo, questo non avviene tra i protestanti che rifiutano la Madonna e la loro preghiera tra balletti e urli, tra esaltazione e saltelli, tra applausi, eresie e finte estasi, non scaturisce da Dio.

QUESTO PROTESTANTESIMO ADESSO STA TRIONFANDO NELLA CHIESA CATTOLICA, STA SOVVERTENDO IL VERO MAGISTERO DI DUEMILA ANNI.

Non è mai Volontà di Dio stravolgere il Vangelo, portare una rivoluzione nella sua Chiesa.

È nel Natale del Bambino che si stabilisce l’adozione di tutti quelli che riceveranno il Battesimo, liberati dal peccato originale e ricolmati dei doni dello Spirito Santo. La ricezione del Battesimo non è un avvenimento fittizio ed esteriore, è il Sacramento che ci incorpora in Cristo e ci rende creature speciali. Ogni cristiano dovrà poi saper conservare i doni ricevuti.

La differenza tra un cristiano battezzato e un ateo si trova in tanti aspetti della vita, hanno due diversi modi di interpretarla, di affrontarla, di sperare in qualcosa non ancora visibile, anche nel linguaggio e nelle opere.

Il cristiano battezzato a cui mi riferisco è impegnato nel cammino spirituale, è colui che fa fruttificare i doni dello Spirito Santo, anche se con difficoltà e con le soventi cadute. Ma si rialza e riprende il cammino con audacia e fermezza. È buono e onesto, lotta la superbia e l’orgoglio, non cerca propri vantaggi a danno degli altri e la sua carta d’identità è la lealtà.

IL CREDENTE A NATALE DEVE GUARDARE IL BAMBINO NELLA MANGIATOIA COME L’ONNIPOTENTE E SE EGLI ANCORA NON PARLA E NON CAMMINA, È COLUI CHE DALL’ETERNITÀ È LA PAROLA DI DIO E CONOSCE OGNI ANFRATTO DELL’UNIVERSO. NON È UN BAMBINO INERTE, EGLI È DIO, E LA MERAVIGLIA È CHE DIO SCEGLIE DI FARSI DEBOLE COME NOI. È IL BAMBINO CHE COMANDA TUTTO DALLA MANGIATOIA, MA HA PURE BISOGNO DEL LATTE DELLA MADRE SANTISSIMA.

Il Natale ci dice che si può sempre ricominciare il cammino di Fede con maggiore entusiasmo, con una rinnovata certezza che Gesù nasce per rendere forti e maturi tutti quelli che Lo seguono e osservano la sua Parola. Riesce in questa sfida con se stesso, chi rinuncia alla cattiveria e alla falsità.

Oggi è opportuno chiedersi se accogliamo davvero il Bambino Divino, se vogliamo crescere nella Fede come Lui cresceva nel Corpo.

Che significato si deve dare alla sua nascita in una grotta poverissima e alla sua morte con mani e piedi trafitti, dopo feroci frustate?

L’AMORE, SOLO L’AMORE DI UN DIO CHE È ANCHE RIUSCITO A FARSI UOMO E A PATIRE NEL CORPO UMANO UN’INFINITA VIOLENZA PER RIPARARE I PECCATI DELL’UOMO.

Il mistero del Natale non riguarda solamente la presenza di Dio nel Bambino, la meraviglia è che quel Bambino dopo tre decenni ha compiuto molti miracoli fino a scegliere di morire Crocifisso per dare la vita soprannaturale ad ognuno di noi. Egli però è Risorto e solo Lui è il Vincitore, insieme a quanti rimangono vicini a Lui e trionfano sul Male, prima o poi.

Solo Dio poteva arrivare a concepire e a preparare un disegno di Amore così sconcertante per l’amore infinito che nutre per noi.

Dalla sua nascita in una grotta fino alla morte di Croce, meditiamo sbalorditi la sua premura di volerci salvare, di farci conoscere la Via per una vita migliore, di guarirci nelle malattie e di aiutarci in tutte le sofferenze della vita.

Dio che nasce da genitori poveri e in una grotta fatiscente, fredda, che sceglie come primi amici i pastori umili, ci vuol dire che è un Dio innamorato di tutti ma predilige gli umili, i miti e i buoni. Non accetta le preghiere degli orgogliosi e dei superbi, sono preghiere sterili e inefficaci, non spiccano mai il volo verso il Cielo.

Gesù Bambino ci ha portato e donato la sua Grazia, la condizione per ottenerla è la purità del cuore, l’onestà intellettuale e il vivo desiderio di seguirLo con l’osservanza dei Comandamenti, della sana dottrina della Chiesa, senza tralasciare l’importanza del Padre spirituale.

Se accogliamo Dio presente nel Bambino Gesù, dobbiamo accogliere sinceramente tutti i suoi insegnamenti, altrimenti non c’è vero amore.

La Parola di Dio è vitale per noi, è Parola che dona vita, illumina il nostro cammino, ci permette di conoscere la Verità e solo essa ci rende veramente liberi, non più schiavi degli inganni e delle stoltezze umane.

Cosa mi chiede oggi Gesù Bambino?

Cosa devo fare per imitarLo e piacere a Lui?

Gesù è sempre pronto ad aiutare, continua a compiere miracoli impossibili e dona Grazie a quanti chiedono con fiducia. «Chiedete ed otterrete».

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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La Madonna pregò incessantemente per tutta la vita – 24 Dicembre 2022 0

La Madonna pregò incessantemente per tutta la vita – 24 Dicembre 2022

Sabato 24 dicembre 2022

IV Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 1,6779)

Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Zaccaria, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:

«Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi un Salvatore potente

nella casa di Davide, suo servo,

come aveva detto

per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici,

e dalle mani di quanti ci odiano.

Così Egli ha concesso misericordia ai nostri padri

e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,

di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia

al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo

perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza

nella remissione dei suoi peccati.

Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,

ci visiterà un sole che sorge dall’alto,

per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre

e nell’ombra di morte,

e dirigere i nostri passi

sulla via della pace». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù è il Sole che illumina la nostra esistenza e tutto quanto si riferisce a noi assume grande importanza se viene compiuta insieme a Lui.

La vita della Madonna, in modo davvero speciale e straordinario, fu pienamente incentrata in Gesù, in maniera altamente soprannaturale lo fu soprattutto nella nascita del Bambino Divino, e tutto si accrebbe con l’avvicinarsi dello straordinario evento. Non possiamo minimamente immaginare il raccoglimento della sua Anima nella Grotta di Betlemme.

Così è vissuta sempre, e così dobbiamo imparare a vivere anche noi, troppo spesso disattenti e distratti da cose di scarsissima importanza. Una cosa sola è veramente importante nella nostra vita: Gesù e quanto riguarda Lui.

L’imitazione della Vergine Maria ci aiuta a meditare correttamente sulle opere che compiamo e a rispondere convenientemente a Dio quando ci ispira.

Il segno dell’ispirazione di Dio è la pace profonda, senza agitazioni né falsità, la pronta disponibilità a cambiare il proprio pensiero umano se sbagliato, quasi sempre mascherato di buone intenzioni, ma riguardano solo ciò che piace.

Dopo il peccato originale l’anima umana ha perso il dominio dei sensi e l’inclinazione naturale verso le cose di Dio. Solamente nella Madonna non fu così; per noi invece sì. In Lei, essendo stata preservata dal peccato originale, tutto era armonia, come agli inizi della storia umana.

Inoltre, era abbellita dalla presenza, del tutto singolare e straordinaria, della Santissima Trinità nella sua Anima.

Non solo nell’attesa della nascita di Gesù Bambino, per tutta la vita la Vergine Santa pregò incessantemente, faceva tutto in stretta relazione con Dio, con suo Figlio. Quando parlava a Gesù faceva orazione, la preghiera autentica è infatti parlare con Dio.

Ogni volta che Lo guardava, Ella pregava, il suo pensiero era concentrato esclusivamente in Dio: Padre e Figlio e Spirito Santo.

La vita della Madonna era totalmente definita da Lui e a Lui si volgevano continuamente i suoi sentimenti. Il suo raccoglimento interiore era incessante e la sua preghiera si fondeva con la sua stessa vita, con il lavoro e le premure verso gli altri.

Il suo silenzio interiore era ricchezza, pienezza e contemplazione.

Il cattolico che vive nel Cuore Immacolato della Madonna comprende la Volontà di Dio e non si inganna, non sbaglia strada e trionferà sul Male.

In funzione della sua Maternità Divina è stata ornata di tutte le Grazie e Privilegi, che l’hanno resa dimora degna dell’Altissimo. Dio Figlio si è scelto sua Madre e ha riposto in Lei tutto il suo Amore e la sua Onnipotenza. Non ha permesso che il peccato La sfiorasse: né quello originale né quello personale.

È stata concepita Immacolata, senza macchia. E Le ha concesso tante Grazie che dopo Dio, non se ne può concepire maggiori, e di cui, all’infuori di Dio, nessuna mente può riuscire a comprendere l’elevatezza.

Le furono dati tutti i privilegi e tutte le Grazie per adempiere la sua vocazione. Come accade a ogni persona, la vocazione fu il momento culminante della sua vita: era nata per essere Madre di Dio, e a questo fine era stata scelta dalla Trinità Santissima fin dall’eternità.

L’umiltà profonda di Maria Santissima non era solamente frutto della sua Immacolata Concezione, Ella partecipò attivamente con la pratica perfetta di tutte le virtù, cominciando proprio dall’umiltà. Tutta la vita della Madonna trascorse in questa atmosfera di grandezza di Dio e di umiltà personale.

La Vergine Santa non cercò mai alcuna gloria per sé.

Questo atteggiamento è alla base della vita spirituale autentica, è la principale e massima indicazione che deve esprimere l’anima vicina a Dio. Ogni cattolico di qualunque grado mostra in quale modo si è trasfigurato o elevato spiritualmente, dalla manifestazione di questa eccelsa virtù.

Il vero Natale si vive insieme a Gesù Bambino, facendo ruotare tutto attorno a Lui.

L’umanità aveva bisogno di un Mediatore tra l’Amore di Dio Padre e la disobbedienza dell’uomo, ma sono pochi quelli che comprendono la straordinaria Persona di Gesù. La conoscenza di Gesù trasfigura e realizza la vita del credente!

La concentrazione è l’aspetto che bisogna curare quando si partecipa alla Santa Messa o comunque si prega. Nella Messa di Natale si vive un’esperienza straordinaria se c’è una preparazione e una buona concentrazione interiore anche durante la celebrazione.

Si ricevono moltissime Grazie nella notte di Natale, è una Santa Messa speciale e solo i più spirituali tornano a casa con Gesù nel cuore.

Oggi trascorretelo con maggiore preghiera insieme alla Madonna per poi esultare con il Bambino che appena nato è il Re dell’Universo, non parla ancora ma comanda gli Arcangeli e gli Angeli, tutto il creato è già sottomesso a Lui.

Anche io voglio vivere perennemente nella Volontà di Gesù e a totale servizio della Madonna, proprio come un servo sottoposto ai comandi della Padrona, che è Regina del Cielo e della Terra.

Qui a Casa Mariana prego ogni giorno per tutti voi: pregare è la mia vita, la mia missione. La Madonna interviene perché conosce tutto!

Continuate a recitare giornalmente per me il Santo Rosario.

BENEDICO DI CUORE TUTTI VOI CHE LEGGETE E I VOSTRI FAMILIARI.

SANTO NATALE A TUTTI.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù ci ama smisuratamente e non vuole perderci 23 Dicembre 2022 0

Gesù ci ama smisuratamente e non vuole perderci 23 Dicembre 2022

Venerdì 23 dicembre 2022

IV Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 1,5766)

Nascita di Giovanni Battista.

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’energica risposta di Elisabetta ha lasciato sbalorditi tutti i presenti, e qui troviamo anche in lei la fedeltà alla rivelazione di Dio. L’Arcangelo Gabriele nell’apparizione a Zaccaria aveva detto di chiamare Giovanni il Bambino del miracolo, oltre a lui solo Elisabetta conosceva questo comando di Dio e non lo rivelarono a nessuno nonostante le incomprensioni con i parenti.

Questo dei due Santi è il comportamento spirituale che desidera Gesù da quanti Lo seguono, è l’abbandono del rispetto umano per obbedire alla rivelazione di Dio. Non si curarono dello stupore dei parenti, «non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse».

IL RISPETTO UMANO È UN GRANDE MALE, AVVIENE QUANDO SI È PIÙ RISPETTOSI DEGLI UOMINI CHE DI GESÙ, O QUANDO NON SI MOSTRA LA PROPRIA FEDE PER TIMORE DEL GIUDIZIO ALTRUI O SI COMPIONO AZIONI SBAGLIATE SAPENDO DI SBAGLIARE E NON SI COMPIE IL BENE, PERCHÉ SI TEMONO I GIUDIZI ALTRUI.

Il rispetto umano, nell’uso comune, è un dovere che si esplica nei confronti dei nostri simili.

Ed è doveroso rispettare tutti, ma lo stesso rispetto dato agli uomini molto spesso non viene dato a Dio, a ciò che riguarda la sua Parola. Ci sono cattolici che presentano una tiepidezza spirituale nel testimoniare la loro Fede, tacciono quando qualcuno bestemmia o accettano in silenzio offese contro Dio e la Chiesa.

Questi cattolici mostrano di vergognarsi di essere tali e preferiscono il rispetto umano per non urtare gli altri, per non ricevere accuse sulla loro religiosità. La vergogna comporta anche la trascuratezza dei doveri religiosi, mentre gli appartenenti ad altre religioni li mostrano senza vergogna.

Il rispetto umano affiora quando è richiesta la manifestazione spontanea delle proprie convinzioni religiose, represse per vergogna o per timore di darne testimonianza.

I coniugi Zaccaria e Elisabetta ascoltarono la Volontà di Dio e con molta pace frammista alle volte all’agitazione per l’età avanzata, trovarono la grande forza di gestire nel migliore dei modi la nascita di Giovanni Battista. Anche se i parenti li biasimavano per il nome, loro due tacevano per dare gloria e soddisfazione solo a Dio.

Prima dell’ingresso nel mondo del Figlio eterno con un Corpo umano, sono avvenute alcune vicende molto significative. Questa di Zaccaria non è marginale, innanzitutto c’è l’annuncio e il dono di Dio della maternità alla moglie Elisabetta, ANZIANA E STERILE, inoltre viene manifestato l’agire di Dio quando deve realizzare i suoi progetti. Nella circostanza è nato Giovanni Battista, il Precursore di Gesù.

DIO SI SERVE SOLO DI PERSONE SINCERE, SPESSO POCO CONSIDERATE DALLA SOCIETÀ SUPERBA E CIECA. SI SERVE DEI BAMBINI COME AVVENIVA IN PASSATO IN DIVERSE APPARIZIONI OPPURE DI ADULTI DISPREZZATI DAI SUPERBI LONTANI DA DIO.

Dio stesso per mostrarsi al mondo prese un Corpo umano, si presentò nelle sembianze di un neonato per dirci che noi dobbiamo diventare piccoli nel cuore e nella mente. Questo è il cammino impegnativo che inevitabilmente fa incespicare molti credenti e non riescono ad andare avanti, si fermano e poi lentamente ritornano indietro, mentre numerosi camminano verso la perdizione e non se ne accorgono.

C’è grande necessità di pregare ogni giorno per tutti i peccatori, questo è il mio impegno principale qui nella Casa di Preghiera e faccio tutto quanto mi è possibile per la salvezza dei peccatori. Prego di continuo e chiedo la Luce Divina per tutti i lontani da Dio, esaltati dai piaceri mondani ed effimeri, dall’impostura di questo mondo.

Gesù viene offeso ogni giorno da miliardi di peccatori. Se noi amiamo il Signore più di un familiare, dobbiamo adorarLo anche per chi Lo odia.

Dio ci ha regalato le Leggi che permettono il raggiungimento della vera felicità in questa vita, una felicità soprattutto interiore e spirituale, che può convivere benissimo con la sofferenza. Chi segue i dieci Comandamenti è padrone della sua volontà e la mette al servizio di Dio.

Seguendo il Bambino che nasce a Natale, ognuno scopre che si diventa adulti nello Spirito se si seguono i suoi insegnamenti. Si diventa sempre più professionali nelle proprie competenze per l’aiuto dello Spirito di Dio che non manca mai quando viene richiesto con sincero amore.

Il distacco reale da quello che siamo e possediamo è necessario per seguire Gesù e per aprire la nostra anima all’azione di Dio.

La nascita di Gesù Bambino e tutta la sua vita, ci invitano a esaminare in questi giorni l’atteggiamento del nostro cuore nei confronti dei beni terreni. A Betlemme Gesù non aveva neppure una culla, solo una mangiatoia. Il Bambino ci dice che per incontrarLo dobbiamo liberare il cuore dagli idoli.

Questo è il vero Natale: preparare il cuore liberandolo dagli affetti disordinati verso le persone e le cose, così che con una santa Confessione si prosegue questo meraviglioso cammino spirituale, perché il Bambino vuole crescere in ognuno, vuole farci diventare adulti come Lui.

Chiediamo alla Madre del Divino Amore gli aiuti necessari per vivere un Natale sereno, rimanendo vicini alla mistica grotta di Betlemme!

Nonostante la propaganda menzognera nei mezzi di comunicazione ed un’agire opprimente e coercitivo contro gli italiani, non c’è da avere paura dei potenti, saranno loro ad essere spezzati dall’Onnipotente. Dio controlla anche il muoversi di una formica sottoterra e conosce perfettamente il viavai di tutti i pesci nei fondali marini dei mari del mondo. Conosce il futuro di tutti e di tutto ciò che esiste. Dio ci ama smisuratamente e non vuole perderci.

Non è il tempo della paura ma della piena fiducia e dell’abbandono in Gesù e nella Madonna.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Le buone disposizioni interiori per ottenere Grazie – 22 Dicembre 2022 0

Le buone disposizioni interiori per ottenere Grazie – 22 Dicembre 2022

Giovedì 22 dicembre 2022

IV Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 1,46-55)

Grandi cose ha fatto in Me l’Onnipotente.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:

«L’Anima mia magnifica il Signore

e il mio Spirito esulta in Dio, mio Salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua Serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

e Santo è il suo Nome;

di generazione in generazione la sua misericordia

per quelli che Lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva detto ai nostri padri,

per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Sono gli ultimi giorni di questo Tempo liturgico inteso come «forte» per la preparazione ad uno dei due eventi più importanti del Cristianesimo. Ci stiamo avvicinando al Natale per incontrare il Bambino che fa risplendere l’Universo di miliardi di stelle, che comanda e domina la natura, la malattia e la morte.

Fino ad oggi ognuno di noi ha vissuto il suo Avvento, questi giorni stabiliti per prepararci interiormente ad incontrare Dio che si fa Uomo, perché è sua l’iniziativa di dialogare con noi, mostrandosi per questo nella condizione più debole e rassicurante di un Bambino.

La domanda che oggi deve accompagnarci riguarda l’impegno che abbiamo profuso in questi giorni di Avvento. Tutti voi che leggete conoscete bene che nelle mie meditazioni utilizzo parole che devono scuotervi, hanno lo scopo di farvi ridestare dalla vita spesso un po’ tiepida, anche se nei desideri ci si propone un impegno più spirituale.

Se non riuscissi a scuotervi, sarebbe inutile questo mio commento giornaliero che mantengo da circa quattordici anni. L’unica cosa che per me conta è la Volontà di Dio e se fossi chiamato a scegliere tra questa e le promesse di onorificenze o grandi aiuti economici per continuare il completamento delle opere qui al Centro di Preghiera, sceglierei senza alcun dubbio e sempre, solo la Volontà di Dio.

Anche perché questa Opera è della Madonna e Lei deve infondere nei vostri cuori il desiderio di aiutarla con le donazioni. In questi giorni da più persone mi è stata chiesta la modalità per l’invio di offerte per aiutare le opere che si stanno realizzando qui e questo è il link: https://www.gesuemaria.it/sostienici/

Ci troviamo nel triduo prima del Natale, dal 22 al 24, è il momento di riflettere con maggiore partecipazione sulla nostra vita spirituale, per non trovarci la notte del 24 tiepidi o impassibili, il cuore indurito e occupato da tante cose che non permettono al Bambino di trovare accoglienza.

Non è una favola l’incontro che vuole fare Gesù con ognuno di noi la notte di Natale. Egli si presenta nelle forme di un Bambino per non impaurirci e attirarci a Lui, ma vuole parlare ai nostri cuori e innanzitutto vuole dirci che nulla è più importante nella vita che amare Dio e vivere il suo Vangelo.

La notte di Natale Gesù Bambino elargisce doni spirituali a quanti trova ben disposti interiormente, confessati e distaccati dagli idoli.

L’intensa vicinanza con lo Spirito del Signore arreca benefici soprannaturali all’intera persona, la rende più spirituale e maggiormente sensibile, con una notevole capacità di un discernimento sicuro e intuitivo. Non c’è persona più affidabile del cattolico che discerne la realtà come la vede Dio, perché è Dio a illuminarlo.

IN QUESTI TRE GIORNI DOBBIAMO DEDICARE MAGGIORE TEMPO ALLA NOSTRA ANIMA, CAPISCO CHE SONO GIORNI DI FIBRILLAZIONE PER DIVERSE RAGIONI, MA VALE LA CANDELA VOLER FARE BELLA FIGURA CON PARENTI E AMICI E DIMENTICARE DIO, COLUI CHE CI HA DATO LA VITA, LA SOSTIENE E CI AIUTA NEI PERICOLI E NELLE MALATTIE?

Comprendo che bisogna osservare quelle formalità diventate fondamentali e senza esse per moltissimi non vi è Natale, ma questo lo intendono i pagani, per i cristiani si deve porre al centro Gesù Bambino, poi la festa solenne, i regali e l’allegria che proprio a Natale si vive con maggiore facilità, in un contesto che agevola l’improvvisa trasformazione di tutti i presenti in persone buone…

Oggi, domani e dopodomani, sono tre giorni da vivere con un interesse superiore verso Gesù, per conoscerci e capire cosa facciamo per Lui.

Molte persone perbene hanno dimenticato il Signore e trovano nella famiglia o nel lavoro l’appagamento che però non riempie mai di gioia e di pace interiore. Molte persone hanno tante buone disposizioni per ottenere da Dio Grazie e discernimento, ottenere anche la capacità di valutare cosa fare nella vita senza seguire le proprie sensazioni, ma solo la Volontà di Dio.

Chi ha scelto o sceglie la Volontà di Dio, riceve tante ispirazioni e scopre l’estensione del Bene in sé, oltre all’accrescimento delle sue capacità.

In questi tre giorni di meditazione potete riflettere sulle scelte della vostra vita passata e presente per capire la correttezza o meno delle vostre intuizioni. Se non lo sono state o qualcosa di grave ne è conseguito, pensate ad un futuro più sicuro insieme a Gesù e alla Madonna, cominciando con un pentimento sincero, poi chiedete a Loro sante ispirazioni per «vedere e capire» la realtà con i Loro occhi e considerarla con il dono dell’Intelletto elargito da Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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